"Controluce" rubrica di Luigi De Marchi

In un recente articolo sull'Espresso Jeremy Rifkin propone un'analisi della crisi che ha colpito l'economia dell'Occidente capitalista negli ultimi anni
Ed è fra i possibili rimedi
Sebbene io non condivida nell'analisi inni rimedi da lui proposti
Considero ex articolo una lodevole iniziativa perché mi sembra innegabile che se il comunismo duro e puro è andato a picco neanche il liberismo duro e puro stia tanto bene o che per dirla con gli antichi se Cartagine piange Roma non ride
A mio apparire più che giustamente scrive dunque ricche in prendendo spunto dal rigetto della costituzione europea ad opera degli elettori francesi olandesi e quel voto espresso lo scontento che va ben oltre i problemi costituzionali
E investe l'andamento della gestione della società europea nel quadro dei modelli liberisti e socialdemocratici e aggiunge
Forse per il sistema capitalista il grande è giunto il momento di impegnarsi in un esame di coscienza e confronti le sue promesse di benessere universale la realtà odierna una realtà assai amara oggi mentre i profitti delle multinazionali stanno raggiungendo livelli ineguagliabili ottantanove Paesi stanno economicamente molto peggio di vent'anni fa
Il liberismo aveva promesso che la globalizzazione avrebbe ridotto il gatto esistente tra ricchi e poveri ma la invece allargato
Che era stato detto che il capitalismo avrebbe creato un mondo stabile pacifica comma il terrorismo dilaga il mondo intero è diventato meno sicuro
In Europa conservatori hanno denunciato lo strapotere delle dirigente burocratiche comuniste ma quello strapotere sia solo trasferito ai vertici delle cinquecento aziende molti nazionali che oggi dominano gran parte del mondo secondo Rino in ciò dipenderebbe dal fatto che contrariamente a quanto credeva e diceva Adam Smith
Il mercato abbandonato a se stesso produce anche gravi danni sociali ed ecologici
Pertanto per il conclude la soluzione della crisi attuale la via verso un futuro di prosperità
Consisterebbero in un sistema politico capace di bilanciare lo spirito imprenditoriale del capitalismo con i meccanismi di controllo economico e di solidarietà sociale proposti dal socialismo una formula come si vede che non brilla di certo per originalità in quanto ai da sempre proposta a parole dalla sinistra riformista
In realtà all'analisi della crisi odierna dell'Occidente capitalista proposta da ricchi mancano alcuni fattori basilari anzitutto come ormai da quarant'anni tipico di ogni economista manca la coscienza o l'esplicitazione quindi alcuni fattori essenziali della crisi in primo luogo sul piano globale
Manca la coscienza della variabile impazzita che nel Terzo Mondo ha sconvolto ogni equilibrio economico e sociale
Quell'esplosione demografica un fenomeno che ha portato quelle popolazioni a raddoppiare ogni vent'anni circa e quindi a vanificare ogni possibilità di sviluppo economico e sociale
Per capirlo basta domandarsi che cosa sarebbe oggi dell'Italia se uscita dalla guerra con cinquanta milioni di abitanti ne avesse avuti cento nel sessantacinque duecento nell'ottantacinque
E quattrocento milioni oggi i nostri bambini sarebbero condannati alla fame come quelli africani e i disoccupati linker ebbero sul posto Fausto Bertinotti per la sua comica proposta di ottocento mila posti di lavoro socialmente inutili
Questa variabile impazzita sta alla radice i due tremendi flagelli che incombono sull'Occidente sull'Occidente e sull'umanità intera
La valorizzazione del lavoro divenuto merce sovrabbondante smembrata e la moltiplicazione del fabbisogno dei costi del petrolio e delle altre risorse energetiche
L'altro basilare fattore della crisi europea trascurato da arricchente sta proprio nei meccanismi di controllo e di solidarietà sociale della sinistra da Luís invocati questi meccanismi sono notoriamente costosissimi e inefficienti in quanto sono gestiti dalla burocrazia cioè da quella che è la mia teoria liberale della lotta di classe
Definisce la vera classe parassitarie ascoltatrice del nostro tempo
Una classe che pretende di vivere nella sicurezza e nel privilegio alle spalle di chi in quanto lavoratore dipendente o indipendente del privato vive nella fatica in villa in sicurezza tipiche di ogni attività di mercato
Questa classe ha raggiunto in tutta Europa per la prevalenza del modello franco tedesco di Stato pesante o l'estensione è un'egemonia assurde e in Italia o inefficienza e corruzione insuperate
Solo una radicale trasformazione degli apparati burocratici basata su un loro drastico ridimensionamento quantitativo
E sulla loro subordinazione ai meccanismi applicati al personale delle piccole e medie imprese Craig produttività meritocrazia riduzione dei costi capacità innovative soddisfazione dell'utenza
Potrà rendere utilizzabile il Pubblico impiego per la regolazione del mercato
Ma questa trasformazione non è stata mai neppure tentata
Un terzo basilare fattore della crisi dell'occidente sta nella globalizzazione selvaggia dettata da liberi liberismo duro e puro degli accademici nelle loro intoccabili poltrone di baroni universitari
Anziché ascoltare i moniti di qua anche come in pieno svolgimento il sottoscritto
Comandavano una liberalizzazione graduale limitata in una prima parte alle aree economicamente o socialmente omogeneo i nostri Baroni abitati si prontamente anche sulle poltrone dell'euro crea figlia hanno spalancato le porte alle importazioni cinesi e terzomondista
Prodotte con un lavoro schiavo ha pagato cinquanta volte meno del nostro e hanno scatenato la crisi economica che minacciano incerte giganti multinazionali pronti a trasferire impianti e profitti da un continente all'altro ma le piccole imprese
Spina dorsale della democrazia liberale nel nostro e negli altri Paesi occidentali
In queste matrici reali della crisi equamente divise tra nuovo capitalismo il vecchio socialismo tra liberismo e statalismo dogmatici cerimonieri perché e tanti altri economisti di destra e di sinistra non sembrano lontanamente consapevoli e non possono che proporre quindi vecchi rimedi termali crescente grazie cari amici né ci sentiamo lunedì alle otto e cinquantacinque