Per una riforma del diritto di associazioni e fondazioni

Ho messo e al benessere della società civile
Dunque la realtà associative hanno assunto nel tempo a Formello
E diversificate
Oggi ad esempio le tradizionali associazioni culturali e sportive coesistono con le grandi associazioni di volontariato
Che raccolgono fondi tra il pubblico e suscitano affidamento circa la realizzazione di finalità collettive
Alle fondazioni familiari che esprimono interessi limitati a cerchie ristrette di persone si affiancano le grandi fondazioni bancarie che amministrano patrimoni accumulati nell'arco di generazioni
Un segnale indicativo del ruolo sempre più pervasivo svolto dalle fondazioni di diritto privato
Può essere del resto ravvisato proprio nella recente decisione della Camera dei deputati di istituire una propria fondazione
Con l'intento di ampliare le opportunità di far conoscere da vicino il Parlamento e la sua storia e di sviluppare il rapporto tra istituzione parlamentare cittadini
Si è trattato di una scelta innovativa e insieme di continuità con la quale si è voluto affinare il percorso logico già da tempo avviato in questa direzione dalla Camera
La forma giuridica della fondazione si è rivelato in proposito particolarmente idonea allo scopo di trasmettere diffondere i valori della cultura parlamentare
In una prospettiva temporale di lungo periodo sganciata dalla contingenza del confronto politico
Alla luce di tutte queste considerazioni credo sia dunque ben fondata l'opinione largamente diffusa tra gli operatori e la scienza giuridica
Secondo cui il modello normativo disegnato in materia dal codice civile risulti supera
Un modello espressione di un contesto sociale radicalmente differente dal nostro e che si rivela oggi inidoneo ad interpretare in tutta la sua varietà la spinta propulsiva che sale dalla comunità nazionale
Si tratta di un'energia positiva preziosa che non deve essere dispersa e ti chiede anzi con forza di essere sostenuta promossa e valorizza è proprio questo il cimento cui oggi è chiamato il legislatore mettere a frutto questa ricchezza raccogliendo le indicazioni di tutti gli operatori del settore dando vita a una disciplina ispirata un disegno complessivo coerente e sistematico
In questo senso
Il riordino del diritto delle associazioni delle fondazioni rappresenta una questione di interesse nazionale
Che non appartiene né maggioranza né opposizione
Ad essa sono legate ad esempio le prospettive di sviluppo del volontariato
E del dinamismo che attraverso di esso tutta la società civile sa e ha saputo esprimere ad essa e legata nella logica della sussidiarietà orizzontale anche la possibilità di far crescere il Paese
Realizzando istituzioni pubbliche agili leggeri che non temano pregiudizialmente il confronto col privato ma che anzi le interpretino le potenzialità con un sostegno indispensabili al benessere e alla sicurezza dei cittadini
Si tratta insomma di un tema che chiama la politica confrontarsi con domande concrete che richiedono risposte serie condivise e attentamente e medita
Risposte che soprattutto debbono trovare il proprio termini di confronto con l'interesse dell'Italia e di tutti gli italiani in questo senso auguro ciascuno di voi buon lavoro
Mi complimento nuovamente con questa iniziativa per noi rimarrà mi auguro un punto di riferimento importante nell'attività della nostra istituzione
Prima di dare la parola ai relatori sono molto brevemente vorrei motivare il nostro impegno nella promozione di questo seminario di studio
Consideriamo compito della Fondazione della Camera dei Deputati quello di fornire di favorire incontri di riflessione su temi che non sono ancora concretamente oggetto di iniziative discussioni in sede legislativa ma che possono essere utilmente posti all'attenzione del parlamento e in qualche modo essere istruiti col contributo di studiosi di esperto i rappresentanti della società civile
Ci sembra che possa essere questo metodo proficuo di sollecitazione con spirito collaborativo verso l'istituzione parlamentare
Così il tema di una riforma dello disciplinato di associazioni delle fondazioni temo che il dotto ci riguarda direttamente
Ci è apparso da un lato particolarmente attuale e financo urgente in relazione come osserva il presidente Casini ai mutamenti prodotti sia in quella realtà anche attraverso interventi parziali del legislatore
E dall'altro lato bisognoso di un approfondimento conclusivo in assenza finora di qualsiasi disegno di legge di riforma del diritto sostanziale in materia
Ringrazio per ciò gli studiosi che hanno suggerito alla Fondazione che presiedo l'assunzione di iniziativa come quella che ci vede qui riuniti oggi ringrazio vivamente tutti coloro che hanno accettato il nostro invito a presentare relazioni e a contribuire al dibattito
I rappresentanti della Camera dei deputati e del Governo che prenderanno la parola nell'ultima fase del seminario
Potranno utilmente confrontarsi con le esigenze e le indicazioni emerse dall'insieme delle relazioni degli autorevoli studiosi e dei contributi degli operatori del settore
E se venisse da ciò l'impulso all'elaborazione di un progetto di riforma
Possibilmente su basi di largo consenso lo scopo che ci prefiggevamo sarebbe stato raggiunto
Prendendo come compito di questa fondazione o servizio disinteressato all'Istituzione parlamentare nel pieno rispetto della sua dialettica politica
Credo che possiamo passare senz'altro alle relazioni vediamo ECMO non oppongono
Va bene allora prego inclini relatore professor Zoppini professoressa Tolkien professoressa Salvini di prendere posto qui
Il primo dal gruppo di relazioni come si evince dal programma
Toccherà le prospettive
Qui
Il profilo di diritto civile prende la parola al professor Antonio sospiri l'Università Roma Tre
Prego
Grazie Presidente una norma prende la parola
Se del consiglio
L'importante
Decisiva forse
In cui si è possibile veramente dialogare idealmente con il legislatore su questa materia
Mi si chiede cominci di lista
Guardi alla materia delle associazioni le fondazioni e in quest'ottica quali siano le possibili prospettive di riforma
Ci sono molte ragioni per le quali si discute da molto tempo dall'inizio degli anni sessanta per l'esattezza sull'opportunità di una riforma del primo libro del Codice civile
Tuttavia ci sono importanti considerazioni che fanno sì che quelle ragioni e le opportunità di una riforma abbiano oggi assunto forse i caratteri dell'urgenza
Faccio riferimento a un dato un dato statistico mai assolutamente significativo dell'importanza del tema è qui trattiamo
Più della metà delle associazioni delle fondazioni è stata costituita negli ultimi dieci anni questo è un dato che già da solo testimonia la crescente importanza il crash la crescente importanza il terzo settore nel nostro Paese
Ecco quali sono gli interrogativi di che è necessario porsi quando si voglia considerare la materia delle associazioni delle fondazioni in una prospettiva di riforma e quelli che ritengo che vi siano tre interrogativi fondamentali che dobbiamo considerare il primo interrogativo è se abbia tuttora senso distinguere gli enti tra enti lucrativi e non lucrativi così come fa il Codice civile quelli sia il senso
Che dobbiamo dare al vincolo di non distribuzione degli utili che è poi il carattere identificativo si direbbe con il gergo dei privatisti la causa delle associazioni delle fondazioni
La seconda domanda fondamentale su cui interrogarsi a mio parere quali so quale senso abbia oggi la distinzione tra associazioni e fondazioni cioè ci si può chiedere se in una prospettiva moderna il diaframma tra l'associazione la fondazione meriti di essere conservata
Infine l'ultimo profilo che a mio parere merita attenzione quale ruolo dobbiamo oggi riconoscere all'autonomia statutaria auto autonomia statutaria che significa
Termini molto elementari la libertà di privati di dare una forma organizzativa all'iniziativa collettiva assunto ecco proverò come dicevo a rispondere a queste domande sia interrogando mi sull'oggi sia tentando di identificare quelli che sono possibili prospettive di riforma
Le risposte che alle domande che ho appena formulato il Codice civile offre il sono domande le risposte dicevo sono risposte del tutto insufficienti a questo riguardo ritengo che sia possibile identificare almeno tre ragioni per le quali il testo del codice civile oggi merita di essere di ripensato
Innanzitutto quindi va dato atto che in realtà il legislatore non è stato del tutto inerte ciò che si è realizzato
E invece una sorta di riforma per sottrazione per progressive mutilazioni del testo del Codice civile originario
Circa un quinto delle norme del codici civile destinate alle associazioni alle fondazioni sono state abrogate e fermo restando che come dire
Sicuro sono sicure le ragioni per le quali si è ritenuto che le ha l'autorizzazione alle agli acquisti o altre norme che incarnavano un'idea di un con l'idea di un controllo tutorio sit-com corpi intermedi
Meritassero pertanto di essere cancellate se dunque le ragioni sono condivisibili è evidente che l'impianto originario del disegno codicistico originario che sostanzialmente è venuto meno
E questo fatto il fatto cioè che il disegno codicistico originario nella sua coerenza sia venuto meno lo testimonia meglio di tanti altri argomenti una vicenda giurisprudenziale che ha visto coinvolto una importante fondazione italiana in cui si è posto un problema inerente alla composizione di un consiglio di amministrazione bene in questa vicenda ripeto esemplare
Solo per questo sia il giudice civile sia il giudice amministrativo si sono spogliati della giurisdizione entrambi
I giudici si sono sulla stessa vicenda dichiarati incompetenti ecco io ritengo che questa vicenda meglio di molte altre in un certo senso fotografi l'incertezza il costo normativo potremmo dire dell'incertezza
Che avverte in questa materia
Ma e a tutti loro evidente che il la l'efficienza della governance degli enti come in fondo abbiamo più volte ripetuto in occasione della riforma del diritto societario dipende anche dall'efficacia dalla tempestività dell'intervento di giudice
Ed è chiaro che difficile immaginare che possa esistere una inefficienza sotto questo profilo per quanto concerne le associazioni le fondazioni se quando si tratti ad esempio di deliberazioni consiliari non si sappia con chiarezza a quale giudice
Rivolgersi ecco questo dato dell'incertezza in termini nei termini che rappresentavo è stato se possibile accentuato dalla riforma del diritto societario sia perché il la riforma del diritto societario propone regole nuove che consentono ad esempio la trasformazione eterogenea cioè la trasformazione da e in associazioni e fondazioni da Società lucrativa avere è possibile cioè che è una società i capitali si trasformi in un'associazione una fondazione e viceversa si è anche per ragioni sistematiche di fondo perché evidentemente con la recente riforma del diritto societario avvenuta sostanzialmente nemmeno l'idea che l'attribuzione della personalità giuridica debba essere accompagnarsi necessariamente ad un'organizzazione corporativa rigida così come
Era nelle idee retrostanti a legislatura del quarantadue questa è la prima ragione mi pare opportuno segnalare la seconda ragione che ritengo opportuno segnalare est è quella già in parte evocata negli interventi che mi hanno preceduto di presentazione del convegno
La materia delle associazione delle fondazioni è una materia che ha visto una sorta di esclusione legislativa
Al di fuori del Codice civile questo sì è relazione all'attivismo del legislatore tributario che ha moltiplicato statuti
Di speciali in relazione all'esigenza senz'altro condivisibile in sé
Di incentivare fenomeni socialmente meritori così è stato
Dalle aggio dalle associazioni di volontariato in poi questo naturalmente ha posto il problema un problema che è anche di metodo sei
Sempre il legislatore tributaria debba come dire scavalcare il legislatore della norma positiva il misuratore del Codice civile o se non sia più opportuni invece che il diritto tributario segua il una riforma organica del diritto sostanziale
L'altro profilo anch'esso richiamato in quantità quanti mi hanno preceduto la materia è stata profondamente innovata la materia delle degli enti diritto speciale
Dalla presenza di associazioni ma soprattutto fondazioni che sono nate per effetto della privatizzazione
Gli enti pubblici e quindi di enti legali prime fra tutte naturalmente le fondazioni bancarie che tuttavia anch'esse
Si rivolgono al codice civile perché anche perché se il Codice civile e norma di applicazione residuale norma cioè che trova applicazione laddove lo statuto speciale previsto a legislatura non detti una regola
Specifica
Il terzo punto a mio parere meritevole di considerazione per analizzare il rapporto il modo in cui il Codice civile dare risposta alle nodi fondamentali della disciplina delle associazione Fondazione quella che si lega la constatazione
Che rispetto al tipo che il legislatore del quarantadue aveva considerato come modello come fenomeno sociale da disciplinare che era tutto legato all'idea della disciplina delle donazioni della fuoriuscita in un certo senso di beni dalla logica del mercato
è evidente che oggi il baricentro economico anche degli enti senza scopo di lucro si collochi nell'attività economica in mare in particolare nell'attività imprenditoriale
Questo naturalmente suscita due diversi ordini di problemi un primo ordine di problemi e legati alle regole di imputazione della dell'impresa agli enti non lucrativi secondo ordine di problemi e legata al rapporto tra se no questo fenomeno il regime generale il mercato
Si tratta di problemi assolutamente fondamentali in cui sono peraltro dedicate due apposite relazioni e quindi non spenderò ulteriori parole su questo punto
Infine sempre con riguardo al problema del rapporto tra come dire realtà socio economica e modello considerato al legislatore è evidente che si assista ed è stato registrato da più parti ad una perdita di identità strutturale della Fondazione la Fondazione era stata pensata come un fenomeno
Caratterizzato dalla da un'accentuata destinazione come un fenomeno accentuatamente patrimoniale potremmo dire oggi invece il fenomeno della fondazione si unisce e si combina con modelli con schemi di tipo associativo
Segnalo sotto questo profilo ma incidentalmente che questo tema il tema delle fondazioni natura associativa è un tema in realtà in che in parte nasce da un equivoco perché il problema fondamentale naturalmente è capire anche nelle fondazioni che dispongono di un'Assemblea di organi di tipo assembleare quali sono poi in concreto i poteri che l'ordinamento attribuisce a questi organi
Alla fine alla luce di questa considerazione vengono sinteticamente alla seconda parte delle mie considerazioni come quali sono le prospettive di riforma e quali su quali punti una possibile riforma deve centrare la propria attenzione ecco io credo che se anche guardando alle esperienze straniere
Che in un certo senso innanzitutto al legislatore si pongano una biforcazione che una biforcazione
Diciamo sul piano del metodo sul piano dei contenuti cioè bisogna decidere se fare come si dice in Germania e come si è detto in Germania anche per le fondazioni una molto modernizzi lungo un ammodernamento delle regole
Scegliendo di conservare integro l'impianto sistemati Colosseo bisogna scegliere se fare invece una riforma di sistema
Una riforma che immagini e proponga un nuovo punto di equilibrio nella materia negli interessi regolare
Una riforma di sistema così come è stata quella ad esempio realizzata nella materia il diritto di societario
Ecco io proprio proverei a indicare perché a mio parere è necessario avere il coraggio di operare una radicale riforma di sistema quindi una riforma che sappia indicare un approdo nuovo e diverso rispetto a quello immaginato al Codice civile
Identificando però quelli che a me sembra debbano necessariamente essere tre profili fondamentali da tenere fermi in questa materia con il primo punto a mio parere e quello che riguarda una regolamentazione rigorosa del vincolo di non distribuzione degli utili
Ritengo anche qui mi Milly collego a quanto ascoltato un attimo fa che il patrimonio più significativo delle associazioni delle fondazioni sia proprio il la il rigore con cui rispetta hanno il principe in ordine al quale un'associazione una fondazione non può distribuire né direttamente
Ne indirettamente utili o vantaggi agli associati agli amministratori al fondatore
Un'associazione una fondazione promette
Ai propri soci o ai terzi di rispettare questa promessa è sulla base di questa promessa sa suscitare un affidamento nei confronti di terzi
Le donazioni che noi facciamo alle associazioni benefiche nascono con questa promessa implicita un rispetto e quindi una maggiore diciamo precisione nel regolare questo divieto rappresenta in un certo senso un modo per rafforzare l'affidamento e la credibilità anche collettiva del fenomeno del terzo socio nel settore delle associazioni delle fondazioni in particolare
Questo naturalmente
Pone problemi di coordinamento ma io ritengo li pone proprio con il fenomeno della trasformazione eterogenea cui facevo riferimento ma io ritengo sotto questo profilo che bene abbia fatto il l'attore a dettare come dire una misura di contenimento proprio per quanto concerne la trasformazione eterogenea escludendo la per tutti quegli enti che abbiano goduto di benefici pubblici
Abbiano ricevuto liberalità
O donazioni a titolo
Liberale o comunque per atto tra o comunque in altro modo perché evidentemente anche in questo senso il legislatore ha tenuto conto del fatto che c'è una differenza qualitativa tra gli enti non lucrativi che suscitano un affidamento collettivo lo generano e ricevono in cambio di ciò donazione liberalità e gli enti invece che hanno una natura più strettamente private
Il secondo punto che a me a mio parere opportuno tener fermo è proprio la distinzione tra associazioni e fondazioni il criterio fondamentale distintivo tra associazioni e fondazioni allegato immani molto
Tentando di semplificare un problema naturalmente potrebbe consentire un sì più dettagliata al fatto che un gli ha nella la componente personale della Fondazione
Non deve a vedere il governo dello scopo dell'ente cioè non deve poter a proprio piacimento modificare lo scopo dell'ente anche a questo si lega a un elemento di affidamento collettivo
Un certo senso che
A mio parere è meritevole di essere conservato e quindi l'idea di come taluno ha proposto di semplificare le forme associative del primo libro eliminando la distinzione tra Associazione Fondazione rappresenterebbe in ultima analisi più un in poi per impoverimento l'ordinamento per un suo progresso
L'ultimo punto con queste parole mi avvio alla conclusione concerne questo dato fondamentale che richiamava all'inizio che riguarda l'esercizio dell'autonomia statutaria la libertà di organizzarsi dell'associazione della Fondazione
Sotto questo profilo può essere opportuno richiamare l'esperienza della riforma del diritto societario che ha come dire agganciato l'autonomia statutaria
Alla misura in cui la società si apre al mercato dei capitali
E ipotizzando quindi una relazione inversa tra l'autonomia che gode la società chiusa che massima il l'autonomia che progressivamente si restringe relazione alla caratteristiche e all'appello per la società fa al mercato dei capitali ecco evidente che questo criterio non possa essere speso sul fronte delle associazioni delle fondazioni ritengo tuttavia che un differente criterio opposto a fondarsi proprio sulla caratteristiche socio economiche dell'ente
Pertanto una maggior tutela dei terzi che si abbina in ultima analisi ad una maggiore
Coro organicità
Rigore strutturale ma anche un sistema di tutele diverse posto allegarsi dalla considerazione che lente ha natura privata in senso stretto cioè riguarda solo gli interessi di una cerchia definita di soggetti come può essere un'associazione sportiva un'associazione perché richiude proprio affetti all'interno esclusivamente della cerchia di coloro che apporta hanno le prestazioni necessarie all'esistenza dell'associazione ma il discorso dell'autonomia deve avere un significato una portata e così pure il disco i profili delle tutele debbono essere necessariamente diverse con riguardo alla considerazione all'associazione alla Fondazione faccia appello come dire al sostegno al finanziamento pubblico
Da questo dato necessariamente debbono discendere statuti normativi diversificati anche qui piace ricordare che si tratta di una scelta di ordine sistematico che noi possiamo ravvisare nella materia delle società lucrative ove gli statuti normativi
Delle società persone applicate si sono diversificate per certi aspetti è un dato che si riscontra anche nella materia delle società cooperative
E ragionevole io aggiungo auspicabile ciò avvenga anche nella materia del primo libro del Codice civile grazie
Grazie professor Roubini interviene ora sui profili di diritto amministrativo professori sono il dottor Giordano sui trovatori
Grazie presidente ma intanto bisognerebbe chiedersi perché ci si pone il problema delle prospettive di diritto amministrativo rispetto al tema associazioni e soprattutto fondazioni il tema può essere in realtà rilevante soprattutto si è visto come un aspetto di un problema più generale dei rapporti fra diritto amministrativo diritto civile che una come dire problema generale che ha una lunga tradizione normalmente quando noi guardiamo alla disciplina pubblicistica in particolare disciplina di diritto amministrativo cerchiamo di identificarne la specialità o almeno alla specificità rispetto a un diritto civile che fornisce
Di norma sempre illa parametro generale di valutazione tanto più in un caso in un caso come questo
Gli esempi sono noti e la pubblica amministrazione ha capacità di diritto privato elfa dei contratti ma per la scelta dei componenti
Assunto subisce regole particolari che sono quelle dell'evidenza pubblica c'è qui una disciplina speciale che sostituisce interamente la libertà della quale stivato invece gode all'interno del sistema del codice civile
Nella responsabilità civile la pubblica amministrazione responsabile ai sensi dell'articolo due mila quarantatré ma ci sono degli aspetti specifici legati al modo in cui il potere amministrativo viene esercitato per cui si applica il codice civile con alcune specificazioni
è ordinariamente noi siamo abituati a misurare la specialità una specificità della disciplina pubblicistica di un istituto in base a una serie di dicotomie che rappresentano quasi degli universi di credenza
Il mercato e lo Stato l'interesse individuale l'interesse pubblico illa la situazione paritaria del diritto privato la situazione asimmetrica del diritto pubblico
Queste dicotomie sono però particolarmente difficile da utilizzare come criteri guida se andiamo a guardare al problema diritto amministrativo associazioni fondazioni perché nel caso delle fondazioni non ricorrono una serie di e elementi non c'è il mercato perché sono istituzioni no profit non perseguono il lucro e quindi non c'è quella contrapposizione Stato mercato lungo la quale in genere
Stabiliamo in finale di ciò che deve essere private ciò che deve essere pubblico l'interesse tutelato e un interesse superi individuale
Forse anzi sicuramente non è pubblico forse non è collettivo ma sicuramente l'interesse super individuale dj diritto paritario ma come ci ricordava Andrea Zoppini adesso con un forte vincolo di scopo quindi ha un'autonomia che comunque funzionalizzata la fondazione è un patrimonio finalizzato finalizzato ad uno scopo queste peculiarità poi vanno lette io credo all'interno della logica complessiva dell'ordinamento che è una logica che va mutando perché è la logica tradizionale era una logica di forte sospetto
Verso
Le associazioni in particolare verso le fondazioni perché c'era la tradizionale diffidenza ad accettare questo limite che la Fondazione pone alla libera circolazione del bene è un bene che invece di circolari andare sul mercato viene bloccato e destinata ad uno scopo è un corpo intermedio invece di essere un soggetto individuale
E quindi la giustificazione di questo limite stava nell'utilità sociale perché si può fare perché c'è un'utilità sociale appunto qualcosa di diverso dall'interesse individuale
A questa tradizionale diffidenza si va a sostituendo
Un favore oggi un favore che addirittura un favor costituzionale con il principio di sussidiarietà che dice che i cittadini articolo centodiciotto quarto comma devo ricordarlo qui
E i cittadini singoli e associati contribuiscono allo svolgimento del attività di interesse generale ora quella diffidenza non è del tutto scomparsa
E anzi come dire proprio negli anni scorsi si è tradotta in tentativi di moderno dirigismo soprattutto per quello che riguarda il settore delle fondazioni di origine bancaria
Quel favore non si è ancora tradotto in una capacità di costruzione giuridica rimane
Un principio qual è la guardiamo ma del quale non abbiamo tratto sinora tutte le conseguenze quindi e stato Istica civilmente imboccato per porre dei limiti all'intrusione ma non è ancora diventato una base sulla quale il sistema sia stato capace di costruire a fronte di queste incertezze sistemi che di una logica che appunto sta cambiando ma non si è ancora consolidata sta ci ricordava prima sempre
Andrea Zoppini e risulta da tutte le ricognizioni fatte un sempre più frequente ricorso all'istituto della Fondazione le fondazioni sono sempre sono sempre di più
è già alle diverse ricognizioni sulle quali qui non mi posso soffermare emergono alcuni dati che sembrano non controversi primo la maggior parte delle fondazioni non sono fondazioni di erogazione
Ma sono fondazioni che danno direttamente servizi
Che danno direttamente che svolgono direttamente attività quindi hanno una come dire costruzione un orientamento verso l'erogazione di servizi non verso l'erogazione di finanziamenti
Secondo la maggior parte delle fondazioni sono fortemente sotto patrimonializzate il che costituisce una tara originaria se l'istituto è un patrimonio destinato a uno scopo perché se il patrimonio invece un patrimonio ridotto è evidente
Che c'è un uso distorto dell'istituto
Terzo e che forse ci guarda come vedremo di più dal punto di vista delle prospettive diritto amministrativo sempre più frequentemente ricorre alla Fondazione il potere pubblico cioè
Lo Stato o altri enti pubblici ricorro all'istituto della Fondazione per trasformare enti pubblici o per svolgere funzioni pubblica che sicuramente un uso alla fondazione nuovo inedito inedito rispetto rispetto al passato
Ovviamente il fatto che la Fondazione ricorre al potere pubblico significa quelle fondazioni finiscono per essere fortemente
Condizionate da sì non discipline certo norme specifiche
E speciali e quindi ci si pone il problema ci torna il problema di misurare fin dove questa specialità in questa specificità e compatibile con il sistema generale del Codice civile
Però a intarsi io vi propongo una distinzione che come tutte le distinzioni e convenzionale ma che come dire forse ci aiuta
A in un mondo che molto vario e a distinguere fra la Fondazione come modello
E la Fondazione come strumento
Quando parliamo di fondazione come modello dovremmo avere in testa un'idea di un istituto un terzo settore se preferite a bistecche ha caratteristiche proprie
Che sono diverse sia dai soggetti profit sia da soggetti pubblici è per l'appunto terzo rispetto a queste due a questi due sistemi
è un modello che non è fungibile rispetto ad altri e quindi è un modello che ha delle caratteristiche proprie originarie
E rispetto a questo modello bisognerà valutare la possibilità per la disciplina pubblica di intervenire e incidere quando invece parliamo della Fondazione come strumento parliamo appunto di un strumento che al pari di altri il potere pubblico in particolare può utilizzare per processi di trasformazione di enti pubblici o per lo svolgimento di funzioni pubbliche
E in questo caso parliamo di fondazioni che hanno discipline molto specifiche addirittura a volte speciali
E che è della Fondazione come vedremo non hanno necessariamente tutti i tratti in questo caso il problema che ci dobbiamo porre un problema di ordine inverso qual è lo spazio della Fondazione rispetto a un sistema pubblico di svolgimento delle funzioni ci sono
Assimilazioni possibili rispetto al modello dell'ente pubblico oppure no
Rispetto io proverò adesso esaminare brevemente queste nel tempo pieno questi questi due problemi e poi a a fare un'ultima battuta di nuovo sulla logica complessiva dell'ordinamento sul modo in cui possiamo leggerlo
La Fondazione come modello
è diventata modello come dire forse sta diventando modello ma da poco tempo perché certo non è un istituto che ha avuto un grandissimo Cillo una grandissima affettiva nel passato
C'è stato ricordato più volte dal professor Rescigno e dall'onorevole Pinter in diverse sedi che proprio il tentativo di disegnare un nuovo modello di fondazione per le fondazioni di origine bancaria nasceva anche dalla profonda insoddisfazione nei confronti della disciplina codicistica sulle fondazioni ce lo ricordava prima anche Andrea Zoppini e uno dei motivi di profonda insoddisfazione che questa disciplina pubblicistica codicistica era permettetemi di dirlo però strumenti troppo pubblica c'era una intrusione pesanti un controllo molto pervasivo sulla Fondazione e appunto silenzi pane per vedere gli atti parlamentari sulla legge Ciampi e poi sul decreto legislativo centocinquanta e novantanove gli si dice pienamente questa il primo momento in cui si trova ad alleggerire a questa disciplina pubblicistica
E il primo momento di riforma di di quella parte di quella parte del codice però quella disegno non è continuato non è continuato perché nelle Gesù l'attore discutibile Jisr odore dispone fin dove può
In realtà come voi sapete sono stati poi altri interventi legislativi i quali hanno provocato le reazioni però delle fondazioni in questo caso in particolare delle fondazioni di origine bancaria è una serie di interventi di giudici
Allora il modello della Fondazione che lì in parte veniva adombrata in quella nuova disciplina si è o si va forgiando nel diritto vivente dove il diritto vivente fatto appunto delle pronunce delle pronunce di tanti di tanti giudici in una situazione molto controversa nella quali io credo però che astraendosi poi dagli aspetti più antagonisti CIPE questa vicenda Luton si possono anche individuare alcuni tratti del modello che stanno emergendo che stanno emergendo perché è una fonte autorevole come la Corte Costituzionale
E intervenuto sul punto ha detto delle cose delle quali dobbiamo tenere conto
Che cosa avevamo nelle fondazioni e fondazioni di origine bancaria avevamo una legge che prevedeva la piena autonomia statutaria e gestionale
Con un processo di trasformazione che era in larga misura rimesso agli enti stessi e rispetto al quale quindi la legge esauriva poi i suoi compiti non poteva quindi re intervenire
Con questa legge prevedeva dei poteri di indirizzo che erano connessi alla precedente natura creditizia delle fondazioni è una situazione transitoria di vigilanza affidata al ministero dell'economia e finanze
Abbiamo avuto una legge successiva che con evidenza puntava alla funzione di trazione delle fondazioni alla all'amministrazione pubblica e qui è stato fatto un punto che io credo sia importante sul quale aldilà per la soluzione della questione
Dobbiamo riflettere si è detto questi enti sono enti autoreferenziali sono enti adespoti a chi rispondono dove sta l'accountability
Questi patrimoni ovviamente la questione rilevante perché i patrimoni meno rilevanti perché altrimenti probabilmente le sui sarebbe così preoccupato
Dell'accountability come problema Stato a che risponda ora qui ci sono dei maestri del diritto civile quindi non stava bene affrontare il problema mamme
Sembra di poter dire che nell'istituto Fondazione c'è comunque una certa quantità di autoreferenzialità perché questo è un patrimonio che il proprietario
Allontana darsele allontana da sé per sempre perché come dire venga perseguito del ciclo della filantropia che un ciclo lungo rispetto al ciclo Breve del mercato della politica che richiede ritorni in tempi brevi persegue uno scopo che non è più modificabile e quindi e il problema della contabilità e va risolto credo tenendo conto di questo aspetto quella legge però lo risolverà invece dicendo che la campana militi si risolve va
Stabilendo una collezione molto stretta tra le fondazioni e gli enti pubblici locali rispetto a questo cosa ci ha detto la corte costituzionale
Ha dichiarato l'appartenenza delle fondazioni di origine bancaria all'ordinamento civile e ha detto quindi che bisogna fare una compatibili una valutazione di compatibilità
Sulla capacità della disciplina pubblicistica di intervenire sull'ordinamento civile primo Secondo ha dichiarato la fine della fase transitoria a detta l'altro dicendolo proprio rispetto due sentenze precedenti della stessa corte cioè non sono più enti creditizi
è finita
Questa fase e quindi non si giustificano più i poteri di Indirizzo
Ma si giustificano soltanto dei poteri di controllo ecco io credo che questa sia una cosa che non vale solo per le fondazioni di origine bancaria ma vale per tutte le fondazioni che fa cento parte
Dell'ordinamento civile hanno una autonomia costituzionalmente garantita rispetto alla quale quindi non ci possono essere poteri di indirizzo e ovvio è la differenza fra l'indirizzo del controllo se è un'amministrazione ha poteri di indirizzo conforme all'attività del soggetto
Stabilisce essa stessa il parametro
Secondo il quale l'attività del soggetto verrà valutata e fa poi la verifica secondo il parametro che essa stessa amministrazione ha stabilito nel caso del controllo abbiamo invece un parametro che viene dalla legge
Il soggetto privato applica la legge è l'autorità di vigilanza potrà verificare ebbene sia stata applicata la legge ma non potrà definire il parametro e quindi la sua attività sarà un'attività decisamente più terza più neutrale
E che comunque deve corrispondere alla regole poste poste dalla legge aste
Ci dice ancora la corte e e qui finisco poi sulla questione delle fondazioni Pontello ci dice ancora la corte che il problema dell'accountability di questi rilevanti patrimoni
E di questi soggetti che sono soggetti delle libertà sociali si risolse riferendosi agli enti pubblici e privati dei territori ai quali questi enti apparso uno pubblici e privati quindi e il pluralismo viene affermato non è soltanto il pluralismo degli enti politici dei livelli di governo il pluralismo e il pluralismo della società degli enti pubblici e degli enti privati
Poi che c'è questo pluralismo le fondazioni non possono attuare politiche pubbliche
E non sono un settore le cui risorse possano essere finalizzate ciascuna di queste fondazioni a una sua posizione capacità autonomia individuale
Quindi fuori come dire da qualsiasi tentazione organi cistica sono dei teatri che a me sembra potrebbero essere utili per una disciplina generale perché se le caratteristiche delle fondazioni sono queste Baudo non solo per le fondazioni di origine bancaria Claudio appunto non sono più enti creditizi ma soprattutto per quello che riguarda la funzione dell'autorità di vigilanza la distinzione fra indirizzo e controllo mi sembra un punto che ha valenza generale
Veniamo alle fondazioni come strumento io qui non è il tempo adesso di raccontarvi tutte le vicende degli enti lirici delle casse di previdenza delle fondazioni in materia di beni culturali delle fondazioni universitarie
Delle trasformazioni di singoli enti come la Biennale di Venezia o il museo di Torino potrei continuare con l'elenco che cosa questo insieme però di ed enti che cosa costruiscono a volerlo vedere come sistema così ha tentato di fare Fabio Melucci una bellissima relazione un convegno alla dei Lincei che è stata pubblicata dal popolo dice c'è la privatizzazione per fondazioni cosa fa lo Stato privatizza le attività lucrative economiche facendo delle società
Integrazioni
E privatizza le funzioni le attività che non hanno carattere economico e locativo facendo delle fondazioni in un caso come nell'altro
Si esce dal sistema di riferimento biblico si entra nel sistema gli spento privato in un caso con un soggetto che ha uno scopo di lucro o almeno dovrebbe averlo come la società per azioni l'altro caso con la fondazione
La finalità di questo ricorso le fondazioni sono fondamentalmente due una finalità che c'è quasi sempre paradossalmente nella disciplina pubblica che è quella di sottrarsi ad altra disciplina pubblica
Uscire dalle regole di contabilità uscire dalle regole sul personale uscire dalle regole sui bilanci e così via in questo caso specifico c'è anche l'obiettivo di fare delle collaborazioni pubblico-privato si dice
Se si fanno delle fondazioni in quel ministero dei beni culturali conferisce datate non il bene che non può essere conferito soprattutto se bene demaniale ma all'uso del bene questo riesce ad attirare dei privati dei finanziamenti privati che contribuiscono alla valorizzazione del bene culturale
Ora ciascuna di queste fondazioni appunto uno strumento e ha una propria disciplina anche qui ci sono dei tratti caratteristici primo
C'è un fondatore che lo Stato che paradossalmente dura molto più della Fondazione fondatore eterno lo Stato sarà sempre lì la Fondazione una fondazione che viene istituita si spera sì insomma diciamo è una è un auspicio che
False identità dividiamo
La Fondazione invece può in qualsiasi momento essere eliminata per dalla legge e questa è la seconda caratteristiche contraddizione perché vedete lo stato fondatore come lo Stato azionista ha un difetto di so
è un'altra levato e il potere legislativo
E continua ad usarla questa Lerna
è intervenendo sulla serietà Pomezia sulle fondazioni la stessa cosa fa quando datore di lavoro lei interviene sui contratti che ha stipulato
Con i poteri del privato datore di lavoro e così via e quindi queste la disciplina adesso al di là della valutazione del fenomeno nella disciplina sempre comiche ormai consolidata che può in ogni momento essere rimessa in discussione
E allora però per queste fondazioni non vale quel ciclo lungo della filantropia quell'orizzonte all'interno del quale le fondazioni riescono a collocare la propria attività
Che vale invece per le fondazioni le fondazioni moderno per queste fondazioni mentre per le fondazioni come modello di diritto amministrativo stava all'esterno
Qui sta all'interno e conformativo la fondazione è uno strumento di organizzazione o di svolgimento di funzioni pubbliche
Spesso queste fondazioni sono organismi di diritto pubblico perché ci sono gli indici della dominanza pubblica non saranno Enti pubblici ma per esempio dovranno far legare la funzione pubblica erano funzione doverosa bisogna svolgerle quindi la fondazione non ha da questo punto di vista autonomia
Credo quindi e intanto un primo punto si potrebbe fare in una futura ipotetiche riforma ci dovrebbe essere una valutazione diversa fra il modello della Fondazione la possibilità di usare la Fondazione come strumento per la trasformazione degli enti pubblici e lo svolgimento di funzioni pubbliche
Terzo punto e chiudo perché vedo che il mio tempo è quasi esaurito ora questo com'è andata inserito né in quella logica generale dell'ordinamento della quale parlavamo prima principio di sussidiarietà
Io credo che il principio di sussidiarietà inserito all'articolo centodiciotto comma quattro della Costituzione non sia una vera novità per la nostra Costituzione nostra Costituzione era come dire prevedeva la sussidiarietà anche prima
Se la sussidiarietà e l'idea da una parte che il pubblico interviene soltanto quando viene una necessità che non può essere altrimenti soddisfatta
Ho dall'altra sussidiarietà verticale che interviene quando il livello più vicino più basso non riesce a intervenire dal punto di vista della sussidiarietà orizzontale stato Società Civile
Se voi andate a leggere l'articolo trentotto assistenza pubblica l'articolo trentadue sanità l'articolo trentatré istruzione la nostra Costituzione il principio di sussidio dato conosceva prima
Della riforma del titolo quinto di di di questo di questo secolo tanto è vero che come voi ricordate il monopolio statale dell'assistenza
è stato come dire cancellato dalla Corte costituzionale con la famosa sentenza sulle IPAB
Proprio perché l'articolo trentotto consente e ci sia soggetti pubblici e privati
Che perseguono e definiscono gli interessi pubblici
Allora io penso che da questo punto di vista la sussidiarietà ci serve agire
Cioè
E in questo si può individuare un elemento comune alle fondazioni modello alle fondazioni strumento che il perseguimento e la ridelimitazione di interessi generali
Non richiede più ammesso che l'abbia mai richiesto apparati regole speciali
Ma consente l'utilizzo di strumenti e di sistemi di decisione sia pubblici che privati
E significa con interesse pubblico può essere perseguito e realizzato da un soggetto privato senza che questo soggetto diventi pubblico senza che l'interesse come dire loro trasformi in un soggetto
Ora questo aprendo una conseguenza importante in termini generali perché significa che il pubblico lo Stato quello chiamatelo come volete il Governo il l'istituzione
Donna il monopolio degli interessi pubblici neanche quanto alla loro individuazioni da questo punto di vista il dibattito sulla riforma delle associazioni delle fondazioni è utile per allontanarsi dalla versione
Impoverita del pluralismo che vede il pluralismo solo in tanti livelli di governo in tante istituzioni ma dimentica il pluralismo sociale che è invece la versione ricca del pluralismo una versione quella della nostra Costituzione e stessi aderisce alla versione impoverita il pluralismo avviene anche a qualche tentazione di governarlo questo pluralismo mentre il comunismo non andrebbe governato
E da questo punto di vista io credo che nella riforma delle associazioni delle fondazioni potrebbe essere utile ricordare l'insegnamento di Franco Romani libretto dal felice titolo la Società leggera di alcuni anni fa ci ricordava e ci mostrava conterà attuale l'insegnamento degli illuministi scozzesi
Che dicevano la società umana e governata da istituzioni e meccanismi che sono il risultato dell'azione umana
Ma non esecuzione di un disegno umano un legislatore avveduto invece di stabilire un disegno di cui si aspetta l'esecuzione dovrebbe stabilire delle linee perché l'azione si possa svolgere liberamente
Grazie
Grazie sotto il cielo tutto gli ospiti diritto tributario di leggervi una professoressa Livio sovietico nel sito del Molise
Grazie presidente
Un'opinione condivisa credo largamente condivisa che la disciplina fiscale delle associazioni fondazioni meriti di essere riformata
La disciplina presente attualmente un carattere estremamente frammentario
Soprattutto perché risulta da il sovrapporsi di diverso sì interventi normativi i quali hanno di volta in volta risposto ho cercato di dare delle risposte esigenze di carattere diverso
Da una disciplina generale degli enti non commerciali mi limito qui al profilo delle imposte sul reddito contenuta appunto nel Testo unico delle imposte sul reddito del mille centottantasei
Sì è venuto sovrapponendo una serie di interventi particolaristici quindi di norme riguardanti particolari tipi di enti non commerciali
A queste si è venuta a quale sovrapponendo una disciplina di riordino nel mille novecentonovantasette
Delle associazioni fondazioni e gli enti non commerciali in generale disciplina che nel mille novecentonovantasette anche creato una fattispecie ha rilevanza esclusivamente fiscale ma com'è noto di grande importanza concreta che è quella delle Onlus
Questa disciplina così stratificata così frammentata ha indubbiamente ha comportato anche delle sperequazioni e la più evidente sperequazione
Che viene anch'essa comunemente rilevata è proprio quella del trattamento fiscale delle fondazioni che risulta essere deteriore rispetto a quello delle associazioni
Non mi soffermo naturalmente qui sui profili tecnici di questa differenziazione certo è che mentre per le associazioni il legislatore ha previsto indeterminati ma rilevanti casi la non concorrenza alla formazione del reddito imponibile dei proventi di attività che sono oggettivamente commerciali
Questo per le fondazioni a meno che non si tratti di fondazione Onlus non è accaduto e quindi sicuramente l'ampiezza delle agevolazioni di cui godono le fondazioni è inferiore rispetto a quella di cui godono le associazione naturalmente non credo che sia qui il caso di addentrarmi negli aspetti della disciplina fiscale
Tuttavia alla fine al fine del discorso che intendo svolge le chiedo che sia utile
Ricordare che il testo unico reca un regime fiscale ordinario degli enti non commerciali che ha in parte come vedremo ma solo in parte natura agevolativa mentre per il resto ha natura di carattere direi fisiologico
è presente può nell'ordinamento una norma invece di carattere dichiaratamente agevolativo c'è l'articolo tre del DPR seicento uno del mille novecentosettantatré
Che riguarda la riduzione a metà dell'imposta sul reddito dovuta da associazioni e fondazioni riconosciute in relazione ai loro scopi
Ed è questa non logicamente la prima disposizione nella quale emerge la rilevanza dello scopo di particolari scopi perseguiti dall'ente non commerciale
Esistono poi come ha detto diverse discipline particolari di settore alle quali qui non faccio riferimento
Se non per ricordare quella molto tormentata e ormai quasi completamente eliminata dal legislatore delle fondazioni ex bancarie e poi per ricordare per la sua particolare importanza e organicità quella delle Onlus
La disciplina delle ONLUS è una disciplina particolare dal punto di vista legislatore fiscale perché fino allora fino al mille novecentonovantasette il legislatore fiscale aveva ragionato in termini di attività commerciale o non commerciale
Per dettare uno statuto fiscale possiamo dire così speciale
Degli enti non commerciali poi in parte in buona parte anche agevolando gli quindi legislatore ha focalizzato la sua attenzione sulla natura commerciale dell'attività con la disciplina delle ONLUS invece il legislatore accentrato la sua attenzione sul soggetto non su una particolare categoria civilistica di soggetti e infatti le ONLUS e la disciplina delle Onlus ha creato così si dice una categoria ha rilevanza esclusivamente fiscale di soggetti che trasversale dal punto di vista civilistico e comprende anche soggetti quale le cooperative delle quali dal punto di vista civilistico è stata molto criticata
La inclusione nel novero delle Onlus
Ma dal punto di vista strettamente fiscale per la prima volta e per l'unica direi il legislatore prendeva in considerazione il soggetto e non l'attività commerciale o non commerciale svolta dal soggetto
E attribuiva un particolare statuto una particolare disciplina agevolativa
All'attività anche commerciale posta in essere da questi soggetti naturalmente con esclusivi fini di di solidarietà sociale
Nei riguardi di persone svantaggiate la disciplina e nota quindi con una particolare struttura e particolari cautele però attività anche di tipo commerciale
In maniera tale che si veniva a verificare anche un fenomeno che ha decretato il Successo e anzi era Anna fonte dell'opportunità di emanare la normativa del settore
Cioè quella che pur con tutti i limiti previsti le Onlus possono autofinanziarsi sostanzialmente quindi svolge attività oggettivamente economiche conservando le agevolazioni fiscali e quindi sostanzialmente con un sostanziale contributo da parte dello Stato
Quindi in questa disciplina di carattere fiscale sicuramente le Onlus si pongono come una uno strumento io una istituto autonomo e a parte e io credo che non è questa somma di opinione come vedremo da valorizzare nello sviluppo della disciplina del settore
Ma ritornando per un momento alla struttura fiscale della della disciplina
Rileviamo che mentre come ho detto gli enti non commerciali sono individuati e definiti come tali in ragione della natura dell'attività svolta
Poiché gli senatore è intervenuto successivamente nel tempo anche accordando particolari agevolazioni più specifiche e quindi anche con riguardo ad attività di tipo commerciale soprattutto svolte da enti di tipo associazione anni quindi delle associazioni ed è proprio questo aspetto che fa rilevare come si sia discriminato in danno delle fondazioni rispetta le quali questo corpus normativo non è applicabile
Quindi con riguarda le associazioni legislatore ha ritenuto non essere commerciali anche attività che sono oggettivamente economiche purché svolte nei confronti dei partecipanti senza corrispettivi specifici e andando poi oltre nel dettaglio delle agevolazioni anche quelle svolte verso i partecipanti o anche a certe condizioni verso terzi
Verso corrispettivi specifici
Purché l'associazione rispondesse a determinati scopi quindi anche in questo è successiva nel tempo e anche dire nel dettaglio
Articolazione le agevolazioni emergono gli scopi agevolati che legislatore fiscale appunto ha ritenuto di incentiva questa disciplina così molto articolate molto più frammentate come così brevemente la descrivo sicuramente come ha detto soffre di una mancanza di un disegno unitario tanto più che il legislatore a
A aggiunto degli interventi opportuni naturalmente dal punto di vista fiscale ma si ritiene non correttamente mirati di tipo anti elusivo anti evasivo
E quindi ha ritenuto di affiancare ad un concetto di attività non commerciale che è un concetto essenzialmente qualitativo delle misure antielusive di tipo quantitativo
Mi spiego meglio il legislatore fiscale
Quando ha definito per gli enti non commerciali attività non commerciale a individuato come requisito il fatto che l'attività commerciale non dovesse essere prevalente
E per attività prevalente ha individuato quella essenziale per perseguire direttamente lo scopo dell'ente non commerciale quindi una definizione come vedete e di tipo qualitativo quindi che valuta la funzionalità dell'attività rispetto allo scopo primario dell'ente
Ed è chiaro quindi che in questa struttura di base avverrà accostato e messo a chiusura del sistema però come è tipico delle norme antielusive delle condizioni di quarantena e quantitativo per esempio il patrimonio dell'associazione non deve superare determinati limiti per esempio i corrispettivi derivanti dall'attività non possono essere superiori rispetto ai contributi viale liberalità il lente persegue
E aver punto dettato queste condizioni come parametri che possono anche ma con un termine molto ambiguo anche valutati ai fini della decadenza dei benefici è chiaro che ha creato questa distonia qualità
Dell'attività per accedere al sistema elementi quantitativi per uscirne e uscirne in modo sanzionatorio evidentemente quindi con perdita dei benefici fiscali
Ora la disciplina fiscale gli enti non commerciali non è tutta una disciplina agevolativa
Gli enti non commerciali hanno uno indisciplina fiscale ai sensi del Testo Unico chi è differenziata rispetto a quella degli enti commerciali e delle società di capitali
Questa differenziazione consiste essenzialmente nel fatto che mentre per gli enti commerciali e le società di capitali tutto il reddito conseguito viene considerato reddito d'impresa e come tale tassato
Per gli enti non commerciali invece il reddito viene attribuito alla categoria della fonte e quindi i rettili fondiari reti di capitale o reti di diverso questa differenza disciplina può comportare degli effetti economici favorevoli per gli enti non commerciali rispetto a un ente commerciale
Perché può comportare gli effetti economici favorevoli perché nei criteri ordinari
Di determinazione del reddito di impresa è insita la rilevanza ai fini della determinazione della base imponibile di componenti straordinarie
Di incrementi patrimoniali che invece non sono sistematicamente rilevanti ai fini reddituali se conseguiti al di fuori nell'ambito del reddito d'impresa di qui il vantaggio economico e al di là di qualsiasi intento agevolativo e quindi di sistema dall'essere qualificato come ente non commerciale salvo poi naturalmente
Che l'essere qualificato fiscalmente anche non commerciale necessario presupposto per la spettanza delle eventuali altre agevolazioni che il legislatore ha accordato
Quindi per quanto riguarda questa disciplina ordinaria nessun intento di carattere agevolativo
Il legislatore semplicemente ha preso atto del fatto che l'ente non commerciale non svolge una può svolge l'attività di impresa ma non svolge un'attività d'impresa
In modo principale quindi qualificante l'intero soggette quindi suscettibile di porsi come criterio di imputazione di tutti i fattori reddituale di quel soggetto e quindi a assimilato
La disciplina fiscale l'ente non commerciale a quello di una persona fisica che ha esattamente la stessa caratteristica può esercitare un'impresa quel in quel punto Aurelio d'impresa ma può possedere anche redditi di altre categoria e questa impostazione della legislatore fiscale non agevolativa e anzi tre strutturale nella disciplina ordinare gli enti non commerciali è stata si riflette chiaramente nella previsione della legge delega ottanta del due mila tre
Per la la riforma del sistema fiscale
Statale questa legge delega la cito qui per quanto poi la delega parti non siano state esercitate e peraltro sino anche scaduti i termini ma perché si tratta di una sorta di programma
Del governo in materia fiscale e quindi e sogna in parte come tutti ben sappiamo ancora in fase di attuazione costituisce quindi ancora attualmente un punto di riferimento per la politica fiscale
Fermo restando quindi che la disciplina ordinare gli enti non commerciali di tipo non agevolativo il legislatore ha voluto prevedere evidentemente delle particolari agevolazioni con particolare riferimento come ha detto agli enti associativi e alle Onlus
Nel concedere le agevolazioni il legislatore ha tenuto presenti sostanzialmente in linea di massima due elementi che qui ci interessa partitamente gli scopi dell'ente
E l'assenza di lucro soggettivo della in te stesso
Gli scopi dell'ente sono evidentemente tenuti in considerazione come scopi sociali in senso lato scopi particolarmente meritevoli
Che il legislatore fiscale ha ritenuto di agevolare concedendo una esclusione da imposta di attività che sono pure oggettivamente commerciali
Se effettuati in diretta attuazione di quegli scoppi e con particolari modalità asseconda le diverse discipline agevolative
E inoltre l'esattore fiscale anche tenuto presente come ha detto la finalità non lucrativa dell'ente nel tenere presente gli scopi il principio di capacità contributiva e stato considerato legislatore in modo recessivo come talvolta accade e come sempre accade in materia di agevolazioni
Quindi la capacità contributiva dell'ente non commerciale nello svolgimento di attività commerciali agevolate naturalmente sussiste ed è la stessa di qualsiasi soggetto ordinario dal punto di vista la capacità contributiva
Solo il legislatore in attuazione e i a tutela determinati scopi ha ritenuto di eliminare del tutto o ridurre è il caso dell'agevolazione al cinquanta per cento per le associazioni fondazioni riconosciuta
Ex articolo sei del DPR seicento una ha ritenuto di ridurre il carico in positivo
Quello che può essere interessante qui rilevare anche in relazione ai progetti di riforma del libro primo del Codice civile
è l'importanza che il legislatore ha dato alla assenza di lucro soggettivo
Delle associazioni e delle Onlus disciplinando la quindi specificamente sia nel decreto relativa alle Onlus sia nel Testo unico delle imposte sui redditi con riguarda appunto alle associazioni l'assenza di uno soggettivo quindi come Stato attività come del resto è ben noto qui
La indivisibilità degli utili la impossibilitati soci partecipanti membri di appropriarsi degli ultimo degli avanzi durante la vita dell'associazione o dell'ente nonché dopo il suo scioglimento
Questa destinazione degli utili è diversi irrilevante ai fini fiscali
Nel senso che non determina una minore o diverso non annulla la capacità contributiva del soggetto
Quindi l'assenza di lucro soggettivo di terze non esclude che il soggetto il quale possiede un reddito cioè l'ente non commerciale dev'essere passato come tale il fatto che l'ente non commerciale poi destini all'esterno al suo interno il reddito conseguito diverse non interessa sistematicamente a regime il legislatore fiscale questo era vero nel sistema dell'IRPEG tanto più è vero nel sistema dell'IRES in cui sicuramente per la scomparsa di sopra il credito d'imposta è soggetto passato al soggetto che consegue il reddito
Quindi nel momento in cui legislatore ha ritenuto con me aspetto qualificante
Della disciplina degli enti non commerciali agevolati l'assenza del lucro soggettivo
Assunto questo elemento assenze l'uno soggettivo come parametro di meritevolezza per la concessione di agevolazioni
Quindi ancora una volta insieme agli scopi si tratta di un elemento esterno rispetto alla capacità contributiva che legislature fiscale ha valutato legislatore fiscale naturalmente ha valutato vietando il lucro soggettivo ha voluto la definitiva destinazione degli otto degli avanzi all'attività dell'ente agevolato
Questo non solo per conservare all'interno dell'Ente questo particolarmente rilevante proprio per le Onlus che possono svolge attività oggettivamente commerciali quindi conservando all'interno dell'ente
Le gli utili e gli avanzi di gestione ma anche come garanzia per la genuinità della finalità solidaristica facciamo appunto esempio delle Onlus oppure degli scopi comunque meritevoli perseguiti dall'ente
E sotto questo profilo mi sembra di cogliere una anello girata l'intento del legislatore fiscale
E l'intento che è stato esplicitato in alcuni progetti di riforma del libro primo del Codice civile in cui il divieto di lucro soggettivo è stato stabilito non solo quale caratteristica essenziale
Dei soggetti di cui al Lido prima associazione fondazioni ed altri ma anche a tutela dei soggetti terzi quindi a tutela dei soggetti che mediante finanziamento mediante un lavoro volontario
Debbono essere garantiti della genuinità della bontà quindi dei propositi che delle finalità e del concreto svolgimento delle finalità proprie dell'ente e del resto è chiaro
Che il fisco come soggetto Piero vecchi accorta delle agevolazioni è di fatto e la collettività più che il fisco evidentemente un soggetto finanziatore dei soggetti fiscalmente agevolati
Ora come viene sempre ricordato come del resto è stato ricordato naturalmente anche in questa sede
Nel dettare la disciplina fiscale agevolativa degli enti non commerciali il legislatore fiscale ha effettuato degli sconfinamenti
E Palese sconfinamenti nel campo civilistico naturalmente una scusate se non petita ma direi assolutamente ovvia il legislatore fiscale trovando un completo vuoto di normativa dal punto di vista fiscale dal punto di vista dell'interesse fiscale dell'interesse
Al mantenimento della struttura e ha delle regole che assicurasse il perseguimento degli scopi agevolati naturalmente è dovuto intervenire in via di supplenza
E così ha fatto a cominciare dal novantatré ma in maniera sicuramente molto più accentuata con il decreto quattrocentosessanta del novantasette sia con riguardo alle associazioni sia con riguardo alle Onlus
Dettando le regole che sono poi ovviamente non essendo certi legislatore fiscale avulso dalla lo sviluppo complessivo della problematica dettando proprio quelle regole che vengono ritenute quelle cardine nelle riforme del libro primo e quindi la regola punto riguardante l'assenza dell'oblio soggettivo e regole di democraticità interna
Non dunque non sembra dubbio dal punto di vista tributario che laddove ove fosse varata effettivamente la attesa riforma nel libro primo del Codice civile
Questo sarebbe l'occasione per una alleggerimento della disciplina fiscale da sconfinamenti che legislatura ha dovuto fare direi obtorto collo e che sicuramente non rientrano nell'oggetto proprio delle disposizioni fiscali
E soprattutto credo che la riforma auspicata possa essere un momento di ripensamento di quel ripensamento che viene auspicato all'interno di una dottrina tributaria di tutta la disciplina degli enti non commerciali
è chiaro per esempio ritornando al punto della discriminazione che attualmente
Penalizza le fondazioni rispetto alle associazioni come soggetti meno agevolati
E chiaro dicevo che una distinzioni più chiara a livello civilistico tra fondazioni che perseguono finalità meramente private e fondazioni che per secoli invece finalità di tipo collettivo può sicuramente aiutare legislatore fiscale Aster venir meno quella sua diffidenza nei confronti delle fondazioni che si ritiene sia stata proprio la ispiratrice di un regime tutto sommato di minor favore
Naturalmente anche segretari forma nel libro primo la disciplina fiscale degli enti non commerciali dovrebbe mantenere una sua peculiarità questo e quindi basarsi su principi che sono diverso in rispetto a quelli civilisticamente previsti se non altro perché la nozione stessa di attività commerciale
Che viene assunta come base della disciplina fiscale differisce dalla nozione civilistica d'impresa e quindi sicuramente non è possibile sotto questo profilo una coincidenza e disciplina me peraltro appartengono invece alla campo dei legislatori civilistico all'individuazione gli scopi agevolati
Rispetto ai quali naturalmente è necessario un intervento del legislatore fiscale in chiave appunto di discriminazione positiva tra i diversi scopi agevolati fiscalmente o meno
Ma non c'è dubbio che ci siano altre materie che devono essere necessariamente regolate legislatore civilistica non potrebbero esserlo assolutamente legislatore fiscale
O se lo sono lo sono solo in maniera molto meno incisiva di quello che potrebbe fare legislature civilistico così le regole sull'amministrazione degli enti così le regole sulla responsabilità e sui controlli interni
Naturalmente il legislatore fiscale dovrebbe restituire alletti senatore civile la disciplina dell'assenza di lucro soggettivo e la disciplina la democraticità interna delle associazioni e degli altri enti non commerciali
Sorte i campi invece si possono sicuramente realizzare delle sinergie
Tra la disciplina civilistica disciplina fiscale il campo più ovvio e quello della contabilità in cui una prescrizione fiscale di tenuta di una contabilità separata non può che fondarsi su una impianto civilistico della contabilità stessa
Penso naturalmente controlli Esterni
Rispetto alla quale l'attuale disciplina del di controlli per Leon lo sa è sicuramente scarsamente incisiva
E che deve a mio avviso è sta necessariamente disciplinata a livello privatistico pubblicistico di carattere generale
Anche con la previsione di opportune forme di coordinamento con l'attività di controllo dell'amministrazione finanziaria laddove soggetto controllato dall'autorità sia un soggetto agevolato fiscalmente
Vi sono invece altre regole che sono di credo utilità comune che però non possono che a essere allocate dalla parte legislatore fiscale
E in particolare penso a tutte le norme di cautela fiscale a tutte quelle disposizioni cioè che già legislatore fiscale naturalmente ha previsto dirette ad assicurare che gli enti agevolati non derivino nel loro comportamento concreto
Attraverso aggiramenti o attraverso condotte che sono francamente illecite da quelli che sono i loro scopi statutari
Per esempio
Un esempio può essere quello contenuto una disciplina delle Onlus
Che assoggetta un sindacato sul valore normale lettera anche il prezzo delle transazioni che vengono effettuate dalle Onlus agevolate per evitare di nettamente che attraverso una sopra ormai è una simulazione consentiva del pranzo e quindi una sovrafatturazione si venga a realizzare un sostanziale storno di attività dall'ambito delle Onlus stesse
Un'altra opinione condivisa in campo tributario e che debba essere sostanzialmente razionalizzato e riformato il settore delle liberalità in favore degli anti non commerciali quindi qui passiamo
Da un altro punto di vista non più del regime fiscale dell'ente pezzi del regime fiscale delle erogazioni liberali Soggetti in favore dell'ente
Erogazioni liberali che attualmente il legislatore fiscale incentiva in maniera assolutamente episodica e anche atti totalmente a sistematica innanzitutto la grande differenziazione discriminazione c'è tra la il riconoscimento di una deduzione da imposta delle liberalità erogate da imprese rispetto a una ancora detrazione d'imposta delle erogazioni che vengono date invece diciamo da privati cittadini
La riduzione da imposta naturalmente consente una deduzione dalla base imponibile quindi un risparmio della aliquota marginale quindi trentatré per cento per esempio per le società o quarantatré per cento per le persone fisiche impresa
Mentre una detrazione d'imposta consento risparmio al massimo del o meglio fisso del ventidue per cento se c'è capienza e quindi sostanzialmente una disciplina fiscale che irragionevolmente direi e penalizzante proprio per le erogazioni liberali dei privati cittadini che dovrebbero essere quelli invece in ottica di ampliamento delle finalità sociali più incentivati a donare naturalmente entro determinati limiti prefissati dal legislatore
Devo rilevare a questo proposito che la legge delega ottanta del due mila tre ha previsto una progressiva trasformazione delle detrazioni d'imposta in deduzioni
Progressiva trasformazione che però ancora non ha toccato questo specifico campo che ci interessa e che quindi può essere finanze dello Stato permettendo che sia o possa essere presto in fase di attuazione altra rilevante distonia del sistema sta nella individuazione di soggetti agevolati non tutti i soggetti che sono fiscalmente agevolati possono usufruire di liberalità in deduzione o detrazione d'imposta per chi le eroga le Onlus si ma altri soggetti sono invece destinatari di finanziamenti erogazioni agevolate solamente secondo criteri particolaristici e quindi non con copertura dell'intero settore quindi sicuramente questo è un altro aspetto che legislatore fiscale dovrebbe disciplinare
Mi si richiama allora tralasciando diciamo ulteriori considerazioni vorrei fare prima di avviarmi alla conclusione un accenno a una problema che ero molto importante per il settore che quello dei riflessi sulle agevolazioni fiscali delle problematiche della concorrenza in sede comunitaria
Come è a tutti noto la tormentata vicenda delle fondazioni ex bancarie apportato sotto certi limitati profili peraltro questa questione già all'attenzione della Commissione europea uscendone vittoriosamente
Ma la questione è stata di nuovo riproposta la nostra corte di cassazione alla corte di giustizia prescindendo le problematiche specifiche le fondazioni ex bancarie il problema in buona sostanza e questo se le agevolazioni fiscali che come abbiamo visto sono concesse all'esercizio di attività che sono in molti casi oggettivamente economico e anzi intanto sono agevolazioni in quante le attività agevolate siano di carattere oggettivamente economico
Se questa disciplina
Possa costituire un aiuto di Stato e quindi ledere i principi comunitari della concorrenza
Si tratta di una questione che con riferimento a un settore diverso da quello fiscale però è già stata affrontata madre se non mi dilungo essendoci poi una relazione specificamente dedicata agli aspetti alla concorrenza
Perché la corte di giustizia già affermato che lo statuto dell'impresa e della concorrenza
Si applica anche se l'attività a di Mila lo svolgimento di finalità sociali e viene svolta senza finalità di lucro
è chiaro quindi che una generalizzata applicazione di questi principi al nostro settore potrebbe rischiare di far venir meno una larga parte delle agevolazioni che sono state concesse e questo rischio è stato ritenuto molto concreto di talché anche recentemente si è ritenuto che forse in un futuro e questa sarebbe una veramente una grave minaccia per il settore
L'attività degli enti non commerciali agevolati debba limitarsi a dei mercati marginali mercati quindi che come tali non sono soggette alle regole sulla concorrenza
Ora mercato marginale non credo che possa essere finito neanche quello a cui si rivolgono le ONLUS anzi le Onlus pur avendo ovviamente come destinatario mercato di soggetti svantaggiati non è nondimeno sicuramente un mercato e anzi un mercato in cui le persone svantaggiate come tale dimostrano un bisogno di servizi che sicuramente possono essere svolti dal mercato e dagli altri operatori del mercato quindi io credo che non posso sotto questo profilo che unirmi agli ostici di coloro i quali hanno per altri versi fatto rilevare che la costituzione europea la Carta fondamentale di titoli con vita europea
Richiede forse un ripensamento da parte della corte di giustizia dell'applicazione totalizzante delle regole sulla concorrenza invece a favore di regole più improntate alla solidarietà sociale
IVA come peraltro è appunto la solita solfa le attiva quella in cui lo Stato si fa promotore attraverso agevolazioni fiscali che vengono accordate agli enti non commerciali bilingue
Grazie professoressa Sorlini prima di passare a uno nuovo round di relazioni facciamo la pausa caffè di dieci minuti
Possiamo riprendere per ascoltare le successive relazioni debbo dar notizia che il professor Marchetti è stato trattenuto da un impegno sopravvenuto e inderogabile si scusa a nome con voi questa sera
Dò la parola loro al professor Giulio con Samuel Milito e tratterà il problema degli enti non lucrativi che svolgono attività di interesse sociale il riordino della legislazione speciale
Grazie presidente
Quarto d'ora venti minuti
Dalla stanza
Nel quarto d'ora venti minuti
Che ho a disposizione volevo a cercare di richiamare la vostra attenzione su quattro aspetti
Dai quali fossero i calare alcuni elementi per la nuova legge io direi usando l'espressione anglosassone
Per ora una Betancourt perché qui siamo stati chiamati dalla fondazione camere deputati i cosiddetti esperti del non profit un piccolo gruppo noi molto piccolo poi si è anche cresciuto che ha usufruito
Soprattutto della Sardegna della grande saggezza con la quale professor Pietro rifinanzia sempre seguito in questi nostri in queste nostre riflessioni noi siamo qui chiamati dalla Fondazione Carone deputati per indicare una Betta
Cioè una regola migliore una regola legislativa migliore perché quella attuale ne ha già parlato
Sotto il versante civilistico amministrativistico i tributaristi Co i tre relatori precedenti
Presenza qualche lacuna presenta qualche inadeguatezza però io volevo fare un cavi atto subito a mo'di premessa attenzioni signori perché nonostante questa Baggio nulla e cioè una regola che inadeguata forse raccontò la costituzione e altre cose il mondo non profit è cresciuto a partire dal mille novecentonovanta ad oggi in modo esponenziale
Oggi su ventiquattro ore non c'è del dossier stampa ma c'è in aula l'autore no Gian Paolo Barbetta che uno dei più grandi conoscitori del mondo non profit oggi esistente in Italia da tutta una serie di indicazioni numeriche quantitative sulla espressione del mondo non può perché sono Doris Techint e cioè incredibili cioè nonostante l'Italia non abbia raggiunto i livelli di ricchezza di altre esperienze europee il numero di associazioni e fondazioni è talmente cresciuto
Che era sicuramente imprevedibile a chi negli anni Ottanta davanti a sé accostarla a studiare il fenomeno degli enti non profit quindi attenzione il mondo non profit è cresciuto nella realtà nonostante una no
Non è una buona legal rule stiamo cercando di farmi un'alta non voglio fare evidentemente il pessimismo voglio solo attenzione cerchiamo di delibere le bende le caratteristiche e per terminale vendere caratteristiche allora
La relazione a mia affidata e una ghiotta opportunità le leggi speciali che sono state promulgate
Dal legislatore italiano dagli anni novanta in poi in questi dal mille novecentonovanta mille novecentonovantuno la legge sul volontariato dai diciamocelo tutto parte da lì allora vorrei richiamare l'attenzione su quattro punti
E cioè primo punto le leggi speciali che sono state emanate dal Parlamento italiano
Secondo punto lei caratteristi
Importanti delle leggi speciali proprio per indicare enucleare quella data mica rullo di cui stiamo cercando qui a Roma tra oggi e domani il bandolo della mattanza un terzo punto
Invece è il rapporto tra registrazioni speciali e Codice civile quindi un tema già trattato con la consueta eleganza D'Andrea Zoppini quarto punto il raffronto tra le legislazioni speciali e il legislatore tributa tempo ricavare qualche conclusione
In modo veloce perché i minuti sono pochi primo punto
Legislazioni legislazioni speciali a certo tante sono state le critiche mosse no a queste legislazioni speciali noi giuristi poi qui proprio in camera i deputati Hi FI e cioè sono cauti che qualche qualche uno degli autori più conosciuti no Maria Vita De Giorgi per esempio palla di groviglio di leggi speciali
Ma ci Massimo Basile autore di un bellissimo volume sulle persone giuridiche nel trattato Iudica esatti che ha dedicato pagine mirabili a questo tema
Certo queste leggi speciali non peccano per gli anni linearità non peccano per esattezza cartesiana ma lo stesso fenomeno cari miei amici accade anche fuori dai confini nazionali il proliferare di leggi speciali la frantumazione di una figura generale di associazioni e fondazioni e tipico anche di altre esperienze
Cosa resi al di là di questa dato di non lineare intervento legislativo comunque
Toh il l'intervento legislativo dal novanta volontariato vita arrivo Adelchi d'arrivo prima a secondo me è la legge più pericolosa
Lo dico subito tra virgolette la legge di promozione delle associazioni di promozione sociale che cosa in questo pacchetto di riforme in questo pacchetto di riforme c'è una decisa appresa di consapevolezza e di crescita di quello che non voi accettiamo sempre malvolentieri quando ci vengono quando ci viene appioppato come studiosi studiosi del terzo settore no mercato Stato terzo settore non piace essere no opposti in una posizione di subalternità gerarchica no essere terzi rispetto a quello che dovrebbe essere il numero uno il numero due però c'è
Che cosa che nel settore della cultura nel settore dell'assistenza nel settore della religione nel settore
In altri settori c'è proprio la conferma che il legislatore italiano intervenuto perché lì lo stato e il mercato non vanno bene non funzioni
Ed interviene da una regola giuridica
Da e impone una forma giuridica organizzativa associazioni e fondazioni di diritto privato perché c'è o il fallimento del mercato o c'è la ritirata dello Stato quello stato di gelo bellissimo volume di quella incredibile personaggio che va a Franco Romani chiede viene beh è stato ricordato da Laura Torchio
Scomparso un Palio un paio un paio di anni fa questo è il succo del discorso e cioè la
Legge il legislatore italiano prende atto
Di questi due fallimenti ed attribuisce la forma giuridica che meglio in grado di sviluppare un'attività di promozione
Intermedia tra Stato individuo perché il valore portante l'associazionismo il valore portante la valorizzazione delle formazioni sociali intermedie tra Stato individuo di cui parlava
Nel cenno inaugurale proprio il presidente il presidente Casini
Poi arriva alla fine di questo decennio fosse l'intervento legislativo più scrutinato no e quello delle fondazioni bancarie e approfitta scusate il termine un po'forte approfitta tra virgolette
Di questo ruolo importante del mondo non profit
Io c'ho pensato in questi giorni pensando a Roma fosse Carli e amato nella legge no di privatizzazione del sistema creditizio nel mille novecentonovanta non avevano pensato che
L'ente conferente l'azienda bancaria si sarebbe trasformato nel giro di un decennio in una non profit organizzati perché allora i confini il contenuto
Del mondo non portino ad Ancona
Un confini assai temi assai vaghi non così ricchi e così prorompente i come invece no sono capitati davanti agli occhi di Ciampi di Pienza nel mille novecentonovantotto queste sono le leggi speciali secondo punto del mio discorso le caratteristi
Quindi stacco dal Codice civile forte è un distacco non solo evidentemente di fondo non è il codice civile è un legislatore ordinario sollecitato da pressioni né o corporative una un legislatore che vuole forse assicurare privilegi ma è importante non solo per la diversità della fonte io ho indicato i vi indico cinque punti
In cui c'è un distacco tra il sistema delle leggi speciali emanate dal Parlamento italiano nel mille novecentonovanta e il Codice civile oppure la realtà normativa pregressa ecco ricchi in brevissimo la
Non credo sempre meno
Las la svalutazione della personalità giuridica la le legislazioni speciali no si libera di una discussione che aveva vinto no la dottrina italiana da sempre il dogma della persona giuridica ormai no
Riconosce soggettività riconoscibilità rilevanza giuridica e quant'altro anche agli enti no non forniti di personalità giuridica del riconoscimento della personalità giuridica non è più un primo sull'oggi
Si dice di no al riconoscimento e si occupa invece tartare regista la registrazione è un termometro è un indice da cui derivare la la esistenza dell'ente la pubblicità dell'ente un titolo per poter parlare per potere interloquire con l'autorità pur secondo punto rilievo tatto l'attività
Nel Codice Civile Nuccio questo riferimento all'attività sul punto e questo col credo più importante il rilievo dato allo scopo
No si incomincia a selezionare una tassonomia disco Pli che sono sostanzialmente ignoti alla tecnica codicistica la tecnica turistica ci consegna un quadro normativo di neutralità certo neutralità nell'ambito dell'aria non lucrativa
Il non distribution costola in di cui tutti hanno parlato nelle relazioni da otto di apertura mai neutra questa neutralità del Codice civile confermata nel due mila uno nel decreto non Bassanini col quale viene modificata le loro
Lo scopo e cita il possibile significa no Orcenico mette in rilievo di libertà quarto punto Quinto punto scusate poca attenzione al momento del controllo valutazione per la personalità giuridica attività corpo
Poc'anzi poco propria sensibilità al momento del controllo di scordato il quinto vedo qualcuno fedele una grande importanza dice a clausole statutarie
Cioè lo startup democraticità rappresentatività diffusione sul territorio anche questo c'è è una epifania dell'elemento teleologico ma in qualcosa che ignoto al legislatore codicistico
Terzo punto del mio discorso rapporto tra leggi speciali e codice civile vado ancor più veloce guadagnare tempo aveva già parlato e con quale eleganza ripeto Andrea Zoppini il Codice civile no il codice civile è stato Andrea ha usato un'espressione una legislazione di sottrazioni uno userei una espressioni chirurgica sono stati interventi demolitori
No sono stati eliminati il diciassette il Seicento settecentottantasei rivisto tutto il sistema il codice civile il titolo secondo del libro primo King già allora un corpo di norme mancano esaudito
No a questo punto è composto veramente di qualche sola norma deve essere completato lo diceva Paolo Barbetta urge una definizione civilistica urge la definizione a tutto campo a trecentosessanta gradi che possano avviare forza precisione
E soprattutto coerenza interpretativa in tutti i micro settori dell'ordinamento il codice civile deve essere ricostruito siamo qui apposta
Come ricostruito secondo me nel progetto Vietti che io chiamo progetto Zoppini perché rispetti l'ha scritto Zoppini non non si sa ma io ve lo dico c'ha lavorato assiduamente Zoppini c'è un elemento di grande di grande interesse cioè una tassonomia di scippo
E cioè invece di andare Menosso una tecnica no invece che riprodurre sostanzialmente un mordendo neutro di legge c'era e in cui si dice Scott onesto possibile chiaramente è qualcosa che non mi piace
No perché significa quasi che il mondo non profetiche cresciuto così tanto ha bisogno di consolidarsi non ha bisogno di una legislazione che li dica scopo visto così ma è già cresciuto qui ora c'è il momento del consolidamento del successo
Bisogna andare da sola distinzione difficoltà
A seconda e qui la traduzione di Enna delle opere di Alik France Manni il nostro comune ma resto americano può essere utile non cercare di vedere il tipo di finalità il tipo di finanziamento il ruolo dei soci all'interno del dell'organizzazione quarto punto e mi avvio verso le conclusioni il legislatore tributaria
Noi abbiamo noi pecchiamo noi giuristi civilistico lo sapete siamo ammalati la nostra patologia il forte abbiamo una non me ne voglia professoressa Salvini abbiamo un superiori ti Complex non nei confronti degli studiosi di diritto tributario
Riteniamo cioè che il civile e Argo e categoria di Seriate lavoro del cielo il diritto tributario fosse di eccellenza di A uno ma insomma non proprio di seria
Siamo stati molto abbiamo avuto disagi forti disagi non civilisti quando invece tutta la materia non profit è andata nelle mani dei tributi s'cioè la Onlus la legge la legge Fantozzi del mille novecentonovantasei novantasette e insomma da al giudice tributario un potere incredibile signori
Il legislatore italiano senza dirlo nelle premesse perché queste cose non si dicono ha creato criticamente un sistema americano il sistema americano che il sistema più ricco in materia non profit lo sapete dico cose banali è un sistema che attribuisce proprio a chi alla a lei Commission
Alla alla al all'Internal revenue Service cloud e quindi alle Commissioni tributarie che devono vigilare sul corretto applicazione il grande potere mettere
Noi sostanzialmente abbiamo fatto
Una scelta in questo senso di attribuire piaccia o non piaccia allora la domanda è è proprio il giudice tributario il soggetto chi deve garantire che il non profit si muova secondo i binari della legalità che non ci siano Fusi che questa libertà propria del non profit non si trasforma in Capriccio venga le conclusioni
Sono partito dalla
Dallo sforzo qui romano di oggi che di domattina perché l'are una Betta no alla questa Betta rule secondo me deve muoversi secondo tre punti e questi tre punti ci tengono piaccia o non piaccia dalla legislazione speciale Kyo esaminato molto velocemente chiedo scusa per questa per questo tasso di fare per questo tasso di velocità i tre punti sono innanzitutto bisogna che facciamo un atto di come dire di ammissione di responsabilità il il sistema non profit censito dall'Istat nel due mila due mila uno
Ha visto come figura quantitativamente maggioritari
In questa grande crescita quantitativa degli enti non una figura senza la quale il sistema non sarebbe decollato Paolo Barbetta mi annuisce sa quello che dico sono gli articoli trentasei trentotto del Codice civile e cioè le associazioni non ricordo
No senza quelle il sistema ora che cosa succede che proprio nella misura in cui il non profit guadagna posizioni si parla dopo di me di fallimento di antitrust di gruppi creditizi cosa che nel mille novecentottantanove era fantascienza malissimo ha detto guarda che ci sarà alla Fondazione Canova e deputati un seminario sul fallimento antitalebano dentro nel non profit
Ma non ponete l'associazione degli amici del Don oppure partiti politici sindacati ma questo è un altro e un altro modo allora dicono associazioni non riconosciute questo sistema se si opta
Per il la il ridimensionamento del dogma della personalità giuridica e si va come le leggi speciali indicano si debba andare verso un sistema invece di non riconoscimento della personalità ma dirigista l'azione la chiamo registrazione poi sostantivo trovate non voi ma in modo che il terzo il pubblico il mercato i donatori sappiano che sia quelle in tal quale dono può essere benissimo non riconosciuto
No chi sono gli organi le regole essenziali di Coppa come sono affidati controlli Mattinzoli e questo è un punto delicato se io Fantetti e cito ancora come esempio negativo di legislazione le associazioni di promozione sociale se io vado a dire ai gruppi ai movimenti di cui parla la legge sulla promozione sociale che loro devono rendersi visibili io lo voglio vedere voglio sapere il mio interlocutore voglio sapere quello a cui do intende allora diventano pazzi trovano che questa mia idea sia diede di nuovo degli Egisto attore napoleonico ostili alle formazioni sociali questo è una un un grosso nodo da sicuramente da superare se non il non profit è il non profit è debole seconda cosa i controlli qui c'è Giulio non con Saverio sano ormai vecchio ma ci Giulio Napolitano che ha scritto delle cose mirabili sui controlli amministrativi sulle persone giuridiche private ci fa vedere con mano che il contro no non è più il controllo poliziesca autoritativo sulla destinazione della massa patrimoniale sulla tutela dei creditori no il controllo è altra cosa e
Presidente Guzzetti la legge sulle fondazioni bancarie indica benissimo delle invece no delicato integrale
No di un mutato contro certo per le fondazioni bancarie perché sono patrimoni ingenti ma lo stesso Baines ma anche di criteri cui commisurare cui applicare il conto alla potrebbe essere applicato anche in altra sede insomma lente non posso non deve avere paura di controllo guai se a favore e contro sì si ritorna cioè a una concezione anti controllo Forema il non profit perde
Terzo punto ma l'ho già detto proprio vi dico come come finale è necessario andare verso una tassonomia di figure a secondo dello scopo e del modo con il quale vengono finanziati gli enti non profit solo così il mondo non profit secondo me avrà veramente una detta Lica rule pronto a fronteggiare le insidie che le sfide del terzo
Grazie presidente
Grazie professor con Sciarelli grazie al ritmo di galoppo prestato al di sotto del limite di tempo la parola adesso o professor Paolo Ferro Luzzi deve sì però con la sapienza che dovrebbe svolgere interno rincresce strumentali degli enti non lucrativi le fondazioni di associazioni con venti gruppi di imprese prego
Grazie
Beh a prender la parola qui un po'di disagio da parte mia cioè qui su questo tema tra di voi per tante ragioni anzitutto parlo a casa del legislatore non mi era mai successa
E siccome l'attività del legislatore fra le più stimolanti intellettualmente un po'di una sensazione cioè poi parlo sul tema che i margini esterni del mio interesse emessa a Roma occupato prevalentemente di società commerciali
E parlo sul tema che il ponte fra associazioni e fondazioni rese commerciale
Esso due mondi lo dico in prima approssimazione avete già sentito devo ripetere tornerà poi ancora una volta topograficamente lontana libro primo delle persone delle famiglie libero quinta per lavoro
Se poi pensate l'impresa viene dal Codice di commercio vi accorgete quanto lontani siano questi due mondi
Ed è una diversità radicale dei dati storici economici sociali ideologici politici guardate tutto quello che costituisce diciamo così la fine senza verranno
E portarlo dal commercialista per disgrazia vostra per fortuna mia non c'è nel Marchetti nega al Guardian che verrebbero messo in difficoltà c'è però a prescindere
Che per mettermi in difficoltà basta per vengo all'argomento
La diversità di Montedoro detto attenzione alla diversità normativa e mi scuso se ripeto cose che un certo senso avete sentito la normativa sull'associazione fondazioni del quarantadue
è storicamente datata ma è storicamente datata in un anno mille novecentoquarantadue non mi ricordo ma certamente era e S
Concerto numero
E risentiva come tutte le normative che risente la situazione precedente della visione che ci portiamo dietro con Napoléon di porre al centro l'uomo come persona fisica e della diffidenza del legislatore eravamo quarantadue
Delon interposizione fa luogo sulla fisica lo Stato impostazione ed aggravata con questo romanzo alle ragioni dal fatto che nella coscienza sociale in Italia c'è una contrapposizione più tentativo di collaborazione fra pubblico e privato
Forse questa era la causa della pochezza delle fenomeni associativi di fondazione sentito adesso cosa cambia per eccetera
L'impresa invece nel quarantadue e e non si è trovata in una situazione normative diversissimo
Superata la diffidenza il disvalore che era etico era socia re un po'aristocratico per il commercio il commerciante
Che era rimasto tenete presente che che l'imprenditore sia tendenzialmente un embrione
è una sensazione che frequentando per esempio il Tribunale dei sette
Cioè ancora oggi i valori sacri sono proprietà altre cose quando c'è l'impresa non paghiamo gli strumenti finanziari
Si avverte qualcosa di poco nobile invece il Codice del quarantadue torna piena legittimazione sociale ed economica
Alla produzione in palestra
Lì ci fu una forzatura
Il valore dato all'elemento lavoro libro quinto del lavoro del lavoro nell'impresa Merano forzatura formale ripresa al centro lavora nell'impresa cosa Marge che leggete violazione codici spacco la faccia
Ora se fra questi due mondi che sono tutto ma una cosa tutta diversa non si vuole e secondo me da è giusto fare un ponte perché si arriva e si sono riavvicinati
Sull'associazione Fondazione ne ho sentito parlo parlare tanto bravo definite all'impresa perché non essendoci più il commerciante con tendenza a fare lo speculatore scopo di Tuco
E oggi d'impresa viene diffusamente intese in senso oggettivo come un'organizzazione secondo principi di economicità o se volete di efficienza dei fattori della produzione
Per la produzione lo scambio di beni e di servizi per
Ma su questo fatto
Quindi le imprese una modalità dell'azione economica specialmente quando siamo in presenza di produzione di beni o di servizi
Il fine di chi le esercita e questo è stato detto
Il profitto il lupo in senso inteso come differenziale da distrarre dal ciclo produttivo per l'identificazione del fenomeno impresa cocci
Non c'è più lo scopo di lucro sentito giustamente diverse celtico oggettivo oggi che supera allora impedendo al ponte fra i due fenomeni di inusualmente parto dall'impresa e purtroppo devo partite dall'impresa come disciplina
Sì lo vediamo un Codice abbiamo la disciplina del
Strano soggetto l'imprenditore individua scolpiscono direttamente o soggetti vista parla dell'imprenditore nonché impresa ripresa riscatta qualche porta
Però parlatene e poi abbiamo l'esercizio dell'impresa in forma società
Il vero primo che ha detto ha parlato di società come forma di esercizio ripresa Future Perfect
Tanto tempo fa
Quello che però è sintomatico di un mondo totalmente secondo me sbagliato importante l'analisi della disciplina d'impresa
E e soprattutto di aver colto Nadir passaggio fatto di commercio concerti impresa e che si applica un qualunque buon manuale di diritto commerciale trovate alle pagine sull'impresa individuale
Che non c'è su cento sentenze in tema di impresa individuale nottata sul fallimento ripresi individuare nella realtà socio economica non esiste
Ma si piazza all'esercizio collettivo e l'impresa viene dimenticata
Perché le società sono una nobile dialettica passarci la tutela dei creditori sociali pezzetto d'impresa la troviamo nel bilancio
Secondo me il dato fondamentale della riforma
Non so se il suo Piniuk Vietti questa possiamo chiamarla
E che impone non parla più di impresa individuale presa collettiva
Noi abbiamo una disciplina generale dell'imprenditore si applica
In qualunque caso di esercizio di impresa
E anche all'imprenditore persona fisica perché l'unica che esiste
Ma poi abbiamo una particolare forma
Di disciplina di una particolare formula funzione
Dell'esercizio dell'impresa
Cioè dell'organizzazione di questo esercizio abbiamo i processi decisionali duttile periodico
E c'è l'assemblea signor ministro attori processi di controllo l'estrema procedimentalizzazione dell'azione che poi fa compresa non collettiva la dicotomia individuale e collettiva grazie al cielo ci riusciamo a pezzi oggi la società unipersonali
Qualcosa abbiamo l'organizzazione del finanziamento
Chi può oggi raccoglie sul mercato comunicazioni
Raccogliere sul mercato azioni strumenti finanziari partecipativi
Cioè un'organizzazione del finanziamento delle attività d'impresa queste socio e l'organizzazione del patrimonio in funzione anche della responsabilità limitata
Quindi in realtà la vera grosso disciplina dell'impresa sta nelle società un giorno che ci dimentichiamo sul corpo volte la persona giuridica e vediamo invece l'impresa cioè se questa è la disciplina
Se questa è la disciplina
Oggi dell'impresa veniamo alle fondazioni a legislazione attuale
Lo schema logico che mi pare di avere percepito ristudiare dopo tanto tempo questo tema ecco la fondazione è una persona giuridica
Prima come persona c'ha la sua autonomia
Io non parlo d'autonomia privata perché
In campo non tanto societaria con in campo finanziario i delitti che sono stati commessi in nome dell'autonomia privata secondo me non si c'ha la sua autonomia
Quindi può certamente svolgere un'attività quando oggi si caratterizzi come modalità di svolgimento come oggi le imprese
Sia assolutamente inessenziale lo scopo di lucro per farsi Regal frutti lucro soggettiva
Per essere organizzata secondo parametri del corpo docente e con nomi citare il ciclo economico forza di Corradi impiccio
Allora Treporti
Per rendere concreto il discorso
Una fondazione sì costituisce per esercitare
Sua finalità
Una fondazione esercito ripresa per guadagnarci poi praticare il guarda suoni e la Fondazione attraverso l'esercizio per secoli il Sudafrica
C'è poi l'impresa è uno strumento esserci per realizzare e qui a legislazione attuale che improntata sul modello di erogazione e non di operatività almeno storicamente
Io teorico fra ventuno osservazioni da parte del CIPE il soggetto la persona fisica che esercita l'impresa se ci sono dei dati oggettivi di queste attività di impresa
L'esercito e per le finalità che cita
Nessun interesse sapere il perché
Purché esercita un'attività dotata di questi caratteri certi dalla fondazione essi un soggetto per carità persone di diritto privato vera finalità specifica determinata vincolante
Cioè come minimo per interessi non individua
Un esempio di concretezza
Se ci deve essere questo valore perché si giustifica la quotazione una fondazione che si costituisca per esercitare impresa implica che noi riconosciamo l'impresa
Un valore l'impresa in sé cioè che ha un valore non individuale l'esistenza di quelli perché sa no a me va benissimo la concezione istituzionale dell'impresa mi piace pochissimo sempre sostenuto che l'impresa dal punto di vista giuridico un centro di riferimento di norme non personifica aspetti ricordo restano ma è indubbio che l'impresa coaguli interessi innescate consumatori lavoratori quindi non c'è però se noi ammettiamo che una fondazione esercita un'impresa che sia quello il suo scopo arriviamo al piccolo procedure cocciuto ha dato un bel valore concezione istituzionale basta saperlo me fattrice
Qui diamo sul piano normativo va
All'esercizio di un'impresa detto ipotesi che gli ho fatto da parte di una fondazione e applicabili disciplina generale qua
La stessa che si applicato imprenditori individua
Io quando dico che la Fondazione Impresa è un imprenditore individuale talvolta la gente non spesi
Perché sempre riduttivo altari cui anticiclica l'unica disciplina generale non società
E la disciplina societaria non replica
Non possiamo avere l'organizzazione dell'esercizio si potrebbe no l'organizzazione ed esercizio delle attività riprese basata sulla dialettica soci proprietari amministratori qui possiamo per tutti gli organi che vogliamo ma la dialettica in termini reali non c'è non c'è l'organizzazione del finanziamento
Non c'è una
Organizzazione del patrimonio in funzione dell'abitazione responsabilità responsabilità limitata che dati i problemi per una figura che sul patrimonio e la conservazione sinceri tradiva infiliamo toccare applicabile
Una disciplina che Duke proprio ad un'ipotesi residuale e marginale prescrittivo
è nel mosse noi adottiamo un modello societario oggi ha detto che la società una forma di soci eccellenti precisa
Neanche collettiva possiamo fare lasciamo stare l'ipotesi che vi siano meramente delle partecipazione scopo di investimento sì invece
E c'è l'interesse gestorio all'esercizio dell'impresa e qui il problema mi diventa un po'di discipline non abbiamo più problemi di disciplina ripetere si applicano le regole della società fino ad un certo punto vedremo il problema diviene regolare il socio
Perché se la fondazione socio con interessi gestori in una società nei limiti di compatibilità con le regole di gestione dell'impresa non è nella stessa posizione di un privato per gestendo una società fa quello che gli pare
E cioè anche qui ci avviciniamo concezione istituzionale perché deve avere un valore in sé lavoratori ferite tra poco importa la gestione
E quindi qui l'intervento normativo sui due piani si son cinque ore e chiaro
In questo quadro il suo terzo l'orologio
Mi pare sei sette minuti per
A Serena allora
Scusi
In questo canale caso in questo quadro ha fatto irruzione di impresa nella società strumentale
Le fondazioni conferitaria di
Il principio base fase chiave di interpretazione
Cioè
Esercitare imprese operanti in via esclusiva per la diretta realizzazione degli scopi statutari questa normativa
Esercitata poi direttamente o tramite società me piace molto buona al legislatore dice o imprese individua impresa societaria per quello stesso purché
Ci sia la diretta dirette realizzazione
Valore sul piano sistematico giuridico di questa norma è dubbio perché se noi pensavamo che invita fondazioni potevano esercitare imprese prima e di iniziativa solo sul tra queste la tipica discusse le giuristi
Se invece noi pensavamo che non lo potessero queste permissiva certo critica se dobbiamo discutere questo non finiamo più
Ma quello cosa importante importante che emerge è quello di cui è tutto qui e cioè che lo scopo della produzione
E qui necessariamente si riflette cioè si può esercitare il potere ma lo scopo della Fondazione si riflette cinque e adesso dal Cern a farlo sulle modalità di esercizio dell'impresa e della società sennò come faccio esercitarla direttamente
Allora primo la compatibilità col modello
Fonti agire in forma di impresa alla disciplina applicabile compatibilità secondo me pietra piena in questo senso se comunque nove mi impresa strumentale è una categoria particolare tipo S che non riesco a collocare nessun'altra categoria conosciuta
Però è un'impresa quindi quindi e resta produzione scambio secondo principio di economicità per il mercato ripresa fatta per i fatti propri cioè l'impresa per autoconsumo
Non si è stata studiata e discussa per non so
Quindi occorre la programmatica coerenza fra costi e ricavi cioè il rispetto di uno dei principi generali d'impresa che lancia problemi giudice valutazione in bilancio di continuità sì programmaticamente non abbiamo coerenza costi apicali cioè si lavora programmaticamente in perdita qui c'è una confusione fra operare e tendaggi
Come locale si sistematicamente invece cioè progressivamente duplice dovrebbe essere cioè la continuità nullo
Se invece c'è in programma ma in fatto non c'è forse c'è un errore nella scelta che a sua volta deve esserci secondo principi di economicità da erogare otto per la disciplina seguire quel d'impresa individuale anche se l'espressione spaventa
Dove trovo io ho dei problemi e i problemi l'ho sentito accennare alla sul piano comunitario li trovo
Ritrovo in tema di concorrenza senti la fondazione che agisce sul mercato sono quelle pervenute all'impresa dell'origine natura dei suoi mezzi forse per agevolazioni fiscali può interferire con il mercato dei beni e dei prodotti dei beni rosse
Che lo possa fare riconoscimento positivo può esercitare impresa e allora la condizione di ricetta cioè non riferire con la disciplina della concorrenza si ritrova nelle condizioni perché ripresa possa esserci perché scusate la Fondazione costa esercitare riprese che sono poi ci torno sempre derivate dal direttamente strumentali cosa implica questo interno le teste del teste che bene o servizio prodotto offerto sul mercato non si Sperto ossia diffuso in maniera limitata capacità produttiva o prezzi quando l'esistenza e la diffusione del bene o servizio realizza lo scopo di utilità sociale
Se si violano questi parametri ci sono insomma difficoltà per me ci possono essere anche a livello concorrenziale per la società strumentale
Scelta strumentale io non credo che la strumentalità predicata da società imponga di modificare gli attuali modelli societari anche perché società senza scopo di lucro abbiamo concluso tutte
Talora addirittura normalmente che non abbiano lo scopo di distribuire scusati Jacques
Qui la distribuzione di tutti è possibile previste dove siamo un'alterazione della disciplina societaria secondo me nella valutazione del merito illiceità dei comportamenti per esempio dei gestori io non credo che qui valga il principio che invece fermata nella società della massima utilizzazione dell'ultimo è evidente che se l'impresa è strumentale costi e ricavi sì contiguità
Ma che si debba ragionare in tema di massima utilizzazione del WTO perplessità o anche atti deliberativi che limitano l'utile distribuibile devono essere valutati al sempre con lo scopo finale dell'ente regge e non per nulla la società deve essere controllata
Quindi su questo punto sul piano generale creare un ponte impresa su secondo me è urgente
L'intervento può muoversi secondo due direttive o ammettere l'esercizio dell'impresa commettere l'esercizio dell'impresa stop
Se si sceglie si vorrà legislatore l'impresa in generale
Per la Fondazione
E allora oltre il mottetto dell'impresa individuale cioè la disciplina generale oggi esistenti e il modello societario qualche norma bisogna
Perché se no si perde il controllo e la disciplina dell'esercizio si perde diciamo il regime patrimoniale
Si va verso diciamo quella responsabilità limitata io credo anche il fallimento strumenti abbia patrimonio separato o di non applicare Rifondazione Kabila le società potrebbe essere una forma organizzativa oppure modello societario che implica poche modifiche per la società
Qualche disciplina per il soggetto socio
Della società
Il modello impresa strumentali secondo me è più vicino cioè il fatto che l'impresa si possa esercitare solo se è un modo strumentale di realizzarla lo scopo della Fondazione avvicina molto di più i due mondi
E quando non sia un esercizio a qualunque finalità più si premura di guadagnare per realizzare gli scopi
Il modello esistente la stanza Bornacin codificata
Io sono dell'opinione per qualche conta che sia meglio il modello societario anche per molte ragioni forno otto collaudato
Ma è stato arricchito nella recente riforma di profili che mi stupisce non saranno stati esaminati gli atti nell'applicazione all'esercizio dell'impresa da parte del consorzio i modelli d'amministrazione ebbe alcuni modelli di amministratori viene sono secondo me un pochetto adeguati quando so seppure
Le forme di finanziamento non solo le classiche azioni obbligazioni oggi abbiamo azioni tutti i tipi oggi abbiamo applicazioni che partecipano partecipando al rischio
Quindi anche la possibilità dal punto vista economico di far partecipare altri soggetti alla società
Fonti della fecondazione è stata estremamente
Jugovic o ancora
Cinque minuti sul gruppo per cosa però sta sforando
Sul gruppo io non avrei voluto passare pazzo
Procedo per schemi
Primo è una disciplina nuovissimo
Che secondo qui posto che l'avesse capito al legislatore non è stata ancora non è capitato né costruita perché totalmente
è una disciplina
Che forse nella mente del legislatore era di gruppi di ripresa
Chi ha partecipato avuto notizie sa che si è passato da un chiunque aumenti società proprio per sottolineare che non è nella disciplina dell'abuso del socio persona fisica che fosse il socio di controllo era la disciplina
Perlomeno per cui un'impresa economicamente unitaria può essere frazionata in più società e quindi del danno e dei compensi che si può avere questo no
Quindi non l'abuso del socio ma il sacrificio dell'interesse patrimoniali per interessi territoriali che le fondazioni svolgono attività di direzione e coordinamento è sicuro
Perché secondo le aspettative appesantita finalizzate direttamente strumentale il problema però se c'è solo la Fondazione secondo me difficile applicare questa disciplina
Se invece la Fondazione ha un'impresa una società o a più società raggi forse qualche spazio di applicazione
Torno però dire che si applica questa disciplina nei confronti dei creditori
Nei confronti dell'altri soci visto che io ritengo che vi sia un'attenuazione della tutela dell'interesse patrimoniale del software non Fondazione nel partecipare alle società strumentali o qualche tutt'
Grazie
Il abbiamo già detto della assenso il professor Marchetti il tema del fallimento degli enti non lucrativi
Affidato al professor Francesco Galgano a causa di una indisposizione
Dello stesso sarò svolto dalla professoressa guisa a valle dell'Università di Bologna prego
Presidente
Allora impone di qualità mai fallimento quella del fallimento e degli enti non lucrativi in particolare nel fallimento di associazioni fondazioni visto che questa antenna nella oggetto del seminario di oggi
Il problema del fallimento dell'associazione delle fondazioni tra l'altro si può trattare congiuntamente quasi sempre stata trattato congiuntamente e in ogni caso la soluzione fosse l'una o l'altra vedremo le varie
Teorie sul punto
Arrivano alla medesima soluzione per associazione e Fondazione appunto soluzione una o l'altra che sia il problema della sottoposizione al fallimento degli enti non lucrativi è tradizionalmente legato alla loro qualificazione quale impresa commerciale nel senso che se lente non lucrativo sia qualificabile come impresa commerciale allora è sottoposto sottoponibile al fallimento diversamente no e quindi il problema della possibile sottoposizione a fallimento di associazioni e fondazioni passa attraverso la problematica della qualificazione di associazione Fondazione quale impresa di tipo commerciale
Sul punto possiamo individuare due principali soluzioni sul punto della qualificazione dell'ente non lucrativo come impresa commerciale e quindi della fallibilità dell'ente non lucrativo nel senso che due sono le soluzioni che sono state proposte sin dalla fine degli anni sessanta e che troviamo ancora oggi proposte in materia
Quella secondo la quale si deve ritenere impresa commerciale una fondazione un'associazione che svolge un'attività d'impresa
Che sia qualificabile come commerciale anche in via soltanto secondaria e che sia un'attività d'impresa commerciale secondo la definizione di cui all'articolo due mila centonovantacinque
Proposta questa Teoria dal da Rescigno e con alcune variazioni di tipo di argomentazioni tecnico-giuridica da parte di costi quindi in sostanza sarebbe sottoponibile a fallimento in quanto l'impresa di tipo commerciale anche lente non lucrativo che svolga questa attività di tipo commerciale in modo soltanto secondario
Altra posizione altra teoria in materia è quella proposta da Gallicano sulla base di un insegnamento divi Javi
Secondo la quale invece è sottoposta sottoponibile soggetta fallimento soltanto lente non lucrativo che svolga in via principale attività di impresa commerciale e quindi non può fallire lente non lucrativo
Che svolga l'attività d'impresa commerciale soltanto in via secondaria e questo questa posizione di Galgano
Si ottiene l'autore la ottiene in applicazione analogica la fattispecie dell'impresa non lucrativa dell'articolo due mila duecentouno sugli enti pubblici
Che prevede che gli enti pubblici che hanno per oggetto esclusivo principale un'attività commerciale sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione del registro dell'impresa e quindi sono soggette all'obbligo del registro delle dall'iscrizione ha l'obbligo dell'iscrizione al registro dell'impresa solamente gli enti pubblici che abbiano per oggetto esclusivo o principale un'attività commerciale che quindi non un'attività
Commerciale svoltare in via secondaria
Qualora l'ente non lucrativo svolga un'attività d'impresa commerciale in via secondaria sarà un imprenditore senza ulteriore specificazione quindi non sarà comunque sottoponibile al fallimento
Rispetto a queste due posizioni su in materia come si è comportata la giurisprudenza la giurisprudenza nel corso degli anni a partire dalla dai dati alla fine degli anni Settanta fino ad oggi si è sostanzialmente per la maggior parte dei casi attenuta l'impostazione elaborata da Galgano che ho citato per ultima e cioè ha ritenuto che le per esempio la se non cito da una sentenza della Cassazione del settantanove
Le associazioni assumono alla qualità di imprenditore commerciale e sono sottoposte le relative norme quindi sono sopporta sottoposta alle norme relative al fallimento soltanto se esercita un'attività commerciale in via esclusiva o principale
Così anche una sentenza della Cassazione del mille novecentottantatré
Secondo la quale non può qualificarsi imprenditore un ente che svolgo un'attività economica meramente strumentale accessoria rispetto ai soli fini istituzionali in via di obiter dictum anche una sentenza della Cassazione del mille novecentonovantatré
Una sentenza di Cassazione più recente del Duemila del venti giugno due mila numero otto mila trecentosettantaquattro anche si attiene a questo principio
Pur soffermandosi sulla sulla attività di impresa svolta in via prevalente da questa da questa associazione sportiva
Fondando la prevalenza e la importanza del dell'attività commerciale svolta dal punto di vista del dimensioni di questa attività commerciale esercitata
Una ragionamento in parte diverso svolgere il tribunale di Genova in una sentenza del sette giugno del due mila e uno sempre relativo alla ad un'associazione sportiva
Che aveva svolto appunto in maniera sistematica attività economica e qui il ragionamento del giudice in parte diverso da quello dei giudici precedenti in quanto si parla di svolgimento dell'attività di impresa commerciale in maniera sistematica e non meramente accessoria
E e però si riconducono questi tipi di attività alle attività dell'ente di impresa commerciale attraverso la applicazione il rinvio all'articolo due mila centonovantacinque
Quindi non si fa il rinvio alla applicazione in via analogica dell'articolo due mila duecento uno cosa che opera Galgano ma si opera appunto rinviando
La applicando e qualificando l'attività d'impresa commerciale
Quella svolta da questa associazione sportiva facendo direttamente riferimento alla a quelle attività di impresa commerciale come sono definite all'articolo due mila centonovantacinque del codice
E noto poi un caso di fallimento di una fondazione quella dell'istituto
Siro terapie con milanese sulla quale ha deciso il Tribunale di Milano nel mille novecentonovantaquattro però qui il la soluzione
E quindi il ragionamento è in parte diverso cioè esula dalle da da quanto abbiamo detto sinora a proposito delle problematiche
Della fallibilità fallibilità degli enti non lucrativi in quanto in questo caso si è parlato si è trattato di un abuso della personalità giuridica da parte della Fondazione che si era constatato non esercitava più quelle attività di ricerca che esso in cui si sostanziava l'attività non lucrativa dell'ente
Rispetto a queste a questa posizione della giurisprudenza
Che si può dire si attesta per la gran parte per lo più sulla posizione e sulla interpretazione proposta da Galgano ossia quella secondo la quale niente lente non lucrativo fallisce quando l'impresa da lui esercitata è un'impresa l'impresa commerciale da lui esercitata sia un'impresa esercitata soltanto in via principale od esclusiva da queste posizioni si discostano le tendenze dottrinali che nel frattempo si sono si sono pronunciate in materia
Cioè dalla seguire dalla fine degli anni sessanta
E prevenire ai tempi più vicini a lui diciamo che la dottrina si è per lo più espressa per l'applicabilità dello statuto dell'imprenditore commerciale anche a denti Lulu non lucrativi che eserciti un'attività d'impresa commerciale in via soltanto secondaria
Quindi ammette in modo più largo la possibilità del fallimento dell'impresa non lucrativa nel senso che l'impresa non lucrativa fallirebbe
Anche qualora eserciti questa attività d'impresa commerciale in via soltanto secondaria tra gli altri si può ricordare la la posizione di Campobasso
Interessante ricordare anche i ragionamenti che in proposito operazione Pini sul punto e cioè essi si sofferma sul sul problema appunto del fallimento del del con della fondazione dell'associazione che non lucrativa che svolge attività di impresa
E
Ritiene che anche la lente non lucrativo che svolge attività d'impresa commerciale in via soltanto secondaria debba essere soggetto a fallimento e questo per diversi motivi oltre alla giustificazioni di tipo prevede il più propriamente tecnico ossia ritiene che non sia applicabile
Alla materia
La la norma non sia applicabile in via analogica la materia la norma dell'articolo due mila duecento uno come opera Galgano
Oltre che per questo argomento di tipo tecnico ritiene che sia prospettabile questa soluzione anche per altre argomentazioni di tipo più prevalentemente economico come dire
E cioè che da un lato consentire consentire alla e l'ente non lucrativo che svolga attività di impresa commerciale soltanto in via secondaria di sottrarsi al a alla sottoposizione al fallimento sarebbe una ingiustificato trattamento di favore e d'altro canto che considera che sottoporre anche questo tipo di enti non lucrativi al fallimento possa portare dei vantaggi al lente non lucrativo spesso in quanto in quanto meriterebbe una maggiore lente non lucrativo meriterebbe una maggiore favore presso i terzi una maggior credito da parte dei terzi e quindi questo andrebbe a vantaggio sia dei terzi perché sì amplierebbe la garanzia a loro favore ma indirettamente a vantaggio dell'ente non lucrativo stesso che potrebbe ottenere dei vantaggi a livello di di di reperimento dei capitali
Questa questa posizione viene ribadita anche più recentemente da un giovane autore che si è occupato dell'impresa collettiva non societaria
In un'opera del due mila e tre e cioè etc che ritiene che non si posa non convenire con l'opinione ormai prevalente favorevole ad una piena applicazione dello statuto dell'imprenditore commerciale
Tutte le volte in cui l'ente un ente non societario eserciti un'impresa commerciale e quindi non solo quando l'impresa esaurisce o costituisce la parte principale dell'attività posta in essere dall'ente collettivo
Ma anche quando essa esercitata soltanto in via secondaria
E tanto ritiene facendo riferimento alla diretta
Tipo le attività di impresa commerciale e quindi e quindi ritenendo che qualora sia presente nell'esercizio di un'impresa commerciale sia esercitata in via principale sia in via secondaria in ogni caso si debba applicare la qualificazione all'ente non lucrativo di impresa commerciale con la sottoposizione relativa al fallimento questa impostazione si ritrova anche nel disegno di legge
Per la riforma delle associazioni e delle fondazioni
Che prevede appunto che la riforma è diretto a definire i presupposti di applicazione dello statuto dell'imprenditore commerciale confermando che adesso trovi applicazione
Cioè l'uso dello statuto di all'imprenditore commerciale debba trovare applicazione anche nel caso di esercizio
Strumentale o secondario dell'impresa
Certo queste questo tipo di impostazione
Può può essere manifestazione di quanto si diceva precedentemente nel corso di questo pomeriggio e cioè che lei attività degli enti non lucrativi vanno sempre più avvicinandosi specie quando appunto eserciti un'attività d'impresa alla impresa esercitate dagli enti lucrativi
E questa contiguità di settore di settori non profit e profit quando si svolgono attività d'impresa
Può trovare un riscontro anche nella disciplina della trasformazione eterogenea che appunto come si è già ricordato nel corso di questo pomeriggio prevede la possibilità per le società lucrative di trasformarsi in enti non lucrativi e viceversa
E
Rispetto a quanto a quanto ho detto sinora si possono fare alcune considerazioni
E cioè la impostazione di cui ho parlato e che ora in dottrina è prevalente l'ultima di cui ho parlato che in dottrina è prevalente cioè quella che ritiene che l'ente non lucrativo
Sia qualificabile come impresa commerciale quindi possa fallire anche quando eserciti l'attività d'impresa commerciale in ma in maniera soltanto strumentale o secondaria
Questo tipo di impostazione prevalente
Rispetto a questo tipo di impostazione potrebbe potrebbe farsi questa considerazione e cioè in particolare potrebbe effettivamente si potrebbe riflettere se anche l'esercizio di un'attività l'impresa commerciale che sia del tutto accessoria quindi non strumentale ma che sia solamente ed effettivamente accessoria
Giustifichi
Il la sottoposizione al fallimento dell'ente non lucrativo in quanto queste evidentemente porta travolgere
Un ente non lucrativo anche nel caso in cui lo svolgimento dell'attività commerciale sia del tutto no appunto strumentale ma proprio accessorietà ancillare
E questo potrebbe tenersi in considerazione in via DTT di
Di elaborazione
Di una norma adatta a disciplinare la materia
Certo il si potrebbero anche trovare delle soluzioni di tipo organizzativo ma questa sarebbe appunto soluzioni di tipo organizzativo ha un problema di questo tipo cioè che salvaguardino da una parte la sussistenza dell'ente non lucrativo e dall'altra parte e dall'altra parte salvaguardino l'interesse dei terzi che vengono a contatto con all'interno un lucrativo e spesso e cioè si potrebbe prospettare la soluzione organetto ma meramente organizzativa che questo tipo di attività
Commerciale
Del tutto secondaria ed accessori a sia svolta da una Società collegato connessa all'ente com'era nel caso di una sentenza della novantatré che ha deciso sulla Fondazione Pitagora
Era una fondazione che che aveva come si avvaleva
Come impresa come società collegata dell'attività appunto di questa in Società collegata i cui proventi poi venivano devoluti all'attività del dell'ente non lucrativo e in questo caso in quanto la Società collegata era e una un ente del tutto distinto e non importava questa situazione la la la configurazione in capo alla fondazione della qualifica di imprenditore in questo caso la Cassazione aveva appunto deciso che la Fondazione nonna non fosse soggetta fallimento in quanto l'attività
Commerciale l'impresa commerciale veniva svolta dalla esclusivamente da questa società Colle oppure si potrebbe concepire se la sia mettessi in materia una separazione patrimoniale che svolgesse questo tipo di attività di di impresa
Accessoria un altro tipo di interrogativo potrebbe essere quello relativo alla alla
Alla propria altezza diciamo così del fallimento di una procedura fallimentare per gli enti non lucrativi cioè associazioni fondazioni in quanto in alcuni casi cioè per quelle associazioni per quelle fondazioni che svolgano un'attività di interesse collettivo o che abbiano dei beneficiari
Probabilmente la conseguenza del fallimento cioè di una procedura fallimentare qualora lente non lucrativo sì in stato di insolvenza forse non sarebbe la più appropriate si potrebbero pensare delle procedure
Alternative che che facessero quanto più salva la attività dell'ente non lucrativo
E questo è un problema che potrebbe anche risolversi nell'ottica della riforma del diritto fallimentare che introducesse delle procedure alternative diverse rispetto al fallimento magari più appropriate a questo tipo diventi in via più generale comunque allontanandosi dal tema specifico del fallimento e volendo soffermarsi su quanto si era detto prima sulla contiguità tra settore pronti che settore non profit
Quando il settore non profit si svolga l'attività d'impresa
Si deve comunque richiamare il problema di cui si occupa ampiamente il disegno di legge dei controlli sull'attività di amministrazione e che stanno a monte rispetto ai problemi del del fallimento degli dell'ente non lucrativo
E cioè sicuramente quelli di se si vogliono trattare appunto allo stesso modo le in prese che siano esercitate da enti non lucrativi rispetto a quelle esercitate da enti lucrativi
Il problema di introdurre dei meccanismi di responsabilità degli amministratori e dei controlli sulla loro attività soprattutto con riguardo al problema della che si era ricordato nel corso di questo pomeriggio della tante volte riscontrata sottocapitalizzazione delli di questo tipo di enti degli enti non lucrativi
Ringrazio processionale
Dal momento che lei ha fatto ripetutamente riferimento a un disegno di legge
Non risulta che ci sia un disegno di legge è quello di cui si parla dal momento che è stato associato il nome del professore cos'è
Va beh è un Union per il prelievo scusate ostacolo al coperto per
Sì va bene io io io penso che essendoci molte persone interessate all'argomento come si dice cultori della materia noi uno spazio per brevi interventi dalla sala
Lo possiamo non essendoci fatta un'ora così tarda utilizzare quindi se ci sono persone che vogliono fare osservazioni o anche domande e i relatori
Chiedono senz'altro la parola
Allora io non dispongo di poteri coattivi ma pure a Fondazione di diritto privato
C'è qualcuno
Come
Basta schiacciare il tasto
La preparazione cioè
Il professor barbiere Università di Bari
C'è il problema dal rapporto del codice civile non ho capito se restano le norme del codice civile onesto
Disegno di legge annulla le norme del codice civile presso in Germania
La disciplina del associazioni fuori anzi c'è una disciplina sull'auto di un bel partenti c'è una legge in uso in partiti
C'è questa giudice mi pare che siamo fuori ove dentro le scelte ne sa più di me materia di registrazione tedesca e quindi mi può correggere tranquillamente
Quindi poi ci sono dell'osservanza osservazioni che si possono fare
Per quanto riguarda
Per per quanto riguarda queste espressioni può generiche
O meglio in parte Gerelli import contraddittorio infine collettivo interesse sociale interesse collettivo riferibile generalità
Se riferiva generalità arriviamo proprio lo Stato ventuno che generalità e più ampi scorretti
Quindi è da vedere
Poi ho una contraddizione tra trasparenze affidamento in quanto l'affidamento di un ultimo disperso rispetto la tua spada Enzo inoltre Pirlo eccesso sembra condizionato non libero
Perché dalla frase fatta in modo tale che non parte dalla libertà di recesso che va assicurata e poi non si balla per ambiente invece ad adesione cioè dalla tutela della decadente
Nei confronti di una associazione che voglia respingiamo ingiustificatamente
Grazie
Altri
Poi chiederemo se c'è qualcuno dei relatori che si sente chiamato in causa voglia dare chiarimenti
Altri vogliono rivolgere quesiti io
Fare i rilievi
Non c'è nessun altro dei cani
Alcuni dei presenti comunque toccherà prendere la parola domani secondo il programma allora indisposto acquisti
Qui siti del professor Palmieri c'è nessuno che voglia
Dire qualcosa
Oppure mettiamo tutto sulle spalle del professor Rescigno
Che
Che domani mattina potrà anche tenere conto di queste osservazioni
Dino relatori
Rimaniamo in questa intesa molte grazie a tutti e domani mattina i nostri lavori riprendono alle ore nove e trenta grazie