Problemi di fine vita ed eutanasia - IV Convegno del Comitato universitario di Bioetica

Ore
Uso
Chiama il suo saluto
Su come
E vogliono tutti convenuti signore comico che oggi qui questo
Il quarto convegno le guide alto universitario di bioetica
Non siamo veramente molti
Siamo pochi ma quando si ricorda si discute così importanti di grande valore grave significato in genere si è molto forte ma questo non ci deve scoraggiare io ringrazio molto
Professor Francesco Di Pilla
Presidente il nostro comitato che ha avuto ancora volta organizzare questo questo convegno che da anni si dedica a questi temi insieme con gli altri illustri colleghi nostrane sfida
E
Con grande dedizione devo dire è stato per anni da animatore non sussiste
Di questa nostra coscienza e noi siamo siamo molto grati per questo ringraziamento anche il professor Fausto negli anni che che lui si impegna molto in questa direzione qualche volta ci bacchetta ma insomma è anche giusto che sia così richiamandosi ai nostri doveri
Anche e dietetica in campo di ricerca scientifica e questo ammirevole la il tema violi questo convegno prima rilevante regolare il proprio infine ripensamenti
Abbiamo avuto di recente no le grandi dibattiti sì su queste questioni e quindi l'importanza lo stame sottolinearla quello che voglio dire che l'importante è che all'università queste cose si dibattono si confrontino si approfondiscono quindi anche se noi siamo in pochi voglio dire io credo poi questi semi gettati qualche furto l'oltraggio daranno sicuramente quello che forse dispiace di più è che in questi convegni non ci siano i giovani e questo aspetto diciamo più chiuso Easter perché attualmente queste cose
Dovrebbero essere brigate proprio per loro ma evidentemente ancora non siamo a questi livelli di sensibilità però noi non dobbiamo disperare su queste cose io ringrazio tutti voi relatori illustri Sini che sono che sono intervenuti interverranno a questo convegno coloro che hanno avuto la quantità di volevo sentire queste cose che verranno dibattute
Buon lavoro a tutti e a un grammo per il futuro un un qualcosa di più grazie
Ringraziamo il nostro magnifico rettore sua sensibilità sempre confermata nel corso degli anni e brevemente sentiamo il dovere di rivolgere un pensiero
Breve ma intenso proprio in apertura del convegno al Papa Giovanni Paolo secondo appena scomparso
I cui stanno come sapete per iniziare a Roma i funerali
Un pensiero riconoscente innanzitutto e specifico
Perché il Pontefice ha seguito nei venticinque anni
Del sulla permanenza del Soglio pontificio o tutti i problemi capitali della bioetica
E quindi ci è stato vicino ed è stato vicino ai malati ai medici e agli operatori sanitari spesso con interventi illuminanti e particolarmente equilibrati fra la fede e ragione o tra scienza e fede come si usa dire e come è nel titolo di una famosa enciclica appunto di e Giovanni Paolo secondo
E anche credo o
Utile ricordare che proprio in quest'Aula Magna
Nell'ottantasei al Pontefice venne e allora e della
Compagnia diciamo così di tutto il corpo docente all'Università di Perugia schierato per riceverlo proprio da qui parte dunque anche un osso pensiero commosso se siete d'accordo faremmo tra qualche secondo un minuto di silenzio
E volevo solo ricordare fra i interventi di Giovanni Paolo secondo un recente discorso bellissimo che ho riletto proprio ieri sera fatto il venti marzo mille due mila e quattro alla il congresso internazionale delle associazioni dei medici cattolici il Roma un congresso molto molto importante il cui il Papa ha preso diciamo così con chiarezza certe posizioni
Illuminando chic anche sul tema che all'oggetto confonde il nostro convegno oggi del malato terminale
Dei problemi punto di fine vita e particolarmente dell'il cosiddetto stato vegetativo persistente o permanente dopo un anno come sappiamo che una condizione clinica molto gravosa
è bello questo discorso se avrete l'occasione di leggerlo perché il papà via ribadito in maniera rigorosissima il valore fondamentale della vita
Vero facendo delle distinzioni che sono importanti e che spesso vengono in qualche modo o trascurate o malintesi dice per esempio che nessuna considerazione sulla qualità della vita di cui tanto si parla quando sì si dibattono questi problemi de relato terminale e così via nessuna considerazione della qualità della vita maggiore o minore può essere fatta al punto da decidere della vita stessa di un essere umano
Il Papa critica anche un po'l'aggettivo vegetariani siede un uomo non è mai un vegetale
Anche nelle situazioni più gravi e dice non possiamo invocare abbreviarne resistenza una scarsa qualità della vita perché introdurre movente visto anche esemplare nessun rilievo introdurremmo un principio discriminatorio di natura eugenetica nella trama sociale perché a questo punto potrebbe qualsiasi soggetto essere diciamo così imputato di una minore qualità di vita di una maggiore a seconda dei delle pressioni sociali eccetera
Quindi l'intervento del Papa
Approfondiva proprio anche alla condizione così disagiata del del malato in stato vegetativo permanente con un discorso alte possesso rigorosissimo e aperto alla speranza perché parla poi di una incertezza che è un dato di fatto
Nella scienza ancora di la possibilità di prevedere chi si possa effettivamente risvegliare da questo Stato e chi no c'è per ora la scienza non è in grado di stabilire con qualche sicurezza
Se ci sarà la possibilità di un risveglio o meno ma intanto dice tutte le cure di base vengono obbligatoriamente
Debbono essere applicati dei medici perché ma perché ed è il caso clamoroso anche come tutti sanno in America ultimamente
Perché l'alimentazione e l'idratazione sono da considerare contrariamente a quello che adesso è stato fatto in questo orribile caso che è un vero e proprio omicidio della della Terri Schiavo ecco
Sono da considerare queste queste alimentazione e l'idratazione delle cure
Normali non artificiali quindi sono obbligatoria dal punto di vista etico non si può assolutamente sospendere per nessun motivo
Questa alimentazione e questa idratazione e altre provvidenze di base che sono un dovere preciso dal punto di vista anche siamo proprio dell'etica quindi è un appello anche ai medici all'etica
Dei medici che ha la coscienza umana in generale ma puntualizzando via via anche gli obblighi perché la società dovrebbe assumere
Proprio in virtù di una condizione così particolare precondizione critica così particolare
E quindi la società che non deve poi fare i conti quando si tratta della della vita
Della di un soggetto la società che deve occuparsi non soltanto di un'assistenza particolare ma anche deve sovvenire ai bisogni delle famiglie di questi pazienti così
Gravemente in difficoltà
Quasi per dare disse il Papa con delle frasi bellissime per dare sollievo e una pausa nello coronamento terribile quindi sottoposta una famiglia quando in casa c'è un malato diciamo di questa gravità
Non posso naturalmente di non darmi però vi inviterei a vedere questo discorso che un esempio di umanità
Aperta nonostante tutto anche nei casi disperati alla speranza e di proposte anche precise per esempio propone il Papa delle reti capillari di risveglio richiama cioè tutta un'organizzazione e un'organizzazione che e segue anche un motivo un monitoraggio continuo dei degli eventuali segni di miglioramento questa terribile condizione del malato è stato neurovegetativo
E quindi direi che si insegna anche a ad accettare
Pur con tutte le e lotte possibili che sono il compito gravi precipuo della medicina
Ad accettare anche la sofferenza dell'incerto orizzonte e fino all'ultimo questo Papa che vogliamo appunto ricordare comma affetto
Con profonda commozione
Ci insegna non solo a soffrire cita degli insegnamenti sul soffrire e anche sul come morire e c'era dimostrato fino all'ultimo anche nel comportamento che ha avuto anche
Ammonendo i suoi medici
Lo sappiamo con certezza Cannon praticare delle cure diciamo così di accanimento terapeutico sulla sulla persona tutto è stato fatto
La malattia del Tata nulla è stato concesso al cosiddetto accanimento terapeutico che è una delle cose più terribili
E anche umanamente comprensibili per carità insomma che vanno far mentre d'altra parte ha parlato di tutto di vera e propria eutanasia per omissione
Nel caso della sospensione in nessun caso lei cita delle cure
Di basse
Idratazione e alimentazione eccetera come dicevo dice si tratta di una vera e propria eutanasia e non è possibile ammettere una cosa del genere
Mi scuso se o presso qualche secondo direi che possiamo fare prima di cominciare a fondo i nostri lavori un minuto di silenzio se siete d'accordo
Pensiamo
Sì
Grazie
Sì
Scusi allora diamo inizio alla parte scientifica di questi lavori
I inizialmente io vorrei proprio dare un ringraziamento al professor Di Pilla
Incominciò con un ringraziamento poi ringraziamento finale sarà dell'ultimo presidente di sezione il mio ringraziamento è perché ha avuto questa idea di fare questo incontro che
Vede effettivamente poche persone ma spero che possa consentire anche fra queste poche persone una discussione efficace è valida
Il fatto che abbia avuto l'idea di fare questo convegno stai significare che non tutto è chiaro Non tutto è risolto sui problemi che noi dobbiamo affrontare quest'oggi
Quindi credo che l'analisi critica delle varie problematiche anche una precisa intesa sul significato dei termini credo che sia assolutamente necessaria e nel corso dalla giornata sicuramente avremo modo di far questa prima sessione così dedicata alla parte mitica del nostro dei nostri problemi i comprende quattro relazioni come avete visto dal programma
Innanzitutto Fausta Sant'Eusanio ci dirà dici cosa parliamo chi è il malato terminale sul quale noi dobbiamo agire in qualche modo che quindi questa senz'altro una relazione di premessa un po'a tutto il nostro lavoro
Il secondo ringraziamento che io vorrei fare a Di Pilla il fatto che mi ha voluto affidare la seconda relazione di questa mattina
Con un tema che quando me l'ha proposto mi è sembrato del tutto fuori luogo la scienza ha i suoi limiti di fronte alla morte
E poi però riflettendoci un pochino ho trovato che soprattutto a una certa età forse anche opportuno riflettere un po'che cosa la morte qual era quali sono le problematiche che la scienza pone di fronte alla morte ho avuto poi l'incertezza sulla maniera di impostare questa relazione lo credo importata in una maniera poi generale prendendo in esame
Diversi problemi generali senza focalizzarmi specificamente su un argomento la terza relazione quella di Umberto Senin che naturalmente
Che rappresenta proprio poi il nodo uno dei nodi fondamentali del nostro problema perché è chiaro che il problema della morte il problema della scienza se presenti e a tutte le età e peraltro sì con sicurezza nell'età più avanzata che diventa più pregnante più significativa ed importante
L'ultima relazione della mattinata parte con un quesito perché soffrire e quindi da un impostazione anche non non non soltanto tecnica non soltanto a delle modalità tecniche con cui noi possiamo invitare il la sofferenza
Dei nostri ammalati ma pone anche un problema proprio il generale perché soffrire se vale la pena o non vale la pena di soffrire sì possiamo evitare la sofferenza lo dobbiamo fare oppure no Pd ascolteremo con estremo interesse questa quarta relazione
Io pregherei senz'altro siamo un po'in ritardo millanta esercente USA andiamo di presentare la sua relazione bussa fa uso qualche parola di presentazione di come al solito il convegno
Bisogna che Ivo lavica ridotta ai minimi termini perché ci siamo dilungati un po'sul ricordo del Papa e quindi affannoso jersey già pronto no soltanto tre minuti di di presentazione del convegno globale che tu hai già presentato d'altra parte nella prima sessione
Le tematiche al centro di di questo convegno investono problemi Divas fondamentale importanza stringendo cita molteplici angolazioni ad una riflessione approfondita sull'uomo
Sull'uomo di sempre sulle ragioni essenziali del vivere e del morire ma in particolare sull'uomo d'oggi coinvolto in una svolta epocale nella considerazione degli stessi fondamenti e delle chiavi di volta del suo esistere
Mutazione profonda in atto da vari decenni che adesso sta arrivando all'acme talora perigliosi punti di crisi
è sotto gli occhi di tutti plesso vitali cambiamenti
Legati a barricati fra loro da quello della concessione dell'inizio della vita la formidabile questione dell'embrione
E della visione della morte a quelli emergenti da una popolazione in cui la scienza ha grandemente protratto la pallavolo fisica
Evidenziando al contempo nella medicina e nei medici uno iato vistoso fra la preparazione tradizionale quella ormai necessaria
Per affrontare situazioni nuove in un diverso quadro demografico
Da cui l'urgenza di differenti modelli oltre la crisi di quelli esistenti modelli plurimi secondo logica elementare ex novo
Così riconducendo c'è anzitutto a risalire a temi di fondo che oggi nessuno inedite configurazione implicazioni quello dicevo dell'inizio della vita del come forse circa la sua fine quello della scienza e dei suoi limiti in proposito pur messo grande sviluppo
Quello di come trattare la sofferenza umana degli Stati più avanzati
Abbiamo poi polarizzati non si scandaglia su questioni specifiche di rilievo dal punto di vista medico più etico giuridico con attenzione figure ad aspetti nodali il rapporto fra medico e paziente l'anziano di fronte alla morte del malato terminale
La terapia del dolore le cure palliative
Grave ineludibile orizzonte questo in cui ci muoviamo il cui esame non poteva certo limitarsi ai cosiddetti aspetti tecnici certo anche sì importanti
Ma induceva continuamente a richiamarsi alle fonti Etica ed esistenziali del pensare e dell'agire esigendo una lucida coscienza dei valori capitali e al fuoco di questo prioritario il reiterato sfogarsi nelle regioni centrali della condizione umana e della scienza che prendono luce direzione le analisi e le scelte degli illustri relatori qui convenuti
Come invecchiare perché soffrire come morire
Interrogarsi veramente sulla vecchiaia sulla sofferenza e sulla morte è oggi una provocazione dato che la nostra civiltà a differenza di altre antichissime magari da noi considerate primitive evita al massimo di porsi tale interrogativi
Incontro odierno vuole aveva anzitutto il coraggio di questa provocazione in tempi di crescenti indifferenza e aridità morale in un'epoca di diffuse illusione della vita dello scrivere del mistero dell'esistenza
Ove la percezione del rapporto inscindibile fra la vita e la morte e perfino la millenaria domanda sui esse si sono largamente offuscate ed ottuse
Nella fanno dell'efficienza e del consumo della Fallaci ebbrezza del progresso tecnologico che non potrà mai sostituire l'esigenza di senso
Sono le nuove idolatria
Una delle conseguenze più evidenti alienanti dei dominanti miti di produttività di sviluppo tecnico e appunto l'ormai ben noto meccanismo di rimozione
Così per la sofferenza per la morte così per la domanda sul dolore domande che vengono sempre più espulse come corpi estranei dalla coscienza contemporanea
Tramontata non solo la luce di speranza di plurisecolare istanze religiose
Maxine anche gli impulsi sia pure spesso disperati provette esci però ancora affamati di senso delle rivolte dei grandi pensatori e intellettuali degli ultimi due secoli
è come se dopo tante metamorfosi dal Medioevo all'età moderna e gli atteggiamenti cicche problemi di fine vita analizzati con efficace periodizzazione celebri lavori di Ariel secondi Covella si sia andato lavorando lo stesso problema principale
In una continua usura perfino dei termini di esso fino alla sua estinzione
Sempre più mettendo a nudo in proposito l'impossibilità o l'inutilità tipica di ogni nichilismo attivo o stanco che sia di rispondere all'interrogazione centrale a che scopo
Derivata dalla Regione dal cuore dell'uomo fin dalle origini
Messi al bando insomma la ragione la Fede la Speranza SS urgente per l'urgenza e primarie che hanno sa da sempre caratterizzato la presenza dell'uomo sulla terra il bisogno connaturato tale presenza di dare significato alla vita la sofferenza e la morte stanno adesso arrivando allo stadio di una totale perenzione
Epoca del disincanto come qualcuno ha osservato epoca del deserto sarebbe meglio dire
Le nostre riflessioni vogliono anzitutto reagire a questo stato di desertificazione in cui l'uomo contemporaneo in particolare l'occidentale sembra condannato ad un'asfissia e ad una solitudine senza rimedio
Sempre più si soffre da soli si invecchia da soli si muore da soli
Certo nate delicata fascia di programmi che vengono i Canossa riguardano assalita destrutturato essa deputate non solo ovviamente gli ospedali a questione dei servizi dalla struttura della rete ai costi il convegno farà riferimento diversi stizzita anche ai modi e ai mezzi che una società più matura dovrebbe dispiegare ma l'istituto ma innanzitutto posso insistere a monte del discorso si vorrebbe contribuire a modificare rispetto alla situazione attuale l'approccio stesso
Ai problemi di fine vita come abbiamo il titolo il programma risvegliare in proposito la sensibilità e la responsabilità sulle questioni cardinale
Aiutare a recuperare il suo che lo spessore la domanda sul nostro destino e la dimensione del mistero che lo circonda i termini inseparabili del dialogo fra la vita e la morte
Il fiutando siede sede ai deleteri riduzionismo in oggi diffusi
Primi o fra quello forse che va sotto il nome di un'accentuata medicalizzazione della vita della nascita e della morte
Soltanto riscoprendo il senso e la ricchezza del rapporto fra la vita e la sua fine che della vita fa parte anche i nostri protagonisti l'anziano il malato terminale il morente
Ritroveranno la loro dignità allora intera dimensione umana forse pure la serenità nel loro difficile è stato e questa è la fiducia che ci anima e da fare discorso nessuna angolazioni molteplici noi stessi potremo meglio approfondire
E maturare anche il connesso problema dell'eutanasia ci è sembrata opportuna l'incursione anche in tale argomento su cui il dibattito come è noto è un po'dovunque vivace talora clamoroso nel quadro internazionale
Ove peraltro rischia a volte con l'obiettivo della depenalizzazione di banalizzare si trascina tragicamente sotto l'ingannevole presentazione nella forma di un altro diritto del paziente addita si ripete di ogni paternalismo medico
Il diritto di ognuno di scegliere il momento della propria morte addirittura configurandosi secondo alcuni come la vittoria su un ultimo tabù
Una deriva anche qui quanto mai pericolosa se è vero come è vero la vendetta un illustre studioso presente nel nostro convegno che non di una legge abbiamo bisogno ma di un di un di una diversa posizione visione del problema
Che magari nasconde nella richiesta di Rota mastica l'abisso di solitudine e di abbandono in cui tanto spesso lasciato l'anziano vi ringrazio mi scuso o abbreviato spezzato a metà questo discorso Cortelazzo posso abbassare in queste condizioni
Scusami Fausto prego allora Fausto Sant'Eusanio si terrà la sua prima relazione siamo un po'in ritardo credo che forse varrebbe la pena
Di discutere poi alla fine di queste quattro relazioni perché se no si perde un po'il ritmo quindi prego Sordi perito avversato indiani cari colleghi amici
Sono molto onorato per l'invito che mi è stata rivolta prosa Di Pilla a nome del comitato universale di bioetica ad essere quindi questa mattina a tenere un relazione il mio intervento comincia presto Grignani va certamente un carattere introduttivo nel contesto nel convegno perché i concetti che cercherò di presentare saranno sviluppati più estesamente
Nel corso delle relazioni che seguiranno se a questa mattina pomeriggio anche domani mattina
Io ho una lunga esperienza di medico e quindi come tale porterò la mia e così testimonianza in un certo senso e lavori una struttura ospedaliera universitaria e come tale ho avuto spesso occasione di essere a contatto con i malati giunti al termine della propria esistenza
Posso quindi dire che al di là degli aspetti più strettamente professionali il medico si trova spesso dinanzi a tutta una serie di problematiche più o meno complesse che possono apparire nuove e che ci richiedono che richiedono comunque scelte da individuare caso per caso
Si verifica spesso infatti un coinvolgimento che può divenire anche motivo etico e e e direi anche spirituale per ogni per questo ogni medico anche se esperto può essere costretto a rivedere la sua posizione di garanzia al malato terminale chiedersi ogni volta
Cosa deve fare perché il suo comportamento sia professionalmente che eticamente sia corretto e adeguato alle circostanze
E non è certo difficile dare una definizione di malato terminale la parte l'espressione che sicuramente e infelice poco rispettosa per la persona che in attesa della morte
Fra le varie definizioni che ho trovato provano a a riproporre quella proposta dadi vola alcuni anni versa una definizione molto semplice ma chiaramente con chiaramente ecco molto semplice e con il suo nella sua sostanza
Per fase o malattia terminale si intende una condizione patologica la cui presenza induce nella mente del medico e della famiglia e dello stesso paziente un'aspettativa di morte come diretta conseguenza della malattia
Per paziente terminale si intende una persona che a breve scadenza con molta probabilità morirà
La mia relazione sarà divisa in reparti sostanzialmente cercando di rimanere nei termini dei tempi che mi sono stati assegnati la prima parte cercano di esaminare le più comuni tipologie cliniche con cui si presente nei malati terminali
Nella seconda parte analizzerò alcuni aspetti di ordine etico ponendo l'attenzione sui ciò che il malato terminale esige o che si aspetta dal medico che lo assiste
Si allarga sempre più la categoria degli anziani dieta molto talora molto avanzata
Che necessitano dell'assistenza più totale per una invalidità fisica e più spesso per turbe cognitivo comportamentali
La vecchia e quindi alla condizione che accompagna più frequentemente il malato terminale
è comprensibile che gli anziani muoiono per malattie che in età più giovane sarebbero state più agevolmente curate e guarite
L'anziano il termine della vita fa parte di un progetto biologico più ampio già programmato
Nel codice genetico fin dal concepimento per cui la morte è un evento essenziale essendo essa stessa parte della vita insomma la vecchiaia la preparazione alla partenza con un graduale distacco dalle dita
Che rende la sua fine più accettabile
Quando ad un anziano viene offerta la possibilità di un trattamento impegnativo come ad esempio un intervento chirurgico radicali o una chemioterapia per una malattia neoplastica e ci si chiede quali potrebbero essere le conseguenze
Se dovesse sopravvivere quale sarebbe la qualità della sua vita si pongono oggi sempre più gli interrogativi sui limiti di alcune terapie in un anziano
è vero che le prossima terapeutiche sono migliorate ma vanno esaminate tenendo conto delle condizioni generali del paziente della funzione dei vari organi le decisioni quindi vanno prese saggiamente da parte del medico
E paziente deve essere messo nella condizione di fare altrettanto
Si deve tener conto della disabilità del paziente del suo stato cognitivo e della sua difficoltà a collaborare o a prendere decisioni
I pazienti anziani possono trovarsi in uno stato quasi di tipo legislativo talvolta con possibilità di dialogo pressoché nulle
Ma queste considerazione problematiche verranno certamente riprese e sviluppate dai colleghi geriatri che parleranno del in questa sessione stamattina
Parlando della vecchiaia come esempio di malattia terminale si evoca facilmente un'altra patologia che in qualche modo si collega all'età avanzata mi riferisco alla malattia di Alzheimer in questa affezione si hanno degenerazione progressiva eternità
Di una percentuale elevata di cellule nervose nelle porzioni della corteccia cerebrale che controllano la memoria pentimento della capacità di giudizio
In rapporto al danno organico che si determina si manifestano disturbi cognitivi e della memoria progressivamente più gravi la diagnosi viene fatta
Oggi il più precocemente
E qualche spiraglio terapeutico si è aperto per rallentare l'evoluzione del quadro clinico pur senza interrompere il declino psicofisico dei pazienti
I malati terminali diventano sempre meno capaci di comunicare meno attivi fino ad assumere posizioni grottesche
Già molto tempo prima della morte i problemi di sorveglianza del malato diventano enormi per gran parte delle famiglie
La prevalenza del morbo di Alzheimer è aumentata drammaticamente negli ultimi anni la dimensione del fenomeno ci rende conto delle preoccupazioni della famiglia che si trova spesso schiacciato dal peso il proprio compito e bisognosa di aiuto
Nostro Paese ancora insufficiente il numero di strutture adeguate per lungodegenti
Alcune di queste strutture prevedono periodi di ricovero a breve termine per consentire familiare un sollievo sia pure temporaneo al loro impegno assistenziale
Non c'è dubbio che col passar del tempo i pazienti diventano sempre più dipendenti coloro che superano patologia intercorrenti cadono in una condizione definitiva di stato vegetativo in cui si annullano le funzioni mentali superiori
Questa è la fase in cui si dovrebbero applicare un sondino nasogastrico un catetere venoso per l'alimentazione per la terapia parenterale sono i momenti in cui si è al limite di un accanimento terapeutico
Ed immaginiamo lo Stato d'animo dei familiari che si sente dei potenti e in preda la profonda crisi
Il paziente procede inesorabilmente verso il declino del proprio corpo ed i familiari devono assumersi il fardello di un'assistenza gravosa da angosciante anche se mitigata da una buona assistenza infermieristica ed a sostegno di amici e familiari
A questo punto il medico non ha molto spazio per un dialogo con il paziente ma molto può fare insieme al personale infermieristico per sostenere ed aiutare i familiari
Le diessine
La sindrome da immunodeficienza acquisita è divenuta oggi la causa forse più frequente di morti fra i venticinque e i quarantaquattro anni
è una malattia esplose riconosciuta negli ultimi decenni le complessi meccanismi fisiopatologici rimane tuttora una grave malattia epidemica soprattutto in alcune aree del pianeta alla quale è ancora difficile dare un senso e conoscenze sulla malattia sono notevolmente migliorate così come le possibilità di trattamento sono migliori a favore della prognosi della qualità di vita
Pur tuttavia rimane la complessità dei problemi clinici il dramma delle famiglie sconvolti in attesa di avere un sostegno nell'assistenza ai loro familiari ammalati e delle risposte ai dubbi sul possibile contagio del virus ai tanti problemi connessi
I pazienti sono sottoposti a cure continue sia pure per sia sia per controllare l'infezione virale o le altre infezioni opportunistiche che li aggrediscono addirittura le neoplasie che si sviluppano in virtù di rinvio che difese immunitarie
Il polmone è l'organo più frequentemente colpito tutti gli agenti delle infezioni opportunistiche come puri tumori ne fanno il loro bersaglio principale
Anche il sistema nervoso viene spesso devastato dall'AIDS soprattutto nella fase di terminali con quadri tipo demenziale
Il paziente diventa apatico si manifestano gravi turbe della memoria delle capacità cognitive del comportamento
In sintesi insufficienza respiratoria se si danno cerebrale somma nutrizione sono le più comuni cause di morte
Il compito maggiore alla fine rimane per il medico o l'infermiere il volontario e i familiari
Quello di assistere i pazienti colpiti dal male soprattutto nella fase terminale quando lo gollisti l'organismo è compromesso da un deterioramento funzionale dei vari apparati anche quanti pazienti sono dotati di notevole forza morale pur nelle diverse situazioni che caratterizzano la fase finale della malattia e si dicono in modo drammatico la loro sofferenza ed attendono rassegnati il sollievo della morte
E certamente una delle più tristi condizioni che l'uomo vive con consapevolezza e profonda sofferenza sia fisica che psichica anche per le implicazioni familiari
Impegno per il medico e gli infermieri psicologi familiari è veramente notevole
Ma il tipo di patologia che genera in maggior impatto sociale sanitario
Come malattia terminale è senza alcun dubbio il cancro inteso nelle sue più diverse più sopra più variegate espressioni anatomo patologiche e cliniche
Questo primato deriva soprattutto dall'ampia diffusione della patologia che non risparmia nessuno età
I progressi scientifici sono stati notevoli in termini di prevenzione di diagnosi precoce di terapia
Tuttavia la malattia rimane una delle principali cause di morte nella popolazione
Fattori esogeni e di inquinamento ambientale contribuiscono in misura importante ad aumentarne l'incidenza la definizione di cancro si fonda su concetti di autonomia e la palla sia delle cellule
Dicembre cioè che perdono il loro controllo biologico per cui cominciano a moltiplicarsi autonomamente da finalistica mente dapprima nella sede di origine quindi pareti tessuti vicini e distanti in un processo irreversibile se non tempestivamente circoscritto
Combinando l'azione locale e quella a distanza
Le neoplasie interferiscono sempre più con la funzione dei vari tessuti ed organi
E attraverso la liberazione di sostanze nocive producono fenomeni sistemici che portano ad uno stadio di debilitazione di malnutrizione ed infine alla cachessia neoplastica in una profonda compromissione della qualità della vita
A tutto questo si aggiunga la sintomatologia dolorosa provocata dai fenomeni compressivi ed infiltrativa i delle masse neoplastiche che amplificano lo stato di sofferenza
Si possono così comprendo le problematiche di assistenza in un paziente un paziente terminale affetto da cancro
Da un lato si cerca di attuare lettera piantine Oprah neoplastiche nella speranza di poter controllare la diffusione della malattia
Dall'altra vi è il rischio di aggiungere ulteriore sofferenza il limite fra la terapia realmente utile ed efficace ed un inutile accanimento terapeutico è spesso molto sottile
Al tempo stesso quando ogni trattamento per controllare la malattia diventa chiaramente inutile rimane comunque la necessità di attuare nella maniera più efficace possibile la terapia palliativa
Queste sono dunque le tipologie più frequenti con cui ci confrontiamo con il malato terminali
Sarebbe molto riduttivo il triste se pensassimo a questo soggetto come persona afflitta da una serie di problemi che suscitano soltanto la nostra compassione o che spingono il medico a liberarsene
Come se il suo compito fosse ormai concluso o gli infermieri i familiari gli amici a distaccarsi nella speranza che questa esistenza si concluda al più presto
Marini venne Excel
Che ha scritto un libro alcuni anni orsono Arianna si colloca ha lavorato a lungo in un centro di accoglienza e di assistenza di malati terminali e che assisteva questi malati loro ultimo viaggio
Libro molto noto sicuramente molti di voi lo conoscono ecco diceva diceva la morte nel titolo del libro morta mica diceva la morte la nascondiamo come se fosse vergognosa esporta e la morte vediamo soltanto orrore assurdità
Sofferenza inutile penosa scandalo insopportabile è invece il momento culminante della nostra vita nel coronamento quello dei che le dà senso e valore l'autrice
Cari appunto assistito numerosi pazienti giunti al tema della vita
Per cui la sua affermazione certamente il frutto di un'intensa esperienza vissuta fra i malati terminale di AIDS nel libro ci sono molti esempi riportati dall'autrice
Conclude continua nel suo nel suo discorso e dice ancora al termine della vita quando prevalgono i sentimenti della sofferenza dell'angoscia può esserci spazio per la vita e per la gioia in una intensità mai sperimentata in passato
Solo con questa consapevolezza e malati possono affrontare la morte con maggiore serenità
Il personale sanitario assistere i propri pazienti con una maggiore partecipazione interiore rinnovate impegno in e questo è infatti un compito estremamente delicato ed importante affidato principalmente ai sanitari
Il rapporto che si instaura con il medico cogli infermiere con i familiari è fondamentale nel condizionare il malato terminale ed influenzarne i comportamenti e le reazioni è chiaro quindi che oltre ai problemi di tipo assistenziali quali l'alimentazione artificiale la cura di possibili piaghe da decubito del dolore vi sono quelli più strettamente connessi agli aspetti di ordine etico
Questi problemi riguardano fondamentalmente la somministrazione di cure che siamo propone che siano proporzionali alla situazione clinica di ciascuno e l'esigenza di dare dignità alla morte
Nei pazienti terminali bisogna distinguere fra terapia e cura la terapia consiste per definizione in intervento diretto al recupero della piena salute in e questo forse non è il caso dei malati terminali che per definizione hanno una prognosi segnata in genere
La cura anche corrisponde al termine anglosassone o che erano riguarda le prestazioni complementari che pur non incidendo sul prolungamento della vita nessun miglioramento dello stato di salute del paziente contribuiscono a mantenerlo in vita nelle condizioni qualitativamente più accettabili quindi anche se inguaribili i pazienti se terminali sono sempre curabile devono essere curati
L'eutanasia viene giustificata con un certo umanitario pietoso nel rimuovere sofferenze fisiche e psichiche
Ma la base di tali iniziative vieta loro un equivoco il diritto alla vita non può essere subordinato ad altri valori nel sollievo della sofferenza del malato né tanto meno delle sofferenze e dei suoi familiari
L'accanimento terapeutico invece si contrappone al concetto di eutanasia e consiste nella insistenza ricorso a presidi
Medico chirurgici non incidenti in maniera significativa sul naturale ed irreversibile decorso della malattia nessuna migliore qualità di vita il concetto si fonda sull'assoluta sproporzione fra mezzo impiegato e l'obiettivo che si vuole raggiungere
L'intervento diventa futile come dicono gli anglosassoni
Il termine di proporzionalità delle cure ripropone quindi la distinzione un tempo posta fra mezzi ordinari e straordinari nel tutelare la vita di una persona si può pentire che ho oggi che ognuno è tenuto ad impiegare i mezzi proporzionati alla sua particolare situazioni potendo lasciare quelli che appaiono sproporzionati naturalmente
Non bisogna affidarsi alla semplici sensazioni o percezioni cioè ad un criterio soggettivo diceva sempre fa riferimento a criteri obiettivi anche se il giudizio finale rimani alla coscienza del paziente
Guidata ed orientata adeguatamente dall'operatore sanitario
La proporzionalità delle cure diventa così una risposta alternativa ai problemi dell'eutanasia ed è l'accanimento terapeutico ma di fatto per poter applicare questi principi occorre una preparazione professionale solida ed una formazione personale anche di tipo umanistico
Al diritto alla vita fa riscontro con la stessa forza il diritto alla morte ma ad una morte dignitosa ed umana
Accompagnamento Della Morte il vero problema etico del malato terminale che consista nel sostenere il morente nelle sue paure nel suo scoraggiamento nella sua tristezza
Al moribondo non si può dire che di non pensare alla morte bisogna aiutarlo ad affrontare il problema e a comprenderlo se si riesce in questo abbiamo fatto il miglior servizio possibile
Quindi prendersi cura di un malato del malato terminale significa curarlo non solo da un punto di vista medico o di cure palliative ma anche emotivo e spirituali
In modo da Draghi la percezione che ci che se ci si prende cura del suo benessere
L'interlocutore immediato del malato terminale è il medico curante
Quando si deve affrontare il problema della morte il rapporto medico-paziente diventa straordinario e difficile
Se il medico vivesse la sua professione unicamente secondo una visione organi cistica trascurando gli aspetti emotivi umani del paziente la morte perderebbe nel suo vero significato anzi verrebbe considerata come una sconfitta dalla medicina
Ed è largamente armamentario terapeutico e diagnostico di cui dispone
Per questo il medico sarebbe portato a rimuovere il problema della morte e ad affidare i pazienti terminali alle attenzioni di altri non ritenendolo più di sua per competenza questo modo di ragionare abbastanza frequente anche oggi è un grave errore perché il paziente
Anche se non lo chiede ha bisogno di una figura di riferimento quale quella del medico non solo per le cure pur solo palliative ma anche per l'accompagnamento morale e spirituale
In questa prospettiva il paziente non subisce la morte
Ma la fa propria nel rispetto della sua dignità di uomo libero
Perché ciò si realizzi devono essere salvaguardati alcuni principi fondamentali
Anzitutto il principio di autonomia che consente al paziente di decidere liberamente come vivere gli ultimi giorni della sua vita senza subire condizionamenti dagli altri ma in conformità ai suoi principi alle sue condizioni di vita
In virtù di questo principio egli ha diritto ad essere informato sulla sua malattia sulle sue consensi sulle conseguenze prevedibili mentre il medico deve ottenere il consenso informato per gli atti medici che intende seguire
Di fatto un ostacolo che si oppone alla partecipazione del malato le scelte da fare dato dal suo rifiuto inconscio ad essere autonomo d'altro canto per un paziente prostrato dalla malattia è difficile esercitare quel diritto per una scelta autonoma si tratta di situazioni imbarazzanti anche per il medico che dovrebbe cercare di stimolare il malato a partecipare più attivamente alle decisioni da prendere
Vi è poi il principe di benefici a Rita che deve assicurare il massimo beni al malato il medico deve difendere sempre la vita astenendosi da pratiche di a canali accanimento terapeutico e di accelerazione del fine della vita
Questa principe implica anche la necessità di graduare l'informazione al paziente in modo che dalla coscia conoscenza della verità non derivi un danno maggiore e il paziente può rinunciare a trattamenti terapeutici complessi e costosi che sarebbero di scarsa utilità e creerebbero un insostenibile onere economico per la famiglia questi principi vanno fanno da riferimento ad una visione personalistica dalla vita e quindi al valore della persona nella sua globalità sono principi universali
Che tutti possano condividere perché riconosce i valori della dignità e della libertà nella vita di ciascuno
Il dialogo oltre il medico deve coinvolgere altre figure che assistono il paziente terminali
Mi riferisco all'infermiere allo psicologo all'assistente sociale ed anche il sacerdote
Curò l'importante è svolto inoltre dai familiari e si costruisce costituisce così una sorta di fianco lo fa il paziente l'équipe che assiste il paziente e i familiari
Il dialogo fondamentale perché era sicura comprende di incoraggiare ma può essere deleterio se trascura o lascia solo il malato
La solitudine e la sofferenza peggiore forse superiore anche a quella fisica che può indurre il malato ad invocare l'eutanasia
Il dialogo è ascolto e presenza anche in silenzio consente di capire ed interpretare i sentimenti e le sofferenze di quel malato che ti chiede di non andar via in fretta perché partiti aspettano
Ma vuole che tu stia lì ad ascoltarlo
è un modo di vivere una solidarietà umana il momento drammatico
Solo nel dialogo è possibile recuperare la dimensione profondamente umana del morenti o meglio la sua dimensione spirituale che dia una risposta ai bisogni insiti nel profondo dell'animo umano proprio nel momento finale di un'esistenza
Malati sono spesso angosciati e privi di speranza
Invece la speranza è un sentimento che nato terminale non deve mai perdere che deve essere sostenuta da chi lo assiste
Ma lo deve sperare in qualcosa di concreto per poter vivere la sua esperienza finale
Non è certamente l'illusione di false aspettative di guarigione o di remissione di malattia o di rimozione di ogni sofferenza e dolore
Che assiste il malato terminale spesso lo illude
Lo fa senza dubbio con le migliori intenzioni con la giustificazione di voler non voler privare il paziente dell'unica speranza che gli rimane
Invece di aiutare il malato ad affrontare con consapevolezza le ultime fasi della vita si cede all'idea di dover fare qualcosa quasi annegare la presenza incombente della morte
Bisogna quindi ridefinire il concetto di speranza nell'ambito dell'assistenza ai malati terminali
Darsi malati ci offrono talora degli spiragli imprevedibili
Per trovare per trovare una ragione di speranza anche quanto la fine e certa
Basta talora rievocare alcuni momenti positivi della vita passata
Trovare gli affetti familiari magari per tutti o trascurati in precedenza
Non è la speranza illusoria di guarire ma la speranza di qualcos'altro come non soffrire il vedere alleviate le proprie sofferenze
Riconciliazione con gli altri la soluzione di problemi familiari il superamento di incomprensioni ma anche la speranza nel trascendente per chi ha fede o riesce a conquistarla proprio negli ultimi giorni
La comprensione di questi valori permetterà al medico di prendersi cura del malato terminale e di accompagnarlo anche quando si dice con espressione comune non c'è più nulla
Da fare e quindi io per concludere vorrei proprio riproporre la frase della dottoressa valide nel secchio già citato prima che diceva come al termine della vita quando prevalgono i sentimenti della sofferenza
Ed è l'angoscia può esservi spazio per la vita e per la gioia in un'intensità mai sperimentati in passato
Solo con questa consapevolezza i malati possono affrontare la morte con maggiore serenità e il personale sanitario assistere i propri pazienti con una maggiore partecipazione interiore e rinnovato impegno vi ringrazio per la vostra
Grazie Fausto credo che hai posto molti dei problemi che potranno essere dibattuti nel corso del nostro INVIM del nostro convegno io passa un attimo all'altro microfono
Da qui posso comandare
Se posso avere per favore la prima già positiva
Come vi avevo brevemente accennato prima il mio tema è un tema molto complesso che malignamente mi ha affidato Franco Di Pilla
Come vedete limiti della scienza di fronte alla morte io credo che
Ho o l'intento ha tentato di impostare il problema da un punto di vista molto generale penso di aver fatto bene perché molti problemi che tutto sommato rientrano in questo capitolo li ha già affrontati Fausto Sant'Eusanio problemi che ai quali lui ha dato una soluzione frutto dalla sua grande esperienza clinica anche dalla sua posizione umana personale
Credo che su questi punti e noi dovremo riflettere ulteriormente dovremmo discutere dovremo tentare di arrivare a una qualche conclusione io credo che sia assolutamente necessario avere le idee chiare sul significato dei termini che noi usiamo io li ho un po'rappresentati
In colori diversi proprio perché vorrei tentare di capire che cosa significa la scienza che cosa significano i limiti della scienza e che cosa significa la morte tutto sommato la vita e la morte
No come faccio ad andare avanti
Ma oltre a sinistra
Ecco benissimo
Allora anche perché nella nell'immaginario collettivo la la scienza di fronte alla morte ha sicuramente un aspetto ambiguo
Da una parte molti di noi sono disponibili ad ammettere che la scienza quella che fa la vera battaglia contro la morte ma dall'altra parte molto sta venendo fuori di nell'ambito così proprio della nostra vita sociale
Di una certa diffidenza nei riguardi della scienza che noi tutto sommato percepiamo molto chiaramente
Anche nella un nell'atteggiamento dei media di fronte alla scienza una sensazione di ambiguità la scienza che potenzialmente pericolosa che può manipolare la vita in qualche modo e quindi è qualche cosa da cui ci si deve guardare allora forse abbastanza importante cercare di definire i termini con cui vogliamo rapportarci proprio per superare le ambiguità
Allora io non vorrei fare delle definizioni troppo pomposo e della scienza dalla morte della vita però riflettiamo un attimo che la scienza ha due aspetti su cui noi dobbiamo di trattenersi un po'questa mattina
No è un aspetto di conoscenza dei problemi e quindi conoscenza anche di che cosa è la qualità che cos'è la morte l'altra questa conoscenza comporta ovviamente la comprensione da parte del nostro cervello per i fenomeni dell'universo
Te le loro cause e anche dei meccanismi con cui queste cause agiscono dall'altra parte e quello che forse più ci interessa in questa sede
E anche la possibilità di un intervento ok vorrei sottolineare come ho scritto qui controllato dalla scienza cioè consapevole nel nei riguardi dei dei problemi dell'esistenza
E quindi sorge anche l'ambiguo problema dei rapporti fra la scienza e la tecnologia brevemente vedremo di affrontare questi problemi Lante loro corno del problema quindi questa è una tentativo di definizione di quello che è la scienza di quelli che vorrebbero essere le sue finalità
L'altro corno del problema è sicuramente il concetto di limite che cosa intendiamo per limite della scienza
Sicuramente c'è una limite di tipo conoscitivo nel senso che il nostro cervello è tutto sommato limitato nelle sue espressioni e quindi non possiamo sicuramente pensare di capire tutto e di conoscere tutto per giunta la scienza è ovviamente progressiva per cui quello che noi conosciamo oggi che sappiamo oggi non è la stessa cosa
Di quello che riconoscevano cent'anni fa i nostri antenati quindi la scienza e ha dei limiti oggettivi nei riguardi della non completa non completo cammino che noi abbiamo fatto nelle conoscenze ma anche dei limiti oggettivi legati proprio alle nostre strutture cerebrale che sono tutto sommato quelle che ci consentono la scienza e poi ci sono dei limiti e che la società nella quale viviamo impongono alla scienza che credo che siano abbastanza importanti sui quali dovremo ritornare un pochino più avanti limiti alla conoscenza ma soprattutto limiti agli interventi oggi si parla molto della necessità di
Limitare la attività del le anche gli interventi scientifici sono stato colpito recentemente in una trasmissione che forse qualcuno di voi ha vinse la vista ora a Otto e mezzo Ferrara ha invitato alcuni personaggi
Tra cui ne dovremo riparlare il mio amico Edoardo Boncinelli e la ansia che la conduttrice non Ferrara badate la conduttrice aveva nel porre delle domande agli scienziati e in particolare a Boncinelli è stato proprio queste ma voi scienziati riconoscete di avere dei limiti
Che Boncinelli ha detto certa se la società ci dice che queste cose non si devono fare noi non le faremo quindi dei limiti d'intervento oltre che dei limiti di conoscenza sui limiti della conoscenza i due licenziati presenti non erano totalmente d'accordo e forse nemmeno io
Se poi andiamo ad affrontare il terzo aspetto del problema cioè che cos'è la vita che cos'è la morte ci rendiamo conto che l'ambiguità nella definizione è ancora più forte e che deve essere in qualche maniera risolta perché non vediamo sorgere una infinità di comitati per la vita
Di comitati Scienza e Vita ma occorrerà capire oltre che il corno che cos'è la scienza anche che cosa si intende per Nizza
Perché la difesa della vita tout-court senza capire di che cosa si sta parlando penso che sia effettivamente un problema non del posto e quindi si deve fare in qualche maniera riflettere
Perché se noi consideriamo come vita
La
Esistenza
Quindi l'esistenza innanzitutto dell'universo
Il nostro universo esiste quindi in un certo senso vive allora noi vediamo che gli interventi che noi possiamo fare nell'universo vivente esistente sono praticamente nulli la guerra che noi come scienziati possiamo fare
Nei riguardi di questo tipo di vita è assolutamente perduta perché ho provveduto alla gamba perché come dice ma è anche prima in suo nel suo libro la fabbrica del cosmo
Il futuro nella direzione di una impropria che aumenta e la freccia del tempo ci va da una situazione in cui
C'è un
Alto l'ordine universale verso una situazione di grande disordine quindi complessivamente parlando non ci troviamo di fronte se il intendiamo tornita questa l'esistenza dell'universo
Ci troviamo di fronte a una battaglia a una guerra
A una guerra sicuramente perduta ma forse Franco De Tilla quando mi aveva assegnato questo tema pensava più non tanto a questi grandi problemi di ordine cosmico tanto a problemi di ordine più Dio logico più vicini alla nostra esistenza personale come uomini sulla quale peraltro poi dovremo
In qualche maniera ritornare
E allora la vita biologica che nella terra e sulla nostra sul nostro pianeta destabilizzata
Negli anni a alcune caratteristiche sulle quali dobbiamo in qualche maniera riflettere ovviamente non possiamo trattenersi in questa sede su tutti detta Agli la vita è caratterizzata da un metabolismo è caratterizzata dalla sua mobilità e caratterizzato dalla sua replicazione è caratterizzata anche questo è molto importante da una progressiva evoluzione nel tempo per cui la situazione alla quale noi assistiamo oggi non è più certamente la vita di qualche milioni di anni fa
E del caratterizzata anche dalla capacità di dicendo che e di trasmettere informazione
E quando parliamo di informazione tutti noi pensiamo ovviamente subito al DNA come sono intenti informazione per la nostra vita
Sembra che non c'entra niente con l'argomento che dobbiamo trattare ma poi alla fine vediamo che si arriva a una conclusione significativa
E i questo DNA non è come vedremo non fa fonte di informazione anche questo è un punto estremamente importante
Tuttavia anche in questo caso se noi consideriamo puramente della vita biologica dobbiamo purtroppo ammettere che una guerra contro la
Morte una guerra a favore della vita non delle battaglie ma una guerra favore la ma la vita contro la morte una guerra perduta
è opportunità perché proprio nell'organismo ideologicamente negli enti e noi assistiamo a fenomeni di degenerazione progressiva
Ma assistiamo anche poi Umberto Senin ce ne parlerà in maniera molto più competente a fenomeni di senescenza che sono al momento attuale nonna inevitabili
Non evitabile perché si dice sono scritti nel nostro genoma
Ma qui vorrei introdurre anche un altro concetto sul quale poi dovremmo in qualche maniera ritornare un pochino più avanti che è quello del nostro sistema nervoso
Sul quale appunto ritorneremo più avanti ma fermiamoci un attimo al discorso dei geni la nostra senescenza e legata ai Jedi è scritta nei nostri geni
E infatti se noi andiamo a vedere quello che succede alle nostre cellule vediamo che all'interno delle nostre cellule
E scritta la morte morte programmata l'apoptosi che tutti conosciamo
E che rappresenta torna favoloso limite oggettivo alla vita ma qualcosa di più perché è una morte che la cellula si auto programma e questo è un limite
Che la scienza che non riesce sicuramente a superare
E un altro limite che vorrei citare così perché anche questo tutti lo conoscono e la presenza e quella porzione di DNA dei nostri cromosomi che considerato il telo Omero e c'è tutto sommato rappresenta il sistema che impedisce alla cellula di
Proliferare indefinitamente dopo un certo numero di proliferazione i telomeri si consumano la cellula non è più in grado di proliferare muore ecco questo è un altro limite che
Proprio intrinseco nella vita biologica e che ci fa dire che noi esterni non possiamo essere
Naturalmente
La scienza è intervenuta in questo senso e sia
Potuto dire che noi possiamo anche riprogrammare i telomeri e quindi rendere la cellula in qualche maniera più longeva non dirò immortale ma più longeva
E già e ci sono nell'ambito delle lastre cellule
Nel nostro organismo alcune che hanno sono riusciti a superare questo limite del telone nero però sono cellule che sono diventate neoplastiche e allora
Allora noi ci poniamo il problema è se allo stato attuale della scienza la risposta è sicuramente negativa se noi riusciamo a mantenere la possibilità di la proliferazione indefinite della cellula e quindi tutto sommato evitare una morte biologica della cellula e quindi dell'organismo che ne è
Portatore
Attraverso una manipolazione dei telomeri sicuramente no non riusciamo soltanto a ottenere delle situazioni
Neoplastiche
Però questo è il punto credo cruciale della nostra riflessione immagino che Franco Di Pilla quando mi ha segnata questo tema del limite della scienza di fronte alla morte non pensasse
Genericamente a una morte biologica ma pensasse a una morte eventualmente dell'essere umano e allora dobbiamo tentare di capire in che cosa l'essere umano in qualche maniera si distingue da tutto il mondo animale poi ci ritorneremo brevemente con specifica di è positiva
Nella evoluzione dell'uomo che cosa è successo Kress Uomo
A sicuramente
Una sua vita vegetativa io ho messo qui
La parola amministrativa e non ideologica perché la parola biologica in questo senso potrebbe anche essere equivoca nel senso che qualcuno può sostenere che anche queste altre parti
Della specificità umana sono biologica e tutto sommato e quindi io preferisco per il momento parlare di una vita vegetativa
Di una vita cosciente nell'evoluzione dell'uomo di una vita nazionale e di una vita relazionale cocente sulla quale molto importante riflettere
Naturalmente non mi posso trattenere per evitare di perdere troppo tempo analizzando tutti questi aspetti che però sono estremamente importante sicuramente la coscienza dell'uomo ha delle sue peculiarità e questo è significativo ed importante anche nei riguardi del problema della morte perché quali sono le peculiarità significative dell'uomo in questa diapositiva
Un po'complessa io direi che dobbiamo essenzialmente basati su questo punto su questo aspetto la coscienza di essere coscienti questa è la coscienza dell'uomo
E quindi una capacità semantica è una capacità soprattutto una capacità linguistica che tipica ed esclusiva della specie umana
Queste sono delle caratteristiche che contraddistinguono l'uomo
Così come contraddistinguono l'uomo un capacità razionale e quindi la capacità di un pensiero astratto la capacità di un pensiero logico la capacità di un pensiero matematico
La capacità di aprire una informazione che non è e questo è un punto credo
Colucci Ale ed estremamente importante per la nostra riflessione non è esclusivamente basato sul DNA
Ma è una informazione che comporta anche la attività del nostro sistema nervoso centrale il numero delle sinapsi
Compara con atto al numero dei geni è enormemente superiore e la nostra formazione e informazione come uomini deriva sia dal DNA
Ma sia anche da tutta l'esperienza che viene accumulata nel nostro sistema nervoso centrale
Cosa c'entra tutto questo con a un ultimo punto
L'ultimo punto che è importante abbiamo visto nelle caratteristiche dell'uomo c'è anche una capacità di una vita relazionale cosciente anche gli animali hanno ovviamente una vita relazionale ma l'uomo alla questa specificità di avere una vita relazionale cosciente
E allora queste ci pone di fronte a grossi problemi che riguardano il nostro pianeta e che riguardano anche altri aspetti della vita e dalla morte dell'uomo
La responsabilità dell'uomo nei riguardi del pianeta su cui vive sono fondamentali proprio perché in grado di capire che cosa succede
E allora qui a parte l'ipotesi Gaia che elessero sulla quale non vorrei intrattenermi che evidentemente non è accettata da tutti forse un'ipotesi così un pochino fantasiosa quella cioè che vuol considerare la terra come un essere vivente in generale
Ma sicuramente noi dobbiamo avere un etica dell'ambiente
E se riflettiamo sui rapporti fra la scienza la vita e la morte dell'uomo
Non possiamo trascurare il fatto che l'uomo vive in questo pianeta
E che se non stai attento stai rovinando questo pianeta quindi credo che l'etica dell'ambiente rientri in maniera molto chiara nel rapporto fra l'uomo
E la vita che può svolgere nella terra nella quale vive ma nell'ambito della vita relazionale dell'uomo c'è un altro aspetto estremamente importante e cioè l'aspetto della vita sociale
E qui che cosa non come facciamo a trascurare il problema del rapporto così ambiguo
Che ci che esiste sarà la scienza che la guerra la guerra è quanto di più negativo ci possa essere nei rapporti fra la vita e la morte dell'uomo
Perché noi stiamo discutendo se possiamo sì è lecito prolungare di qualche decina di minuti la vita in una persona anziana che sta morendo per una grave malattia eccetera eccetera eccetera
Ma non possiamo non vedere osservando giustamente la vita del singolo uomo in quelle particolari condizioni non possiamo non vedere
Che l'uomo con tanta facilità uccide i suoi simili sani Giovanni attivi in guerra e la scienza nei riguardi della guerra è stata profondamente ambigua perché nel sotto gli occhi di tutti che la scienza ha contribuito alla guerra in tanti modi è chiaro che la responsabilità dell'uso delle ricerche e dei risultati scientifici non è strettamente parlando della scienza
Però quando l'attività scientifica consente di mettere a punto
Delle armi che possono venire esclusivamente impegnate per uccidere allora il rapporto fra la scienza e la morte molto evidente i limiti limiti sociali di cui parlavamo nella fase iniziale diventa estremamente importanti
E poi di senza arrivare all'ultima parte sulla quale non posso trattenermi perché non abbiamo il tempo gliela salterei questa diapositiva fondo già stato avevamo già a qualche maniera accennato al fatto che l'uomo e
In qualche maniera sicuramente diverso
Da tutto il resto del mondo animale che ci circonda se sia poi qualitativamente diverso questo è un discorso che ci porterebbe lontano e sul quale in questa sede non ho il tempo di trattenermi ma è estremamente importante
Credo però che non posso
Sì non finì finire senza accennare al problema che poi sta a cuore di più ma tutti noi e cioè il problema nostro individuale si è vero noi abbiamo fatto un discorso generale sulla scienza l'universo la scienza e la terra la scienza
La guerra ma noi personalmente come siamo messi
Nel rapporto fra scienza vita e morte
Sempre per citare il mio amico Boncinelli il quale mentendo sapendo di mentire ha pubblicato il il mese scorso un libro intitolato verso l'immortalità e che ha opportunamente mitigato mettendo un punto interrogativo dopo questo titolo Verso l'immortalità punto di domanda
Però lui conclude dopo lo vedremo come conclude il suo libro e consiglio conclude in una maniera estremamente impegnativa anche perché propone nell'ambito della sua riflessione biologica
La fate che Boncinelli una persona estremamente seria sul piano scientifico non non è un ciarlatano
E quindi ha proposto quattro vie scientifiche all'immortalità e conclude il suo libro con questa frase molto impegnativa se la se ci riflettete un istante
Per la prima volta l'umanità fuoco concretamente pensare ad una immortalità terrena basata sulle conoscenze scientifiche
Che è un'affermazione
Sicuramente falsa
Sulla base anche di quello che abbiamo detto fino adesso e che lui Eduardo sa benissimo essere falsa ma che propone come violenta proprio così provocazione
E le vie che lui propone per l'immortalità sono queste alle quali tutto sommato ha già accennato anche Fausto Sant'Eusanio nella sua relazione
La prevenzione e la cura delle malattie ed ai traumi non dimentichiamo che i traumi sono importanti la manipolazione dei geni la sostituzione degli organi fondo
Se noi riuscissimo a sostituire gli organi via via che si ammalano sostituirli attraverso trapianti Orsi è sceso o sostituirli attraverso le famose cellule staminali che non piacciono a Umberto Senin il discorso rimane sempre lo stesso possiamo sempre rinnovarsi ma questo ci porta alla morte all'immortalità è da discutere e da vedere e infine ultimo punto la conservazione dell'Io cosciente che concluderà un po'le nostre considerazioni
E allora brevissimamente perché Sant'Eusanio ha già parlato anche lui di questo
Noi possiamo tentare scientificamente di prevenire le malattie attraverso una organizzazione sociale una regressione socio sanitaria molto ben fatta
Attraverso una educazione sanitaria dalla popolazione
Attraverso e questa è l'ultima novità della scienza moderna una carta di identità genomica in cui ciascuno di noi porta il suo portafoglio i suoi rischi di malattia non non è attuale naturalmente però già sappiamo che ci si sta avviando verso questa su questa situazione se noi pensiamo ad esempio che una donna che sa di essere portatrice del gene BRCA uno sa di avere una chiara predisposizione ad ammalare di tumore della mammella
Vediamo che abbiamo una sorta di carta d'identità genetica
Che andando avanti nel tempo la scienza e si proporrà sempre di più come una possibilità di di intervento preventivo
Oppure di intervento terapeutico attraverso la terapia classica che tutti conosciamo attraverso anche delle modificazioni che vengono sicuramente alla ribalta
Oggi e che sono legate alla terapia genica
E ai trapianti di cellule di organi con dei limiti che sono occhi nell'ambito di queste di questi approcci e sui quali potremo eventualmente tornare in sede di discussione in questo campo in questo ambito si pone il problema già ampiamente trattata da Fausto nel prima
Della accanimento terapeutico tanto di queste possibilità che noi abbiamo fra parentesi
Che sicuramente non ci fanno vincere la guerra contro la morte come abbiamo tentato di dimostrare fino a questo momento ma che si possano far vincere alcune battaglie ecco come possiamo noi giudicare e valutare questo accanimento terapeutico
E allora
Già piace nato Fausto ci sono mezzi ordinari di terapia che devono essere usati mezzi straordinari che non devono essere usati oppure secondo una modalità più moderna in fondo di accennare al problema perché alcuni mezzi che anni fa erano straordinaria adesso sono diventati non solo ordinarie ma routinaria addirittura quindi questa dizione direi che va chiaramente abbandonata
Ma il problema posto giustamente Fausto Sante De Canio prima e quali sono i mezzi proporzionati ai quali sono i mezzi proporzionati ma qui c'è un grandissimo una grandissima ambiguità sulla quale non possono richiamare la vostra attenzione
Sproporzionati e proporzionati perché cosa qual è il fine che ci proponiamo è questo il nodo della vicenda non è fatta per mezzo proporzionata sproporzionato ma il nodo dalla vicenda è proporzionato sproporzionato
Funziona più ha quale finalità
Il bene del paziente oggi ci mancherebbe altro che noi volessimo il male del paziente per una vita pienamente umana ma ci mancherebbe altro vogliamo una vita sorvolata di umanità sicuramente no ma voi capite quanta ambiguità esiste in questi termini
Chi decide
Quale il bene del paziente
Chi decide quale la vita pienamente umana questo è il nodo del nostro problema perché che la scienza e sia incapace di vincere la guerra contro la morte penso che sia indiscutibile
Che si si sia ti si ponga di fronte a delle situazioni di confine in cui non si sa bene che cosa poter fare è altrettanto vero ma chi lo decide
è questo il punto il nodo credo fondamentale del problema io vi riporto qui una frase che non è mia perché sono problemi veramente
Molto difficili anche da affrontare e da risolvere per cui credo che un richiamo a pensatori illustri che hanno riflettuto a lungo su questi problemi sia necessario e li riporta la frase viene screening che un teologo
Di notevole fama
Che dice che l'uomo cosciente ricordate che abbiamo parlato della caratteristica dell'uomo come coscienza di essere cosciente Venegono cosciente e responsabile della sua vita
E ci mancherebbe altro ma quindi aggiunge e della sua morte
E allora
La prosecuzione della vita biologica e non umana diventa un problema diventa un problema
Così come diventa un problema per aggiudicare fino a che punto
La vita è da considerare umana
Ho non semplicemente una vita biologica non umana
E allora credo che nessun in questa giornata ci sarà chi tratterà il problema quello della responsabilità della vita e della morte messa nelle mani dell'uomo
Questa
Non è chiaramente un argomentazione scientifica ma penso che sia tutto sommato l'unica possibilità che noi abbiamo per cercare di capire qualche cosa
Il quarto la quarta via che Boncinelli proponeva come via per l'immortalità
E la conservazione dell'Io cosciente e qui Boncinelli esercita tutta la sua abilità dialettica per dire che il nostro io la tutta la configurazione neuronale che si è svolta in tutta la la nostra esistenza basata su fondamenti genetici e quindi sul DNA ma anche su tutte le informazioni che nel corso della vita hanno in qualche maniera modificato il nostro sistema nervoso
Centrale e questo è sicuramente vero noi siamo non soltanto i nostri geni c'è un bellissimo libro che dice
Notte by Sinello un perché effettivamente i nostri geni non sono tutto di noi c'è anche e parlo esclusivamente ovviamente da un punto di vista tecnico scientifico c'è anche tutto illa le modificazioni che il nostro sistema nervoso centrale ha avuto durante tutta la sua e la nostra esistenza
Per cui due gemelli mo'Nuvolari geneticamente del tutto identici sono però due uomini notevolmente diversi ciascuno con la sua configurazione ben precisa
E allora la conservazione di questo io cosciente
Boncinelli fa delle ipotesi appunto mentendo sapendo di mentire
Che sono assolutamente fantastica del tipo delle ibernazione del cervello degli uomini ma qui siamo veramente di fronte a una situazione che sfugge oggi io non posso dire cosa succederà fra cent'anni ma oggi sfugge sicuramente alla valutazione scientifica e allora
La conservazione dell'Io cosciente potrebbe essere
Così l'unica speranza che noi abbiamo ma io ritengo che questa speranza sia chiaramente metà scientifica
E allora qui ho riportato una diapositiva con un pensiero di gli organi molto domande che è un altro
Teologo di notevole importanza che non vi leggo e non vi traduco perché non fa parte di una riflessione scientifica ma io credo voi la potete leggere un inglese è facilissimo che la prima frase
Sicuramente quello che noi possiamo dire con sicurezza la morte è la fine
Poi però ecco poi però
La speranza metta scientifica e la lascio alle vostre riflessioni vi ringrazio
Cambia rapidamente microfono e tre conversazioni in divenire a presentare la sua relazione
Grazie Francesco certo che me messi non
In un bell'imbarazzo
L'argomento l'abbiamo sentito sia da
Relazione di Fausto sentitosi anni ossia da quella appena terminata depresso Grignani
Ma insomma è di quelli duri
Complesso
Nei confronti del quale io non saprei da nessuno
L'argomento che lo tratterò
Portandolo a livello del suolo che noi calpestiamo d'altro canto sono clinico Porto Sant'Eusanio ha detto io faccio il clinico lo faccio anch'io continuativa formate esso ancora lo faccio
Tiene a quanto la mente me lo consentirà e anche l'istituzione ovviamente da oltre quarant'anni
Quindi
Io sono abituato a parlare a ragionare a confrontarmi
Con quella che è la realtà di tutti i giorni e che
Quasi quotidianamente a in me
Mi porta ad oltre a ragionare a confrontare sul tema
Oggetto di questo convegno che come o primo avuto modo di dire complesso delicato difficile
Per
Diciamo così per per far sì che tutti quanti noi
Presenti seppur pochi abiti nettamente molto qualificati
In questa sala per far capire a tutti e di che cosa
O di chi
Io parlerò
Io ve lo presento subito
Perché io sento spesso parlare
Dall'Asia
Tolgo sondino glielo metto glielo lascio
Gli faccio l'appello io sono contrario sono favorevole ma molte delle persone che si esprimano
Che sentenziano un Bonato
Come
Quello di cui noi parliamo non l'hanno mai visto lo conoscono in maniera virtuale
In maniera letteraria
Ma noi non parliamo di un soggetto virtuale
Noi parliamo di un soggetto reale
Che tutti i giorni ci troviamo a toccare con le mani
E sul quale noi dobbiamo decidere anche in termini di vita o di morte
E come vi dicevo io ve lo presento e impietosamente
Ve lo ripresenterò fino alla fine del mio discorso
Ecco lo
Se si può spegnere bravissimo
Ecco
Il paziente al quale io farò riferimento il miglio paziente
Che in qualche modo Fausto Santa Hasani ha già
Anticipato
Questo paziente
La medicina dalla quale provengo io l'ha sempre considerato paziente nei confronti del quale non vale la pena fare nulla
Perché più vecchio di così non si può
Perché evidentemente
Perché arrivato uno stato di denutrizione spaventoso
Cachessia negli anche amiamo è incontinente
C'ha perfino le piaghe da decubito
Sapete in clinica questo malato come veniva o viene ancora oggi chiamato
Alla prossima a faccio io
Un crostino
è un termine ultimo di crosta la crosta e ciò che non vale
è una crosta
Su cui non vale la pena spendere
Tempo risorse umane risorse economiche
Non vale la pena perché non è scientificamente interessante
Non è gratificante sul piano professionale che di voi fa per ottenere che
è infallibile
E per di più scomodo
Io quando ero giovane medico mi aveva
E mettevo tre volte camice bianco quando in un reparto di sei letti otto letti c'era questo malato si avvertiva Ali
La sofferenza inquinava quell'ambiente
Disturbava quell'ambiente
Ed è una crosta
Quando io decisi che il mio mestiere da grande sarebbe stato quello di fare ciò che faccio il geriatra
Rinunciando alla blasonata critica medica
Criticato dice questo consolata cosa perché forse non so fare clinico medico
Quando in questo nel nostro reparto Ivano questo ma nato
Questo dato lo Assemini in
Era un crostino
Ma sapete
Fino a che questi crostini erano pochi
Rappresentavano quasi una rarità
Potevamo anche andare avanti con questa cultura con questo atteggiamento
Ma oggi non sono pochi
Oggi sono tanti tantissimi
E lo saranno ancora di più nel prossimo futuro
Un demente abbiam detto questo ma questo è un esempio emblematico perché non è che necessariamente
Perché si arrivi a questo paziente cosiddetto terminale
Ci sia la demenza certo la demenza è un motivo molto forte
Sono molto di più russo se facciamo riferimento soltanto a questi pazienti se voi guardate qual è la prevalenza in rapporto all'età
Tra gli ottantacinque ottantanove anni un quadrato
Un quarto alla demenza
E se vedete come
Va il trend demografico nel nostro Paese per esempio quello che ha visto in soli cinquant'anni aumentare di cinque volte
La popolazione di al di sopra degli ottant'anni era cinquecento mila circa nel mille novecentocinquanta
Erano due milioni e mezzo nel due mila e oggi sono già più
Voi vi rendete conto
Di che
Razza di problema
Il nostra società contemporanea ma alle società del prossimo futuro
Si troveranno a dovere affrontare
Noi parliamo di un fenomeno che ha dimensioni epidemiche
L'epidemia silente degli anni due mila era stata
Da un
A Boso studioso ricercatore clinico
Della malattia di Alzheimer proprio facendo riferimento a questi fatti di prevalenza ITC intensa
C'è qualcuno che si domanda ma se tutti noi
Potremmo vivere così a lungo
Diventeremo tutti dementi la risposta a questo interrogativo
Non c'è
è la scienza
Che dovrà capire in che misura questo binomio questo sposalizio
Per verso indissolubile
Perché se fosse vero questo
Voi volete voi capite che
Potremmo sperare di
Cambiare
Agendo sui codici genetico potremmo agire sullo stesso invecchiamento
Ecco perché l'abbia critica sulle cellule staminali è un è una critica assoluta
Che parte da questa considerazione qui c'è il mistero della vita
Sì a cent'anni qualcuno dice tutti
Dovremmo passare qualche giorno come i dementi
E curati da centoventi o centotrenta
Limite possibile
Tanti studi IAI Flick sulle cellule indifferenziate messe in condizioni ideali di colture di moltiplicazione
Ma oggi
Rimaniamo alla concretezza
Questi pazienti sono tanti
In Italia facendo riferimento l'Alzheimer che rappresenta l'ottanta per cento grosso modo di tutti i casi demenza oggi ce ne sono altri nel due mila ce n'erano circa ottocento mila cinque milioni nella Europa occidentale quattro milioni e mezzo e negli Stati Uniti dove
Si calcola che nel due mila e cinquanta incentrano dodici milioni e mezzo per cui dicono in quel Paese che ciò che è stato speso per l'intera sanità del due mila
Dovrà essere doverlo tutto indirizzato speso per assistere solo questi dodici milioni e mezzo di individui
Noi di questo stiamo parlando
E di questo dobbiamo al
E allora
Veniamo
Alloggi e alla concretezza dell'oggi
Alla realtà del Paese dei quali viviamo quali risposte la Società da oggi
A questo soggetto emblematico di una certa categoria
Quali sono le risposte
Due le semplificazioni delle risposte che questi pazienti a vanno
La prima
La trovate espressa in questo
Articolo della Repubblica del novantanove questo non funziona sì sì nel novantanove abitato non serve niente la leggo insieme a voi
Al quale ha fatto seguito un articolo su un caso analogo su quelle della sera di qualche mese dopo ma per chi è attento a questi problemi
Frequentemente sui grandi sui voraci grandi grazie Roberto sui grandi quotidiani e troviamo di casi analoghi guardate cosa c'è scritto
In questo articolo
Torino uccide la moglie malate i tenta il suicidio
Gli agenti della squadra mobile hanno sorpreso mentre tenta parliamo della
Italia più evoluta più ricca
Tentava di scavalcare Ringer del terrazzo settimo piano e sono riusciti a bloccarlo prima che si gettasse nel vuoto
Qualche minuto prima
Un pensionato di ottantasette anni aveva telefonato al centotredici oggi siete aperti
Perché siete aperti
Perché la domenica dediti al mio prendere
Ho ucciso mia moglie sta perseguirlo è successo domenica mattina ecco vedete o non siete aperti
Dopo le nove poco prima il pensionato aveva ucciso la moglie di ottant'anni spacciandoli la gola con un coltello da cucina dopo aver tentato inutilmente di strangolarlo con un filo per stendere i panni e con il tubo di plastica della cucina a gas
Pensate e con quanta determinazione aveva deciso
Di arrivare
A risolvere gli questo problema risolversi questo problema
E dopo l'omicidio seguendo un piano messo a punto con cura aveva tentato di togliersi la vita ma i dolori reumatici non gli hanno Urso oggetto vecchio ancora più vecchio anche so malato era lasciato solo
Solo
A gestire il malato di cui l'ammalata di cui vi ho mostrato prima l'immagine non era la stessa perché quella malata è una malattia che un certo giorno certo hanno circolato nel nostro reparto
Via Bodio sapeva però per affetta da Alzheimer aggravato dagli acciacchi dell'età bla bla bla bla la seconda
Diciamo così
Fatto che esemplifica la realtà
E quello alla prossima diapositiva
Ah sì sono io scusate mi è quella che fa riferimento alla moria
Di anziani che si arrivi verificata soltanto due anni fa durante quel famoso
Periodo di estate torrida
Io ero
In Sicilia per la prima volta in vita mia non per un congresso va per vacanza pensate che
Che Fortunato che lo Stato nella scelta e mi telefonò una giornalista e quella sera
Senta professore lei ha saputo vorrei conoscere il suo parere
Secondo lei perché successo
Credetemi
è stato molto facile a dire secondo me
è successa perché perché non si è tenuto conto che non questo nostro popolazione esiste una certa percentuale di anziani fragili
Sono fragile è un soggetto che
è stato descritto viene fuori dalla medicina geriatrica compare nei grandi trattate megera geriatrica
Agli inizi degli anni Novanta
Le cui caratteristiche sono queste età avanzata di solito molto avanzata il più spessi affetti da patologia per ciò che sono contemporaneamente affetti portatori di più malattie croniche
Hanno uno stato di salute estremamente instabile frequentemente sono disabili sono a rischio di disabilità se già non lo sono i cui effetti né legalmente malati accetta dalla bravura
Sono completate da problematico socio ambientale sono fra diritto di profilo biologico sono fragili sotto il profilo fuorviante
Furia nel derby Frey al derby le fra il tè eh la condizione che caratterizza questi soggetti
Guardate che cosa
Venne fuori poi in merito all'identikit di questi soggetti che erano a bordo morti da uno studio che il ministro il ministero della Salute aveva commissionato suo braccio operativo e di studio sulla sanità
Soggetti che era andato incontro a quell'eccesso di mortalità quattordici per cento in più di morti lui stesso periodo dell'anno precedente erano
Molto anziani più malattie croniche disabile non c'è sufficiente solo ribasso del socio economico
E quella poi una serie di elementi che voi avete prima visto elencati per definire questa particolare categoria di
Soggetti anziani ecco perché mi è stato facile essere profeta facile profeta
Guardate l'ottantanove per cento della della incremento di mortalità si era verificato nei soggetti al di sopra dei settantacinque anni molto di più
Nei grandi agglomerati urbani rispetto alle campagne perché dovette questo anziano le anziane in genere ma soprattutto queste anziane più solo
Non certo a a un paesino
Del del dell'Umbria o quasi per Italia ma soprattutto nelle grandi città dove il caldo è anche maggiore
Però processo di riverbero che
No
Dovuto alla proprio alla all'alta condensazione di di di struttura abitative
Quindi
Dicevo che ora una morte annunciata o era un evento annunciato com'era non c'è atto
Da parte di chi conosceva il problema e non aveva interessi suoi
Il fatto che se quella costone della montagna fosse
Franato nell'invaso sarebbe successo il disastro l'epoca del Vajont
Era inevitabile perché conosceva il problema
Che avrebbero potuto ebbe bastare tre quattro grattare quattro gradi di temperatura ambientale in più rispetto alla media serto durati per un po'di tempo eccessivamente lungo
Per fare emergere una realtà ignorata o che si era voluto ignorare c'è stato qualche assessore che se provvisto di dire a mano da noi
Questo non è successo da noi quel successo a Genova questo successo a Mila no no è successo anche tra noi
Quindi problema
Diffuso
Vediamo i gli affetti che cosa
Questi
Soggetti così fragili si trovano
Di fronte quali sono i servizi
E quali sono le caratteristiche le disponibilità di questi servizi a farsene carico
L'ospedale
Sperare diciamo così la struttura sanitaria
Alla quale si demanda la stragrande maggioranza delle risposte
In termini di
Problemi di salute
Negli ospedali non sono stati fatti
Per questo tipo di pazienti
Non lo erano prima
Ai pazienti sono pochi non lo sono adesso
Che tra l'altro hanno deciso di avere un'altra missione
Ah io mi interesso del malato acuto soprattutto
Probabilmente il malato tecnologico lo stiamo costruendo degli ospedali che per i quattro quinti
Si occupano delle alte tecnologie in medicina sono le alte tecnologie che rendono blasonata la disciplina ma rendono blasonato anche un ospedale
Il DRG voi lo sapete che cosa e il pagamento della della della degenza per prestazione l'appendicectomia costa tanto la Grassetto mia costa tanto la polmonite costa tanto
E deve cercare di non sforare questo questa cifra altrimenti ti Ettore patto è inefficiente
Tutti i costi troppo e Kenia venti
Guardate che cosa è successo questo lo studio che
L'amico Roberto Bernabei nell'ambito della società il pregio antologia geriatria
Ha condotto hanno condotto alcuni anni fa il cosiddetto
Studio oggi infatti ha dimostrato che cosa è successo confrontando la durata media di degenza la variazione della mortalità ospedaliera e il grado di disabilità alla dimissione prima e dopo i DRG un risultato importantissimo la salita ottenuto ed era necessario doveroso ridurre i costi
Il troppo alti i costi della sanità
Per il ricovero ospedaliero C ottenuto perché prima degli eredi la durata media della degenza dei reparti pianistici era di sedici giorni dopo i dirigi dodici punto sei una riduzione
Entrano i cognomi sta appesa
Ma guardate che cosa stupenda siamo riusciti perfino ridurre mortalità ospedaliera mano perché siamo stati più bravi
Perché andiamo a mandati a morire fuori
Sei quattro quattro due
E abbiamo incominciato di mettere lì
Peggiorati dal punto di vista dei lo stato funzionale della disabilità rispetto a prima questa è una cosa che gli americani sapevano già detto quelli che hanno inventato il DRG
Dimostrando come anche loro quest'anno per anno confrontato pazienti anziani e fratturato di femore sottoposti a protesi
Prima degli elegia durate negligenza era di diciannove giorni dopo dodici per anche
è stato un taglio estremamente utile
Quindi ambulanti alla dimissione prima del cinquantasei per cento ha prospettato il quaranta per cento
Il trasferite nel singolo come
Per gli americani e nel secondo sono le residenze per anziani non autosufficienti
Trentotto per cento prima sessanta declassati a finire
Sessanta per cento
Gli istituti abilitati ad un anno nove per cento prima trentatré per cento poi
Poi dice ci sono i servizi territoriali
A sopperire ad integrare a fare ciò che l'ospedale non è più in grado di fare
L'assistenza domiciliare
Ancora oggi non c'è nessuna integrazione di fatto tra ciò che sto compete al sistema sociale e ciò che compete al sistema sanitario che poi abbiamo l'amico Barroso che le
Conosce molto bene questo argomenta più d'una volta abbiamo avuto negli anni passati il modo di confrontarci discutere
Beh insomma gli interventi partners contiene quello è successo a Torino
C'è nessuno e domenica
Le strutture residenziali che sono diventati i nuovi ospedali
Hanno un'offerta assistenziale di bassa qualità qui faccio esempio l'esempio di quello che c'è dentro
Una grossa residenze per anziani dalla nostra città
L'ottantadue per cento sono disabili di questo ottantadue per cento il ventisette per cento disabili gravi il trentaquattro per cento son disabili totali
Il trentaquattro per Johnson dementi il trentun per cento sono costretti o nel letto al massimo nella seggiola nella poltrona vicino al letto
Il ventidue per cento sono portatore di un ictus l'undici per cento hanno una frattura di femore sono entrate in una frattura di femore la foto letame sono sono fatta dentro
è sempre per
Non
Dare darvi il il la speranza è che io sto parlando di una cosa virtuale ecco che cosa un certo giorno ci è stato trasferito nel nostro reparto
Da una struttura di residenza
E bisogna mettere le mani qui che facciamo
E non si vede bene che qui da qui da questa gambe si fuori un pezzo di femore
Per una gestione come la vogliamo chiamare
Allora
C'è un altro punto
Perché fino adesso io potrei dire la colpa non è mia
La colpa è delle istituzioni che non fanno
La colpa che son troppe distratte da altri problemi
Macché del fatto che la formazione siano adeguate alla corte via
E di chi è la colpa io son pagato
Dallo Stato per formare
Mio compito primario
Imparare a fare i dottori o oggi anche imparare a fare l'infermiere
Imparare a fare gli operatori sanitari anche per questo tipo di passi
C'è qualcuno che dice e non è un geriatra qui non è di parte
Che è ora di cambiare il modello
Sul quale noi facciamo la formazione
Qui è scritto in questo articolo speciale della meriti inetti nata a Torino laureate se invece a Torino ma ormai diventato
Da sempre negli Stati Uniti che è arrivato il tempo di abbandonare la malattia la fine dell'era della malattia
Come momento centrale l'intervento medico perché a caldo è unicamente a popolazioni problemi di salute si identificano sempre meno con una singola malattia vi ricordate il soggetto compiono malattie croniche contemporaneamente
I fattori ideologici N on biologici
Vengono sempre più di interagire fra di loro campione pronta relativa del Salute
Focalizzarsi tu trattamento sono malattia e pertanto dannose fuorvianti no io oggi insegniamo a curare lei malattie no non a prendersi cura del malato
Questo va detto
Altro medico interessa attaccare i due pezzi di Fermo e non gli interessa il vecchio a cui lui ha riattaccato i due pezzi di fare il suo compito in terza giornata definite lo sbatte fuori e tutti si stanno domandando come mai muoiono
Ma come vogliono
Abbiamo costruito
L'ospedale del
Del due mila del terzo millennio è un evento epocale e muoiono
Perché poi a
Il modello si transita sulla malattia non tiene conto degli affetti dal sette più malattie croniche ignora in onda su duecento attenzione tutti gli aspetti non strettamente riconducibili
Alla specifica malattia quando è la condizione psicologica e sociale culturale e ad altri fattori che contribuiscono stato di salute e all'autonomia funzionale
Questo è un sacco testo forse il principale testo di Medicina Interna
La Bibbia per gli studenti di medicina
La regione diversa soltanto la quindicesima edizione
Mi è stato detto che è appena uscito la sedicesima non ne ho in mano spero che la realtà sia cambiata è un trattato di ben due mila seicento ventidue pagine
La parte dedicata alla medicina geriatrica che tratta le problematiche di cui io sto illustrando alcuni degli aspetti e di dieci pagine pare lo zero trentasette per cento
Di questa Bibbia
Non c'è il nulla
Interni ad una trattazione struttura purché non ci sia
Indicato
Sulla comorbidità sulla Poliform conto sulla disabilità sulla fragilità non c'è nulla e volete sapere
Su quale tipo di malato
Il il me il lo studente si esercita
Guardatelo
Questo è è uno dei più diffusi liberi di semeiotica medica moderni aspetti se pubblicato nel due mila e due guardate
Non c'è una manovra di queste che noi possiamo fare soli malati
Che vengono affidati alla nostra
Alla nostra
Questa quarta a
Allora
La formazione inadeguata e inadeguate negli obiettivi ma anche ad inadeguata nella sede dove questa formazione noi siamo costretti
A fare
Degli obiettivi quotate che cosa
Riportava questo
Editoriale comparso sul numero di Giava per i clinici per i medici sanno che una delle più prestigiose riviste limiti si dettero del mondo già nel mille novecentottantanove
La formazione clinica quindi la formazione del medico nella metà secolo precedente sia focalizzato sulla terra sulla cura
Sull'assistenza dei pazienti nella il nella
Ricoverato in ospedale problematica cute relativamente alla fase acuta della loro malattia
Questo modello è appropriato è adeguato per i soggetti paziente di trentacinque anni ma molto meno per quelli di ottanta e più anni
Continuando la formazione del medico a strutturarsi sul modello dell'acconto dimenticando sì contemporaneamente delle più difficili problematiche che devono essere affrontate siccome preservare Rossi come migliorare presente lo stato potrà ridurre dei disabili
La formazione medica fallito
Di rispondere ad un bisogno sociale mille novecentottantanove
Su questo documento a cui ho partecipato a questo solo partecipato anch'io della Fondazione Smith Kline no sulla
Ti batti
Diciamo tutto diciamo dedicato al dibatto subito agli anziani così scrivevamo nel due mila è impressionante constatare come per medici infermieri operatori socio assistenziali
Non siano previsti i curricula formativi specifici per il lavoro svolto
Delle strutture sanitarie e sociosanitarie rivolta all'anziano vi siano obbligatori spazi di formazione continua
Problema
Dicevo che non è di oggi
Problema che non è sentito soltanto dai medici
Che hanno specifici interessi culturali e professionali nei confronti di questa partitura
Perché il paziente ma guardate che cosa scriveva questo documento denuncia dell'Associazione medica americana pubblicato sul numero di
Arcai insomma ordita nel mese del mille novecentonovanta
Son passati già a quindici anni
La sfida che la crisi esplosiva dopo torno anziana pone negli anni a venire la classe medica ricercatori e all'intero sistema certe aree norme
Sono i medici invece generale che avvertivano
L'enormità di questa sfida
è necessario prepararsi saper gestire maniera adeguata problematiche mai prima affrontate
Se l'aumento dell'aspettativa di vita ormai consente a molti soggetti della giungere età anziani discreto benessere dipendenza questo vada questo va detto
E se Conte malamente sta determinando la crescita esponenziale di una nuova Kategoria di malati quella degli anziani caratterizzati da una particolare vulnerabilità
Per la contemporanea presenza di più malattie croniche fragilità e disabilità tali da richiedere elevate e specifiche competenze professionali
Ed una diversa e specifica organizzazione assistenziale
Espressione
Di questa inadeguatezza della formazione di quel delinei battezza di queste strutture sono le diagnosi incomplete scorrette l'eccessiva pressione di Fara mezzi
Ministro inappropriate il cattivo connessi territoriale lo scarso ricorso agli interventi riabilitativi
Per cui in questo documento
Si conclude sostenendo la necessità di stia medicina geriatrica nei cunicoli delle facoltà mediche raccomanda che le specialità diano maggiore spazio la formazione somma appoggia l'ultimo punto programmi d'informazione nelle residenze
E dei servizi assistenziali per anziani la formazione deve essere fatta laddove c'è il paziente
Nei confronti del quale tu devi imparare a sapere e a saper fare solo
Per questo è una roba quella nove deve centonovanta questa nove del due mila quattro al male che è un professore della facoltà medica al saggista Ford
Dice che il rapporto grane accademicamente no della popolazione l'epidemiologia profondamente cambiata oggi a prevalere sono le malattie croniche
Da qui la necessità di una nuova una diversa formazione ritornello su una diversa formazione del medico
Però conclude alla fine con grande rammarico nonostante i grandi mutamenti avvenuti nella società le moderne insegnamento nelle scuole mediche non sia sostanzialmente modificato dal mille novecentodieci quindi è che siamo in buona compagnia
Non sappiamo se dagli Stati Uniti in questo cosa in questo caso abbiamo da compiere due la che si trovano nelle stesse identiche condizioni nostre e vedremo perché
Risultato di ciò e che sia il sistema sanitario professione medica rimangono ancorate di schemi propri
Delle malattie acute
Allora
Se l'Italia è il più vecchio paese del mondo non perché da noi si vive più a lungo
Questo è un altro mito che va sfatato questo un'altra cosa che alcuni dicono ah ma come si vede in Umbria
Ci sono più vecchie percentualmente rispetto ai non nati siamo il paese più vecchio del mondo
Perché a fronte di una sofferenza di vita che più o meno analoga per del Giappone rispetta Giappone abbiamo una più bassa natalità ecco perché siamo il paese più vecchio del mondo perché facciamo a meno figli uno virgola due in media ma zero nove figli per coppia in qualche in un'ala nella parte della regione vicina che gravita
Sull'Umbria
Undici milioni e mezzo di ultrasessantacinquenni di questi diciotto Imad due milioni e mezzo nonostante comunque che sia presidente del mondo guardate
Qual è stato
Il il il documento
Che il cui non ha consegnato
Ma alla perché diventasse riferimento per la formazione medicina
Decreto ministeriale ventotto novembre del due mila determinate onde crearsi una spedizione che regia considerazione quali erano gli obiettivi qualificanti cultura che erano qualificanti
L'anziano è menzionato una sola volta
Questi i cinque pagine mi pare fitte fitte di
Di obiettivi che devono essere raggiunti
E posso keniani era presente a quella riunione alcun quando arriva inferocito con i capelli ritti sulla testa
Se la corte la vostra perché non c'avevo altre società scientifiche quali Società scientifiche occorreva rivolgerla scientifica per sapere se tu fai parte di questo organismo
No
Di persone altamente illuminate non c'era bisogno
Di rivolgersi a scientifica per avere gli strumenti o le informazioni necessarie per stabilire quali ha premuto e se gli obiettivi qualificanti di un corso di laurea in medicina e chirurgia alle soglie del terzo millennio
L'anziano è menzionata una sola volta nonostante rappresenti il venti per cento la proporzione Teresa almeno un terzo tutore socio sanitarie ma anche una specifiche riferimento evasione fisiologica tutto il resto ve lo risparmio l'anziano e nominato una sola volta
Ma perché ecco sì ma perché c'ha portato così lontano
Se vince ha portato lontano da dove siamo partiti perché perché il perché è questo e questo espresso da questa parola
In confessata e inconfessabile ma che della quale noi siamo in devoti
Non vale la pena perché è vecchio questo si chiama Jason dico
Non vale la pena
Che cosa c'è in questa parola
Cioè dice insieme alla razzismo e al sexy sullo la genesi mai uno dei tre grandi di
Del nostro tempo
Tuttavia
Dice nazismo in qualche modo di feti ferisce dal razzismo e sessismo perché è una cosa che riguarda tutti noi
E se è facile identificare che cos'è il razzismo quando verrà azionismo e quando e sessismo
Molto più difficile
Capire
O attribuire all'ANCI agissimo il perché di una cosa
Che si dovrebbe fare si potrebbe fare ma che non si fa otto una certa cobalto no perché costa troppo torna c'è tutta la dialisi no perché costa troppo e via dicendo basta di ricoverarsi in ospedale
Son tre volte che ti ricoveri l'ospedale più di questo non ti può dare
Arrivo
Va be'anche recentemente quando si decide su un farmaco cedano darlo questo caso ai dementi ma insomma non ci basta dobbiamo sapere pochino più quanto ci costa
Allora ci siamo ci si ci troviamo di fronte non so tornare indietro non fa niente se mi fa tornare indietro oggi il Daniel Callahan otto professore di bioetica
Dice che la medicina si trova in presenza di un bivio
La medicina contemporanea cause restando l'aumento dei costi
Cioè non sono
Diciamo così contenibile
E delle risorse che si vanno comparendo deve decidersi
Perché parte vuole andare deve andare verso una medicina
Dagli altissimi costi la medicina
Tecnologica
Nel due mila cinquanta la spesa sanitaria ed un peso Argentario diceva il quaranta cinquanta per cento del PIL che una quindicina per pochi privilegiati
Perché una ventina di importanza le malattie acute quelle croniche più il beneficio individuale che a quello collettivo
Oppure deve andare verso la medicina sostenibile
Che una medicina che si rivolge a tutti
Certo accontentandosi
Ma chi privilegia la prevenzione
E quindi chi agisce per contenere una cronicità
Piuttosto che tentare di rendere immortale l'individuo i suoi cambiamo scoperta perché abbiamo quest'altro e così via
E vado concludendo
Tenete conto che ogni mese ci sono nel mondo settecentonovantacinque
Anziani in più
Dobbiamo decidere letta
Ebbene diventare la discriminante sotto una certa e tassi
Sopra una certa età no qualcuno ci deve dire e con questo chiudo
Se abbiamo fatto bene
A impegnare tempo risorse passione
Forse dovevamo fermarci
Al malato così come ci è stato consegnato la prima volta
Pur sapendo che questa donna così è migliorata dopo quindici moglie comunque morta grazie
Vedete non era difficile immaginare che i problemi si sono e Nannerl tutto risolto
L'ultima relazione del mattino parla di dolore anche questo è un grandissimo problema sulla nostra strada
Sì buongiorno a tutti grazie per l'invito ci sarebbero tante cose da dire in più ma insomma il problema è evidente che qui dobbiamo deciderci
A cambiare a a a ridisegnare il sistema Paese perché appunto su questo problema certamente dell'invecchiamento de c'è un ritardo culturale mostruoso che in parte però attiene anche poi dei sub segmenti che invece potrebbero essere porto localmente
Più facilmente trattati come certamente questo del dolore
Per darvi solo qualche altro dato rispetto a quelli che ha detto Umberto
Per capirci a fronte di tutto ciò quest'anno i posti di Scuola specializzazione in geriatria sono passati da centocinquantasei a centododici sono stati tagliati
Però continuano nelle quattro scuole di medicina romane ad esserci trentasei professori di Pediatria contro sette etti geriatrica
E quindi non è più una questione di destra o di sinistra non è più questione di Rosi Bindi o di Sirchia o di Moratti o Berlinguer insomma c'è un problema vero concreto in cui bisogna fa qualche cosa per i soci travolgerà travolgerà ogni singolo individuo ovviamente comunque dette tutte queste cose tanto per cominciare
Vediamo il problema del del dolore e il tasto sinistro aveva queste sono le definizioni è un'esperienza sensoriale demotiva spiacevole associato a un danno tissutale reale o potenziale descritta come se tale danno ci fosse
Questa dell'ottantasei più moderna del due mila quattro il dolore una sensazione investita di un significato biologico
Perché bisogna parlare del dolore
Perché
E il motivo per cui si va dal medico
Ma cosa più frequente uno dice non dice c'ho il diabete c'ho la pressione alta dice mi fa male qui oli
E da lì si parte
E da lì parte l'avventura della visita della terapia della cura eventualmente e
Chiaramente
Io sono anch'io geriatra quindi chiaro che c'ha una sense specifica polarizzazione su quel mondo lì certamente nel mondo degli anziani il dolore è ancor di più un problema cardine
E
Questo affatto
Dire a molti di considerare il dolore pensate come il quinto segno vitale insieme alla pressione arteriosa la frequenza del polso la temperatura corporea e la frequenza degli atti del respiro
Cioè quindi
Ogni gesto sanitario dovrebbe prevedere un'indagine sul dolore
Di fatto siamo abituati a questi naturalmente al pressione alla frequenza del polso ottemperato agli atti del respiro siamo molto meno abituati a considerare invece il dolore
Cose
Come si
Tipizza questo dolore può essere un dolore acuto può essere un dolore cronico chiaramente queste sono le distinzioni può essere un dolore noci suscettivo dove si attivano i recettori fisiologici noci settori può essere un dolore neuropatico cioè è il sistema di percezione che non funziona
E questo visto che siamo in un'aula di un di un rettorato
Di una anni non nell'aula magna di una facoltà queste sarebbero le tradizionali
Le tradizionali necessarie se volete doverose definizioni classificazioni e quant'altro
Ma tutto questo è assolutamente inadeguato è insufficiente
La lezioncina accademica sul dolore può essere fatta più o meno bene però sfugge a quello che
Il fatto dolore che è molto più importante molto più impressi Ivo molto più pauroso e non a caso solo un artista
Ci può dare l'idea che non ti dà la lezioncina accademica
Della complessità del dolore
Della paura del dolore perché di fatto il dolore e non si può parlare solo i dolori si deve parlare delle interazioni che il dolore a con la nostra psiche e quindi è la dimensione più alte e più complessa che è quella della sofferenza
Che è fatta sì del dolore ma poi è fatta dell'indignazione che si accompagna dell'ansia che genera il dolore della malattia somatiche della depressione che vanno insieme
Quindi è una roba complicata
E tanto che questo allargamento al al al al alla sfera della depressione che in qualche modo per l'acqua sul dolore sono andati a cercare di identificarlo
Sui malati assistiti in assistenza domiciliare in undici Paesi europei in una ricerca che
C'ha finanziato la comunità e siamo andati a vedere su tre mila ottocento soggetti in assistenza Dom domiciliare valutati attraverso un sistema complesso di valutazione
Cos'era il rapporto tra dolore e depressione
Perché proprio parlare di dolore e basta non è sufficiente se non il si accompagna questa che la valutazione di quanto impatta sulla sfera psichica tanto vedete questo Fattarella o come bene o male in questi undici Paesi europei il dolore impatta perlomeno ma il cinquanta per cento degli assistiti
Cioè la metà perlomeno la metà degli assistiti a un problema di dolore
E e allora vedete anche come più è importante il dolore
Più il rischio di depressione aumenta
Più
è frequente più aumenta il rischio di depressione
E più è localizzato in diversi luoghi più aumenta
Il problema di depressione allora
Benissimo tutte queste cose conducono alla terapia del dolore
Perché soffrire no non si deve soffrire si deve cercare di questo dolore di contrastarlo e allora abbiamo i farmaci analgesici questa e la classificazione per chi non è medico ci sono gli antinfiammatori non steroidei ci sono gli oppioidi deboli
Gli oppioidi forti e poi ci sono tutta una serie di adiuvanti perché si appunto se abbiamo visto il dolore impatta sulla sofferenza impatta sulla depressione evidentemente dobbiamo utilizzare anche altri farmaci che possono in qualche modo aiutare le altre aree colpite
Questi sono i farmaci e questo è quello che ci dice l'OMS ci dice che benissimo cominciando in quella che la Terapia tre livelli passando dai non oppioidi più adiuvanti fino agli oppioidi
Accompagnati anche magari dal i non oppioidi e gli adiuvanti in più del novanta per cento dei pazienti questo dolore riesce a essere controllato
Qualsiasi tipo di dolore in praticamente tutti quanti pazienti
Quindi noi abbiamo il dolore abbiamo la sofferenza e la depressione che lo over Lappano abbiamo i farmaci abbiamo le indicazioni
Per come affrontarlo e nella stragrande parte superare
Cosa succede nel mondo reale invece
Questo è un lavoro che abbiamo fatto su una la popolazione degli assistiti in cinque
Stati Statunitensi in nel singolo quella che noi chiamiamo Alessia
Tutti era l'universo quindi non erano campione erano tutti gli assistiti bene vedete che questo è l'utilizzo di analgesici in pazienti con cancro
E dolore quotidiano
Vedete bene come fino ad oltre il trenta per cento e più se vecchio meno se trattato ma fino al trenta oltre il trenta per cento non ti danno nel singolo americani quindi non parliamo dell'Italia in questo caso non ti danno nemmeno l'aspirina fino al trenta per cento uno su tre non prendono nonostante cancro e dolore quotidiano non prendo nemmeno l'aspirina avere poi gli oppiacei forti la morfina vedete come
Praticamente sopra stesse ultra ottantacinque non fatto episodico quindi
E nel mondo reale a prendiamo subito una bella sberla perché vuol dire che uno su tre non viene trattato minimamente
Questo lavorando per finire sulle prime pagine di tutti i giornali statunitensi proprio per questa sorpresa che ha creato perché si pensava che negli Stati Uniti ci fosse una cultura oramai sviluppa
E cos'è che predice non essere trattato essere molto vecchia
Essere di una minori tasse de attivismo che va insieme al razzismo no
E avere un basso livello cognitivo quindi non solo sei demente ma se anche sotto trattato
Perché chiaramente il demente riporta di meno quindi viene trattato di me
L'Italia non è meglio questo l'abbiamo pubblicato sulla causa l'Internal Medicine sua popolazione assistita in assistenza domiciliare vedete qui lavoro riportata al al all'incontrario viene trattando solo il trenta per cento quando va bene ma se sei venti ovviamente ha dato solo il venti per cento
Quindi anche da noi funziona esattamente lo stesso livello a fronte del dolore c'è un inadeguato trattamento che è massivo
Allora andiamo un po'fino a vedere sotto la coda di questi dati perché questo succede questo il consumo
Numero medio giornaliero di somministrazione di oppioidi per milione di abitanti detti danesi sono quelli classificati meglio che comunque diciamo che forniscono maggior consumo di o piace di morfina
Detto dove siamo messi noi noi siamo tra lecco dove il Senegal
Quindi di fatto c'è qualche problema
E vedete invece come da un'altra parte invece sono i centri di cure palliative quelli che teoricamente più di tutti si dovrebbero far carico della gestione del dolore soprattutto per i malati terminali
Qua c'è qualche spunto
Spera anzi ella in più perché c'è stato una legge in questo caso regge fu della Bindi che ha
Promosso e finanziato la nascita dei Centri di cure palliative in Italia se
Ci pensate questi sono sono numeri tutto sommato abbastanza significativi rispetto al deserto che c'era prima che primitivamente e di fatto però
Come vedete c'è uno sbilanciamento tra nord centro e sud che massivo
Seppure ci sono questi centri devo dire che però sono ancora abbastanza sotterranei perché nessuno di noi ha dei rapporti continuativi non si sentono che si levano convegni o dati prodotti da questi centri quindi di fatto ancora l'impressione che è un non è una novità
No molto esploso
Perché allora tutto questo perché comunque c'è questo silenzi dona parto questo sotto trattamento avesse questo a che fare con la nostra estrazione cattolica oggi si celebra i funerali del Papa e Isaiah però ci dice che in qualche modo il dolore fa salvezza
è un fatto tradizionale antico nel mondo cristiano che appunto a partire da Isaiah il dolore Novi ritenendolo il dolore fa salvi il dolore è qualche cosa che ci apre l'anticamera del Paradiso
Be questo può anche essere vero però certo c'è da dire che nell'enciclica bevande di un vita del novantacinque proprio il papà di cui si celebrò i funerali in questo momento il singolare coincidenza diceva che c'è il problema dell'utilizzo la liceità del ricorso a diversi tipi di Algeri analgesiche sedativi per sollevare nato dal dolore e guardate cosa dice
E infatti riconosce questa tradizione se volete
Cattolica di dire può essere considerato degno di lode chi accetta volontariamente di soffrire rinunciando ad interventi antidolorifici per conservare la piena lucidità e partecipare se credente in maniera consapevole alla Passione del Signore
Tale comportamento eroico non può essere ritenuto doveroso per tutti
Quindi di fatto
L'Evangelium vitae ci dice che bisogna non trattare il dolore e ci dice anche che nella medicina moderna vanno acquistando rilievo particolare le cosiddette cure palliative destinate a rendere più sopportabile la sofferenza nella fase finale della malattia di assicurare al tempo stesso la paziente un adeguato accompagnamento umano quindi di fatto non c'è come dire una spinta da parte della morale o del magistero a non trattare il dolore
Quindi è un problema della società è un problema dei laici
Quei dati che vi ho fatto vedere americani e italiani e certamente che si accompagnano alla Gismondi cui tanto bene c'ha parlato Umberto Senin
E allora qual è il problema ci sono delle varie e ci sono delle barriere che sono attenzione
Sono di tutti perché se nel servizio sanitario gestione del dolore tradizionalmente non costituisce una priorità non è diventato ancora il quinto segno vitale i farmaci non sono facilmente disponibile anche se oggi la legge è cambiata e quindi la burocrazia dovrebbe essere snellita vi farò vedere dopo come di fatto questo non non assente non attiene a San affatto la morfina che ancora non viene prescritta e c'è un problema degli operatori che sono scarsamente formati di nuovo ritorna al problema della formazione non ci sono strumenti di valutazione del dolore standardizzati c'è la paura di prescrivere gli oppiacei la preoccupazione di creare dipendenza paura degli effetti collaterali questo cioè questo è un problema di ignoranza degli operatori a cominciare dai medici
Siamo ignoranti
Però c'è anche un problema dei pazienti c'è una complicità qua perché il dolore viene ritenuto inevitabile con l'età non è vero il dolore un segno della progressione della malattia e quindi si cerca di allontanarlo di non riferirlo quasi per negare la progressione della malattia che fa paura
Ci si preoccupa di essere un buon paziente che non si lamenti
Tutte balle evidentemente su comunque tutte cose che non dovrebbero essere considerata quindi da questa complicità probabilmente si spiegano i dati che vi ho fatto vedere con una piccola speranza finale che fa piacere certamente a la casa produttrice di questo farmaco ma vedete una cosa curiosa
Non è stata la nuova legge sugli oppioidi che ha aumentato la prescrizione di morfina o di un altro piace o che il bimbo prenota la Bur Premafin ha sempre che viene utilizzata
è stata semplicemente la messa in commercio ben prima dell'alba nuova legge che ha avrebbe facilitato la prescrizione di morfina e di fatto non l'ha fatto
è stato la messa in commercio di uno piaci o che si può prescrivere perché è un cerotto è più facilmente prescrivibile perché è un cerotto quindi non c'è il farmaco non c'è la complessa o con la l'iniezione c'è il cerotto che in qualche modo evidentemente a a psicologicamente aiuta c'ha un nome che non non c'è la morfina dentro quando uno vale Gil composto Signum è un'altra un altro composto e questo diciamo accoppiata sia per il medico che per il paziente probabilmente a un pochino mutata la situazione ed oggi in Italia quindi il consumo è certamente aumentato e comunque nelle corsie o nei con i luoghi di cure palliative c'è
Un maggiore e più adeguato trattamento del problema
Grazie
Bene abbiamo il quadro completa delle relazioni di questa mattina io credo che
Franco Di Pilla possiamo darci un quarto d'ora di discussione quarto d'ora mezz'ora prego vogliamo anche nel giorno avevo se qualcuno vuole incominciare ovviamente c'è sempre il problema del rompighiaccio
Quindi qualcuno che lo faccia
Io allora rompo il drenaggio direttamente cominciando dalla fine dopo la splendida anche se impietosa relazione di Céline io sono particolarmente interessato alla problematica di Bernabei
Mi piacerebbe però in qualche modo storicizzare anche la questione delle cure palliative
Perché tu hai citato giustamente l'Evangelium vitae ma a cinquant'anni fa nel cinquantasette quasi cinquanta già Pio dodicesimo in un magnifico discorso letto sicuramente conosce bene
Alla Società italiana di anestesiologia
Diceva ma le cure palliative sono nuova cioè voglio dire questo dolorosissimo di pretesa tradizione cattolica è fondato sui malintesi perché se no la Chiesa ha sempre chiarito soprattutto da mezzo secolo in qua
L'ha una posizione molto ragionevole eccetera eccetera
Effettivamente anche per la questione della dei centri di terapia del dolore e come tu dici qui ce n'è uno sia pure sparuto uno ce n'abbiamo a Perugia però sono tra ma mi collego invece a questa cultura che ci vorrebbe di nuovo a cui credo tu abbia fatto riferimento implicito implicito
La la cultura delle cure palliative c'è stato uno splendido articolo tempo fa ricordava al suo autore di pensanti su questo che diceva giustamente vanno è ancora abbiamo la concezione strisciante perlomeno di due medicine quella terapeutica e quello delle cure palliative che è una stupidità perché la medicina è una sola
E le cure palliative sono una parte fondamentale non accessoria cioè anche se tutto sia pure anche abbia anche a livello di legge giustamente per brevi cordata ha sempre complicato l'applicazione anche degli oppiacei
E si ricordava mi pare frizzanti tu stesso ricordavi il formulario
A parte ministeriale che ha complicato infinitamente anche la possibilità di prescrivere in maniera umanamente allievo le farmaci fondamentali credo che questo sia un discorso da fare
Anche diciamo così in relazione alla concezione della medicina che sia e qui io assaltò con un velocissimo
Quanto scheletri con riferimento alla reazione di Grignani del quale ci ha detto cose molto importanti e interessanti qualcuna paradossale quando parla di Boncinelli perché veramente paradossale insistendo anche sulla differenziazione
Un che è utile e chiarire
Circa questa via all'immortalità
Credo che lo stesso spin santi a suo tempo abbia chiarito che questo io credo sia un nastro una stortura della mentalità contemporanea
Che attribuisce finisce per attribuire con un desiderio di immortalità spesso equivoco alla medicina ciò che chiedeva prima la religione ti ricordi fissati mi pare che anche tu l'hai detto questo ed è vero cioè è una struttura vera e propria Dio al quale immortalità ma siamo atti
Io come dire è è suggestiva ma paradossale la boutade di dire quasi una battuta valutabili
Di Boncinelli che peraltro è un uomo intelligentissimo ma io vorrei solo dire qualche cosa così insomma quando da un punto all'altro così poi non mi ripeto
Per la redazione di seri che mi sembra assolutamente fondamentale
Del resto c'è il suo libro del novantanove di cui speriamo di vedere prestissimo la nuova edizione che faceva una distinzione eliminare che non credo sia chiara nonostante uomini come si evinca si battono da decenni su questo fronte che è un folto veramente caldo
Non credo sia chiara la distinzione che tu facevi molto semplicemente ma chiaramente all'inizio mi pare del suo libro fra paziente anziano e paziente geriatrico le nostre amministrazioni locali non hanno chiara io ho parlato più volte anche con altre cariche dell'amministrazione locale confondono l'anziano può aver con il paziente il paziente anziano paziente geriatrico ed è tutta un'altra cosa questa è una è una stortura di base che va corretta anche clamorosamente con interventi sui giornali in qualche modo eccetera perché è tutta un'altra cosa
Questo aumento anche del fabbisogno di cui tu parli è un aumento che se Waze continuare così in questo modo diventa il problema più drammatico dispiace che non ci sia tra buchi perché ha scritto di recente un bell'articolo proprio su questi problemi dell'invecchiamento e mi pare che faccio a proposito dei costi indica sono venti venti mila miliardi
Si presume servano per una degna assistenza agli anziani
Sta diventando ed è giallo credo il problema prioritario in assoluto della nostra società e della società che ci seguirà
Immediatamente quindi è una questione che va a pensata in grande questo Trabucchi anche credo sia d'accordo mi dicesse che non c'è per un motivo incidenti stradali eccetera
Ma voglio dire in grande nel senso che va inquadrato non con le solite come dire minuzie sia pure importanti a livello di chiusura degli Oscar dei piccoli ospedali e simili altre cose
Si tratta di guarda oppure della riduzione dei posti letto su cui si fanno tanti conti certe bisogna fare anche questo ma il problema di cui si parla di cui parla Serina e che è veramente il problema capitale
Va discusso a livello di scelte dell'intera società
Non a livello di piccoli provvedimenti che sono più o meno sporadici eccetera mi fermo perché si son tante altre cose che poi mi riservo che sovente di dire grazie
Grignani ecco sei c'è qualcun altro che vuole la sì prego
Guarda
Grazie buongiorno sono spin Santi
Intervengo
Proprio sul problema del dolore perché naturalmente e dal punto di vista clinico e etico e culturale correlato direttamente com'è il motivo per cui siamo qui oggi anche il ministro Sirchia in più di un'occasione
Perorando un'efficace terapia del dolore lo vedeva come una prevenzione dello Tana sia interpretando più o meno correttamente nella parte etica il pomeriggio sicuramente relatori presenti ci aiuteranno a riflettere ma insomma insinuando che la domanda fatemi morire molte volte Buddy codificata come occupate vede il mio dolore
E quindi l'efficacia una lettera di efficace del dolore
è una risposta indiretta e preventiva della domanda interna sia quindi sono assolutamente collegati questi questi argomenti
E però vorrei fare due due osservazioni dato che siamo qui in pochi proprio e ideale come quasi come seminario si impose per riflettere insieme perché io due due perplessità
La prima quelle di natura religiosa e un'altra un po'di natura politica perché non facciamo terapia del dolore
Quella di natura religiosa professor Bernabei ha dato delle risposte dottrinali ineccepibili cioè la dottrina cattolica e quella
Io amo anche citare il nuovo catechismo della Chiesa cattolica del mille novecentonovantadue che ancora più esplicito e formale
Però tra la dottrina e la religione pratica ci sono spesso forti variazioni
Per esempio Harmon tra morì paradosso è vero che la dottrina cattolica
Predice rapporti prematrimoniali le pratiche anticoncezionali ma la pratica dei cattolici va in un'altra direzione
Mi domando se in questo caso non abbiamo un'inversione cioè abbiamo una dottrina che favorisce che dice sì ma abbiamo una pratica che dice no
Nel senso che monta cultura cattolica non quello ufficiale dei documenti ma quella pratica invece ancora associa la la il dolore a un chiuso in questo senso
E oserei dire maniera un po'così un po'irriverente quasi e quasi rischioso melomane vite questo adottare
Nel dono invitano mai il dono un vite in quell'enciclica ai il modello eroico
Allora sopportare il dolore un eroismo che non è obbligatorio pare un eroismo abbastanza insidioso e soprattutto a livello pratico molta cultura cattolica ancora diffida fortemente del della liceità morale della tele più e del dolore
Come se uno fosse una persona
Di minor valore morale
E ho anche un'indicazione
Che mi rende un po'perplesso
C'è stata una comparazione tra i cantoni svizzeri
Quelli cattolici e quelli di per protestanti e c'è una variabile molto rilevante nell'uso della morfina e degli altri gadget come si è punto Neckar nei cantoni di natura capisaldi cultura cattolica
Fosse più presente ecco io
Vorrei che riflettessimo un po'di più quali sono proprio le non gli aspetti dottrinali ma quelli culturali
Magari proprio anche la presenza del professor Zeppilli qui ci può aiutare lui come antropologo culturale a a vedere un po'più in profondità rispetto alla specularità dei testi che dicono ma ma non la seconda cosa velocissima che vorrei
Aggiungere che professor Bernard e ci ha fatto vedere la diffusione dei centri di terapia del dolore merceologie geografica sperequata perché ce ne sono di più al nord di più
Pino al centro pochissimi al Sud ma mancava un dato che però importanti io l'avevo visto in un documento del ministero il proprio della della salute quanti di questi centri sono pubblici e quanti sono privati
E questo nato variabili importante perché se noi abbiamo dei centri pubblici al dove allora possiamo aveva la terapia del dolore in forza del servizio sanitario nazionale è diverso se quei centri esistono ma sono di natura privata
O e soprattutto sono di natura commerciale di medicina commerciale per cui sia i soldi I e terapia del dolore se non ce l'hai te lo tieni
Ecco io temo che ci sia una una profonda ingiustizia Otis Equitani l'Italia
Non soltanto in forza della diversa distribuzione di centri di terapia del dolore ma anche in forza della non uguale copertura di tipo sanitario pubblico di questo servizio
E aggiungo e chiudo questa preoccupazione mi aumenta in maniera ancora quasi drammatica pensando a una sanità regionalizzata
Perché perché ho paura che se noi non garantiamo la terapia del dolore come un minimo essenziale che lo stato dà a tutti
Avremmo avremmo un'Italia ha più marce avremo qualcuno che il dolore stelo dovrà temere perché perché magari abita al Sud ed è povero e allora doveva tenerselo e forse sarà quello che dirime che dirà fatte di morire e questo nuovi non vorremmo accettato
Grazie
Grazie agli interventi che si sono seppellendo
Ma sempre quando ceramico spin santi troviamo una comunanza di di opinioni ragguardevole anche pensando a alla diversa matrice credo ancora ideologica per cui siamo provenuti
E direi che oggi veramente ne ho fatto un grosso passo avanti su una serie di questioni ringrazio tutti i relatori credo che Sarin importante approfondire di più
Un'analisi del perché le cose succedono non tanto dal punto di vista dell'ideologia e formali delle dichiarazioni scritte dell'elaborazione filosofica quanto proprio di quello che Gramsci chiamava il senso comune tanto per intendersi
Cioè come ma di fatto si formano gli atteggiamenti il questo caso di atteggiamenti verso il dolore gli atteggiamenti verso la morte
Non è certo il caso adesso di approfondire il problema ricorre ricorderò che la questione era morta è stata apposta per la prima volta in modo moderno diciamo dagli storici sono stati accettati rimuoverlo halichoeres
E da un antropologo inglese gore
Che nei primi anni Cinquanta scrisse un testo che si chiamava alla pornografia della morte pornografia S.D.A.S. la tesi di correre era che nel passaggio oggi diremmo dal capitalismo tradizionale alla società dei consumi si s'si produce un cambiamento radicale nell'atteggiamento verso la morte per cui mentre nella società vittoriana non si poteva parlare di sesso ecco perché parlo di pornografia o stress
Non si poteva parlare di sesso nella società dei consumi non si può parlare di morte ovvero si presenta costantemente la morte collettiva impersonale dei media
Ma non è bello parlare di morte concreta de de de contesti immediato e questo viene poi dimostrato con una serie di cambiamenti simbolici
Per esempio
Il carri funebri che all'inizio del secolo e nella prima parte del Novecento
Riproducevano le vecchie carrozze coi pennacchi cavalli che c'era un tempo e anche dal non so
Esatto certa partivano i e centrale e poi pian piano questi carri funebri diventano sempre più come come dei furgoni oggi non sono più neri ma sono grigi
E e perché non devono dare molto fastidio
Una strada che è cominciata ancora prima con la medicalizzazione ricordiamo i sepolcri no di Ugo Foscolo
L'allontanamento dei cimiteri che allontana il rapporto con i morti che prima era in ogni chiesa era molto molto immediato ma pensiamo io io sono abbastanza vecchio infatti se carta bianca
Ricordo
E ricordo che io ancora vedevo spesso dei signori vestiti completamente di nero perché era morto qualcuno in famiglia poi a un certo punto ci sono state le fasce sulle maniche solo la fascia poi last
La strisciolina nera
E poi niente perché perché non sta bene esibire il dolore proprio per la morte di qualcuno
In mezzo alla gente così anche i biglietti di ringraziamento prima avevano il bordeaux o nero molto forte del soggiorno molto debole adesso si usa ancora addirittura biglietto qualsiasi per ringraziare ecco voglio dire questo tipo di Venditti di analisi che va più al costume
Che al alle dichiarazioni
Io non so effettivamente se quanto ci sia di cattolico nella maggiore resistenza al di fatto non sono cattolico e non voglio entrare in questi grossi problemi però certamente e vero che fra l'archeologia di qualsiasi religione e la pratica quotidiana in senso quotidiano ci può essere un grosso iato questo non c'è dubbio
Io credo che in questo momento sia importante sottolinea la formazione di movimenti per esempio
Io spesso partecipo insieme a Spin santi a questo movimento di ospedale senza dolore
Cioè il formarsi anche fuori dallo stretto specialismo di movimenti che pongono revisioni di valori questo mi sembra di estrema importanza e da questo punto di vista nella un diverso atteggiamento verso la morte
E un diverso atteggiamento verso il valore fondamentale chiudo dicendo questo sicuramente nel nell'ascolto Bizzozero della morte di fatto che non si può parlare della morte c'è una fortissima correlazione con la con ideologie dei consumi questa del resto non si cita felice in cui i problemi si risolvono comprando qualcosa in cui se ne manca qualcosa c'è qualche prodotto che si può comprare
In cui l'individualismo l'edonismo direi selvaggi sono ormai il esibiti in cui si dice che sono finite le ideologie semplicemente per non dire che c'è un'altra ideologia che dell'individualismo solo esasperato il sistema di valori fortemente carente dal punto di vista della solidarietà ecco io credo che su queste questioni che sono propri di me nell'essenza del modo di sentire dell'uomo contemporaneo dovremmo concentrarci altrimenti
Cadiamo forse Kim Jong il rischio di guardare soltanto le filosofie l'ideologia formulate correttamente degli intellettuali e non quello che succede veramente avanti i nostri occhi grazie
Grazie Siena Lino Conti tanto che arriva qui a prendere il microfono volevo aggiungere la parola quello che restava dicendo sia Serpilli Crespin Santi prima
Non ritengono i due relatori che hanno parlato dolore che il discorso proprio della
Pericolo che viene sempre sottoposto di ci sia un rapporto preciso fra dolore ed eutanasia
Per cui se uno toglie il dolore abbrevia la vita quindi provocavano eutanasia possa essere effettivamente una delle cause di comportamento pratico che impediscono alla utilizzazione ampie anni lei fa mai sentito non è insieme anche a quella giustamente rilevata vertenza antiche
Se viene indicato un comportamento eroico quello vorrebbe essere il miglior comportamento possibile questo mi sembra cross ambiguità
Non so cosa ne pensano i relatori prego
Ringrazio tutti i relatori perché ci hanno suggerito veramente delle tematiche che meriterebbero grandi di discussione io mi limito semplicemente ad alcuni oppure
Eschilo se non ricordo male diceva che la speranza
Nascondere agli occhi la paura della morte
Senonché per riferirmi alla relazione del professor Santo USA Mio
La speranza è stato sempre o il desiderio di immortalità è stato sempre l'elemento basilare che accompagnato l'evoluzione culturale dell'uomo
Non e sembra che i primi prodotti tecnici le barche quelli pochino più raffinati aprissero una funzione funerale
Di far compiere al defunto il viaggio verso l'aldilà
Oggigiorno probabilmente questa speranza coniugata con una convinzione di immortalità è venuta meno pare che questa speranza sorretto tutta la cultura classica
Con una fede nella ciclicità nel ritorno periodico nella gioventù
Ha sorretto tutta la cultura religiosa monoteistica con un'altra idea di mortalità probabilmente oggi uno dei temi più più scottanti che rendono ancor più drammatica la morte
Che il Burj turo Heist l'unica fede che ha la verso la scienza verso la medicina e si sente tradito proprio dalla medicina nel momento finale cioè la sua forse il dramma e il crollo in parte di questa fede nella scienza questo poi può essere a mio avviso uno degli elementi più drammatica
Però io vorrei fare un'osservazione
Alla grande sum a vite che ha presentato il professor Grignani
Che è stata veramente una relazione di vasto respiro che solleva problematiche a mio avviso non facili se noi utilizziamo per esempio la scala temporale dell'evoluzione
La logica della vittima guardata nella scala temporale dell'evoluzione
è una logica in cui la morte dominante è un evento necessario non è un'opzione
Il novantanove per il novantanove virgola nove per cento degli organismi che si sono avvicendate sulla Terra sono respinti
Gli organismi attualmente viventi sono lo zero virgola uno per cento cioè una
Inerzia rispetto ed è una logica sostanzialmente molto bella che sfrutta la morte perché badate
Nella storia della vite ci sono state sì cinque estinzioni di massa
Ogni volta dopo l'estinzione la vita ha ripreso seppure lentamente con i tempi dell'evoluzione ma in maniera mirabile e addirittura ha intrapreso vi evolutive che probabilmente
Nella biodiversità precedente il ramo per ragioni competitive diretta
Noi se siamo qui a parlare dobbiamo ringraziare l'estinzione di sessantacinque milioni di anni fa che ha eliminato i dinosauri ha permesso un grande sviluppo evolutivo dei mammiferi
Da questo punto di vista cioè la morte acquista probabilmente un rilievo diverso
Cioè è vero che noi siamo come individui della specie homo sapiens è qualche cosa di speciale
Perché abbiamo la consapevolezza della morte
E una consapevolezza sistematica badate che avere la consapevolezza della morte significa avere la consapevolezza dell'immortalità
Perché non si può avere consapevolezza della morte senza il suo contrario
Qui c'è si annida un pochino il mistero
E questo desiderio di immortalità
Con Boncinelli come lei ricordato ci porta ad individuare le quattro via dell'immortalità
Ora
Io temo
Che percorrere queste visite osservate su scale evolutiva di carattere generale sia molto rischioso
Sia rischioso per un seguente emotive verso una domanda che vorrei porre al professor Grignani io temo che la prossima tappa
Ho la tendenza quasi inevitabile della medicina
Quasi una necessità sia all'eugenetica
Leo genetica sostanzialmente a livello sistematico io ho puntato cioè la carta d'identità
Genomica ci accompagnerà sono nel Comitato per esempio della sperimentazione farmacologica e farmacocinetica farmaco genomica stanno prendendo sempre più piede ovviamente i motivi le ragioni sul versante conoscitivo sono più che valida per carità ma non con tutti i mali che ci affliggono prima o poi saremo costretti
Perseguendo un ideale di uomo usarlo
Di cui non si sappia non si sa chiaramente dare una definizione saremo costretti sostanzialmente a percorrere la strada di una prevenzione del tipo genetico
Cioè io sono restato molto perplesso quando ho visto due coniugi ingressi
Che hanno chiesto la fecondazione assistita il teste pre impianto
Perché uno era portatore della predisposizione del tumore al colon uno dei coniugi e sostanzialmente le autorità ha concesso la fecondazione assistita il teste per impianto
Cioè dal punto di vista evolutivo questo sarebbe un disgrazia grandiosa
Perché porterebbe alla omogeneità quindi all'incapacità di far fronte
Con una varietà ad eventuali cataclismi le porterebbe a spazzare la specie umana in un arco di tempo molto brevi altra preoccupazione che
I biologi ci dicono che i nuovi siamo nella sesta estinzione
Cioè che effettivamente la distruzione della biodiversità che noi perseguiamo come un incremento demografico spaventoso
Porta alla distruzione di tutto il mondo dei microrganismi da cui dipendiamo
Questo è probabilmente un altro dei motivi ma e soprattutto su questa io per linea di tendenza di tipo Eugenio etico che mi sembra che possano essere veramente pericolosa
Grazie
Vogliamo incominciare le risposte a un altro
Ma ci sono
Ah ecco perché ci sono altre due poi fermarti per altre due domande veloci prego
Sì sì però devi andar via corrisponde
Forse sono l'unica infermiera presente
In questo convegno rappresento il collegio i pasti all'interno del Comitato di bioetica dell'università
Da trent'anni sono infermiera età otto sono caposala dell'assistenza domiciliare a Spoleto
Per rispondere al professor Sen in io sono una che vede tutti i giorni queste cose
Da molti anni
E o anche ascoltato una volta proprio il professore Bernabei
A Bastia
Ti portava uno studio fatto in Inghilterra sui pazienti scompensata i che riduceva nel rischio di ricovero
Perché ricevevano la visita dell'infermiere ogni quindici giorni mi sembra
In riferimento a quanto detto dal professor Sant'Eusanio
Noi tutti i giorni vediamo malati terminali che non sono solo i malati di AIDS imbranati di cancro
E i malati di Alzheimer sono una moltitudine di pazienti anziani che non hanno magari nessuna di queste patologie
Sono pazienti che hanno però broncopneumopatie gravissime
Lì vediamo li troviamo anche attaccati al respiratore perché escono anche con i respiratori oggi
Ci sono pazienti e Pato patisce gravissimi
Ci sono pazienti diabetici e nefropatici pazienti
Terminali
Che non hanno un dolore fisico spesso anche se poi io credo e io e lo vedo tutti i giorni che è difficile non avere il dolore con quelle piaghe ma è un dolore che non viene riconosciuto perché nella il nell'immaginario comune il dolore viene solo attribuita al cancro
E allora vedere tutta questa sofferenza anche in chi è cardiopatico che ha deciso di non ritornare per l'ultima volta in unità coronarica per l'ennesimo ricovero
E che vuole morire a casa ma che non ha un dolore fisico ma che ha un dolore spirituale un dolore psicologico che non viene trattato
Ma anche un dolore che potrà arrivare che è quello di avere la fame Daria avere morire scompensato
Io quello che voglio fare come si sentirà anche dal tono sono anche emozionato ha della mia voce è quello di di fare un appello a questa formazione
Dei medici perché è impossibile che noi infermieri sappiamo e dobbiamo anche andare alla ricerca di maggiori conoscenze e rispettare il codice deontologico e le leggi che ci indicano che dobbiamo essere come qualcuno si è aggiudicato ieri avvocati dei pazienti
Dobbiamo aiutare i pazienti a fare a concordare con loro il piano assistenziale ma noi non possiamo più accettare di vedere soffrire i malati e in questo modo e mi riferisco quindi non solo ai presenti ma anche a chi a un come il professor Di Pilla che portavoce del presidente del comitato perché oltre che una ragione proprio di formazione qui è anche un discorso proprio di Etica perché noi non solo siamo professionisti ma siamo anche cittadini grazie
C'era un'altra domanda se prego
Poi Abbey si va cominciare a
Ma una
Più che una domanda una riflessione un po'
Su tutto quello che è stato detto poco ribadire direi che
Le cose che mi hanno colpito di più anche perché quando sono arrivato già ce l'avevo dentro come come problematica mia personale
Ecco c'è questo accenno che è stato fatto e su cui credo che bisognerà riflettere molto anche magari con un convegno ad hoc su dove
Comincia dove finisce l'accanimento terapeutico
E anche questo concetto di vita
E l'intervento dell'inno Conti poi mi ha fatto ulteriormente mi ha stimolato ulteriormente io faccio il microbiologo del professione
Quindi per me è ogni volta che si parla di vita inevitabilmente l'occhio rivolto alla morte
Cioè non c'è inizio di vita se questa vita non è proiettata verso il punto finale che è la morte
Allora come affrontarla
Affrontarle in termini culturali non abbiamo altra possibilità
Cioè bisogna ritornare a parlare della morte come un evento assolutamente naturale e connaturato con la vita
Mi ricordo quella bellissima poesia di Cardarelli
Che dice comincia la cito a memoria quindi
Non sarà per fittissima moriresti non è non essere aggrediti dalla morte
Aspettarla con
E si contano alla stazione di minuti dell'orologio
Ecco questo può avvenire anche attraverso veramente una seria applicazione tra terapia del dolore
Una terapia del dolore che nei tempi colui che soffre che è veramente arrivato al termine lo mette di fronte alla inevitabilità di questo fatto
Che non è una condanna
Ma è semplicemente la giusta conclusione del fatto che un giorno si è andati
Il resto certo il resto di quello che c'è dopo appartiene poi alla cultura alla sede di ciascuno di noi
Però non possiamo più continuare a nasconderci dietro questa paura di parlare della morte come se fosse un evento
Così che che ci piomba addosso chissà perché
Grazie Bernabei
Vuoi metterti qua
Anche perché sono sono sono molto rapido a Sandro guarda questo grafico per l'appunto
Qui non c'entra nulla
La nostra morale la nostra storia l'Antropologia cattolicesimo mio nonno eccetera perché improvvisamente l'accoppiata di aver dato un farmaco
Che era
Prescrivibile
Come cerotto
I averlo dato rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale
Questo ha cambiato
Quindi non c'entra niente le nostre tradizioni come dire socio antropologico culturali centra che i medici e soprattutto i medici di medicina generale
Improvvisamente per l'accoppiata del fatto la prescrivibilità la gratuità e dico il cerotto non vedo altre cose perché non è che nel frattempo avevano studiato ma evidentemente anche qualche informatore che li ha resi consapevoli
Questo a improvvisamente
Ammazzato come dire le eventuali ipotesi cattolico centri che o cattolico perché c'ha riportato a una media europea
Quindi ritorno a dire che il vero problema quindi formare questi medici sono altri numeri che non ho portato sui medici medicina generale di Firenze quindi posto colto
Che non hanno nessuna contezza di cosa vuol dire farmaco antidolorifico
E naturalmente questo farmaco qui costa qualcosa come venticinque volte la morfina che costa pochissimo
Avendoci esattamente gli stessi effetti quindi c'è una bella operazione di marketing
Che
è riuscita insieme al fatto che l'idea del cerotto evidentemente più piacevole per tutti e ha battuto anche le resistenze dell'incultura dei medici di base
Grazie Fausto vuoi dire qualcosa
Sì dunque voglio rifarne l'intervento della dell'infermiera
Che ci ha detto che vi sono molte altre tipologie di i malati terminali in effetti io ho cercato di per sintetizzare ho cercato di le fanno a quelle quattro e cinque tipologie forse più più diffuse più note ma chiaro quando parlavo
Della vecchiaia come una delle cause di parte terminale in cui devo tutto di broncopneumopatia cd cardiopatici eccetera nefropatici che soffrono
Alla stessa maniera di quelle che hanno una malattia tumorale
Sono perfettamente d'accordo sul fatto che c'è una scarsa sensibilità
Fra i medici nella cultura di come trattare i pazienti terminali io non l'ha citato per brevità ma volevo ricordare una una frase di un
Noto clinico medico italiano diversi anni fa che diceva
Che diceva a proposito di questo problema a proposito che cosa serve un medico per acquisire la sensibilità di trattare otto un malato terminale ci diceva
Diceva nessun testo di medicina finora tratta come affrontare il problema della morti
Di conseguenza quando la Società pensa di poter risolvere la questione affidandosi alle scienze mediche io ho quando cerca di trovare una risposta alla verità riguardante la morte la comunità medica non dà una risposta
Solo quel poi concludeva che solo una sensibilità che si può acquisire ovviamente in altra maniera con esperienze personali potrebbe farà forse oggi nel curriculum di studi della facoltà di Medicina e gli altri corsi di laurea questo problema si sente da qualche anno anche la facoltà di Medicina di Perugia
Vi è un corso di epistemologia professor conti è stata chiamato prosa Lignani quand'era presente il corso di laurea
Ad insegnare agli studenti queste cose quindi ci si sta muovendo in questo senso
Un secondo convento mi riallaccio al dibattito
Che la terapia del dolore aspetto del problema cattolico non cattolico sensibilità religiosa ma io credo che non sia questo il problema credo che la Chiesa cattolica abbia ampiamente insegnato che il dolore va curato
Anche se poi il dolore come un atto di terrorismo
Nella mia esperienza personale ecco perché quella seduti né colleghi e che viene insensibilità e ignoranza fra i medici indipendentemente da quello che loro credo
Perché quando si è in corsia e i familiari chi chiedono che i pazienti certe azioni si toglie il dolore passi di chiedo che ci stava colga il dolore sta a noi indipendentemente dalla nostra
Confessione religiosa o meno di trattare adeguatamente questi pazienti ci sono dei mezzi efficaci l'abbiam visto ma questo è solo un problema di cultura e di sensibilità personali e credo che questo sia il problema che si vede nella pratica clinica
Quotidiana ecco nel non uso
Dell'uso almeno fino a qualche tempo fa adesso forse lo si fa con molta forse con più attenzione almeno per quello che posso vedere che nella mia esperienza
Umberto
Che è un testo di Sergio Zavoli bellissimo il dolore inutile
E quello che bisogna eliminare
Molto rapidamente Di Pilla paziente anziano paziente geriatrico pazienza si era sì che quello di cui ho parlato è il più compresso file compressi Dale eccolo che
Pagati meno
E esemplificazione della medicina della complessità ricchi anche le nostre si va be'ma insomma se qui le vecchie da Storace talmente tante che non basta a tutta la categoria degli otto di rinnovi con gli altri per poter riuscire a farle c'è un discorso di cultura che richiede tempi tempi molto molto lunghi
Dolore ma io
Ne sono convinto che il problema è quello della CEI ISMU scusate il mio
Questa parola che abbiamo paura di perdere di di pronunciare no ed è un po'questa genesi io l'ho detto non lo sento parlare
è un razzismo tinta fa il vecchio non merita in questa società più di tanta settanta ci quando arriva a alle alle soglie della dipartita normali ha finito il suo ciclo vitale compiuto è inutile che stiamo a e c'è paura c'è paura fa dei danni c'è pure di far dei danni
Ignoranza quindi e paura Piaget Isma'non è fatto sia un problema anche divorare morale cattolica negli Stati Uniti e consentito nel ménage onde slitti ce lo stesso comportamento
Nel senso che anche in quella esperienza il soggetto man mano che tutti aumento aumentava la pietà
Ebbene parallelamente riducendo la probabilità di essere trattato in maniera adeguata per il dolore questo è un dato
Inoppugnabile non
Questo è il
Disc cultura morte c'è il gusto
Money rinviamo in una società dove la cultura mette al centro altra cosa efficientismo la bellezza il benessere no ed è per questo che sono le società che sono contrari alla guerra anche alla più tra virgolette giusto non so se esista una guerra giusta potete resistere sulla guerra giusta ma è proprio nelle nostre società che per l'amor di Dio
Nulla fare per mettere a rischio questa nostra della della esistenza ed è per questo che noi corriamo dietro talmente tre sole eugenetica all'immortalità
E fondo certe esperienze
Come quello di scegliersi l'uovo fecondato no data da mettere nell'utero foto costa significa
Per esempio dei due coniugi
E se questo sta a ficcare novità assolutamente che data è sbagliato questo io non lo so certo di Ama contro il Como andiamo contro alla alla al al alle leggi dell'evoluzionismo questo e possibilmente promette così
Proposta una cosa che non ci riguarda riguarderà generazioni future grazie
Sì Dino contrapposto problemi anche a me chiusura ma alla mia relazione che mi pare non sia il caso di discutere all'una però due parole le vorrei dire perché credo che anche se molto più teorici del concretissimo problema del dolore nel forse queste osservazioni sono importanti
In fondo
Se il l'uomo si aspetta dalla scienza immortalità sbaglia ma sbaglia concettualmente
Perché credo che sia chiaramente riportato che poi per la scienza evidenzia che la l'immortalità non ci può essere quindi da questo punto di vista un'attesa di mortalità dalla scienza erronea sicuramente tu hai adombrato all'ipotesi non della nostra personale immortalità ma della immortalità sempre relativa perché poi quando la nostra terra se non tra farà Pallino tutto sparisce
Ma ecco per lo meno la immortalità sulla terra della vita
No non nostra singola personale mai credito Saudi se ne vanno bene un'altra evoluzione la vita rimane immortale per lo meno rimane
Coetanea con il nostro pianeta diciamo
Che però credo che quello che gli interessi a noi è un po'alla nostra personale eventuale immortalità non quella della vittima
D'altra parte ancora una piccola situazione sono argomenti che meriterebbero meditazioni un pochino più lunghe ma anche questo discorso dell'eugenetica che tu hai fatto che ha ripreso Umberto forse va un po'anche qui precisato nei termini perché io credo che nessuno si propone la eliminazione delle diversità
Ci si può proporre con una degli interventi genetici la eliminazione delle patologie
Che non sono propriamente le diversità della specie umana
Che credo che anche su questo punto bisognerebbe essere un po'più precisi ecco nella esporre le cose
L'evoluzione è un processo che ha avuto sicuramente una accelerazione spaventosa dalla comparsa della cultura penso che tu lo sappia meglio di me insomma
E credo che nella valutazione complessiva dei fenomeni evolutivi non si possano non tener conto del fatto che noi oggi abbiamo questo fenomeno di fronte a noi che quello dalla comparsa tra cultura che ha un po'rivoluzionata le cose ma che non ha cambiato il discorso complessivo dell'evoluzione questo ci porterebbe lontano credo che ormai è ora di concluderà la mattinata che come avete visto nonostante la scarsità del numero delle persone presenti è stata però molto vivace penso anche molto interessante per i problemi che ha posto grazie a tutti ci rivediamo oggi pomeriggio vale sedici vero
Bene
Ben ritrovati
Rari Nante ASS ingurgita vasto
Ma più che mai motivati carte
Cercare di approfondire le le dimensioni e dimensioni etiche e di quelle di quella quello scenario che ci è stato evocato questa mattina dalle relazioni che riguardavano l'impegno della scienza per prolungare la vita ma anche le situazioni problematiche paradossali che derivano dalla di invecchiamento della popolazione quindi dalla resistenza biologica alla prolungamento della vita la necessaria
Dimensione etica che deriva dal dal deciderà incerto appunto quando arrestare le cure che cosa fare nello scenario poi ancora più concreto delle della terapia del dolore
Questo pomeriggio
Affronteremo invece la dimensione propriamente etica che si sposa alla l'aspetto medico clinico che abbiamo visto questa mattina lo faremo in treno io stesso con una prima relazione dedicata alle scelte di fine vita l'orizzonte etico il professor Giannino Piana
Che parlerà della verità e il professore di Renzo su un problema più specifico che saranno le decisioni per i natali
Cioè alla all'inizio della vita intorno alla nascita
Appunto con una
Relazione dal titolo inquietante eutanasia perinatale
Ci siamo proposti tutti e tre Thing contenere molto all'aspetto espositivo al massimo in una mezz'ora Massimo per poi procedere come abbiamo fatto questa mattina a un utile
Il confronto e dibattito con i partecipanti
Ebbene
Iniziando la la mia una relazione
Mi piace
Proseguire uno spunto che è stato lanciato a questa mattina di ascoltare anche anche i poeti Stato menzionato Cardarelli questa mattina io vorrei presentarvi invece una poesia di Ungaretti
Intitolata agonia
Morire come le allodole affettate sul miraggio
O come la quale gli ha passato il mare nei primi cespugli e perché di Pola regolare non ha più voglia mandò a morire di lamento come un cardellino accecato
E quasi un'empietà commentare una poesia di un poeta e di questa intensità
E soltanto per evocare tre diversi scenari tre modi di morire
Terreni diversi stili ma anche tre diverse scelte una morte
Distacco anzi vista in faccia ha quasi affrettata in Rascel
Di
Volontà quasi di fusione con il morire questa annullato dalla assetate sul miraggio
Uno scenario invece di una morte che arriva alla fine di una lunga lotta estenuante
Direi che è proprio la morte di Giovanni Paolo secondo che abbiamo commemorato il polso di PIL ci ha aiutato a commemorare questa mattina in in apertura
Dà concretezza a questo a questo modo
Di morire alla fine di una resistenze ad una lotta di un corpo a corpo con un un corto per il quale uscì
Chiedono tutti gli ausili tutte le le gli impegni e le capacità le risorse della medicina ma che alla fine si arrende come questa Quaglia che dopo aver traversato il mare si butto assoluta sui primi cespugli
Non hanno ammorbidito il ragionamento con un cartellino accecato dietro questi terzi c'è il l'uso barbaro di accettare cardellini perché nella loro notte confondono notte e giorno e continuano a cantare
E l'incubo oggi l'incubo dei nostri giorni
Dire che ogni
è tocca ai suoi incontri previde giacché riguardo alla morte l'Ottocento l'incubo era quello della morte apparente è quello di essere sepolture di risvegliarsi nel sepolcro perché
Perché falsamente ritenuti morti
Oggi il nostro incubo e piuttosto questo non tanto
Quello di essere dichiarati Marche senza esserlo ma di esserne in in una situazione in cui non si riesce mia vita regna morire
Una situazione di
Finita non più accettata gradita
Voluta di morte che non si riesce ad ottenere
In fondo attraverso questa poesia quello che vediamo stanotte rinvenienze diverso e tre spinelli ma che ci propone il problema quanto oggi uno lire dipende da nostre scelte
Il nodo del morire
Compreso anche un altro problema va correlato che il dover morire perché il il dove
Spesso il presupposto del come
Morire in ospedale morirà caso morire in hospice sono tutte scenari molto diversi
è molto probabile che stessi varie finiti in ospedale se si va a finire un pronto soccorso
I due lo scenario sia quello di una medicina intensivi mistica che avvia un processo che può portare in quella spiaggia dove non si è né sulla terraferma né in acqua dove sia in quella
Gabbia doc si continua con un cardellino ha cercato a cantare
Anche da questo punto di vista
La decisione di Giovanni Paolo secondo di non andare in ospedale non era soltanto una questione
Distingue perché un Papa deve morire a casa sua nella sua camera era una questione
Profondamente etica nel senso che i percorsi e le risorse che si incontrano solo percorso decidono per lo più
E che se si è
Soggette una medicina in tutta la potenza intensi dirigistica Idee per un versamento dell'abito oppure si fa un altro percorso
La maggior parte dei nostri cittadini non hanno privilegi papali di poter scegliere ma anche privilegi
Di forte tempra e volontà di poter scegliere spesso i percorsi sono determinati non tanto dalla persona stessa quanto dei familiari
Uno dallo stesso sistema
Sanitario
Il come morire il dove e c'è ancora un altro interrogativo che vorrei proporre alla vostra attenzione
Anche questo dolore propongo con parole non ti clinici tanti medici neppure di elettricisti di professione ma di va con le parole di un medico di far fronte un filosofo o profeta che e c'è
In una
Visionaria evocazione che trova troviamo in così parlò Zarathustra più di un secolo fa
Molti muoiono troppo tardi alcuni troppo presto
Ancora suona strano il precetto Bari attento opportuno
Come morire dove morire quando morì
Morire a tre a tempo opportuno ed è molto interessante che il cui indice utilizzi precetto
Noi da tempo opportuno per loro non è soltanto il frutto di un auspicio
Morire né troppo presto né troppo tardi come dono divino nel nell'orizzonte di minacce
La
Divinità e la provvidenza non entrano ma entro un precetto come se il morire al tempo giusto dipenda da noi
Sì è un precetto morale
Oggi questo precetto diventato straordinariamente attuale
Molto più di quanto micce potesse evocarlo in un contesto che non era la medicalizzazione del morire di cui questa mattina abbiamo avuto parecchie richiami
Siccome moriamo in un contesto sempre più medicalizzato anzi addirittura ospedalizzato
Siccome i di indietro i percorsi che facciamo sono percorsi prescritti e determinati da una da un sapere intanto le ore medico rischiamo che la nostra volontà
Arrivi ad essere soltanto un o o una velleità e e non posso incidere nel fatto stesso del come dunque
E quando morire
Questo invece è diventato il il problema che con il numero uno nella nostra società
Insieme però
A una spostamento molto più generale di attenzione il di valori che fa sì che la volontà e l'autonomia e l'autodeterminazione e le preferenze personali nuovamente non soltanto nella fase finale della vite
Una la forte accentuazione dell'autonomia dell'individuo in tutto quello che riguarda il processo di cura ciò è diventato il grande cambiamento di paradigma
Ma le stime del del Novecento
Non non non è più di dieci quindici anni che nulla di hanno cambiato il nerbo stesso dell'etica medica
La paura di essere infatti con il dire che non è solo un piccolo cambiamento periferico è un terremoto che è avvenuto al centro della struttura stessa dell'etica medica
Perché l'etica medica cioè quel parametro mediante cui noi giudichiamo se quello che si fa per un malato è buono o cattivo
Encomiabile o deprecabile quindi eticamente ha un valore positivo o negativo
Questo parametro centrale risiedeva totalmente nelle mani e nella coscienza del medico
Le decisioni in altre parole dove dormo rispondere alla scienza e la coscienza del medico
Le buone decisioni medicina venivano misurate con l'adeguamento alle capacità
Della della scienza medica di organizzazione sanitaria di fare per il malato quello che era possibile e alla coscienza inteso con una prevenire il fatto che scelte fossero a danno del paziente
Ma dovevano essere
E esclusivamente a beneficio del paziente
Entro questi parametri la l'etica medica data l'assoluta validazione che qualsiasi cosa se facesse per il malato
Spingendo un po'di più ancora questa adesione possiamo dire che il malato non è talmente da dire
Il malato aveva molto da ricevere ma non aveva niente da dire
Perché tutto quello che in scienza e coscienza avvenuto deciso per il suo bene era implicito che ricevesse anche l'approvazione del malato
Ora
Quando noi diciamo che siamo passati dall'etica medica alla bioetica seduta diciamo soltanto una questione di cambiamento e di etichette ma andiamo proprio al cuore di questo parametro con cui si valutano le decisioni dobbiamo inserire che all'interno di questo processo decisionale oltre alla scienza e coscienza del medico
Cioè un altro elemento che tende a diventare sempre più forte addirittura quasi determinante che sono le preferenze il valore del soggetto
Non basta in altre parole che un'azione sia scientificamente giustificabile all'altezza di quello che la medicina può fare e che non ci siano conflitti d'interessi o danni procurati od omissioni di qualcosa che si può fare non basta per dire che un'azione fatta bene inteso rispondere a quello che un soggetto uguale per se stesso
Ora
Questo questo modello generale non si applica soltanto alla alla morte al morire
Dire che la morte morire la quantità qualità la localizzazione di quello che facciamo per il malato non è che la tappa finale di una filiera di decisioni che cominciano molto prima
Deve ancora di più
A mio avviso non esiste un'etica particolare per la fine vita
Esiste una nuova etica generale un po'diciamo in confronto etico con che riguarda tutta la medicina e o comprende tutto quello che si fa per il malato
Oppure sarà quasi impossibile introdurre un certo punto nel processo di cura un altro parametro cioè il rispetto della volontà del malato
Per essere più concreto vorrei anticipare un tale le cose che professor piana sicuramente ci dirà molto bene non sono collegate il processo informativo
Cioè l'informazione al paziente di quello che sta avvenendo
Per dire che o l'informazione c'è fin dal primo momento o non ci sarà mai
O l'informazione è un diritto del paziente ed è una condizione per fare buona medicina o altrimenti se l'informazione che nell'etica medica era un optional
Noi abbiamo fatto per tanto tempo buona medicina senza mai articolare l'obbligo per il sanitario d'informare il paziente si poteva fare ottima medicina senza informare il paziente anzi dirò di più soprattutto quando la medicina
Prospettare degli scenari negativi o infausti era buona medicina mentire al paziente
Non dire al paziente
Quello che
Di sarebbe successo
Dato che il pomeriggio ci concede qualche
Così qualche in fitto non alla pesantezza ma al
All'aiuto alla Fantasia vorrei ricordare a tutti voi una con un film che
Che poi si è tradotto che era un un dramma di Tennessee Williams che si è tradotto in un film eccelle per degli anni Cinquanta la gatta sul tetto che scotta
Non i più giovani immagino che lo conosco normale persone ieri di maggiore età tra di noi sicuramente hanno presente questo dramma importante anche questo film celebre dovrei ricordando la perché c'è una scena
Molto interessante che stalinista proprio del film il protagonista un
Vecchio signore che torna da un viaggio che ha fatto insieme al suo medico per fare un'indagine diagnostica in un altro ospedale tornano anticipati dalla buona notizia che non ha niente
E comincia una festa ci sono due figli il figlio maggiore e il figlio minore che nel nel
Versione cinematografica e Paul Newman imposizione ai di guerra con il padre è un alcolizzato in guerra con la moglie
Non riuscendo neppure a salutare il padre sta nella sua camera a un certo punto il medico va a trovarlo
E si informa del suo piede a un piede ingessato
E quindi un anno lo ferma
Dicendogli dottore non voleva farmi credere che è venuto ha lasciato la festa dovuto qui per informarsi del mio piede
E il dottore confessa candidamente no sono tenuto per tuo padre
Perché sappiano che non ha niente
Non è vero risponde il medico e grate non c'è niente da fare morirà presto
Ma gradito ha detto
Non gli abbiano mentito
Etica professionale risponde il medico
E che canta confessionale
La scena si chiude con un torneo con che alla fine del servizio ma è giusto
Erano Nero a metà degli anni Cinquanta quando questa scena avveniva veniva messa in in teatro e al cinema
Cinquant'anni dopo non sarebbe più possibile rispondere così ma cinquant'anni fa
Cinquant'anni fa
Quaranta trenta venti
Le cose sono cambiate negli anni novanta
Questo atteggiamento nei confronti di chi andava verso la morte era assolutamente giustificato e giustificabile
La morte va nascosta
Le brutte notizie non vanno date
Si informano i familiari non si forma il passivo informo il paziente
Bene
Non abbiamo cambiato in questi ultimi anni nell'etica medica democrat detto prostrato questo Cardini diciamo che quella non è buona mi dici
Ma è importante capire che questa esigenza non parlo soltanto nel alla fine della vita
Anzi diciamo pure così
Che se non si comincia fin dall'inizio con un processo comunicativo trasparente che tende a per quanto però ad andare verso un coinvolgimento della persona il momento giusto non arriverà mai
Mi diceva di recente un medico che un direttore di hospice
Sasha nel nostro problema
Lo ha spesso dico se qualcuno per caso non fosse informato sono strutture pensate
Con intermedie tra l'ospedale e domicilio per un'assistenza per i i i pazienti e che vanno verso la la fine della vita
Riceve il nostro problema è che il settanta per cento né in media dei nostri cooperative non conoscono la diagnosi
Anzi mi raccontava una una scena che credo partecipi visualizza questa situazione a un primo colloquio con un
Un persona che chiedo di essere ricoverata in hospice e inizia il colloquio
Cercando di capire quante informazioni anche cosa richiede comunità che cosa
E da dietro le spalle e vede che i familiari cominciano a fare i sigilli inclusi dicendo però dica niente e Unicem certo punto
Passando dietro non mi mette in in tasca una busta
Che nella bustarella
No era la busta con la lettera di dimissioni è vera perché valuti le dimissione data al malato invece era tutta una bufala cioè c'era una falsa diagnosi c'era
C'era una un'educazione della malattia
Questi aneddoti ma penso che tutti i medici presenti e quindi potrebbero raccontare tantissimi in questa direzione ci fanno capire dove sta l'impasse
Perché noi non possiamo pensare di risolvere il problema della fine della vita
Fatte in maniera deciso in maniera che corrisponda ai valori personali e quindi corrisponda al tempo all'uopo al modo proprio di ogni persona se non introduciamo dei cambiamenti che non riguardano più soltanto la fine della vita
Ma riguardano la modalità generale con cui fare medicina
Insomma l'etica di fine vita comincia molto molto molto prima comincia in ogni dialogo e in ogni rapporto tra il medico il paziente e gli altri sanitari
Vorrei aggiungere proprio ancora
Come le modalità didattica e credo molto interessante una delle cose più interessanti che ho raccolto in giro facendo formazione è un nome dell'età molto semplice dire quasi elementare talmente talmente semplice dal a sembrare l'uovo di Colombo chi chiede dare l'informazione
Ovviamente qui stiamo parlando delle informazioni negativo di quelle che si aprono su scenari drammatici non è mai un problema dare le buone notizie quello questo non è mai un problema
Tant'è vero che
In un suo film medici mi diede anche la parola più bella del mondo non mettiamo ma ed Emilio
Allora dire è benigno non è un problema ma dire e maligno è un problema perché si apre su scelte e scenari
Di di di scelte successive ebbene chi deve dare questa notizia
Ed è una delle cose più semplici più ovvie
Più elementari che ho trovato in un in un anno sì e della Romagna hanno detto ma anch'io che deve darle tenuta devono darla il medico di medicina generale lo specialista ed infermieri insieme insieme e se il paziente lo vuole insieme ai suoi familiari perché perché quello che incontriamo più spesso è carente drammatiche invece scelte di fine vita saltino questi sì percorsi paralleli
Per cui il medico di medicina generale non sa quello che ha detto lo specialista lo specialista non sa quello più lungo e paziente ha saputo dal medico di medicina generale che e non c'è una regia non c'è un coordinamento
Gestione unitaria dei processi
Non siamo molto molto affascinati dalla versione del secondo mediatica delle scelte di fine vita staccarono staccare il respiratore alimentare ritrattare non idratare
Nacque sei a beneficio di televisione dodici dei giornali ma non è questo il problema centrale tuona centrali sono i percorsi che fanno i pazienti
E il coordinamento tra tra i i vari leggi nelle varie figure coinvolte in questi percorsi e il ruolo che ha il soggetto come soggetto attivo
E qui ritorniamo alla centralità dell'informazione
Vorrei
Da ultimo Hunt andando verso facendo una scelta perché ovviamente non abbiamo non abbiamo possibilità di di approfondire tutti questi percorsi vorrei però almeno a mettere l'accento su un'altra dimensione drammatica
Quell'incubo che Lucio nato all'inizio
Quello che ci preoccupa di più
Chi sceglierà quando non saremo più in grado di scegliere
E non è l'unico Porretto ricco è un incubo che facilmente correlabile con il numero sempre crescente due scenari clinici in quella morte non una fatalità ma in funzione di decisioni cliniche che si prenda
E quindi è una variabile in un processo clinico dove le scelte quotidiane non soltanto quelle del respiratore ma quella dell'antibiotico quella della chemio quella quelle scelte quotidiane
Costituiscono per il tessuto della della buona medicina di prenderà le decisioni quando non saremo in grado di poter scegliere ovviamente questo presuppone che abbiamo già dato una risposta positiva al fatto che quando siamo in grado di scegliere noi possiamo far valere la nostra voce
Ho l'impressione che questa risposta positiva sia molto ingenua è molto entusiasta molto Night nel senso che ancora siamo ben lontani dal prendere in considerazione le
Volontà delle persone
Basterebbe soltanto rievocare qui la vicenda della signora Maria quella che
Di fronte a un amputazione che le prenderebbe Da Rin la vita dice no perché preferisce che la malattia faccia il suo corso ma non già all'amputazione ricorderete che di fronte a questa ipotesi
Addirittura si invocato il TSO il trattamento sanitario obbligatorio perché vuol dire che se lei fa una scelta contro quello che io sceglierei per me vuol dire che Marta questa la buona sostanza
Quindi e lunga ancora la strada verso il Porter con decidere o decidere quanti ancora dei pazienti non hanno la possibilità di essere presi sul serio quando esprimono desideri per esempio quello di non andare a finire in ospedale
E quante volte dei ricoveri ospedalieri che hanno poi necessariamente il è una sia quella che potrebbe non essere desiderato dal soggetto stesso tennisti esisti e gli amici i valutatori per un pronto soccorso il medico non ha certo quando arriva il paziente con il cantautore torinese rispetto cosa devo fare io improbabile non ho altre scelte
Dicemmo generosamente che la nostra cultura oggi ci dice che le volontà delle persone devono essere raccolte devono essere presi in considerazione
Non ha che cosa succede quando questa volontà non può più essere esplicitata quando non possiamo più dire che cosa riteniamo adatto adeguato non adeguato
Bene
Fino a non molto tempo fa
Due volontà pedine non venivano prese assolutamente in considerazione
Tanto è questo non molto tempo fa dieci anni questo è il la la versione del codice deontologico dei medici italiani del mille novecentonovantacinque
In cui la volontà del paziente liberamente attualmente espressa di uniformare il comportamento del medico rovesciato vuol dire che se la volontà del pass
Se il medico
A una volontà liberamente attualmente spesso attratto informasse sembrano
Quei due avverbi sono cruciali erano cruciali perché ovviamente comprendeva il fatto che lat la valuta deve essere libera immaginiamo una testimone di Geova che rifiuta
La trasfusione ed è chiaro la prima cosa che dovrà fare il medico e mandare a fare della stanza i parenti e magari il pastore della comunità per sapere se quel rifiuto essendo cioè della comunità o ma basta questo no
Perché anche se la volontà e liberamente espresse deve essere attuato
Ed era su questo
Attualità
Che molti magistrati dato uno fino a non molto tempo fa questa indicazione ai medici ci si lascia lascia andare avanti lo stato di malattia il paziente va in stato confusionale a quel punto la volontà attuale non è più cioè fino a cinque minuti fa mi ha detto che non voleva trasfusione adesso due chiedo una bella trasfuso non rispondo più niente e quindici faceva trasfusione insidioso
Insidioso si incerto ma era questa la filosofia la volontà dovrebbe essere attuale espresse
Nel novantotto
Ed hanno fatto un piccolo passo avanti codice di deontologia dei medici in cui il medico se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà
In gara in caso di grave pericolo di vita bruttura o non tener conto di quanto precedentemente manifestato dallo stesso non si può non tener conto
Guardate ancora non si hanno al piede tener conto di quanto
è stato manifestato
Ma questo è il tema culturale del nostro tempo
Dato che tutti siamo profondamente angosciati dalla possibilità che la nostra morte potrebbe essere quella del cardellino accecato
Di andare a finire in una situazione in cui non vorremmo in quelle condizioni sopravvivere siamo angosciati dal fatto che le decisioni che prenderanno altri
Il tema del nostro tempo del attuale proprio di questi giorni anche date le le coreana che
Le cronache giornalistiche che valore dare a queste a queste volontà
Chi ci garantirà che le voglio che le decisioni prese su di noi rispecchino
Una morte che sia un prolungamento dalla nostra vita che sia in coerenza con la nostra vita né troppo presto perché non ci faranno magari per quel motivo che ci è stato detto questa mattina che è stato chiamato Angels moderno questo pregiudizio legato all'età e troppo vecchio lasciatelo stare
Non ha che non avevo neppure troppo tardi quando cioè la nostra vita cambiato senso significato è diventata soltanto una croce una è un incubo Tizio garantirà questo è il tema del del nostro del nostro tempo
L'inquilino cioè dello dichiarazioni e come devono essere devono essere scritte devono essere controfirmate dal notaio
Vedete sullo sfondo come l'etica comincia accedere perché perché ci fidiamo otto della legge in fondo più delle garanzie di tipo notarili che che della non lontana di questo eventualmente potremmo parlarne l'approfondimento grazie alle vostre interventi il vostro
E alle Poste nel senso che la prossima scadenza però soltanto
Concludere citando vive con
Inchiesta fatta
All'interno del gli Ospedali Riuniti di Bergamo
Due anni fa il comitato di bioetica degli Ospedali Riuniti ha fatto come ogni anno a un convegno un convegno devo dire anche molto partecipate convegni partecipano sempre centinaia di medici e infermieri e siccome il convegno dedicato a un tempo un luogo per morire
Si è deciso di preparare il convegno stesso con un questionario diffuso tra i medici e gli infermieri
Chiedendo il loro apparire e il loro orientamento riguardo al questioni relative all'informazione ha il consenso alla al momento di
Di interrompere le terapie insomma un vasta vasta indagine conoscitiva sul bordo lentamente
Tra domande
Proposte ce n'era una naturalmente
Se è una patologia le impedisce di esprimere la sua volontà
Che cosa occhi Naviglio potrebbe garantire il rispetto dei suoi desideri in merito alle cure
E dunque questo
Tema centrale che ho cercato di di identificare il problema che quando qualcun altro deciderà
La la nostra preoccupazione e che la decisione sia conforme la possiamo ecco possiamo riconoscerci
Che sia un'espressione della nostra vita e delle nostre preferenze
L'inchiesta proponeva quattro quattro risposte
Anzi cinque
I suoi familiari
Una persona di fiducia che possa prendere decisioni meglio di lei
Medici e infermieri saprebbero agire nel suo interesse
E una dichiarazione autografa in cui fosse spiegato ciò che si attende lo desidera non le sia fatto
Lui il dichiarazione anticipata e non lo so
Dunque le ipotesi erano queste
Familiare secondo un costume abbastanza consolidato per cui i familiari decidono per il proprio caro una persona riferito al in questione una persona definita è chiaro che se io fossi un vecchio
Che ha molte proprietà canzoni prodotte un posto alternato squattrinato e ecco non vorrei che fosse dubbi a decidere quando io euro ad interrompere i trattamenti
Oppure a medici e gli infermieri
Badate i medici ed infermieri
I medici e gli infermieri cioè quelli che quotidianamente vivono questa realtà
A Bergamo hanno dato queste risposte
E cioè
Il cinquanta per cento si crederebbe piuttosto di una dichiarazione autografa
Ancora quasi il trenta per cento preferirebbero far scegliere ai propri familiari il quattordici per cento una persona di fiducia non raggiungono
Il cinque per cento i medici e gli infermieri che vorrebbero far decidere i medici e gli infermieri
E cattiverie scetticismo io credo che sia una fotografia molto inquietante di quello che noi abbiamo davanti il modo come abitualmente la medicina ci accompagna alla fine della vita quando soprattutto non riusciamo più a scendere per gli stessi va bene
Rassicurante e questo non lo è soprattutto perché sta in prima fila i medici e gli infermieri che vedo in uno scenario quotidiano
Grazie
Ora seguendo grazie può spegnersi non serve più
Seguendo l'ammenda metodologia che abbiamo inscenato questa mattina a seguire le altre relazioni e poi apriremo il dibattito e il confronto ora professor Giannino Piana
Ci parlerà della De Rita al paziente come quando perché
Sì in realtà il professor pesanti ha già in qualche modo anticipato alcuni aspetti alcuni elementi anche della riflessioni che io cercherò di proporre in maniera molto sintetica no
Anche perché ci siamo proposti tutti giustamente di lasciare poi uno spazio al dibattito le tematiche affrontate sono grosse calze e meritano di essere appunto fatto oggetto appunto fatte oggetto di discussione
Tema della verità è un tema che di per sé e anche questo ci veniva già ricordato tocca un po'tutti gli stadi evolutivi della malattia tocca per così dire il modo di affrontare la malattia in qualsiasi condizione e dunque lungo anche il corso delle tappe evolutive che la malattia percorre
Ma Conte facile intuire questo problema diventa poi più drammatico più pesante per molti aspetti proprio nel momento in cui ci si trova di fronte a situazioni di terminalista cioè la situazione di malati
A prognosi infausta che dicono ormai la fase ultima della malattia e quindi sogno per così dire nella condizione anche peggiore per molti aspetti di riuscire a recepire la verità soprattutto se come ci ricordava spin santi non s'è fatto precedentemente un cammino no con questi malati
Non si è come dire lavorato insieme un processo che porta poi anche a interpretare correttamente l'eventuale verità che viene alloro enuncia annunciata nel momento ultimo nel momento terminale
Gli spunti di riflessione che intendo produrre
Muovono da alcune premesse teoriche perché credo sia importante qualificare anzitutto dal punto di vista teorico il senso del diritto del malato ad acquisire la verità e dall'altra parte del dovere no del medico del personale paramedico delle persone che in qualche modo accompagnano il malato i familiari e così via
A compiere questa questa operazione che è un'operazione senza dubbio difficile quella di dire la verità al malato terminale
Ma soprattutto mi interessa ed è su questo aspetto che fermerò prevalentemente l'attenzione non tanto definire dal punto di vista teorico no
Questo obiettivo quanto piuttosto individuare anche quali sono i problemi concreti che
Si devono affrontare nell'esercizio di questo compito del dire la verità perché in realtà al di là del del problema in sé no
Sono soprattutto le modalità di esercizio del dovere di dire la verità che diventano complesse e difficili trovandosi di fronte ammalati che vivono di situazioni di particolare difficoltà e sofferenza
Mi fermo perciò anzitutto rapidamente sul primo punto no quello dedicato a individuare le ragioni in qualche misura del diritto dovere alla verità
Diritto alla verità
è un diritto fondamentale per il malato il principio di autonomia o di autodeterminazione che costituisce per così dire il perno della bioetica e chi ci veniva già richiamato da Spin santi nella sua relazione
Non fa che confermare ulteriormente e accentuare potremmo dire questo diritto no
Che è diritto del malato come dire a
A conoscere la propria situazione a sapere qual è la propria condizione no ma anche in qualche modo a sapere quali sono le prospettive e quindi è un diritto a conoscere potranno dire in termini tecnici la diagnosi
Ma anche in qualche modo la prognosi no che è possibile che si sviluppi a partire appunto dalla diagnosi ed eventualmente laddove ci sono delle possibilità di fuoriuscita anche e quindi di guarigione di fuoriuscita dalla malattia e quindi di guarigione a conoscere qual è il tragitto qual è il percorso che occorre fare appunto per raggiungere questo obiettivo
E questo perché attraverso la conoscenza della verità il malato reso responsabile evidentemente anche di tutto ciò che avverrà eh
Il primo atto la conoscenza della verità perché malato possa esercitare poi il diritto anche sui processi successivi che riguardano la cura
Qualche volta la cura che conduce alla guarigione altre volte la cura che cure deve sempre esserci anche nel caso in cui questa guarigione non passa prospettarsi no
Sappiamo che esistono malati inguaribili almeno dal punto di vista della diagnosi che se ne può fare non esistono invece malati incurabile fino anche il malato che vive in condizione terminale da curato anche se il tipo di cure
Che occorre prestare H questa tipologia di pazienti che certamente diversa da quella da dal tipo di cure che invece viene ad essere oggetto di pazienti che hanno possibilità di guarigione
Ecco mi pare che questo sia la in qualche modo la ragione del diritto quei corrisponde evidentemente un dovere e qui vorrei sottolineare
Non solo quali sono i soggetti che hanno appunto questo dovere sono già stati ricordati
Certo il medico e il personale paramedico che accompagna il malato nella fase ultima ma indubbiamente con il coinvolgimento anche di altre persone di altri soggetti no che forse meglio del medico e meglio del personale paramedico e significativo quanto ci veniva rilevato attraverso il questionario di Bergamo no
Forse è meglio del medico e del personale paramedico hanno la capacità anche di informare il malato circa la propria condizione di aiutarlo soprattutto a vivere questo tipo di informazione in modo non traumatico perché il problema appunto la difficoltà oggettiva nonché si sperimenta in quei casi
Il dovere di per sé un dovere dovere assoluto
Astrattamente parlando no che per sviluppatori tuttavia in un rapporto fiduciario in un rapporto che si crea tra medico e malato e che è caratterizzato da quella che può essere definita come l'alleanza terapeutica no
Dire introdurre appunto la riflessione su questo versante dire che si tratta appunto di un dovere che vale esercitato in un rapporto in una relazione fiducia Ale
Ci costringe a superare la tentazione di pensare alla comunicazione della verità al malato con una pura informazione settica che in realtà comunicare la verità al malato significa appunto entrare con lui un rapporto interpersonale e sapere sviluppare questo rapporto magari graduando anche i tempi della verità
Perché le due due tentazioni direi che vanno al riguardo evitate sono da una parte quello appunto del negare la verità quella della menzogna oppure quella
Comunque dall'occultamento della verità insomma nonché molto spesso avviene ma dall'altra parte anche
L'opposta tentazione quella di una informazione non solo asettica ma qualche volta anche estremamente dura sbrigativa
Che finisce per suscitare reazioni dire penitenza reazioni di rifiuto no con e naturale soprattutto nei casi appunto di malattia terminale
Da questo punto di vista allora anche la stessa dizione del del con cui la problematica viene spostano a dir la verità mi sembra un po'equivoca perché si pone più sulla linea di fondo dell'informare quello che conta dire le cose come stanno per intenderci come qualche volta si dice che non invece dal comunicare che è un processo molto più complesso dell'informatica no
Che per cui non basta dire le cose come stanno ma introduce subito il discorso sul modo introduce subito il discorso
Sul tipo di rapporto che si istituisce appunto tra malato e paziente dentro al quale anche l'informazione poi che va data prende il suo significato vero no
Non è semplicemente un'informazione settica non è semplicemente un'informazione data quasi per scaricarsi la coscienza da parte del medico o di chi per lui
Evitando invece di tener conto della situazione gravemente compromessa magari dal punto di vista anche psicologico
Anche perché la comunicazione della verità al malato ha degli obiettivi precisi al di là del fatto appunto che diritto Ternana attorno al all'obiettivo anzitutto di mettere il malato in condizione per le informazioni che riceve di reagire positivamente al proprio stato
Nella consapevolezza anche dei limiti del proprio Stato e quindi dei limiti delle possibilità alcune volte di fuoriuscita quando si tratta di malato terminale evidentemente le prospettive non sono quelle della guarigione
E badi favorire anche come dire l'accettazione della diagnosi e delle conseguenze conseguenti strategie terapeutiche che vengono poi concordate tra medico e paziente tra malato si tratta malato e mi dicono ecco
E questo dal punto di vista dicevo teorico ecco chiaramente il discorso diventa però molto più complesso quando dal piano teorico si passa al piano concrete della concretezza della situazione
Dove l'applicazione di quello che chiamavo il diritto dovere della verità
C'è un diritto dovere fondamentale della verità deve tener conto di una serie di elementi che sembrano in qualche misura contraddire no ecco questo diritto dovere o che comunque sono disturbanti rispetto all'esercizio del diritto dovere penso agli ostacoli derivanti soprattutto dalla labilità psicologica del paziente la possibilità che di fronte a una verità che viene comunicata in termini anche molto molto precisi ma in una situazione particolarmente difficile di estrema fragilità come quelle del malato possa suscitare delle reazioni emotive
Che sono del tutto negative anche in funzione dello sviluppo di anticorpi da parte del malato che
Sono sul piano psicologico molto importanti per riuscire in qualche modo anche a sostenere una situazione che è già di per sé gravemente compromessa
Per esempio un altro fattore negativo che può scatenarsi in queste condizioni è il blocco della collaborazione
La riduzione delle energie difensive che porta poi a un blocco di collaborazione con l'azione del del del medico no per lo stato depressivo in cui il malato finisce per entrare
O anche per il rifiuto anch'anche razionale no e a priori di qualsiasi tipo di intervento di carattere professionale che viene appunto visto come assolutamente non
Finalizzato a nulla di positivo in quanto l'esito si sa preventivamente non essere evidentemente un un esito felice un esito che porta fuori dalla condizione di malattia
Ecco perché allora dicevo il problema non è tanto il problema
Del che cosa neanche si comunica no ma il problema del come
Si comunica la verità
Cioè il problema un problema che comporta proprio perché il col il contesto dentro il quale la verità può farsi no si tratta di una verità della comunicazione una ferita che si opera nella comunicazione è un contesto relazionale
Che presuppone evidentemente un coinvolgimento soggettivo anche da parte di colui che comunica ma presuppone anche la capacità di colui che comunica il coinvolgimento soggettivo deve da questo punto di vista anche essere per così dire controllato
Decide interpellare correttamente l'altro nel rapporto interpersonale e ciò che conta è da una parte certo il lasciarsi coinvolgere soggettivamente per quel tanto che questo coinvolgimento
è necessario ma è anche importante riuscire a non caricare no della propria intimità grave l'altro
Bensì metterlo nella condizione di essere appunto capace di una risposta libera e questo implica come dicevo la capacità corretta di Inter per la sezione la capacità corretta dimettersi in rapporto no
Perché ciò che occorre raggiungere questo credo sia l'obiettivo della verità
Che si comunica in queste situazioni che sono situazioni limite della esperienza umana e il massimo di informazione con il meglio della relazione
Questi due aspetti mi paiono molto importanti il massimo dell'informazione possibile necessaria in quel caso con il meglio però della relazione
Il meglio della relazione vuol dire appunto una relazione che si istituisce in modo corretto tra due soggetti che non sono sullo stesso piano
Che non hanno gli stessi tipi di problemi che non vivono le stesse esperienze che sono portatori ciascuno di esperienze e competenze diverse da una parte c'è la competenza del medico e dall'altra l'esperienza esistenziale di chi vive in quella condizione
E che pertanto sono in grado di entrare in un rapporto corretto nella misura in cui il coinvolgimento avviene appunto ciascuno per la propria parte e dall'altra parte l'Inter per la fusione di colui che è appunto
L'oggetto di questa comunicazione che appunto il paziente è una Inter per Lazio che non lascia nella propria libertà lo lascia nella propria tranquillità lo mette in grado di reagire alla proposta che viene fatta in termini davvero umanizzati e non in termini invece di défaillance umana
Il criterio di fondo che va praticato e quello della messa in atto di quelle informazioni che nella situazione concreta risultano più rispondente all'interesse globale del paziente
Dove l'informazione deve essere allora molto spesso graduale e veritiera
Deve tener conto non soltanto delle reazioni che il paziente può avere sul sul piano nazionale ma anche delle reazioni che possono essere suscitate a partire dall'inconscio di quelle cioè di carattere emozionale no
Deve essere un un una offerta di verità che tende a fugare anche i dubbi molto spesso le verità parziali le verità che non hanno per così dire la capacità di cogliere ciò che il paziente può il può può recepire e quindi le eventuali reazioni del paziente rischiano di creare come dire Stati di maggiore ancora insicurezza nel paziente e quindi di farlo cadere anche dal punto di vista psicologico in una incapacità di reazione corretta nei confronti della malattia
Deve essere una una una informazione che viene data nel contesto della relazione come dicevo tenendo conto anche dei livelli a cui la malattia è giunta per cui c'è una gradualità nell'informazione se non c'è stato tutto un processo precedente se non sia che messo in messo al corrente progressivamente il malato non si non lo si può fare all'ultimo momento il caricandolo di un peso estremamente grave non in una situazione che già magari debilitata fisicamente e che psicologicamente rischia di essere ancora più più grave nel momento in cui io informo
Si tratta cioè di rafforzare progressivamente i legami col malato di non snaturare mai il rapporto tenendolo in quelle condizioni che ho cercato di definire precedentemente
E nello stesso tempo di fornire elementi che consentano gradualmente al malato di a recepire no quel tanto di verità che gli è possibile recepire qui
Un'altra questione che si aprirebbe ma non voglio soffermarmi perché voglio rimanere nei tempi e quella del linguaggio
La comunicazione soprattutto della degli aspetti informativi della situazione esiti evidentemente un linguaggio che sia veritiero ma un linguaggio che si è anche comprensibile
Un linguaggio cioè che sia chiaro che sia inequivocabile no che non sia nella più parte dei casi quando non non non si tratta di malato che ha competenze particolari o specifiche un linguaggio tecnico
Ma sia un Baggio che raggiunge davvero le conoscenze del malato e che quindi è in grado di mettere il malato in condizioni di capire molto spesso
Anche nella nello stesso consenso informato ma i protocolli che vengono utilizzati sono di una tale complicazione per cui il malato firma cose che assolutamente non capisce o che capisce soltanto parzialmente ecco si tratta invece di un mettere molto bene l'accento io credo anche sull'importanza che ha il linguaggio che deve essere appunto chiaro e inequivocabile
L'importanza del linguaggio mi spinge anche a dire che tuttavia se collochiamo il discorso dell'informazione nel contesto di quella comunicazione che dicevo prima coinvolge i rapporti e le relazioni tra persone
è importante al di là del linguaggio parlato anche il linguaggio dei gesti e linguaggio del corpo e linguaggio che si esprime anche attraverso modalità che non sono necessariamente soltanto quelle verbali no ecco
La vera comunicazione dalla verità nel rapporto interpersonale non è fatta soltanto Traverso a ciò che si dice verbalmente ma è è fatta anche per una serie di segni che si danno attraverso ai gesti del corpo che hanno una rilevanza determinante
O nel far passare no a quella comunicazione oppure nel impedire che quella comunicazione raggiunga l'obiettivo per cui è stata realizzata e qui è chiaro che evidentemente la distinzione va fatta sui diversi casi o sulle diverse situazioni di malattia terminale no
E tenendo in considerazione che alcune volte più che informare sulla situazione soprattutto quando si tratta di malati che sono ormai arrivati sulla soglia quasi della della morte insomma Chiocchetta informare si tratta semplicemente di aiutare questi malati a prendere coscienza di ciò che già in qualche modo sanno non sempre è necessario dire non sempre è necessario intervenire c'è un formarsi all'interno della coscienza in molti casi non in tutti in alcuni casi c'è un rifiuto pregiudiziale di prendere atto della propria situazione
E anche c'è una non volontà di essere informati che secondo me va anche rispettata quando si dice del rispetto del malato e della sua autonomia
E io credo che ingiurie la verità e certamente normalmente molto importante ma laddove io percepisco che quel malato invece la verità non la vuol sapere
Che c'è un rifiuto pregiudiziale a conoscerla anche in alcuni casi possono anche evitare di dirla in altri casi si tratta di un accompagnamento che semplicemente prende atto di conoscenze che il malato
Già sembra avere acquisito e che l'aiuta a formulare in modo più chiaro queste stesse conoscenze che sono già già però implicite nella coscienza del malato
Alcune volte non si tratta neanche in qualche modo di intervenire no contende
Delle
De delle esplicite chiarificazioni si tratta semplicemente di assentire a un processo che il malato fa e che in qualche modo si intuisce gli ha fatto prendere consapevolezza della propria situazione e che lo porta
Ad andare verso la morte anche con una netta coscienza dell'evento che sta per l'appunto determinarsi
Ecco io credo che questi siano alcune così linee di carattere operativo che è molto importante mettere in atto non dimenticando
E torno al discorso di partenza che al di là appunto della formulazione astratta del principio secondo cui il dire la verità o nel comunicare la verità medio è un diritto dovere
E molto importante poiché la durare questo principio in rapporto alla varietà delle situazioni alla diversità dei soggetti al cammino che questi soggetti hanno fatto nel corso con il decorso della loro malattia
Tenendo in considerazione che quello che conta e poi in fondo nella relazione di riuscire ad essere sinceri con con se stessi e con colui che sia davanti in modo tale da
Aiutarlo davvero a prendere consapevolezza del proprio stato senza traumatizzare uno da una parte ma anche senza negargli quella verità che a me pare sia fondamentale
Perché ciascuno deve poter sapere qual è la condizione ha il diritto dovere ha il diritto di sapere qual è la propria condizione anche
Quando si trova di fronte a una situazione gravemente compromessa come la situazione appunto la malattia terminale che lo sta portando verso la morte grazie
Grazie grazie molte Giannino Piana soltanto Malcom brevissima sottolineatura dell'importanza progressiva cantata prendendo in questa relazione il il ruolo della persona cui l'informazione rivolta perché si certo è partito da una questione di ore di indicazioni di diritto ma mandando hanno soprattutto quando si è cominciato a parlare anche del diritto di essere informati in una maniera non trovano più infamante graduale e anche il diritto di non essere informati
La il il
L'accento si è spostato progressivamente dalla azione dell'operatore al all'interlocutore medio qualche cosa che perché riguarda solo il dovere del sanitario del medico riguarda un rapporto che si crea dove c'è davanti al medico una persona con la sua volontà ecco questo è stato molto chiaramente evidenziato in tutta la relazione su questo ritorneremo
Rettore nel dibattito intanto ascoltiamo ora dal professore di Renzo l'eutanasia perinatale
Punto interrogativo sono di Renzo
Ma
L'ha tolto perché nel programma sulla vicenda non è una inizia male alla membrana ammettevano sulle entrate dall'otto all'altra da un significato che ecco ed estendere all'inizio effettivamente conto subito
In diversità in quello che non solo la tipologia del della relazione del tuo si stacca da quello che sia di cui si è parlato finora perché ci trasferiamo io non veramente cui al proprio vicinissimi al punto del confine tra la nascita immediata morte euro l'anno nascita che già di per sé complicato da spiegare
Il secondo effettivamente che poi mi sono reso conto vedete tutto nato che quando come tratto bioetica sostengono del professor Di Pilla diciamo così intuito giudica diciamo dare come tema il quarto si impose quello dell'eutanasia appunto cosa proposto nel affrontare un argomento che effettivamente nessuno a mai denominato perinatale
Fintanto che
Neanche quindici venti giorni fa non so se avete visto nelle colline la sera è stato dato grande risalto cosiddetto protocollo Cleaning entro il protocollo degli olandesi
Sull'eutanasia prenatale in cui naturalmente a quel punto lì non dottor nel punto di domanda perché se il punto di domanda era se non si fa
I mass media danno già diciamo così è codificato Prandi
Diciamo che ringrazio di più il cioè generato fiducia su quella che era così all'iniziativa che poteva sembrare un pochettino
Antesignana in realtà poi adesso sta diventando un po'più mass mediale
Io per iniziare come sempre succede in questi casi
Bisogna che crei un pochino scenari perché passiamo su un argomento completamente diverso e lo scenario quando pesato scenario pensato a teatro come pensato teatro ho pensato subito Pirandello corretta qui e quando testato Pirandello tutto come una commedia chiami potrebbe dare spazio per questo scenario e al voi sapete che sei personaggi in cerca d'autore sicuramente quella che mi lascia più spazio e quindi il prologo del Sei personaggi in cerca d'autore lo scrittore centoventuno quello troveranno gli spettatori potranno versare il teatro alzato il sipario il palcoscenico come ogni giorno senza puntano scena
Quasi un vuoto perché abbiano fin da principio in pensione lo spettacolo non preparato
Bene quello che succede in campo diciamo ferito neonatale effettivamente uno spettacolo non preparato che spesso è così improvvisato nelle sale ottantotto nelle sale neonatologi che italiana
E allora mi sono immaginato lo scenario di un fatto niente accaduto
In una
Diciamo così in scena ipotetica al centro della sala troviamo le isolette neonatale come sapete è il posto dove in un atto eroico per riordinare il neonato appena nato
Adesso c'è quello culla termica mentre a sinistra un bancone attrezzato alcune strane presente appunto la strumentazione prelievo del pH che come sapete è quella marcatore
Dell'acidosi metabolica che se molto grave è un grande invece un grave indice di stato Pregoni
Se il ministro newsletter cioè il pediatra neonatologo infermiera mentre al centro e spesso ci sono due feriti Penati età gestazionale circa ventidue settimane
Il peso stimato in circa quattrocentocinquanta grammi ciascuno la sala rovente di Ankara nel silenzio si società un sibilo legato al flusso di ossigeno mentre la storia non si avrebbe un solo che lascia immaginare un movimento assumerebbe il blocco automatico
L'ostetrico che lì vicino chiede occhio fai al pediatra neonatologo ripetono tra loro dice faccio ciò che vedi ovvero infermeria ad andarsene conferma che è un'ora che essi erogare ossigeno
L'ostetrico e tuttavia presento attività cardine che sembra che ventinove
L'infermiere Amazon distrattamente discosta l'erogatore di ossigeno voluto introdurre anche puntando subito presentano Caspian cioè la assoluta ricerca fame quasi l'ossigeno
L'Otello conseguente guarda alla un la infermiera insieme fare avvicinare ossigeno il gatto veramente cessa perché essi posizione ha correttamente l'erogatore
Ostetrico comunque nota che la cute completamente disidratato in questo grande però nessuno perché non è pensabile trattazione fa qualcosa tutte io che sono l'unica potresti causale delle lesioni da decubito e prestigio che preparano Tore
A quel punto dal brutto sia dell'infermiera traspare che l'ostetrico unitamente ad altre domande da meglio da fare ritraggono venatorio addirittura non ho parole
Questo io credo proprio che non sia ministro degli oppioidi con Simest gli effetti desiderati e desiderabile l'analgesia e la depressione respiratoria di questi due uffici anche da adulto novanta logora traspare l'ostetrico oggi non ha nulla di meglio di fare e questo così con cui questa scena iniziale alla quale appunto
Cercherò di dare le risposte di cui costeggi il corpo viceversa vuole somministrare comunque una priorità potresti somministrati in meno vi sono accesi
Ma voi per gli avversari nella diciamo aveva sia costruita per il Natale sono sicuramente quelli innanzitutto del problema del dolore perché
Quello che mi ha fatto vedere conosceva ipotetica di personaggi in cerca prove fra l'altro di un autore
Sicuramente e qualcosa che cade molto frequentemente ovvero che il neonatologo abbia definitivi
Quindi diciamo l'età estremamente precoce di peso estremamente basso conoscenza divinità estremamente quasi nulla e comunque sei sinistro gli emiliani ma non penso minimamente al problema del dolore
Non fa niente adesso un ciclo misurano ancora il primo problema di prima domanda e a che epoca gestazionale peso si prova dolore e se ciò volesse sia in questo non ce ne sia
Poi se li guarda tenendo conto delle sue quelle che cos'è dirimente l'età gestazionale Ugo Nespolo questi io non lo penso
E poi se gli ho sono costretto a sopprimere quel feto cioè alcuni faccio una un'eutanasia
E duramente o dall'Asia perché necessito di Agesilao oppure otto all'estero che comunque non necessita della Genesi
E è più giusto parlare un minuto allora sia perché tra Caserta e morte dolce quindi senza tra loro o morto solo
E farò degli esempi e poi che così fa nel mondo insistono dei protocolli questi sono problemi che mi sono posto e che penso sia da porsi sia porta un po'anche la letteratura internazionale
Vediamo un attimo lo sviluppo delle due del dolore allora io prendevo dolore abbastanza dello ricordo abbastanza semplice ma pertanto il perché lo sapete che Opel periferia parte un segnale che arriva all'interno Sale sul sulla sulla sul midollo spinale
Tutto un tratto dorsale fino a un punto che il talamo da quindici giugno due mila uno che va alla corteccia ed è quella che si fa la conoscenza del dolore l'altra va sistema libico
Nel quale al momento non abbiamo poi una risposta immediata nella nella nella sua forma affettiva va bene da la dal dal dal sotto l'imbattuto che porta alla risposta
Del dolore cioè con la mimica del dolore oppure la reazione cosiddetta da stress del dolore
Questo è quanto ora questo Coco Rosa cosa c'è di questo come di natura questo
Nella non fruito nel neonato
Mi sono andato a vedere percettori sono presenti cominciano prestando settima settimana va bene e avente settimana sono già quasi tutti completi dell'intero corpo
Gli afferenti periferici sono presenti al numero già tutti e trenta settimane i primi movimenti in quel momento ci vediamo tra le sette e le otto settimane le connessioni spingo tanica attive ci sono il quinto mese a venti settimane
Il tratto telato corticale che quello che ci interessa due più vedete che tra venti e diciamo al massimo ventisei settimane è presente quindi comunque l'impulso Domenico alla corteccia arriva entro tra le venti e ventisei settimane
Infine se dobbiamo andare a guardare l'elettrocardiogramma oltraggiata l'opera ma noi possiamo visualizzare già dei primi avendo a venti settimane già abbiamo attività sincrone simmetricamente consiste in un certo senso nella ratificare una certa attività aventi sei settimane e poi il Potenza dedicati sono pronti sono già presente ventinove settimane quindi in realtà non vedete che già all'interno del Centro ben dieci settimane prima del parto che generalmente arriva a tre mila quaranta un ferito
Sente dolore
Ok
Bene quindi a riprova di questo ci sono anche dati sperimentali sedici settimane l'esecuzione procedure di invasive quali ad esempio annunciò io faccio una una una puntura al feto perché vado a prelevare del cordone ombelicale oppure al feto faccio una puntura perché devo fare una trasfusione entrato nella può portare modificazioni del flusso ematico cerebrale
La puntura le vene tattica in effetti che per in cui ci sono presenti normazione però poca alterazioni ormoni quali allora adrenalina cortisone dotandosi perché soprattutto nessuna risposta
Comunque ad un certo tipo di stress mentre quella del cordone in cui manca l'innervazione siete presentare non è una risposta i riflessi risultano soppressi comunque dalla somministrazione di analgesici di cui riferita ad esempio dal piede sopprime tale operazione infetti sottoposti a interventi chirurgici ad esempio ventotto settimane
Mentre la somministrazione di morfina i nati pretermine ventisette trentuno settimane riduce i livelli di ormoni allergici risposta stress ciò mostra quindi che nato tolto pretermine
Esistono produzione di ormoni dello stress che possono essere attenuanti mediante la somministrazione di appiattiti
Il riferimento quindi alle questioni sollevate nel prologo troveranno dolore in questo caso sono affetti quattrocento grammi ventitré settimane probabilmente no perché gli ho detto che nella genesi del sviluppo l'assenza d'integrazione corticale prima delle venticinque ventisei settimane
Posta una corretta valutazione all'epoca gestazionale voi sapete che molte volte ci si sbaglia soprattutto gestazionale e di questo bisogna tener conto ecco dunque in questo caso sembrava una gravidanza gemellare vi ho parlato due feriti il peso uguale
E una paziente che si era sottoposta scarsi controlli durante l'estrazione proveniente ci dice che questi due feriti non provano dolore però
Appunto abbiamo dei se prima se poi potremmo somministrare piogge in quanto proseguiremo l'effetto
Ha desiderato desiderabile questo per vedere di analgesia depressione respiratoria
Allora depressione respiratoria in tal caso poteva considerare l'effetto desiderato al fine di interrompere lo stato organico di queste feti stato a carico dello Stato al fatto che se io ci metto un attimo l'ossigeno a questi erano già Gascoigne sarebbero morti davanti alla ciò comportando vivamente una trave sotto Natale in questo caso sarebbe lettere sotto Natale perché io dopo il cosa che mi sorprende respiro costituiti alcunché dare un analgesico tuttavia se io non non considerando l'apporto di ossigeno di per sé per un'accurata propria ma lascio fare senza dare niente allora dovrei ipotizzare la esistenza in questo caso in una tournée sia di tipo osservazionale cioè sto riguardano faccioni
E quindi diciamo l'assenza di a cura in questo caso
C'è poi un altra tipologia del problema
Che è quello dovuto all'incapacità di operare ma il caso in cui l'invito ad una situazione ad esempio di malattie materna questo caso ipertensione materna aggravata dalla sindrome particolare ma insomma può essere né di altre c'è un grave stato di gestore si chiamava così materna tra ventisette e trenta settimane con una gara d'iscrizione alla crescita del feto in quel periodo colpi il peso stimato di questo ferito facendo l'ecografia e di me massimo cinquecento grammi
Io a volte in segno incontrovertibile che posso avere adesso vi faccio anche voi facendo ecografia soprattutto le condizioni utili ad hoc di pronti sfavorevole riduzione come negativi dice che da ventiquattro a quarantotto avesse io lascio conferito all'interno dell'utero sicuramente muore
Laddove non venga meno il consenso dei genitori estrazione in quanto in un'analoga e con una grave problematica materna l'incubo naturale interruzione la gravidanza quel momento per taglio cesareo potrebbe portare ulteriore rischio la madre per lei dei potrà andare incontro a delle sequele gravi sono addirittura addirittura il decesso e quindi i genitori possono chiedere la non diciamo estrazione del feto e quindi l'assistenza Donatello intensiva in questo caso
Si sta a vedere
Praticamente in successione l'evento morte fetale
Quindi è una tipologia di nuovo per una tale osservazionale in presenza di un feto nel malfamato perché ha solo un grave ritardo di crescita dovuta la mancando di ossigeno dovuta a me ha un problema di ovviamente di passaggio dissoluti e di ossigeno della placenta in questo caso qua attivo o appunto è stato e poi faccio terapia intensiva neonatale sapendo che anche qui mi trovo di fronte a scelte che provvederemo al più avanti il Protocollo di Groningen oppure posso se i genitori decidono di non intraprendere un intervento perché la madre non vuole intraprendere talmente tale Cesare dover assistere alla corte questo fitto ma a questo punto cosa faccio lo lascio lì promosso ministro analgesici per fare realmente Ombretta Casina
Perché non sono affatto sicuro ventisette ventotto settimane quel feto non senta dolore nel momento in cui soffre così tanto fino ad arrivare alla morte
E ve lo spiego perché
Allora nel momento in cui io una mancanza di ossigeno e il ferito con due a delle reazioni che cercano di salvare di compensare la situazione
Io oppure un meccanismo di vasodilatazione cerebrale coronamento dei flussi celebrali e di vasocostrizione periferica
Va bene
Questo meccanismo sì per vedere degnissima ora con la ecco flussimetria doppler voi vedete qua con un indirizzo molto bene e qui sono ventisei settimane un circolo di tennis
Che è la parte centrale dove si fanno tutti i vasi della nostra circolazione stradale posso studiare molto bello di turnazione invasi da collezione per medi ala posteriore l'anteriore che si dipartono appunto dalla carotide interna
E come vi ho detto prima un segno sfavorevole che naturalmente delle pronunce lui nella cordone ombelicale di un flusso avverso retrogrado alla analisi della per Londra deflusso del circolazione nell'onda nell'ateneo Bricca Ale non porta al quadro appunto di un di un una vasodilatazione celebrare massiva e fino a che poi questa la sua attrazione
Non sussiste più quella di un momento dite compensazione fetale levare in controluce la vasocostrizione improvvisa cosa che se effettivamente appunto c'è una diciamo connessione tale corticale attiva sicuramente provocato loro
Solo il caso della Berto tra Precotto protettivo in caso di malformazione fetale
In Francia posto da un lato l'illegalità delle ottanta Seattle mentale
E dall'altro il timbro agli operatori sanitari risolutamente per far fronte alla nascita o nato pretermine vitale dopo l'interruzione tra preoccuparvi danza in un ferito talmente mal formato da non avere capacità di sopravvivenza extrauterina
Sì proposta l'analgesia fetale associata al feticismo quale antecedente la somministrazione prestabilito non ci sono il travaglio
Invettive ci si chiede
Sì in cosa posso riferire esecuzione sul TG due Telese perinatale verosimilmente a fare a favore della prima metodica e l'esecuzione dell'Asia fetale il venir meno delle sollecitazioni non cito il tipo connesse all'attraversamento del canale dotato di un feto e mal formato purtuttavia vitale sottoposto interazione tra poetica di gravidanza cioè io faccio le analisi al feto egli evito di sentire il dolore del travaglio secondo comunque mai fermato e però non so fino a che punto questa malformazione possono incidere sulla sua capacità noci Cettina
Questa è una cosa che si fa e volo diretto quanti casi sono stati pubblicati questa non già una tabella di una relazione di casistiche francesi nelle quali si va a terminare l'ha vinta differiti intrauterina anche a trentanove quaranta settimane anche se ci si accorge tardi ad esempio di anomalie cromosomiche gravissime o di malformazioni gravissime
Pressoché incompatibili con la vita nei quali si dapprima l'analgesico al feto che però si induce la morte con la lidocaina oppure con il PUC ora con loro potassio entra cardiaco
A questo punto però bisogna capire cosa intendiamo noi soprattutto stette zitto il concetto di vitalità
Perché perfetto la vitalità è quella di mente
Cioè la capacità di sostenere una vita autonoma a sostenere la vita con supporto di ventilazione assistita a vivere dopo essere stati sottoposti a cure intensive vivere crescere svilupparsi proprio niente tutto questo è stato per vari versi definizione vitalità
Al presente molti centri di terzo livello nati pretermine ventitreesima esitazioni in Consob considerati vitali eleggono attivamente trattati Prodi si ritiene abbia un potenziale di sostenere in seguito una vita autonoma dicono alcuni casi svilupparsi normalmente
L'unico subito che rispetto a trent'anni fa il cui questi problemi non c'erano
Il diciamolo la il il il criminale del cinquanta per cento della sopravvivenza dei neonati giudichi la scelta che dire di trentadue settimane e mezzo trent'anni fa adesso che è stato portato a ventidue settimane me il crinale del cinquanta per cento cioè io riesco con una terapia intensiva sia ostetrica che neonatale a far sopravvivere rimase il cinquanta per cento di fatica riescono a ventitré settimane
Mentre questo crinale era prima trentadue settimane
Non è un criminale solo di età gestazionale pesa trentadue settimane è un killer quattro
Il peso ventitré settimane non cinquecentonovanta
Quindi ci sono novecento grammi Frezza e c'è anche lo sviluppo avete visto del sistema dolorosi completamente diverso
Bene
E i tassi di sopravvivenza ed ecco qua appunto che giunga ventitré ventiquattro venticinque settimane di gestazione possono variare in generale ovviamente io ho parlato dell'eccesso di alcuni ospedali di terzo livello che possono arrivare fino al quaranta quarantacinque per cento da sola tra il due e il trentacinque per cento diciassette cinquantotto trentacinque ottantacinque punto venticinque settimane
Può sopravvivere quasi otto neonati su dieci
Ma al di là di questi utensili relativi alle gravi alterazioni neurologiche
Documentario anche non sempre con un solo atto di cinque sei anni per vedere come realmente questo bambino può si sviluppa ma anche con dati iniziali dopo sei mesi un anno di ecografie che dimostrano una lecco Marcello Marmara sia per il vento secolare un grande cerebrale massivo varia guardate dal trenta all'ottanta per cento ventitré stimare
Dal diciassette al sessantaquattro per cento ventiquattro stimare per arrivare a ventidue ventidue per cento venticinque settimane
E voi chiedete che questi risultano riferito l'età gestazionale perché riferite al peso alla nascita comporta l'inclusione in atti che possono essere più maturi rispetto all'epoca gestazionale soprattutto quelli vanno ritardo di crescita
Perché quelli contabili crescita possono appunto essere di cinquecento grammi manager ventotto settimane con due sistemi comunque che comunque si sono sviluppati e quindi hanno uno sviluppo neurologico più vantaggioso qui non ho messo da voi che c'è un altro grande discriminante che è il sesso
Le femmine sicuramente hanno
Dei
Risultati molto ma molto migliori rispetto al feto discesa maschile appare internazionale che a parità di peso soprattutto per epoche antecedenti la trentaduesima settimana soprattutto per queste opere così precoce
Quindi deve da un lato dobbiamo sapere che facciamo sopravvive feriti ventitré ventiquattro settimane al cinquanta per cento
Il cinquanta per cento che sopravvive a però sessanta settanta per cento viene handicap
Però oggi ci anche gravissimi quindi la sopravvivenza data che ci interessa che moralmente molto piccola molto molto piccoli
Vi faccio vedere ad esempio che in questo caso della statistica del ammonti ad uno degli ospedali più diciamo fra Bossi per l'assistenza prenatale la non disabilità nel cinquanta per cento dei casi su bambini sono nati tra ventidue e venticinque settimane
Ma cinquanta per cento sto parlando continue venticinque con pochi casi ventidue molti più venticinque sono comunque dei bambini al di là del cinquanta per cento che è sopravvissuto di questo ci vanno risolve sopravvissuto il cinquanta per cento antica molto gravi
Allora chiudevate recentemente molto interessante una sarda internazionale relativa all'assistenza nate per trarne Censis chiesto poniamo corrotta ma un altro quesito ai Neonatologia richiama come si comporterebbero nei casi appunto limite nati pretermine sentore di quattro settimane perché più o meno undici Paesi europei è stato dato un caso clinico nato pretermine ventiquattro settimane peso cinquecentosessanta grammi punteggio di atto che voi sapete che un indicatore della capacità di reattività che alla nascita un fitto bimbo quindi vuol dire che ha solo un po'di battito cardiaco per giunta bradicardico non è nient'altro non riesce a respirare alla cute completamente bianco e pallida e metà però lì e Narciso sbotta bellica non attorno non ha non dà niente ha solo un po'il battito cardiaco che si fa sapere che non è ancora morto
Cosa facciamo
In questo caso però dopo la prima domanda la seconda che è quella dice dopo che ti sei reso conto di questa situazione qua al primo minuto di nascita quindi delle prove ha deciso che cosa fare sappi che quella bambinoni dopo alcuni giorni va incontro a conclusione di una regia mostra alterazioni parente al perito Nicola e segnato per essere un
Cioè una paralisi spastica
Ok
La maggior parte dei clinici intervistati e propensa dizionario insistenza assistenza data l'intensità
Comunque dopo quasi tutti circa il cinquanta per cento dei paesi quali il taglio del Toni si dichiarate fraudolenta prende il trattamento più sapendo che lo stesso non poteva inseguitore Santoro truciolato aiutati con l'assistenza non hai un amico una capacità di leggere niente d'interromperlo non solo ma sei
Nel rimanenti Paesi la maggior parte di richieste di Renata favorevole solo nel caso in cui la interruzione steso costituiva l'opzione scelta qui dobbiamo paese per paese un grande aspetto diverso di di comportamenti ed è l'ultima volando a comunque che il paese natale strane maggioranze Mackenzie dice che non gli avrebbe mai riconosciuto in queste condizioni
Ok quindi inutile all'Olanda che la diciamo all'estremo opposto ne abbiamo una grande varietà eccoli qua
Qui abbiamo i dati demografici di questi principali imprese principali Paesi guru perderemo che la correlazione con il credo religioso col fatto che il medico cioè si trova da sinistra abbia già dei propri figli
E con la esperienza che ha nella nella nella realizzazione vedo che la risposta più del cinquanta per cento in Italia
Farebbe comunque Terapia intensiva anche se sa che non può più sospenderla il quarantacinque per cento metterebbe come clausola che anche se il bambino
Sta male cioè che se sta male il bambino in maniera tale da essere terminale può sospendere poi la terapia intensiva quindici Padova quarantacinque novanta e ovviamente questo potrebbe essere deciso anche contro che il parere dei genitori
In cui genitori vengono come le ho detto coinvolti solamente per la seconda parte di questo deciso invece non cioè in sala parto non c'è possibilità di intervento da parte dei genitori della madre
Quindi se il bambino ed arrivare ci pensa il medico a decidere per la sua abitazione
Voi sapete che questo Stato fra l'altro è stata data grande enfasi un anno fa in un caso Texas contro se non il migliore i genitori della bambina
Che nel Duemila sto parlando prima corte suprema per la corte d'appello nel due mila tre ha ribadito la liceità
Dei neonatologi di aver rianimato quella bambina malgrado i genitori trii macchina se se prima che l'ascesa avessero sottoscritto che non volevano assolutamente che venissero animata e lo Stato la suprema corte ha giustificato la liceità dei medici Daniele la prima volta ha detto che il medico non poteva decidere sull'animazione finché la bambina non fosse nata e nel momento in cui la deciso giura perché non avere un malato terminale
Perché essere diciamo così avere il battito cardiaco anche se la bambina nascendo molto prematuramente con le statistiche di quell'ospedale avrebbe voluto l'ottanta novanta per cento di Epifani probatorio non è un malato terminale quindi Lantella suprema corte ha dato ragione ai medici della clinica tutte le bambine
In secondo luogo non ha ritenuto opportuno che una volta partito alla rimozione questa venissero sospese solo perché c'era stata una precedente richiesta
Da parte di genitori di non avere le cure gradatamente si
Un insieme abbastanza interessante questa decisione anche se sul panorama americano non esistono statistiche a riguardo non esistono indagini di questo tipo che sono state fatte in Europa con questo progetto Ramses fondato dalla comunità europea per il quale avevo detto per la stragrande maggioranza comunque
Due medici in Italia Spagna il Regno Unito eccetera comunque e per iniziare le cure intensive neonatali bambini anche che si presentino praticamente in uno stato
Non reattivo
Più recentemente che appunto questa pubblicazione niente aggiunge è del dieci marzo due mila cinque del protocollo con all'interno il quale ha parlato anche qualche ministro Tatiana intitolato note musiva del neonato gravemente ammalato
Secondo tale protocollo che che fra l'altro va notato è stato sottoscritto non solo da medici ma anche da giuristi
Per un pediatra neonatologo propone terminarono denominato avrei camminatori siano presenti alcune condizioni sia un controllo della magistratura e quali sono le condizioni diagnosi e prognosi sono certe
Siano presenti sofferenze insopportabili ecco che probabilmente riconosciuta che la velocizzazione provoca dolore provoca sofferenza e ancora in atto almeno un clinico e molte volte a verificare sul sito le prime due condizioni entrambi i genitori esprime consenso la procedura congratulata secondo Stendhal clinica accettati tra i quali
Ma il petto la somministrazione di oppioidi francesi città questi fritti a questi mercati
Molto molto capitolina tutta in cui decisionali premialità può essere applicato
Reati che non hanno alcuna chance di sopravvivenza
A tale appositamente categorie presuppongono combinati che balleranno subito dopo la nascita
A fronte di un ottimale approccio assistenziale con impiego anche delle nuove biotecnologie siccome Rocco tallonato infrastrutturale patologie quanto per l'Asia però sia Donadi polmonare eccetera
Questi sono quelli che nata in Francia invece per non incorrere nella mancanza di una legge come è stato quella teorizzata in Olanda vengono soppressi prima di nascere
Ma
Poi ci sono i neonati per una prognosi è molto molto bassa infausta la cui sopravvivenza è legato al centro di assistenza una tale intensità tali pazienti possono sopravvivere dopo un periodo di assistenza da tante siano del tutto diverso che la loro condizione futuro sono stranamente non ci sono a tale categoria appartengono imbranati con gravi patologie cerebrali una si votano terremoti animato da grave prossimi
Tenete presente che adesso con l'ecografia col risultato di Cutrofiano possiamo già di terminare un'emorragia cerebrale reparto domestica reggiano un grave danno cerebrale in tutt'altro che un sapere che quel neonato andrà incontro alla paralisi cerebrale
Lo sapevamo anche tra latitante nata quando terminano i neonati sopravvenuto lo strattona tantissime tranne per l'eternità sono veramente molto visione sulla quello che oggetto di quel caso che posto tanti vedete tante percentuali diverso nei vari Paesi proposto dallo studio precedente e questo è proprio il tipico caso prognosi molto ma molto severa ventiquattro settimane ad esempio un Apgar quasi grazie onorevole traccia solo il battito cardiaco non manca tutta l'attività
Infine
No non atti
Non pochi problemi fatto sotto speranza soffrono in modo insopportabile separato in seguito si tecnici sebbene risulti difficile definire in astratto tali pazienti atavica raccolte nella cantina pazienti la cui sopravvivenza mentre Luca non dipende da programmi nessuna zona altamente simbolico autorizzabile in qualità di vita molto mi sono associato sofferenza estrema a tale ad esempio categorie possono contenere quei neonati affetti da gravi forme di spina bifida
Che giorno speciale pervenute non prima oltre che la loro vita risulta estremamente mise anche a fronte di svariati interventi chirurgici sempre in genere pagliacci
Possono inoltre appartenente alle categorie protette che sono sopravvissute per averlo sentito dire sia ma per i quali si ponga al termine del trattamento che la qualità di vita attesa molto non sarà in assenza di una qualche speranza di miglioramento a quello che diceva sempre di prima quella quella inchiesta fatta tre dall'odio che diceva Benetton l'Orlandini peraltro si dà la possibilità di interrompere la relazione si riduce miglioramento non esiste e la qualità di vita di questo ferito però a quel punto lui il parere dei genitori diventava più di mandante e difficilmente si andava contro il parere dei genitori due sospendere la
L'attività dei la la la le cura questi neonati
Mentre i casi presentati nemmeno un gran Giurì una dithering eccoli qua su ventidue casi presentati due poi presenta una statistica sono vedete la estrema qualità di vita
La mancanza di sufficienza di autosufficienza Maria vinta a comunicare la dipendenza solitamente da strutture di rinnovazione e in ma infine la tentativo ed invita che però vennero minoranza dei casi ma la stragrande maggioranza dei primi due queste sono informazioni necessarie per passare attraverso questo paio di giuristi medici all'eutanasia in questa tipologia dei mandati
Vedete che vengono dati diverso richieste sulla diagnosi ci devono essere dati i medici ristoranti il processo processi John McCain deve essere molto chiaro la prognosi dovessero stabilito a molto bene il grado di sofferenza
La la possibilità di negli infiniti trattamenti alternativi e ovviamente discorsi ore anche i trattamenti che appunto portano all'eutanasia
Descrivere anche il discussione la decisione chi partecipa a questo egualmente la decisione dei genitori
Il consunto che deve essere sempre con una seconda opinione da parte di un medico che non c'entra con l'équipe la lista di tutti i risultati volete però infine la descrizione delle ragioni della procedimento di eutanasia come si fa dove si fa a chi partecipa chi si assiste cioè saltano i genitori non si fa un genitore infine appunto
Le ragioni per quella scelta dunque in merito e così via
E infine il il coroner che volesse presento cioè il medico legale in pratica e il il il il fatto che siano sostenuti anche da psicologo il parente infine fra lotte egli esame post mortem questi bambini che dovrebbe testimoniare la FIOM virgolette bontà della decisione presa da questo comitato qui vedete che la situazione estremamente vari siamo passati da decisioni prese col consenso dei genitori sulla morte intrauterina in casi del grave prognosi inserito nell'utero
Siamo passati all'eventualità di rianimare Robinho ma alzando la soglia degli handicappati praticamente
Senza speranza
Nel nostro scenario volevo solo ricordare che in Italia con cinquecentocinquanta mila parti e con pienamente in gamba piccoli come quelli di cui abbiamo trattato fino adesso che intorno al cinque sei mila all'anno
Noi abbiamo con capacità propone adesso i trapianti il sangue al signor fetale che a Natale
Tra virgolette abbiamo tre mila tre mila e cinquecento handicap cerebrale cioè paralisi cerebrale nuove all'anno che voi sapete che per la società e per la famiglia costano non solo una cifra economica ma anche una cifra emotiva sociale enorme
Volevo concludere con alcune considerazioni non faccio leggevo i tassi di una lettera aperta che un medico che ha sempre praticato diciamo un
La nucleo più azioni di coscienza per la legge
Io centonovantaquattro settantotto una legge che comprende non solo la Berto prima dei novanta giorni ma anche l'apporto calorico più avanti in epoche gestazionale limiti tra la vitalità ecco perché parlare perché in Italia adesso sarà un po'più attenti ma fino a poco tempo fa sia opportuno perché tra virgolette malformati o comunque non desiderati
Come perché col bastone pratici bambini ventiquattro venticinque settimane in cui il problema nell'accezione c'era già
Vi ripeto in un unico credo che postina teologi rianimano nominati anche a termine se necessario rubandogli senza fare nessun Tanzillo sfiderei chiunque
Anche in una situazione grave si fa intubare senza un analgesico pensate che valore che per fare ma lo si fa
Non c'è cultura su questo argomento e questa è l'età per prescritta dal medico che dopo anni in cui la attuato la nuova motivazione decide di diventare obiettore
E lo motiva in questa maniera scrivendo al direttore sanitario e alle suoi colleghi ed amici
Alla luce di altre leggi leggermente varate sulla procreazione assistita sibili concludono fitto di dodici settimane a volte anche di maggiore età gestazionale meno considerazione da parte di tutto rispetto prima congelato con le attuali norme applicate con estrema facilità leggerezza anche da parte dei sanitari si rischia di fare eugenetica saturazione dell'umanità esclusioni di titoli e di di volersi cioè pertanto il portatore di handicap di interazione appunto terapeutica di gravidanza conseguenza largo consenso di personale insopprimibile libertà scrivo questa lettera come attivare la decisione sofferta e ponderata e ricordando che in Francia felicità alcuni casi in cui sono riuscito a convincere la donna cambia decisione non interrompere la gravidanza
E ovviamente le conclusioni riguardano i quattro punti di cui ho parlato
Non c'è praticamente cultura controllore nell'ambito dagli ostetrici allenatore il CSM per il dolore da parto della donna
Ma assolutamente poco o niente sul feto e suprema
La morte perinatale e praticata e pratica osservazionale consueta e per lo più senza consenso
Cioè nelle sale parto non viene chiesto il consenso dei genitori e comunque se nasce un feto colmo di Alto Garda due FIAT molte volte lo si lascia il senza dire niente a nessuno e si dice dopo che non ce l'ha fatto
La mancanza di analgesia non configura la morte dolce natura avuta nell'Asia come sta nelle parole per cui più che altro nel mostrare una morte perinatale osservata
Un'altra Bosnia presupporrebbe che non abbiamo una cultura del dolore quindi anche pratica dei norvegesi dice oppioidi che potrebbero avere quegli effetti desiderabili che vi ho detto
Ovviamente una regolamentazione a proposito sarebbe auspicabile allora della parlato naturalmente Pirandello vediamo come conclude
Si dice dell'ultima sentenza del costo e sui personaggi in cerca d'autore si fermeranno metà del palcoscenico rimanendovi come trasognata e fornito sugli atti della forma ultimato a sinistra figliastra
Che correva verso una delle scalette sul primo scalino si formerà un momento a guardare gli altri tre scoppio nella storia della risata
Precipitando su per giù per la scalinata correva attraverso il corridoio tra le poltrone si fermerà ancora una volta il nuovo arriverà a guardare mentre rimasti lassù scomparirà dalla sala in cui aveva indotto sino dalla risata però l'avvocato avallate
Ma straccetti di manzo accenna realtà c'è un'attinenza perché noi visti da fuori effettivamente non abbiamo un autore che poi in realtà esiste forse su questo ci facciano veramente un po'ridere
Da chiunque ovviamente proscioglimento nella scena
Perché ovviamente arrivate a questo punto
Fare un po'di autocritica non non essere stati capaci di trattare casi che sono così frequenti nella stessa da parte della stessa Roma travolgente equamente non avere un consenso
Internazionale riguardo e quindi con in mente una vera è quella che poi si tratta essere una vera notevole sia per Natale Santese e Perifano che ciò sia grazie per la
Grazie urologia professor Di Renzo
Anche anche se
Le i temi che ha portato alla nostra attenzione sono tutt'altro che che tranquilli ieri importanti anzi sono molto inquietanti alla fatto anche con molto garbo e anche con una presentazione artistica bene noi siamo qui e ora per approfondire questi tre punti di vista
Su allora lo scenario in generale della del come e dove morire e il ruolo delle del soggetto coinvolto su non formazione chi darla e quale relazione con la persona che viene informata un a cui si dice la verità o piuttosto si fa la verità direi piuttosto se c'è anche un processo informativo è un processo comunicativo e terzo scenario quello che viene in terapia intensiva neonatale quello che viene unanimi nell'alba proprio della della vita che spesso anche sfuma subito nella morte e dove i clinici sono chiamati a prendere delle decisioni drammatiche
Bene
Chi inizia a fare delle domande osservazioni comincio io a fare è chiaro ecco le ondulazioni addirittura io volevo soltanto fare una domanda Umberto partendo dalla fine poi faremo qualche altra cosa
Al calcio pessimismo all'amico Di Renzo unico di una melanzana ricchezza
Della relazione la complessità con qualche brivido di inquietudine abbastanza profonda anche per quello che riguarda l'eutanasia di cui ha accennato più volte
Ma vorrei chiedergli di che cosa pensa nel quadro consiglia curioso del suo volto soluzione
Nel caso dei bambini invece fa l'ICI
Perché mi interessa molto non ha letto una lettura corretta un paio delle mie soltanto perché non esiste nella bibliografia però credo che suscettibile sono qualche osservazione che mi piacerebbe conoscere
è possibile sì sì no no la domanda in modo magari facciamo tutti o può essere ok credo arrivano senza
Siete d'accordo procediamo prima ampliare un po'il
Il il ventaglio degli interventi il e poi il Personeni coinvolte risponderanno qualche altra qualche altro intervento ecco
Allora
Prego
Rufus Grignani venga pure qua
Volevo
Diciamo sempre in pochi quindi possiamo parlarci anche chiaramente
Volevo chiedere sia in sé anche sia kantiana
Qualche opinione su alcune alcuni punti il primo punto
Va bene noi abbiamo bisogno di informare il paziente abbiamo bisogno di a renderlo consapevole della sua situazione eccetera eccetera ma dobbiamo anche sapere se in passato quest'uomo questa donna hanno fatto opinioni circa la loro ecco ma poi quando ben bene abbiamo acquisito queste informazioni che succede cioè se questa persona
Chiede
In quelle condizioni in cui si ritrova di essere aiutato a morire
A questo punto e questo è un discorso che si riallaccia in maniera anche abbastanza chiara con il discorso che ha fatto Livenza tutto sommato
E quindi ecco mi piacerebbe sentire l'opinione dei due relatori
Questo sì
Sì sì sì commette anche con il problema che abbiamo già affrontato anche stamattina del cosiddetto accanimento terapeutico
Nel senso che se noi mandiamo una serie di persone se vogliono l'accanimento terapeutico quasi tutti ci risponderebbero di no ma se poi chiediamo che come se l'accanimento terapeutico ero le opinioni cominciano un po'divergere sì un'altra parola io credo che noi dovremmo abituarci a non usare parole senza definire altrimenti facciamo così della anche e questo vale anche per una espressione che ha detto Giannino Piana nella sua relazione che mi ha lasciato un po'così perplesso se il medico percepisce che il malato desidera essere informati a un certo punto ha detto
Agli all'espressione di questo tipo
Allora chi giudica la situazione è comunque sempre il medico perché percepisce ma siamo proprio sicuri perché di fronte a una diagnosi infausta nessun malato l'accetta tanto volentieri tutti vorrebbero almeno sentirselo dire
E allora
Ecco in che senso il mitico percepisce che il malato non vuole non vuole sapere come vanno le cose
C'è poi un altra espressione che ricorre frequentemente in queste circostanze noi dobbiamo muoversi nell'interesse del malato anche qui chi stabilisce che cosa l'interesse del malato se non il malato
Intervenuta una un problema serio ultima notazioni molto marginale
La libertà di cura che il malato dovrebbe avere un altro può dire io voglio essere stimolato non non voglio essere curato in una certa maniera non abbiamo vissuto tutti noi Medicine sulla nostra pelle lei era Di Bella
Nella quale la cosiddetta libertà di cura era diventata una bandiera allora forse anche quindi bisognerebbe che il concetto di libertà di cura forse il miglior definito quella che proponeva di bella non era una libertà di cura a mio avviso l'orario la fantasia
Anche se poi aveva forse le le motivazioni soggettive da parte del malato che potevano anche essere accettate ma questa non è una libertà di cura malintesa secondo la mia opinione
Prego
In tutte le tre
Le relazioni supplendo con efficaci suggestive le problematiche
Che suscitano a mio avviso compare un minimo comun denominatore comune
Di cui forse non si è tenuto conto noi sappiamo che dal punto di vista generale Nebiolo ittica a un sistema di coordinate basate su tre principi
Principio di autorità determinazione che è stato molto accentuato nelle prime due relazioni
Ma c'è anche un principio di benefici all'Italia che è stato completamente trascurato voi per la situazione oggettiva e in cui ci si colloca quale beneficio può venire un malato terminale
Siamo però badate il principio di benefici a vita non va trascurato anche nella situazione di fine della vita perché i problemi bioetici nascono proprio da questo
Cioè comunicazione del principio di autonomia con il principio di beneficiari vita
Perché la dignità del paziente terminale non consiste solo nel rispetto della sua autonomia
Ma consiste soprattutto nel rispetto della sua persona non considerarla mai come strumento tentare di fare il bene fino in fondo fino all'ultimo respiro ora
In questo contesto la relazione dei spin Santi mi pare che sia sbilanciata verso il principio dell'autonomia addirittura le conclusioni a cui si arriva quindi dove l'attivismo politico resisto comunicare medica in fin di vita mi pare che queste siano espressioni su cui lei si è soffermato è vero che è difficile trovare un sistema di definizioni coordina attive che hanno che rendono possibile una applicazione univoca dei principi a una varietà di casi infinita
Però e qui si approda proprio a un relativismo etico il cui esito finale potrebbe essere anche una giustificazione dell'eutanasia attiva non solo massima
Non mi pare il rischio potrebbe essere questo non so se
La relazione del professor piana anche quindi come coniugare il dire la verità con il principio di beneficia Rita io ricordo l'amico Feathers per il quando è assistito da sua madre aveva un tumore avanzato a allo storno condiziona ma mai sempre suoni pronuncerà non ti preoccupare
E lui è contrario fine metodologico clinico a dire la verità non l'avete neanche a sua madre proprio perché molto spesso dipingeva una parola che può sembrare retorica forse il dire la verità dovrebbe essere coniugato con il Tigrè la carità io un'espressione cioè come la vicinanza del Banato eccetera e che probabilmente potrebbe anche essere individuata come una forma comunicativa
Abbastanza efficace
E poi la relazione del professor Di Renzo veramente ci pone di fronte dicasi il limite in cui i nostri principi mostrano tutti i difetti
Quella che lei chiama eutanasia osservazionale dal punto di vista giuridico si tramutano sia negativa si lascia morire se non si interviene attivamente eccetera eccetera però il guaio in questo caso che è anche applicare un analgesico ecc fa capovolgere la situazione da eutanasia puramente negativa passiva eccetera eccetera in un atto di eutanasia attiva e quindi io credo linee di comportamento eccetera non sono facilmente individuabili
Perché se si parla tanto dell'embrione statuto ontologico dell'embrione addirittura qua gli si riconosce come mi riconosco e io la dignità di persona all'embrione in quanto potenzialmente una persona di fronte ad un foglietto
Lungo questa linea l'unico operazione da tentare di rianimare il più possibile con dei disastri
Le percentuali le statistiche che lei dice Ricardo veramente impressionante di fronte ai quali e non si sa quale atteggiamento prendere credo che almeno la sua relazione signora altamente problematica in sottoveste
Grazie ancora sentiamo poiché almeno un altro domanda considerazione se c'è poi cominciamo una serie di risposte ecco
Abbiamo già cominciato a questa mattina conoscere Lunigiana mostra infermiera unica
Ma molto impegnata nelle cure palliative
Prego
Tra l'altro da un filo conduttore in tutte e tre le relazioni non parlo come infermiere parla con un animale in questo momento
Io ho pensato Hahnemann tutta
Sta partorendo
Che
Punto decidete voi
Ha pensato anche la mamma nel quale dicono che ho detto
Brutalmente che il figlio è morto in un incidente stradale
Quando
Una veduta più crudeli qual è stata la doveva essere una formulazione più brutta e più cruda dico è stato tu madre eppure ma si fa tranquillamente
La si fa neanche velocemente e rapidamente tu l'hai fatta anche da personaggi che non sanno abilitate a dare una comunicazione di questo tipo
Troppo spesso
Di fronte al problema di Dio devo dire la verità annullata la
Tratti di noi
Sanitari in una
Ci
Dolce ogni anno addietro a questo al l'abilità della battuta paziente alla paura che il paziente possa chiedere l'eutanasia dove alla paura del paziente che si possa suicidare
I pazienti dimostrano una grande forza
Certo è una verità che come diceva giustamente il professore piana non si può dire lungo il corridoio
Cioè sinceramente saranno realizzata da tutti dall'osservazione fatta da illustri professori che hanno
Operato per anni ed anni con questi pazienti fronte Tanzi alla diciamo novità espressa dai due relatori
Io che ha operato in questi pazienti da circa vent'anni verso dire che
Ho detto più volte la verità io è un paziente soltanto quella comunicazione non verbale che non tanto con quella verbale sarà un'infermiera per fino a quando si continuerà a pensare a questo rapporto naturale di lunedì contro e aratro di fronte alla comunicazione
Non si andrà avanti in questo rapporto in e anzi proprio però vera veramente fare qualcosa per comunicare al meglio la verità nella NATO
Questo rapporto dovesse
Costruito insieme in un'équipe così come anche la richiesta del consenso informato sia un atto medico ma deve essere una ricerca nel reparto un progetto in servizio di un servizio di più persone
Quindi cioè io adesso lui non Dario concludere non è una domanda naturalmente non è è solo una constatazione di tante verità sarà stato eletto in queste relazioni grazie
Grazie giudice
Scusate insieme insegnanti in un sogno codicillo perché
Grazie Viggiani infermiere ha determinato sei interessanti su più livelli com'è qualche cosa sardi
Che riguarda dei problemi di fondo ce n'è anche anche D'Amico Conti
Ma
Per quello che riguarda il consenso informato miracolo che ha costituito sostanzialmente
Costituiti sono sorti sedette rivoluzione copernicana
Perché prima era una malattia centro pavimentati in soggetto il processo tra stato secolare comincia con l'Illuminismo e poi arrivata neanche un'azione non ci sono donne non sono sempre
Ma effettivamente non si frammentano tre minorenni sono stato articolo essenziale e anche la il centro del rapporto medico lo spazio ente solo però se è considerato anche in redazione
Scusatemi se mi permetto di precisarlo
Con il cosiddetto diritto alla salute che è profondamente cambiato come tutti sappiamo in maniera piuttosto misteriosa
Sino a diventare estensione ad una condizione psichica di benessere psichico anche in relazione all'ambiente alla essere organizzeremo le relazioni bardana
Nell'edizione molto estesa del Veneto alla salute tant'è vero che noi come Comitato Perugini no cominciamo con un piccolo convegno nel novantanove sul consenso informato sperando in grado consenso informato per la salute
Perché il consenso informato il frutto effettivamente di una collaborazione un'altra esso sia cambiato il linguaggio nel pieno diritto di curare il diritto dovere di curare ma da allora del medico ma nell'alleanza terapeutica siccome si parla allora voglio dire forse contattando in un abisso fra le varie componenti di questo decreto è come giustamente accennava la signora infermiere ecco che diciamo così una storia che rimane ancora astratta
Fra fra burocratici bisogna come si usa dire
Ma bisogna considerare come dicono gli Stati Uniti un amico oscillando fra l'uno e l'altro però questo per quello che riguarda per un'ultima cosa osservazione sollevata da soli operano sia c'è da tenere presente è un aspetto che forse non sorprende niente parla di questi problemi
Una sorta di provocazione della normativa in proposito ci sono delle condizioni precise come premessa aveva assunto anche socio unico per una sera eccetera eccetera
Però corsa e la fissazione di una normativa iniziale
Ma in queste condizioni sono precise presenza del medico comunale reversibili o tante altre cose e non è così dicevo pratica abbiamo il caso dell'Olanda clamorosamente notevole in cui la legge approvata nel due mila e andata finendo in una veniva dicono tutti abbiamo notizia urgenti nel senso che viene ormai data ad esempio l'autorizzazione alla all'offensiva del tribunale in quel Paese non ha fatto in numerosi casi
Pensioni sono diciamo così in uno stato di esaurimento nervoso come lui diciamo con un termine volgare abbastanza banale a anzi giorni INSEAD esistenziale uno degli ultimi casi è quello di una signora abbandonata dal marito che è entrata in crisi in solitudine malinconia depressione eccetera quando morto però deve incidenti d'auto offrire io abito dice io non voglio più vivere mi sento male ormai tramite Leandro Cufré internet
La dotazione della qui era proprio una condizione di stress esistenziale andremo lontano questa di questo nuovo pensi che la legge fosse diciamo destinata in certi casi appena invertirsi dalla normativa chiara e pressioni se ad una pratica che invece altamente pericoloso pericolosa e questo succede credo anche a livello
Dei pazienti specialissimo in cui ci ha parlato in maniera così in uscita
Amico di Renzo Foa ecco almeno in mezzo a questo scusatemi se sono state un po'lungo ma mi sembra che la questione del consenso informato vada approfondita in maniera rilevante
Non sembra tutto ciò che la vita e hanno detto i relatori e anche quella dell'eutanasia
Come sorta di trabocchetto perché adesso viene concessa nonostante diciamo così delle condizioni precise perché non vengono più osservate ormai notorio parsimonioso ecco
Grazie
Sì sì però però con un microfono anch'esso
Possibilmente sì ci dice anche il suo nome non avendo il noi siamo
Sì ma la mia domanda rivoltare il professore Giannino dunque sto pensando a chi deve dare questa verità e giustamente intesa nella diciamo nella decisione finale e quindi la persona che abilità a a fare questo questa quest'opera in un certo senso io credo che debba essere veramente preparata con una grande umanità
E soprattutto credo che sia importante non fare mai celare il filo di speranza filo di speranza credo che sia di un'estrema importanza certamente questa cosa molto complessa in un malato terminale quando quando giustamente questa verità verrà data in momenti di Laziomatica e io credo che sia veramente importante arrivare
Alla verità in tappe inoltre però credo che sia di estrema importanza non far perdere la speranza
Perché la speranza porta veramente ad essere assunti diciamo appesi a quel filo che bene o male può portare praticamente assi limitate Minali grazie
Grazie
Bene iniziamo ad articolare qualche risposta
Proporrei di cominciare dall'ultimo dal bus di Renzo
Va bene
Allora mi erano state poste essenzialmente tre quesiti
Il primo sui i feriti e non si fa l'incisione su questi ma formate che come voi sapete hanno fare i gradi di mancanza della cervello dico questo perché i vari quadri e con possono configurare capacità di una certa sopravvivenza per alcune anche vitale ex letterina
E questo ha creato qualche caso che allevato anche l'attenzione dei media soprattutto un caso si è verificato a Genova quale appunto questo effetto non si fa le costato mantenuto invito per oltre quarantotto
Secondo problema effetto non si fa dice non so se il prezzo di Pila si ponesse differenze quello è che
Sono definiti che possono essere mantenuti in vita non tanto
Perché c'è una diciamo così l'aggressività neonatale ma perché possono servire per i trapianti perché per sapere che hanno una senza diciamo parziale cervella mandare una quasi normalità di tutti gli altri organi
E questo è un aspetto un po'inquietante la situazione perché porrebbe il problema di direbbe perché a quello che di cui non ho nessuna richiesta di trapianto non faccio niente l'altra invece ridando fiato elettori possano denominato appunto
Allora il problema sta in questi termini dal punto di vista
Giù delle cure io credo che anche qui bisogna basarsi sulla minimale attività che hanno questo effetto una volta nati cioè
Sul posto il caso che comunque voi sapete adesso
La stragrande maggioranza di questi frutti sono diagnosticata in epoca estremamente precoce per cui praticamente non arrivano al terzo al quarto mese di gravidanza perché la strada maestra maggioranza dei casi la legge centonovantaquattro mentalmente sicuramente l'interruzione
Ma ammesso che sfuggono alla prima parte ricco di cose sfuggono perché realtà sfuggono all'analisi ecografica sottolineo all'incirca al sesto mese a quel punto lì praticamente possono essere arrivare a Termini gravidanza nessuna partoriti a quel punto lì secondo me
La minimale al fatto che ci sia il battito cardiaco fetale implica la necessità d'animazione
Io non vedo come non si possono inserito anche di questo tipo in casa in presenza di un battito cardiaco e quindi comunque di una vitalità di un qualche tipo non intervenire con almeno un'assistenza
Neonatologica adeguata e quella cappa di terapia intensiva viene fornita tutti feriti e chiedo che si voti qua poi non hanno la capacità di sopravvivenza per cui dovranno rimanere in vita ventiquattro quarantotto ore
Però dal punto di vista etico e penso che sia giusto l'animazione e sia giusto anche questi difetti in proporzione al fatto che in realtà la loro capacità di non ci sezione praticamente assente allegretto mancando della corteccia questo di sicuro non c'è possibilità di un'integrazione del dolore per cui sono finiti sicuramente in quel dolore non esiste
E e in effetti lo dimostra anche il fatto che non hanno alterazioni né io né lei né gli ormoni dello stress e infetti potremmo ipotizzare che in questi casi francesi contro è necessario comasco l'unica cosa che mi sentirei di dire cose da un punto di vista strettamente biologico
Poi altre foto molto il commento dicono anche perché
Ha dato forse la definizione più giusta quella mia
Eutanasia di tipo osservazionale che era la sua qua tra virgolette estremamente Casavecchia come come definizione in realtà è un'arte brasiliana di tipo negativo in effetti è così del più giusta
Passiva fino a un certo punto perché ripeto forse citare solo dinanzi ai sensi può configurare non facendo pure poco figurare ex quindi di rimanere nel campo della passività oppure udite finire scusate l'eutanasia perché perché lo definisca l'eutanasia quindi una morte dolce la maggiore qualcosa di analogo detenuti sei sopra il sito provo dolore faccio un'osservazione su una morte che lasciò
Cioè non è più lontana Asia non so se mi spiego il discorso che noi purtroppo non abbiamo affrontato e che tra ostetrici neonatologi ci dimentichiamo perché abbiamo posto fino adesso una grande tensione solo lato materno che negli ultimi dieci quindici anni che considerano il feto un paziente pedone sia che ha ribadito chiuso con utili ne abbiamo uno statuto dell'embrione e del feto non ce ne interessiamo ancora più di tanto ha cominciato adesso la medicina fetale
E nella medicina fetale ci sentite le siamo di tutto di come farlo maturare di come farlo nascere così come fa la pace con la però del suo dolore francamente molto poco
E quindi credo che una diciamo così presa di coscienza di questo problema e in una attiva attenzione alla precisazione che al problema del dolore al feto sia un passo importante io comunque sta prendendo piede
Però devo ribadire che tutt'oggi ostetrici e assolutamente non lo penso
Soprattutto in cui finiti che rimangono dentro l'utero muoiono da soli e e che ovviamente secondo me a trenta settimane trentacinque settimane settore per forza non è piacevole esperienza di essere privati di ossigeno progressivamente fino appunto alla decelerazione d'accordo ma fino a quel momento lì c'è sicuramente lo stimolatore di fico tant'è vero che sia che tutti gli ormoni sono tutti alterati dello stress quindi qualcosa succede
Dal punto di vista neonatale ancora più cogente perché neonatologi nella rapidità della situazione includono neonati
E intubazione un atto medico estremamente dolorosa dal punto di vista diciamo del del feto in situazioni nelle quali teoricamente dolore e percepibile
Sì appunto parlava del delitto infine la questione della che è stata sollevata della della concezione dal punto di vista Materno ecco mi ha sollevato un'ottima l'ulteriore osservazione avevano fatto durante la mia relazione ma in realtà se avete notato però il problema del feto che andare incontro che viene lasciato muovere in un utero per motorie nutro perché non c'è il consenso genitoriale o perché comunque c'è una discussione per Pancamo Celine per il quale diciamo forse è meglio fare così come fanno in Francia addirittura te lo sapevo prima perché poi la legge non mi permetterei di farlo dopo
Presuppone il cosiddetto conflitto
Cioè qui andiamo però incontro a quello che il conflitto materno fetale madre e feto somministrano conflitto quindi la stura diciamo la preferenza alla preferenziali vita di una certa evitare di una certa morbosità materna sul fatto che si lasci morire prefetto meglio al conflitto e norme che noi spesso attuiamo di cui non c'è diamo molto conto ma di cui in realtà effettivamente poi facciamo Capac comunicazione con la mano derivati che novità ma farmaci ad esempio al feto attraverso la madre creiamo un conflitto in quanto la madre la sorte delle sostanze che non è ritenuta teoricamente ad assolvere ma lo fa per solo per l'unico vantaggio del feto e quindi a un ulteriore conflitto quindi qui si ha proprio lo scenario dei cosiddetti conflitti
Tra in questa caso questa unica situazione quell'appunto paterno fetale che non credo che si replichi in altri casi della vita ma certamente ecco abbastanza importante che con questo credo di aver chiarito le problematiche ricchi grazie
Mancini una piana
Benissimo
Sì anch'io qualche rapida puntualizzazione soprattutto su alcuni
Interrogativi che sono stati postino alla mia attenzione nel corso appunto del dibattito
Il reparto anzitutto dalla dall'intervento del professor Bignami che ha posto una serie di domande anche molto precise sia a me sia spin Santi qualcuna qualcuno rispondo io ad altre poi risponderà eventualmente il tu
Una prima domanda molto grossa acquisita l'informazione ecco che fare cioè se per esempio il malato chiede che di essere aiutato a morire non ecco trovandosi appunto in una situazione già di cardinalità qui io trascuro per un momento il problema legislativo dove evidentemente ci sono a seconda delle legislazioni degli Stati delle condizioni molto precisa insomma no ecco
Per invece affrontare il tema dal punto di vista etico ecco a me sembra che qui valga in qualche modo la riflessione che giustamente il professor conti ci faceva fare sulla necessità di tener conto di altri principi accanto il principio di autonomia e cioè del principio di beneficenza o di benefici a vita in modo particolare aggiungere anche il principio di giustizia insomma no che a me pare intervenga in modo importante anche in alcuni casi poi specifici cioè credo che si tratti appunto di agire no netti in senso puramente passivo cioè credo che si sia addotta soltanto il principio di autonomia
Evidentemente il medico viene ridotto a una funzione di esecutore passivo di ordini che vengono dal malato
Se si salta l'autonomia si ritorna al vecchio paternalismo sostanzialmente per cui decide ovviamente di tutto il medico e il malato è un soggetto puramente passivo di una in una situazione peraltro in cui dovrebbe essere tenuto anzitutto in considerazione come centro insomma no a me pare che la soluzione vada rintracciata proprio in quella relazione Anita che dicevo deve cooperare sia nel momento dell'informazione sia anche nel momento poi dell'esecuzione dei processi successivi quella relazionalità che tradotta in termini anche più precisi
Il modello in fondo dell'alleanza terapeutica dove appunto paziente e medico interagiscono etico paziente medico per dire i due soggetti che sono principalmente in cambio non esclusivamente perché evidentemente c'è tutto un processo legato anche alla presenza di altri soggetti
Giustamente sveniva richiamata l'importanza per esempio del personale infermieristico
Che ha una funzione ancora più decisiva di quello del medico per alcuni aspetti rispetto ad alcune situazioni anche perché è molto più presente in qualche modo al malato perché ha un rapporto continuativo e così via ma chiudo la parentesi ecco qui credo si debba operare
Alla ricerca di una decisione che deve essere una decisione che assunta in collaborazione in collaborazione attraverso un rapporto che si basa su una reciproca fiducia in cui il malato non mette in non non non mette sotto processo la competenza del medico ma nello stesso tempo il medico
Come dire molto attento a fare anche fin dove possibile come possibile la volontà del malato
Raggiungendo poi un livello evidentemente di percezione di questa volontà sempre maggiore quanto più e accanto al malato e quanto più si lascia coinvolgere nel rapporto ecco credo che questo debba essere la strada attraverso la quale operare poi la decisione e arrivare a una decisione matura sul espressione che ho usato no numerico che percepisce che il malato non desidera di essere informato ecco
Io credo che qui ci sia una casistica molto diversificata c'è chi chiede di essere informato ma anche in questo caso molto spesso chiede di essere informato perché a il la segreta speranza che questa informazione sia positiva non e anche qui si tratta appunto ad interrogarsi da parte del medico sul come dare l'informazione
Allude ai tempi a nudo le modalità allude linguaggi a una serie di elementi che secondo me sono determinanti per Carey informazioni sia davvero un'informazione che favorisce in qualche modo imbranato
Che non lo mette nella condizione o di depressione assoluta oppure nella condizione non partecipazione poi all'atto successivo medico no che è invece importante
Venga per così dire anche condiviso no in qualche misura c'è chi invece non chiede e lascia intendere che vuole essere informato no cioè addirittura chi lascia intendere di avere già capito ma in questo caso evidentemente non si fa come dicevo
Anche precedentemente non si fa che accompagnare questo malato aiutandolo attraverso anche probabilmente delle precisazioni ulteriori a a rendersi consapevole di una di una lo Stato che già incoscienza ed in qualche modo atterrato non essere quello ecco
E credo che anche qui si tratta non di cadere nel nel nel principio come dire della del nel nel nella prospettiva del vecchio paternalismo ma nello stesso tempo anche di come dire riuscire in qualche modo senza essere i decisori ultimi però a percepire qual è il bene del malato e come questo bene vada operato attraverso il rispetto anzitutto dell'autonomia del malato che credo sia il presupposto fondamentale nello stesso tempo però l'aiuto da dare al malato
Affinché quell'informazione sia un'informazione che serve cessioni formazione che ha a che fare con l'obiettivo che è quello è quello di renderlo corresponsabile in un processo successivo che è il processo attraverso il quale il malato raggiunge poi gli obiettivi che si si è proposto di raggiungere
Ecco
Dego in un secondo secondo punto come coniugare dire la verità con la beneficiaria ITA in qualche modo io pensavo già nella relazione di averlo fatto no quando dicevo c'è un presupposto fondamentale da cui non si può prescindere cioè che la verità in qualche modo deve essere detta no ecco che è un diritto che è un diritto del malato e perché diventa col corrispondentemente un dovere di chi è vicino al malato soprattutto di colui che poi a delle precise informazioni attraverso le quali questa verità può essere appunto fornita
Però avevo poi anche detto perché tutto questo
Deve essere come dire messo a confronto con le possibilità effettive del malato di recepire questa verità quindi di qui il discorso dei tempi il discorso delle modalità eccetera che va fatto tenendo conto della situazione che non è mai una situazione unica
Non è mai una situazione ripetibile voglio dire è una sede dove spesso irripetibile la la conoscenza del malato
è una condizione fondamentale perché appunto questa verità poi venga detta quella persona che ha quelle caratteristiche che a quella capacità di comprensione che a quella sensibilità che a quell'emotività e così via insomma no ecco tutto questo però non lo si può fare da un momento all'altro bisogna farlo attraverso un processo che implica una conoscenza che deve venire in qualche modo da lontano che non può essere improvvisata all'ultimo momento di fronte a un soggetto che allora non posso che considerare come un soggetto anonimo senza identità e così via
Con il quale non posso evidentemente instaurare un rapporto intersoggettiva reale che mi consente di fare quel cammino per cui la verità viene davvero comunicata e non soltanto così astrattamente detta non
Solo voto d'accordo con l'intervento l'appunto del infermiera
E anche su sotto rischio da questo punto di vista l'importanza davvero del personale che più da vicino segue il malato non solo i medici quelli che normalmente seguono più costantemente il malato
Che hanno un rapporto abituale consuetudinario molto spesso anche confidenziale perché essendo passato un certo tempo c'è anche la possibilità che il malato esprima la propria sensibilità e c'è il personale appunto infermieristico che ha una funzione determinante in cui in questa quest'operazione difficile no del trasmettere la verità
Anche se tutto il resto dovrebbe avvenire evidentemente in équipe come giustamente si diceva cioè attraverso un processo informativo che investe le diverse persone
Ai diversi livelli certe competenze sono evidentemente più dal medico ma altre competenze relativamente anche ha per esempio al confermare determinato Stato una determinata situazione sono evidentemente di più di chi è più vicino al malato
Il personale infermieristico e in prima battuta ma soprattutto i parenti se c'è la possibilità che i parenti svolgano una funzione positiva proprio su questo terreno dell'informazione
Ultima conservazione molto rapida
Certo
Nel dire la verità è molto importante non toglie il filo di speranza ecco anche se evidentemente questa speranza è difficile mantenere la quando la verità e quella che e se ci si trova di fronte a situazioni abbiamo preso in considerazione oggi soprattutto le situazioni terminali nelle quali clinicamente parlando molte prospettive aperte non ci sono sommano sul futuro ecco mantenere la speranza vuole anche dire però credo non nella riflessione che veniva fatta soprattutto sostenere anche il malato
A confrontarsi positivamente con l'evento finale l'evento terminale che all'evento della morte che è sempre un evento traumatico
Perché io comunque che è sempre vissuto con estrema sofferenza la morte il concentrato in fondo di tutte le nostre paure no perché ci toglie il proprio quel quella possibilità che è legata ha un istinto fondamentale primordiale che abbiamo dentro di noi che ha la possibilità di sopravvivere di vivere diffondono ecco
E tuttavia anche la morte può essere in qualche modo riscattata alla anche alla morte può essere restituito un senso
Direi attraverso a Bari riferimenti che non sono soltanto quelli religiosi che certamente aprono a questa ulteriori vita a questa vita oltre la vita insomma che ha indubbiamente un significato
Molto particolare proprio nel far accettare in qualche modo anche la morte ma sono anche riferimenti più di carattere antropologico naturalistico che ci riconducono a un ciclo dentro il quale la vita umana tende a svilupparsi no ecco
E un ciclo che ha una sua un suo termine un ciclo che ha un suo punto di arrivo no che può essere anche dal punto di vista puramente umano concepito come un punto di arrivo significativo laddove la vita è stata vissuta della sua estrema pienezza e significatività lungo tutto il suo percorso grazie
Una allora aggiungerò anch'io qualche breve considerazione
Alle osservazioni che sono state fatte che ci aiutano ad approfondire ritorno proprio al rapporto tra l'autonomia e il regolamento professionale l'autonomia del cittadino della persona
Il professor conti avuto l'impressione è che io fossi sbilanciato sul principio di autonomia fino a renderlo quasi autonomo
Ben devo dire subito e per chiarire che non è questa la mia intenzione io considero
Una caricatura della della bioetica
Peraltro una caricatura molto corrente è quello di dire prima decideva l'autorità ce l'aveva il medio che decidere in scienza e coscienza adesso
Il potere ce l'ha il paziente e il medico esegue quello che il
Il
Il paziente ha deciso non per niente è stato fatto dal proprio impegna anche il riferimento di belle bene anche quella è una caricatura
Di di dello scenario clinico peraltro la libertà di cura erano più i politici che i clinici che che la proponeva uno e ulteriore deformazione
Allora chiarito che l'ordine non
Non intendo proporre un modello che ribalti semplicemente i ruoli mettendo altri protagonisti in una posizione che guardate Landau
Che sta a comanda chi sta da un esegue abbiamo cambiato il protagonista adesso apre ci sta il paziente e il medico esigue assolutamente no
Aggiungo ancora che secondo me i principi da tenere in considerazione se vogliamo seguire l'etica la bioetica dei principi non sono tre ma sono quattro
E proprio quello che che che abbiamo taciuto finora si dimostra molto interessante che il principio di normali siccità
Cioè non fare il male del paziente
E questo si può svolgere in tanti si può fare in tante maniere
Il professor Di Renzo ce ne ha detta una allucinante perché non fare il trattamento antalgico del bambino fare significa fare il mare del bambino
Ed è sicuramente un grande passo avanti aver riconosciuto la sofferenza del feto o delle mio nato pretermine prematuro
Ma io ricordo di aver sentito dal professor Orzalesi neonatologo di di Roma del Bambin Gesù
Il quale facendo autocritica diceva nuovi nidi neonatologi nuovi ostetrici neonatologi non abbiamo riconosciuto il dolore del neonato fino a pochissimi anni fa
E non soltanto di quelle poche settimane ma anche più in là e diceva
Che era costume fare operazioni anche molto dolorosa e sui neonati con me
Sul dotto di Botallo che significa intervenire su sul petto semplicemente nei centri più avanzati dando un un cucchiaino di cognac al bambino
Perché lì si teorizzava che il bambino non non sente dolore non non lo ricorda cioè corticale si diceva non ha avendo un figlio un circolo c'erano tante motivazioni allora primo punto se può fare il male del malato e credo che la medicina deve confrontarsi con la possibilità di fare il male del malato
Primo non nuocere
Il paradosso è che oggi riusciamo a fare il male del malato anche con un'intensità un'intenzione Sven medico
Che si può fare del male non soltanto per omissione ma anche per commissione
Allora innalzare il male del malato è un principio importantissimo
Un altro principio imponenti insieme a quello della beneficenza che traduciamo così come vogliamo certamente non beneficenza come purtroppo si legge nonché i miei testi di tradotte malamente all'orecchio dall'inglese ma no benefici tacche cosa vuol dire in questo con contesto vuol dire che il malato
Che va a morire o il malato per cui non possiamo fare una terapia correttiva va trattato con un malato per cui non possiamo fare una terapia curativa
Perché se non lo trattiamo come un malato per cui possiamo farla terapia collettiva buttano male per il male del paziente e quindi l'ambito di revisione critica dei nostri comportamenti e ampio come lo volete
Che senso hanno le ire con con l'infusione di chemioterapie nel braccio
Che senso ha un anno tante indagini geognostiche fatto studi malati alla fine della vita
Ma nel contempo un medico che contestando sopra un al primario il quale aveva chiesto per il paziente che stava morendo ancora una presa di sangue
Perché lì a fare l'esame ma senta professore ma questo sta morendo voleva fare la portasse mia
Eh no perché ha risposto il il primario se qualcuno deve morire nel mio reparto deve morire come potassio in ordine
Pensate a quanto noi facciamo del male facendo trattamenti medici che sono adeguate per il paziente che aveva perso la guarigione ma non per quello che va verso la morte quindi c'è una Anna Nunavut benefici tali o una nuova adeguatezza quando non si tiene conto della situazione del paziente
Per quanto riguarda l'autonomia io riconosco che poi forse sono andato anche molto fuori tema non ho parlato per intervenuta amnistia
Per un motivo di principio che vi dirò subito ma anticipando che io piuttosto parlato della distano Asia
Cioè io ho parlato del fatto che certi modi di morire sono percepiti dalle persone Minale eccome ma alla morte
Alcuni non vogliono morire così
E questo è il soggettivo
Se poi mi dice che è relativo io guardi non offenda se mi dice che sono relativista
Non lo non lo considero un un'offesa perché se relativo è accettare che ci siano preferenze e punti di vista diversi per cui qualcuno virgolette possibile
Ancora di veder ridotte come diceva un medico un palato con l'ASL H atteso da parte gli ha detto il dottore mi raccomando
Quando arriverà se la paralisi respiratoria Luck perché ottomila il la ventilazione meccanica tutto anche un minuto in tempi moderni lo deve assicurare c'è solo persone per cui quella conduzione della lotta alla malattia una distano se non vogliono morire così
Allora sembra attivismo vuol dire il fatto che non siamo Diversi diventiamo sempre più utili sempre più diverse
E non perché ci sono i musulmani dei testimoni di Geova tra di noi siamo diversi di una stessa famiglia quante volte e lo vedono i medici e gli infermieri che sono in prima linea
C'è un un dissonanza all'interno della famiglia che cosa fare perché quello che per qualcuno è un accanimento peraltro invece una resistenza troppo troppo precoce eccetera cioè noi genitori iniziamo eccellenze ma sempre di più gli stranieri morali non saranno più quelli che non sono già più quelli che parla un'altra lingua sono che tutti quelli che dicono nella stessa casa
Siamo possiamo essere estranee allora il problema è imparare a vivere con questa diversità morali
E dobbiamo dire senza cospargersi il per niente il capo di cenere che l'antica l'etica medica non era attrezzata finora
Non è attrezzata perché anche Ron cioè una situazione di questo genere nell'attrezzata per rispondere a questi problemi
Perché dico che non non amo non un apparato di eutanasia perché tra i miei sogni destinati ad essere sventati ad essere sì mentre bisogna però dico c'è che non riusciamo a mettere in congelatore per qualche anno qualche decennio la parola eutanasia e non utilizzata
Perché quando io sento quello che fanno i neonatologi
Con coscienza corresponsabilità con senso della misura con l'insicurezza tutto quanto edicola ma triste tutta una serie di una tale e penso quello che hanno fatto sotto di lei hanno fatto da mesi e dico no no no non ci sia non non ci siamo
Son cose completamente diverse
E ci aiuta l'eutanasia passiva e ottenne sia attiva non ci aiuta questa distinzione e nell'appoggio alla notevole importante autorità dove una tasca forse sull'etica dell'associazione europea sulle cure palliative che ha pubblicato un documento molto importante sottocutanea sia il suicidio assistito
Dal medico il punto di vista di questa task force a cui hanno esposto anche inutile in Italia la si cimentano in cure palliative dove
Dove è molto importante
Se vogliamo mantenere questa parola tuttavia sia di D'Angelis un significato molto circoscritto molto chiaro non alzarli un cappello che copre tutto
Perché la signora Maria che dice no al all'amputazione vuol fare tutta l'Asia
Fosse noto o se no veramente è un un un concetto attaccapanni a cui ognuno attacca qualsiasi cosa e dunque coloro che fanno cure palliative intanto distinguono stringono molto molto diversa tutti dando all'eutanasia e soprattutto facendo dell'eutanasia seduta per mantenerlo una situazioni in cui non c'è una volontà della persona
Leggo testualmente questo documento è molto importante immagino che tutti quelli che si occupano della CIA possono avvenire a conoscenza
Sia nelle letterature assieme al dibattito pubblico si distingue talvolta tra la cosiddetta eutanasia attiva e quella passiva e nostro tribunale che questo distinzione sia inappropriata
Secondo la nostra interpretazione molte non sia e attiva per definizione
Perciò eutanasia passiva costituisce una contraddizione in termini in altre parole non può esistere se raccomanda l'adozione delle seguenti definizioni eutanasia e l'uccisione su richiesta
E si definisce come l'azione di uccidere intenzionalmente una persona effettuata da un medico permise alla somministrazione di farmaci assecondando la richiesta volontaria e consapevole dalla persona stessa
Bandi suicidio assistito dal medico si definisce come l'azione degli urtare intenzionalmente da parte del medico una persona suicidarsi
Rendendo disponibili farmaci parlato somministrazione assecondando la richiesta volontaria e consapevole persona stessa in ogni caso
Tutte in Asia il suicidio assistito
Sono una cosa completamente diversa dalla astensione
Da trattamenti salvavita quello
Sospensione dei trattamenti salvavita trio di cui si occupò le direttive anticipate non mi aiutano Asia plasticità assistito cioè non posso lasciar scritto
Senta entrasse in coma fatemi morire ma posso dire se entra in coma IVA non voglio la ventilazione meccanica non voglio l'intubazione in quelle condizioni non vogliono una scegliesse un'infezione polmonare no non fatemi o una terapia antibiotica
E per questo è molto necessario che le le definire le dichiarazione di volontà anticipata insieme generiche ma siano possibilmente circostanziate per questo importo pure possiamo lasciare così in buona salute uscendo di qui facciamo dichiarazioni anticipate
Solamente oggi parte sono molto appropriate quando vengono fatti in un contesto di una malattia progressiva sapendo gli eventuali svincoli quello che può succedere
Ma qui ci vuole allora una forti informazione
Se mi permettete ancora una volta con un aneddoto perché ci aiuta a fissare la nostra attenzione
Un medico di medicina generale
Consumi formazione raccontava la difficoltà Cavedon con un paziente con la strada
Malattia progressiva che come sanno immagino tutte le persone presenti Technical multe pensiero come perché cos'era successo ricostruendo poi è successo che neurologo causato la diagnosi in ospedale
Ha mandato e il paziente l'ha mandato a casa battendo io la mano sulla spalla il paziente non camminava indietro coraggio coraggio e tono coraggio Petacco lo rimettiamo in piedi
Basta e lo aveva finito
Adesso toccava al medico di medicina generale e confrontarsi con un paziente che in piedi non ci starà più che va sempre peggio che attribuisce il decorso infausto della sua malattia l'incompetenza del medico non la mattina stessa
E ritorno quindi tanto per accennare perché non per il tutto contento soddisfatto della impostazione che ha dato Giannino Piana e la condivido totalmente sul fatto che informazioni in relazione
E significa fare strada insieme e l'avete detto diverso che non è inutile la verità a non fare la verità
E allora per concludere dire che allora terreni di idiosincrasie che voglio dire tutte se c'è un'altra parola che
Cerco di non saper fare mai un ampio espressione quando l'utilizzo che mi sfugge Minardo la lingua eh dirà la verità
Ritengo inappropriata in questo contesto per due motivi uno perché e ancora un concezione Asso fondamentalmente asimmetrica c'è uno che ha la verità
E che per il diritto dell'altro dice la verità è sempre una posizione One atto Landau
Invece qui si tratta di condividere
Che è un'altra cosa
Quindi accompagnare che è un'altra cosa
Perché posso secondo questa condizione dire e poi andarmene invece la la rapporto che si crea non mi permettete una via di fuga questo punto
Ma soprattutto
La stabilità
Che ha un tono così sacrale
Come in questo contesto
è qualcosa di molto più modesto e soprattutto non quello che immaginiamo per lo più cioè ti dico che ai tre mesi di vita
Non è la verità e non è quello che il paziente vuol sapere
E se lo dico un genere sbaglio queste previsioni sono drammatiche
Che sono sono previsione che ammazzano la speranza
La verità nei muri RAI tra tre mesi non lo sa nessuno quando morirai
E come morirai e la condivisione di informazioni
Io dico molto più modesto
Di fronte a dire la verità Michelangelo toccare la parola di Gesù quid est veritas
Soprattutto in questo contesto quid est veritas
Non è un tentativo di di prevedere il tempo e il modo e la verità è qualcosa che si fa insieme allora giustamente avete detto più che poche vuol dire fare la verità e condividere ed arrivare e la speranza allora io molto più modestamente piuttosto che dire la verità parlo di condividere informazioni con il malato
Condividere le informazioni che ho
Ricordiamo dovrebbero essere violasse la parola avvenute soprattutto ingrato
Detto Dipilato i disabili internazionale melenso eterologa Giannino Piana mi ha ricordato che privato
E di Pilato
Quindi est veritas
Per cinismo no io qui non quel gesto demerito Nasser non lo voglio dire per cinismo o nichilismo uno agnosticismo diretto perché
E beh allora la voglio dire tutte qui finisco
Perché qui c'è una concezione diverso dalla verità da leggere ci ed e dai ebrei comprese Gesù era ebreo
Perché
No greco la verità e all'osteria
Che togliere qualcosa che copre a un'altra prima attivo allora c'è una cosa nascosta io dico la verità e togliere quello che è nascosto
Tu non sai quello che ti che attira io la riscopro il tuo futuro e ti dico ha il cancro morirai tra tre mesi
In greco
E così la verità è una questione intellettuale e cognitiva
In
Ebraico la verità e vendette
Dico bene Giannino grazie
Metri
Che Stein intanto in tante parole compreso ammende sta proprio lì dentro mi sembra strano ma insomma c'è anche questo
Il
Gli operai con Carla
Di Dio che vero nell'incontro in un contrasto de che fa altro nei qualcuno su cui tutti e poi appoggiare
Affidabile
Si parla di un bastone il vero non perché quelle di legno e l'altro di plastica che è falso un bastone che non gli si rompe in mano
Piero bastone e un bastone dirlo perché mi ci posso appoggiare e colui su cui mi posso aggiungere più di tutti è Dio
E quando io dico a me in un io vi appoggio su di lui e la sede è un è un appoggiarsi allora qui ritrovo dentro la medicina una dimensione religiosa incredibile che e poi la sostanza della medicina e dell'etica medica
Perché se da lì vicino New York oggi appoggiarsi l'uno all'altro se il malato non può appoggiarsi al medico
E lui egli in media e l'infermiere chiunque assiste e il medico non può dare un sostegno allora ma di chi delicatamente ma parlando sempre di pronostici né pronostici di come andrà a finire no allora
Fare la verità
Condividere le informazioni sto dicendo qualunque cosa dica tutti indossano quindi tu appoggiare ti sosterrò fino alla fine garantiva che non avrei dolore questo ritorniamo questo argomenti di questa mattina che era così importante
E che per il chi va verso la fine e la domanda cruciale ma sosterrò sarò sarò in grado di contenere il dolore
Beh queste allora io dico
Dire la verità
Condividiamo le informazioni
Pare che il francese però
Tre soggetti la deve chiudere lui deve dire a me ma io non vorrei chiudere perché
Sloveni dire qualche cosa che ognuno in termini invernale per un po'di tempo no alla violenza l'Asia la realtà è che include iscritti nelle varie cose solo se non si e c'è da visitare una serie di ambiguità cui tu accennavi
E non è che le possiamo nasconderci dietro una terminologia un una sorta di diatriba livello filologico non al proprio il caso no non è vero che eutanasia suscita tantissimi errori molte ambiguità
Però bisogna dirsi palle una V per vedere quello che ci rimane
Allora lei salterà
Sì
No non puoi neppure immaginarlo Mavilia allora il debba allora due cose scusate non è una dialettica ma una puntualizzazione
Libreville aveva intitolato la fine del viaggio di ritorno e tornasse non cementi lontana sia nel titolo non attira allora quelle un compromesso
Non dea ancora una volta di rimettere Tonel il tra parentesi eutanasia nell'ignominia
Ma l'ho appresa dai vescovi francesi sì glielo dissi un documento del mille novecentottantaquattro e quello mi ha detto quando si parlò ritorna sia si parla di queste sei cose e le hanno descritte
Allora se lui con la striscia parola parliamo di sei cose è inevitabile che ci confrontiamo
E immagino che anche attenti diranno promettente sapendo che ti occupi di bioetica me tu sei favorevole o contrario all'eutanasia immagino che tu assecondo domande nessuna di cosa mi stai parlando
Perché un conto è se mi dice comportamento che dobbiamo mantenere contro mi domando di essere ammazzato un conto è un comportamento che ne dici
Che Concutelli dice no questo era noto notorio un conto è il comportamento che dobbiamo tenere con le persone che abbiamo dichiarato
Morte perché secondo i criteri cerebrali eccetera eccetera documento del settantasei aderiscono aggiungerci quello nuove imprese settantanove
Allora questa questa idea me la sono anche rubata tedesco Giorgio ma non hanno avuto né fortune i vescovi francesi questa è grave nemmeno e che questo non è grave ma insomma debuttano Asia continuiamo a parlare tanto diciamo troppo allora una cosa che credo sia molto importante che stiamo facendo quindi oggi e domani e cercare di definire i contenuti
Perché non è che un atto che la parola ci aiuta a prendere posizione per definire i contenuti tenuti in vari il perché comune dei comportamenti sono accettate non sono accettabili
Il cui nel convegno continua domani prego sì sì niente ringraziamo non tutti i convenuti particolarmente impossidente nell'aria
Sessione di stasera proprio sul piano ai comuni negli anni mi hanno molto con compreso quello cui non si accenna quasi mai invece che io ritengo fondamentale nei ragionamenti la bioetica perché qui non si toccano le ragioni della bioetica smentisse varrebbe la pena di giocarle no ecco e quindi ci vediamo domani ringraziando tutti voi della vostra pazienza esclusa precede di qualche franosità che forse non abbiamo saputo evitare grazie