Consiglio Nazionale dei Democratici di Sinistra

Il mio nazionale
La riunione
Che come tutti noi sappiamo si concluderà con un voto dovrà concludersi entro un orario ragionevole
In modo da consentire a tutte le compagne e i compagni di partecipare al voto conclusivo anche quelle compagne e compagni che successivamente devono ritornare
Vince per impegni di lavoro quindi
Noi prevediamo che intorno alle diciassette diciassette e trenta alla riunione sì concluda e questo comporta una certa disciplina dal punto di vista dei tempi degli interventi e forse anche del numero degli
Detto questo prima di dare la parola al compagno Fassino
Do la parola a Giorgio Napolitano
Cito solo scomparse qualche mese fa nel pieno degli anni e delle loro capacità Peter Goss Robbins
E si è trattato di perdite gravi per il nostro movimento perché erano due figure di spicco personalità un tram dei notevoli da ricordare cui rendere omaggio Lula per vivacità intellettuale per spirito di ricerca
L'altra per senso critico per l'indipendenza di giudizio qualità insieme rappresentative della dialettica interna e delle vola e dell'evoluzione del socialismo europeo dei suoi maggiori partiti tra i quali appunto la esperti e gli errori fatti
Perché il ricorso fu negli anni Ottanta segretaria la SPD accanto al presidente leader effettivo partito in quanto candidato alla cancelleria che era allora fughe e li accompagnò
In quegli anni a una intensa attività operativa una non comune capacità di riflessione e produzione culturale scrisse saggi importanti anche tradotto in italiano sui problemi nuovi in cui la sinistra europea a cominciare dalla socialdemocrazia tedesca era chiamato a far rotte pubblico più tardi un originale libro sulla crisi del debito e sci politiche intitolato in lizza senza progetto e scritto insieme con altri due autori un liberale che fu poi ambasciatore tedesco a Roma una cristiano democratica Rita cinismo presidente del parlamento tedesco
Negli anni Novanta Klotz passò dall'impegno politico e di partito a tempo pieno con una certa civetteria presentò uno dei suoi libri
Dichiarandosi orgoglioso di essere funzionario del partito all'impegno accademico dopo l'unificazione tedesca fu in Germania orientale rettore dell'università di essere si ritirò infine a insegnare nell'università disse in galleria
Mantenendo tuttavia la direzione della rivista della Spd nuova società e svolgendo ancora un ruolo politico quando fu chiamato nel due mila e due dal governo asso veder a rappresentarlo nella convenzione di Brussel per la Costituzione europea fu un estimatore e un amico attento e caloroso dei piccini ne seguirà vicino di elaborazioni le difficili evoluzione contribuì decisamente a rafforzare i rapporti tra le scritte degli uffici e ad aprirci le porte dell'Internazionale socialista
Perciò questo mio ricordo dettato anche da motivi di personale riconoscenza e rimpianto
Robin Cook si fece conoscere io però intensamente fino agli anni Ottanta e Novanta sul piano internazionale come ministro degli esteri nel governo ombra
Tradizionale molto significativa istituzione britannica e poi a partire dal mille novecentonovantasette nel governo effettivo guidato Capponi Blair a conclusione del primo mandato
Di Blair come primo ministro Lozano fu confermato nell'incarico di ministro degli Esteri si disse e scrisse
Per essersi caratterizzato agli occhi se non di Blair gli altri nella dirigenza laburista in senso troppo europeistico
Divenne quindi leader parlamentare dei laburisti imprimendo in quel ruolo il segno di una rara efficacia oratoria e ha contezza di ingegno politico
Collaborano con lui nel Partito dei socialisti europei di cui divenne presidente ma ancor prima per l'elaborazione del programma comune in vista delle elezioni europee del mille novecentonovantanove
E tra loro ci fu dialogo aperto e vivace anche perché il suo era pur sempre un europeismo di stampo britannico
Infine nel momento della guerra con l'Iraq la rottura con Blair del quale pure non mise mai in questione la leadership e il merito storico dell'aver riportato i laburisti al governo dopo diciotto anni di opposizione
Cook non esitò a pronunciare alla Camera dei Comuni un discorso memorabile permettesse coraggio nell'esprimere il suo dissenso rassegnando poi le dimissioni dall'incarico la sua scomparsa ha davvero rappresentato una grave perdita per i laburisti e per il Parlamento della Gran Bretagna
Il richiamo a queste due figure ai loro contributi al loro esempio ci induce io credo a riflettere sulla necessità di una assai maggiore impegno di approfondimento sul piano politico e culturale della storia delle esperienze anche recenti delle politiche di governo delle elaborazioni e delle difficili discussioni che hanno caratterizzato e caratterizzano i partiti socialisti socialdemocratici e laburisti europee il loro sforzo per superare gravi momenti di crisi e per rinnovarsi come necessario in contesti nazionali profondamente mutati e in un contesto internazionale ancor più radicalmente mutato
Dobbiamo sentire l'esigenza di questo maggiore impegno di approfondimento specie quando da più parti si tende a presentare la socialdemocrazia ovvero il socialismo democratico europeo come un cane morto
Come un puro retaggio del passato cui sarebbe vano cercare di attingere per far vivere pesare un'ispirazione di sinistra nella fisionomia e nella strategia di un nuovo schieramento riformista e progressista in Italia
Picchiare un attimo di raccoglimento al ricordo di queste personalità del socialismo europeo io vorrei che noi un missino alla memoria di questi due leader socialisti il ricordo dei nostri di due nostri carissimi compagni che sono scomparsi che Piero Fassino
Ha voluto ricordare anche nella conclusione della festa nazionale dell'Unità c'è un rally la linea ridotti ad Aldo Aniasi
Due personalità molto significative indimenticabile il nostro partito della sinistra italiana
Fiorella che ci ha lasciato molto giovane le crudeli personalità del mondo cattolico democratico di quel cattolicesimo sociale che è una delle forze vive della sinistra del nostro Paese che ricordiamo come presidente della Regione Lombardia per una breve stagione e poi appassionata parlante
E dal Aniasi grande personalità della Resistenza
Indimenticato sindaco di Mila che ha voluto continuare la sua militanza socialista nel nostro Paese
All'insegna di quella passione unitaria chi è animato tutta la sua esperienza di leader riformista e di amministratori
Due personalità importanti e anche in qualche modo se mi permettete simboliche della ricchezza questo nostro partito delle sue radici del suo legame con la complessa storia del riformismo
Vorrei quindi che noi dedicassimo un attimo di raccoglimento memoria di questi personaggi
La parola Piero Fassino per la relazione
Nostro consiglio nazionale
Care compagne
Cari compagni teniamo questa sessione del Consiglio nazionale
Mentre la destra minata da una crisi profonda cerca di sopravvivere con una controffensiva politica e parlamentare
Una controffensiva disperata ma non per questo meno pericolo
Non da oggi conosciamo la loro spregiudicatezza
Sapere sapevamo che sarebbero stati capaci di tutto per difendere il potere anche di cambiare la legge elettorale
Anche a pochi mesi dalle elezioni da soli senza il consenso dell'opposizione
E aprendo una squallida compravendita nella quale perfino la Costituzione è ridotta Amercia discale
La legge elettorale in vigore non è perfetta e noi lo sappiamo bene non favorisce a sufficienza la coesione delle coalizioni e assegna un eccesso di potere ai partiti nella scelta dei candidati
Ma la legge Mattarella anche dei preti
Ha favorito il bipolarismo e l'alternanza ha garantito una misura crescente di stabilità dei governi e attraverso i collegi uninominali si è realizzato un rapporto tra eletti ed elettori di un avvicinato e costa da sempre noi chiediamo di valorizzare il presi e ovviare ai difetti della legge elettorale
Introducendo analogamente a quanto avviene in Francia il doppio turno di collegio che consentirebbe ad ogni partito di misurare il proprio consenso e al tempo stesso di rafforzare coalizione e governabilità
La destra con la sua controriforma aggrava i difetti e cancella i pregi della legge dice butta via il bambino e tiene l'acqua sporca
Se le coalizioni sono fragili già oggi con la nuova legge diventeranno evanescente
Oggi la stragrande maggioranza dei deputati e la totalità dei senatori eletta sotto il simbolo della coalizione con la controriforma della destra invece tutti i parlamentari saranno eletti esclusivamente sotto il simbolo del loro partito
Oggi quattrocentosettantacinque collegi uninominali della Camera e trecento e quindici del Senato consentono un rapporto degli eletti con i cittadini e con i territori con la nuova legge la lista bloccata su base regionale quei rapporti vengono spezzate
La stabilità è minata dalla modestia del premio di maggioranza alla camera dalla stravaganza del premio regionale al Senato congeniato in relazione ad annullare i possibili benefici che dà un premio di maggioranza dovrebbero derivare a chi vince le elezioni
Una stravaganza che può far saltare lo stesso bipolarismo
Impedendo la vittoria netta di uno dei due schieramenti e rendendo possibile quindi al ritorno a coalizioni che si formano in Parlamento dopo il voto nella trattativa tra i partiti e non davanti agli elettori prima del voto
Per non parlare del modo vergognoso con cui il centrodestra ha negato il diritto al delle donne ad un più ampio accesso in Parlamento
Affossando addirittura una sua stessa proposta pur timida e insufficiente di quote rosa che ignorando così sia l'articolo cinquantuno della Costituzione sia la direttiva europea in materia
Insomma meno coesione e più oligarchica
Meno stabilità e più frammentazione meno bipolarismo e più trasformista
E l'esatto contrario di ciò che serve al Paese
E infatti nessuno nella casa della libertà riesce a dire che questa riforma elettorale serve al Paese si limitano a dire che è nel loro diritto approvato noi pensiamo che ci siano fondate obiezioni di costituzionalità
Lo abbiamo detto in tutte le sedi innanzitutto al Parlamento
Ma ad altre magistrature spetta su questo punto l'ultima parola
A noi spetta il compito di dire agli italiani in modo chiaro e forte che questa controriforma è stata concepita proposta unicamente per gli interessi dell'attuale maggioranza ma non per quelli del Paese
La destra avverte la drammatica crisi di fiducia e di credibilità verso il governo che si è prodotta nella società italiana essa quindi che non potrà vincere le prossime elezioni e allora cambia la legge elettorale per evitare di per insomma muoia Sansone con tutti i filistei un'armata in rotta che dà fuoco ai campi e avvelena i pozzi
Per questo dobbiamo riuscire a far capire al Paese il significato politico di questa battaglia parlamentare
Non si contrappongono due modelli di tecnica parli elettorale
Non è una disputa del tutto legittima tra sostenitori del proporzionale contro fautori del maggioritario
Quel che si sta manifestando in Parlamento è il vero grande conflitto di interessi interessa di una coalizione che non vuole perdere il potere contro l'interesse del Paese che ha bisogno di una maggioranza certa di un governo stabile forte e autore
La nostra non è una battaglia solo a vantaggio del nostro schieramento
Ma nell'interesse dell'Italia che ha bisogno di stabilità e governabilità
Il nostro Paese faticosamente approdato negli ultimi dieci anni al bipolarismo di coalizione alla democrazia dell'alternanza
Nulla di buono verrebbe Alitalia al suo sistema politico dal ritorno ad un passato di maggioranze incerte e variabile
Nel francamente appaiono convincenti
Ipotesi di grandi coalizioni che non si capisce sulla base di quale Comune piattaforma politica e programmatica potrebbero formarsi
Il fatto che oggi vi sia una larga e condivisa diagnosi comune sui problemi del Paese non significa affatto che comuni e condivise siano le soluzioni
Stante che proprio in questi cinque anni su questioni cruciali dalla politica estera alla giustizia dalla politica economica le questioni istituzionali ci sono evidenziate ammette alternatività di proposte e di soluzioni politiche
E anche i riferimenti a esperienze di altri Paesi appaiono astratte forzati in tutta Europa sono al governo coalizioni politiche che hanno vinto le elezioni in competizioni con coalizioni di segno opposto
E là dove si è formata una grande coalizione come in Germania ciò è avvenuto per stato di necessità e non per progetto politico
Era stradale Angela Merkel hanno chiesto il voto agli elettori tedeschi per proposte alternative e soltanto un risultato di parità nelle urne ha costretto coi leaders da far di necessità virtù
Noi riconfermiamo dunque la nostra determinazione operare perché bipolarismo e democrazia dell'alternanza si consola il mandato a governare deve derivare dal voto degli elettori ed è su questa base che si devono formare maggioranze e Governo
Il che significa che se una maggioranza di governo viene meno e nuovamente con il voto degli elettori che si deve individuare si debba governare il Paese
Con Romano Prodi e con l'Unione noi ci stiamo battendo perché chi vince li ottiene la maggioranza dei consensi posso governare davvero
Questo dunque il senso politico del conflitto in atto sulla legge elettorale
Si tratta dell'ultimo frutto avvelenato di cinque anni di governo
Un governo tanto arrogante nell'ostentazione della forza quanto confuso nell'analisi e negli obiettivi
Tanto efficace nell'alimentare le aspettative quanto fallimentare nella realizzazione
Doveva essere il nuovo il governo del nuovo miracolo economico
E invece siamo alla crescita zero al crollo della produttività del sistema Italia e alla caduta di competitività delle nostre produzioni
Aumento del costo del lavoro per unità di prodotto ma non aumento non salari e tanto meno i redditi delle famiglie come dimostra la riduzione dei consumi in particolare e la cruciale quarta settimana del mese
Doveva essere il governo delle grandi opere infrastrutturali e invece il novanta per cento dei cantieri aperti sono quelli che utilizzano investimenti decisi negli anni di centro sinistra
Mentre il quinquennio si chiude con un malinconico taglio di trasferimenti all'Anas e alle ferrovie
Doveva essere il Governo che tagliava le tasse a tutti e invece grazie al condono Isma'diffuso a piene mani siamo ormai perfino i condoni preventivi sono riusciti nel capolavoro di aumentare la pressione tributaria mentre crollano entrate fiscali ordina e mentre si moltiplicano le manovre correttive perfino durante la discussione della legge finanziaria i conti pubblici sono fuori controllo il deficit galoppa verso il sei per cento l'avanzo primario ormai un ricordo che il debito ha ripreso cresce
E di questo passo appare concreto il rischio che l'Italia nel due mila sei non riesco a onorare gli impegni di riduzione del deficit assunti dal Governo con Bruxelles
Doveva essere il Governo che rilanciava il Mezzogiorno
E invece ma il Sud uscito dalla politica italiana come con questo governo
Che a dispetto dei maggiori consensi raccolti nel due mila uno proprio nelle regioni meridionali non è stato capace di liberarsi di un vecchio pregiudizio dove il Mezzogiorno è sempre un problema quando invece può essere una leva straordinaria per lo sviluppo di tutto il Paese
Doveva essere il Governo che dava tutti i maggiori opportunità
E invece sono aumentati i bisogni e resta nomi sconosciuti IMEI
è aumentata la precarietà del lavoro mentre si rafforzano le corporazioni si tagliano le risorse per essenziali servizi di welfare locale si fermano privatizzazioni e liberalizzazione
Doveva essere il Governo che offriva alle famiglie maggiori certezze e invece anno dopo anno è cresciuta la solitudine delle famiglie a cui non sono state date politiche per l'infanzia per gli anziani per pari opportunità precotti
Il risultato è un grave impoverimento sociale
E la diffusione di un clima di insicurezza inquietudini milioni di famiglie
A fronte del quale la promessa di una casa per tutti appare l'ennesimo annuncio miracolistico di un venditore di nuvole sul viale del tramonto e che ormai non convince più nessuno
Doveva essere il Governo che garantiva più sicurezza ai cittadini
Invece mai come oggi si diffonde un acuto senso di insicurezza
La criminalità come dicono le cifre è in aumento e in aree cruciali del Mezzogiorno a cominciare dalla Calabria la criminalità organizzata attorno a farsi sfrontatamente aggressivo
Doveva essere il Governo che rilanciava la nostra politica estera facendo dell'Italia un protagonista globali
E mi fece il confuso impastato di euroscetticismo di collateralismo esclusivo solitario a fianco dell'amministrazione Bush ha reso l'Italia un Paese privo di peso inaffidabile a Bruxelles e rilevante a Washington
E l'ennesimo pesante taglio di risorse al bilancio della Farnesina previsto dalla Finanziaria
E in particolare lo svuotamento del capitolo di bilancio sulla cooperazione allo sviluppo in una misura che rende ormai impossibile onorare ogni impegno internazionale assunto in questo campo dall'Italia suona come la confessione
Di un ridimensionamento di rango della nostra politica
A questo fallimentare bilancio di governo si deve aggiungere il costo civile e democratico dei continui strappi al sistema istituzionale
Il tentato stravolgimento della Costituzione con i colpi di maglio di una maggioranza blindata
La riduzione della politica della giustizia ad una lotta continua alla magistratura
Lo stillicidio di leggi ad personam ultima la ex Cirielli fondato sul presupposto che ci si difende dai processi e non nei processi il tentativo di mettere le mani sull'informazione e di alterare le norme sulla par condicio
Un modo di governare che ha logorato l'Italia ne ha mortificato potenzialità e volontà e ha deluso molti degli stessi elettori che nel due mila uno avevano guidato il centrodestra guardato il centrodestra con fiducia e infatti l'attuale maggioranza parlamentare non è più da tempo maggioranza nel Paese
Non lo dicono solo i sondaggi lo dicono soprattutto le elezioni
Dalle amministrative del due mila due due mila tre due mila quattro passando per le elezioni europee del due mila quattro le regionali del due mila cinque
Fino alle comunali di Bolzano della settimana scorsa la destra ha perso tutte le parti
Il che non significa naturalmente che la destra abbia già perso anche le prossime elezioni politiche
Ma certo quella sequenza continua di sconfitte indica una frattura profonda né la credibilità di questa destra agli occhi del Paese una crisi di consenso e di credibilità che stanno del centrosinistra sanare
Con una proposta che istituisca gl'italiani speranza e fiducia
D'altra parte le ripetute sconfitte la vera e propria crisi di consenso ormai cronica
Hanno alimentato lo scontro all'interno della coalizione di governo
Uno scontro che ha travolto prima il ministro Siniscalco non più disposto sia pure tardivamente ad avallare una politica irresponsabile poi il segretario dell'UDC Follini la cui critica severa non ha risparmiato la stessa leadership di Berlusconi
Anche per questo la destra vuole cambiare le regole del gioco
Lo scontro tra i partiti del centrodestra raggiunta una tale intensità da rendere di fatto impossibile la confluenza dei diversi elettorati su un candidato comune come prevede l'attuale sistema uninominale
Non a caso perfino l'indicazione del candidato di coalizione alla presidenza del Consiglio previsto dalla Controriforma come condizione per concorrere al premio di maggioranza sarà offuscata velata nel centro destra dalla competizione proporzionale tra i quattro capilista
Un segnale politico chiaro
Dato che non riescono più a contare sulla forza che scaturisce dall'Unità stanno cercando di trovare ancora qualche marginale vantaggio dalla loro divisioni
Sta qui il senso politico della loro disperata controffensiva che tuttavia non ci ha trovati impreparati
A distanza di poche ore dall'approvazione alla Camera della nuova legge elettorale
Quattro milioni e trecento mila cittadini domenica sedici ottobre si sono messi in fila per votare alle primarie dell'Unione
E hanno votato in massa per Romano Prodi
è stata una straordinaria manifestazione di unità
E per le sue inedite dimensioni ha sorpreso tutti
Ma soprattutto ha lasciato letteralmente sgomenti i nostri Aversa
Pensavano di aver trovato una via d'uscita alla loro crisi truccando le carte
Pensavano di aver fiaccato il nostro morale con la loro vittoria parlamentare
Ci sono trovati invece davanti ad un eccezionale prova di forza da parte del centrosinistra unito
Una grande forza tranquilla tanto determinata quanto serve
I partiti hanno promosso e organizzato le primarie aprendosi così alla società i cittadini hanno risposto compassione generosità voglia di esserci e di contare
Un grande movimento di popolo
Un grande movimento di cittadini nel quale partiti e movimenti politica e società civile
Si sono fusi tra loro come dimensioni distinte di un medesimo impegno
Con queste primarie gli elettori hanno espresso tre domande che impegnano adesso il centrosinistra a risposte adeguati
In primo luogo una domanda di partecipazione
E noi stessi non avevamo colto appieno
E che ora necessita di essere corrisposta
Individuando sia comprimarie sia con altre modalità
Forme di partecipazione che consentano un rapporto più diretto tra cittadini e politica tra i lettori e delle
Poi una domanda di cambiamento di aria pulita di svolta e la guida del Paese
Che sollecita il centrosinistra a rendere sempre più chiaro e percepibile il suo progetto per il Paese e il programma di governo
Mano a mano che ci avviciniamo alle lezioni cioè al momento nel quale ci rivolgeremo agli elettori chiedendo un voto per governare e sempre più importante dire quel che vogliamo fare come vogliamo guidare questo Paese che futuro proponiamo all'Italia
è un'esigenza a cui ormai da mesi stiamo lavorando insieme a Prodi alle altre forze del mio
La Conferenza nazionale che il nostro partito terrà dal primo al tre dicembre a Firenze in vista della convenzione dell'unione di fine gennaio si propone di contribuire ad un progetto un programma di governo che corrisponda alle attese degli italiani
E infine dalle primarie è venuta una domanda di unità
Non contraddetta dal fatto che alle primarie partecipassero più candidati anzi
Tutti abbiamo colto come la giornata del sedici ottobre
Sia stata caratterizzata in tutti gli elettori quale che fosse il candidato per cui ognuno avrebbe votato da una straordinaria tensione unitaria
Ben rappresentato peraltro dal settantacinque per cento dei consensi a Romano Prodi
Misuriamo qui tutto il cammino percorso in questi anni di ricostruzione dall'opposizione di una prospettiva di governo per il centrosinistra
Se c'era un terreno sul quale la destra rassicurarvi sovrastanti era quella della leadership
In cinque anni la situazione si è rovesciato
Berlusconi ha ridotto al rango di capolista di Forza Italia
La sua candidatura alla premiership sapientemente spostata sullo sport al massimo un primus inter pares ed è iniziata la competizione per chi ne prenderà il posto all'indomani della sconfitta da quest'altra parte del campo la leadership di Romano Prodi mobilita l'impegno attivo di milioni di cittadini
E anche chi non ha votato Prodi alle primarie
Perfino che si è candidato in alternativa Luís riconosce la sua leadership
Grazie ad un risultato che assegnando a Prodi tre quarti dei consensi non alterato i rapporti di forza all'interno del centrosinistra come qualche commentatore troppo interessato forse auspica
Loro scommettono sulla divisione noi scommettiamo sull'Unità perché di unità e di coesione che ha bisogno l'Italia che si trova dinanzi ad un passaggio difficile reso più arduo da guardo dal fallimento del governo di centrodestra
Non è solo la gravità della situazione economica preoccuparci
è una sfida storica quella che ci troviamo davanti
Si tratta di definire l'identità e il ruolo la missione del nostro Paese
In un quadro di radicale cambiamento del mondo dell'Europa della nostra società
Tutto intorno a noi è in rapido movimento
La globalizzazione sta mostrando già oggi un volto diverso rispetto a quello spiccato temuto solo pochi anni fa
L'idea che il mondo globalizzato potesse divenire l'impero del pensiero unico sta cedendo sotto i colpi del nascente protagonismo di giganti come la Cina l'India il Brasile che non si accontentano di attendere quel che si decide a Washington o a Bruxelles o a Tokio
Basti pensare a che cosa è diventato il WTO
In modo che oggi appare chiaro quanto fosse schematico approssimativo ieri io era rappresentato come uno dei bastioni del comando dell'impero americano e occidentale
Oggi come emerge anche nei difficili negoziati Vito di Doha e l'Arena di uno scontro multipolare
Nei quali sono i nuovi paesi emergenti a chiedere l'apertura dei mercati è libero commercio ed è l'Occidente a ritrarsi impaurito quasi nostalgico del protezionismo
La Cina vuole più libertà di vendere i suoi prodotti industriali l'India vuole più mercato dei servizi il Brasile più mercato in agricoltura
Stati Uniti ed Europa palleggia noto a loro la responsabilità di resistere dietro barriere che tutti sanno destinate prima o poi a crollare
Si muove il mondo arabo e musulmano
Che sembra Zeme resto offrire nelle doglie del parto di una sua difficile ma obbligata avvia la modernizzazione società segnata dallo scontro sempre più evidente tra forze riformiste secolarizzati i ragazzi di Beirut le donne marocchine gli elettori iracheni e pulsioni integralisti che e fare basti pensare all'Iran singolare caso di democrazia illiberale
Stretta tra l'intolleranza fanatica di una teocrazia di cui abbiamo condannato senza reticenze
L'inaccettabile attacco all'esistenza stessa di Israele e la pressione riformatrice di una società resa più sensibile all'apertura del nuovo dall'impressionante dinamismo democratica
Si muove l'America latina come si è visto qualche giorno fa nel vertice panamericano dei capi di stato di governo di quel continente
Si muove perfino un'Africa che pur tra sofferenze indicibili di quell'umanità dolente sfruttata diseredata
è alla ricerca di vie nuove che rendano meno insopportabile il presente minuti sul futuro
Un movimento globale che ci riguarda riguarda l'Occidente
Sollecitato a non attardarsi oltre e ad abbandonare vecchi schemi e faccio l'incertezza
Lei era degli equilibri statici e per sempre le nostre spalle
D'ora in poi l'equilibrio la stabilità l'ordine saranno dinamici o non sarà
Il riequilibrio dinamico presuppone una forza motrice e una la porta
La forza motrice e la causa dei diritti umani della libertà della democrazia
Della giustizia che appaiono sempre di più valori universali non subordinato di ad alcuna ragione di Stato etnica o religiosa
La la portante il multilateralismo
La costruzione di un diritto cosmopolita il potenziamento delle istituzioni internazionali nella direzione di una sovranità condivisa e concertata
Agro parità dei problemi deve corrispondere sempre di più globalità risoluzione
E la sola dimensione della sovranità nazionale appare insufficiente
A costruire realizzare risposte che richiedono una comune solidale responsabilità delle nazioni
Servono livelli sovranazionali di decisione che solo possono essere realizzati se in ogni continente crescono e si rafforzano e si estende
Politiche di integrazione sovranazionale
E se le istituzioni politiche internazionali vengono dotate dei poteri delle risorse degli strumenti necessità
E da questa lettura dello scenario internazionale che discende la nostra posizione sull'Iraq
Non abbiamo ragione di cambiare il nostro do ad una guerra
Che ancora in queste settimane si è dimostrato essere stata fondata su menzogne e motivazioni strumentali
E anzi molti lati oscuri
Di quel che è chiamato il leader che impongono mi servirà impongono al nostro governo di abbandonare reticenze doppie verità
Per dire al Parlamento l'opinione pubblica se e come l'Italia sia stato effettivamente coinvolta in quelle torbide vicende
Ne abbiamo ragione di cambiare il nostro severo giudizio critico sul modo con cui l'Amministrazione Bush ha gestito l'occupazione dell'Iraq
Pragmaticamente rappresentata dalle immagini di corpi e volti sfigurati dai caschi mezzi usati a Falluja
E anche di questo chiediamo al governo di riferire in Parlamento
Soprattutto quel che ci preme oggi è indicare una via di uscita
Che consenta all'Iraq approdare a una stabilità democratica di consegnare agli iracheni la piena sovranità del loro Paese
D'altra parte il due mila cinque ha fatto maturare processi che rendono questi obiettivi realistici
è stata eletta un'assemblea costituente
Assunto il potere un nuovo governo più rappresentativo
L'Iraq agli Jalal Talabani un Presidente della Repubblica di sicuro orientamento democratico
La Costituzione è stata adottata e ratificata da un referendum popolare e tra poche settimane un nuovo Parlamento sarebbe è un cammino democratico che consente di guardare al due mila sei come nell'anno in cui dopo le fasi della guerra e del dopoguerra aprire una terza fase caratterizzata dal trasferimento all'autorità irachene di una piena sovranità
è questo il senso e in tale scenario appare dunque realistico prevedere il superamento del regime di occupazione con l'avvio del rientro in patria delle truppe vista straniere istanza in Iraq è questo il senso dell'impegno più volte annunciato da Prodi della volontà del centrosinistra di presentare al Parlamento
Immediatamente dopo la formazione del governo
Un calendario per il rientro dei soldati italiani
Definendone con le autorità irachene le modalità in ragione che le condizioni di sicurezza siano garantiti
E accompagnando tale decisione con un programma di aiuti alla ricostruzione civile ed economica dell'Iraq con questo stesso approccio va apprezzata la proposta avanzata dal governo israeliano l'Unione europea per una presenza di pace civile militare lungo il confine tra Egitto e territorio di Gaz
C'è in questa richiesta un atto di fiducia verso l'euro che può favorire il superamento di anni di diffidenza e incomprensione tra Tel Aviv e Bruxelles
E si apre all'Unione Europea la concreta possibilità di un ruolo più attivo nel processo di pace in Medio Oriente
Dopo che come il ritiro israeliano da Gaza si sono aperti spiragli che sarebbe grave responsabilità lasciarli chiusi
E come è analogo approccio va affrontata la questione iraniana
Sostenendo con convinzione l'iniziativa dell'Unione europea e rendendo consapevole la dirigenza di te che è interesse dello stesso Iran dare alla comunità internazionale sicure verificabili garanzie che il ricorso a tecnologie nucleari serate esclusive fini civili e non metterà a rischio la sicurezza del mondo
Insomma serve scommettere con determinazione su una politica che chiami ogni nazione una comune assunzione di responsabilità in nome di un destino comune del pianeta a cui sono legate sempre di più le sorti di ogni Stato di ogni tipo
è questa anche la condizione per rendere anche più fa ancora più efficace l'impegno contro il terrorismo che ancora in questi giorni ha colpito così atrocemente Jordan
Sono sfide per l'Occidente
Sono sfida per l'Europa chiamati a proporsi come i più tenaci pazienti determinati costruttori di un multilateralismo dei diritti e della democrazia
Non a caso anche l'Europa sta cambiando
Svanita l'illusione di un'Europa in qualche modo al riparo dalle tempeste che scuotono il mondo sta crescendo dinanzi ai nostri occhi un Europa crocevia di tutte le tensioni e le pulsioni di questo nostro tempo in cui sta l'Europa dagli incerti confini adesso nella quale dopo l'allargamento dieci nuovi membri altri Paesi vogliono entrare
L'Europa è amata e odiata dal vicino Oriente arabo e musulmano che apre il suo apporto alla Turchia
L'Europa che torna in Palestina chiamata da Israele
L'Europa che all'Islam dentro di sé dalla Turchia alle periferie di Parigi
E che di fronte all'intolleranza xenofoba in Germania della guerriglia magrebini Franza del terrorismo emigrato in Gran Bretagna Spagna Olanda Italia torno interrogarsi sulla sua identità le sue radici le sue sculture le sue religioni
L'Europa che boccia la costituzione nel momento in cui ne avrebbe più bisogno
L'Europa che non riesce a trovare un'intesa minima su un modesto bilancio comunitario proprio mentre avverte che bisognerebbe spendere di più per la ricerca almeno per l'agricoltura
L'Europa difficile pure indispensabile
Sì perché non uno solo dei problemi che affliggono l'Europa si risolve tornando alla sola sovranità delegazione
Tutto dice che il rischio dell'Europa non sta nell'aver osato troppo ma troppo poco
E che a metà del guado non si può stare a lungo
Tema e se ne travolti dalla corrente
Si impone per ciò consente la ripresa di un cammino di integrazione che scommette assistito più alta
L'unione economica dopo l'unione monetaria per restituire all'Europa una crescita più alta
La politica estera e di difesa comune per consentire all'Europa di avere voce ruolo nella vita del mondo
La costruzione dello spazio comune di cittadinanza e di sicurezza per superare le paure che i referendum francese e olandese hanno fatto a me
E in uno scenario mobile e dinamico come questo che mi interessava qui evocare più che descrive lo definirei che l'Italia deve muoversi
E in questo scenario che l'Italia deve trovare una sua vocazione storica e civile verrebbe da dire intellettuale e morale prima ancora che il socio economica e produttive
Per reagire al declino l'Italia deve darsi una grande missione collettiva
Capace di mobilitare le straordinarie risorse umane delle quali il nostro Paese risponde e altre di attirarli dall'Europa dal Mediterraneo dal mondo
Una missione non solitaria né velleità una missione europea e mediterranea che valorizzi la nostra naturale vocazione storica oltre che geografico
Di cerniera tra Occidente e Oriente tra Est e Ovest tra nord e sud
Una missione verrebbe da dire che faccia del nostro meticciato non un fantasma da esorcizzare ma una straordinaria occasione da cogliere e valorizza
I fuochi della banlieue parigina
Che non a caso si sono estese alle periferie di altre grandi città
Sono lì a dirsi quanto anche l'Europa si sposta i rischi della disgregazione sociale
Del conflitto etnico religioso
Della ribellione di chi si sente sospinto fuori dalla vita
E privato di quei sogni di quelle speranze che alimentano l'esistenza quotidiana di un individuo
E ci dicono quanto la coesione sociale il senso di appartenenza ad una comunità la sicurezza di reddito di lavoro di di
Siano non l'uso del passato ma la condizione per tenere unita una società
Di fronte alle tante difficoltà del modello sociale
Che in Europa tutelato diritti e lavoro
E offerto crescenti opportunità tanti
Ci siamo domandati spesso ci domandiamo spesso possiamo ancora permetterci uno
Forse l'interrogativo va rovesciato
Proprio guardando i fuochi di Parigi viene da chiedersi possiamo non permettercelo
Possiamo davvero proporrà i nostri concittadini una società in cui lavoro sia permanentemente precari il diritto alla cura affidato alla sola ricchezza l'accesso allo studio vanificato dall'assenza di opportunità
Pensiamo che le nostre opinioni pubbliche siano disposti ad accettare di vivere in una società segnata dalla solitudine dall'ascesi stanziale dallo squallore della precarietà dalla paura dell'insicurezza
è evidente quale sia la risposta
No non possiamo rinunciare a perseguire quelle certezze di vita di reddito di lavoro essenziali perché ciascuno possa guardare alla propria esistenza con speranza
E poiché è tuttavia tutto ciò che cambia intorno a noi ci dice che non possiamo credere semplicemente di difendere inalterate le forme e i modi con cui per lungo tempo ci siamo abituati a lavorare a produrre a consumare a vivere
Il vero tema non è se possiamo permetterci ma come possiamo permetterlo cioè come possiamo e dobbiamo ripensare e organizzare la nostra società garantire anche nella società flessibile anche nella modernità liquida direbbe Baudo diritti certezze opportunità
Se questa è la portata della sfida
Allora si
Abbiamo bisogno di un governo di un programma
Ma anche e forse ancora di più di una cultura politica
E di un soggetto che la
E qui facciamo i conti
Con le culture del Novecento della loro dimensione europea occidentale nella loro peculiarità italiana per molti versi assolutamente originale
Facciamo i conti con la loro perenne eredità ma anche con i limiti di esperienze pensate e praticate in un altro mondo con l'esigenza che esse manifestano di essere assunte è superata in un pensiero nuovo nel secolo che viene la storia la storia ci insegna che le culture vivono solo se si aprono si incontrano si mescola nel maso chiuso della loro orgogliosa presunta autosufficienza preferiscono e muore
Se questa convinzione profonda alla base del progetto dell'Ulivo
Per questo l'Ulivo non è ancora un partito ma non è mai stato fin dalla sua nascita nel novantasei solo un cartello elettorale
Perché la sua ragion d'essere non ha a che vedere solo con la forza uniti si vince
Ma a che vedere con la ragione stessa solo mettendo insieme storie esperienze e culture diverse
Possiamo lavorare a una cultura politica nuova non ignara del passato né priva di radici ma capace di fare incontrare riconoscere le diverse radici del riformismo italiano per guardare al presente e al futuro per guidare il cambiamento
Queste all'impresa la grande impresa collettiva che dobbiamo porre al vuoto decadente declinante della destra
Non una formula organizzativa non un espediente elettorale o politici di spicco
Saremmo sono spesso improduttivo terreno su cui si è arenata la destra
Ma un messaggio al Paese una chiamata al servizio gli uni degli altri l'assunzione di un compito grande per il quale valga la pena di spendersi senza riserve e senza risparmio
Questo per noi è l'unico
A questo obiettivo abbiamo lavorato e lavoriamo da
Dopo la sconfitta del due mila uno ci dicemmo che dovevamo rimuovere le cause della divisione del centrosinistra
E dovevamo costruire un'unità allarga i soldi
Uno schieramento politico ampio appena
Proponesse al governo Berlusconi un progetto alternativo attorno alla leadership di Romano Prodi
Questo lavoro è stato portato a te oggi abbiamo l'Unione
Uno schieramento di centro sinistra che era per la prima volta è maggioranza nel Paese uno schieramento capace di attrarre forze politiche movimenti e cittadini
Uno schieramento così forte pandoro ai nostri a versare a cambiare le regole del gioco non per riuscire a vincere l'oro possibilità essi stessi ormai escludono ma per rendere precaria e fragile la nostra vittoria che loro per primi considerano inedita
Ma in questi anni abbiamo anche se il prode
Che l'unità del centrosinistra era condizione necessaria per vincere le elezioni ma non sufficiente
Per garantire stabilità affidabilità coesione coerenza al nostro governo
L'Unione ha bisogno di un baricentro di una forza centrale dello schieramento
Che si faccia carico dell'armonia dell'intero disegno
E con la sua forza via solidità e coesione alla coalizione e all'azione di governo
Solo l'Ulivo come Casa comune dei riformisti può ambire a svolgere questa funzione
Questa esigenza noi la poniamo da tempo
Questa fu una delle ragioni non l'unica ma certamente una delle ragioni che ci portarono la svolta dell'ottantanove
Questa stessa esigenza fu una delle ragioni che ci portò al passaggio dal PDS ai Democratici di sinistra
Allargando la configurazione del profilo del nostro partito in funzione di una più ampia aggregazione di cultura riformista
Questa stessa aspirazione ha mosso la creazione dell'Ulivo nel novantasei
E l'esperienza di governo di quegli anni
E sempre per rispondere all'esigenza di dare centro sinistra un baricentro forte abbiamo tirato vita la lista Uniti nell'Ulivo le elezioni europee del due mila quattro
Alla federazione dell'Ulivo alla presentazione della lista in nove delle regioni nelle quali si è votato la scossa prima
Il trentun per cento raccolto le elezioni europee trentaquattro virgola cinque per cento raccolto le Regionali ci dicono che l'Ulivo incontra una domanda di unità largamente diffusa nel Paese
è una scelta insomma che noi teniamo al centro del nostro percorso politico
E del nostro impianto strategico da tempo
Sia pure declinando ogni volta in sintonia con lo scenario le evoluzioni del quadro politico
La controffensiva della destra sul terreno della riforma elettorale dieci Amoroso successo delle primarie ci spingono oggi a riprendere il cammino unitario superando l'impasse che si era determinato nei mesi scorsi con le decisioni della Marguerite
Sulla base di queste ragioni propongo perciò il consiglio nazionale che i Democratici di sinistra colpe
La proposta avanzata da Romano Prodi di presentare per l'elezione della Camera dei deputati la lista unitaria dell'Ulivo
Mentre per l'elezione del Senato della Repubblica
Dove una maggiore articolazione di liste è funzionale al meccanismo di attribuzione di premio di maggioranza ci presenteremo come convenuto con Prodi e le altre forze dell'Ulivo con il nostro simbolo della Quercia e della rosa del PSE
E in coerenza con le ragioni e gli obiettivi che ispirano l'Ulivo la lista unitaria siamo pronti a concorrere sia alla Camera che al Senato la Costituzione dei gruppi parlamentari dell'Ulivo
La lista dell'Ulivo vedrà la partecipazione nostra e della Margherita
E sarà aperta alla partecipazione di altre forze politiche associazioni e movimenti che condividono di progetto ulivista
Non quella dei compagni dello SDI
Che hanno scelto di impegnarsi in una lista comune con radicali e Nuovo PSI di Bobo Craxi
Un progetto politico che abbiamo apprezzato
Nella sua finalità di aggregare forze fino a ieri collocate nel centro destra
Nonché di riaggregare una presenza socialista radicale e libertaria che sta nella storia politica del nostro Paese
è un progetto che non consideriamo concorrente ne divergente dal nostro
L'obiettivo dell'Ulivo è unire i riformismi oggi con le forze già pronte e disponibili in un domani che noi auspichiamo vicino
Incontrandosi con chi sia pure con un percorso oggi distinto punta allo stesso obiettiva
Proprio l'obiettivo strategico
Di dare un centrosinistra largo un baricentro riformista forte ci fa guardare alla formazione della lista dell'Ulivo non soltanto comodi un accordo elettorale Momentary
La lista unitaria assenso in quanto siano espressione di un progetto politico
Costruire in Italia una grande forza che per ruolo radicamento sociale e consenso elettorale
Assolva alla stessa funzione a cui da tempo negli altri paesi corrispondono grandi forze progressiste e riformista
Anzi se l'esperienza della lista unitaria le elezioni europee e regionali
Ha avuto difficoltà a tradursi in progetto politico
Ciò è accaduto proprio perché da parte di taluni è stata concepita pensata e praticata più come momentaneo accordo elettorale che come progetto politico
E invece quel che serve è proprio una grande forza che persegua due obiettivi
Consolidare il bipolarismo e la democrazia dell'alternanza e fare assolvere alle forze riformiste di cui noi siamo tante espressioni un ruolo centrale nella stabilizzazione dell'assetto politico del Paese
In questi dieci anni anche il sistema politico italiano è venuto riorganizzandosi come in tutta Europa intorno ad un sistema bipolare di coalizione
In cui un campo plurale di forze progressiste compete con un campo plurale di forze conservatrici quel che tuttavia nelle generalità degli altri paesi rende stabile quella dialettica e che i due schieramenti sono ciascuno guidati da una forza principale
Di vasto consenso elettorale di forte radicamento sociale di riconosciuta affidabilità e per questo in grado di dare alla propria alleanza leadership coesione solidità e credibilità
Insomma non sfugge a nessuno
Che con la modifica della legge elettorale la destra punta a destabilizzare l'assetto politico istituzionale del bipolarismo
Non avendo in Parlamento i rapporti di forza che ci consentono di sbarrare la strada a questo progetto noi possiamo contrapporre una scelta politica
Che facendo entrare in campo un nuovo soggetto forte
Stabiliti la lo vedo da la dove la destra vorrebbe destabilizzare
L'Ulivo che pensiamo e il soggetto chiamato ad assolvere questa funzione in un'unione di centro sinistra la
Perdoni denominare questo progetto è stato usato in queste settimane l'espressione Partito Democratico
Si può discutere se sia
La dizione più efficace ma non fermiamoci alle parole andiamo alla sostanza
Quella denominazione vuole indicare un nuovo orizzonte entro cui realizzare l'incontro di culture riformiste diverso
In un tempo in cui occorre ripensare anche i contenuti e le forme della democrazia e non solo per come e configurato il sistema politico italiano
Ma per come è cambiata la società e il mondo
Non solo ma sempre di più oggi la qualificazione di democratico
Tende a coincidere con l'identità e culture progressiste
Di fronte ad una destra che invece in Italia ma non solo qui si manifesta sempre di più con tentazioni oligarchi che populiste e plebiscitarie
In questo senso possiamo riconoscerci in quell'espressione
Forte anche del fatto che noi stessi all'atto della svolta ritenemmo di coniugare nel nostro nome in termini democratici e sinistra
In ogni caso non facciamo se assorbire da dibattiti nominalistici
Il partito democratico è un approdo di un cammino non bere e di un progetto politico molto ambizioso che non si misura e non si può realizzare nel giro di pochi mesi
è una sfida che dovrà impegnare energie politiche culturali e sociali un processo molto ampio aperto che deve mettere in moto risorse energie della società italiana
Sarà un processo graduale che dovrà procedere per tappe che non passa per la risoluzione dei partiti coinvolti ma farà leva sul loro protagonismo e sul loro radicamento nella società italiana
E dovrà essere un processo sostenuto da una larga discussione
Che consenta di verificare sempre con modalità trasparenti e democratiche il consenso ad ogni decisioni che via via sarà su
In ogni caso oggi questo cammino unitario non può che ripartirà da lunedì
E dall'Est e all'esperienza e dall'esperienza politica che intorno a questo simbolo si è costruita in questi anni
L'Ulivo come Casa comune dei riformisti
L'Ulivo come luogo dell'incontro di diverse culture esperienze progressista del nostro Paese impegnate nel costruire un progetto comune è un soggetto politico che è l'unica
A questo progetto i DS vogliono concorre con la loro identità di grande forza del socialismo europee consapevoli che si tratta di fare incontrare culture storie riformiste diverse una delle quali è la storia di cui noi siamo espressione
Evidente che è del tutto caricaturale e va respinta qualsiasi tendenza spiegare un processo politico nuovo come la negazione del socialismo europeo della sinistra
In realtà il socialismo europeo in particolare la socialdemocrazia come ricordava anche questa mattina Giorgio Napolitano
Devo Carducci Robin Cook Peter pro continua ad essere l'esperienza storica della sinistra più fecondo rispetto ad altre che sono state assai più drammatiche e tragica
Non solo ma il socialismo europeo come sappiamo bene noi che ne siamo parte lo conosciamo è tutt'altro che sta anzi ha manifestato una capacità di rinnovamento costante e continuo come dimostra la storia di tanti partiti che dopo aver conosciuto crisi e sconfitte sono tornati a essere partiti di governo e di largo consenso elettorale
Ancora recentemente toni tinte
Uno dei teorici della terza via il consigliere di Tony Blair
Riflettendo su come si rinnova il socialismo europeo ha richiamato esplicitamente l'esempio della Svezia cioè un grande partito socialdemocratico forse il più simbolo a dimostrazione del fatto che non si costruiscono nuovi orizzonti e nuovi soggetti negando storia esperienza della sinistra europea
Peraltro la socialdemocrazia ha avuto la capacità e non da oggi grazie alla lungimiranza di personaggi come per anni palmette Rice da almeno venticinque anni di guardare oltre la dimensione europea
E di capire che il socialismo europeo ha bisogno per essere fecondo di muoversi in un orizzonte globale più a
Tant'è che se guardiamo all'ampiezza la dimensione già assunto oggi l'Internazionale socialista possiamo facilmente constatare come la sua composizione si sia allargata partiti di ogni continente
Espressione di storie e culture esperienze molto più articolato e molto più vaste del solo socialismo europea
Insomma la questione non è liberarsi della nostra storia
Ma come la si fa vivere facendo la incontrare con altre per costruirne insieme una nuova e più vera
No il forte di una storia di un'esperienza di una cultura in cui si identificano in Europa milioni di donne e di uomini vogliamo fare incontrare la nostra cultura con quella di altri riformisti
A partire qui in Italia da quelle riformismo cattolico cristiano che ha certamente nel nostro Paese un rilievo una consistenza più pregnanti di quanto non abbia in altri paesi
Una tale impostazione consente anche di affrontare in avanti in positivo le diverse appartenenze internazionali dei partiti dell'Ulivo
DS Margherita possono benissimo unirsi in Italia nell'Ulivo per dare una guida riformista forte al centrosinistra italiano e contemporaneamente lavorare in Europa ciascuno nel proprio campo
Perché si determini una convergenza tra le famiglie riformisti europei a cominciare dall'incontro che si può realizzare fra la famiglia socialista la famiglia liberaldemocratica
D'altra parte sia nel Parlamento europeo
Sia in coalizioni nazionali di governo si manifestano sempre più spesso convergenza tra forze socialiste liberaldemocratiche popolari progressiste verdi
Che lasciano intravedere il progressivo formarsi di un campo europeo di centosedici
Se vogliamo strutturale era politiche europee farla vivere una dimensione comunitaria non solo intergovernativa evitare promuovere la realizzazione di un bipolarismo politico europeo
Oggi appena accennato da formazioni politiche europee che svolgono un ruolo indubbiamente assai meno incisivo di quello che sarebbe necessario e noi con l'Ulivo possiamo contribuire a fare passi in avanti in questa direzione
In questo percorso essenziale è il rapporto tra i DS e la Margherita
Abbiamo preso atto con soddisfazione che alla luce del nuovo scenario elettorale dell'esito delle primarie da Margherita abbia deciso di aderire al progetto politico dell'Ulivo
Superando il rischio di una scelta solitaria cui erano connessi un forte spirito competitivo nei nostri confronti e il rischio di un indebolimento della coesione e dell'affidabilità del centrosinistra
Adesso dobbiamo cogliere la ripresa del cammino unitario come occasione per determinare un rapporto più soft come fra le due principali forze dell'Ulivo
Dirò di più la coesione e la fiducia tra DS e Margherita e la loro piena intesa con Romano Prodi sono le condizioni del successo del
Per questo ci rammarichiamo che DS e Margherita non abbiano acquisito un'intesa in Sicilia
Come invece è avvenuto a Milano intorno alla figura del prefetto Ferrante come vogliamo avvenga in tutte le città che nella prossima primavera andranno al voto
Vale la pena di ricordare
Che ci siamo mossi con spirito unitario anche in Sicilia
Dove i DS contrariamente a quello che spesso si scrive
Nonostante sia nel primo partito di centro sinistra dell'isola non hanno avanzato una loro candidatura
Anzi abbiamo riconosciuto pienamente l'aspirazione della Margherita esprimerà il candidato Presidente
Come abbiamo fatto in questi anni riconoscendo la Margherita di indicare i candidati dei sindaci di Enna Caltanissetta Ragusa Catania e da ultimo Messina che andrà al voto il ventisette nove
Se non si è consolidata una candidatura regionale della Margherita perché è subentrato un fatto nuovo
La candidatura di forte valore morale e politico della signora Rita Borsellino
Intorno a cui si è determinata una vasta mobilitazione sociale culturale
E uno schieramento politico che oggi compra e che ad oggi comprende DS UDEUR Nuovo PSI SDI Verdi Repubblicani Rifondazione Comunista commistioni Comunisti Italiani e settori della stessa Marguerite
In ogni caso avvertiamo l'esigenza di superare ogni possibili divisioni e incomprensioni
E lavoreremo per fare delle primarie siciliane del quattro dicembre una grande occasione di partecipazione democratica e per condurre tutti uniti intorno al candidato scelto dagli elettori la sfida alla destra
Al tempo stesso
La lista dell'Ulivo che presenteremo nelle circoscrizioni della Camera non dovranno essere soltanto la somma dei candidati agli elettori PDS Marguerite
E comune interesse che le liste siano aperti altre forze che condividono il progetto politico dell'Ulivo ha un'ispirazione riformista una lista con l'azione d'una lista coalizione capace di essere il punto di riferimento
In primo luogo proprio di quei quattro milioni trecento mila elettori o della gran parte di essi che hanno partecipato alle primarie
Molti dei quali come sappiamo non esprimono necessariamente un'appartenenza politica di partito
Questa stessa ispirazione unitaria dovrà caratterizzare le liste di adesso che le elezioni al Senato aperte sia la partecipazione di altre forze politiche associative che sulla base di patti elettorali sottoscritti con i DS vogliano concorre con noi alla vittoria del centrosinistra
Sì al contributo di competenze e saperi professionalità di cui è bene che il Parlamento sia
E naturalmente sia le liste dell'Ulivo per la carne
Sia le liste DS per il Senato
Dovranno dare adeguate visibile rappresentanza le do applicando dopo la positiva esperienza alle elezioni europee le quote previste dalla direttiva europea e dallo statuto del nostro partito
Ora tutto questo progetto ripropone ancora una volta il tema del nostro ruolo e della nostra funzione un ruolo e una funzione del nostro partito
Che il Presidente della Repubblica avuto significativamente riconoscere conferendo Giorgio Napolitano
La funzione di senatore a vita e ringraziamo naturalmente il presidente a dare
In questi anni il nostro partito ha acquisito
Una credibilità che lo accosto sempre di più al centro del sistema politico
Sia in termini di consenso elettorale dall'elezioni amministrative del due mila quattro siamo il primo partito italiano sia in termini di funzione e di ruoli
Si è visto anche nelle primarie come i DS
Sì la loro forza siano stati decisivi per la sia per la partecipazione come come per il sostegno apro
Dobbiamo essere consapevoli che il nostro ruolo è centrale nella sfida della lista unitaria del progetto politico che questa lista può rappresentare il progetto dell'Ulivo si realizzerà se noi abbiamo la determinazione ad esserne protagonisti e a guida come avvenuto in tutti questi anni in cui non c'è stato un processo politico in cui non fossimo centrale
Vogliamo esercitare la nostra funzione senza arroganza e senza che iattanza io lo spirito unitario con gli alleati gli interlocutori con cui costruiremo il nostro con Camilla ma con la consapevolezza del contributo decisivo che i DS possano apportare
Lo vogliamo fare di spiegando la nostra iniziativa su tutti i fronti in primo luogo sul terreno ideale e progettuale perché questo è il profilo che deve avere una sinistra che vuole parlare a vita
Terremo dal primo al tre dicembre a Firenze la conferenza programmatica del nostro partito
Per dare il nostro contributo al programma dell'Unione
Ci arriviamo sulla scorta di un lavoro ampio intenso la nostra commissione per il programma di tutti i nostri dipartimenti di lavoro
E lì a Firenze di fronte a una vasta platea sia di nostri dirigenti parlamentari amministratori sia di rappresentanti della società italiana reggere ma evidente con forza il nostro disegno l'Italia che vogliamo
Vogliamo un'Italia capace di stare nelle molte sfide politiche economiche culturali della globalizzazione
Vogliamo un'Italia che dopo questi anni di marginalità europea torni a pensarsi in euro e collochi in una dimensione europea tutte le sue politiche non solo per trarne vantaggi per concorrere lancio di un'Europa opportuni
Vogliamo un'Italia che dopo anni di stagnazione produttiva di mortificazione delle sue tante energie
Torni a crescere investendo nella specializzazione tecnologica nella formazione nella ricerca nell'internazionalizzazione nella modernizzazione infrastrutturale e ambientale
Vogliamo un'Italia solidale capace di essere flessibile senza essere precari
Di aprire le porte oggi chiusa al talento di giovani e do di non lasciare sole famiglie persone
Di non disperdere patrimonio di conoscenza di generazioni
Di far convivere crescere insieme gente diverse unità nei diritti e nei doveri vogliamo un'Italia giusta in cui l'uguaglianza della legge la certezza del diritto l'imparzialità delle pubbliche amministrazioni
Il riconoscimento dei meriti e delle capacità siano valori riconosciuti e pratica
Vogliamo un'Italia moderne la capace di riconoscere i diritti di ogni persona di tutelare le scelte di vita di ciascuno
Di assicurare libertà e di consentire di consentire ognuno di esercitarla nella responsabilità
Di favorire il confronto tra credenti e non credenti e promuove la ricerca di soluzioni condivise intorno alle grandi questioni che investono la vita dell'uomo e del suo destino
Vogliamo un'Italia che si commenta sulla conoscenza sul sapere sull'educazione
Che sia orgogliosa del suo patrimonio culturale intellettuale
Che valorizzi con lo straordinario giacimento di beni culturali e paesaggistici che mai saranno delocalizzati
Che torni ad essere nel cinema nel teatro nella letteratura nell'arte quel grande Paese che ha contribuito all'inserimento nel mondo
Vogliamo un'Italia che torni ad avere fiducia in se stesso
Nelle sue tante risorse materiali e intellettuali
E il talento dei suoi figli nella critica della sua cultura nella tenacia delle sue impresa e che faccia del sapere della conoscenza l'asse di uno sviluppo qualitativamente più alto e più c'è
Per questa Italia ci rivolgeremo agli elettori
Di qui allo scioglimento delle Camere mancano meno di quattro mesi di attività politica e istituzionale
Cioè in primo luogo il passato della legge finanziaria
Con la quale il governo ripropone per il quinto anno consecutivo la strada fallimentare che si è portato alla crescita zero e addebiti oltre il cinque per secco
Ancora una volta una finanziaria fondata sul sovrastima di crescita di gettito fiscale sul sottostima rispetto una finanziaria che non rimette in moto investimenti nuovi conduce la spesa pubblica controllo non consente sostegno ai redditi una finanziaria che scarica sugli enti locali e famiglie l'assenza di una politica di sviluppo
Una finanziaria che mortifica il mondo della scuola dell'università è letteralmente umilia
Il mondo dell'arte dello spettacolo della cultura con tagli che comprometterebbero ogni possibile attività
Una finanziaria che via via viene svuotata ogni giorno da continua affannosa correzione suscitando allarme preoccupazione nei più diversi settori dell'economia e della società italiana
E nella stessa Confindustria che inizialmente aveva manifestato qualche incoraggiamento al governo cresce di l'irritazione il disagio per una manovra che sacrifica sviluppo e cresce
Per queste ragioni condividiamo e sosteniamo lo sciopero generale proclamato per il venticinque novembre da CGIL CISL e UIL
Appuntamento a cui noi arriveremo con una settimana dal diciotto al ventiquattro novembre di mobilitazione del nostro partito sui temi economico-sociali
Dovrà essere l'occasione per illustrare al Paese e in particolare alle categorie sociali alle professioni al mondo dell'impresa del lavoro l'associazionismo sociale e culturale le proposte con cui pensiamo sia possibile rimettere in moto Lita
E in questo stesso periodo la testa tenterà di portare a termine la controffensiva istituzionale
Con l'approvazione della devolution e della nuova legge elettorale
E noto il nostro giudizio drasticamente contrario la devolution
Che lacera il tessuto istituzionale mina la coesione sociale riduce la governabilità
Per questo se la destra blindata nell'arroganza dei suoi numeri approverà questa legge ad ogni costo avvieremo le procedure per l'indizione del referendum sulla revisione costituzionale
Chiedendo agli italiani di sanare con un chiaro e netto hanno la ferita inferta dalla destra alla costituzione con analoga determinazione intendiamo battersi ancora sulla legge elettorale il cui testo per passare al vaglio del senato
Ho già richiamato i motivi della nostra contrarietà
Proprio perché preoccupate per gli effetti negativi che la nuova legge produrrà non rinunciamo a lanciare un ultimo appello alla maggioranza di governo
Perché avverta almeno la responsabilità di cambiare la legge sui due punti più clamorosamente in contrasto con principi e spirito della nostra democrazia
Il meccanismo con cui ha consegnato il premio di maggioranza al Senato e le norme per un più favorevole accesso delle donne al Parlamento
Non minore impegno richiede la gravità della situazione nel Mezzogiorno
L'assassinio del vicepresidente del consiglio regionale in Calabria le dichiarazioni del procuratore Guarascio sulla situazione in Sicilia quel che da mesi accade nelle periferie Dina
Debbono sole fissità anzi ad un grande allarme
Quello che accade la conferma dello stato di abbandono in cui il centrodestra ha lasciato il mezzogiorno e se ne vedono le conseguenze sul terreno più pericolose più grave della legalità
In alcune parti del paese si pone ormai un problema di tenuta della società democratica
Che una grande forza come la nostra deve porre all'intera coalizione
Affermare legalità là dove oggi è negato è la precondizione perché non vinca la rassegnazione le tante energie di cui Mezzogiorno Enrico senta non ho voglia di alzare la testa e di combattere
Sì c'è una questione meridionale da rimettere al centro dell'agenda del Paese dopo che la destra l'ha rimossa Pera e tutto il partito quello del sud cioè ma anche tutte le altre nostre organizzazioni devono sentire la responsabilità di concordato una grande stagione di iniziative culturali politiche sociali istituzionale indirizzata alla Calabria le altre aree critiche nel Mezzogiorno raccogliendo così l'appello di migliaia di giovani di Locri che ci hanno chiesto di non essere lasciati insomma
E infine separazione delle elezioni amministrative a Roma Milano Napoli Torino Trieste Ancona Cagliari Novara Savona lecco Belluno Rini Lucca Siena Grosseto Salerno e tante altre città
Nella maggioranza delle quali come a Roma sotto la guida di Veltroni il centrosinistra si presenta con un ricco bilancio di buon governo e di sana amministrazione
Elezioni che dovranno essere ulteriore occasione per coinvolgere i cittadini scelte cruciali per la vita quotidiana loro per le loro famiglie e delle comunità in cui vive
Tutto ciò
Ci deve sollecitare all'impegno totale
So bene è già così
Stiamo per giungere all'appuntamento decisivo
Del cammino di questi anni
Anni intensi di aspra fatica duro lavoro defatiganti batta
Ma anche quattro anni in cui abbiamo seminato Racco
Quattro anni di vittoria elettorale
Quattro anni nei quali abbiamo ricostruito un centro sinistra forte e crediti
Adesso la prova più difficile ma anche la più appassionata
Possiamo farcela
E questa fiducia ci viene dalla passione e dalla generosità dall'intelligenza delle tante donne e tanti uomini clienti con noi hanno percorso il cammino di questi anni
E in primo luogo le tante i tanti scritti di questo nostro partito la forza che con più determinazione generosità ha percorso la strada dell'unità del centrosinistra e del riscatto del Paese
A questo straordinario giacimento dobbiamo spingere in questi mesi
E noi perché siamo qui noi che siamo i dirigenti questo partito del centrosinistra
Dobbiamo sentire tutta la responsabilità di guidare il nostro partito con un grande spirito di solidarietà di coesione di unità consapevoli che le nostre diversità sono utili se non sono mai disgiunto dalla consapevolezza di una comune responsabilità in una comune impresa per un comune destino
Dunque siamo alla prova della verità
Consapevoli che non è in gioco soltanto il futuro di un governo di una maggioranza politica
è in gioco il destino dell'Italia
Il futuro di questo grande Paese oggi in bilico tra il rischio di un declino irreversibile la possibilità di un riscatto che restituisca all'Italia finita forze e come in ogni passaggio cruciale della storia italiana noi avvertiamo tutta intera la responsabilità della sinistra
Chiamata ancora una volta a esercitare una funzione nazionale
Guidare il Paese fuori dalle secche in cui l'ha condotto la destra
Ridare motivazioni e ragioni forte una società mortifica
Rimettere in moto speranze e sogni ambizioni voglia di fare e di crescita
Amare l'Italia è lo slogan che abbiamo scelto per la nostra conferenza programmatica di Firenze
Si chiama rendita voler bene a questo nostro grande paese
Credere nelle sue mille energie nei suoi mille talenti nelle sue mille risorse
A questa Italia noi ci rivolgiamo chiamandola raccolto indicando la mente e combattendo insieme agli italiani ogni schiva per raggiungere sì io credo che le compagnie cari compagni che noi ce la possiamo fare
Con Prodi con l'Ulivo con l'unione i Democratici di sinistra spenderanno ogni energia ogni loro passione ogni loro volontà
Lo faranno perché l'Italia e gli italiani tornino a guardare al futuro con fiducia e con speranza
Allora diamo subito inizio al dibattito
Per il quale abbiamo già numerosi Simi
Pagni e compagni iscritti a parlare
Adesso avrà la parola al compagno Pino Soriero
Seguirà il compagno gentili e poi il compagno Bassolino e poi via via
Una discussione intensa però un momento
Il tempo
Il tempo limite per gli interventi è fissato in dieci minuti e pregherei via
I spetta Pino un momento perché già a parlare per primo è duro se poi vinciamo non c'è una grazie della salute
Una e mi rendo conto io non le mi hanno trasmesso qui ci sono gli uffici anonimi fanno giustamente perché è un lavoro delicata dev'essere svolta non Imam
Allora vi pregherei di fare silenzio la parola Pino Soriero si
Ho ascoltato con un molto interesse
La relazione svolta da Piero Fassino
E ho condiviso molto Illy punto politico o centrale che
Ha esplicitato
Partendo dall'analisi sulla crisi di fiducia più larga nei confronti dell'attuale governo e sull'esigenza che noi abbiamo i Democratici di sinistra all'Unione
L'alleanza di centro sinistra additare agli italiani che si interrogano sullo possibile sbocco di questa crisi
Dare un messaggio forte continuo nei prossimi mesi di fiducia di entusiasmo di rimotivazione verso le capacità di intervento innovatrici della forma
Vito quindi la proposta che il indicato di uno progetto politico e culturale e del rilancio di una
Impostazione unitaria nell'organizzazione delle liste a partire dalla lista dell'Ulivo alla Camera dei deputati perché dico questo perché avverto nell'esperienza concreta che ognuno di noi può avere
Nel corso del suo lavoro che accanto alla crisi di sfiducia
Alla crisi di fiducia verso l'attuale Governo Berlusconi aumentano in alcuni settori della società italiana anche elementi diffusi di scetticismo
Se si concentra di più la decisione nei vertici dei partiti la politica
Concentrerà la propria funzione il rapporto con i cittadini e il coinvolgimento della suddetta via
In qualche misura è come se un pezzo di società italiana si preparasse a offrire una delega e non è detto che la occorrano attraverso un voto ma potrebbe ampliarsi l'aria del non voto e con la questione che sto ponendo specialmente nel Mezzogiorno allora
In tutto il Paese dobbiamo riuscire
E
Sprigionare una capacità di intervento nel rapporto tra i cittadini e la politica che facendo tesoro e valorizzando tutta la novità che è emersa nel senso della richiesta di maggiore partecipazione di maggiore unità attraverso le primarie
Sappia affrontare nella qualità di un progetto politico ed anche di un metodo che porti a una migliore selezione delle classi dirigenti e della rappresentanza
Si tratta di nonno giocare a scaricabarile ognuno deve assumersi la propria parte ma è un punto su cui concentrare particolare attenzione specie nel Sud
I caratteri della transizione politica dalla crisi del popolo e delle norme consenso che ha avuto nelle precedenti elezioni politiche e la situazione che si è determinata adesso con il voto importante delle elezioni regionali ci chiede di lavorare di più di confrontarci deputy misurarci assieme con non la Margherita con l'Udeur porno gli altri partiti della coalizione per migliorare l'impostazione del progetto e rendere più nitide le candidature le rappresentanze le qualità di direzione politica e amministrativa a tutti
Quindi coinvolgendo di più i cittadini trovando sedi di confronto permanente che valorizzando il risultato delle primarie riescono a coinvolgere assieme ai partiti dell'Ulivo rappresentanza delle associazioni dei movimenti della società civile
Sul programma rapidamente due punti e poi con il primo sono d'accordo con il messaggio che il leader del centrosinistra in Italia hanno dato al presidente dell'Iraq Talabani
Nei giorni scorsi
Lo dico vivendo un'esperienza significativa attraverso il Progetto di solidarietà per l'Università di Nassiriya che come sapete la soggezione il campo porta avanti da oltre un anno grazie anche al al sostegno della Regione Campania di Antonio Bassolino in un rapporto molto positivo con le Università del mezzogiorno mi ha colpito molto che man mano che noi conserviamo dei risultati importanti in questo progetto
Dagli interlocutori non spira Ghedini dalla preside della facoltà di medicina dalla rettore dagli altri interlocutori viene non solo una gratitudine un segnale di gratitudine per quanto sta andando avanti
I cinquantasei computer già avviati le ventuno borse di studio ma la questione grande io ripropongo al mio partito e all'Unione
Che l'Italia sia più presente nei prossimi mesi nella Progetto di ricostruzione di cooperazione culturale e scientifica
Di dialogo tra le culture e le religioni ed anche che affronti come è stato detto il tema della sicurezza
Della graduale ritiro dei soldati dall'Iraq perché emblematicamente gli universitari ci hanno scritto potremo utilizzare meglio i computer che ci avete avviene inviato se riusciremo a lavorare in maniera più sicura e più garantita a tutti quanti
E a proposito della sicurezza venga l'ultimo punto è stato giustamente ricordato da Fassino il valore dirompente che ha acquisito in Calabria e non solo in Calabria l'omicidio politico-mafioso del vicepresidente del consiglio regionale fortune
Non solo si è alzato il tiro a livello altissimo ma dobbiamo riflettere su come si possa affrontare
E io sono convinto che il lavoro già avviato con Fassino la segreteria nazionale stia dando nel rapporto anche con il partito calabrese importanti e significativi risultati
Come si possa affrontare questo tema della crescita abnorme del potere della mafia calabrese dalla cosiddetta 'ndrangheta
Che non solo si è rafforzato attraverso i propri rapporti internazionali e il mercato internazionale della droga ma attraverso la capacità di immettere immensi capitali illegali nell'economia legale
Quindi intervenendo sull'alterazione profonda del meccanismo economico nazionale a partire dal sistema degli appalti ed interi settori che riguardano i lavori pubblici non solo in Calabria e nel Mezzogiorno
Ma anche nel Nord come è stato ricordato in questi giorni sulla strada
La Giunta regionale calabrese il Consiglio regionale sono impegnati come non mai
Il Presidente
Della regione i nostri assessori regionali camminano sotto scorta viaggiano sotto scorta c'è un'esposizione altissima della nostra rappresentanza nel governo della Regione
Io penso che l'impegno molto forte che dobbiamo assumere nella Conferenza nazionale di programma che ricordava Fassino si terrà nei prossimi giorni a Firenze e che il primo obiettivo vero
Che i giovani di Locri ci hanno chiesto in quel non non lasciateci soli sta nel fatto che i DS l'Unione si impegnino di mettere al primo punto del programma pecco di governo del centrosinistra
Che vogliamo riportare tutto il territorio nazionale sotto la sovranità dello Stato dentro la legalità dentro la democrazia
Perché oggi intere zone del territorio nazionale sono state sottratte alla sovranità dello Stato alla legalità e alla democrazia
Finisco con le parole riprendendo le parole del vescovo di Locri che nelle sottolineare l'importanza della mobilitazione dei giovani
Che con tanto coraggio hanno scritto nelle fascette che cingevano la loro testa quel giorno non ho paura a queste la scritta più bella che mi è rimasta in testa non solo quello avesse ammazzato e ci tutti che ha fatto
Il giro delle immagini televisive sui giornali e ha avuto una grande capacità ripresa ma un'altra scritta Piero che io sottolineo molto sapendo che cos'è la Calabria
E quant'è difficile combattere la mafia disporsi in Calabria quella scritta non ho paura sulla testa di migliaia e migliaia di giovani allora diamo un segno forte di attenzione e il vescovo di Locri nel valorizzare l'iniziativa dei giovani ha detto
Mi ha detto ricordi a Roma ricordate a Roma che il tutto deve avere al più presto non solo più attenzione ma anche ridateci i nostri treni
Perché riporto questa frase perché dà il senso di un riavvicinamento di una richiesta di coesione e di integrazione di raccordo allora noi non possiamo accettare che nella legge finanziaria attuale lo dico perché dobbiamo fare di tutto perché anche alla Camera si possano migliorare quei tagli di cui parlava Fassino che le grandi agenzie dispensa partirà dall'Anas dalle ferrovie diano un segnale di deresponsabilizzazione di abbandono verso il Mezzogiorno
Sarebbe un segnale devastante so che non è facile risolverlo però è un impegno molto forte che a livello del nostro programma della nostra iniziativa possiamo e vogliamo riproporre a partire dalle prossime giornate dalle prossime scadenze da quella fiaccolata con Prodi e con Fassino che si terrà il ventuno
Prossimo nella cittadina dello
Grazie Soriero
La parola al compagno gentili seguirà Bassolino
Giustamente Fassino ci ricordava all'inizio della sua relazione e nelle sue nella sua parte finale
Come l'Italia ha bisogno di sbarazzarsi il prima possibile del Governo Berlusconi e come questo governo le forze di destra già da qualche tempo hanno iniziata una controffensiva
Pesanti devastante sia sul terreno delle istituzioni della democrazia del nostro Paese come delle condizioni sociali ed ambientali in cui vive Italia
Doppio che dobbiamo rafforzare l'opposizione sociale
Dobbiamo mandare avanti quel giudizio politico di fallimento complessivo
Della esperienza del centrodestra dobbiamo saper unire a questo proposte per dare quella fiducia
Che è necessaria per uscire da momenti difficili in una qualsiasi nazione come quella che vive il nostro Paese dobbiamo dare fiducia
Sapendo che possibile uscire bene in avanti con una ripresa economica sociale politica democratica
Le primarie da questo punto di vista ci hanno dato un grande segnale
Non c'è stato solamente quel fatto positivo di investitura di scelta del nostro leader Romano pro ma è stato anche qualcosa di più
Cioè si è come dire manifestato movimento politico profondo che nel nostro Paese già da qualche hanno lo abbiamo visto nelle ripetute vittorie delle forze del centrosinistra nelle elezioni movimento politico
Che come dire che anzi è una forte i ferma critica al governo
Berlusconi un movimento politico come dire che ha dato un giudizio all'oltraggio che abbiamo avuto come forze democratiche come metodo democratico
Dalla impostazione dal metodo e dal merito della legge
Elettorale
Primarie che hanno anche indicato nella loro diversità nella scelta dei degli uomini
Hanno anche indicato come dire un grande consenso è una scelta per l'Unione nel suo Complesso e infine una evidente chiara
Richiesta di unità cioè l'apertura di una nuova stagione unitaria nel nostro paese delle forze democratiche e dissi
Quindi si è avuta una volontà di partecipazione forte che ha incontrato che è stato uno sbocco politico ecco questo è e la nostra diversità anche da altri Paesi
Penso alla Francia in modo particolare in cui un movimento una critica una sofferenza sociale una inquietudine una insicurezza si incontra uno sbocco con una partecipazione attive qui le forze politiche il nostro partito che hanno scelto e organizzatori primarie credo che abbiamo fatto un grande
Fatto democratico nel nostro del nostro Paese quello che volevo dire anche è che questa spinta alla partecipazione però continua
Abbiamo avuto le primarie abbiamo avuto manifestazioni iniziative in tutta Italia per quanto riguarda la scuola l'università il mondo della cultura dello spettacolo lo sciopero dei metalmeccanici il mondo della sanità quel grande fatto democratico nazionale che la battaglia dei giovani calabresi per la difesa della democrazia contro la criminalità e poi lo sciopero della prossima settimana lo sciopero generale
La spinta delle primarie la spinta la partecipazione e la spinta a voler cambiare ed esserci
Continua
E questo noi non ce lo dobbiamo dire
Perché qui c'è un punto politico più voglio sottolineare il problema per noi diventa come questa spinta rimanga in vita come interloquiamo con questa spinta alla partecipazione e cioè come concretamente le nostre scelte programmatiche possano essere sostenute condivise
Da una spinta democratica e partecipativa da questo punto di vista le iniziative del nostro partito ha preso nella preparazione della conferenza programmatica hanno avuto momenti veramente importanti di partecipazione di merito di Scelta
Politica e programmatica quelle cose dette le dovremo può ritrovare tutte a Firenze e farle essere il nostro punto di riferimento di governo e di rapporto unitario nel centrosinistra
Condivido la scelta di andare alle prossime elezioni
Con liste di essere al Senato condivido mi sembra molto giusta la risposta alla spinta partecipativa della lista unitaria perché Prodi avrà una propria base elettorale perché così possiamo ridurre la frammentazione i pericoli di divisione che ci sono sempre che non dobbiamo affatto sottovalutare
Una lista unitaria che è l'avvilito chiaro di un processo politico che possa portare ad una federazione dell'Ulivo tra forze riformiste dubbiamente quindi non solamente Margherita Democratici di sinistra ma aperta che possa tenere dentro le forze della sinistra dell'ecologismo delle forze demonio
Democratiche in generale del nostro paese quindi abbiamo un processo
E io credo che questi in tempi e non altre interpretazioni sono la giusta e misurata risposta alla spinta unitaria che c'è oggi cioè sono la condizione per poter andare avanti scorciatoie non ce ne sono a me per esempio non convince affatto la precipitazione che c'è stata sulla di la discussione sul partito unico democratico intanto perché poi purtroppo come si discuterà il giornale sui giornali
Insomma sembrava quasi che dovessimo fare la fotocopia di un altro partito insomma ecco magari dell'Amati
Solo con alcuni valori magari quelli liberaldemocratici
Rompendo ogni rapporto per nove con il mondo della socialismo europeo e abbiamo visto il frassino e Napolitano ce l'hanno ricordato come sono importanti non solamente per l'Italia ma per una visione generale di avanzamento
Dell'unità europea e delle forze democratiche europea per di più abbiamo problemi come dire anche di concezioni della politica insomma abbiamo bisogno di un avvio di un processo unitario federato fermo chiaro e l'altra interpretazione che a me non in non è non convince anzi credo che non si possa proprio accettare
è che l'investitura con le primarie possono come dire in qualche modo avere un sapore populistico di investitura liederistica
Addirittura
Come elemento critico e avverso alle forze politiche ai partiti ecco questa interpretazione va assolutamente rigettata perché non sta il sentimento forte popolare democratico di cambiamento di tutti quelli che hanno partecipato alle alle alle quindi ovviamente non è questo il momento delle discussioni identitarie dobbiamo concentrarci per sconfiggere Berlusconi per sconfiggere le destre e per riuscire a fare come dire quell'incontro di popolo forti sulla finanziaria per la delega ambientale in difesa della forza della funzione della Spesal degli enti Luca qui io credo che dobbiamo intervenire questi queste settimane in questi mesi per poter definire bene i punti programmatici perché del programma l'accordo vero sui programmi è l'unica come dire condizione politica necessaria per poter stare tutti insieme di governare il nostro il nostro Paese ecco da questo punto di vista io ho la sensazione che ci sia qualche sfasatura non non non si riesce bene ancora a trovare il il punto di decisione
Politica e programmatica
E soprattutto quello che voglio sottolineare determinò e come questo elemento di formazione programmatica debba essere come dire la seconda fase delle primarie il secondo momento di partecipazione forte e democratica
Grazie gentili la parola ad Antonio Bassolino può insieme alla compagna Lucidi
Io sono molto d'accordo con la delazione del compagno Fassino
Sia in particolare con il giudizio severo sul governo e sulla maggioranza di centrodestra e sia sulle scelte principali
Per i prossimi mesi per il futuro scelte che ha messo al centro della sua relazione e la scelta in primo luogo di spingere ad un programma di governo ad un programma impegnativo ad un programma di governo essi può sottolineare
Del Paese a un programma nazionale del paese e della società italiana
E penso che il nostro appuntamento di Firenze e l'occasione che dobbiamo riuscire a dei individuare di un momento dell'Ulivo debbano essere in progress il contributo dei DS
Dell'Ulivo e della lista unitaria alla Camera ad un programma dell'unione chi è e dovrà essere a conclusione io un percorso il programma impegnativo frutto anche di una larga consultazione con il quale andiamo a presentarci davanti a milioni di italiano giusta la scelta di spingere sul programma
E la realtà stessa di paese dell'Europa a sottolineare una urgenza come questi
Ce lo dicono in questi giorni e di Parigi e la Francia
Io penso come stiamo facendo in questi giorni che sia giusto sottolineare anche differenze
Tra la Francia e altre nazioni europea e al tempo stesso sappiamo che dalla Francia ci vengono temi e problemi che riguardano da vicino tutti riguardano da vicino anche la cultura politica europea della sinistra europea e noi dobbiamo sapere essere all'altezza delle nuove sfide e fare esattamente il contrario di quello che il governo e la maggioranza di centrodestra cercano di fare in questi giorni cioè di tradurre e in modo banale in salsa italiana grandissimi temi e questioni che Francia e Parigi ci pongono in questo senso io penso che dobbiamo avere chiaro che non si tratta soltanto di un problema pur grandissimo delle case
Ma si tratta di un problema ben più grande
Riguarda la casa ma sono temi e problemi di vivibilità di dignità di identità di intere aree urbane dentro le grandi metropoli e in qualche modo di grandi temi di libertà
Di libertà di potersi muovere essere più liberi di poter scegliere di poter andare in altre parti della propria città e del Paese ma di poterlo fare in modo più libero meno obbligati meno costretti a doverlo fare perché non c'è nessuna alternativa nessuna chance nelle proprie immense periferie metropolitane
E dobbiamo anche saperlo fare
Stando attenti gli annunci commettere corti circuito via non fare distinzioni né anche nei centri storici di grandi città italiane ed europee
Abbiamo a volte fenomeni di degrado temi di vivibilità
Temi di case di libertà che sono analoghi a quelli che abbiamo in grandi agglomerati di periferia e dunque il tema a di grandi aree di disagio urbano che noi dobbiamo Bembi di dire riflettendo io penso anche sulle esperienze fatte in Italia altrove riflettendo sia su aspetti positivi passi in avanti che ci sono stati sia riflettendo criticamente sul ciò che invece non siamo riusciti a spostare
Vorrei fare qualche il riferimento alla realtà napoletana
è indubbio che la scelta di al trasporto pubblico su ferro
Appuntato in tutta l'area urbana e metropolitana la straordinaria priorità del trasporto pubblico grazie al quale dai quartieri più lontani da tutti
Si può arrivare nel pieno centro della città e dei quartieri più borghesi
In cinque sei sette otto minuti un passo avanti e no meno invece siamo riusciti come pure avevamo visto a tempo
Apportare in grandi quartieri di Periferia facoltà universitaria servizi sociali su scala metropolitana e fare anche questo per creare in grandi quartieri agglomerati urbani di periferia una indispensabile complessità sociale il grande male della banlieue parigina e il grande male gli altri quartieri italiani ed è europea
è dato dalla molo classe dalla difficoltà di avere una più ricca stratificazione sociale di avere non soltanto quello che una volta avremmo chiamato nel linguaggio di tanti anni fa sottoproletariato
Ma di avere una stratificazione sociale fatta di ceti medi
Dice rimedi urbani produttivi una complessità sociale che fondamentale e decisiva badiamo
Sia in periferia sia i centri storici qui non è il caso di Napoli centri storici a volte è completamente abbandonati dalle proprie parti popolari storica e dunque con problemi anche in quel caso di identità di libertà di senso di espropriazione
Solo grandissimi temi quelli del vivere urbano e delle grandi agglomerazioni che noi dobbiamo saper
Riprendere con grande forza ed è per questo che io considero punto essenziale di un programma dell'unione un programma vicenda la di respiro che abbia almeno dieci anni
Di grandi interventi di riqualificazione urbana beh non tra il tema importantissimo della tassa
Riqualificazione urbana e cioè in primo luogo ristrutturare e riqualificare più che costruì il e aggiungere scendendo e costruito riqualificazione delle periferie dei centri storici pubblico e il privato assieme se vogliamo sperimentare anche forme nuove è un grande programma nazionale pubblica ma in parte fatta in project financing
Oltre le casa per prevedere opere importanti di architettura che diano identità servizi di valore metropolitana forme d'arte The Other spazi culturali è con questa visione più ricca che noi possiamo e dobbiamo affrontare un grandissimo tema di libertà
Affrontare anche i contenuti di un nuovo due far di un nuovo balzo guarda parte conduce pista
Gli interventi sociali la solidarietà non come altra cosa rispetto allo sviluppo ma come qualità di una nuova risoluzione dello sviluppo come fatti interni integranti di una più alta quantità e qualità dello sviluppo insomma
La coesione sociale incivile come motore e contenuto dirlo sviluppo tutt'altra logica dalla assistenza per questo
Le scelte del governo in materia di fondo sociale
Due mila cinque due mila e sei i tagli molto pesanti alla cultura allo spettacolo alla ristrutturazione delle case al cofinanziamento europeo per le regioni meridionali solenne impegno preso ancora pochi giorni fa e ancora disatteso anche nell'attuale maxi emendamento
è evidente come saper ragionare inserita su ciò che Parigi e la Francia evocano significa farlo in modo lo strumentale ma all'altezza del così io penso in qualche modo noi dobbiamo riprogramma il fin d'ora sapeva affrontare anche un grandissimo ottimo come quello della devolution pronti voglio sottolinearlo
Pronti a raccogliere dei film un minuto dopo l'approvazione in quarta lettura
Ci stiamo sentendo anche per poter fare in modo che cinque Regioni almeno si possano muovere subito
A partire da un bidello istituzionale che a me sembra giusto muoverci subito raccogliere il film andare al referendum e al tempo stesso fin da ora sottolineare che noi vogliamo vincere il referendum
Non far passare la devolution ma fin da ora siamo consapevoli di limiti e difetti della riforma del titolo quinto della Costituzione e fin d'ora ci impegniamo davanti agli elettori e ai cittadini a poter varare
Un vero senato federale
A ridurre i motivi di conflitto e di contenzioso
Tram governo nazionale regioni e comuni
E lo dico con convinzione come schiettezza e fin d'ora noi siamo consapevoli che avere un centro per centro parlo dello Stato centrale che abbia una sua autorevolezza è importante anche per le Autonomie per le regioni per poter muoversi in modo giusto e aprire un Paese che sappia essere all'altezza di grandi compiti di oggi
E questo dobbiamo farlo
Anche perché consapevoli che nell'Italia di oggi cioè dopo tanta ubriacatura neoliberista una riscoperta del pubblico dopo tanto parlare di devolution accompagnata al massimo di centralismo in questi anni c'è una riscoperta dello Stato
E noi dunque dobbiamo stare attenti e a che questo che si muova nella società italiana non ci porti indietro allo statalismo al centralismo ma riesca a creare invece un nuovo ingiusto equilibrio tra comuni province regioni sia stato centrale dobbiamo farlo politicamente ed è per questo che le primarie
Hanno dato un grande contributo politico a guardare avanti
Non tenere gli occhi rivolti in e ci hanno dato un grande contributo a risolvere finalmente nel modo giusto il rapporto tra partiti e società civile
Le primarie sono stati il frutto di un grande impegno dei partiti e di tante forze fuori dai partiti assieme ai partiti e società civile e ora per noi c'è il grande tema con questa legge elettorale
Di come evitare che si passi dalle primarie all'esatto opposto e bisogno dunque
Di trovare forme di partecipazione democratica
Che consente lo agli iscritti agli elettori ai cittadini di partecipare di dire la loro sulla rappresentanza parlamentare nazionale
Facendo nel modo giusto le primarie non solo su uno solo come sul candidato Aprilia sul candidato prendiamo ma trovando le forme per a vedere una forte partecipazione democratica ed io penso che sindaci presidenti di provincia e di regione eletti dai cittadini sul territorio possano e debbano dare un contributo a rafforzare ancora di più lo spirito dell'Unione la rafforzarlo attorno a Romano Prodi
Che mi pare sia giusto riconoscerglielo
Ha avuto in questi dieci anni
Dunque idee politiche fondamentali
Che hanno spinto in avanti la situazione Lulli elettrico e noi DS abbiamo avuto e abbiamo il merito e possiamo rivendicare di avere sull'Ulivo e le primarie dato un contributo essenziale fondamentale alla loro affermazione ed ora di fronte annui c'è il problema di evitare nuovi stop tengo
Di fare in modo che non si possono ripetere
L'esperienza del dopo elezioni europea delle liste regionali dunque per me l'importanza sono d'accordo con quello che ha detto Piero anzi mi permetto di sottolinearlo con forza
L'importanza di avere dopo il voto
Diverso Camera e Senato ma di avere alla Camera e al Senato io penso gruppi parlamentari unità
Se vogliamo contrastare
Le imprese le insidie estivi e le
Dell'attuale della nuova legge elettorale che stanno cercando di fare insidie agli eredi che non vedremo fino in fondo nei prossimi mesi ma che saranno chiari davanti a noi dopo il volto
Rispetto ai veleni del proporzionale io penso che gruppi parlamentari unitari
Siano essenziali per poter governare per fare in modo che Romano Prodi il governo e non debba passare la maggioranza del solo tempo ha detto estenuanti mediazioni che non possiamo caricare fondamentalmente sulle sue spalle gruppi parlamentari unitari che sono l'anello di congiunzione tra la lista unitaria di oggi e una prospettiva quella di lunghissimo del partito democratico del Partito dei democratici
Usiamo l'espressione che vogliamo per me sono sinonimi tutte di tre la prospettiva di una grande forza unitaria che noi presentiamo come una prospettiva politica non rinviata un domani indefinito e io condivido questi passaggi e concludo della relazione di Fassino perché più si demanda in un futuro indefinito la prospettiva politica di una grande forza unitaria più si indebolisce anche nel presente e nell'immediato l'aggregazione di una lista unitaria dobbiamo saperlo fare con grande senso di via responsabilità e però il tema di una forza unita di un soggetto politico il tema cioè di governare non solo da Roma ma il tema di governare la società italiana
E di governarla non solo dal governo ma di governarla dentro di esso con una grande forza politico sociale unitaria io penso un grandissimo tema se vogliamo attuare
Una necessaria riforma politica dell'Italia ma anche una riforma sociale di civile dobbiamo saperlo fare assieme con grande forza sui temi dell'unità etilica abbia mai
La compagna Marcella Lucidi si Granziero grandi
Con la sua relazione
Piero Fassino a far lo ad una coraggiosa assunzione di responsabilità politica per costruire sulla strada dell'unità
Una proposta di governo destinata ad un'idea sul futuro dei
Bene credo che queste idee sia davvero necessaria
Non incantano più
Le selezioni di corto respiro mi appassionano alla partecipazioni all'impegno
Anzi così facendo la politica
Cancella nel suo messaggio ogni orizzonte disse a inizio che viene ricercato altrove oppure produce alimenta una reazione di difesa ideologica inibisce conta di più gli ambiti di mediazione
Abbiamo ormai è costretta lentezza politicismo già è indifferente ha già ampiamente il traguardo elettorale e e quel traguardo è oltre quel traguardo andando nel Paese agli incerti
Ecco in questi anni strategia insidiosa era un paese è registrato in questi anni una caduta di etica
In una Terna di questi anni non ha preso in carico gli ambiti di marginalità sociale le paure sociali diffuse
I temi semplici ma essenziali la mancanza o la perdita di un lavoro la malattia il guadagno di una pensione cultura definì la criminalità
è stata praticata una politica di esclusione di controllo sociale senza coesione di arretramento dell'iniziativa pubblica senza esigere il rispetto delle regole qualità ed equità
è stato scritto in questi anni il doppio codice della legalità denunciata e di illegalità praticata
è stata assunta dalla destra un'idea di ne anche ricorrendo alla dottrina cattolica che ha inteso sacrificare l'idea di giusto
La combinazione tra paure diffuse ed eclissi della legalità ha cambiato le relazioni personali le ha rese più egoisti che ed anche il più violento chi è debole è più sono è più indifeso si è avviato un processo di decomposizione che come ricordava ieri il gol diamanti interessa le nostre città
Degrada la sicurezza perché negra dalla socialità e si reagisce con il rifiuto ad ogni questioni in Litta
Coglieva nel segno allora l'invito di Alfredo Reichlin a pensare alla sfida del Governo non come semplice ricambio di ceto politico
Ma come strumento per una ricostruzione della nazione come necessita di una guida anche morale
Per questo assenso costruire un soggetto politico nuovo più culturale che di gestione del potere per corrispondere alle domande inedite degli uomini contemporanei
C'è un doppio legame tra definizione degli obiettivi programmati si e l'impegno a rafforzare la coalizione perseguendo l'unità delle forze riformiste
Riflettere sulla ragion d'essere di questa unità ci deve servire a delineare la funzione nazionale a cui intendiamo corrispondere funzione ed essa holder e non me detto Piero quelle soluzioni organizzative ma con una comune cultura politica una cultura direi anche ispirata ad un'idea di laicità condivisa non ho positiva ma dialogante non difensiva non oppositiva
A questa idea di laicità calza stretto l'abito della contrapposizione l'uso di categorie anticlericali impegnati in risposta all'insistente esposizione politica della Chiesa cattolica
Se il nostro tratto intende unire vale piuttosto a sperimentare l'incontro nel confronto quelle atteggiamenti su cui Piero Fassino sta da tempo mostrando la disponibilità e che ha ribadito ancora oggi dal paese si giunge a una domanda politica non banale
Conterà per questo anche la nostra capacità di cogliere nella domanda diffusa diversificata di sicurezza
L'occasione per affermare un progetto che capita Linzi le risorse di cui il Paese dispone non per dividere o per escludere ma per produrre collaborazione inclusione e questo e coesione sociale
Non basta constatare che alla prova dei fatti sulla sicurezza la destra fallito la destra combinato un approccio ideologico e propagandistico che ha esaltato la difesa privata indebolendo quella pubblica
Ha esaurito il controllo sociale nella repressione la sicurezza nell'ordine pubblico ha messo al bando i criminali insieme alle vittime
Per l'emergenza intanto continuano a passare dal buco della chiave e si sommano a questioni epocali che sfidano i nostri sistemi per sperimentati
Se la sicurezza un bene personale collettivo che rispetta e protegge la libertà allora la criminalità le sue minacce l'inciviltà l'illegalità non ammettono un giudizio indulgente governare la sicurezza e tuttavia questione è più complessa per uno Stato di diritto e per una società che non vuole essere chiusa nomi autoritaria che non vuole ridursi a vivere in un allarme permanente
Se mettiamo insieme i fatti delle ultime settimane avvertiamo questa complessità che reclama anzitutto il rigore nella nostra elaborazione politica di un progetto da percorrere
Dentro una più ampia riflessione su un modello sociale di integrazione sostenibile praticabile nel futuro per l'Italia e per l'Europa
Modelli che altri Paesi europei hanno già sperimentato non gli hanno evitato fratture che si sono approfondite nel tre a proposito delle periferie parigine Barbara Spinelli ha parlato della esasperazione di passioni triste incompresi e dalla dalla polizia
Di una furia giovanile alimentata dalla malinconia di chi si trova escluso privato non tanto da una via d'uscita ma di una via d'ingresso
Sono tratti che ritroviamo nelle condizioni che non ci sono gli immigrati sperimenta hanno in un paese dove aumentano i cittadini che vivono sotto la soglia di povertà che emergono dalle nostre città come dalle Terre des fissate dalla criminalità organizzata
Da tempo molti amministratori sollecitano ad agire politiche per la sicurezza che migliorino le condizioni di vita delle città a partire dai contesti urbani più difficili sicurezza contro degrado sicurezza contro marginalità sicurezza contro solitudine si traduce allora con più voci un progetto che integri politiche e scommettono su un'alleanza intelligente tra più soggetti e per questo può ricercare un modello di integrazione rivolto anche agli immigrati regolari esigendo anche da loro responsabilità individuale d'aggressione fondamenti democratici del nostro diritto
Ho l'impressione che su queste questioni si accenderanno nei prossimi giorni nei prossimi mesi il Toni del confronto politico potremmo sicuramente confutare gli argomenti della destra ma dovremo altrettanto proporre agli italiani idee credibili praticabili che ci impegna in tutti a cominciare da noi stessi
Per questo dovremmo trovare più seri a partire dalla conferenza programmatica in cui queste possono maturare
Ceda la parola Sedo grandi segue Cesare Damiano
Un mese fa le primarie
Un evento straordinario formidabile al di là delle aspettative di tanti di noi
Plastica mente chiudono una fase che è cominciata con la contestazione in piazza Navona in modo esplicito
Con una partecipazione straordinaria che ha raggiunto perfino livelli oltre la politica di natura emotiva
Con una volontà di partecipare serena e determinata che rimasto una cosa impressionante
Fanno pensare tra l'altro che abbiamo la possibilità di avere uno strumento in grado di riequilibrare lo strapotere mediatico del Cavaliere dei suoi alleati
Francamente a un mese di distanza non mi pare che la discussione politica si sia svolta in termini tali da fare ritenere che quel patrimonio formidabile straordinario immaginiamo di utilizzarlo nel modo migliore
è cominciata una discussione ancora tutta sugli schieramenti
Ancora tutte sulle forme in cui dovremmo riorganizzare salvo naturale
Beh
Dire poi tutti riconoscere che ci vorrà almeno la prossima legislatura o nel corso della prossima legislatura
Da questo io capisco che prima delle prossime elezioni
Tutte le cose di cui stiamo ragionando partito riformista partito democratico e altro ancora sono rinviate alla prossima legislatura
A me sembrano sinceramente un modo più per impadronirsi permettere un'etichetta a questo straordinario risultato che un intervento politico coerente con quanto effettivamente ci hanno detto i partecipanti alle primarie
E dentro questa discussione politica ancora poco fa un compagno a cui voglio molto bene a insistito in un orientamento politico che francamente trovo non convince
Perché non si può dire che il partito riformista del partito democratico siano esattamente la stessa cosa
Sono ragionamenti che richiedono fondamenti motivazioni che hanno sbocchi politici diversi
E non si può dire che era la nostra sigla c'è democratici di sinistra per cui facciamo scomparire alla sinistra o di sinistra e rimane democratici sono cose diverse
Tanto è vero che un minuto dopo dobbiamo riconoscere che c'è l'esigenza di un nostro legame con la famiglia del socialismo europeo in cui siamo approdati con tanta fatica e con un'evoluzione politica complicata complessa
Io lo chiedo francamente a tutti noi si sia opportuno che la discussione politica insista sulle questioni di schieramento
Il nome di scopi che possono essere perfino lodevoli rendere più agevole il modo di governare di Prodi e rendere più limpide le decisioni dello schieramento politico di centrosinistra ma sono tutte scelte che in ogni caso noi non riusciremo a decidere prima del prossimo appuntamento elettorale
E quindi prima del prossimo appuntamento elettorale il patrimonio che ci ha messo in mano le primarie richiede di essere speso nella battaglia politica per cacciare il centrodestra
Perché nel patrimonio delle primarie se anzitutto la consapevolezza di milioni di persone
Che legge elettorale attacco la Costituzione politiche sociali ed economiche del centrodestra ne parlavo poco fa anche la compagna lucidi opportunamente per quanto riguarda il rapporto tra politiche sociali e città
E le iniziative per ciò che riguarda le leggi salva ladri da ultima quell'imposta a colpi di fiducia
La cosiddetta ex Cirielli hanno creato un orientamento politico di reazione forte unitario che ci chiede di vincere queste elezioni
Ma questi quattro milioni noi li mandiamo a casa in attesa di avere la i volantini dalla campagna elettorale o immaginiamo che ci sia qualcosa di più che possono dare perché oggi attraverso questa scelta abbiamo la certezza del leader della coalizione ma leader della coalizione è uno dei punti con cui si forma uno schieramento vincente
L'altro importante elemento è sicuramente il programma
Allora io vorrei che qualcuno mi spiegasse com'è possibile che parliamo di grande unità ad esempio sul piano degli schieramenti e dopo avere condotto la battaglia politica per fare di Prodi
La persona in grado di sfidare effettivamente nelle condizioni migliori Berlusconi
E poi il programma esce invece per Rivoli o per fiumi se preferite
Come ad esempio la conferenza programmatica di partito volete che io non voglia bene alla conferenza programmatica che faremo a Firenze di cui per la verità non so molto ma da cui naturalmente mi aspetto ugualmente tanto
Ma la conferenza programmatica nostri programma di Rifondazione dei Comunisti italiani della Margherita di quant'altro anche dopo i chiari di luna che ci sono stati su temi fondanti come la laicità paranoie la Margherita
Ma anche ciò che sta accadendo in Sicilia sulla candidatura Borsellino a cui viene contrapposto un candidato che francamente nei suoi panni considererei ritirata la candidatura
Perché come si fa a sfidare la candidatura di Rita Borsellino in un Paese come la Sicilia in una regione come quella e francamente cosa difficile perfino da capire
Se non per una Rin sentirsi in una visione come si sarebbe detto un tempo interessi ristretti meno ancora che di partito
Quindi il problema che abbiamo noi di fronte oggi è creare le condizioni perché ad esempio il cemento importante che è la vera prima condizione
Per la capacità di governo di Prodi ma vorrei dire prima ancora per vincere le elezioni con il programma delle cose immediate da fare delle cose che verranno con un po'più di tempo e appunto una intesa programmatica forte che ci consenta non solo di rispondere alla destra e dice non avete il programma e non ha del tutto torto ma soprattutto di affermare in positivo che lo abbiamo e che siamo in grado di governare
Mentre ancora oggi c'è una rincorsa c'è una concorrenza tra le forze della coalizione in cui ognuno punta più la propria bandierina che al programma io so che su questo qualcuno pensa che in fondo abbiamo già tante elaborazione ne aggiungeremo delle altre e poi il programma lo faremo guardate che c'è una contraddizione
Tra quattro milioni e rotti di persone che scelgono i leader e poi invece i gruppi dirigenti i vertici ristretti della coalizione che sequestrano la conclusione del programma anche fatta attraverso un'ampia discussione nelle sedi di partito o di associazione
Noi abbiamo bisogno di inventarsi qualcosa che faccia stare in campo i quattro milioni
Se possibile farle diventare sei che faccia fare delle scelte ma guardate ad esempio me pare abbastanza chiaro
Che di fronte ai drammi che ci sono nelle condizioni economiche sociali
E vorrei dire a Fassino che dobbiamo aggiungere nel nostro pieno sostegno lo sciopero dei metalmeccanici del due e la solidarietà ai lavoratori pubblici che hanno il contratto ma non la faranno perché non gli daranno i quattrini prima della fine dell'anno
Perché Tremonti ha bisogno dei sei miliardi e mezzo di euro altrimenti i conti saltano tutti
E di conseguenza questa è la vera ragione per cui non hanno il contratto ma chiusa la parentesi il problema che abbiamo di fronte è quello di un dramma economico e la gente capisce che se c'è un dramma economico e finanziario qualcuno è chiamato a pagare ma voi pensate che sia meglio andare ad una campagna elettorale in cui non è chiaro chi è chiamato a pagare o dire con grande nettezza ad esempio non solo lotta all'evasione ma anche rendite finanziarie spostamento dei carichi qualcuno non pagherà altri saranno chiamati a pagare ma se noi non andiamo con questi toni con questa porta
Noi non riusciremo a mobilitare quattro milioni non avremo la porta per andare in campagna elettorale con il potenziale che avremmo come possibilità ho finito dicendo
Certo può darsi che noi vinceremo comunque io me lo auguro perché il centrodestra e perfino un elemento di inquinamento politica e morale di questo paese è forse il Paese già questo a come apprezzamento per mandarli a casa
Però mi piacerebbe che nel momento in cui il centrodestra io mi auguro perderà avessimo anche la spinta propulsiva per governare positivamente questo Paese
Ma allora ci sono grandi scelte che vanno fatte che vanno decise non solo nei gruppi dirigenti ma vanno decise in un grande rapporto politico di massa
è difficile certo che è difficile ci sono esperienze sindacali su come affrontare la scelta di note difficili
Si possono anche scegliere altre forme
Abbiamo fantasia su questo possiamo fare in tanti modi l'unica cosa che francamente non mi sento di condividere
E che precipitiamo in una discussione in cui qualcuno mi dimostra che riformista e democratico sono la stessa cosa e non lo sono che democratico e di sinistra sono la stessa cosa non lo sono e a quel punto mi appassionano a dire che deve essere di sinistra
Prima che democratico ma francamente è una discussione che non capisco perché vorrei discutere cosa diciamo al Paese qual è la prospettiva di governo quali sono i contenuti su cui intendiamo andare compreso l'Iraq in cui eviterei di avere delle oscillazione il tergicristallo non è il momento in cui possiamo fare politica
Forse sarebbe bene condividere le opinioni di oggi pomeriggio la manifestazione che ricorda che a Falluja sono andati anche col fosforo e non mi sembra sinceramente un motivo per ritardare il rientro dei militari italiani dall'Iraq
La parola al compagno
Damiano
Sì grandi chi seguirà Fabio Mussi
Ma io condivido la relazione il Piero Fassino vorrei fare alcune sottolineature la prima è questa
Noi con la lista unitaria alla Camera abbiamo aperto un processo credo che non sia contraddittorio
Il fatto che questa apertura di un processo politico debba
Coniugarsi con una certezza nei prossimi mesi una certezza che dobbiamo ai nostri elettori ai quattro milioni di persone che sono andate le primarie
La certezza
Di una campagna elettorale che avrà una lista unitaria alla Camera nel segno dell'Ulivo e una lista di partito al Senato io credo che questi siano due punti che sono incontrovertibile ci consentono di fare una campagna elettorale sui conti
Fassino diceva anche che giustamente noi lavoriamo nel segno dell'unità il centrodestra lavora oggi in una condizione di divisioni
Non c'è dubbio però che il nostro segno unitario a molte contraddizioni ci sono rischi di divisioni i litigi contrasti fra centro e periferia
E noi dobbiamo allora mettere al primo punto la definizione del nostro programma elettorale questo vale per la lista dell'Ulivo e vale per l'Unione
Quando parliamo di programma
E dobbiamo sapere che oggi la coalizione
Per come è composta dai dai radicali e Rifondazione Comunista e radicali
Sono per l'abrogazione dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori Rifondazione comunista e per l'abrogazione della legge trenta non sarà facile scrivere un programma però io credo che ci siano le potenzialità politiche le elezioni primarie lire vittorie elettorali che si sono succedute questa potenzialità ce la danno allora
Noi dobbiamo assolutamente lavorare a questo programma dell'Unione io non credo a differenza di quello che diceva
Alfiero Grandi che siamo in una situazione così arretrata così oligarchica dalla dal punto di vista della definizione programmatica come partito abbiamo fatto un lavoro gli altri partiti hanno fatto il loro lavoro
Sono Dinato discussioni molto importanti sui vari tavoli dell'Unione
Io sono convinto però di una cosa penso al gruppo al quale partecipò welfare lavoro molti nodi non saranno risolti da quei tavoli e ci vorrà quindi una capacità di sintesi politica snodi di fondo
Penso all'abrogazione della legge trenta o della legge Moratti
Penso ad altri problemi che stanno dentro le contraddizioni per la definizione di un programma ma un tracciato comune io credo che esista l'altro punto della lista unitaria
Allora se la lista unitaria la dobbiamo far vivere non solo come un cartello elettorale ma come un alpinista che ha una prospettiva un contenuto parla al Paese dal punto di vista de Conte non può essere una lista di sola facciata come i villaggi nel del cinema western noi dobbiamo allora promuovere una discussione nel Paese per i pochi mesi chi abbiamo di fronte a noi che sia capace anche di mettere in cantiere delle iniziative della lista unitaria che dialoghino con i problemi concreti del Paesi alleati
E allora io credo che la questione del Paese reale del collegamento con il Paese reale sia una questione di tutta la grandezza lo diceva Bassolino con grande forza il mio condivido molto il modo con il quale lui ha affrontato i problemi delle periferie i problemi delle grandi città del centri urbani del disagio sociale allora collegarsi al Paese le reale vuol dire collegarsi con i problemi delle persone del loro incertezze con i problemi che stanno oggi scuotendo il Paese che dobbiamo saper governare e saper guidare noi come Democratici sinistra lo ricordava Fassino nella relazione abbiamo impostato una settimana di mobilitazione del Paese di cui Allo sciopero generale promosso da CGIL CISL e UIL
è una settimana che ci vedrà impegnati sui temi del lavoro del reddito che la casa della sanità dell'assistenza della scuola dell'ambiente della cultura e dell'impresa credo che questa sia la strada giusta sulla quale dobbiamo muoverci
E va anche detto che noi condividiamo lo sciopero generale del venticinque contro la Finanziaria
Non astrattamente non come un fatto di schieramento con il sindacato fa perché noi oggi ci troviamo di fronte ad una finanziaria profondamente antisociale
Una finanziaria che toglie agli enti locali quindi aumenta le diseguaglianze ma una finanziaria io dico sempre taglia nel pubblico impiego quasi cento mila posti di lavoro noi siamo in una situazione nella quale governo dopo la Riforma e la Controriforma del mercato del lavoro le nuove generazioni non prospetta il passaggio dalla precarietà alla stabilizzazione del lavoro ma il passaggio dalla precarietà direttamente al licenziamento e questa sarà la conseguenza di questa legge finanziaria abbiamo altre mobilitazioni
Ci sarà quella dei metalmeccanici che il due dicembre con una grande manifestazione a Roma ci saranno centinaia di migliaia di lavoratori che oggi si sentono invisibili non riconosciuti dai media dalla politica e dalla società
E se vogliamo parlare ancora di paese reale ho concluso io voglio ricordare un punto che sarà di grande attenzione per il centrosinistra
Noi oggi abbiamo quasi sei milioni di lavoratori ti aspettano il loro contratto di lavoro cosa vuol dire vuol dire che se farlo che i ricercatori sono lavoratori che lo aspettano dal due mila uno
Se parlo
Dei lavoratori degli enti locali della sanità quasi due milioni di lavoratori non mi hanno ancora rinnovato alla scadenza del due mila quattro due mila cinque
Se parlo della scuola dei ministeri dei vigili del fuoco penso al lavoratore che hanno firmato il contratto a maggio del due mila cinque aspettano ancora oggi chi ha vere i dispositivi per gli aumenti contrattuali perché come sappiamo lo ricordava grandi questo governo per stare in un quadro con i conti ha dovuto scaricare nel due mila sei bionde della finanziaria
E non esistono in questa finanziaria non capitava da dodici anni
Gli onori necessarie per i rinnovi dei contratti di lavoro sono sei milioni di lavoratori ai quali potremmo aggiungere un altro mezzo milioni forze armate polizia
Che non hanno neanche avuto l'adeguamento contrattuale dopo l'accordo del maggio di CGIL CISL e UIL
Allora ho concluso
Guardate che questa può e se è una situazione che va in due direzioni
O diventa nelle intenzioni di questo governo una patata bollente e consegnate in mano al prossimo governo o diventerà un premio re elettorale giocato sapientemente qualche settimana prima delle elezioni politiche del Paese noi dobbiamo impedire che questo avvenga dobbiamo impedire che prevalga
Una logica di populismo e di corporativismo dobbiamo guardare quindi ai grandi disegni di riforma e allora stare a contatto con il Paese reale e soprattutto essere capaci di presentare al Paese un programma alternativo rispetto al degrado sociale alla crescita delle diseguaglianze e alla non crescita economica di questo Paese nel quale ci ha portato il Governo decentrate
La parola a Fabio Mussi seguirà Marco Filippeschi
Negli ultimi quattro anni dal due mila uno
C'è stata nel nostro partito una lotta politica
Nel corso della quale la maggioranza si è rafforzata
Periodo nel quale anche non è mai mancato il pieno impegno della minoranza nelle fondamentali battaglie politiche ed elettorali del nostro parti
In particolare da qualche settimana tanto più con l'avvicinarsi delle elezioni
Abbiamo tenuto una condotta prudente unitaria responsabile
Più silenzi che parole una in una politica che
Troppo
Continua il talkshow
Credo che abbiamo tutti chiaro il rischio terribile
Che la destra trascini l'Italia ad una crisi del regime democratico
E le responsabilità che da questo deriva
Lo si vede anche dalle ultime disperate dissennate mosse politico parlamentare
Alla devolution nuova legge elettorale dalle nuove leggi sulla giustizia
Alla finanziaria
Sulla quale condivido il giudizio severissimo del segretario
E
Anche altri giudizi allarmi per esempio quello ieri del sindaco di Roma
Sugli effetti sociali nelle città vitali
Diciamo tanto più in quanto mi pare che tentiamo tutti di capire quel che succede in Francia
Questa questo dramma che molto probabilmente come ormai dicono molti analisti guerriglia da una miscela di frustrazioni identitarie e crescita delle diseguaglianze
C'è in quelle cita una urbanistica dell'esclusione
E una geografia del lavoro tanto più ci si allontana dai centri
Tanto più aumenta anno i sottostava lari e tassi di disoccupazione
Viene un monito dalla Francia perché e anche un po'una metafora del mondo
Ora noi dobbiamo aprire al nostro Paese una nuova prospettiva
E credo che ci siano le possibilità le primarie sono indubbiamente state un segno molto forte
Manifestando covava come hanno manifestato uno straordinario desiderio di partecipazione di esserci
Che del resto non era mai venuto meno dopo la sconfitta del due mila uno perché partecipazione popolare i grandi movimenti
Dei tre anni precedenti testimoniano i quattro milioni e trecento mila delle primarie sono effettivamente un evento straordinario
Dalle primarie esce una grande conferma di Prodi
Una domanda di unità del centrosinistra e un forte messaggio contro Berlusconi suo Governo alla sua maggioranza
Dopo le primarie che sono faro di luce che si accesso in queste ultime settimane venuto il fascio d'ombra intenti della lei nuova legge elettorale con cercare con regressivo
Come le sue parti incostituzionali diciamo o a rischio di incostituzionalità dalle quote delle donne fino al premio di maggioranza regionale per il Senato
Una legge elettorale che ci porta indietro cancellando i collegi togliendo la la scheda i simboli di coalizione introducendo le liste bloccate eccetera eccetera
Primarie e legge elettorale ci pongono di fronte una nuova situazione
E io chiaro
Non solo io che primarie più nuova legge elettorale impongono alla ricerca di soluzioni utili e positive per garantire successe la nostra coalizione
Da questo non ska
Ho condiviso già in direzione la proposta che è stata formulata
Quella per la Camera di una lista unitaria Prodi e la Margherita quanti vogliono starci
Quella per il Senato di liste di partito con la presentazione del simbolo dei DS attenzione alla questione dei gruppi non aggiriamo il problema semplicemente con formule
Perché i gruppi parlamentari sono istituti di rango costituzionale non sono libere e privata associazioni di eletti
Che hanno dei poteri costituzionali
E quindi una volta fatta la lista o ce n'è uno o ce ne sono due
Difficile usare formule ambigue per non orientarci
Io non credo che sia utilissimo che ci sia un unico gruppo parlamentare di partiti che per esempio al Senato si presentano con liste diverse ora fin qui
Ci siamo io sono d'accordo
Bisogna impegnarci tutti per il successo di queste tristi
Poi c'è una seconda forse persino più impegnativa parte del discorso ma terzo dovute
Ora io dico a tutti i compagni che io rispetto le idee politiche anche quelle che non condivido con non li accuso di nefandezza sono idee politiche diverso però su queste il confronto deve essere chiaro leale esplicita
Non può essere oscurato tantomeno seppellito da giochi di parole
Il tema del congresso di ultimo che abbiamo fatto era la federazione riformista
Che si diceva nella tesi ventiquattro della mozione di maggioranza doveva comunque rispettare le identità politiche organizzative dei partiti che si federale
Virgolette situata ci
Questa è l'ipotesi intorno alla quale sono stati chiamati i nostri compagni a votare gli addetti
E si sa allora su questa ipotesi come è andata
Devo anche notare che i tentativi di di trasformare le scelte elettorali unitarie le liste che abbiamo presentato in qualcosa di più
Sono fin qui falliti lista unitaria alle europee ma ognuno in gruppi diversi
Liste regionali innoveremo liste unitarie nove regioni ma salvo qualche forma di coordinamento gruppi diversi e distinti
La federazione è stata solennemente scorsa primavera impiantata con il suo Regolamento i suoi organi mai più
Riunita quando la Margherita va dichiarata praticamente decaduta non ha non non si era mai riunita
Anzi all'ombra della federazione si è sviluppato cosa di cui non mirata ancora allegro affatto un ampio contenzioso tra DS e Margherita che le cronache continuano a porci ancora sotto gli occhi anzi c'è una moltiplicazione
Di punti di crisi
Nel frattempo ci siamo persi per la strada lo SDI
Che è caduta la federazione ha scelto un'altra via ha fatto un'altra scelta
Quella di un raggruppamento con i radicali con una radicalizzazione dal punto di vista laico che insomma penso che troverà un suo spazio elettorale
Ora e sul tavolo esattamente l'ipotesi del partito democratico
Che Fassino a esplicitamente indicato nella sua relazione con qualche prudenza linguistica
è un Processo
Non impicchiamo ci alle parole alle parole no però ai concetti obbligatorio sempre impiccarsi
E perché bisogna esprimersi
Questa ipotesi non è un'ipotesi pitagorica cioè discutiamo astrattamente gli diede delle sfere e della loro musica è già molto sviluppata nel dibattito pubblico anche nostro
E nel pensiero della sua maggiore alleato
Io sono un po'stupito del fatto che non si intrecci con la discussione utenti Karl molti nottata bevono i compagni l'hanno esplicitamente abbracciata anche indicando opzioni e ipotesi diverse dal punto di vista dei contenuti di di questa ipotesi
Ma poi vedo che da qualche settimana diciamo l'accelerazione forte
C'è stato un documento Parisi Amato
Sono per prendere sempre sul serio quello che dice fa Parisi perché ingannare può alla fine si fa come dicevo
Un documento Parisi Amato Amato e vicepresidente del Partito del socialismo europeo per poco era presidente
In cui insomma si si si si fa appello che questo partito dicendo che piantare oltre novecento uno oltre che assomiglia molto più ad una liquidazione che ad una a offre dunque c'è un superamento tuttavia conserva quel che c'è da conservare la Margherita ha fatto una sua Assemblea federale
Approvato un documento che dice Partito Democratico mani nella relazione di Rutelli che è stata approvata ci sono le tre condizioni perentorie per la formazione di questo partito democratico
Primo che però ora ognuno sta nelle sua famiglie europee ma poi bisogna essere andare fuori dal campo del socialismo capisco ma abbiamo niente da dire
Un partito dice Rutelli che deve essere nelle cisterne confessionale è un gioco di parole che abbia capire se può essere laico
Un partito che superi il collateralismo dei DS sul del Colle Coppola e con la CGIL
Sulle coppie mi pare che sia venti insomma di non
Perde per strada lo schiaffo d'agosto
CGIL non capisco perché collateralismo con la CGIL con il sindacato mi pare superata da un bel pezzo almeno che non voglio dire un'altra cosa
Che questo partito deve essere socialmente neutrale
Non deve rappresentare il mondo del lavoro
Poi si è tenuto un seminario comparisse vedete la costanza diciamo
Che si dava segni d'ulivo a Bologna concluso da Prodi andate sul sito c'è la relazione e in cui si è discusso del nome del partito vi comunico che non dovrebbe essere democratico ma dei democratici è stato
Che deve essere obbligatorio fare le primarie per tutte le cariche monocratiche dai Sindaci in su
Deve essere un partito che scompone i vecchi partiti
C'è un'ipotesi di agenda di percorso interloquiamo con queste posizioni
O facciamo finta che tutto questo non c'è
Ora vedo che Chio che c'è una crisi del socialismo europeo che non impedisce naturalmente al socialismo europeo di essere una grandissima forza continentale che governa fondamentali Paesi tuttavia vedo che c'è una crisi il risultato in Germania
Grossa coalizione in Gran Bretagna dove Laure passato da tredici milioni a nove milioni di voti e ha vinto le elezioni grazie a quella legge elettorale con il ventun per cento degli aventi diritto il punto più basso della storia di un sistema
Vedo che in Francia stanno facendo un congresso su cinque mozioni non c'è traccia dei socialisti francesi nella discussione sul sul poche cose qualche piccola intervista quel che sta succedendo nelle periferie
Io penso che il non stiamo parlando come diceva quel compagno Napolitano di un cane morto naturalmente non sono legato ma non quando mai sia questo ad una dogmatica mai stato in vita mia ma se c'è una crisi una ricerca un problema nel socialismo europeo verso quale direzione dove sono strade nuove
Verso forme e figure politiche americane perché il partito democratico evoca una cosa precisa
Io non penso che la soluzione a questo problema la si trovi
Quand'anche questo non lo vuol si voglia riconoscere apertamente insomma
Andando io penso indietro verso partiti che sono grandi contenitori elettorali a struttura lobbistica
Pragmatici dei biologi Zatti orientati al centro
Temo che il socialismo terreni Europa e altrove rimettere radici da qualche altra parte
Culture critiche che guardano con occhi nuovi alle questioni globali badate che
Sto provando a leggere delle cose soprattutto americane perché se si vuol capire come va il mondo può alla fine gli autori che cedono giunge reso noto di America
Vedo uno dei più grandi biologi evidenti web Wesson che dice prossimi venti anni e questa formula è stata adottata dai maggiori intellettuali americani scienziati che si occupano di popolazione di sanità di energia di Pretoria e tecnologia
I prossimi venti anni sono per l'umanità il collo di bottiglia
Quello nel quale si stringono tutte le questioni risorse naturale della società umana
Popolazione Ambiente Energia povertà
Stiamo raggiungendo il culmine dell'umanità un mondo pieno come dicono e o si trovano le soluzioni innovative è un salto di civiltà e le soluzioni tecnicamente ci sono ma ora dipende dalla politica
Oppure c'è il rischio di una regressione temo che occorre andare a cercare qui
E che c'è bisogno di una politica forti
Perché se non c'è una politica forte anche dal punto di vista delle idee e dei valori quel che resta alla fine sarà letta hanno se la nazione religione gli interessi immediati cioè la guerra
Partito unico di cui si parla è la fusione di S. Margherita
Un compromesso storico fuori tempo massimo
E temo anche che una soluzione come questa potrà rendere più difficile non più facile garantire la tenuta di una coalizione plurale qual è l'Ulivo
Posso sbagliare ovvie
Però a lo stato dei fatti c'è un
Disaccordo che non voglio radicalizzare esagerare ma c'è un disaccordo
Che non impediranno giuramenti e lavorare insieme per il successo elettorale ma che non può essere nascosto non può essere nascosta
E al programma
Ho finito in trenta secondi sulla questione irachena perché tutti io vedo qualche oscillazione
Il disastro iracheno espressione
Di una intervista del compagno D'Alema di Domenica
Se ha visto di tutto
L'inganno per promuovere la guerra
La tortura come metodo comune oggi Time e Newsweek escono con le copertine denunciando un'altra catena di rivelazioni su Guantanamo su Abu Ghraib sull'Iraq
La strage perché sono circa sessanta mila morti stimati metta provocati dalla guerriglia dal terrorismo l'altra metà
Provocati dai bombardamenti americani ed ora a Falluja
Le notizie date da Rainews ventiquattro sono state prima parzialmente confermate dal Dipartimento di Stato americano vicenda abbiamo usato il fosforo bianco per illuminare una volta nel Bengala
Ma è uscito Lodoli dall'Unità stamattina su una rivista militare americana descrizione minuziosa dell'uso del fosforo bianco e l'Mk settantasette secondo la strategia simpaticamente definita dello Scotti e cuori
Scuotono con le cluster bomb informo che sono poi dite dalle convenzioni internazionali
E quotidiano con la le K settanta sette col fosforo bianco Falluja eternità
è un crimine contro l'umanità
Bisogna esigere dal governo italiano
Imita un attico commissione d'inchiesta internazionale
Un disastro politico e morale danno politico e morale fatto all'Occidente
Enorme
I responsabili stanno pagando e credo che pagheranno carissima l'avventura
Aznar
Bush Berlusconi
Mi pare che stia pagando qualche scotto anche Toni Blair voto sulle leggi antiterrorismo cinquanta deputati dall'abuso
Hanno votato contro la norma sui novanta giorni per lei fermo di polizia cui cinquanta deputati
Il sanno
Avendo essi chiaro perché lo cita il sondaggio che il settantatré per cento della popolazione
Era d'accordo
Sanno però che sia necessario guardare sempre al corpo elettorale è indispensabile sapere sempre che non c'è solo la pancia corporee
E credo abbiano giustamente stoppato una cosa che limita la libertà e non combatte il terrore la coalizione dei livelli se
Che non è niente la correzione lui degli Wings non etnie non è l'Europa non nelle Nazioni Unite non è la porno nella ma non è niente
Si è dissolta tredici su ventisei se ne sono andati l'Ucraina deciso entro il dodici dicembre altri cinque Paesi hanno deciso la riduzione drastica della loro presenza
Non so se hanno discusso con bus certo non hanno concordato il ritiro
Come pretende il governo italiano a nostra lealtà verso gli USA
Oggi deve renderci oppositori al governo
Dei neocon
Io penso che problema vero anche questo lo ha visto detto da D'Alema altri compagni insomma
La questione vera è che se si vuole trovare una soluzione mi a cominciare ad avere una strategia di uscita per le forze americane
E credo che l'Italia
Debba con scelte rapide
Favorire una soluzione
Che porti via da quel territorio gli attuali occupati
E li sostituisca con altre forze militari umanitarie e di pace credo che la posizione sull'Iraq che sia un punto fondamentale del programma debba essere espressa con mutamenti
La parola al compagno Filippeschi
Sì e Pizzetti
Io credo anche dopo le primarie
Che si dice sono stati grande successo
Cercherò di Pirlo in fondo il mio intervento è stato un successo non venuto
Per caso
La scelta di ripresentare la lista dell'Ulivo almeno alla Camera ci proponga l'occasione di fare un investimento strategico la cui riuscita difenderà in primo luogo dal risultato elettorale dell'Ulivo e dal nostro risulta
E che proprio per questo non possiamo abbassare il livello del confronto politico culturale tra le forze dell'Ulivo per dare davvero corpo al progetto unitario semmai dobbiamo alzarlo trovando le sedi giuste per farlo anche perché
Va detto degli ultimi mesi hanno lasciato scorie e gli elettori nostri militanti non vogliono finzione
Oggi possiamo mettere un punto fermo
La proposta che ha fatto Fassino è molto chiara lega la realizzazione della lista unitaria ad un progetto unitario di più ampia prospettiva quello di cui abbiamo discusso su cui abbiamo deciso nei nostri congressi
Non sono spesso a mezzadria dunque questo progetto
Ma anche esso stesso un'occasione di battaglia politica
E io credo che in questa battaglia politica noi dobbiamo essere certi sicuri delle nostre ragioni e anche delle nostre appartenenze
Noi abbiamo almeno tre grandi tre temi interconnessi da declinare
E io spero con un linguaggio che semplifichi il nostro messaggio e lo renda incisivo evoca evocatore di speranze di regie Fassino diceva di una missione collettiva di cui l'Ulivo può essere il motore
Come spieghiamo fatti che ribellano la fragilità dell'Occidente il fallimento della lunga stagione neoliberista e che risposta ne ricaviamo come convinciamo che serve una politica di sviluppo nel nostro Paese
Come rileggi istituiamo la politica i partiti le coalizioni quando si rema controcorrente con l'approvazione di una legge elettorale che spinge ad una regressione un sistema già viziato e già fragile
Sul piano globale abbiamo vissuto e stiamo vivendo fatti di enorme significato simbolico ognuno a suo modo impostati acque non solo l'offensiva del terrorismo internazionale e non solo il fallimento della guerra americana in Iraq
L'avvio di un processo di democratizzazione ma altri fatti l'evoluzione in corso in alcuni Paesi dell'Islam
L'esito altri paesi dove si vivono esperienze di democratizzazione un confronto pacifico tra statualità islamismo la bocciatura della costituzione europea in Francia e in Olanda e la sconfessione delle élite e dei dirigenti europee l'esito catastrofico dell'uragano Katrina su cui si è detto tanto che ha dimostrato cosa significhi l'assenza dello Stato di reti comunitarie negli Stati Uniti
Il voto in Germania
Con la destra che ha perso in pochi mesi il suo vantaggio che faceva prevedere un vero e proprio sfondamento quando la minaccia neoliberista si è fatta più evidente negli ultimi giorni la rivolta delle periferie di Parigi
Ecco io credo che tutto ci dica che non possiamo presentarci con una proposta minimalista
L'Ulivo deve dare la sua risposta di grande respiro per il programma dell'Unione dobbiamo avere l'ambizione di dare all'Italia un ruolo dire che vogliamo tirare fuori il nostro Paese dall'insignificanza in cui l'ha condotto la destra
Perché oggi siamo assolutamente al di sotto di ogni stagione della politica estera italiana
E allora il riferimento non può che essere l'Europa la nostra idea forte in Europa l'Europa politica perché nessuno può farcela da solo e di fronte a queste sfide
Che possiamo spiegare perché serve il Partito del socialismo europeo
E non servono invece i tatticismi le piccole provocazioni direi serve più domani che di quanto è servito ieri
Direi che serve una politica di rilancio dell'Unione Europea
Perché questa politica che questa politica ha bisogno di grandi forze politiche di dimensione europea
Anche Partito Popolare Europeo è stato una grande forza europea e per questo ha avuto una funzione storica quindi credo che su questo dobbiamo rispondere chiaramente come ha fatto Fassino non c'è bisogno di riprodurre i provincialismo italiani nanismo italiani e altra frammentazione e dispersione di forza
Per quanto riguarda poi lo sviluppo l'economia italiana
Credo che dobbiamo dire con chiarezza che la marginalizzazione il declino porta anche portano anche a nuove ingiustizie sociale
Senza crescita non ci sono le risorse finanziarie per finanziare le politiche pubbliche in questo deve complementare tutta la sinistra italiana anche Rifondazione comunista
Perché le vicende che hanno segnato questi ultimi mesi ultima la vicenda piemontese dell'alta velocità
Ferroviaria ma ne potrei dire alcune che riguardano la Regione
La Regione Toscana danno il senso di un programma che va costruito con chiarezza su punti decisivi per lo sviluppo penso a tutta la questione elegia penso
Alle grandi infrastrutture a come si chiude
Il ciclo dei rifiuti uno dei pilastri sulla politica ambientale quindi io penso che noi abbiamo di fronte l'esigenza di risanare
Dopo il disastro compiuto dalla destra ma non ha don dobbiamo dare l'idea di una politica e due clienti alcune cose vanno fatte subito
Sul fisco sugli interventi a favore dell'industria con indirizzi chiari e sostegni selettivi alle filiere territoriali e anche a grandi progetti nazionali
Facilitazioni per la qualificazione e la stabilizzazione del rapporto di lavoro sostenga la formazione universitaria e tecnico scientifica all'alta formazione incentivi per gli asili e per la prima casa politiche sociali mira
Se vogliamo fare questo grande sforzo noi dobbiamo anche rilegittimare la politica per una politica più forte voi abbiamo visto all'opera tante forze che invece vogliono mantenere la debolezza della politica
La manomissione della legge elettorale con riforme torno al proporzionale
Deve essere pagata a Carlo presso la testa e io credo che la stabilità politica sia un punto decisivo del programma dell'Unione
Avremmo bisogno in futuro di buone riforme istituzionali e anche elettorali ma da sole anche se si potessero fare non basterebbe serve un'autoriforma della politica che è un processo politico e culturale L'Ulivo poi esprimere bene una risposta a questa esigenza è un progetto da parte dei cittadini riduzione della frammentazione perché c'è una richiesta corale in questo senso che non è antipolitica è bisogno di nuova politica partiti di dimensione europea come dicevo
E poi dare all'Italia una forza guida baricentro di un'ampia coalizione politico una forza disperazione unità
Per essere convincenti e dico anche convinti convinti noi perché lontani dalle furbizie tatticismi che servono a mio avviso due ingredienti e concludo
Luoghi comuni per fondere diverse tradizioni politiche le diverse ragioni dell'Ulivo
Penso al tema della laicità lo diceva prima Mussi e non può essere trascurato nel paralizzato perché poi c'è un tema ancora più grande che è quello per un rapporto col mondo cattolico in Italia e in Europa penso all'impegno ed energie nuove dei più giovani che dovrà distinguerci
E poi c'è il punto delle regole partecipative qui non si tratta di pensare un partito all'americana e esattamente il contrario ciò che dobbiamo perseguire regole per gestire il processo unitario dal basso
Per usare la forza aggregante che viene dall'elettorato come dimostra il processo riaperto sì dopo il risultato non casuale delle primarie regole per scegliere le candidature sì
Come regola quando ci siano più opzioni e regole per focalizzare grandi temi programmati
Io credo che guardando all'esperienza e le primarie per esempio a quel grande albo degli elettori che ci lascia la prova delle primarie che va secondo me tenuta avverto vitale noi vediamo che qui c'è una risposta che va che guarda ad un modo d'essere diverso dei partiti delle coalizioni
E in quegli anni degli elettori si attinge per dare nuova forza organizzata i partiti che altrimenti possono andare avanti per consunzione e non sono più a sufficientemente legittimati di fronte al Paese e poi c'è un problema di democrazia interna
Noi siamo il Paese ho concluso di forza Italia
E si pone un problema ai partiti
E c'è un problema di autodisciplina e la politica sia per la discussione sui costi della politica su come funzionano i partiti e le coalizioni affrontiamo nel modo giusto
E io credo e da questo punto di vista serva anche porre la questione di una legge sui partiti e sulle coalizioni per dare regole democratiche partiti e alle coalizioni
Ultima cosa ho finito sulle primarie
Sulle primarie credo
Dopo la prova
E esaltante che abbiamo vissuto bisogna dare risposte chiare intanto è importante fissare una regola comune per le province e comuni che vanno al voto e come si è detto un giorno unico di svolgimento delle primarie
Perché per esempio da noi dove ci sono necessità di svolgerà alcuna consultazioni questo divo si trovano ostacoli ingiustificati da parte di altre forze
Politiche che hanno partecipato invece alle primarie dell'unione partecipano a Milano a Palermo e così via a ad altre prima
Per le candidature al Parlamento
Dobbiamo sapere che c'è un'aspettativa alla un'aspettativa alla quale rispondere comunque con chiarezza ci sono difficoltà oggettive a fare le primarie zero
Però serve una regola partecipativa comune nazionale
Le difficoltà sono note non ci sono i collegi sono liste lungo ci sono territorio a rappresentare forze politiche diverse da rappresentare riequilibrio del genere pluralismo e partiti tutto vero però noi dobbiamo spiegare bene le ragioni per non fare le primarie oggi si inverte il processo di rapporto con gli elettori e dobbiamo essere convincenti altrimenti noi rischiamo in questa situazione di avete irato un boomerang un boomerang che ci ritorna e di certo non basterà dire come si è fatta altre volte che le primarie non si fanno perché non c'è più tempo
Grazie Filippeschi la parola compagni Pizzetti seguirà Famiano Crucianelli
La posizione particolare dell'Italia della storia dell'Occidente nei rapporti con l'Europa con con gli Stati Uniti costo nel merito nell'area del Mediterraneo
Far sì che noi dobbiamo in relazione anche lanciano irachena assumere un ruolo di elevata responsabilità e di raccordo
Io per questa ragione condivido la posizione netta responsabile contenuto relazione di Fassino a riguardo e penso anche che questa nettezza di posizione questa responsabilità per nulla contrasti con la condanna di quello che è accaduto a Falluja
Anzi
Detto ciò vengo le questioni diciamo più deboli di politica interna
Proprio perché la legge elettorale potenzialmente disgregazione delle alleanze e disintegra chi vada insiste il bipolarismo io credo che occorra rafforzare assolutamente gli elementi coesivo
A partire dal nucleo riformista
Individuato con cento e peraltro anche se ovviamente da rivedere già assunte
E poi congelate ma già assunte
Dal nuovo ed altri
Bene dunque la lista unitaria con la Margherita alla Camera sul Senato si tratta di valutare quale legge andrà alla fine in porto comunque bene
Come a dire di un processo nell'evoluzione nera di costruzione delle culture politiche
Che a mio modo di vedere deve assicurare la conclusi gli altri usi zero è troppo lunga transizione sia delle identità sia del sistema politico
Allora a questo punto e viste le primarie sono state certamente un'opportunità che è andata oltre e aggiungo persino contro le attese
Ed è un'occasione da cogliere Fassino faccio riferimento a tre domande
Il tema della partecipazione importante lo è certo anche quello dell'unità di Sofer una chiusura dalla partecipazione perché induce per nuovi
E anche per eventuale soggetto politico che verrà certo l'esigenza fondamentale di ripensare i modelli organizzativi
Se noi valorizziamo le primarie non possiamo certo per andare avanti a funzionare come stiamo funzionanti
Nel rapporto anche col morto corpo di avere
E soprattutto
Perché la questione la partecipazione e l'andamento alle primarie ripropone una relazione stretta tra il tema tra la funzione di partite la scritta la dico così
Io ho avuto la netta impressione e la legge elettorale ne ha una conferma che in realtà in questo Paese sia incorso il tentativo di stendere un velo sulla stagione degli anni novanta su quello che questa stagione ha rappresentato
Sul fatto che si cerchi diritto far tornare i partiti ad essere nuovamente autoreferenziale partiti
Che dovrebbero in sei e per sei esaurire la politica mentre io penso la debbano ricomporre non certo non esauriscono
E penso che questo tentativo
A Dance all'idea che si sia risolta la fase critica da cui ha mossa tutta una certa stagione ecco io penso che quella fase critica non sia risolto
E penso che questa tentativo di stendere un velo in realtà sia penetrato anche al nostro interno parlo del centrosinistra
Penso che anche da noi ci sia stata come dire una una certa acquiescenza rispetto a questa a questo ritorno
Il ruolo di partiti che prescindere dal dal conte
Ecco io penso che la candidatura ad esempio di Ferrante a Milano
Contrariamente a quel che si va dicendo non sia affatto una rinuncia della politica
Ma sì impasse nella direzione giusta dette
Veronesi Ferrante due personalità assolutamente e notevolmente differenti ovviamente ma l'idea da cui ci si è mossi è la medesima
Cioè quella di allargare di andare oltre la frontiera non solo dal punto di vista l'approccio elettorale ma anche dal punto di vista il contesto sociale culturale cioè allargare in curva i confini ma anche più ancor più forte coesione tra i temi della sicurezza della socialità la una cultura urbani inclusiva
Questo è il senso della candidatura e che per nulla a che fare con quello che appunto si va di cui si va a Chianciano sulla rinunzia la politica
Con lui ci sono stati rapporti positivi non a caso perché positiva politicamente e culturalmente e socialmente positiva è stata la sua azione da qui la sintonia
E inoltre perché a Milano
C'è un problema serio di classe dirigente ne siamo consapevoli
Con Tangentopoli è stata ridotta a mal partito ogni cultura riformista questa è la verità e non sia non ci sia più ripresi
Ora c'è un gruppo dirigente una classe dirigente nuova giovane la stessa di Milano che sta tentando di questa ricostruzione che sta cercando ripercorre l'ultimo miglio
Per appunto ricostruire un contesto di una prima della classe dirigente di governo in quella in quella zona con quell'aria così importante è questo che si va facendo e a questo può essere utile agli accordi fra
C'è una quarta domanda
Che veniva dalle primarie ed è questo a mio modo di vedere la chiarezza della prospettiva politico-programmatica l'alternativa di governo Prodi è stato sostenuto come simbolo e i simboli rappresenterà un nomi e programmi voglio dire che è una scelta netta anche di merito
Il fatto del il sostegno ricevuto da Prodi
E penso che le primarie esca dunque questa domanda naturalmente più che quella del partito democratico ma proprio perché dobbiamo corrispondere a quella domanda occorre aggiornare l'offerta politica culturale e organizzativa non in contrasto ma in sintonia col corpo
Col corpo sociale con il corpo elettorale è cessata l'idea che i partiti abbiano c'è una funzione pedagogica debbono anche prendere quello che viene dalla città in termini di evoluzione di sistema
Ed è un processo politico che ha preso la marcia da molto lontano dall'ottantanove poi è venuto l'Ulivo nel novantacinque novantasei io penso che ora si apra davvero una sfida nuova che certo non è la domanda diretta le primarie ma il ruolo dei partiti che si interrogano sulle primarie devono farsi ed è una sfida vera non sono logica diciamo così evoluzionista ma anche che l'attivista sicuramente
Che non nega le culture del Novecento ma interloquisce
Veramente che è una ricerca vera sulle prospettive a cui dobbiamo guardare certo si passa con un processo si parte con un processo federativo in primo luogo con la Margherita
Già in parte minimamente concretizzato scelte appunto del passato ma che ora debbono divenire assai più cogenti e in particolare nella comune ricerca nel campo della cultura dell'etica dei valori
Vuol dire che quello che mi serve davvero un processo federativo
Che non può non contemplare ad orizzonti medio periodo un soggetto politico moderno europeo progressista capace davvero di riformare il Paese dentro i due binomi diritti responsabilità dovere opportunità
E su questo passando per il welfare penso abbia ragione Bassolino quando ha posto come ha posto questa questione infine consentiti un'ultima battuta ho finito sul tema della devoluzione referendum forse l'avrete già sentito dire io condivido le
Il contrasto questo modico costituzionale condivido le cose anche qui dette da Bassolino condivido che si debba andare a referendum condivido tutto
Il problema come ci si va
Noi non possiamo nel nord se penso all'area pedemontana ipotizzare che si vada a referendum semplicemente un'opposizione che abbia il minimo sentore di un ritorno al centralismo noi non ce l'ha se possiamo permettere a fatica ci stiamo reinsediamento in quelle aree guardate che la vicenda referendum così come le gestire sarà la chiave di volta se potremo andare avanti nel Re insediati o seppure oppure dovremmo avere un'altra battuta di arresto io penso che la per quanto ci riguarda dovremmo sviluppare un'iniziativa sul tema
Della negazione perché quell'operazione che è in corso in realtà sul tema del sarebbe del federalismo nega e lo si vede ad ogni piè sospinto
Dunque penso che noi nel contrasto del nel referendum alla devolution dotare dobbiamo e dovremo fare nostra la bandiera eccetera
Grazie sette la parola Famiano Crucianelli seguirà Massimiliano stanchi
Ma io voglio aiutare il lavoro che la presidenza
Se entro breve
Contro il cui scopo si diciamo all'ordine dei lavori
Facendo due obiezioni una
Sull'oggi è una prospettiva
Io sono un raccordo con Piero Camporeale prima della relazione
Sostenuto le grandi difficoltà della destra
E sono d'accordo non da oggi che questa destra
Perderà le elezioni
Io credo che
Malgrado
E stanno facendo il possibile e l'impossibile
Malgrado faranno altri atti gravi come può essere la par condicio l'ultimo di questi atti però credo che non vi sia via di uscita della testa
Sono anche d'accordo sulla questo mi pare scontato sul significato delle primarie
Io però
Considero le primarie come parte
Di un processo politico di grande interesse che ha vissuto l'Italia nel corso di questi ultimi cinque anni
Le primarie non sono una rondine solitaria
Ma sono il punto di arrivo di una processo che ha visto in questo Paese mobilitarsi milioni e milioni di persone
Di donne e di uomini contro Berlusconi
Le primarie sono dire l'ultimo atto di resistenza popolare che è stata fatta nei confronti di questo governo
Vi sono dentro anche le cose che sono state dette evidente che vi è una grande richiesta di unità proprio perché della Resistenza L'Unità diventa un punto fondamentale mi pare abusivo però invece trarne altre conclusioni e conseguenze politiche
Non intervengo ulteriormente su questo ma credo che ci sia stato dell'arbitrio per voler caricare le primarie di altri messaggi politici
Vengo però l'obiezione
Perché noi ci troviamo di fronte ad una situazione che come ho già detto lascia intendere che vedrà la sinistra perdere queste elezioni
Però ci troviamo dentro la situazione che ha delle difficoltà
E dobbiamo interrogarci sul perché
Ha delle difficoltà che investono il centrosinistra
Sono difficoltà dal punto di vista dello schieramento noi ancora oggi non abbiamo con chiarezza
La forma con cui lo schieramento di centrosinistra si presenterà alle elezioni
Noi abbiamo un contenitori che vengono a mutarsi sono vedere verde le mutazioni in continuo che avvengono ogni giorno
Ancora oggi non sappiamo cosa succederà alla nostra sinistra o anche alla nostra destra io non so come definire Di Pietro
Siamo dentro una situazione a mio parere confusa e vi sono ancora oggi dei tentativi che io mi auguro siano ormai finiti e che comunque si chiudono con questo Consiglio nazionale di mettere anche in discussione la formula che si è trovato nella presentazione della lista dell'Ulivo alla Camera e di un'altra lista quella che delle liste dei partiti al Senato
Ora tutto questo non è un fatto diciamo di geometria politica dentro questo si gioca una parte non secondaria di quella che è la credibilità politica e del messaggio politico che noi diamo alla all'elettorato del centro sinistra in primo luogo qui c'è una difficoltà vi è poi una difficoltà a mio parere più seria più consistente che riguarda i cosiddetti punti di programma
Noi siamo in forte ritardo io penso che questo Consiglio nazionale da questo punto di vista dovrebbe dare un messaggio meno rassicurante
Rivolgendosi all'intero centrosinistra
Noi siamo dentro un ritardo e anzi dentro una serie di passi indietro primo fra tutti la vicenda era che io voglio ricordare che noi alla Camera faticosamente discutendo durante i cinque anni che abbiamo alle spalle abbiamo via via registrato spesso delle convergenze e che si è riaperta una discussione all'interno del centrosinistra che si polarizzare ugualmente sulla questione del ritiro immediato o meno delle truppe che rappresenta un obiettivo passo indietro
Un obiettivo facile
Sì
Sono perché la discussione sia tutta la volta ricomincia daccapo il punto di sintesi dell'unione di centro sinistra sull'Iraq rappresentato da una frase molto chiara di romano rotti
Che ha detto che all'indomani del tra la Ford e la vittoria del sì alla formazione del governo ci sarà l'immediata presentazione di un calendario per il ritiro siccome siamo dei dirigenti politici
L'immediata presentazione di calendario non è l'immediato critica
Se no se giochiamo sulla Piero no no appunto non giochiamo sulle parolacce o nel periodo interessato interessa giocare sulle parole
Immediato ritiro vuol dire no con l'immediata presentazione di un cane siamo su quella sei presenze fatta l'unità Erzelli continua stiamo discutendo nei giorni messe nato a quello che però a mio parere e su questa siano segno evidentemente diversa è che non è riproponibile un nuovo negoziato ma chi non ha chi lo ha pronto a nessuna macchina propone
No quando si dice che bisogna concordare anche con l'amministrazione americana il nostro ritiro io non ho mai chiamato nessuno appare
Allora per chiarire tutto una volta per tutte io penso che noi dobbiamo decide che il governo l'unione di centro sinistra dovrà presentare al Parlamento un calendario per rientro e decidere il rientro il serie entriamo una decisione sovrana che qui diamo noi va bene
Il come lo fai siccome non c'è un irresponsabile lo discuti con quelli che stanno lì
C'è una un minimo di buonsenso fa così
C'è una distinzione tra il sei e il comma chiara è chiaro
Se l'agenzia no Genova serio invece come si occupi di politica internazionale a trent'anni sa che non c'è nessuno che dice succeda perché succede
Ma assolutamente no no importante che quando diciamo il come intendiamo dire che non è riaperto nessuna verifica nel negoziato su se partiamo sei mesi prima un anno dopo a secondo le esigenze le piace il tie prese e che quindi si tratta semplicemente di vedere il modo diciamo tecnico-politico per realizzare esattamente come sta scritto nella mia voglio dire però che tutto ciò questo è quello che ci stiamo dicendo quello che leggiamo sui giornali altro perché oggi abbiamo di nuovo tutte le posizioni che vengono dai radicali che sono i nostri nuovi compagni
L'avventura elettorale che invece fanno per l'appunto altri discorsi tirando in ballo esattamente le posizioni per candidato premier e le contee le posizioni del nostro segretario cioè voglio dire si è ricreato su questo obiettivamente un elemento di confusione ma il punto a mio parere non è tanto e soltanto il ritardo su quelli che sono gli elementi programmatici
Il punto è che non c'è nessuna consuetudine di una iniziativa comune
Quello che noi oggi dobbiamo registrare e che alla vigilia delle elezioni il centro sinistra non è riuscito a sviluppare nessuna iniziativa comune forte la stessa finanziaria che poteva essere un'occasione d'iniziativa comune non non c'è stata
E ci troviamo di fronte a queste ultime giornate dove abbiamo una parte del centrosinistra
Che ha manifestato davanti all'ambasciata iraniana per protestare contro le deliranti posizione del presidente dell'Iran e oggi a questa ora più o meno una parte del centrosinistra te invece manifestava su Falluja davanti all'ambasciata americana
Cioè voglio dire che su questo terreno noi abbiamo dei problemi
E il punto che interrogativo che io mi pongo e le pongo
E perché
E per quale misura cioè quali sono le ragioni che rendono così difficoltoso questo percorso e questo tragitto
Io diciamo l'idea che mi faccio un'idea che mi sono fatto e che in realtà abbiamo ha difficoltà a trovare una sintesi politica anche nella lettura di quelli che sono i processi che si stanno realizzando intorno a noi
E Piero citava nella sua relazione una serie di luoghi diciamo fondamentali di questa iniziativa politica che si è svolta nel corso dei mesi e degli anni che abbiamo alle spalle
Partendo da Parigi oggi passando per l'incontro fatto
Nei Paesi latinoamericani fra le due Americhe passando per Cancun dove vi è stata dove vi è stato il vertice del WTO cioè una serie di incontri di estrema importanza e di vicende di estrema importanza dai quali vengono messaggi di grande significato
Di grande significato
La difficoltà il centrosinistra in Italia ma io dico una difficoltà politica più generale che non è solo italiana e anche rompere e raccogliere diciamo la sfida che viene da questi processi
La domanda politica che vede questi processi
Io penso mi limito a fare una schematica appunto affermazione che dentro questi processi
Dalla rivolta contro il tentativo di imporre a Cancun diciamo un sistema commerciale ancora una volta e ancora più iniquo di quello che c'era precedentemente da parte di alcuni Paesi forti in primo luogo degli Stati Uniti tali corta che ha visto in primo luogo in campo Paesi forti come il Brasile l'India ed altrettanti Paesi a livello mondiale
A quelli che sono iniziative che si sono sviluppate anche in altre aree del mondo dietro tutti questi processi io credo si possa leggere come diceva Piero una domanda diritti politici la domanda il PD
Diritti diciamo che rivendicano il rispetto dei diritti umani ma domati democrazia io credo che dentro tutto ciò sia cresciute riescono mai una nuova domanda di eguaglianza
Con la nuova domanda di eguaglianza e di giustizia sociale ma di accoglienza a mio parere questa oggi torna a essere una moderna e straordinaria questione che sta soltanto
Che non è siamo l'eguaglianza come l'abbiamo conosciuta sollevata e sulla quale ci siamo battuti
Negli anni settanta
Perché altri sono i protagonisti di alto il contesto altro il progetto
Allora avevamo appunto gli operai metalmeccanici il proletariato il proletariato allora avevamo un progetto anche che rispondeva a quella domanda abbiamo avuto tutti gli aspetti anche di compromissione di quella straordinaria battaglia di quegli anni oggi ci troviamo in un altro contesto
Oggi questa domanda nei suoi protagonisti fondamentali quelli che sono diciamo i protagonisti
Delle nuove povertà e delle nuove emarginazioni nei paesi del sud del mondo entrare le metropoli occidentali e nella periferia dell'impero e rappresenta una nuova straordinaria questione che finanziamenti
Io credo che il problema nostro sia quello di vedere come rispondiamo a questo grande problema cash Rossetti è sempre di due esploderà
E qui vengo all'ultimo punto che riguarda un po'l'oggetto politico
Io penso che un nuovo progetto che possano cui ungare sul terreno dei processi internazionali sul terreno dei processi europei e sul terreno di casa nostra quelle che sono le nuove emergenze le nuove grandi questioni che svolgono diciamo la globalizzazione che rappresentano per alcuni versi sono figli perversi ma allo stesso tempo figli fortunati della globalizzazione
Questo nuovo diciamo protagonista politico
Io lo vedo ancora diciamo ispirato e dentro quella che la storia e anche la forza della sinistra
Ho in questo senso continuo a non capire essere in contraddizione sei sembra essere d'accordo con questo che viene chiamato Partito Democratico badate non perché vado verso la conclusione non mi renda conto anzi ne abbiamo già discusso in passato e tutte le categorie fondamentali
Ho tutti i principi fondamentali su cui si è costruito il di novecento da quelle che hanno ispirato il socialismo il comunismo il liberalismo che tutti questi siano giunti a un punto di crisi
Non è entrata in crisi soltanto la pianificazione socialista burocratica sovietica
Età divisi anche che lei si sbaglia anche quel tipo di stato sociale del Novecento abbiamo conosciuto cioè la consapevolezza dei paradigmi che hanno costruito la civiltà del Novecento nel bene e nel male che questi paradigmi oggi siano fortemente compromessi questo credo che
L'abbiamo più o meno tutti
Ne per quanto mi riguarda c'è un problema di ortodossie
No
Per quanto riguarda anche la mia esperienza
Le mie relazioni sono state relazioni sempre ricchissime col mondo cattolico con comunisti di varie appartenenze socialisti e quant'altro questo anche negli anni lontanissimi quante compagno presidente gli oggi era segretario atipici quindi non ho diciamo
Problemi dal punto di vista del dialogo della intera della capacità anche di cogliere il buono e il meglio che viene anche dalle altre culture
Continuo però a ritenere
Che la scintilla politica o il luogo dove politicamente Possa costruirsi un progetto le posso affrontare le questioni che sono già in campo sono quelle che possono nascere dentro la fertilità della cultura della storia e degli interessi
Che la sinistra rappresenta
In questo senso io non riesco a capire che oggi noi abbiamo a mio parere già difficoltà a costruire un programma di coalizione
Con i vertici della Margherita
Non capisco come questo possa diventare francamente la base per costruirci un partito con una coalizione
La Margherita e fondamentale essenziale decisiva per costruire una coalizione per battere Berlusconi per governare il Paese
Ma non credo che per quello che rappresenta dal punto di vista della cultura
E dal punto di vista delle posizioni che si esprimono possano rappresentare la base su cui si possa dare una risposta comune di un partito comune a quelli che sono i grandi problemi e oggi ci troviamo dinanzi
La parola al compagno stagni
Seguirà ed Ronchi
Domenica sedici ottobre è certamente destinata cambiare l'agenda politica del centrosinistra e del Paese
Quei quattro milioni e trecento mila cittadini donne e uomini che vi hanno partecipato ci lanciano tre messaggi
Il primo appunto quello della partecipazione
E la voglia di esserci della voglia di contare
Della partecipazione valore dell'unione di centro sinistra ma anche il valore della nostra democrazia
Abbiamo sperimentato una forma originale di rinnovamento della politica
E dunque le primarie come buona pratica performer nuova di partecipazione pulito
In Emilia Romagna un elettore su due coloro che hanno votato per il centrosinistra alle ultime elezioni regionali
Vi hanno partecipato
A dimostrazione del fatto che non si tratta solo successo organizzativo ma appunto insuccesso di un successo uniti
Ora è necessario investire perché esplicitare forme di direzione politica intrecciando la dimensione collettiva è un seme che può dare buoni frutti
Del resto anche questo è un modo per contrastare una cultura che la destra ha portato nella vicenda politica italiana nella transizione della vicenda politica italiana che è la cultura dell'antipolitica anche in questo modo si contrasta quella cultura anche in questo modo si contrasta
L'autoreferenzialità la politica a chi viene mostrata come chiusi in se stessa e che consuma una liturgia che è quella di una discussione chiusa proprio
Cioè
Io condivido moltissimo quando Fassino ha parlato
Di primarie che sono stati un elemento che hanno saldato partiti e società del resto sono stati i partiti dell'Unione ad organizzare questo grande e dentro di partecipazione politica
Il secondo messaggio voglia di aria nuova la necessità di un cambiamento nel governo del paese
Non solo come risposta alla nuova legge elettorale dove le liste bloccate mostrano il volto di un centrodestra oligarchico
Chi ha paura del voto dei cittadini al punto che quando un segretario di partito proposto le primarie per selezionare la leadership del centrodestra quel segretario è stato dimissionato ma in più generale appunto una voglia di aria nuova per il clima che si respira nel Paese e che l'Istat ha fotografato in modo encomiabile un insieme di timori e di speranza della necessità di un paese di ripartire e anche di una paura di insicurezza di una sia per il suo il futuro
Del resto la crisi economica ancora pesantissima speso moltissimo sulle famiglie degli italiani
è lungi dall'essere risolta in quanto timidi segnali di ripresa sono ancora troppo timidi per dire che il nostro Paese ha imboccato la strada di un rilancio del sistema economico
Ed infine un grande messaggio di unità che alla fine insieme al pericolo della presentazione di una lista Prodi ha finito per contagiare anche la Margherita
E io penso che qui noi abbiamo bisogno di rivendicare il fatto che si rimette in campo si ricomincia a tessere il filo della nostra proposta politica del nostro ultimo congresso
Domenica sedici ottobre è stato l'atto di fondazione dell'elettore di centro sinistra
La stragrande maggioranza di coloro che votano per l'Unione si auto collocano nel mercato politico elettorale appunto come di centro sinistra e quindi abbiamo una grande opportunità
Quella di andare nel mare aperto della ricerca comune di una sintesi politica sui riformismi si animano L'Ulivo
Ne comincia molto eccetera molti compagni autorevoli della direzione in queste settimane hanno parlato della necessità di costruire anche un'elaborazione culturale citare edita una costituente dell'Ulivo perché l'operazione di cui stiamo parlando è un'operazione più complessa e più ambiziosa
Della necessità di mettere insieme i due partiti e quindi anche la necessità di ragionare su quali sintesi dei riformismi italiani e quali sintesi costruire sulle culture politiche migliori del nostro Paese
Dunque l'Ulivo come soggetto politico
Del resto io penso che abbiamo anche una grande responsabilità chi ha meno di trent'anni ha letto sui libri di storia cos'era undici di essi la democrazia cristiana il partito repubblicano
Quindi porci l'obiettivo storico di fare entrare anche la politica nel terzo millennio un processo che è nelle nostre mani e che può permetterci appunto di guardare verso il futuro si tratta come diceva Fassino nella sua relazione di un processo di un processo politico lungo difficile sul quale ci incamminiamo in Emilia Romagna partiamo da una base solida rispetto a questo progetto politico dopo le elezioni regionali abbiamo costituito una forma unitaria direzione del gruppo Consiliare eleggendo un unico portavoce per questa ragione io penso che la proposta di andare
Alla Camera i deputati con la lista dell'Ulivo
Qui al Senato con la lista Democratici di sinistra sia una tappa importante di un processo politico che guarda da un lato la costruzione di un grande progetto e di un grande progetto in particolare per l'Italia
La coalizione che proporremo agli italiani non solo supera la desistenza con Rifondazione Comunista giungendo ad un accordo politico pieno
Ma di più la proposta dell'Ulivo come soggetto politico da un di più a tutti noi ci mette all'altezza
Di una sfida che quella del governo del paese di costruire il futuro di un'azione di governo rinnovato
Un patto di sindacato un cemento della coalizione e una polizia devastati mira a governare l'Italia a diventare forza di governo nel nostro Paese
Lanciare l'unico come soggetto politico e costruire le condizioni affinché alle prossime elezioni politiche ci sia quella tappa della presentazione di una lista unitaria alla Camera i deputati certamente la strada che dobbiamo battere
Grazie
La parola ad Edo Ronchi
Seguirà Cesare Salvi
Grazie condividendo la relazione di Fassino vorrei sottolineare
Alcuni elementi che a me sembrano importanti
Parlare solo di lista dell'Ulivo e non di una nuova prospettiva politica a me pare debole anche elettoralmente stiamo presenza di elezioni politiche una iniziativa solo elettorale priva di prospettiva politica io credo che rischierebbe di indebolire la specialista lettore
Del resto io sono molto d'accordo con quanti sottolineano che il nuovo soggetto politico abbia senso se non vi sono solo ragioni contingenti cioè dei immediata iniziativa politica che pure in questo caso non mancano ma quando vi sono ragioni di fondo di contesto globale europeo oltre che ovviamente ragioni nazionali
Ecco a me pare che su questo cambio storico del contesto globale
Molti interventi vi hanno fatto accenno io vorrei sottolineare a a mia volta alcuni aspetti
L'economia globalizzata
Non è che c'è sempre stata al commercio internazionale sì ma a livello cui aggiuntiva
In maniera accelerata in pochi anni pone dei nuovi problemi inediti sia l'estensione dello sviluppo le possibilità di estensione dello sviluppo sia le possibilità di estensione dell'equità cioè di accesso ai benefici dello sviluppo
L'estensione dello sviluppo nell'economia globalizzata non si scontra più solo con ostacoli politici diciamo così
Ma si scontra per la prima volta nella storia dell'umanità con le risorse naturali disponibile con la capacità di carico
Di resilienza come si dice degli ecosistemi su scala globale
Ora noi abbiamo ragionato forse alcune centinaia di milioni di uomini che sul pianeta avevano accesso allo sviluppo i benefici dello sviluppo
Di la popolazione dell'OCSE un miliardo e duecento milioni ora stiamo affrontando uno scenario nel quale il milione e trecento mila e il miliardo e trecento milioni di cinesi più gli indiani insomma più di due miliardi di individui si affacciano sulla scena dello sviluppo e questo cambia il contesto delle risorse disponibili su scala planetaria
Questo rende grave storicamente presente Minardi una minaccia globale come il cambiamento del clima
Che ha incidenza già oggi su non solo sulla vita presente ma sulle aspettative di progresso di sviluppo del futuro su risorse naturali limitate come il petrolio
E si prospettano altre crisi rilevante pensate alla produzione di alimenti di solito i Paesi di nuova industrializzazione nella fase nella prima fase dello sviluppo aumentano la produzione degli alimenti
Nella seconda fase dell'industrializzazione maturava abbiamo fatto tutti così aumentano i consumi di alibi di generi alimentari e diminuisce la produzione
Se questo processo riguarda un miliardo di persone nel pianeta non è che è indifferente che essi appropriano del grosso degli alimenti immaginate se riguarda riguardasse quattro miliardi di persone che consumano più alimenti in crescita di quelli che producono si può andare avanti a fare questi esempi ma anche l'accesso ai benefici dello sviluppo
Pensate che sia forme abbiamo avuto gravi problemi con un modello consumista che è coinvolto si è noto neanche un miliardo di persone è pensabile una democrazia del consumismo estesa quattro miliardi di persone su questo pianeta e con quali risorse si potrebbe sviluppare questa democrazia del consumismo
La stessa vicenda delle esplosione nelle periferie delle città francesi a mio parere richiama un tema di ordine generale non solo che riguarda l'assetto dei che la qualità delle periferie e siamo in presenza dei figli degli immigrati o dei nipotini dagli immigrati della prima generazione in Italia questo problema è meno presente perché dell'immigrazione è più recente
I padri venendo da Paesi in via di sviluppo accettano condizioni vivono in otto in un appartamento accettano stipendi dimezzati salari dimezzati
I figli che che che nascono nel Paese che ha ospitato i padri vanno a scuola coi nostri figli
Difficilmente accetterebbero una discriminazione di partenza di condizioni di vita otto in un appartamento vedono le auto ma loro non le possono avere perché costano troppo oramai
La qualità del consumo oltre che ovviamente dall'insediamento urbano le cose che ha detto Bassolino sono mio parere molto condivisibile non basterà costruire più case popolare i nuovi ghetti bisogna essere in grado di garantire una qualità urbana complessiva anche nelle periferie io penso che sia molto importante
Tuttavia noi pensiamo di poter mantenere sistemi democratici estendendo anche a questi strati è un modello di consumismo di massa
Alimentando con la carota una corsa che non avrà mai fine per la quale non disponiamo delle risorse il tema della qualità dei consumi e quindi per la sobrietà è un grande tema della sostenibilità ma anche dalla democrazia del progresso sociale di questi nuovi Tecce
Quindi il contesto è decisamente cambiato la democrazia non può essere più l'estensione dello stesso tipo di sviluppo ma richiede Uddin una diversa qualità del lo sviluppo uno sviluppo che è capace di produrre di più e di meglio con meno risorse naturali non è più l'estensione del consumismo ma una diversa qualità dei consumi certo per vivere meglio e in maniera più equa ma con cambiamenti di qualità
Questi cambiano anche l'orizzonte delle forze questi contenuti ricchi comportano cambiamenti dall'orizzonte delle forze democratiche e progressiste e di sinistra su scala globale
Ma perché il rapporto con il socialismo europeo non voglio saltare questo punto a mio parere per una ragione fondamentale Encuestas insostenibilità crescente di un modello di sviluppo di consumo si scontrano due visioni fondamentali una ultraliberista sarebbe sbagliato che chiamarla liberale perché ha una carica ideologica oggi
Di e anche una carica di violenza politica che si distingue nettamente dall'impronta democratica dei liberali dell'Ottocento
E un'altra che punta sull'economia sociale di mercato fa i conti con l'economia di mercato e che sostanzialmente d'impronta socialista nelle riflessioni europee soprattutto nell'elaborazione più avanzata degli ultimi decenni
Questa visione di sostenibilità può dialogare in chiave di economia ecologica e sociale di mercato prospettando un avvenire per l'umanità un cambiamento democratico su scala globale
Per questo questa visione diciamo più a a a più forte contenuto ecologista dialoga in maniera più ravvicinata non si uno in Italia ma ormai su scala globale con le culture democratiche della sinistra in chiave di economia ecologica e sociale di mercato
Certo appare prospettando un nuovo percorso nuovo soggetto politico
Io che che ci credo a questa prospettiva non credo che si debba non nasconde le difficoltà le preoccupazioni per questo non c'è bisogno di forzature di accelerazioni serve effettivamente un approfondimento culturale perché non accettarla questa sfida dall'approfondimento culturale
Io credo che sia stata troppo trascurata forse presi dalla contingenza politica forse anche dallo stop and go cioè a cui ci ha un po'costretti la Margherita ma questo tema di grandissima portata stiamo dando un contributo alla riflessione della sinistra se sinistra significa rappresentare gli interessi dei deboli su scala globale
Stiamo ter tentando di individuare un percorso che si che sia rispondente all'attualità degli anni due mila
Che richiede quindi un approfondimento culturale un approfondimento programmatico una capacità di convogliare la partecipazione questo nuovo contesto determina anche nuove soggettività anche nello stesso mondo economico delle imprese abbiamo appena fatto un convegno dove queste tematiche dalla competitività che si gioca sull'uso efficiente delle risorse scarse sono tematiche presente ma soggettivi tante sociali che richiedono canali di partecipazione
Il ruolo dei DS è centrale in questo processo
Ma a me ovviamente non è che si possano ignorare almeno per quanto mi riguarda mio preoccupazione sollevate anche le obiezioni da alcuni compagni ma la direzione di questo processo da chi dipende sostanzialmente Editalia
A me pare evidente che è un impegno forte dei DS considera ed unica condizione intanto per poter marciare far marciare questo progetto di rinnovamento con questa dimensione questa prospettiva
Ma anche per arginare contenere contrastare alcuni rischi che certamente ci sono quando ci si mettono in movimento questi cambiamenti di fondo
Certo ci sono altre posizioni che abbiamo visto anche in un recente passato emergere per esempio in alcune culture a diciamo un po'vecchie in particolare nella Margherita
Tuttavia non è sollevando queste obiezioni come giustificazione per fare frenare un impegno nostro in questo processo semmai questi limiti mettono ancora più rilievo come un partito come i democratici di sinistra che ancorato alla sinistra europea che ancorato alla propria storia
Può essere l'unica garanzia perché questo processo abbia un un esito progressista di orizzonte di Nuova Sinistra europea su scala globale
E che questo richieda una forte convinzione partecipazione io sono convinto soprattutto di quelle cultura di quelle posizioni critica e non si tratta di fare una semplice unificazione fra DS e Margherita io credo in un processo plurale più ampio in cui certamente anche alla cultura ecologista deve dialogare da vicino
E nove tagliarsi nicchia anch'essa minoritarie e di identità di cura identità ma all'altezza della sfida che quella è la grande sfida della nostra epoca
Grazie era un chiede la parola Cesare Salvi e seguirà compagna Migliavacca
Care compagne e compagni
Quando Romano Prodi all'esplosione della Rivoltana periferie francesi
Ha richiamato l'attenzione sul rischio che il fenomeno non fosse solo una specificità francese
Ha subito un attacco durissimo
Da parte della destra
Salvo poi avere ascoltato il ministro Pisanu Jesi oppure in altro modo riformulando la e anzi utilizzando la mia visto su una strada non giusta ha confermato l'esistenza e l'esistenza del problema
Ma qual è questo problema
In che misura parla anche all'Italia annoia la sinistra come farsene carico
Io credo che serva una riflessione attenta e approfondita su questo aspetto
Il problema delle periferie non è un problema urbanistico
Non è un problema di collocazione territoriale e il problema di una periferia sociale
E il problema degli esclusi
E il problema del fallimento di politiche sociali gli hanno dimenticato i più deboli che non riescono a dare occupazione
Se un precario o irregolare io non sono in grado di fornire il minimo di adeguati servizi sociali
E che discriminano secondo logiche un tempo Ciceri vedete di classe
è evidente che a Parigi covando Orléans
Sì la situazione di emarginazione corrisponde a un'aggregazione razziale o etnica
La seconda generazione di immigrati magrebini in Francia alla popolazione di colore a New Orleans
Il fenomeno ha una sua capacità aggregativa
E purtroppo anche idoneità ad esprimere violenza collettiva che ha una sua specificità
Quale enorme problema dell'esclusione enorme problema della caduta della sicurezza sociale
Che stretto
Di un ventennio nel quale hanno prevalso le analisi degli sette le politiche che per brevità chiamato anch'io neoliberiste sono davanti a tutti noi
Per cui oggi si colloca nel millennio passato guarda al passato che al futuro
Non ti indica la necessità di affrontare questi temi quindi per esempio di riqualificare e rilanciare
Le politiche di piena e buona occupazione o dello stato sociale a chi e continua a proporre le ricette appunto che per brevità chiamerò neoliberiste che hanno fatto invece fallimento
Problema molto serio richieda avanti all'insicurezza sociale crescente c'è la tentazione di dare la risposta repressiva
Cioè di indirizzare l'insicurezza sociale di una parte e i ceti popolari contro l'altra parte all'insegna di parole d'ordine che abbiamo sentito echeggiare anche fra noi come quella della legalità innanzitutto
Non credo che di fronte al problema il disagio sociale la parola legalità sia parola riformista
Semmai la definirei una parola malata
Perché semplifica
I termini del problema e può dare spazio invece all'idea che siano le politiche repressive e politiche di tolleranza zero quelle in grado di dare una risposta
Sappiamo invece quantomeno con chiarezza in Francia che sono state le politiche repressive le politiche di disprezzo le politiche di tolleranza zero del Governo di destra e del suo ministro sarà cosicché quando meno hanno dato fuoco all'incendio
La polemica dei nostri compagni in Francia contro questo contro il loro governo di destra proprio legato alla verrà smantellato
La polizia di prossimità il sostegno alle associazioni e così via che tentavano nella periferia francese di tenere insieme questo mondo dell'esclusione e del disagio
Di fronte a questo ripeto proporre politiche di repressione o porre al centro il tema della legalità e profondamente sbagliato
Ma un sindaco riformista di Montgomery nell'Alabama nel mille novecentocinquantaquattro che cosa avrebbe dovuto fare
Invitare i vigili urbani a controllare delle persone di colore incise adesso nell'autobus come previsto dalla legge allora vigente negli spazi a loro allora esclusi
è evidente che le politiche riformiste sono quelle invece che affrontano il tema è questo un enorme tema che non abbiamo da anche in Italia come ben sappiamo che aveva osato anche compagno Fassino questa mattina povertà
Il precariato
Problema della casa dell'abitazione
Ora naturalmente è del tutto strumentale il modo con il quale Berlusconi pone il tema dopo cinque anni di governo in cui ha mostrato un assoluto disinteresse
Dopo che nella finanziaria ci sono dagli esiti di se stessa eppure è evidente che questo problema della casa è un problema norme è evidente che la differenza fra relativo benessere poeta oggi perverse storico crescenti
Un storici impopolari ma anche i ribelli è un tempo si sarebbero definiti i ceti medi e poter disporre o meno di una propria abitazione in termini ragionevoli evidente che una politica delli lapidazione seria deve innovare profondamente su quelle idee lì neoliberiste alle quali facevo riferimento che passare per passare concreto hanno significato smantellare le politiche di edilizia pubblica e sociale hanno significato liberalizzare i contratti di locazione Europa
Quindi io credo che di fronte all'esigenza di tutela sociale crescente
Chi si pone non soltanto da noi ma in tutti i Paesi i paesi europei e in tutte queste nostre società del benessere
I temi dell'inclusione e della coesione sociale
I temi di un'alleanza sociale di riferimento
Che guardi al mondo del lavoro
Da quello cosiddetto garantito
Che è costretto a scioperi e manifestazioni di protesta
Pensiamo ai metalmeccanici allo sciopero generale ai lavoratori pubblici ai quali facevano riferimento grandi e Damiano dei loro interventi
Al più diffuso e difficilmente aggregabile mondo nel precariato e ai soggetti dell'esclusione
Sono un passaggio fondamentale ed è con loro con questo Paese reale che esiste ed è vero
Che dobbiamo costruire un più forte rapporto
Io non credo che formule possano essere attrattive formule politicista e o processi di aggregazione come quelli sui quali si torna a insistere ormai da più di un decennio
Che assumono voi a seconda dei momenti dei passaggi delle posizioni degli interlocutori una terminologia differenziata
Avvocati del Riformista all'Ulivo qui c'è un punto più di fondo di fronte a società e che presentano queste caratteristiche il ruolo di una grande autonoma forza di sinistra di ispirazione socialista
E certamente riformista intendendosi altro termine della coppia o come conservazione o come rivoluzione e più che mai necessario
Risponde a un'esigenza dell'Italia e risponde a un'esigenza delle società nelle quali noi gli diamo se vogliamo evitare che ci sia una parte crescente della popolazione che sia esclusa
Non solo il mondo del disagio del precariato ma anche settori crescenti di ceti popolari ed il mondo del lavoro che siano esclusi anche da ogni forma di rappresentanza politica
Serve quindi una forza di sinistra profondamente Rino rinnovata
Che sappia rinnovare la sua pratica politica
Che sappia porsi certamente il tema dell'alleanza per il Governo
Che io sappia anche però con chiarezza indicare le priorità economiche e sociali dell'oggi
Di questo discorso fa certamente parte un problema che non dobbiamo esorcizzare
Quello della criminalità organizzata e della mafia
Che il potere crescente
In settori crescenti nelle nostre periferie urbane da Napoli in giù
Io volevo dirvi compagni vede ben Piero Massimo sono stato sabato mattina a Cetraro
è un centro che c'è no ricercarne il dolore l'appello da quello che è accaduto così
Nel palazzo comunale abbiamo fatto una
I s locali hanno organizzato una bellissima iniziativa c'erano molti giovani
C'erano c'era la parità se c'era il magistrato
In piazza c'era il capo clan muto
Accusato di essere insomma indicato da tutti come il mandante dell'omicidio da compaiono sardo
Che non si poté allora condannare non furono trovate le prove
Fu condannato per estorsione
E stato dieci anni in carcere
Dalia tessuto le fila della 'ndrangheta una volta uscito ha avuto un nuovo mandato di cattura
Questo mandato di cattura è stato revocato il venticinque agosto e lui è tornato in paese
A reggere le fila noi dobbiamo essere di tutti
Questi nostri compagni e compagne non possono essere soli ad affrontare questo tema perché un conto è parlarne qui fra noi è un conto vivere la quotidianità
Di queste periferie urbane o di questi centri medio piccoli dell'Italia meridionale dove la presenza del potere criminale si avverte quotidianamente nel senso che non si vede in faccia
Quando si cammina per le strade del paese o per le vie della periferia
Problema della lotta alla criminalità organizzata
Fa parte a mio avviso credo anche nella nostra elaborazione
Di questa battaglia per lo sviluppo
Per il lavoro per un modello sociale diverso per un rapporto diverso con il mondo che altrimenti rischia di essere quello degli esclusi ma che allora rischia di essere aggregato
Non dall'Imam
Non da istanze di rivolta ma di chi sul territorio ha il potere ed è in grado di garantire
Quei diritti sociali quelle possibilità di arricchimento e quelle possibilità di vita
Il nostro Stato
Senza un cambiamento profondo anche di politiche sociali
Non è in grado di assicurare
In questo senso mi avvio alla conclusione la questione meridionale deve avvenire intesa in questo senso come risorsa non come problema dell'Italia una centralità assoluta
Nella nostra nuova proposta di governo
E credo che sia stato importante che il partito abbia fatto una scelta unitaria condivisa dai compagni siciliani come del compagno della segreteria a sostegno di Rita Borsellino come presidente della Regione Sicilia
Il segno senza nulla voler togliere naturalmente alle altre candidature avanzate
La risposta del Mezzogiorno ci saranno a suo favore fino in fondo se sarà evidente un'alternatività non solo di progetti e non solo di personale politico ma anche di pratica politica
In modo di rapportarsi ai problemi di sistema esistente in quelle realtà
Noi su queste e su altre questioni avremo un enorme problema di governabilità
Dopo le elezioni
Con la legge elettorale proporzionale non è immaginabile un esito per il quale
Le forze
Che si aggregano intorno adesso alla lista unitaria possano avere la maggioranza assoluta in Parlamento
Nel nuovo Parlamento se vinceremo come
Io credo oltre ovviamente ad auspicare
Tutte le forze politiche sarà della della dell'attuale Unione saranno decisive per ogni cento
E in particolare le forze che sono la nostra sinistra
Quando si dice la necessità di un'aggregazione anche come forma di partito e decisiva come sostegno al governo come sostegno a Romano Prodi si dice a mio avviso una cosa inesatta
Il problema politico di rapporto con il Paese con il parlamento che avremo è quello di tenere insieme dell'unità della definizione di qualche posizioni comuni di tutte le forze dell'Unione nessuna esclusa
Per ragioni ripeto che saranno imposte certamente dopo questa legge elettorale dalla logica parlamentare ma anche per ragioni più di fondo
Perché solo il pluralismo di idee di posizioni politiche sociali che sono presenti nell'insieme dell'Unione che è in grado di costruire nel rapporto con il Paese della posizione di consenso che sarà necessaria per affrontare le sfide difficilissime che avremo davanti a partire dalle prossime dalle prossime elezioni
Per questo io ritengo non solo per le azioni o di fondo che cercavo di indicare prima ma anche per le concrete ragioni di governabilità ed essi proveremo ad affrontare illusorio e sbagliato insistere sull'aggregazione di una parte soltanto dell'alleanza ancorché la più rilevanti
Non forziamo quindi oltre quello che è giusto e che si è già deciso e che per quanto riguarda la concreta proposta che viene formulata abbiamo già agli condiviso in direzione condivideremo anche oggi
Non forziamo oltre quello che è giusto al stessa questione dei gruppi parlamentari
Anche per le ragioni di diceva Fabio Mussi lezioni istituzionalmente tertium non datur pur non esistono federazioni o ce n'è uno opzioni più di uno
Ma anche in quello attenzione e che l'esigenza di coesione coordinamento parlamentare che avremo riguarderà tutti
è evidente che un processo di semplificazione del sistema politico di centrosinistra è giusto e va affrontato
Con nove partiti è difficile governare ma questo processo
Deve essere governato secondo una logica interna alle posizioni agli orientamenti dell'Italia
Non credo che sia casuale che in Sicilia la stragrande maggioranza dei nostri compagni
Quale che fosse la mozione congressuale che hanno votato hanno ritenuto del tutto ovvio che si dovesse convergere su quella candidatura e non sull'altra
E perché
Questa è una realtà
Di questo Paese nel quale la sinistra
Moderna democratica avanzata essi stessi speranza è sempre stata e ha sempre svolto una funzione unitaria ma anche un ruolo democratico di estrema importanza per la tenuta del Paese soprattutto nelle fasi difficili come quelle che dovremo affronta in conclusione
è evidente che nel nostro partito c'è la possibilità la necessità ma anche Lara
è solo giusto ma anche possibile
Avere una forte convergenza da adesso sulla soluzione che viene data fino alla campagna elettorale anche dopo nell'azione di governo come è evidente al tempo stesso convivono due diversi progetti politici
Per quanto debba essere per quanto riguarda il destino dei DS ed è a sinistra italiana
Questi diversi progetti politici come giusto e democratico che sia restano in campo
Il nodo sarà sciolto immagino
Se le condizioni lo lo lo richiederanno
Dal prossimo congresso dei DS la via unitaria che tutti perseguiamo parte credo non può non partire dal riconoscimento che appunto convivono
In un impegno comune unitario per far valere le nostre ragioni nella competizione elettorale nel suo segno speriamo al governo Prodi vi sono tuttavia in questo momento due indicazioni e due proposte
Per il futuro dell'Italia che hanno in comune certamente
La volontà impegno obiettivi che invitava a Fassino questa mattina sono in larga misura giuste e condivisibili e quindi
Non è questo il punto in discussione
Ma che hanno tuttavia come è evidente una differenziazione strategici da tutt'altro che secondaria prendere atto dell'esistenza di queste diverse impostazioni progettuali rende più forte e più credibile la nostra battaglia unitaria
Ha una compagna Migliavacca seguirà Rocco Larizza
Sulle recenti primarie è stato detto e scritto quasi tutto
A me interessa sottolineare l'accelerazione della prospettiva politica che ci siamo dati all'ultimo congresso
è una ripartenza
Resa sicuramente meno agevole dallo stop della Margherita maggio ed ai segni che ha lasciato
Dalle scelte che nel frattempo ha legittimamente maturato Ruspi
Dal fatto evidente che la svolta della Margherita mantiene significativi elementi di competizione nei nostri confronti e tuttavia
è necessaria
Risponde ad un problema del centrosinistra
Non credo che vada sottovalutato
L'iniezione di una massiccia dose di proporzionalismo
Non cancella infatti il problema dell'affidabilità di governo del centro sinistra nella competizione con il centrodestra
E poi risponde ancora un bisogno del Paese
In un Paese fermo nella crescita economica e bloccato nella mobilità sociale con una redistribuzione della ricchezza verso l'alto Conforti squilibri territoriali e al sud
Con una debolezza endemica del mercato delle politiche pubbliche io penso c'è bisogno
Di una forza gravitazionale che sappia indicare una direzione
Un progetto e non sono il programma possibile e che lo sappia sostenere
Serve questua stabilizzare il bipolarismo e a costruire un riformismo che abbia radici partecipate e popolare
La consapevolezza di quello che è giusto decidere oggi quindi la lista dell'Ulivo alla Camera la lista dei DS al Senato l'organizzazione unitaria dei gruppi una decisione su cui io credo è possibile una convergenza unitaria in questo Consiglio nazionale
Non può significare però appunto la rinuncia a discutere e a come ha fatto efficacemente Fassino a sostenere il progetto
Di un nuovo soggetto politico che unisca ciò che il Novecento ha diviso le culture riformiste attorno ad un impegno per il futuro
Tanto più vorrei sottolinearlo nel nuovo sistema elettorale mi pare che lo dicesse anche a Roma
In una competizione proporzionale senza preferenze la lista dell'Ulivo
Per avere successo deve rappresentare qualcosa di più d'una soluzione contingente elettorale
Deve essere ancorata a un project
La debolezza del dibattito che ci ha accompagnato verso la casa dei riformisti
è stata in taluni infatti dipese dal fatto che insieme ad un accordo prevalentemente elettorale ha finito per prendere il sopravvento l'autosufficienza delle appartenenze quando invece le memorie le tradizioni sono efficaci
Se servono a prendere consapevolezza dei problemi ereditati a ricercare conoscenze risposte nuove se non si trasformano insomma in supponenza ideologica
E allora se come io penso le sfide del riformismo oggi si chiamano promuovere le libertà e i diritti nel mondo e rafforzare i poteri che la democrazia fare della conoscenza la leva per la competizione economica l'acquisizione e la coesione sociale
Assumere le pari opportunità innanzitutto per i giovani come priorità per riorganizzare gli strumenti delle politiche sociali allora io credo il riformismo socialista il personalismo cristiano la tradizione sociale dei cattolici pensiero liberaldemocratico
Possono utilmente incontrarsi per ricostruire un'idea e una forza credibile di progresso per il nostro Paese
Servono quindi innovazioni ma non rinuncia e tanto meno ripudia
Perché se è vero ed è vero
Che esistono problemi e differenze rilevanti sulla via della formazione di un soggetto riformatore
Io penso che su ciascuno di questi problemi i DS sono in grado di dare un contributo utile
Possono essere una risorsa non un freno
Penso alla nostra appartenenza all'esperienza politica alla riflessione dell'Internazionale socialista non è solo una risorsa per noi
è un di più per un soggetto politico che voglia avere solidi legami in Europa e nel mondo che si proponga di costruttori di contribuire a costruire un campo progressista più ampio
Penso ancora la nostra visione laica dello Stato alle alla alle nostre particolari sensibilità ai temi delle donne e dei diritti
La considerazione della funzione pubblica che per le condizioni storiche dell'Italia esercita la regia la religione cattolica nella nostra società
E le necessarie implicazioni per la media per le mediazioni che spettano alla politica
Non possono mettere in discussione il caposaldo della laicità dello Stato
Nessuno può imporre ad altri le proprie credenze e le loro conseguenze ciascuna persona ha il diritto di esercitare il proprio molto potere morale penso infine alla forma politiche organizzate che dovrebbe prendere il processo unitario
Proprio l'esperienza delle primarie l'incontro tra politica e società tra organizzazione innanzitutto organizzazione dei DS cittadini
Indica che non può essere una sorta di azzeramento di quanto in campo
Una sorta di rigenerazione salvifiche illusoria dei partiti magari attraverso un idealismo esclusivo e mediatico
La via io penso è quella del carattere federativo democratico del nuovo soggetto tanto più se insieme ai partiti proponenti debbono partecipare come io credo associazioni Soggetti che e deve essere aperto a forme più ampie di partecipazione insomma e concludo
La lista unitaria prende forza se ancorato a un progetto che cammina su due gambe la politica
Una dichiarazione di intenti comitati promotori visti avverte e la ricerca culturale il confronto organizzato dedite
Un processo che deve vivere nell'agenda del Paese nella competizione che possiamo vincerla ma che non abbiamo ancora vinto
Cioè come diceva persino un gigantesco conflitto di interessi tra ciò che fa la destra in Parlamento i problemi del Paese
Un conflitto che nelle prossime settimane può anche generare confusioni e distacco nei rapporti con l'opinione pubblica
Io credo che hanno rispetti parlare il linguaggio delle proposte per la ripresa del Paese e dell'unità insieme
Come faremo a Firenze e come faremo anche dalla settimana di iniziative sociali
Insieme perché come è stato nel corso di questi anni io credo che il consenso ai DS cresce e crescerà
Se insieme alla forza unitaria che siamo stati continueremo ad essere anche nelle prossime settimane nei prossimi mesi la forza centrale rispetto ai problemi dalla Società italiana
Grazie Rolla Rocco Larizza seguirà Valdo Spini
Brevemente premessa volevo dire la mia opinione sulla questione dell'Iraq anche se
Non è diciamo la questione al principale all'ordine del giorno
Io penso che noi interpretiamo bene il nostro elettorato se ci orientiamo a collocarsi nella posizione che hanno oggi la Francia la Germania la Spagna prima lo facciamo e meglio è ovviamente ci sono tanti modi si vedranno però io penso che il messaggio debba essere chiaro se stessa
Per quanto riguarda le questioni più politiche che ci riguardano
Io credo che le primarie come è stato ricordato sicuramente rappresentano hanno rappresentato una conferma clamorosa di ciò che in parte sapevamo c'è almeno la domanda di unità che veniva diciamo dall'elettorato nostro era a noi nota dopo le primarie è diventata nota anche a Rutelli quindi questo ci consente di e riprendere un percorso
Ovviamente anch'io come altri compagni su questo ragionamento dal Partito Democratico le varie posizioni che sono emersa dalla discussione per una discussione che mi è sembrato un po'bizzarra per la verità cioè una discussione che è arrivata alla conclusione prima di fare un percorso ora io capisco che bisogna avere degli obiettivi ed è bene ognuno riesprima però arrivare alla conclusione ma addirittura di come si deve chiamare questo partito probabilmente zoccoli articolato mi sembra francamente un po'un eccesso o comunque non è esattamente forse quello che abbiamo bisogno di fare anche se il progetto unitario per quanto mi riguarda va confermato sicuramente nelle forme e abbiamo elaborato al nostro congresso se saremo in grado di andare oltre lo vedremo
Lo vedremo strada facendo però il primo punto da verificare se siano in grado di andare in quella direzione sono le liste
Ora noi abbiamo fatto le primarie sotto un simbolo e quello dell'Unione che se ho ben capito non comparirà nel sulle schede elettorali
Faremo una lista unitaria credo sotto simbolo dell'Ulivo
E non ci saranno tutte le forze dell'Ulivo la bandiera e va bene
E andremo con liste di partito alle elezioni del Senato
Si vota nelle città e non si capisce se faremo le liste unitarie perché non sarà così semplice ricomporre tutto penso a Torino dove noi siamo stati l'unico realtà come Regione Piemonte che non abbiamo fatto la lista unitaria per le regionali perché Rutelli non ha voluto che probabilmente ha trovato più forza lui di quanto l'abbiamo avuta noi per fare come si faceva in tutta la parte in tutto il Paese in tutte le regioni del centro
Quindi valuteremo diciamo in quella situazione però sulle liste
Io vorrei dire questo
Per fare una lista unitaria bisognerebbe condividere non solo l'obiettivo politico che io condivido ma anche i criteri per esempio di due mandati valgono solo per i nostri o valgono anche per quelli della Margherita perché questo non sarà semplice
Lo so che sarà un un lavoro faticoso però è un problema
Le donne nella lista lasciamo stare quello che ci dice la legge non abbiamo alcun dovere diciamo politico di rispondere a una domanda di presenza delle donne
Solo i DS sono in grado di rispondere e per quanto sono in grado di rispondere anche per la Margherita
Oppure no
Poi c'è un problema delle competenze
Solo i nostri facciamo del danno anche agli altri
E c'è un problema dei territori non avendo più collegi noi se non facciamo attenzione rischiamo di rappresentare solo i grandi centri di lasciare importanti periferiche fuori da ogni rapporto politico perché non essendoci più le preferenze e già intanto bisogna vedere chi è disposto a mettere i soldi per la campagna elettorale e ci sono ovviamente tante altre cose che ci portiamo dietro quindi io sono per il percorso unitario ma sono anche per la discussione di merito su queste su queste cose
Quindi anche le questioni delle città peseranno da questo punto di vista anche se non coincidono le elezioni e io penso che noi avremo molto da dire non solo sulle sui rapporti unitari sulla politica ma anche sulle cose da fare
E si intrecceranno nella testa degli elettori le nostre proposte politiche e programmatiche nazionali e quelle che presenteremo in città importanti
Io credo che su queste cose dovremmo discutere perché sapete discutere delle periferie perché succedono i fatti di Parigi persino anche un po'una cosa curiosa
Ovviamente non tutte le città sono uguali e non penso che Torino abbia le periferie che aveva trent'anni fa ci sono problemi nuovi a Torino sono state grandi trasformazioni
Io però penso che a un certo punto noi saremo chiamati a fare un bilancio per vedere se queste grandi trasformazioni hanno cambiato qualcosa nella vita delle periferiche
Nella vita sociale delle periferie
Io se non ricordo che ne parlava
Io uno schema molto semplice di analisi le periferie di una grande città rappresentano condizioni sociali abbastanza analoghi ovviamente negli ultimi anni sono molto cambiate era più semplice quando le periferie erano abitate dagli operai delle grandi fabbriche oggi sono cambiate le cose però le condizioni sono grosso modo le condizioni di una stessa classico di prassi molto molto simile
Diverso è quello che avviene in quelle che periferia non sono e però sono delle realtà fuori dalle città io qui vorrei cogliere l'occasione se non vi sembra troppo localista partire una cosa su una vicenda che ormai è uscita dai confini dalla nostra provincia dalla nostra Regione e la questione del Torino Lione e problemi Della Valle Susa
A Valle Susa sessanta mila abitanti circa
Io mi sono preso la briga di oltre che di leggere ovviamente tutte le cose che si detti e si dicono che si fanno che si scrivono
Di andare una sera la Casera fare una riunione non è dei movimenti cosa abbastanza difficile per quanto mi riguarda nel senso che e difficile che accettino che qualcuno vada a sostenere una tesi diversa per dare l'idea del clima
Ma una riunione del direttivo dell'Unione degli amministratori dei DS ne ho ricavato una preoccupazione se perché gli spiragli diciamo di collaborazione che si erano aperti qualche tempo fa si sono chiusi perché io faccio questo riferimento alla Valle Susa ho l'impressione che ci siano pezzi del nostro territorio
Che vivono delle sofferenze che non sempre non siamo in grado di percepire
E per più di metà della riunione non si è discusso se fare o non fare
La Torino Lione che per loro non si vede comunque fare
Ma si è discusso di che cosa è rimasto in quella valle dove
Ci sono due stata una linea storica internazionale e un'autostrada che davvero io ho detto ai compagni questo è il vero proprio contro l'ambiente non dell'alta capacità che si deve fare perché se noi riuscissimo
Passaggio delicato a dimostrare che l'alta capacità alleggerisce tutto il resto
Però non si fidano perché c'è anche chi sostiene che anche nel nostro partito che bisogna allargare anche l'autostrada allora non si capisce bene uccisione io ho sofferto lo sa che non ci sta tu conosci meglio di me la madre io dico noi la battaglia e e la posizione sulla vive a Torino Lione di alta capacità o alta velocità non la possiamo cambiare io parlo per i DS
Perché se cambiamo questa io non so bene che tipo di risposte diamo ai problemi di quella di quella regione di quella città
Ho visto che ci sono dei consiglieri del presidente il futuro presidente del Consiglio
Ora io non voglio tirare Prodi in una discussione così completata però voi capite che a reggere queste battaglie accettando di non rompere ed aperto un dialogo se una questione che riguarda l'Europa quindi i collegamenti con l'Europa non rientra in una discussione programmatica dell'Unione c'è qualcosa che mi sfugge
Quindi io penso che dovremmo consigliare a differenza di come han fatto i suoi amici Prodi di dire almeno qualcosa
Di di darci un'idea di di non far sentire e diciamo delle persone strane coloro che si occupano di questa di questa cosa
Io lo dico perché a differenza delle periferie in Valle di Susa non c'è un disagio passatemi il termine di classe no lì ci sono
Quelli di destra quelli di sinistra i i parroci invece tutti coloro che in qualche modo vivono nella valle c'è un problema di identità di quella valle alla quale dobbiamo trovare una risposta senza cedere sulla questione che secondo me risolverebbe in parte i problemi della dell'Avana
L'ho chiarito chiarito questo che volevo portare qui caro qualcuno avrà letto pure questi ha ormai vi erano sui giornali nazionali finisco con una battuta su una questione che è stata sollevata nella relazione ripresa The Company io sono convinto che gran parte della nostra credibilità noi ce la giochiamo nel rapporto coi cittadini sulle questioni economico sociali
Perché questo è il punto critico di fallimento vero del diciamo della destra poi son tutte le altre cose
Il fatto che la gente viva peggio che le imprese siano meno competitive da quando è cominciato il governo è un fatto chiaro io penso che noi dovremmo dire qualcosa di più condivido l'analisi sul governo dovremmo dire qualcosa di più sulla Confindustria
La Confindustria una corresponsabilità con questo governo
è una corresponsabilità rispetto anche alla mancata competitività delle imprese che va denunciata con chiarezza
Io penso che Montezemolo sia già una delusione per le cose che sostiene i contratti che non si rinnovano dimostrano che non c'è volontà di cambiare le relazioni industriali e io penso che noi nel nostro programma dobbiamo far della questione del mutamento delle relazioni industriali un punto di forza dalla competitività e del rilancio economico e sociale nel Paese
La ricetta di meno diritti e più bassi costi è fallita se ci deve essere una differenza tra il centrodestra e centrosinistra questo è un punto cruciale che parlerà non solo ai lavoratori ma Pallara anche al Paese
Parola Valdo Spini poi Cesare De Piccoli
Cari compagni cari compagni
La riunione del restante dell'azione di Piero Fassino è cominciata all'insegna del socialismo europeo naturalmente io me ne rallegro e proprio per questo vorrei parlare di un laburista particolare cominciando e cioè a dire del nuovo leader israeliano bellezza
Io credo che sia stato giusto per la sinistra e lo ha fatto tutta i laburisti in particolare al governo partecipare al governo israeliano per ottenere la liberazione e lo sgombero da Gaza è stata un'operazione importante e decisiva
Ma fare come fa Peretz cioè di collocare questo operazione nella ripresa degli accordi di Oslo probabilmente la carta vincente che può condurre ad un negoziato vero fra israeliani e palestinesi
E sensu Peretz arriva succederà quello che non successe per i suoi predecessori
E cioè che i cittadini israeliani di etnia araba lo voteranno alle elezioni Peretz anche possibilità di poter aprire un successo elettorale
Comincia di qui non a caso perché sono convinto che il futuro del problema di
Noi stiamo per avere le elezioni a gennaio dei palestinesi probabilmente nei prossimi mesi dedizione agli israeliani credo che questo sia veramente un dato fondamentale e credo che anche in questo campo noi possiamo rinnovare una solidarietà e vorrei dire anche all'assemblea sicuramente lo sa già che si sta studiando addirittura fra laburisti israeliani e
Quelle Pete la possibilità di avere pezzi di programma comune per queste elezioni
Il che naturalmente sarebbe estremamente significativo ma il che è anche forse ne nota che una qualche vitalità questa benedetta Internazionale socialista sera visto che in situazioni così difficili si trova la forza e la capacità di prendere qualcosa in comune
Ma cominciamo di lì perché lì è il fulcro ma non per trascurare brevemente quello che il il cominciamo di lì anche per un motivo
Che è giustissimo solidarizzare e l'abbiamo sempre fatto io ricorderò quel bellissimo nullo di Calamandrei su Israele
Con la esistenza dello Stato di Israele ma è anche giusto all'interno stato Israele ha delle proprie preferenze politiche per l'una o per l'altra delle importazioni
Per quanto riguarda l'Iraq io credo anch'io che non ci si possa poi fossilizzare sulla divisione fra calendario di ritiro e ritiro
Il ritiro ritiro e da vecchio presidente della commissione Difesa so che ritirare tre mila uomini non è che sia una decisione che prendi da un momento all'altro ma soprattutto il punto che è fondamentale questo
E cioè che noi ci troveremo nell'anno di fronte alle lezioni valuteremo anche quale sarà stato
Elemento delle elezioni
Ma su tutto il fatto fondamentale questo che noi potremo fare del nostro ritiro del nostro calendario di ritiro anche il fulcro
Di una soluzione diversa penso per esempio all'ultima pronunzie della Lega araba che per la prima volta dimostra una disponibilità una possibilità anche di partecipare
In quelle direzioni quindi non vedo francamente divisione fra noi non vedo divisioni nella sinistra su questo punto
Ma certo molti tutti noi siamo interessati si nelle vicende italiane non possiamo anzi siamo appelli citarsi sull'esito delle primarie io ho definito riformismo di massa perché a dir il il risultato a due implicazioni l'investitura di Prodi ma anche la vittoria chiarissima di un'impostazione riformista settantacinque per cento pur a poche ore tale era dalla approvazione della legge elettorale di Berlusconi che avrebbe potuto anche giustificare in qualche modo una reazione più radicale e quindi ad un evento di fiducia qui però io vorrei dire una cosa
Mi propongo mi permetto di sottoporre un secondo argomento sul tema primarie del loro sviluppo che è il seguente
Si parla appunto su come le primarie si possano estendere ad altri ad altre scadenze
Intanto noto una cosa propose la Sicilia
Guardate c'è una legge precisa o le forze politiche si sbrigano a fare una candidatura in questi casi
O l'idea che la società civile aspetti tre quattro cinque mesi è ormai l'idea da togliersi di torno quindi o le forze politiche hanno la forza e la capacità di trovare un'impostazione o bisogna mettersi in mente che l'unica soluzione sono le primarie se no arrivano lo stesso in qualche modo arrivano magari in un modo che non abbiamo nemmeno previsto
Però farei questa riflessione
è evidente che noi abbiamo denunciato con molta forza la sottrazione del rapporto diretto fra elettore ed eletto che avviene con la legge Berlusconi
E cioè a dire con delle liste bloccate che l'elettore manco leggera
Perché si ha quando tempo la mattina quando va alla scuola votare prenderà gli occhiali eccetera di legge essere sul muro ma quando come la mia regione saranno nove vista trentotto nomi Luna non saranno nemmeno stampato sulla scheda cioè veramente la la fine
Già questo giustificherebbe credo una nostra reazione di primarie
Ma io vorrei sottoporre atti era uno per quello che vale un un altro argomento
Se noi effettuiamo le primarie e se questo dà luogo a una grossa mobilitazione quantitativa di base di sostenitori ed interessa ai cittadini
Ecco che anche l'interpretazione del risultato primarie per Prodi diventa più precisa
Cioè non un'interpretazione in qualche modo riferite soltanto al leader ma un'interpretazione che l'interpretazione di metodo di forze politiche e di capacità di mobilitazione questo lo dico perché francamente il nostro partito è stato meraviglioso durante le primarie la mobilitazione
DS per le primarie Prodi è stata veramente
Da sottolineare a tutti i livelli e senza alcuna remora direi senza alcuna sacca di di di ignavia e credo che se noi dimostrarsi mo'che anche sul Parlamento
Facciamo una mobilitazione di questo genere noi insegneremo un punto politico e non soltanto un punto e non soltanto un punto democratico
Per quanto riguarda le prospettive io concordo in pieno con la proposta fatta
E naturalmente siccome concordo dico anche come sappiamo tutti i problemi che possono sorgere
Perché ci sarà una sorta di triangolo
Fra la lista unitaria alla Camera i DS al Senato e la presenza di una lista come quella stipa nella che in qualche modo farà in qualche modo vorrà sottolineare alcune bandiere che sono anche nostri il socialismo europeo per Boselli
Lei è l'aspetto laico per quanto riguarda Pannella da questo punto di vista io credo che il tema della laicità debba essere un tema estremamente presente la nostra elaborazione
E guardate che lega tutto
Perché non è possibile con una mano preoccuparsi di quello che avviene nelle periferie europee con la popolazione giovanile musulmana
E con l'altra mano ignorare di che cosa avranno pensato i giovani musulmani presenti in Italia
All'idea che i per tutta la legislatura è stata negata una legge sulla libertà religiosa
Che non era l'intesa è c'era lei la l'applicazione costituzionale di diritti elementari ma non solo l'incentivo a manifestarsi di fronte allo Stato a presentare statuti a presentare responsabili a mettersi in regola anche grazie ecco allora che il tema appunto della laicità credo che si debba collegare a tre punti precisi
Punto primo chi semina vento raccoglie tempesta ma chi si ricordava più del Concordato qualche tempo fa
Ora diventerà invece un tema di campagna elettorale ma perché perché onestamente a una serie di prese di posizione della Conferenza episcopale italiana sono andate oltre oltre la norma sono andate oltre lo spirito del nuovo Concordato
E da questo punto di vista io credo che noi dobbiamo non chiedere particolari abrogazioni
Ma chiedere rispetto di alcuni pilastri che sono non esiste in Italia una revisione dello Stato anche se esistono particolari tradizioni che portano certamente a particolari conosci menti e secondo aspetto del nuovo Concordato
Attraverso l'otto per mille contribuiscono alla alle chiese in questo caso alla Chiesa cattolica chi è interessato a sostenerla ma non è forzato a sostenere una chiesa all'altra chi non intende farlo
In questi cinque anni questo principio è stato rotto stravolto in cinquantamila modi io credo che noi dobbiamo chiedere non tanto abrogazioni me rispetto di questa filosofia di questi principi ed applicarlo nelle nostre liste
E appunto l'altro aspetto è promettere al Paese alle prime adempimenti
Una legge sulla libertà religiosa che sia effettivamente buona per tutti io credo che
Se noi caratterizziamo su questo punto molto bene il nostro partito credo che abbiamo si sia la nostra posizione Poli
E sul socialismo europeo sono detto tanto e tanto bene che non mi sento certamente di aggiungere se non per dire questo
Io credo che la accusa la situazione tedesca abbia qualche aspetto disinteresse
Perché che cosa è avvenuto in Germania che la Merkel si esplica in una talmente sicura la sua vittoria che i sondaggi davano addirittura arduo uno
Che ha espresso un programma liberista
E di fronte a questo programma liberista l'elettorato tedesco a anche grazie alla maieutica di cedere la sua azione ha modificato i sondaggi fin quasi a far raggiungere a quale compra combaciare le due a fare combaciare le forze politiche
Credo che anche questo non sia privo privo di interesse perché quello che è avvenuto in Germania quello che viene in Germania certamente è stato un altro fatto
Certo non di vittorie la socialdemocrazia ma di una sua capacità di contenimento dello slittamento a destra che ci avrebbe fortemente nuociuto
Perché se fosse al potere la Merkel da sola col programma liberista della ZX e quant'altro noi avremmo avuto incentivi o no con un altro anello di un governo liberista il che avrebbe fatto trovare il governo di centrosinistra italiano in una situazione non facile termino su questo
Ma insomma c'è un'analogia quando Prodi diventò presidente la Commissione europea i dieci Paesi che i partiti socialisti governavano undici ho finito governavano undici Paesi sin qui e non è casuale voglio dire quando poi ha smesso e la maggioranza conservatrice dollari candidato almeno in una zona Cordoba avesse ricandidati oppure poteva essere candidato non si può espellere il centrosinistra italiano le sue peculiarità diversità da una solidarietà generale del centrosinistra a livello europeo ed ecco allora perché io credo questo
Che se i nostri amici del governare
Per a Bologna dicono Partito dei democratici
Perché non metterci Partito dei socialisti e dei democratici il partito democratico i socialisti non mi fosse di Zara istruttiva prima
Ho Chi va dopo ma non credo che a livello europeo a livello internazionale questo rapporto col mondo socialista sia in qualche modo eludibile credo che sarà un elemento di forza per il prossimo Governo di centrosinistra nel nostro Paese grazie di Valdo Spini
Allora la parola Cesare De Piccoli seguirà Barbara Pollastrini
Ma il consenso Coco la relazione del segretario permette di affrontare agli alcune questioni
Molto specifiche ecco perché credo che appunto sì Possa su questo convenire insomma sia per quanto riguarda le sette fondamentali che invitava la relazione
E mi auguro poi anche sul voto finale dei nostri dei nostri lavori
E parto proprio da un punto ecco se
Siamo nella condizione di presentarci con uno schieramento molto largo
Se con le primarie abbiamo anche sancito con una fortissima legittimazione democratica il leader della coalizione
Segue possiamo presentarci alle elezioni Coco la lista unitaria uniti nell'Ulivo
Mi pare che insieme con le questioni che anche nella relazione venivano poste di prospettiva del nuovo soggetto
Riformista Partito Democratico questo dibattito io convengo con compagni
Che invitano a concentrarsi molto sull'oggi e sulla partita che ci sta di fronte
Sulle elezioni sulla vittoria del centrosinistra
Perché da questo dipenderà poi anche un'accelerazione forte sulla prospettiva
E da questo punto di vista credo che la le quali la parte programmatica meriti meriti anche una nostra una nostra ulteriore attenzione
Non tanto per l'elencazione delle questioni di merito ma anche per un punto politico Iolent partito proprio perché siamo d'accordo almeno sull'accordo quindi è partito un punto il segretario detto che la proposta di una grossa coalizione nome né condivisibile quindi non è ricevibile insomma
E ovviamente ne convengo
Mi pare positivo che tutti i partiti del centrosinistra abbiano assunto questo atteggiamento sesso che su questo vi siano anche stati pronunciamenti importanti sia dal mondo di formazione che nel mondo l'economia però non credo che la questione sia archiviata non credo che la questione sia archiviato
Il patto che continui a tener banco ecco nel dibattito politico ha una sua Cydia che io credo noi dobbiamo cogliere almeno io voglio enfatizzare perché fa da pendant al sistema la modifica del sistema elettorale
Perché appunto che seguito il sistema elettorale proporzionale un grimaldello appunto per far saltare la logica bipolare
E le insidie ci sono tutte da questo punto di vista perché spingono tutti anche gli danno il centrosinistra trovare qualche elemento in più di identità rispetto ai punti diversi di convergenza che sono propri di una logica maggioritaria del collegio uninominale
La grossa coalizione cerca in qualche modo anche di delineare dei scenari cioè io credo che all'interno del centrodestra questo segno evidente di debolezza Maggia si si si prepari al dopo Berlusconi e in qualche modo quindi ha come influire ecco sulla vicenda politica italiana
E da questo punto di vista ci sarà un argomento che vera avanti con sempre più forza che noi ieri
Dobbiamo non solo respinge sul piano politico ma anche sul piano programmatico sostanzialmente l'argomento che dice sì quel centrosinistra probabilmente ha i numeri per vincere le elezioni ma può fallire la prova del governo
Credo che noi in questo dobbiamo maggiormente concentrare la nostra abbiamo un lavoro importante già avviato avremo la nostra conferenza programmatica porteremo il nostro contributo quindi alla coalizione
Ci saranno altri pronunciamenti a parte gli altri partiti però ecco c'è una preoccupazione che anch'io insomma voglio qui riprendere cioè che l'agenda programmatica ne hanno buste diamo solo noi coi nostri tavoli dell'unione del centrosinistra eccetera L'agenda programmatica e le priorità dell'agenda programmatica ce lo costruisce appunto il Paese reale
E quando appunto queste queste questioni delle delle mette sul campo delle mete anche una mi immediatezza dove ci fa capire che in qualche modo non è tutto scontato toglie la coesione programmatica anche nel centrosinistra appunto non è un già dato
Sono già state evocate alcuni temi i problemi di vivibilità urbana
Qualità della qualità sociale legalità la vita nelle periferie
Non tutto appunto è omologabile a Parigi ma parla anche a noi
Su alcune questioni economiche anche qui io credo che noi dobbiamo da una parte raccogliere l'appello che costantemente Presidente Ciampi ci invita appunto a guardare al nostro Paese alle sua porta le sue possibilità e quindi anche con fiducia però al tempo stesso io credo che dobbiamo aver presente la portata della sfida che abbiamo davanti
Cioè dati della situazione economica al di là appunto delle ripresina eccetera poi parlano i nostri territori con tutto il linguaggio della loro
Drammaticità
E sappiamo che appunto non è solo un problema di un uno per cento i bulgari più dal villaggi sì importante
Ci sono interi comparti produttivi da riorientare il suo interi comparti produttivi che ormai si sentono il morso dalla sfida competitiva internazionale e e da questo punto di vista la ricette anche di governo del centrosinistra saranno molto impegnativa perché significa risorse
Per puntare appunto per andare sulla novità di di di innovazione di processi e sì anche di prodotti quindi da questo punto di vista sette impegno a dire Rocco Larizza prima ci parlava della vicenda di Valle Susa antica vorrei riprenderà per un attimo anche qui da questo punto di vista come mettere insieme
Sulla necessità di sette che vanno nella direzione della modernizzazione del nostro sistema trasportistico
è facile appunto per quanto ci riguarda noi polemizzare con la l'ex logiche sciagurate del Governo con l'analisi lei logica la Legge Obiettivo che pensava e si illudeva che attraverso il CIPE si potesse saltare appunto le popolazioni
E il rapporto con quelle popolazioni ma poi un elemento di fondo ci resta cioè come noi vogliamo davvero avviare un riequilibrio modale nel nostro Paese come noi vogliamo rendere più vivibile la vita delle nostre città come noi vogliamo modernizzare parti importanti del territorio soprattutto in questo l'Italia se noi investiamo in infrastrutture se quindi stiamo ferrovie ma non ferrovia dell'Ottocento della ferrovia moderne dal ventunesimo secolo che sono alta capacità
Che sono quindi trasporto sia viaggiatori che emerge che significa anche dal punto di vista no una logica solo di opere ma che richiedono anche importanti opere
E questo è un punto che anche all'interno dalla coalizione e noi dobbiamo in qualche modo trovare trovare dei punti di convergenza perché se metto il nostro no per esempio sul ponte di Messina comunque noi dobbiamo evitare i quali sono le nostre priorità se vogliamo che appunto l'Italia sia la piattaforma logistica nel Mediterraneo
E da questo punto di vista anche sulla Valle Susa dobbiamo dire che l'alta capacità non gioca contro quelle popolazioni ma in qualche modo cominciare a mettersi in dialogo per le popolazioni perché significa cioè scelte sciagurate sono state create priva togliere tutti quanti di rete presente attraverso la quella vale
Ecco il sito degli esempi cito degli esempi
Per dire che allora la questioni programmatiche non solo un lì l'elenco delle buone intenzioni che ogni partito del centrosinistra mette insieme la raccogliamo un programma elettorale
Ci mettono in sintonia con il Paese reale si indicano loro delle priorità ma al tempo stesso anche la necessità la necessità di convergente solide e perché questo poi il nostro problema la testa può presentarsi alle elezioni anche una sommatoria di interessi anche compiuti contrastanti intorno tra loro io credo che per noi questo non sia possibile io credo che per noi appunto indipendentemente dalla logica dalla logica del proporzionale noi poi dobbiamo dimostrare capacità di coesione
Mi pare anche che noi dobbiamo dimostrare anche già ora nel prepararsi a poi alla competizione elettorale come noi vogliamo affrontare questi temi e quindi la coesione programmatica diventi importante da questo punto di vista e accennavo quindi l'argomento che l'anno scorso se voi lo avremo questa capacità se in qualche modo può ecco camminare affettuose uno starlo un meccanismo che dice sì possono vincere le elezioni ma la prova del governo non hanno la coesione necessaria in economia mai si potrebbe far riferimento tutto rapporto dalla laicità dello Stato
E le questioni che ci dividono su questo punto con la Margherita ecco come affrontiamo questo di fare allora che nelle prossime settimane
Ci debba essere anche un salto dell'iniziativa politica che cominci a mettere ecco con più urgenza e probabilmente anche nel metodo è probabilmente anche nel metodo come noi facciamo vivere come noi facciamo vivere come con la prova delle primarie come con la prova le primarie anche questi temi
Cioè che non ci sia una separatezza appunto tra come affrontiamo la scadenza delle questioni di ordine politico del problema delle liste alla formazione dei programmi con la formazione dei programmi
Perché qui significa recuperare energie qui significa anche sfidare quelle forze quelle forze che sanno che in questo momento non è ricevibile la proposta della grossa coalizione
Ma non credo che Tremonti Bardia noi tre botti sta parlando alla serie di ceti sociali l'inserimento penso soprattutto al Nord a che titolo in qualche modo noi probabilmente non veniamo dalla prova esaltante ma che garanzie ti daranno loro
Cioè in qualche modo neutralizzare le possibilità di vittoria del centrosinistra
Puntare a un pareggio puntare a un pareggio puntare a una situazione di governabilità puntare in qualche modo apponga
Situazione di emergenza che possano giustificare che possa giustificare un superamento non solo delle leggi elettorali ma anche della logica bipolare
Ecco su questo allora credo che sia importante ecco credo e concludo sia importante
Non solo come prepariamo questi appuntamenti che dicevo prima compreso la nostra conferenza programmatica ma come Prodi diventa il leader politico mai il catalizzatore di queste questioni
E dare quindi la sensazione non solo a dei gruppi dirigenti ma anche i sindaci delle città anche le organizzazioni sindacali che in qualche modo questo centrosinistra sta preparandosi già nella campagna elettorale alle prove generali del governo
E fare emergere anche da un ultimo punto che qua e là è presente nel dibattito anche sulla vicenda nella formazione delle liste chi le guida eccetera io vorrei riprendere qui un'argomentazione che Piero Fassino ha usato più volte
Dalle primarie viene una legittima può una legittimazione forte per quanto riguarda la leadership però è la leadership del centrosinistra
Ha una caratteristica diversa da quella della destra
Noi vogliamo un leader forte ma insieme anche a personalità importanti del centrosinistra
Questo è un punto che in positivo senza equivoci ma va recuperato la porta del centrosinistra è anche quella di saper giocare tutte le sue ricchezze tutte le sue personalità è un punto che rapporta e non indebolisce la leadership romani
Ecco anche questo credo che debba essere comunico che con molta serietà con molta coerenza debba essere affrontato può alcuni temi che richiamavo di ordine programmate
Grazie cedere la parola compagna Pollastrini seguirà la compagna Bandoli
Io sono d'accordo con le valutazioni e le proposte avanzate da Piero Fassino e questo mi permette di toccare un punto in particolare del nostro confronto di oggi quello che riguarda la lista unitaria e il nuovo partito legato a una mia opinione su quello che deve essere il patto sociale che tiene insieme ogni proposte cioè la scelta dei soggetti che noi privilegiamo per la trasformazione del nostro Paese
è vero quello che è stato detto in un mese si sono susseguiti due su movimenti opposti uno negativo la controriforma elettorale
Se ne è parlato molto quindi io non torno e uno positivo le primarie nell'immediato questo è il dato entrambi questo movimento hanno ridefinito in qualche moda in qualche modo i campi
Hanno fatto un po'di pulizia di pulsioni neo centriste terziste
Tendenze tuttavia sopite ora Mannino sconfitte del tutto tendenze di antipolitica che infatti vediamo riemergere nell'illusione
E di grandi coalizioni contro cui è stato utile la nettezza con cui ha reagito il nostro partito e comunque illusioni
Da una a un anno due dal Governo non dobbiamo tacere anche qui e questo oggetto del confronto inedito economiche
E non solo politiche nonché delle informazioni tendenze però più basso che che si basano su una possibile scarsa forza della governabilità a rimettere
E in gioco in questo disegno Perri perseguire appunto una volontà e un'attenzione neo centrista molto sprona l'antipolitica
Infatti la controriforma come è stato detto elettorale è destinata nel tempo a segnare la rappresentanza e quindi a creare l'alimento per ipotesi di questo tipo
Ecco perché io sono d'accordo una classe dirigente a il dovere di una maggiore assunzione di responsabilità e secondo me anche il dovere di una grande ambizione politica
Le primarie certamente hanno avuto un esito straordinario hanno rappresentato un incontro virtuoso tra politica e movimento delle coscienze
E hanno in e anche la partecipazione larga adatto messaggi secondo me inequivocabili
Io non l'ho vissuta cioè la mia interpretazione non è quella mobilitazione come diceva Crucianelli una coda del diciamo della reazione della resistenza di questi che sia costruita nell'unire rivolta sociale rivolta morali in questi anni ma è qualcosa di più
C'è quella partecipazione una richiesta di Unico certamente l'imperativo morale di cacciare il governo Berlusconi
La richiesta unitaria l'abbiamo detto più volte ma insieme cioè il riconoscimento di una guida non solo in Romano Prodi ma nella necessità che questa guida Romano Prodi abbia Fo abbia un forte ancora ancoraggio diciamo di capacità di governo
Di credibilità di una proposta riformatrice per questo Paese quei io interpreto così quella larga partecipazione alle primarie oltre un dato con cui noi dovremmo continuare a fare i conti e cioè che quei milioni che sono anche votare voglio dirlo moltissime donne più donne che uomini
Hanno mandato un altro messaggio quello che un nuovo riformismo che non ci attrezzeremo ad esprimere non possa che essere un riformismo coinvolgente partecipato
Fatto di intelligenza e di passioni e di esperienze delle singole persone allora se questo è di cui naturalmente la mia opinione se questo secondo me il dato è evidente che non è potesse che discendere una risposta positiva a nostra visto che ne siamo stati artefici in prima persona al rilancio della lista unitaria e della lista dell'Ulivo
Ma ecco io aggiungo fin qui siamo tutti d'accordo ma io mi domando se quell'ambizione quella missione di cui parlava Piero Fassino si possa diciamo riassumere solo in quella nella dizione nel protagonismo nell'essere classe dirigente nella costruzione della lista unitaria
Io credo che il davvero l'ammissione di una classe dirigente in Italia ma penso in tutti i paesi europei del socialismo europeo così come penso per le grandi forze democratiche progressiste mondiali
Oggi debba essere molto ma molto più alta per rispondere a quelle domande di redistribuzione di giustizia di redistribuzione di uguaglianza di inclusione di integrazione di redistribuzione delle libertà
E di ricostruzione di un mondo di un nuovo ordine mondiale di pace di cui parlavano anche oggi tante Compaq
Tante compagnie e qualche compagna questo è il punto allora se è quello l'obiettivo a cui tendere io credo che lista unitaria Ulivo non esauriscano la funzione di una sinistra che voglia raggiungere e determinare a partire dal socialismo europeo nuovi traguardi ecco perché io ho creduto
Fini infondere credo ancora ora nella necessità col tempo necessario nei tempi necessari dirò qualcosa sui valori principi e contenuti necessari
Che non non facciamo cadere come come ha detto anche la relazione come dice la frontiera della costruzione di una grande forza maggioritaria
Riformatrice in Italia di stampo europeo una forza che come è ovvio non può soltanto come si dice vivere
Della unità necessaria tra le grandi culture tradizioni storie presenti anche nel nostro Paese ma inevitabilmente a oggi per rappresentare il presente e non solo il futuro dico già il presidente deve innerva Arsic di culture esperienze protagonismi che ci vengono da donne e uomini soprattutto giovani
Mutati nelle loro aspirazioni nelle loro domande dissenso ma anche Mai come ora disponibili come ha detto anche le primarie a rimettersi in gioco e a far pesare la loro voce se si ricreano spazi pubblici condivisi
Io quindi credo che se quell'approdo ambizioso quello di dare al nostro Paese almeno vederlo nella mia insomma in tempi visibili quella nuova Fo quella forza riformista maggioritaria è evidente che non basta la lista dell'Ulivo per come la vediamo ora dico la mia opinione
Badate sarà determinante il successo di quella lista accerto e a maggior ragione il successo del nostro partito a a al Senato ma non basterà neanche quello conterà la qualità del Governo
Sicuramente come non solo garantiremo una governabilità ma la qualità del governo nella trasformazione di questo Paese
Nel ridare una tensione delle virtù della Repubblica condivisi in questo Paese nell'indicare la funzione internazionale di questo Paese
Ma conterà vidi secondo me qualcosa di più cioè un processo che deve intrecciarsi aprirsi parallelamente
Che indichi questa grande ambizione
Un processo in cui inglobare non sono le forze che da ora danno la vita alla lista Uniti nell'Ulivo ma le forze come quella distorce dei desideri dei socialdemocratici degli stessi radicali a soggetti e movimenti che oggi non sono inserite nella lista Uniti nell'Ulivo un processo appare lei era una sorta di grande costituente Silla vedrei in questo senso la chiamerei così che che che che come si dice si incrocino intrecci le esperienze il movimento delle coscienze che ci porterà alla vittoria
Incroci intrecci con l'esperienza di governo che noi vogliamo fare nel migliore modo possibile occulto ma un processo che ridefinisca appunto sulla base di grandi valori e principi
E l'identità di quella grande forza maggioritaria cui io non vorrei mai rinunciare e che che non può nasce anche da tutte queste esperienze a partire da quella di governo che per me essenziale messe insieme
Principi sarebbe molto discutere valori guardati alcuni sono stati detti bene non posso ritornare a partire quello dei diritti umani del mondo altri sono quelli legati a come si declina il valore dell'uguaglianza si parlava delle banlieue parigine dell'inclusione oggi non è una rivisitazione e una e la possibilità di di praticare oggi il valore dell'uguaglianza in Europa e non solo nel nostro Paese gli altri sono i grandi valori inscindibili di libertà e di laicità su questo punto mi soffermo un minuto finito io credo che il nostro partito proprio per le battaglie che ha sostenuto anche quelle che sono apparse più difficili come la battaglia sulla fecondazione assistita
Quindi si terrà il che non si muovesse che è una battaglia fatta considerando che un partito in alcuni casi è meglio che perda il nome dei propri valori tesi malvista totalmente Lapo la sua funzione identitaria di battaglia delle idee proprio per questo credo che il nostro partito come diceva anche Moritz abbia dignità qualità culturale per mettere i piedi nel piatto nel senso che oggi la bussola della laicità per come le intendiamo noi come leva di dialogo dico ma di contaminazione ma certo di non rinuncia di un grande principio di convivenza
Di non rinuncia di un grande principio che ci guida nella scelta dello schieramento sui diritti civili che ci guida oggi nella scelta
Del soggetto femminile perché guardate
E non c'è poco da fare è una ferita quella prodotta della Marna la Margherita sulla fecondazione assistita non tanto per la scelta dei suoi leader ma per le motivazioni che mostravano come quel partito non avesse un'idea chiara non della laicità ma della modernità di questo Paese specchio credo Occhetto
L'Italia per la storia che ha non possa procedere nel cammino di una modernizzazione umana se non vede sempre il nesso tra grandi valori di libertà di laicità dialogante insieme all'innovazione a quello delle regole né l'altra star pensa che sono alla base di un programma per sbloccare la società aprire ai nuovi talenti fare entrare aria nuova
Quindi ho fatto riferimento in particolare al punto della laicità penso a quello che ne è seguito la posizione sui PACS pensa a quello che sta avvenendo oggi in Italia
Che ci dice quanto i valori saranno determinanti anche per la vittoria elettorale e finisco sull'ultimo punto una grande forza maggioritaria deve scegliere i soggetti sociali
E non lo dico per l'impegno che oggi con lealtà cerco di svolge ma guarda che così come vale nel nesso modernità laicità libertà uguaglianza vale altrettante nel messo non esiste innovazione se non si rintraccia un patto con i giovani si diceva ma io dico con le donne con le aspirazioni oggi dalle donne che sono aspirazioni prepotenti
Sono aspirazioni prepotenti di donne che proprio perché hanno investito su loro stesse
Pensi particolari alle giovani donne non intendono fare passi indietro e io chiudo su questo punto penso che se non sapremo appunto comunicare il senso di una grande operazione anche al nostro interno sarà più facile ritrovare quell'unità tanto preziosa per combattere oggi per vincere domani per parlare al cuore degli uomini delle donne di questo Paese
E penso vi assicuro gli stessi tutti insieme come voi faremo al prossimo coordinamento femminile scommette Remo come democratici sì e democratiche di sinistra
Che alle prossime elezioni le donne possono far vincere il centrosinistra l'Ulivo i Democratici di sinistra
Penso che questo sia possibile non ho tempo di dimostrarlo ora non ho tempo di uno stallo al molo dimostreremo in quel coordinamento di cui vi darò relazione e contributi che ne deriveranno
Quindi faremo fare un piccolo passo in avanti in quel patto fra nuovo riformismo di valori di proposta e di porzioni di società che è indispensabile per reggere la prova del governo e tenere va alte modera moderate utopie oggi davvero percorrenza
Bene
Compagni e compagne adesso la parola compagnia pandori proseguirà passi
Allora nel frattempo dopo alcune comunicazioni dunque hanno rinunciato a parlare diverse compagne e compagni che ringrazio
Fumagalli Gloria Buffo Duca latino
Francia
Dopo Fulvia Bandoli e Passigli parlerà per l'ultimo intervento del dibattito il compagno Alibaba Faye
Poi si terrà la parola Fassino per le conclusioni poi seguiranno le votazioni ci sono anche degli ordini del giorno insomma c'è una una parte dopo le conclusioni che richiede un certo impegno da parte
Dell'Assemblea
Prego fu
Saggio come hanno già fatta non Tani direzione come hanno detto anche alcuni interventi in questo dibattito che mi è sembrato Maggi
Particolarmente caratterizzato da un reciproco ascolto che io personalmente ascesso parecchio
Sarebbe utile attestarci su ciò che ci trova uniti e io ritengo che oggi essere tutti d'accordo su una lista unitaria alla Camera
Dopo anche aspre discussioni avute su questo tema sia un elemento importantissimo
Di cui forse non riusciamo a cogliere tutte le implicazioni
Così come essere uniti su come andare all'elezione al Senato
Ho oppure sulla urgenza
Diversa di avere un'accelerazione sul programma perché questo è l'altra grande richiesta secondo me che viene dalle primarie le primarie non c'hanno solo dato ho detto qual era il leader della coalizione io credo che le primarie ci chiedano di restituire a quei milioni che hanno partecipato un altro atto di partecipazione relativamente ai contenuti programmatici perché non si può pensare che gli elettori vogliano scegliere solo e soltanto le persone
Se invece si vuole andare ed è legittimo fare allora anche nei territori più intermedio più distanti nella cosiddetta prospettiva strategica
Cosa che un partito politico deve fare bisogna che noi lealmente riconosciamo che tra di noi esistono delle opinioni diverso
E io mi permetterei di dire che questo opinioni diverse oggi non sono più solo tra la maggioranza dell'ultimo congresso e le minori le varie minoranze ci sono toni diversi è un dibattito aperto anche dentro la maggioranza
Io penso che non sia sfuggito a chi ha ascoltato il dibattito come me che tra l'intervento di basso di né quello di Migliavacca c'era una differenza notevole
Uno correva disperatamente il primo
I gruppi unitari subito il Partito Democratico subito verso qualcosa come diciamo privando su di un momento di riflessione
L'altro diceva forse meglio un soggetto di tipo federativo
Come l'articolo di Cuperlo due tre giorni fa sull'Unità
Di cui non condivido tutto ma anche a primo né discussioni vogliamo parlare
Come la proposta del presidente del partito mettiamo insieme le fondazioni ragioniamo sui principi profili valori le prospettive
Insomma non si fa un partito unico
In provetta
Forzando le tappe lasciamo stare la siamo siamo stati che non sono d'accordissimo
Per un momento di fare un partito unico soprattutto di fare un partito democratico ma il problema a volte in politica in modo è importante sono anche i passaggi
E noi non possiamo bruciare tappe quando ultimamente abbiamo sbagliato pochissime cose
Che ci hanno portato ad avere risultati elettorali anche molto importanti ora vedete
Se le parole hanno un senso e ce l'hanno
Nel nostro dibattito ma anche sui giornali qualcuno lo chiama Partito Democratico altri Casa dei riformisti
Al per il partito riformista insomma
Poi Rutelli dice non si può chiamare riformista perché il termine riformista
è un termine della sinistra e quindi saremo prigionieri insomma
Non voglio continuare in questa aneddotica perché la ritengo molto seria ritengo molto serio questo modo di discutere però se siamo ancora a questo punto se siamo a questo punto significa che
Dobbiamo fare una Paulus basse miliardi e una ricognizione seria sulle ragioni le motivazioni che possono far stare meglio e di più insieme questa coalizione ma senza forzature non fare rilancia avventati abbiamo già visto
Abbiamo già visto che spesso chi rilancia
E Rutelli è stato un campione del rilancio e lo è tuttora
Chi rilancia
A volte non vuole raggiungere l'obiettivo
Chi rilancia spesso lo fa per fare fallire l'obiettivo io quindi direi che noi dovremmo attestarci come una forza seria su una discussione altrettanto seria io voglio chiedere molto francamente
Voglio credere molto francamente al segretario del partito che ha vinto il congresso su questa linea politica su una linea politica su cui per esempio la mozione ecologista non era stata così rigida come le altre
Per quale ragione perché sarebbe così incomprensibile
Per quei quattro milioni e mezzo di elettori dire che dopo sei mesi durissimi scontri tra DS e la Margherita dopo le molte rotture provocate anche la Margherita
La proposta più forte l'unica proposta possibile quella che l'unica realizzabile è quella di lavorare ad un soggetto federativo
Dove ogni partito politico conserva il suo profilo ad una sorta di cooperazione rafforzata su alcune questioni programmatiche
E darci un taglio con tutte queste definizioni Partito democratico partito unico riformista gruppi unici
Anche sui gruppi parlamentari lo sapete anche voi
Che complicatissimo
Fare gruppi unici mentre è possibile avere dei momenti di organizzazione di coordinamento
Su materie importanti che decidono spesso la governabilità mi riferisco ad alcune questioni importanti su cui sappiamo che potrebbero esserci grandi momenti di tensione inesperti voglio dire quella prospettiva quell'ipotesi congressuale del soggetto federato
è stata una pantera maggioranza cassa
Per rispondere a Rutelli che rilanciava sul Partito democratico
Ma la risposta si vede che è leggermente impacciato so vs Partito Democratico però noi e loro vediamo più come Casa dei riformisti e così via
Io penso che dovremmo avere il coraggio e l'autonomia di una posizione che gli elettori li conoscerebbero come forte perché pensate che ogni volta che noi diamo un obiettivo a questa coalizione lo manchiamo e purtroppo è capitato tante volte
Perché il simbolo che sta vicino a quello dei DS oggi in sette mesi è cambiato quattro volte
L'all'ultima riunione avevamo quello dell'Unione adesso abbiamo di nuovo l'Ulivo a parte il fatto che anche questa benedetta unione che sarebbe poi quella che deve andare a governare il Paese che ha scelto il leader dovrà pure essere da qualcuno
Diretto a diciamo no dovrà pure essere da qualcuno Diretta
No ma dico anche dal punto di vista proprio della visibilità
E invece questa o sistema elettorale purtroppo la fa scomparire fa fa scomparire questo non è un dettaglio di poco conto
Io ho detto prima questa partecipazione straordinaria delle primarie credo che noi dobbiamo un favore una restituzione di partecipazione io credo soprattutto sulle questioni programmatiche
Devo dire che no no molto condiviso
La posizione
Espresso al segretario del partito in materia di politica estera sulla questione dell'Iraq non ho capito se è stato un diciamo
Una forzatura dei giornali insomma non però io non vorrei adesso stare su questo punto io avevo capito che non ci saremmo ritirati dall'Iraq
Che lo avremmo fatti una volta andando al Governo
Non avevamo mai deciso in quante ore quanti giorni però non avevamo neanche mai deciso che avremmo concordato in ritiro con gli Stati Uniti con ira con Toni Blair contro ma io voglio muovere un'altra critica io ritengo sbagliato
Politicamente incomprensibile
Che alcuni degli attacchi più duri a uno dei pochi leader della sinistra europea che sono rimasti in Europa
Fa parte dove su cui io non ho particolari simpatie vengano spesso non solo dalla destra ma anche da nuovi quando dobbiamo fare un esempio negativo non diciamo non faremo come Zapatero
Non diciamo non faremo come non lo so un premier di destra diremmo noi faremo come Zapatero ora io ritengo che la Spagna in questi anni abbia saputo esprimere nel Mediterraneo sia stato uno dei pochi Paesi un tipo di politica estera che forse l'Italia doveva fare
E non ha saputo fare perché si è seduta inginocchiata così
Male di fronte alle politica degli Stati Uniti d'America la Spagna ha saputo farsi rispettare in Europa e anche nel rapporto con gli Stati Uniti e anche su altri temi che si possono più o meno condividere ma penso all'ora di religione non obbligatoria non mi pare che siamo di fronte ad una rivoluzione
In di laicismo inaccettabile siamo di fronte a un dibattito che ci ha visto anche noi molto impegnati quindi insomma uscirei da questo provincialismo che spesso ci fa male e quando dobbiamo magari fare qualche esempio negativo io mi concentrerei ce ne sono tanti su altre personalità
L'ultima riflessione la voglio fare sui temi della qualità dello sviluppo risulta essere sempre a questioni su cui la distanza è maggiore per una persona come me che guarda molto ai contenuti forse molto di meno alle formule
Certo è vero il tema della qualità dello sviluppo della sostenibilità a volte ogni tanto entra nei ragionamenti ma poi dopo entra poco nelle piattaforme fatica ad entrare nei titoli principali della conferenza programmatica speriamo che questa volta sia la volta buona
Perché abbiamo molte cose da precisare
Sulla questo di cui se ne la qualità dello sviluppo che parlano a milioni di persone avete visto
Io ho apprezzato l'intervento del segretario di Torino che mi è sembrato equilibrato e anche molto serio su temi della Val di Susa perché era un intervento che faceva i conti con quello che pensano cui sindaci con le contraddizioni che ci sono
Però anche con l'impatto ambientale di una valle che non ce la fa più a sopportare un insieme di cose che sarebbero previste e quindi dobbiamo fare delle scelte
Insomma credo che noi su queste questioni dobbiamo fare uno sforzo in più
Vedete
Si muove una questione come quella della Valle Susa che pure tutto sommato è molto infinitamente più piccola dei temi dell'Energia
O dei temi del riassetto idrogeologico dell'insieme del territorio o del tema delle merci su ferro o dei temi della riconversione della chimica dell'edilizia ed era meccanica che sono temi strategici per un Paese che voglia tornare a crescere in modo sostenibile
Perché dire crescere non significa dire più nulla
Io penso che su queste questioni ci sia un vuoto ancora notevole
Nella relazione nel dibattito nel nostro tipo di contro ecco finisco dicendo che oggi io ritengo questa riunione utile perché alla fine forse siamo riusciti a trovare quello che ci tiene uniti a precisare anche i punti di disse
Insomma che sono notevoli anche non ci impegniamo di fare insieme una grande battaglia elettorale per battere a destra ma soprattutto per costruire un'ipotesi di governo in questo Paese
E siccome non vorrei riprendere la parola in sé e dichiarazioni di voto dico subito quel sito
Se ci sarà un ordine del giorno sulle parti che ci vengono uniti sicuramente non sottoscriverò e lo voterò perché ritengo che sia giusto oggi e da questa riunione esca un segnali unitaria
Se la Presidenza deciderà di mente nella relazione voti non credo di poter dare un voto favorevole
E che trova ancora troppe ambiguità molte ambiguità proprio su tutte le questioni che ho detto prima
Il partito democratico i gruppi uniti al Senato e alla Camera un abito Fassino nella sua relazione avente ferito che si fosse ribadite a quella che era stata la linea del congresso ma il Congresso non ha mai deciso un partito unico denuncia ma voglio anche dire
Come elemento di innovazione in chianina così difficoltosa mente tra di noi Kaye nonostante io abbia presentata al Congresso una mozione congressuale antica piccola
Noi continuiamo a muoverci in modo molto
Così è un po'eclettico rispetto anche alle altre minoranze ma anche rispetto alla maggioranza
No non ci riuniamo prima negli riunioni non facciano iniziative
E voi non vi riunite ma siete la maggioranza
è un po'diverso insomma diciamo avete un po'più di forte però adesso vediamo se siete capaci di fare quello che propongo questa neanch'io ha fatto una dichiarazione di voto individuale e che per tutti gli altri membri del consiglio nazionale come è sempre stato male la regola della libertà di culto e siccome penso che anche voi sulla questione su alcuni dei nodi che sono nella relazione che riguarda prospettiva futura di questo partito ci siano un po'di problemi come ho detto all'inizio sarebbe una bella Redona insomma no poi non rispondete Michele c'è sente la libertà di voto perché sappiamo bene non è proprio esattamente sempre così India
Speriamo che questo appello a fare ognuno una dichiarazione di voto individuale venga valutato con saggezza Laurito abito blu risale
Agire in coscienza al momento di alzare la mano non è obbligatorio prendere tutti la parte prego persino
Care compagne e compagni e parlerò solo di due cose c'è il referendum costituzionale della cosiddetta questione laica
Però prima anche alla luce di alcuni interventi vorrei dire che ho molto apprezzato la relazione del segretario
In particolare quanto è stato previsto in materia di legge elettorale e di assetto istituzionale mi trova perfettamente pienamente concorde sono su Pato professionalmente
Di legge elettorale per qualche decennio non avrei nulla dal tuo punto raggiunta togliere alle parole precisa che sono stati usati analogamente direi per quanto riguarda il giudizio su una Finanziaria che non risponde alle necessità dell'economia e della finanza pubblica di questo Paese però è in particolare per sul giudizio Espresso circa la nostra presenza ed era sulle linee di politica estera che sono state enunciata nella relazione che concordo di ho notato nella relazione con piacere un nuovo importante impegno di impegno a sostenere in sede europea una presenza qualora così decida l'Europa ovviamente sul confine
Tra striscia di casa ed Egitto su richiesta di stare e infine un pieno accordo anche tenendo alla politica interna sul giudizio espresso dalla relazione del segretario circa la necessità Ende modalità di progressiva costruzione di un soggetto unitario che traduca visibilmente per l'elettorato a quella scelta riformista che questo partito persegue da molti anni
E che è alla radice della sua nascita come Democratici di sinistra
E alla radice anche della partecipazione a quella nascita come cofondatore di di quanti come me che venivo da un'altra tradizione erano portatori di consolidate anche se minoritaria tradizioni del riformismo italiano
Tradizioni per richiamare uno dei temi che avevo enunciato all'inizio tradizioni che col riemergere della questione RAI e con il rischio di una pericolosissima spaccatura tra laici e cattolici potrebbero tornare utili
Del resto a me sembra spendere un secondo su questo punto che l'idea di un grande soggetto riformista unitario
Sia da sempre la linea di sviluppo il filo rosso che ha guida il divenire di questo partito dalla Bolognina agli stati generali di Firenze al congresso di Pesaro
Ci si muove quindi su una linea di tendenza sulla quale possono essere delle battute di arresto ma questa è sembrata credo sempre alla sua età italiana una linea di tendenza quella della costruzione di un grande partito riformista che ha un qualche momento si completerà come soggetto unitario
Per il momento vi sono scelte parziali liste unitarie e così via ma la linea di tendenza mi sembra tracciata da tempo
Se sostanzialmente vi è accordo su tutto l'impianto della relazione del segretario perché prendere la parola per le due questioni che ricorda
Per richiamare la vostra attenzione in materia di riforma costituzionale non solo sul perito sui pericoli insiti della riforma che voi tutti ben conoscete perché ce ne occupiamo ahimè ed attento
Ma anche sulla pericolo sottile legato ai tempi del futuro referente
Allungo dove abbiamo ritenuto tutti cioè saremmo andate a votare nell'autunno del due mila sei
E probabilmente non sarà così anzi non sarà così e non solo per volontà del centrodestra della maggioranza ma perché gli ha legge sul referendum contiene delle
Dei tempi e dei termini perentori che ci porteranno a votare se verrà approvata come temo sarà approvata domani l'altro tra la metà di giugno e la fine di luglio promettenti come forchetta tra la fine di giugno e la metà di luglio come qualche
Se questo a in effetti un serio pericolo
Perché votare a giugno-luglio significa avere una campagna elettorale per le politiche e per il referendum coincidenti
Questo sicuramente fa molto comodo al centrodestra perché spenti alla luce sulle inadempienze
Programmatica del centrodestra basta pensare alla mancata realizzazione il famoso contratto con gli italiani e gli permette di presentarsi come il partito della Grande Riforma permette comunque di gestire la campagna elettorale con un unico investimento con una RAI ancora nelle loro mani e così via
E viceversa ci obbliga
Nel momento in cui avremmo campagna politica ha tutto l'interesse a parlare dei problemi che maggiormente interessano gli italiani a parlare anche di riforma costituzionale quindi con molta meno efficacia nel denunciare il profondissimo rischio di stravolgimento
Che questa riforma proprio quindi io credo che poiché
Avremmo
Questa questo sovrapporsi delle due campagne si debba subito iniziare
Una grande opera di mobilitazione parlare fin da ora alla pubblica opinione
Continuamente in ogni sede del rischio presentato da questa riforma costituzionale questo non significa attestati su posizioni di conservazione nessuno può difendere il bicameralismo così com'è il Senato federale è sicuramente una necessità possiamo e dobbiamo difendere la riforma del Titolo quinto pur ammettendo che la riforma del Titolo quinto va a sua volta riformata come avremmo potuto fare un inizio di legislatura come eravamo disposti a fare accettando alcune delle proposte che il ministro la Loggia verrà fatto prima che la lega investisse in una sulla scena domandando
Ovviamente sempre di più per non far passare un ASS una riforma del titolo quinto che avrebbe probabilmente tolto il tappeto sotto i piedi della devolution dobbiamo mobilitarci fin da ora non riusciremo sanno a trasmettere il nostro messaggio se questo sarà coincidente con la campagna politica
Vengo alla questione laica io francamente non ho capito la polemica che anche nel partito è stata suscitata da una parte personale dichiarazione di credo del segretario io vengo da una regione che nei immediato dopo Unità d'Italia esprimeva come presidente del Consiglio Ricasoli e che era persona fare nella destra storica bello Samus esprimeva personalmente
Professioni religiose ma per mandare i bersaglieri a Porta Pia
E vengo dalla tradizione del partito repubblicano quindi pensate se non la sirena della laicità dello Stato non richiama invece temi temi importanti quindi capisco la posizione dello stile dei radicali capisco ma non la condivido devo dire dalla ecco perché considero quella posizione giustifica abilissima nell'interesse di una nascente concentrazione SDI radicali e forse ma sicuramente penalizzante l'Unione
Perché aggiunge una spaccatura in più e richiama spaccature storiche molto profonde
Porre la questione della revisione del Concordato oggi è un errore dobbiamo porre anche nella prossima legislatura la questione della corretta applicazione del Concordato niente nel corto quadrato obbligava all'assunzione in ruolo degli insegnanti di religione misura giustificabile in una ottica di religione di Stato ma sicuramente contraddittorie invece con la parità dei culti sancita dalla Costituzione lì niente vi era nel Concordato anzi molto chiara della Costituzione che avrebbe dovuto impedire quella misura idem dicasi dell'esenzione
Dall'ICI per le proprietà immobiliari anche utilizzate a fini commerciali proprietà della Chiesa idem dicasi dei finanziamenti alla scuola privata ma ricordiamoci sempre che quei finanziamenti sono iniziati
Con i governi di centro sinistra o per lo meno si sono ampliati in misura consistente Aldo c'è allora dunque nessuna denuncia del concordato e concludo ma una ridire difesa però del effettiva
Laicità dello Stato penso ovviamente alla questioni legate alla bioetica
Non sarà facile nella futura Unione difendere l'effettiva laicità dello Stato
Anche su questo credo che il nostro partito sia determinante non sarà quel tre quattro quello che avranno per cento di concentrazione laica socialista radicale che manterrà bistecca riesce
E difenderà la laicità dello Stato nei confronti dell'invadenza
Della conferenza episcopale italiana stanno urine dobbiamo essere coscienti e allora la linea di difesa non è quella dell'attacco sulla revisione concordato e quella della sua corretta applicazione
E ho indicato due o tre temi dagli insegnanti di religione a Licci agli aiuti alla scuola privata che sono temi che vanno al di là del concordato non previsti Lecce seriamente dal Concordato potrei aggiungere anche la corretta applicazione dell'otto per mille su questi temi nella prossima legislatura con tutta calma noi dovremo fare una riflessione
E perché dico questo che è un errore chiudo davvero porre oggi la questione del concordato
Perché vedete noi sta dinanzi e lo dico da laico sta dinanzi a noi un grande ma non scontato compito quello di riportare il centrosinistra al governo del paese
E credo che oltre questo si debbano sanare lei figli le ferite inferte dal centro destra al tessuto di questo Paese e in particolare ricondurre a unità una cultura politica che dieci anni fa quindici anni fa era ben più unita che trenta quaranta anni fa e che oggi è di nuovo segna di nuovo una profonda divisione una spaccatura nel Paese
Noi ci dobbiamo presentare come la forza che riunisce sana le ferite di questo Paese non possiamo aggiungere nuove questioni divisi
Io credo
Che ognuno di loro debba esercitare dovrebbe esercitare un po'di sesso di studenti di autocontrollo io la faccio sulla questione laica
Credo che si debba fare questo sforzo di autocontrollo non spingere le proprie posizioni all'estremo
Dicevo ciò vale per alcuni nuovi per la questione laica spero che ciò valga per altri anche per le grandi questioni di politica internazionale grazie
Sì allora la parola la libertà Faye per l'ultimo intervento poi parlerà Fassino
Intanto chiedo scusa ai compagni e alla compagna perché ero tentato di rinunciare per consentire insomma di ascoltare le conclusioni del segretario insomma votare formare quanto prima a casa solo che insomma in questa fase diciamo un po'delicata su alcuni temi che mi interessano direttamente insomma ottenuto abile è un po'due cose
Dando un contributo alla riflessione chiaro presente anche con l'apertura con la relazione del segretario che ha toccato diciamo alcuni questioni che dei file decisivo confesso anche chiedo scusa che si è anche una
Come dire una dimensione personale
Essendo diciamo io stato colpito dall'uso della parola meticciato culturale no
E anche nella relazione del segretario compasso mi ricordo dopo l'undici di settembre ho avuto modo di parlarne anche con qualche
Compagno e compagna
Del disagio che anche Figo dopo l'undici di settembre con il disagio perché sono uno che ha scommesso sull'al sul meticciato culturale
Essendo diciamo
Un musulmano
E sposato con una cattolica è insomma cerca nel suo piccolo di come dire creare una dimensione del dialogo e della convivenza possibile nel rispetto reciproco
Dopo l'undici settembre gli Oro ho avuto è avvertito
Diciamo a come tutti quanti gli effetti devastanti che quella quell'atto avevano prodotto e mi ricordo tutta la retorica
Che
Abbiamo letto o sentito in diverse fatte da parte di molti molti analisti sul fatto che niente sarà sarebbe mappa sarebbe come prima insomma
Tanto per utilizzare una frase che è stata molto ricordate niente sarà poi come prima si diceva eppure
Facili avverto anche una sorta di deficit da un punto di vista dell'elaborazione per cercare di capire al di là degli effetti contingenti quelli più come dire evidenti
Che cosa ha prodotto diciamo questi fatti
E che era e poi questioni hanno avuto non solo negli assetti geopolitici mondiali con la questione del terrorismo delle delle delle sue manifestazione la peggiore
Quello del presidente iraniano che minaccia la cancellazione di Israele nella dalla carta geografica
è anche qui con un po'di disagio sempre vedo una come dire una riproposizione di vecchie categorie che secondo me non sono in grado di dispiegarsi quello che sta succedendo ancora si parla usando delle categorie che erano anche mostri sono del nostro patrimonio culturale intendo come socialisti socialdemocratici insomma sinistra in generale
Che ripropongono diciamo anche rispetto ai fatti di Parigi chiavi di lettura che secondo me non non ci spiegano tutto e invece Parigi dovrebbe insegnarci qualcosa non solo come si è fatto nei giornali dei quotidiani anche oggi
Di dire che di porsi la questione a di sapere se queste cose possono accadere anche qui da noi nelle nostre periferie tentando forme di paragone tra quelle che sono le realtà del Palio Barrichello rispetto a quello che potrebbe essere diciamo la situazione italiana
Poi registrando anche Mammano uno che in altre grande gittata all'Olanda dal Belgio dalla Grecia insomma ci sono stati degli effettivi due mulatti dietro questo io penso che non basti più utilizzare le categorie diciamo economicistiche no che hanno caratterizzato il pensiero marxista che in qualche modo faceva una lettura sociale basato sui rapporti di classe io credo che c'è di più
C'è una emergenza e io chiamerei diciamo una questione culturale che la l'undici di settembre ha portato sul tappeto
Che è vissuto in termini diversi rispetto ai problemi economici
Una questione culturale che si configura nonostante da più parti abbiano scongiurato l'idea di uno scontro di civiltà ma comunque nel vissuto delle persone nella loro quotidianità questa questione
Viene avvertito molto io stesso sono troppo qui a casa condivido con voi dei pensieri il disagio c'erano forse si vorrebbe meno sociologi meno economici e più si collochi sociali
Per capire quello che sta pari vicinissimi si potrebbe dire e io penso che ha la lettura tradizionale va sovrapposto una sopraggiunto conflittualità basato sul suo elementi di diversità culturale questo ci pone diciamo una questione forte affosseremmo riformiste di sinistra democratiche
Diciamo la questione di reclusi intuire diciamo
Sulla scia del fallimento di politiche di destra che hanno come dire creato precariato sociale inclusione del collettivo rottura del legame sociale quindi cercare di noi di raccogliere questo è sovrapponendo diciamo a rispetto alle vetture nuove dimensioni che possono conservi dissidi declinarla suoi il politiche concrete
Io credo che in questa chiave che va letto quello che succede la lezione di Parigi micetti di sequestro si carica di una maggiore responsabilità rispetto alla destra che su questo insomma posso dire che contributo l'ha già data noi invece dobbiamo riflettere anche perché stiamo andando verso l'elaborazione di un programma di un nostro contributo per il programma dell'unione
Non sfugge a nessuno il fatto che questo tema dell'immigrazione e dell'integrazione sia un tema centrale
E spero che nei nostri programmi delle nostre proposte cercheremo di come dire dare il nostro contributo di qualità in ogni caso mi sia consentito velocemente soltanto di fare una riflessione rispetto a alcune tesi che sono hanno circolato in questi giorni io penso che sia stato troppo frettoloso come dire archiviare
La questione della del modello francese del modello d'integrazione francese
Come un modello fallito io non lo credo io non credo nemmeno né tanto meno che il modello inglese sia fallito sono moderne che in una quanti contingenza particolare
Hanno avvertito un disagio un precariato che non sono in grado non sono stati in grado di dare delle risposte concrete rispetto alle domande di cambiamenti che avrebbero bisogno di un altro tipo di riformismo e non certo quello che in Gran Bretagna in stanze sono fatti mai non vorrei buttare il bambino con l'acqua calda l'acqua sporca insomma io dico quando parliamo di modelli di integrazione assimilazionismo piuttosto che comunitarismo io penso che la facciamo spesso in modo molto teorico e non pensiamo in casa nostra non la decliniamo oggi qua qui
Perché sembra che l'Italia non abbiano un modello per comunque perché l'immigrazione è un fatto recente eccetera però ci sono delle indicazioni di fondo chi sono diciamo delle tendenze che si fanno premura prefigurare almeno la direzione di marcia dove andremo e io non ho paura nel sostenere che le politiche che sono state conditi condotto fino qua che nella migliore delle svolti quote vi sono state anche delle politiche della la spada insomma lasciare le cose evolversi come in una concezione del mercato della società
Ma con dei provvedimenti che poi non sono stati non solo la Bossi Fini ma anche parte delle passioni delle politiche che noi abbiamo saputo mettere in campo verso un modello che è molto più vicino a quello anglosassone che non va quello francese
E io se potesse scegliere diciamo tra i due modelli ammesso e concesso che insomma siamo applicabile in tutto in una realtà diversa io credo che modelle del repubblicanesimo francese sia molto più avanzate io non trovo da un punto di vista dei principi e dei valori diciamo un modello molto più avanzato rispetto a quello che poi esista un modello ideale mai praticata da nessuno non lo so mammella nelle quote praticato quello francese potrebbe rispondere diciamo a più a delle diciamo alla alla situazione italiana aprono politica che una sinistra riformista come la nostra potrebbe promuovere che insomma riconsegnare nel dibattito civile
Tutta la questione delle diversità quindi la laicità a le diversità culturali le mi chiede cosa da
Vado conclude ISPI concludendo dicendo soltanto che vitale sta andando verso questo modello di comunitarismo mamma e siamo sicuri che questo sia il modello migliore
Oppure
C'è la possibilità di lavorare a partire dal programma qui ed ora sud diciamo delle riforme che possono creare un modello molto più equilibrato che è in grado di creare una convivenza civile in cui non si mettono le differenze come diciamo dal caso parigino qualche volta è stato fatta con una spinta molto
Forte ma io credo che questo sia possibile ansia schema in non partiamo da ora ricordo anche qui un fatto di grande rilevanza che dice una cosa comprare debba da parenti
Se la domanda e che l'integrazione non basta più però non possiamo negare che sia una condizione necessaria fossimo insufficiente ma la condizione necessaria allora da questo punto di vista noi dovremmo in qualche modo partire da qui e vedere le cose che abbiamo messo in campo fare una valutazione serena e cercare di calibrare meglio diciamo
La direzione di marcia ecco da questo punto di vista noi come partito insomma il lavoro che abbiamo fatto su questo terreno Lazio anche con la l'impegno del segretario in prima persona che ci ha creduto io lo ricordo sempre permettetemi se non ricordo
Quando finisce esercitava a proporre il diritto di voto perché dovevo fare il viaggio in Israele io mi ricordo che Fassino è andato tendere una mano e Alamo alla ai camici dalla moschea di Roma con un segno distintivo molto apprezzato
Quindi non cominciamo da adesso e poi ci sono delle proposte dei nostri dirigenti sulla libertà religiosa fu riflessione avanzato sulla lista dello Stato e quant'altro
La faccio breve dicendo soltanto che se vogliamo veramente un meticciato culturale servono diciamo delle politiche delle politiche che poi non si hanno delle politiche messe lì accanto Marche siano pervasivi diciamo delle delle delle politiche generali
L'immigrazione non è una questione separata extra
Capite che necessita di come dire risoluzione a parte e nel cuore dei preziosi processi a partire dal mercato del lavoro la saldatura tra legge trenta riforma Moratti e legge Bossi Fini dice che la diaspora destra un modello sociale ben chiaro noi no
E chiudo restano
Ecco chiudo dicendo soltanto ecco un minuto e chiudo che fosse noi dovremmo rischia di riparto ripartire dall'elaborazione di un pensiero che fosse il riformismo sia una diciamo una pista da battere da questo punto di vista ma io lo pongo in termini agli acquisti nel senso che non c'è una o non non ci sarebbe una massa critica se noi ci crediamo rispetto alle edizioni identità tradizionali l'identità politiche tradizionale che abbiamo saputo mentre messe in campo perché le sfide sono grato grande sono sfide che necessitano di massa critica
Ritorni ricordava Piero il due due da dove WBO insomma le politiche liberiste tipa
Ecco noi per contrastare questo per coniugare diciamo crescita economica e sviluppo progresso sociale coesione sociale ne abbiamo bisogno anche di fare massa critica quindi rifondere tutti i riformismi Poli possibili per poter affrontare le sfide grande che abbiamo di fronte
Parlare di questa questione anche una questione che riguarda la riqualificazione la democrazia chiude la democrazia in questo Paese chiudo dicendo che dopo le primarie le primarie immigrati hanno hanno partecipato in massa è stato una cosa molto bella e io debbo dire sinceramente e e una responsabilità che grava su di noi quindi io mi auguro che quando vinceremo le elezioni una delle questioni che noi non possiamo non affrontare riguarda proprio questo della partecipazione politica degli immigrati
Perché altrimenti daremmo l'idea che abbiamo scassato non credo sia il caso
Grazie molte grazie la parola a Piero Fassino per le conclusioni
Ma io ringrazio naturalmente tutte le compagne e compagni sono intervenute
Concordo con un furgone altri compagni sottolineare che si è trattato di una discussione girare al
Registrato
Un grado di condivisione largo intanto c'è una condivisione di fare il pieno
Nel nell'analisi della situazione nella individuazione dell'agenda delle questioni politiche prioritarie che dobbiamo mettere al centro della nostra azione
Così come mi pare ci sia una consenso largo intorno
All'impianto della proposta che io qui
Avanza
Proprio per questo ringraziando tutti anche la corrente i compagni che hanno espresso posizioni
Diverso
Vorrei richiamare soltanto alcune questioni per punto il senso diciamo l'organicità del ragionamento che ho cercato di avere questa mattina ma intanto io voglio tornare un attimo sulla questione dell'Iraq perché
Io penso che noi abbiamo una dobbiamo avuto e abbiamo una linea molto chiare inviterei tutti a non essere come dire ogni giorno prigionieri però del titolo di questo o quel giornale se dovessimo stare giornali di questa mattina dovremo discutere qui della lista al Senato dell'Unione
Che è una stravaganza che ieri
Come dire
Tutti i giornali hanno inseguito e che oggi è stata smentita alle ore undici e da qui da da da Romano Prodi dicendo che non si è mai sognato di presentare la lista dell'Unione al Senato però se uno dovesse stava il giornale di oggi dovremmo dovuto discutere
Ho lo dico perché i giornali
Fanno il loro mestiere faccia no non è che noi siamo lì tutti i giorni appendere causati da questo o quel titolo di giornale e vale anche per dirà stiamo le cose che le cose sono molto semplici
Come ho detto anche questa mattina non abbiamo ragione di cambiare il nostro giudizio nei confronti della guerra in Iraq abbiamo giudicato un errore contro la quale ci siamo battuti
Non abbiamo ragione di cambiare il giudizio sulla fase del post guerra
Che come ho detto
Nella relazione a anche nelle drammatiche immagini di far luce alla dimostrazione di carattere tragico di quella fase
Ci poniamo il problema di a partire dalle evoluzione che sul piano delle istituzioni politiche democratiche in Iraq riconosciuto nel due mila cinque di aprire una nuova fase
Il due mila cinque ho detto stamattina non mi sono stancato di dire in questi giorni non solo io è stato l'anno nel quale sono maturate una serie di processi politici dalle elezioni al nuovo governo nuovo presidente alla costituzione alle elezioni che si saranno tra poco
Che senior un'evoluzione politica che porta a pensare che il due mila sei possa essere l'anno nel quale
Le istituzioni irachene che sono state costruite nel due mila cinque possano essere destinatario del trasferimento di tutti i poteri
E quindi di una piena sovranità inerti
Ed è a questo che vediamo dunque la prospettiva politica agraria
Non soltanto al fatto che siamo stati contro la guerra certamente
Ma anche al fatto che sono maturate condizioni che a maggior ragione dicono
Che praticabile un'accelerazione nel trasferimento dei poteri alle istituzioni democratiche iracheni sovrani e legittimate
Dal voto dei cittadini di quel Paese e questo trasferimento consente di avviare il ritiro
Delle truppe
Straniere straniera che non sono di quelli italiani anche altre
Credo di non rivelare niente di segreto nel dire che nei colloqui che abbiamo avuto col presidente dell'Iraq in questi giorni Massimo D'Alema io Gianpiero a Carletto che più volte
Le autorità dell'Iraq hanno sottoposto agli americani l'ipotesi che il due mila sei veda una riduzione consistente la presenza americana in quel Paese
E non solo in tutta Italia ci sono le condizioni per andare ad una
A una contrazione dalla presenza
Militare lì ha un avvio del ritiro e per quello che riguarda noi sulla base di una valutazione che
Abbiamo fatto nell'unione di centro sinistra
Riteniamo che ci siano le condizioni perché all'indomani delle elezioni si presenti un al Parlamento un calendario per il ritiro e quindi la decisione di far rientrare le truppe italiane sta nelle nostre propositi dopodiché siccome
Non abbiamo nessun interesse a che Iraq faccia dei passi indietro rispetto ai processi politici che ha costruito nel due mila cinque e nessuno credo sia così irresponsabile da pensare che non ci interessa cosa lasciamo è del tutto evidente che una volta che ne sia deciso mica entro le modalità con cui realizzarlo si discuteranno con l'autorità perché in ragione tale che il nostro venirmi non determini nessun problema sul terreno la sicurezza di quel Paese è una cosa così stravagante come sta dicendo
Ma sarebbe stravagante norvegesi così
è una cosa di buon senso
Io credo che
Si debba
Si debba tenere il punto che è molto chiaro quindi come vedete non c'è nessuno oscillato non c'è nessun cambiamento di giudizio non c'è nessun oscillazione se l'assunzione di questo problema se mi permette con la cultura di un partito di governo
Il quale non crede che il problema dell'Iraq si risolvono solo con le manifestazioni che abbiamo fatto tutti ho fatto anch'io si risolve quando si arriva a della responsabilità di governo compiendo degli atti chiari responsabile
Io penso anche che la vicenda irachena come ho detto nella relazione non possa essere isolata da un rilancio d'iniziativa più ampio stamattina ho detto anche terreni su cui dobbiamo rilanciare l'iniziativa per la pace in Medioriente sulla questione iraniana più in generale sul rilancio di una strategia che affronti temi della governance del mondo sul sul fronte del multilateralismo dal rafforzamento delle istituzioni internazionali
Del di quei processi politici con cui noi pensiamo che si debbano creare le condizioni per una assunzione di responsabilità
Da parte di dell'intera comunità internazionale aggiungo un tema che peraltro avevo evocato in questi giorni in alcune interviste
Penso che faccia parte del rilancio forte di un'iniziativa internazionale anche porre la questione di una nuova stagione di negoziati per il disarmo
Noi abbiamo avuto negli anni settanta ottanta intorno al tema del disarmo
Egli ama dell'arsenale nucleare in primo luogo ma anche di armamenti convenzionali diciamo uno degli assi intorno a cui si è costruito il superamento dell'equilibrio bipolare il disgelo una politica di cooperazione Empoli e una politica di
Maggiore sicurezza del mondo
Caduto il Muro di Berlino è caduto alla diciamo è venuta meno la contrapposizione di blocchi politico-militare contrapposti tema del disarmo è apparso un tema come dire appartenesse a un'altra stagione io penso che invece
Tutte le vicende di questi anni ci dicono che il tema del disarmo torna a essere un tema centrale
Per
Per il mondo e penso che noi dobbiamo riprendere questo tema e porre in primo luogo il Governo italiano porlo in sede europea come una delle dimensioni in cui realizzare dove nella quale realizzare
Quella iniziativa politica
Multilaterale Ersilia appunto il rilancio di una nuova stagione divisa sia ancora disarmo nucleare in particolare intorno al grande tema del forme di controllo delle tecnologie della proliferazione degli armamenti nucleari sia di armamenti convenzione
Seconda questione
Va meglio parigina credo che mi pare che siamo tutti d'accordo nel leggere quello che accade a Parigi
Come l'espressione
Di una condizione di esclusione sociale
Di marginalità di precarietà
Che si manifesta con particolare acutezza nelle periferie delle grandi metropoli naturalmente non sfugge a nessuno che nella vicenda francese poi ci sono degli aspetti specifici
Le carte diciamo la storia se alla presenza di una grande comunità di immigrati e di figli di immigrati perché poi diciamo il tema
Più più siamo
Il cuore il centro diciamo di questa ribellione una giovane generazione che non è più immigrata perché è nata in Francia ma non è ancora come viene considerata francese perché sono i figli degli immigrati quindi vive una condizione di oltre che di marginalità materiale di precarietà anche di crisi di identità di ruolo di riconoscimento costose naturalmente determina una miscela esplosiva
Che si traduce nella ribellione abbiamo visto
E naturalmente però
Fatte le debite differenze
Sapendo che
Una condizione di tale precarietà e marginalità
Così come si è manifestata a Parigi
Siamo
A lui punto di acutezza che
Non necessariamente si riproduce automaticamente altrove però certamente quello che accade a Parigi ci pone un grande pone un problema noi interroga anche a noi e sollecita anche noi portiamo grande questione capo di evocare stamattina
E cioè la centralità delle politiche di inclusione di politiche di delle politiche di coesione sociale la essenzialità di quelle politiche che siano capaci di
Riconoscere ogni individuo al certezze fondamentali per la sua vita certezze di vietare certezze di reddito certezze di lavoro opportunità
Davvero io penso che
La vicenda delle vicende pare insieme son come diranno una connessione molto forte con la discussione che c'è stata in questi anni anche in questi mesi intorno al modello sociale europeo ai suoi caratteri e alle modalità con cui questo modello sereno
E torno a dire proprio quello che accade a Parigi è accaduto in quello che nella periferia di Parigi ci dice che un conto è modellare riformare il modello sociale europeo nella direzione di rinnovare le modalità con cui vengono assicurate tutte le garanzie e diritti dei cittadini
Di segno del tutto diverso tradurre una riflessione sul modello sociale europeo nella conclusione che non resta che ridurlo tagliarlo è contrario
Perché quello che accade a Parigi ci dice che una linea di riduzione della coesione sociale di riduzione delle opportunità di riduzione delle protezioni di riduzione dei diretti determina processi a fenomeni che in termini sociali economici rischiano di costare una società molto di più di quanto possa costare lo stato sociale
Quindi qui c'è un discrimine molto grande
Credo che credo che dobbiamo
Diciamo individuare diciamo questo
Questo campo di di di di di riflessione e di azione
Cornetto a questo un tema che naturalmente è diverso ma che però in qualche modo una connessione qui sono stati richiamati da alcuni compagni particolare Larizza ma anche pronti anche altri
La questione della TAV in Val di Susa e perciò non voglio entrare nel merito di questa questione
Se non per un aspetto
Che non riguarda soltanto la TAV in Val di Susa si ripropone anche su altri fronti
Ed è che sempre di più si rivela essenziale per il governo di una società la capacità di non considerare il consenso una variabile
Marginale
Da iter moralizzare i valorizzato in campo
Al fatto che ovunque in qualsiasi territorio non si debba fare un impianto di energetico di qualsiasi tipo di produzione energetica abbiamo problemi fino alla costa della TAV guardate che si sta ponendo una questione
Che è il rapporto tra
Le opinioni pubbliche i cittadini
E politiche d'investimento che vengono percepite
E sottolineo vengono percepite che non c'è se non necessariamente così ma la percezione conta e vengono percepite
Come invasive come pericolose come rischiose e che portano a un rigetto
In funzione di questa percezione
No siccome io credo che non possiamo naturalmente
Gettare l'idea che qualsiasi investimento tanto più quando sono investimenti tecnologici anche di significative proporzioni finanziarie o di rilievo strategico per la natura che hanno
Possono essere bloccate diciamo
Da qualsiasi movimento diciamo che sorga resta però
E il problema che la questione del consenso diventa una questione centrale nel governo di una società complessa
E c'è poco da fare noi questo nodo lo affrontiamo oppure noi ci troveremo sempre di più di fronte a casi come quello della TAV
Se volete anche questo è un aspetto in qualche modo
Sia pure mediato la vicenda delle banlieue parigine ci richiami siamo una società si governa se essi o sono i cittadini
Tutele diritti garanzie e gli si dà Coleci corse certezze di vita
Che i cittadini richiede e una società complessa si governa non soltanto se si offrono delle certezze ma poi se si ha la capacità ogni volta che nel governo concreto nella realtà occorre introdurre dei fatti di innovativi di costruire intorno a quei fatti innovativi il consenso sociale necessarie
Tra il tempo io conosco bene Val di Susa perché posto dove sono nato conosco i sindaci che sono in quelle manifestazioni
Condicio so qual è il tipo di reazione psicologica che ha una parte della popolazione
Penso che noi dobbiamo porci il problema non di rinunciare alla tanto che io penso che la TAV in Val di Susa non è una tratta ferroviaria locale
C'è una tratta che fa parte di quel grande corridoio paneuropeo che aveva sotto la sigla di corridoio numero cinque che rappresenta uno degli assi fondamentali di mobilità di persone e di merci del continente uno di quegli strumenti a cui affidiamo diciamo il compito di determinare un più alto tasso di sviluppo ed integrazione
Della dell'Europa nelle sue varie dimensioni un'opera strategica decisiva per l'Italia e non so e proprio perché sono convinto però che un'opera di questo valore sono altrettanto convinto che abbiamo bisogno di affrontare seriamente lì
Ripeto e analogamente ogni qual volta ci sono problemi analoghi diciamo il tema di prova e costruiamo le condizioni di un consenso di una condivisione di una partecipazione che consenta di vincere le paure di superare i pregiudizi di rendere protagonisti i cittadini e le popolazioni delle scelte e per questa via quindi anche
Di realizzarle con maggiore efficacia e con maggiore
In parte positivo terza questione una situazione politica
è segnata naturalmente da un'accelerazione la situazione politica del nostro Paese e l'accelerazione è stata introdotta dal cambiamento della legge elettorale
Tuttavia io son d'accordo con la considerazione che faceva Migliavacca nel suo intervento
Sì la legge elettorale a
Mutato lo scenario e ha introdotto un'accelerazione nel processo di riorganizzazione del centrosinistra nelle scelte politiche come stiamo discutendo ma un'accelerazione di processi e di scelte che noi avevamo evocati come necessari anche in presenza della legge elettorale di oggi
Perché noi non oggi
Il tema percorso nostro dibattito in questi anni abbiamo
Diciamo
Via via assunto sempre maggiore consapevolezza della necessità che il centro sinistra per essere credibile affidabile fosse in grado di
Riorganizzarsi su una duplice dimensione da un lato una larga unità di centro sinistra che determinasse il massimo di coesione dell'alleanza e lo abbiamo fatto con la costruzione del
E dall'altra la necessità che l'alleanza proprio perché era anche l'eterogenea per essere affidabile credibile per essere in grado non soltanto di vincere elezioni ma collante di governo
E avesse una guida baricentro motore centrale timone l'abbiam chiamato in molti modi insomma una grande forza principale di vasto consenso elettorale il forte radicamento sociale credibile e affidabile che fosse l'elemento di guida dell'alleanza
Per questa ampia
Desse maggiori garanzie che poi sarebbe realizzato nel settima capacità di governo lungo tutta la legislatura
Il cambiamento della legge elettorale rende ancora più fondato questo ragionamento questo schema questo diciamo approccio a questo schema di di lavoro perché il cambiamento la legge elettorale rischia di determinare una frammentazione più alta
Perché i processi di riorganizzazione del centrosinistra stanno portando c'è da un'alleanza c'era di nove partiti e diventerà di undici
Con l'arrivo dei radicali e del Nuovo PSI
E quindi legge elettorale da un lato processi di riorganizzazione detto almeno ancora di più la necessità che un'alleanza molto larga
E che nella sua larghezza obiettivamente una maggiore articolazione di posizioni una maggiore disomogeneità ritrovi punto di stabilità di stabilizzazione nella costruzione di un soggetto politico forte che
Lo guidi e di assurdità
Si dice in Europa non è così
Ma siamo proprio da convinti che non sia così
Dal punto di vista naturalmente che la geografia politica ogni paese europeo storia
Diversa dall'alta alta qualità dagli altri questa evidente ma dal punto di vista sostanziale
Ma scusate il partito socialdemocratico tedesco non è oggi già un grande partito di centro sinistra
Il partito laburista inglese non si era ed è finito nell'identità e nella funzione con un partito di centro sinistra
I principali partiti socialisti socialdemocrazia andiamo a vedere lo spettro della geografia politica in ciascuno di questi Paesi sono partiti che dal punto di vista della composizione sociale elettorali sono grandi forze di centro sinistra
Che hanno realizzato il tempo di sei quello su quello schieramento di centro sinistra che noi in Italia abbiamo rappresentato per la storia italiana che è diversa da quella di altri Paesi con più soggetti politici ma è così
Le spese che gli atti come com'è articolata la geografia tedesca rispetto a un partito verso sinistra che non glieli dopodiché se da sinistra fino al centro
Fino al confine che poi passarla dall'altra parte c'è né
E invece lo stesso
E in Olanda hanno spesso
In Spagna sono e che cos'è se non il grande partito di centro sinistra
Stante che l'unica altra foto esista ce l'ha alla sua sinistra non ha delle forti sul centro
E poi
Se vogliamo avere tra l'altro questa è una delle cose che secondo me è spesso i nostri col amici e colleghi
Degli altri partiti ulivi non l'Ulivo non considera perché si mangia una geografia politica in altri Paesi assai simile a quella italiana mentre viaggia geografica e diversa dal punto di vista della forma della forma
E ha realizzato in una forma diversa però in termini sostanziali un processo politico non dissimile da quello che noi vogliamo costruire a partire da una forma che è figlia della specificità politica culturale Italia
Sul terreno pro e questo sul terreno diciamo della configurazione politica sul terreno programmatico ma cioè
è evidente che tra noi e la Margherita e altre forze che sono sono e saranno partecipi di questo progetto
Proprio perché siamo espressione di storie di culture di esperienze diverse ci sono approcci e punti di vista diversi però Fazio ci sono molte anche c'è anche un ormai il vasto campo
Di analisi comuni riflessione comune soluzioni comuni
L'altro giorno sono andato all'Assemblea nazionale della Confederazione nazionale degli artigiani
E abbiamo parlato Letta e io su tutte le questioni della politica economica italiana
Interventi abbiamo detto sostanzialmente le stesse cose esprime un'analisi della situazione economica del Paese Anna una diagnosi delle fragilità strutturali questo Paese analoga e una rete di soluzioni è soppresso che
E così sono molti altri campi cioè cioè io non sottovaluto poi il fatto che per esempio intorno a un tema così a tutte le le tematiche eticamente sensibili proprio perché siamo finiti e storie di culture diverse il punto di composizione di sintesi
Va costruito e non è scontato in partenza
Così come sono temi ma c'è anche una grande ormai come dire grigliati questioni su cui si esprime un punto di vista comune nomi immediatamente non figlio soltanto della tattica politica ma figlio come dire di una sedimentazione storico-culturale
Che nel tempo abbiamo che nel tempo abbiamo costruito
In questi giorni Cesare Damiano insieme a Tiziano Treu e ad altri esponenti
De La Margherita Socialisti Repubblicani ha dato vita a un'associazione sui temi del lavoro e del welfare
A cui ha potuto dare vita associazione sul terreno politico culturale perché c'è una piattaforma comune che è stata costruita in questi anni da un lavoro comune da una lavorazione comune
Per fare un esempio
E se ne potrebbero e se ne potrebbero fare tanti altri di questi sette sulla
Su su molti temi noi abbiamo costruito un'elaborazione comune che è un patrimonio nostro della Margherita dell'Ulivo
Allora io penso che questo questo sia sia
Non possa essere smarrito allora tutto questo cosa mi porta a dire mi porta a dire che noi stiamo riflettendo di che cosa
E stamattina ho insistito torna insiste su questo punto
Noi non possiamo guardare alle scelte che stiamo facendo soltanto come un espediente tattico
Soltanto dei passaggi politicista
Soltanto dei momentanei accordi
Che all'indomani delle elezioni possiamo tranquillamente lasciar dissolvere perché se fossero solo questo forse non ce ne sarebbe neanche bisogno
La verità è che noi pensiamo che si tratta di cogliere il mutamento dello scenario determinato dalle nuova legge elettorale
E al tempo stesso
Si tratta di cogliere una grande domanda di unità una grande disponibilità che c'è stata pro manifestata nelle primarie mettendo in campo un progetto politico che affronti la questione che da tempo noi pensiamo adesso una questione cruciale e decisiva e cioè che se questo centro sinistra vuole essere una coalizione capace di vincere sezione poi di governare per cinque anni questo Paese
Come affidabilità che attività coesione ha bisogno di essere portatore di un progetto politico per l'Italia e questo progetto politico per l'Italia delle incarnarsi in un soggetto che lo rappresenti
Naturalmente
Evocato così
Significa mettere in essere un processo politico
Ma noi oggi non decidiamo di non abbiamo deciso di dar vita a un partito abbiamo deciso di aprire un cantiere politico non non da oggi dal ormai la nostra discussione di questi anni questo il tema aprire un cantiere che ci consente via via di fare incontrare sempre di più le culture le esperienze e le storie del riformismo italiano come la comune nella comune obiettivo di facendolo incontrare costruire un progetto comune un soggetto mo'questo è un processo che sarà graduale datate io devo dire prima ancora che sul terreno realizzativo va fondato sul terreno culturale sul terreno valoriale sul terreno della progettualità per il Paese
Io penso per esempio appunto l'ho anche scritto l'ho anche detto lo ha richiamato in altre occasioni Massimo
E che mettano a lavorare insieme le fondazioni culturali dei nostri tempi
Per costruire intanto come dire una comune campo di ricerca di elaborazione di riflessione culturale
Costruire comuni strumenti e di confronto di dibattito politico e culturale
Costruire iniziative che verifichino in concreto come possiamo e diciamo essere portatore di un progetto che in termini di visione e di valori di idealità è l'espressione di un riformismo
Che
Sussume unisce le storie le culture del del diversa del riformismo italiano questo è prioritario rispetto alle formule organizzative
Io insisto su questo fatto ma che vogliamo costruire un processo politico che non può che partire da tutto ciò che abbiamo accumulato fin qui e tutto ciò che abbiamo accumulato fin qui si chiama Ulivo intanto partiamo di lì
L'Ulivo dal novantasei ad oggi non è stato mai soltanto un accordo elettorale
L'Ulivo dal novantasei ad oggi è stato un accordo elettorale che ha sempre cercato qualche volta c'è riuscito qualche volta no
Come dire di radicarsi con una sua soggettività che una sua elaborazione con una sua capacità di relazione col Paese
Penso che a partire da questa esperienza si tratta di
Proseguire di proseguire su questa strada noi oggi decidiamo alcuni passi su questa strada
E li decidiamo mi pare con una condivisione unanime io sono
Si dice di questo ritengo che sia molto importante ringrazio anche i compagni un si salvi bando perché qui hanno appunto manifestato loro condivisione alle scelte che qui condividiamo insieme la scelta di presentarvi accogliere la proposta di Romano Prodi per una lista
Dell'Ulivo da presentare nelle circoscrizioni per la Camera dei deputati
Accompagnata dalla scelta di presentarsi come partito nelle nelle circoscrizioni per le elezioni del Senato
Mi pare che c'è anche un orientamento favorevole
A far sì che all'indomani delle elezioni la rappresentanza parlamentare
Sì è una rappresentanza una presa parlamentare coerente con il modo in cui ci siamo presentati agli elettori e quindi unitaria poi
Vedremo concretamente come questo debba essere fatta una discussione che va fatta anche tenendo conto dell'esito dell'azione dei regolamenti parlamentari per le modalità concrete con cui questo
Si deve esercitare importante che sia chiara la volontà politica la volontà politica che se noi mettiamo in essere un progetto per presentarci uniti agli elettori assenso che poi quelle lettori dopo li rappresentiamo il Parlamento uniti così come gli abbiamo chiesto il voto nel giudizio
E queste sono diciamo le scelte che oggi
Si vedono
Dopodiché è chiaro che anche sulla base del risultato elettorale
Questa discussione che da mesi facciamo e che anche oggi noi abbiamo ulteriormente sviluppato proseguirà i conti tra e sulla base dell'esito elettorale dovremo tornare a discutere a vedere quali ulteriori passi si debbano e si possono compiere
Sulla strada che gli ho indicato e naturalmente ci misureremo con la dialettica di posizioni che anche che anche qui oggi
Sì è manifesta
Sapendo una cosa guardate che c'è un tema che non evochiamo non so se scaramanticamente o no perché non abbiamo ancora vinto le elezioni ed è giusto quindi l'avvocato ma guardate che se per caso come tutti speriamo che tocchiamo ferro
Vinciamo le elezioni beh ma l'essere al governo
E determinare dei vincoli anche nel modo con cui un'alleanza di governo si organizza nel Parlamento e nel Paese
No chiunque di noi fa politica sa le cose
E a maggior ragione io dico se noi vinceremo le elezioni
Nel momento in cui governeremo questo Paese ci sarà il problema a maggior ragione per l'attività parlamentare per la coesione della compagine di governo per la sua efficacia di mettere in essere processi che siano processi non diva recanti ma ancora di più coesive
Se vinciamo sarà la situazione spessa spingersi verso la coesione non verso verso la disarticolazione evidente nel Circus
Quindi non sottovalutiamo che i passi che noi facciamo tanto più se saranno confortate dal voto elettorale ci solleciteranno mettere in essere processi processi processi unità
L'importante io penso e che noi siamo consapevoli che tutto questo
Richiede che noi ci mettiamo in un atteggiamento
Di una forza che all'ambizione di essere protagonista di questo processo
Chi vuole concorrere come il suo radicamento con la sua forza col consenso che ha nel Paese alla definizione di questo progetto
Una forza che promuove questo progetto
Scusate non siamo stati in questi anni la forza che con più determinazione
A perseguito la strada dell'Unità in ogni passaggio
E ci siamo detti molto volta io lo risottolineo che guardate che quel maggiore credito che i Democratici sinistra hanno conquistato in questi anni di compreso quel maggiore consenso elettorale che ci ha portato a essere il primo partito italiano oggi deriva in buona misura dal fatto che gli italiani ci hanno visto come una forza che era capace di tenere la propria identità congiunta continuamente a una grande tensione unitaria
Noi siamo diventate primo partito perché siamo apparsi più unitaria degli altri non e non a dispetto di queste
Guai a smarrire questo questo aspetto
Proprio adesso
E quindi a maggior ragione nel momento in cui ci avviciniamo passaggio elettorale così decisivo
E a maggior ragione il momento in cui stiamo discutendo come costruire i processi politici che ci consentano di vincere e poi di curare dopo la vittoria questa tensione unitaria questa caratteristica della forza ma
Più unitaria non lo dobbiamo smarrire neanche per un istante perché fa parte ormai come dire
Del nostro profilo della nostra identità e una delle ragioni del credito politico che ci siamo conquistati che ci siamo conquistati in in questi anni e
Le primarie si dicono queste
Le primarie ci dicono che c'è una grande domanda di unità di coesione che noi dobbiamo essere capaci di raccogliere e di come dire
E e a questa domanda siamo dobbiamo essere capaci di offrire un progetto politico che il progetto politico appunto che io penso dobbiamo qui mettere mettere messa
Coinvolgendo la Società io penso per esempio che
La lista unitaria per dell'Ulivo alla Camera i deputati temo i cui oggi decidiamo di sostenere ma non è che questa lista non la possiamo vivere soltanto sulla base del del lavoro politico che sarà fatto a livello centrale tra i gruppi dirigenti tra Prodi e i gruppi dirigenti delle forze politiche che decidono questa scena
Uno degli obiettivi che immediatamente ci dobbiamo porre è come diamo radicamento nel territorio
Alla lista unitaria dell'Ulivo a partire dal fatto tra l'altro che non si presenta una lista come è noto ma si presentano ventisette liste il ventisette circoscrizioni
E quindi come costruiamo in ciascuna circoscrizione da subito
Il comitato promotore della lista unitaria fatta non soltanto dalle forze politiche che lo promuovono ma Lima i territori immediatamente allarghiamo la promozione della lista
A forze locali a movimenti associazioni a cittadini al tessuto di quella realtà territoriale così noi possiamo far crescere un processo che è partecipativo che democratico che raccoglie una spinta quella spinta che viene
Interviene che viene dalle prima
E così come lanciamo la lista e la la e la facciamo vivere nella società e la facciamo diventare un punto di riferimento coalizione Ale appunto un punto di riferimento di tante energie sia di quelle che hanno già una rappresentanza partitica di quei partiti che si riconoscono i pronti a
Ma anche dei tanti rappresentanza partitica appartenenza partitica non ce l'hanno e che possono essere rappresentati da un progetto unità
Insomma questo è io penso la spinta che noi però mettere in campo sapendo che come sempre i processi politici poi dipendono da chi li guida dal segno che gli metti
Dalla determinazione con cui li perseguitava soggettività forte che sei capace di spendere e io credo che i Democratici sinistra non ho nessuna ragione per non essere protagonisti di un progetto politico di questo
Naturalmente tutto questo e finisco dobbiamo in tracciarlo con un'iniziativa politica come è stato richiamato qui da molti conta sottolinea un aspetto di queste ore che rende ancora più fondato il nostro severo giudizio
Sul fallimento della politica economica del governo
E sui problemi che questo fallimento poco la Corte dei conti
A Ciano scusate il contenuto e la Consulta corte costituzionale ha dichiarato oggi illegittimi Italia alle regioni infatti con la legge finanziaria del due mila e quattro
Non è non è una piccola cosa tanto perché si tratta la sentenza la Corte costituzionale
E poi perché la ragione le motivazioni con cui questo questo sentenza la corte le motivazioni di questa sentenza sono molto chiare
Esprimono esattamente come dire in termini giuridici una critica politica severa che noi facemmo già l'anno scorso è anche previsto e cioè che le finanziarie Tremonti Siniscalco che di Siniscalco erano in conflitto comma le prerogative di Regioni Comuni e Province sulla base del titolo quinto della Costituzione riforme Titolo quinto nella Costituzione
Abbiamo più volte denunciate un centralismo di ritorno del santo resta che mortificare
Federalismo regionalismo riforma del titolo quinto bene alla vigilia della riforma della devo dell'approvazione della devolution che questo centrodestra magnifica come un esempio di decentramento regionale c'è una sentenza della Corte costituzionale che versa in questi anni si è fatta una politica che ha mortificato le autonomie ed è incostituzionale non è una cosa di poco conto oltre a tutti diciamo le conseguenze di tipo contabile
E questo dovrebbe valere sulla legge finanziaria del del due mila del due mila tre quattro e che confermo appunto tutta la severità del nostro giudizio e quindi la necessità di
Fare della battaglia per cambiare gli indirizzi della politica economica finanziaria una priorità della nostra azione in queste settimane oggi sono usciti anche i dati sulla produzione industriale di settembre siamo nuovamente a indici che segnano una stagnazione produttiva molto grave e quindi quei timidi accenni di ripresa che avevano fatto salutare a qualcuno
Del governo
Il sorgere di una nuova alba si sono immediatamente spenti
E quindi tutto questo rende ancora più evidente come nome non si possa accettare una finanziaria che come ha giustamente detto Damiano ha un forte carattere antisociale
E come non si debba produrre un'iniziativa forte insisto questa una riunione di dirigenti politici del nostro partito
Insisto sulla necessità di dare fiato respiro ampiezza la mobilitazione che abbiamo promosso dal diciotto al ventiquattro di novembre in preparazione dello sciopero generale del venticinque con iniziative che abbiano una capacità di diffondersi di parlare
Il territorio
In queste stesse giorni noi avremo l'approvazione della devolution tra domani e mercoledì un'evidente forzatura ho già avuto modo di dire nella relazione qual è il nostro giudizio io
Convengo con la sottolineatura fatta da Bassolino e da altri compagni Passigli da ultimo sulla necessità di dare immediatamente dei segnali
La nostra determinazione a continuare la battaglia contro questo strappo istituzionale
Sia con l'iniziativa come prevede la procedura di almeno almeno vuol dire che si può fare anche con un numero maggiore di almeno cinque Consigli regionali
E sia in queste ore in corso la riunione del
Comitato unitario in questi mesi ha coordinato le iniziative contro la devolution revisione costituzionale e anche con Mirra lancio del la la della raccolta di firme dei cittadini che la procedura di indizione verrà prego
Dando così tagliato e
E iniziativa iniziativa di massa a questo nostro atto a questo nostro impegno sottolineo lo ha richiamato Pizzetti mi pare sia molto giusto sottolinea la necessità che noi si sia capaci
Di avere una critica radicale a questa devolution che sia capace di parlare a tutto il Paese
E in particolare le regioni del Nord si pone il problema di una battaglia contro la devolution che noi dobbiamo fare in nome del federalismo perché devo la devolution rappresenta la negazione del federalismo laddove il federalismo a una forma di forte decentramento di poteri di competenza di prerogativa in un quadro unitario che non mina la coesione sociale e nazionale del Paese quando invece la devolution esattamente su questo punto
Che non può essere accettata laddove rappresenta una rottura dei fattori di coesione sociale e nazionale
Alla mio appello di questa mattina al centrodestra per legge si abbia la responsabilità di cambiare la legge elettorale almeno su due punti quelli che sono più palesemente
In contrasto con lo spirito
Della nostra democrazia dalla nostra costituzione Calderoli aspri sposto questa sera dicendo che la legge rimane così com'è
Penso che sia un atto di arroganza penso che noi insisteremo in questi giorni ancora nel sollecitare un atto di responsabilità dico Calderoli che poi se vuole perdere con questa legge
Però con questa
E non si preoccupi perderanno lo stesso
Penso
Bassolino altri Company Soriero e altre hanno richiamato la nostra attenzione su una situazione drammatica critica che io avevo evocato nella relazione sul Mezzogiorno che ci deve sollecitare un salto di iniziativa politica
Prima di tutto nostro poi di tutto il centrosinistra
Davvero guardate il tema di rimettere la questione del Mezzogiorno nel al centro l'agenda politica è un punto di programma di governo
La destra in questi anni sul Mezzogiorno non solo non ha avuto politica
La destra in questi anni ha prodotto una rottura tra le tante
Rispetto diciamo la cultura politica di questo Paese in questo Paese Sempre la questione meridionale è stata assunta come una grande priorità
Era un approccio culturale condivisa e comune del sistema politico del Paese poi magari a questo approccio culturale non corrispondeva una politica ma era un dato di cultura politica acquisito che la questione meridionale forse una grande questione nazionale
La testa ha rotto questo punto
Cioè a espulso la questa meridionale dalle priorità del Paese dalle diciamo dalle questioni fondamentali che attengono all'identità stessa dell'Italia
Non ha fatto una politica non per disattenzione ma perché non ce l'ha nella testa del Mezzogiorno questo governo e questa maggioranza è un problema culturale prima ancora che politica e noi dobbiamo sul terreno culturale e politico riproporre invece questa questione come una grande questione come una grande questione Lazio
Torneremo naturalmente scadenze però in riunioni prossime al nostro organismo sulla preparazione delle elezioni amministrative anche perché non è ancora individuata la data di queste elezioni anche se noi continuiamo a ritenere che sarebbe
Opportuno
Diciamo unificare in un unico turno politico anche elettorale selezioni politica elezioni amministrative in ogni caso torneremo richiamo soltanto un punto che è stato richiamato da Pizzetti molto importante
Noi andiamo al voto in Sicilia in tantissime città tra queste citazioni l'anno chiunque avverte che il passaggio elettorale a Milano passaggio elettorale questa volta di un'importanza straordinaria non può essere catalogato soltanto sotto il profilo amministrativo ha detto bene Pizzetti
Diciamo
Questo passaggio elettorale può segnare
La fuoruscita Milano di quella lunga crisi che ha investito minano le sue classi dirigenti da Tangentopoli Aldo in qualche modo questo passaggio elettorale a Milano è chiamato ad aprire una fase nuova nella storia di questa città
Ed è significativo che questa fase nuova nella storia di questa città possa ossa perché dipende dall'esito
Realizzarsi con la
Il ritorno alla guida di quella città delle forze di sinistra del centrosinistra delle forze progressiste storicamente in quella città hanno avuto una delle loro cultura
E quindi io penso che il voto di Milano proprio la dobbiamo vedere come un grande fatto nazionale e avere anche tutte le iniziative politiche che conferiscono a quel voto questa importanza in questa stanza
Infine due ultime considerazioni Larizza altri compagni hanno posto anche delle questioni relative
A rendere diciamo a a definire
Tempestivamente modalità criteri scelte per la composizione delle liste
Soprattutto fare in modo che si può sapere una definizione di criteri sufficientemente omogenei tra le forze politiche che concorreranno alla formazione della lista unitaria
Abbiamo avviato questa discussione credo che dobbiamo fare questo che viene sollecitato richiesto
Fin da ora noi dobbiamo dire con meno chiamato anche questa mattina che noi dobbiamo lavorare e fare in modo che le liste siano liste effettivamente capace di aprirsi sionista
Le liste d'Ulivo alla Camera se viste diverse al Senato
Le primarie ci dicono che c'è una grande domanda di partecipazione che noi dobbiamo essere capaci di raccogliere uno dei modi con cui raccogliendo eh aprirli non è facile naturalmente
Capisco bene tutti i problemi che sono ben evidenti a una riunione di dirigenti tuttavia non dobbiamo far prevalere
Questa capacità di
Dare le liste quel respiro e quell'ampiezza che consenta di raccogliere una domanda di partecipazione forte
In nessun modo noi possiamo come dire trovarsi di fronte a una situazione per cui le primarie hanno rappresentato una grande occasione partecipativa e poi le elezioni politiche invece rappresenta un elemento di ripiegamento di chiusura incapace di cogliere quella domanda di partecipazione
Segnalo che tra i criteri che noi dovremo adottare ce n'è uno e lo segnalo perché i compagni ci riflettano
Noi abbiamo un sistema elettorale che tra le tante sue conseguenze negative a quella di spot spezzare il rapporto tra eletti e territorio
E come le liste su scala regionale bloccate il rischio che si determini una marginalità di molti territori Nicola
Noi siamo l'unico partito per dimensioni quantitative presumibile di eletti
Che può porsi l'obiettivo di avere un parlamentare o deputato poi senatore per ogni provincia Italia
Avremo circa duecento parlamentari piume
Se i dati su quelli che
Le Province sono centotré
Si può lavorare per costruire le condizioni guarda e questo è un punto fondamentale
Perché questo significa avere la capacità di ricostruire quel rapporto col territorio che questa legge elettorale spezza e questo non è un fatto soltanto elettorale del fatto che poi ha un'incidenza enorme tanto più dopo tipo nel rapporto tra noi il nostro partito la coalizione il sistema politico eccitati
E quindi credo che dobbiamo lavorare verificare la praticabilità o quanto meno quanto più ci avviciniamo diciamo a questo possibile Obiettivo
E naturalmente
Scusate richiamava anche Barbara noi dobbiamo essere alla testa di una battaglia che
Quale che sia la legge elettorale si batte perché l'equilibrio di rappresentanza la adeguata un'adeguata rappresentanza le candidature che ci sia ci sia a partire dalle liste dell'Ulivo dalle liste del
Credo di aver finito io credo volevo chiudere con una considerazione sui nostri lavori
Cosa siamo fatto queste considerazioni di merito credo anch'io che sia stata una discussione importante
Prima di tutto al di là del del territorio le questioni che abbiamo discusso per lo spirito unitario che la contraddistinto negli interventi di tutti i compagni
Anche dei compagni
Giustamente hanno espresso perplessità obiezioni contabilità questo o quell'aspetto della proposta politica che io avanza
Il fatto che non la possiamo chiudere oggi con un voto unitario sulle scelte che riguardano le modalità con cui i DS concorrono alla lista unitaria e alla preparazione
Delle elezioni è un fatto politicamente importante che consente anche
Di dire mettere su un terremo unitario la discussione sulla prospettiva politica che naturalmente non si esaurisce qui continuerà
E avremo
E dovremmo approfondirlo in molte sedi ma il fatto che oggi diciamo il basso il passaggio fondamentale delle lezioni si veda
Uniti consente anche di creare le condizioni perché si possano realizzare livelli di sintesi unità importanti per le scelte che in futuro vedremo grazie
Allora cari compagni prima di venire al voto sul
L'ordine del giorno conclusivo non abbiamo ricevuto diversi ordini del giorno
Per i quali
Io proporrò che vengano
Ascolti
In parte come raccomandazione come espressione credo che in modo non controverso della dell'orientamento del Consiglio nazionale
E e prima di venire alla parte che si dovrebbe votare in piedi formo su questo innanzitutto avevamo ricevuto un ordine del giorno con il quale si esprime indignazione
Per l'ingiustificabile esclusione dalla cerimonia di come me l'azione dei caduti di Nassiriya della signora Latini Parrinello vedova per
In relazione l'ordine del giorno si conclude anche con il ribadito l'impegno del nostro partito in favore di una nuova legislazione per il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto
Loro proposito
A questo proposito avevamo ricevuto un più complesso ordine del giorno preparato
Dai dai dalla compagna Anna Paola Concia da compagno Andrea pene Dino e a cui poi hanno aderito numerosi altri compagne e compagni di nomi
Che
Propone per la nostra Conferenza nazionale programmatica
Che in quella sede si rilanci la proposta del Patto civile di solidarietà anche richiamando a questo proposito dalla la decisione congressuale del nostro partito perché
La proposta del Patto civile di solidarietà è stata parte delle decisioni del congresso del partito
Io propongo che questo ordine del giorno venga accolto come raccomandazione ovviamente poi la sede deliberative la conferenza programmatica non è qui cioè un ordine del giorno che propone alla conferenza programmatica di assumere e i suoi documenti conclusivi questo tema quindi io ritengo che debba essere accolto come raccomandazione ma poi rinviato alla sede propria dove si voterà che la conferenza programmatica se non ci sono obiezioni da parte dei proponenti
Lo considererei raccolto in questo senso
Poi
Vi sono due ordini del giorno che hanno come prima firmataria la compagna Fulvia Bandoli
Il primo se propone sempre in relazione alla conferenza programmatica
Che i temi della qualità dello sviluppo delle città delle aree urbane della sostenibilità debbano trovare di un giusto rilievo e si propone che una sessione sia caratterizzata anche nel titolo quella sull'economia dal riferimento allo sviluppo sostenibile
Anche questo credo possa essere accolto come raccomandazione rinviato alla segreteria perché Fossa
Trovare
Benissimo adempimento infine
è stato presentato un ordine del giorno
Che
Rilevando che
Non sia utile
Agitare in modo generico l'esistenza di una questione può ormonale nella politica nelle istituzioni tuttavia ritenendo questa questione importante
Si propone al partito di affrontare il tema della sovrapposizione tra ruoli di direzione del partito e ruoli di gestione della pubblica amministrazione
In modo da affrontare questo tema definendo in termini più precisi e vincolanti
Diciamo quadro delle incompatibilità rispetto ad una sovrapposizione di incarichi si lamenta esservi in Comuni Province e in alcune regioni
Io credo che la segreteria anzi alla segreteria del partito mi autorizza
A dire che questa proposta viene accolta come raccomandazione che la segreteria provvederà a predisporre anche attraverso una consultazione un apposito Commissione che si propone diciamo regole da sottoporre poi agli organismi dirigenti in questa materia ricordo fra l'altro che non avevamo già nominale una gruppo di lavoro su questi temi sta lavorando
E che quindi io credo questo tema della incompatibilità possa anche essere in quella sede trovare una risposta sollecita alla esigenza
Effettiva che viene qui proposto
Ciò detto
Quindi se non ci sono se non ci sono obiezioni al fatto che queste proposte vengono accolte come raccomandazione per la segreteria del partito
Ci sono gli ordini del giorno su cui invece si deve votare
Vincent sì
Perfetto
Io do lettura stesse necessario
Non è necessario allora ci sono due ordine del giorno
C'è un ordine del giorno che definirei diciamo unitario anziché unitario nel senso che firmato dal
Dai compagni che rappresentano le diverse posizioni congressuali diciamo unitariamente da tutti che è stato distribuito credo
E che io non
E c'è un ordine del giorno invece
Che propone l'approvazione della relazione del segretario nazionale Piero Fassino che firmato dai compagni
Della maggioranza
E che quindi porrei in votazione prima
Prego ci sono Brady dichiarazione di voto Salvi poi russi
Due giocatori
Dopo questo propone sketch consiglio nazionale Democratici sinistra riunita a Roma il quattordici novembre due mila cinque approva la relazione del segretario Piero Fassino questo è semplicemente questo è il testo diciamo prego sale
Niente darò voto favorevole all'ordine del giorno che contiene l'indicazione di lavoro del resto anche il sottoscritto voterò contro l'approvazione della relazione Perrella nel senso che arresto
E noto per quanto riguarda la prospettiva politica che viene che viene indicata che è stata indicata e versata
Ribadita anche nelle conclusioni compaio persino
Io vorrei che ci fosse una sede un luogo fosse Massimo in questo due Fondazione che presiede prima di farla
Si potrebbe fare una riflessione no
Modo che viene anche qualcuno non proprio di quell'opinione nega anche il riformismo diverse centrali che ho qui
Come chiede a quindici anni
E impieghi questo tema del superamento dalla nostra forza politica e questo non si realizza mai
Io ricordo strenuamente opposti
Perché siamo ci siamo sì no sull'asse operosa di Tunisi tecnicamente il resto basi sono stati vinti tutti i progressi con larghissimo sostegno rischi
Ricorderò che ed architetti DS fu costituita un'apposita commissione presieduta dall'attuale presidente della RAI
Che per dar vita a diciamo a questo apporto di forse cederà nei forni baie più o meno invece pensammo poi ieri proprio segretario Bruno Massimo è quella che è stata chiamata posso due
No la riflessione storica
No suggeriscono ma sul serio non è scherzoso un approfondimento
Poiché alle segretario l'attuale sindaco di Roma e c'era il partito dell'Ulivo più o meno mondiale anzi sempre Parisi ieri sera diciamo sciogliere eccetera
Poi cessato il congresso di Pesaro edera unità socialista invece vediamo oggi una componente importante della collocazione stasera dissetare Araya presso un'altra strada
Voi non ricordo anche passaggio era ma a proposito dei gruppi ci furono molte riunioni di parlamentari Golosaria regina con complicati regolamenti per fare questi gruppi federati e nemmeno il successo
Poi la federazione riformista anche con i suoi organi convocata al Teatro Brancaccio è vero e non è decollata
Poi col maggioritario sarà più col proporzionale tornato ma lo dico perché forse una forza politica come la nostra dopo quindici anni che non succede una riflessione magari non so a porte chiuse ristretta di approfondimento perché c'è proprio questo bisogno in Italia di questo c'è bisogno di qualche altra cosa
Quindi io credo che sono premesso che ha poi non avendo trovato quasi le elezioni eccetera deposizioni comuni su cui è arrivato il momento questo tema dell'oltrepassa Mendo
I parlo uscire dalla quotidianità e della contingenza di fare un approfondimento seminariale anche che con anche i professori storici studiosi ed economisti si era creata una proposta per la pace nei Balcani siamo lontani dalla stessa facoltà o no se ci fai parlare
Poi rivolto al Presidente della Fondazione prese almeno siamo invece però finché non c'è questo approfondimento in cui si si si si si arrivi alla conclusione che la cosa ingiusta arresto resto contrario pertanto va bene
Rispondere
Va bene
A voler parlamentare Zare esageratamente proporrei la votazione sulla relazione di Fassino per parti separate ma queste sono
Forme di parlamentarizzazione eccessive e quindi voterò contro per questo dissenso sul punto politico perché non impedisce che su altre questioni Cinzia
Un secondo proprio perché poi ripreso un tema quello della sinistra che si auto rappresenta come sinistra di centro
In particolare ciò è avvenuto negli ultimi dieci anni nella Gran Bretagna di Blair Alberto sente e in genere ma Germania dice Lerner la Linx come Neue Mitte come una voce
In entrambi i casi c'era lei dell'INPS di centro tuttavia e tuttavia siamo anche ad un bilancio perché in Gran Bretagna la cosa si presentò nel mille novecento novantasette in Germania nel mille novecentonovantotto
Sono passati otto anni nove anni e il partito laburista è passato da tredici milioni e cinquecento mila nove milioni cinquecento mila voti perdendo un terzo del suo elettorato
E la Spd è passata da venti milioni a sedici milioni di voti perdendo quasi un quarto del suo elettorato cioè siamo ad un bilancio e ad una certa crisi di quella ipotesi comunque su questo punto più strategico di approvato visto che il tema del partito democratico è apparso in modo esplicito la relazione compagno pessima
Non c'è il consenso e quindi annuncio il voto contrario
Voto favorevole all'ordine del giorno che ho firmato una notizia sarebbe contrario accesa visto che l'abbiamo fermato diciamo o annunciare il voto favorevole è piuttosto facile perché ci sono scritte le cose che dobbiamo fare da cui
Alle elezioni
Cosa fondamentale da fare sarà vincere elezioni quindi cooperare a questo esito ma con una testo anche resta fermo alle cose da fare e che naturalmente non è poco
E anche la dizione sui gruppi parlamentari formare dopo
Impegna parlamentari DS eletti alla Camera al Senato alle gialle forme più opportune di organizzazione unitaria dei gruppi parlamentari
Non sono contrario
Promuovere l'unità dei gruppi parlamentari e devo dire che anche senza ipotesi di partiti democratici e la scorsa legislatura quand'ero capogruppo in particolare con il capogruppo della Margherita c'era una costante lavoro di raccordo di intesa di decisioni comuni fine mi pare che dica una cosa anche in generale utile poi naturalmente tratterà di vedere come queste forme possano concretamente realizzati quindi voto favorevole sulla seconda voto contrario del primo
Scusate compagni allora prima vi faccio anche una breve dichiarazione di voto a favore della relazione di Piero Fassino dico una cosa Cesare
Cioè e è vero è vero che dal momento in cui è nato il nostro partito
Noi abbiamo lavorato per costruire in Italia una grande forza riformista moderna collegata al socialismo europeo ma anche in grado di proiettarsi diciamo oltre i confini ideologici dell'esperienza socialdemocratica del Novecento tutto questo è iscritto divenne il DNA del nostro partito
Dell'atto fondativo le ragioni per cui abbiamo dato vita a un nuovo partito
Ed è anche vero che questa attenzione a costruire qualcosa di nuovo ha dato
Secondo me sarebbe sbagliato dire che è stata improduttiva dato via via dei risultati parziali corso della
Oramai di una lunga vicenda storica nel senso che tanto ci ha aiutato ad allargare i confini del nostro partito che non è più diciamo quel partito di quelli che vengono dal pc cioè dall'atto fondativo un partito diverso
Oramai vede come Coopfond attori anche amici compagne e compagni che vengono da altre storie
E poi soprattutto vede nella sua base materiale una grandissima maggioranza degli iscritti che non sono vaste scritti al pc quindi
Ma poi al di là di quello che è accaduto del nostro partito questa tensione unitaria comunque ci ha aiutato a costruire
Un sistema di alleanze che molto di più delle normali alleanze tra partiti perché l'Ulivo è stato qualcosa a metà diciamo tra un'alleanza tra partiti
E una sorta di confederazione punti partitica a cominciare dal fatto che presentandosi sotto tipico simbolo per il maggioritario tutto il paese
Già questo lo configurava come qualcosa di più che non riparte quindi quello che tu dici è vero sono certamente credo si può essere interessante fare su questo un seminario però appunto è vero nel senso che questo fa parte del DNA del nostro partito e che questa attenzione a costruire una nuova forza
Ancorché non abbia trovato un approccio ancorché diciamoci abbia accompagnato da una sorta di coscienza infelice nel corso di questi anni nel senso però hegeliano del termine nel senso che è stato il pungolo
Hanno a non accontentarci mai di ciò che siamo secondo me è un punto di forza non di debolezza rosso
E da oggi che questa prospettiva ci appare più realistica
In ragione di un processo politico che abbiamo voluto l'abbiamo costruito nel corso di questi anni io credo sarebbe un po'assurdo dopo avere fatto di questo diciamo
L'orizzonte di una ricerca durata quindici anni che non gliela Cantona non vorrei diciamo dopo tanto faticare che noi accanto a Massimo questo obiettivo ora che la metà appare più visibile perlomeno secondo l'opinione della maggioranza dei tuoi compagni insomma ecco veri
Naturalmente è legittimo avere anche diverse ciò per questo a mio giudizio sento del tutto d'accordo circa la necessità di approfondire questo tema
Io credo che la stessa scelta della lista unitaria che trovi forza nel riferimento ad un progetto ad un cantiere che ha fatto Piero nella sua relazione che d'altro canto ma fatto riprendendo l'ispirazione congressuale
Anche perché insomma più la si riduce questa lista unitaria dunque cartello elettorale siamo meno improbabili che che questo che questa lista attivi gli elettori ma io non non mi voglio limitare diciamo ad una riflessione di natura contingente o strumentale non è soltanto perché ovviamente la forza di un progetto politico la sua forza d'attrazione c'è tanto più in quanto si va oltre l'orizzonte di una corte lettura ecco perché io ritengo che questa prospettiva sia una prospettiva reale concreto
Nei termini di serietà con questa proposta quindi aprire un cantiere avviare un processo perché
Non sarebbe selezione di punto in bianco stabilissimo che è nato un nuovo partito lasciamo stare appunto i tempi forzature di tipo così giornalistico ma i passi concreti sono stati indicati nel parlamento confronto delle idee per mettere in movimento un processo reale ora naturalmente tutti noi saremo padroni dei passi ulteriori ordinamento
Non c'è dubbio che un processo di questo tipo sarà un grande processo democratico però io ritengo giusto dire primo che noi oggi lo vediamo più vicino
Concretamente raggiungibili anche rispetto alle difficoltà del passato secondo che continueremo ad impegnarci in questa direzione sento chiaro ci sono altre altre idee continueremo a discutere tra di noi
Non dobbiamo diciamo per ragioni anche per diversità di prospettiva politico-strategica compromettere l'unità politica programmatica della nostra campagna elettorale alza siamo abituati con ma discutere tra di noi lavorando insieme e questo è una delle ragioni anche della forza di questo partito però io ritengo appunto che forse
Va trattata con meno sarcasmo ecco questa il vero è vero che questo grande progetto nel corso degli anni non ancora trovato una sua realizzazione però io ritengo che averlo avuto
è stato un punto di forza per e penso che oggi forse questo obiettivo appare più vicino
E sarebbe assurdo abbandonarlo nel momento in cui finalmente lo si vede all'orizzonte come un obiettivo concretamente realizzabile
E poi faremo semina dice
Bene prima di di di di di votare vorrei precisare che a dispetto alla bozza di ordine del giorno unitario che è stato distribuito la bozza deve intendersi integrata con l'espressione conferma l'impegno del partito affinché sia le liste dell'Ulivo Sire liste DS vedono una forte adeguata presenza di candidature femminili in coerenza con l'articolo cinquantuno della Costituzione con la direttiva europea in materia
Espressione che era scritta ma che poi nella tra evidentemente c'è stato un'interpolazione maschilista compiute computer ma scritta nella fatti saltare quindi
L'ordine del giorno che si voterà dopo del deve intendersi comprensivo di questa espressione
Metto prima ai voti l'ordine del giorno del consiglio nazionale Democratici Cristello ed a Roma il quattordici novembre due mila cinque approva la relazione del segretario nazionale Piero Fassino chi è favorevole alzi la mano
Sat chi
Contrario
Bisogna contarli devo fare contaminare nei è stato approvato a maggio ci sono compagni che si astengono
Va be'l'ordine del giorno approvato a maggioranza
I adesso metto ai voti l'ordine del giorno unitario
Firmato da Migliavacca Marina Sereni Cesare Salvi Fabio Mussi Fulvia Bandoli chi è favorevole alzi la mano
Procediamo per Conte per verifica ci sono voti contrari
No astenuti
Stato approvato all'unanimità riunione è
Quindi
Non hanno segnalato lo facciamo
Sì ma la massima
No