Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Disastri, Friuli, Giustizia, Politica, Storia, Teatro, Territorio, Vajont, Veneto.
La registrazione audio ha una durata di 4 ore e 29 minuti.
Rubrica
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
Allora assolutamente Como Massimo
Che cosa siete con l'invasione settecento metri promosso
Allora ci siano
E il nove ottobre del mille novecentosessantatré a Longarone sono le ventidue e trentanove
La gente in casa o nei bar a vedere il match di Coppa dei Campioni RAI la Real Madrid e i Rangers di Glasgow Marlene Marlene
Nella rimarremo antivento Anna Maria ci siamo noi che esaltava il geniale ma anche leggendo quando dalla montagna barando al gioco ho paura di quello che posso solo la montagna cerchi di stare calmo le ripeto che vota settecento non c'è più pericolo
Che sta
Sostituto
Fuori ragionare a voce alta davanti alla tomba e morale temporale
Funzionale di Valentina
Las la retroguardia assumono anticoagulanti niente
Uno
Un un
O
Dal monte Toc dietro la diga del Vajont si staccano tutti insieme duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia che poi cadono nel lago dietro la diga sollevano un'onda di cinquanta milioni di metri cubi
Di questi cinquanta milioni solo la metà scavalca la diga con un'onda alta duecento metri venticinque milioni di metri cubi d'acqua più che sufficienti a spazzare via dalla faccia della terra cinque Paesi Longarone Virago Rivalta
Villanova fare
Due mila i morti la storia della diga del Vajont iniziata sette anni prima si conclude in poco più di tre minuti di apocalisse con l'Olocausto di due mila ricchi
Hanno
Sono passati quarant'anni da quella notte di ottobre del mille e novecentosessantatré e questa notte radio radicale vuole raccontare di nuovo la storia della Vajont
Già perché spesso le storie non esistono se non c'è nessuno che lei racconta lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi senza che fosse il quarantennale a stimolare ci la memoria
Vajont è un nodo al fazzoletto che non vogliamo sciogliere Vajont è una metafora di molte cose è una specie di gigantesco promemoria che è sempre utile rinfrescare
Vajont non è il crollo di una diga scrive in queste ore sul quotidiano La Repubblica l'attore Marco Paolini che ha tolto la polvere dalle immagini nitide di quella storia con il suo straordinario monologo
Che nel novantasette tenne incollati per tre ore alla televisione in prima serata
Tre milioni e mezzo di persone
Il Vajont scrive Paolini non è il crollo di una diga Didier né cascano tante sulla terra ma Ionta e il crollo di una montagna è una montagna infinitamente più grande di una diga
Immensa duecentosessanta milioni di metri cubi una massa biblica
Ecco il Vajont è un evento biblico in epoca storica eppure c'è chi continua a cadere nell'errore a confondere la diga con la montagna un brutto segno il segno che si muove ancora la verità
Vajont è Apocalisse prosegue Marco Paolini di solito le apocalissi si ricordano per millenni vanno in Ossona bastati quarant'anni per dimenticare e la dimenticanza è una frana più grande del tocca c'è una seconda storia del Vajont quella che va dal sessantatré ad oggi tutta da scrivere una storia di rimozioni
L'assimilazione dell'evento a catastrofi naturali come alluvioni e terremoti il mondo accademico che continua a parlarne senza trarre una lezione morale il mancato riconoscimento poi dell'Olocausto nello sterminio di un piccolo sconosciuto popolo di montagna
Questa notte spazio allora di nuovo alla memoria e dalle voci del Vajont a cominciare proprio da quella di Marco Paolini
Quanti sono
Duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia
Non è mica questa roba qui
Qua e là dove siamo noi
è un francobollo sulla frana del Vajont
Ma fu inutile
La frana del Vajont è partita lassù
Cinque seicento metri più in alto di dove siamo noi su un costone di montagna che non si vede lassù in alto abbarbicati stavano i boschi un mondo intero patto M. che alle falde aveva stalle
Una latteria
Aveva case una strana campi coltivati due torrenti uno stagno colline boschi
Un mondo intero quanto M con gli animali nelle stalle che Moggi dice disperati con quelli alla catena Best o poca per scampare con gli umani che sono lì per governarle bestie capisce Nicora epoca è troppo tardi
Un mondo intero
Passa da sessanta centimetri a cento chilometri all'ora annesso
E non lo fa in silenzio
Testimone oculare il parroco di Castro
Apro la finestra
Vedo i fili dell'alta tensione che arriva dall'Austria che spacca un corto circuito che illumina a giorno la vallata il Pini che si inclina violentemente scivola un bosco intero che corre verso il basso ma quale Mark Webber la montagna l'intera insieme al bosco occorre riempie una zolla la vallata sbatte la seconda donna che mi si capovolge sopra risale il costone della montagna fin dall'altra parte una collina intera il collegio lato viene preso inclinato di quaranta gradi
Lutto fa rimbalzare indietro la pratica di quaranta metri le montagne del talk dopo il Vajont si troveranno cento e cinquanta metri più in alto dei al punto in cui sono partite
Questo è il mondo assunto quale appoggiamo in pieno e adesso è l'acqua
Era piena d'acqua il mondo dove ha siamo appoggiati noi adesso era la qua dove è andata racconterà qui era pieno d'acqua qui dove siamo noi previsto l'acqua
E l'acqua non ci sta se la valle sta scomparendo l'acqua è schizzata verso l'alto quanto un'onda di duecentocinquanta metri la vedi la parete
Punta l'onda più alta della parete punta la vedi la luce in cima alla roccia quello è pazzo l'onda il più alta del paese
Sbatte contro la roccia e perde slancio così quando arriva a valicare a valicare la roccia aggiusto la porta di prendersi il piano terra della scuola elementare che la prima casa del Paese le maestre dormivano al primo piano si svegliano di colpo sono sveglie
Il resto del Paese viene sorvolato dall'onda
Che lo bombarda a schizzi che sopportano massi da un quintale che vanno a sfondare il tetto delle case
L'acqua l'alluvione arriva dal cielo dall'alto da sopra il paese ma non a morti per un po'non so quale miracolo si svegliano malconci malridotti al buio si ritrovano si contano le la pianta siamo primi siamo qua siamo tutti ma ma oltre il bordo del paese non c'è più la strada non c'è più il mondo che e cosa può esserci sin qui è arrivato questo oltre il ciglio della gola sotto qui non c'è più altro che quel rumore
Tu prova a parlare con un superstite del rumore io ti posso descrivere cose ma il rumore
Che lo immagini non accade in silenzio tutto questo è un'onda
Come un treno in corsa che si è spaccata in due sotto queste rocce metà dell'onda risale abbi lavare le sponde del Vajont c'è un Paese terzo è più basso è troppo vicino all'acqua ma c'è uno spuntone che sporge nella gola
E l'onda sbatte rimbalza all'esterno penso io ora in paese uno ad Arquà più alto del Paese non sfiora i morti al cimitero si salvano non credo ma anche le frazioni del paese si salvano ma quelli di sotto
A San Martino alle spessi appattata il Cristo posti dove c'era gente
Gli passano sopra sessanta metri d'acqua in un colpo solo
Marco Paolini attore bellunese nel mille novecentonovanta ha fondato la compagnia Moby Dick Teatri della Riviera era scritto insieme a Gabriele Vacis il racconto del Vajont
Ha cominciato a raccontare questa tragedia Paolini già nel mille novecentonovantatré addirittura a casa per casa cioè nelle case degli amici ma poi per centinaia di volte in un monologo che si è via via affinato nel tempo monologo di oltre tre ore anche al pubblico delle piazze delle scuole avevo raccontato anche nei circoli culturali negli ospedali nelle radio e poi ovviamente via via anche nei teatri fino ad arrivare
Alla famosa diretta televisiva del mille novecentonovantasette su Rai due che registra un ascolto record per un monologo di tre ore e mezzo di circa tre milioni e mezzo di persone la mattina dopo un'alba livida
Cosa vuol dire alba l'iter io credo che l'alba divide
Ecco a quando con gli occhi le tue labbra le tue narici quando i tuoi organi hanno sentito visto udito concorda che
E non puoi descrivere l'alba livida e in bianco e nero marron giusto ecco che cos'è l'alba livida
Un altro luogo comune vuol dire che questi cristiani in qua non hanno mica parole per dire
A chi nulla visto quello che gli è successo Sons ben contenti sbalorditi son come bambini da prendere per mano e arrivano i soldati gentili dagli elicotteri gli elicotteri americani per la prima volta nella valle arrivano gli elicotteri e il camion dei soldati che in tre giorni caricano tutti via di qua perché perché c'è pericolo de che ormai è già successo non si sa mai mia evacuazione
Tre giorni per caricare le coperte per caricare le cose via per tre anni con sussidio di due mila lire
Per ubriacarsi
E chi lavora perde il sussidio tre anni in giro a votare al referendum dove vuoi andare a vivere parsa erto via ricostruita in tre parti a Maniago nella piana di Pordenone a Ponte nelle Alpi nella Valle del Piave e qui solo perché un gruppo di prestargli a un certo punto torna indietro rioccupare vecchie case ruba la corrente all'ENEL è riconquista il diritto di cominciare a costruire un Paese dov'era prima
Tra quei pochi testardi c'è anche Mauro Corona che non vuole recidere il suo rapporto con erto Mauro Corona fortunatamente quella notte si salvò
Oggi Corona scrive libri sulla sua valle su Vertu sui suoi boschi ma nella vita ha fatto un po'di tutto anche l'alpinista
Tra l'altro scolpisce anche nel legno un poeta delle ignora dice di lui Claudio Magris erri De Luca dice Di Mauro Corona che è un uomo leale scala montagne stile pulito scolpisce legno seguendo la vena e la luna e scrive libri e storie di persone vere e perciò a rare
Sicuramente persona rara è Mauro Corona sentiamolo
A nostro microfono proprio sotto la diga del Vajont sulla sua era otto di oggi e su quel che accadde quella notte del sessantatré Proietti quanti si è aperto vecchia
Roberto poppa erto saranno dieci Umberto pupale son trecento da tre mila
Auto vecchie in dieci sì mio padre due-tre famiglie
Son caduti centocinquanta cause
Capisci che è un peccato
Parola per per rispetto di chi ha faticato prendevano le pietre sui bond a mille quattrocento metri di dislivello
Per fare quel Paese non può cadere dove sono i beni culturali
L'uomo non facciamo politica
Persone
Salvate sto Paese ho portato qualcuno periodica poi alle scuole di Geologia di scienze forestali Chicco tutte le case rimangono in piedi questo il dramma del Vajont non i morti
Cosa ti ricordi rivelazioni quella scena innanzitutto ricordo il rumore terrificante un rumore che che non so come come hanno fatto ripropone il team perché
Non lo so miliardo di aerei che passano tutti assieme sopra la testa non
Di quel po'i
Questa la prima la prima cosa che mi è rimasta poi questa gente che scappa che si fa domande che ci compriamo per la strada che
Che che che che le voci che dicevano che il top era caduto qui non non ci pioveva
Dopodiché queste persone che andavano a vedere oltre il Paese e che tornavano dicendo neanche più la caccia diciamo latino perché più la casa di Pineda del mio amico
Quindi la coscienza che qualcuno era morto ma mai più ci pensava lui cioè due mila persone ecco quello che per quello le ha ben capito la mattina
Continua il prima e il dopo tutto il prima cosa ricordi che erano era un
Un fantasma che incombeva è una cosa che sentivate qui in ultima si perché la la Merlin
Alla Merlin italiana perché perché Tina Merlin aveva aveva anni questa è una sì perché perché la Merlini aveva intuito questa con la perché parlava quei montanari quei contadini i quali sentivano questi messaggi Terre mobili la terra che sia priva di di di di venti trenta centimetri al giorno e quindi il montanaro che è molto più attento ai messaggi della natura perché ha dovuto conviverci e anche pagare a volte
Correva questa voce assolutamente sicura tanto è vero che mia nonna mi reco preghiamo qualche viene tutto
Non è questo me lo ricordo e lo sapevate
Nello non era una certezza però era la paura che incombevano chiaramente non sapevamo quando ma che veniva giù rassicura il talk significa tra l'altro significa spesso quindi l'ottantotto significa un po'un pezzo
E poi c'è di fronte il monte salta che vuol dire salta che viene giù Teletutto immobile Vajont e vuol dire Vajont tradotto vuol dire faccio va va con la i lunga cioè la natura anche i nomi glielo dicevano farò poveracci romani
Gli inquirenti impara a scuola deve insegnare a scuola non farà le cose
Domani sentito prima anche
Prima detto dolore con tenuto parla ritornano educato a una cultura dell'ONU esprimere il dolore mi ricordo che ai funerali di dei figli delle madri non piangevano e quando si usciva regimi Piero gentili con me che visto la mamma neanche una lacrima ed era un un pomeriggio
Cioè ci sono delle culture in cui
C'è la tecnica del piangere no
Che non è una rapina una recita è una cultura vedi noccioline nel Sud
Invece qui la cultura di stare zitti
Rousseau che poi trovare una risposta alla domanda che è un po'complicata forze che che valore ha il tempo che valore alla memoria e che valore ha il futuro
Della memoria e dei tempi la memoria non ha nessun valore cioè la memoria deve esistere più retto prima come una scheda tecnica per far conoscere a chi verrà dopo questa storia ma senza lo Stucky e né piagnistei né patimenti né de la memoria dev'essere una scheda tecnica a far sì che chi viene dopo sappia però deve fermarsi lì
Il futuro non lo so il futuro mai non io non posso parlare di futuro cresciuto in un ambiente bucolico rogo rispetto per la natura Rush sacco più ancora di quello verso le persone mio nonno quando taglia con labbro pure rapidi metterci le mani attorno alla Corte da parte di chi adesso ha la febbre sente male
Questo perché più quindi futuro non lo so io
Mi barca meno e aspetto quelle cose accadano però non so cosa succede nel futuro
Così dunque Mauro Corona alla nostro microfono di Mauro Corona è possibile tra l'altro trovare in libreria in questi giorni il suo nel legno e nella pietra i con anche il racconto di quella notte del Vajont il volo della Martora ma torniamo a Marco Paolini alla sua orazione civile
L'altra metà Honda
Passa sopra la diga del Vajont
Nel punto più alto da quella parte l'onda è alta duecento e cinquanta metri nel punto più basso solo centocinquanta ci sono i segni nella roccia della gonna di dove l'acqua è arrivata come celere geologiche non fossero passate mai come se l'azione delle acque del qua del nove ottobre del sessantatré avesse all'impatto la genesi del mondo in questa gola
Questo è l'anno zero in questo posto l'acqua sintonia e poi in un lago in corsa alto centosettanta metri davanti alla diga
Che alle sponde della gola dietro al muro ma davanti a Longarone al centro del mirino a Longarone hanno sentito il colpo temporale
Andata via la luce è la partita che rabbia che rabbia non vedo la partita vai fuori con la sigaretta accesa
E quindi che il problema porremo la vallata mezzo paese alla luce ma noi no e intanto sopra la gola del Bayon si vedono questi lampi è un temporale no è un corto circuito è un temporale tremano le pareti della con la temporale sentì che tuoni
E intanto arriva il vento è un temporale un temporale d'ottobre che cambia il tempo succede no che arriva questo vento umido schifoso
Ma è strano vento che porta con una specie di acqua polverosa bagnata che ma che i vestiti che tale respiro un'acqua è strano un vento poi che non è come il vento di solito che arriva fa un colpo smette ricomincia questo vento come inizia non smette più spinge è un mente spinge è un menta Spring Jaume ecco visto non evento questo e neanche porta un nodo
Ma neanche avessero scoperchiato ottobre ma che cos'è una piantina maledetta è un pistone manto che spinge avanti l'acqua queste qualcosa che paventa
L'antica
Da quando piomba la montagna quando arriva l'acqua Longarone un minuto e venti per percorrere la gola ottanta chilometri all'ora il muro dell'acqua
La dica
Milan quattro minuti per decidere come Dini o come Moni quelli che vanno a casa dove Valva da sveglia alle non ce la farai mai al negli anni scappa quelli che prende la macchina il motorino la bicicletta spetta quindi al quale spetta ognuno per conto suo nonno insieme infiniti primi due a testa due a testa mia e quelli che non sanno se sta se salvare la cosa ho i genitori intanto tremano le pareti ma intanto trema il terreno intanto si annebbia la vista e intanto arriva questo vento che fa volare i corpi che fa spaccare i rami sia rimasto l'Unione come un treno in crescita
Un treno che arriva così sto si sta arrivando in treno Mendola riguarda le rotaie dove vai
Che dovunque disposti sei ancora sulle rotaie Scarpa notti aspetto Scarpa vai tu notti voglio aspetto mai dove sta il giovane ho visto
Prima che arrivi l'acqua
Chi pensa l'aria
Come all'uscita di un tunnel della metropolitana prima del treno arriva l'aria compromessa dall'acqua in corsa nella gola del Vajont
Raggiunge una porta una pressione pari a un fallout nucleare di due bombe atomiche di Hiroshima
Via i vestiti
Ti appelli
Qui a quello che ci stava dentro
Carta polvere
Quanti colpi puoi trovare dopo una bomba atomica dentro una valle chiusa
Baiamonte anche questo
Mille bare con qualcosa dentro e quasi altrettante vuote
Non ce n'era per tutti
Da seppellire
Litigavano per avere qualcosa di mettere in una bara
Quel che non ha fatto l'aria l'Oppini c'è l'acqua
Questo terreno d'acqua che esce dalla gola del Vajont e alto settanta metri
Percorre a settanta chilometri all'ora ma come esce dalla gola perde il binario par delle sponde Dragone fa un salto Niagara così
Nel letto del Piave
Raccoglie le pietre del fiume estinto ricciola con quel che prova a Longarone pietre acqua e fango prendono le case che si trovano dinanzi all'esportano su per la montagna
Verso le gambe di quelli che stanno correndo disperati verso la sanità che sono gli unici che riescono a salvarsi essendo ad arrivare l'acqua e l'ingorgo gli alle calende greche prende le cose che gli arriva solo passarle spalle che ho visto vogliono gli ha donato all'erba e l'ha qualche mi ha sorpassato il suo torna indietro son bagnato non capisco sous se bagnato di fuori o di dentro ma ma vivo Cristo
Vivo e acqua defluisce spianando l'erba del l'Unicem temendo che rientra nel fondo della valle dove una specie di cappuccino torbido sta coprendo il fondo della valle
Entra ed esce dalla parte opposta una lingua d'acqua a spazzare un altro Paese
E in questo modo
Risale per due chilometri
Il Piave controcorrente l'onda del Vajont
In mezzo onda del Vajont appare faranno giù Paesi nel letto del fiume l'altra mezza onda chiede appresa la direzione del mare e a Ponte nelle Alpi a Belluno e chilometri dopo il Vajont il muro d'acqua che corre lungo il Piave e altro ancora dodici metri
Così scriveva Tina Merlino sul suo libro Sulla pelle viva sulla tragedia del Vajont
Resterà un monumento ha vergogna perenne della scienza e della politica un connubio che legava strettissima mente in quegli anni quasi tutti gli accademici illustri alla potere economico in questo caso al monopolio elettrico sarde
Che a sua volta si serviva del potere politico per realizzare grandi imprese a scopo di pubblica utilità si fa per dire dalle quali avrebbe ricavato grandi profitti in compenso il potere politico era al sicuro
Sostenuto e foraggiato da coloro ai quali si prostituiva
La regola era come in tutti gli affari vantaggiosi quella dello scambio
Stava rientrando a casa bolognese
Quando la mattina improvvisamente mezzo se mi è consentito nello specchio d'acqua con la luce trovare sulla circonvallazione sintesi ovviamente trenta Medicina e all'estero
Ha scelto dai miei due bambini
Chiesi insieme
Ma la famiglia sì
Non sono stati molti in questi quarant'anni gli speciali televisivi dedicati alla tragedia del Vajont
Felice eccezione quella di Mixer il programma di Giovanni Minoli che nel maggio del mille novecento novantasei dedica appunto un approfondimento alla questione Vajont e queste sono alcune delle voci di quel programma
La famiglia su poi giù singoli emendamenti ho visto sul consumo lungo esaurito la una pioggia di sassi
Cominciai ecco
La strada
E la giornalista dell'Unità Tina Merlin non l'abbiamo detto prima svolge un compito fondamentale nella denuncia dei pericoli di quella dica
Un lavoro difficile il suo la sua voce resta sola e inascoltato
Il suo libro Sulla pelle viva costituisce uno strumento fondamentale per cercare di capire cosa accadde in quegli anni ed anche cosa accadde in seguito tra l'altro sono pagine importanti anche per la ricostruzione teatrale di Marco Paolini
Sentiamo la la sua voce la voce di Tina Merlin
Nel provare una volta aiutare questa gente
Quelli che comandavano avevano paura anche di articoli
Finché una volta un articolo riportando le impressioni della gente di erto a proposito del pericolo che esisteva nella regione
Mi denunciarono all'autorità giudiziaria perché turbano l'ordine pubblico
Turbato evidentemente
L'ordine dell'Academy
Dammi progettata
Ma in giudizio gli attori però confermo la piena anche sentenziare allorché quello che avevo scritto è la verità
E che il carico quindi eviterei
Ma quelli che dovevano salvaguardare
La vita tanta gente non mossero un dito
Adesso la gente piange i suoi morti però
Più di tutto oggi a chi li ha uccisi
Così Tina Merlin
Anche Mario passi fa il giornalista è un collega di Tina Merlin diventa giornalista del cinquantuno all'unità come corrispondente provinciale del Triveneto poi farà l'inviato per circa trent'anni la vicenda Vajont lo segna profondamente in questi giorni in libreria
Un suo libero Vajont senza infine in cui vengono ripercorse un po'tutte le frasi della vicenda compresa ovviamente anche quella giudiziari
Ho allora passi io le chiederei
Di spiegare un po'perché questo questo nuovo cimentarci con un volume sul Vajont sembra quasi che e ci sia stata una specie di concatenazione fra vari spunti mediatici per continuare a tenere accesa la memoria lei perché ha voluto in qualche modo riprendere quel discorso sessantotto comparire sul Vajont riaggiorna hanno in qualche modo e a riuscire in concomitanza con il quarantesimo anniversario
Avere sul Vajont
Era nato alla vigilia del processo Dell'Aquila
Era una specie di di cinque chili di voler fare il punto su ciò che era accaduto dal dono della tragedia al giorno in cui tutti uniti e il produttore di Belluno Maria Fabbri aveva rinviato a giudizio un gruppo di imputati
Per disastro colposo ritrae inondazione omicidio colposo e lesioni colpose plurime
Ho prego prego
Mi è invece Vajont o senza fine
è un po'
Volete della confessione di un vecchio cronista
Di me che i coloni perché ne ha viste tante nella sua carriera
Ma che è stato ferito dal Vajont o come da nessun'altra esperienza professionale
Ferite in profondità nei suoi sentimenti
E uomo di giornalista
E che sia come oggi
Con voi otto potrebbe tornare in ogni momento perché il meccanismo che produsse il Vajont era un meccanismo di esclusione
Funzione della gente delle popolazioni delle comunità locali
Da scelte fondamentale per la loro vita è un meccanismo che a mio giudizio è rimasto in piedi anche se questo bisogna dirlo una forte coscienza ambientalista in questi anni è maturata in una distratti della nostra
Cittadinanza del nostro popolo
Tanta passi il libro è dedicato come dire quasi inevitabilmente erano sua collega cioè Tina Merlin laterale alla quale si deve quel Sulla pelle viva che fu prima ammonito e poi in seguito raccontò di quel che accade dettagliata
Ed anche quello preziosa testimonianza appunto di questa specie di grande metafora ci si può ammalare di Vajont scrive Marco Paolini nella nella bella introduzione avere sullo libero questo secondo lei è provo per quanto diceva cioè il Vajont è davvero questa specie di grande summa di grande e complessa metafora in cui vengono racchiusi anche un po'tutti i mali vizi non c'è dubbio utile perché io
Non ricordo che Kia
Dove è avvenuta una che cura di queste dimensioni
E che è avvenuta non per il improvvido cataclisma per l'esplosione di un vulcano come succede in certi Paesi tropicali opere uno spaventoso terremoto come quello che ho detto tutto
Anche a dirlo copie tanti anni fa come quelli che colpiscono periodicamente il nostro Paese
E evitata una scattate una tragedia annunciata conosciuta prevista studiata sperimentata
E
E che era tentata di esorcizzare
Con una specie di corsare rischio calcolato ancora ancora poco prima di morire
Edoardo Semenza
Un geologo che era io poi del grande progettista perché Carlo semplicemente aveva veramente Pato un capolavoro con la diga del Vajont
Ha lanciato un libro in cui gli nega la prevedibilità dell'evento
Dice che quella plana dove aveva cadere appena quindi non più di cinquanta mila metri cubi ciascuno e non in una marcia unitaria e compatta di cento di oltre duecento milioni di metri cubi
Ma come si fa fa dire che doveva
Tanto più
Che lui aveva disegnato per primo il profilo
Della frana
Non conoscevano
La profondità della trama resta il profilo che era lungo due mila cinquecento metri su un fronte sul lago di di mille sette
Poteva essere profonda cento duecento duecentocinquanta metri e questo aveva valutato un geologo un geotecnico Austria con il professor nell'ordine
Il quale
Di scrisse in un suo rapporto
Allertate perché era stato ovviamente assunto dalla state compiere quegli studi
Repliche e una volta porte movimento una frana di quelle dimensioni
Non avrebbe potuto essere fermata in nessun come su un espediente artificiale
E dette implicitamente tra righe un suggerimento alla scade quando lui vi scrisse
Anche nell'ipotesi che si rinunciasse al bacino
La frana verrebbe giù
Ma una cosa è sì una frana di nel più in una grossa porrà una specie di Canyon come era la Valle del Vajont o così alte così stretta
Un'altra cosa è se cade in un bacino colmo di centocinquanta milioni di metri cubi d'acqua
Leggo per questo dico
E poi all'insaputa di tutti i capi che io io un girone infernale
Perché laccate sapeva certe cose e non le diceva agli organi di controllo agli organi di controllo dello Stato gli organi di controllo dello Stato si sfidavano completamente della Fade
E non c'era mai stato quello che poi i magistrati dell'istruttoria chiamarono un confronto circolare soprattutto di tra tutte le sedi fra tutti gli uomini per tutte l'istante che aveva il dovere di prendere una decisione sensata
E non c'era mai stata un'informazione all'agente
Longarone non ne sapeva nulla Longarone ed erano solo gli eroi Tani quelle poche centinaia di abitanti di questo paese di Nutella alta e stretta valle di qui o di Parlamento e spende di racconti
Mauro Corona
Che protestavano ma protestavano perché gli avevano avevano espropriato le terre e protestava perché gli avevano quando avevano pagata però non pagate per lire al metro quadrato perché non avevano più i loro Pascoli non potevano più andare a me ai loro posti
E non sapevano che cosa c'era legalmente diciotto e nessuno li informata perché quando qualcuno alcuno scriveva qualche cosa
Captando intercettando
Quello che avveniva al Vajont proveniva in tribunale come la Tina Merlin
Che ogni in quegli anni cinquantanove sessanta sessantuno perché parecchi articoli e uno dei quali fu denunciato dai carabinieri perché anche i carabinieri stacca scattavano
Come un sol uomo quando lasciate segnalava qualche qualche cosa sì la denuncia era Breda denominano devoluzione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico e procurato allarme in sostanza è così
E quindi nel tribunale di Mila no
DS e che lei aveva fatto semplicemente il suo dovere di cronista purtroppo non limitata da nessuno
Che sapevano le cose più o meno come lei se non di più piacque parlo di nessuno di altri giornali
Perché disse il tribunale di Belluno l'allarme e veritiero l'abbiamo ereditata ascoltando latente del Vajont Gere Tanini Montanari di erto e quelle di croato che abbiamo ancora un dobbiamo denotano
Senta quindi e quindi più volare dette anche un'indicazione di vigilare su quello naturalmente non successe niente senta questo quanto accadde prima io volevo essere vomitando al dopo e vorrei fare un nome perché lo fanno in poche il nome Mario Fabbri
Allora c'è un'aria fabbriche animatamente giovane giudice istruttore livello uno io ho avuto modo di ascoltarlo qualche mese fa e devo dire che nella sua voce si registrava ancora
Grandissima amarezza tanto che non ha avuto voglia di di parlare
Ed è loro lo capisco però crediamo poche Mario Fabbri era diciamo Giove il giovane e brillante giovane idoneo a gestire qualcosa provento è più grande di lui dall'indomani tanto che non si trovarono nemmeno
Periti disponibili nelle ore successive al Vajont per proseguire
No no no ritrovare un serio vanamente hippy perché quelle spiego com'è andata la cosa tecniche oppure la domanda sì ecco io volevo un po'tornare sul
Sul lavoro di Fabbri perché poi in qualche modo più quello che si evince anche dal suo libro è che Fabbri ha un po'pagato questo suo impegno
Domenica alle agenzie perché non ironico ma dichiarando che non ha fatto un minimo di carriera è rimasto e ha cominciato la sua carriera di un riduttore a Belluno
Dettato condannato a restare a Belluno per tutta la sua carriera adesso mi pare che in pensione l'unico passo avanti che ha fatto è stato quello diventare procuratore della Repubblica negli ultimi anni della sua carriera dopo la morte dottor mandarino
Ecco no io ci mi premeva sottolineare questo no perché nel suo libro è anche citato ed è una cosa sicura ieri per me è un punto di riferimento straordinario dal punto di vista tecnico dal punto di vista giuridico
E anche dal punto di vista del coraggio umano
E che voi
Lui sapeva però incontra allora le voglio spiegare l'accordo dei periti prego allora immediatamente dopo la la la sciagura il procuratore in più il procuratore mandarino ad Arcangelo mandarino apre apre l'inchiesta e nomina un collegio di esperti
Il più autorevole dei quali era il professor Michele Michele Courtenay docente di geologia ammantiamo geologo italiana molto autorevole poi interessante spiegare perché allora
Questo collegio di esperti vive questo un gruppo di esperti poi una volta partita l'istruttoria affidata appunto a Fabbri
Viene incaricato come collegio peritale di fare una perizia sulla sulla catastrofe e di consegnarla entro tre minuti
Queste periti dettata consegnata
Dopo un anno dopo un anno e mezzo
E ripete pari pari
Prima le tesi difensive di decoroso gli Edoardo Semenza sì il quale dice che una frana di quelle dimensioni con quelle grappette di compattezza e di velocità di caduta non era a conoscenza dell'uomo non era
Tecnicamente e umanamente credibile
Allora
La Commissione parlamentare d'inchiesta nominata dal Parlamento conclude quadri con le stesse parole
Sul piano della prevedibilità della frana la Commissione botti la famosa Commissione Bocchi nominata subito dopo la sciagura dal dal governo che era stata molto severa comuni funzionari
I cui funzionari pubblici tanto è vero che erano saltati i due prefetti dirigenti del Consiglio superiore dei lavori pubblici eccetera sul la questione della frana conclude esattamente come Edoardo segmenta e così conclude perfino la commissione tecnica nominata dall'ENEL che era il principale danneggiata perché si era visto consegnare un impianto che da da quando proprio meritato un'abitazione era saltato per aria
Ecco
E cosa fa il giudice fabbriche giudice fabbriche invece conducendo
Le indagini dell'istruttoria eccetera e si è convinto che qualcosa di ben diverso è accaduto
Perché sono i documenti sequestrati adattate che parlano andava appunto le relazioni di Müller Paroni esperimenti sul modello di una frana
Conclude attività rifiniture idraulica dell'Università di Padova alla presso la centrale di nove del ventinove di Fahd alto
Centrale della Sade e ancora una volta si vede una è singolare commistione di interessi bravo
Tra un quarto dello Stato come l'università e la la la società privata
Lui sa tutto questo sa che è stato fatto addirittura una galleria by pass però sorpassare fine il tratto di Laroche verrà interrotto dalla frana per rispetto si fece negli anni Sessanta dal sessanta sessantuno al settantatré
Ecco e
E allora lui dice no queste queste queste risultante delle italiche mi costringerebbero a ad archiviare tutto io non le posso accettare e che e porpora nuovo collegio con nuovi prescritti in un nuovo collegio peritale
Il questo collegio
A questo collegio non non partecipa nessun italiano tranne che provvigione professore incaricato il professor
Floriano Calepino
L'appello dello scrittore Calvino
Che non so se abbia fatto una brillante carriera universitaria dopo aver partecipato a questo collegio del quale facevano parte invece alcuni alcuni docenti autorevoli biologica idraulici stranieri francese uno svizzero è un tedesco mi pare
Questo questo collegio invece arriva a conclusioni opposte ma naturalmente per Ivo anche questo dopo dopo lungo lavoro
Demolire diciamo letterari precedenti e concludere anche come esperimento sul modello
Una frana lago del Vajont dottori sapeva che avrebbe provocato un'ondata di grandi dimensioni
Questa è la storia della della perizia e come vede come come
Si capisce per andare al dai retroterra di questa vicenda c'è un intreccio molto molto molta perverso diciamo interessi di omissioni di di BTP compromessi ricevimenti insomma il fatto che nessun professore di Geologia italiano abbia gettato di entrare in un collegio peritale nominato da un tribunale
è incredibile di fronte di fronte a una tragedia che aveva provocato due mila morti quello a cui mi riferivo prima infatti
Senta tra l'altro c'è anche in questo intreccio che lei ricordava ore Bellentani pochissimo in questo intreccio che lei ben descrive anche nel suo libro c'è
Anche ora riferimento a un termine che si è molto ascoltato in questi anni e cioè la questione del legittimo sospetto il fatto di procedere viene spostato all'Aquila siamo se non sbaglio nel novembre del mille novecentosessantotto è quel processo lo segui a L'Aquila
è ER proprie dal primo all'ultimo giorno
Poi ho seguito al cono d'appello in prime e infine ora in Cassazione perché e concludo qua quattordici o quindici giorni prima che scattasse la prescrizione del reato perché i reati colposi si prescrivono in sette anni e mezzo anche se ci sono di mezzo diciamo
E proprio in quei giorni cioè il suicidio di pancia Dini Pancera in qualche modo
Un po'l'elemento più importante agrario di responsabilità in balia di vini era il direttore dei lavori per riempire del Vajont Mancini evitato quello che
Aveva proposto la costruzione della galleria di by pass
E aveva proposto di sfidare la frana perché diceva col in varie errati progressivi del perché io debba Iantorno riprovo che Remo una serie di caduta della frana finché che riempirà la formula
La favola del coso no io davo sarà diviso in due ma noi l'acqua verso la labilità e verso la entrare la porteremo attraverso la ballerina di by pass lunga due chilometri e mezzo che hanno al Patto per scavalcare la frana che sarebbe stata di larghezza
Di mille settecento metri e quindi Vajont orienterà o un vaccino utilizzabile un pettine nel del PPE
Ecco questo è quanto lei ricordava ma anche rispetto a poi alla questione del processo c'è un altro capitolo molto doloroso che lei anche ancora ricorda nel libro che quello dei sopravvissuti quello dei superstiti quello anche poi del come lo stato ha deciso tra l'altro poco tempo fa perché se non sbaglio l'ultima tentazione del Duemila Luglio due mila Corriere
Minatori governo Amato a Palazzo Chigi con l'ultima transazione interna alla come richiamare la liquidazione dei danni insomma le quelle mura e dei danni al Comune di Longarone per
Danni materiali e la perdita di popolazione
E lire anche un capitolo doloroso perché insomma anche nei giorni subito seguenti alla catastrofe c'era stato un tentativo in qualche modo di chiudere di chiudere le questioni in maniera individuale con delle cifre
Davvero mortificante ma di questo ne parliamo
In altra parte prevederà normodotate tua dell'ENEL
Però riguarda solo il processo certo ma quello è un altro capitolo insomma dei tanti che racchiude quel tema in questa vicenda senta
Dalla dal suo diciamo dal suo lavoro da quanto e per come ha seguito con attenzione tutta la vicenda Ionta
Vogliamo ricordare anche poi le pene che sono state inflitte ma non solo le pene il giudizio poi chi effettivamente ha scontato Ichino queste pene per i due mila morti
Della tragedia del Vajont perché di fatto credo di capire che abbia pagato a parte sui fiori Vancini solo Biadene si è fatto qualche giorno di galera no catalogo mi pare poco più di un anno nella sua città
Lui era già un anziano ingegnere l'arte dei Santa Maria Maggiore a Venezia mi pare due anni da scontare ma venne liberato un po'prima per buona condotta in carcere si dedicò alla biblioteca
E anche a riprogettare l'impianto di riscaldamento delle carte di fare
Quindi possiamo dire che per i due mila morti per i danni infiniti materiali e non ovviamente del Vajont a parte Biadene nessuno appropriato colui che è un'altra reato matura tenga conto addirittura di quello che
Nel processo di primo grado
Nessuno venne condannato per la frana vennero condannati vennero o condannate solo per non aver avvertito l'agente di Longarone
Come accade per la percezione che sta provvedendo a un incidente stradale si fossero dimenticati di fare delle segnalazioni
Ma ma
Per la prevede sulla previsione della frana non ci fu nessuna condanna nel processo di primo grado questo che cosa voleva dire che nessuno avrebbe pagato non solo in termini di di condanna penale di carcere nessuno avrebbe pagato soprattutto in termini di risarcimento
Questa era era la grande vittoria della però a Montevideo in cui l'acqua della congruità dopo la nazionalizzazione al processo
Al processo dell'Aquila questa questa sentenza venne ribaltata in secondo grado in appello e venne confermata in Cassazione ma con l'obbligo appunto del risarcimento
Ma sul piano penale due storie condanne a piene di ieri
Di cui una sola parzialmente scontata un'ultima cosa passi
Si preparava questo prima già nelle ore seguenti perché gli articoli non erano molto promettenti nei giorni nelle ore che hanno seguito quel nove ottobre si venerava Raghuram Dino Buzzati ma anche con Giorgio Bocca mi corregga se sbaglio
Di fatalità venivano chiamati sciacalli la natura punto è stata
Una delle amarezze più delle ferite più profonde che io ho subito mettere in croce
Perché noi
Ma immaginiamo con le carte usciranno con gli articoli da Tina Merlin datate cinquantanove sessanta sessantuno per quale diceva la situazione drammatica addirittura lei aveva captato qualche cosa che si faceva il by pass eccetera no e e ieri ha cantato anche delle cifre e scrisse che è nato come massa di cinquanta milioni di metri cubi incombeva sulla vita e gli averi erto
E il suo lasciano deterrà abbagliata solo per difetto perché lei portava una frana di cinquanta milioni ed era di duecento milioni di metri cubi
Sì e quella che mi vengano a raccontare racconta no ma non solo primo aggiornò è catalizzati fa perché cade e Dino Buzzati scrisse come dire un sassolino fosse caduto in un bicchiere e la con l'uscita fuori sì ma Franco De io macaco una montagna di duecento milioni di metri cubi
Ma come è possibile ma procedere non si vede niente
Ma chi doveva abbia anni prima si muoveva di trenta centimetri all'anno questo gigante mostruoso ma negli ultimi giorni si muoveva dei trenta quaranta centimetri al giorno non si poteva più totale protestare perché erano spaccati in due
E poi mi vengono a dire fatalità la natura cattiva non solo ma nei giorni dopo ritorni dopo
Quando quando io mi mettevo sono il giornale con gli altri colleghi a dire come stavano le cose
Dall'altra parte veniva la lezione
Ma noi dobbiamo avere pietà per i morti in questo giorni in questi giorni dobbiamo pensare alle povere vittime accompagnato il Ministero al cimitero e non dividerci seduto su queste cose
Capito
E la proprietà e per i malati era quella di di di di di mettere una pietra tombale sopra per responsabilità di chi aveva provocato il disastro
Però l'atteggiamento questa era una cosa e mi feriva più profondamente e che io non ho mai più caro Donato a per i miei colleghi che poi contribuirono a quel manifesto lo sciagurato che
Che ci chiamava che accade
Cinque Paesi migliaia di persone ieri c'erano oggi sono terra
Nessuno ha colpa nessuno poteva prevedere no io ho scritto
La SAVE spadroneggia mai Montanari si difende per piacere
Signora Merlin ci sono i morti niente speculazioni politiche
Un sasso è caduto in un bicchiere la cui uscita sulla tovaglia tutto qua no io ho scritto una frana di cinquanta milioni di metri cubi Milan già vinte avere per piacere
Signora Merlin ci sono i morti
Sciacalli
Ciancaglini
Sciacalli scriveva Montanelli sul Corriere della Sera
Sciacalli ripetevano a lettere cubitali i muri delle città italiane contro chi osava mettere in discussione la verità della disgrazia del Vajont
Ma infatti questa si può tener nascosta
Vendi meno tu
A Marco Paolini torniamo a Mario passi
Però vent'anni dopo gli ho avuto la medaglia d'oro dal Comune di Vajont del Comune dei Longarone ed era una medaglia d'oro consegnato e da un amico Acton democristiana
Perché l'amministrazione socialista che terrà allora ben altra volta penale ucciso il sindaco venne ucciso nel cuore della popolazione più attiva che era nel centro di Longarone che era l'elettorato socialista
E poi c'è comprendo aumentando come ogni giusta dialettica democratica andò al governo un'amministrazione
Democristiana dicendoci il club di all'oracolo che fosse la quale però nel ventesimo anniversario del disastro
Mi consegnò una medaglia d'oro termine servizi dove rifiuti assieme ovviamente ad altri ad altri colleghi
Senta passi concludiamo qui il suo libro è pieno di altri spunti io un potere pare lei potrei parlare potrei parlare con lei per ore c'è il terrore per caso Saratoga riempiano ritagliato tra i salmi quale pubblicità invitandolo
Nel corpo interessati a a scoprire il report leggendo il mio libro a questo ci mancherebbe altamente tantissimo da Dante a dire insomma sì io concludere dicendo proprio questo siccome
In libreria ho visto un paio di ragazzi acquistare il suo libro che l'hanno avuto poco più di vent'anni quindi erano assolutamente nati nel sessantatré io mi chiedo e le chiedo questo cosa vorrebbe che in qualche modo lasciasse il suo libro questo racconto questa testimonianza in un ragazzi così giovani anche che però evidentemente hanno a cuore il tema della memoria che è una faccenda così maledettamente complicata in questo Paese
Io vorrei
Io so che
I sopravvissuti superati interpelliamo quei pochi che probabilmente ci sono ancora
No non sono altro non lo potrà fare spento Francia e non nascondo che che no che non vivono bene il valore
Io vorrei soprattutto che nei giovani di oggi resta per curiosità la voglia di sapere di capire che cosa è avvenuto nel bene e nel male in questo nostro Paese perché non tutto il male ovviamente
Ma che si capisce
Qualità di CPP anche di di atroci sofferenze non riteniamo viene il cosiddetto nostro progresso benessere dei di cui bar devo diamo vorrei quella più insomma che chi fosse
Il desiderio di capire di conoscere noi stessi con
Recita leva quelli core dando che però in qualche modo c'è una specie di staffetta mediatica della memoria sul caso Vajont ha iniziato Sanfront se non sbaglio è una foto poi c'è stato un lungo periodo come dire di di oblio blackout della faccenda Vajont fortunatamente
In maniera Splendido dobbiamo dire ripresa poi da Marco Paolini che Ackermann bettoline che ha fatto riaccendere qualche cosa che era un po'sepolto nel cuore di tutti
E che però è stata una porta che si è riaperta perché questa staffetta mediatica settaria passato il termine poi passata Martinelli con il fin sul Vajont poi Zamorano Mauro Corona con i rapinati sul Vajont è una staffetta che adesso ha raccolto Mario passi
Con il libro Vajont senza fine una staffetta che fa riempirono your onora la memoria io ho fatto il giro completo intorno ritornata al punto di partenza e ho ripreso e ho ripreso il punto col battono l'accortezza
Ancora la strada stavolta ha dovuto non certo i propri professore divertimento non ieri contesero nato nell'arco intero pezzo di montagna non sai ma non fece mettere prima rieleggibile in questo articolo mi chiedo soltanto Prodi si chiede la gente comune sia tutti se inalato precipitare la montagna che cosa succederà al Vajont dove si potranno dieci notifica niente c'è una commissione nominata dal ministero che controlla che tutto venga fatto come si deve commissione ha avuto un ribaltone nelle Commissioni un geologo un certo Francesco Pinto contemporaneamente il consulente privato della fatica dei punti se il patron fra
è una specie di Stato nello Stato hanno bisogno prove di allora è meglio lasciar perdere
Martina Merlino in come è noto deciso di non lasciar perdere ed anzi andò avanti con le sue inchieste continuiamo ad ascoltare la voce di Tina Merlin
In onda documento particolarmente raro che ha voluto proporre ai telespettatori nel maggio del mille novecentonovantasei Giovanni Minoli nell'ambito della sua inchiesta per Mixer
Beh pari patto che nelle ore immediatamente successive alla tragedia la giornalista si trova al centro di un vero e proprio giallo giornalistico
Siamo al dodici tutto la catastrofe che ha appena detto si stanno contando i morti e allineando l'IVA
Giornalisti e troupe di tutto il mondo sono sul punto
La tv francese sa che Tina Merlin aveva danni cercato di dare l'allarme quella intervista avrebbero dovuto mandarla in onda in Francia attraverso la sede RAI di Milano ma le dichiarazioni della Merlin erano scottanti secondo le autorità italiane avrebbe gettato discredito sul governo alimentando la propaganda comunista
Immediatamente alla RAI di Milano sorgono difficoltà tecniche l'intervista non può andare in onda François valgono il giornalista porta lui stesso la pellicola Parigi ma quindi la tribù gollista e solidale con il governo italiano e l'intervista è bollata da un decreto di quarantena
La notizia di questa censura esplode sui quotidiani francesi e la tribù e costretta a mandarla in onda per poi farla sparire per sempre
E non è questa intervista siamo riusciti a rintracciarla dopo lunghe ricerche negli archivi dell'ISTUD Istituto nazionale
Dell'audiovisivo di Parigi si tratta di una registrazione trasmessa una sola volta come abbiamo detto in Francia mai ritrae ritrasmessa da nessuna televisione
Ne pochi giorni dopo la tragedia né il nastro sembrava sparito nel nulla e per ben tre volte c'è stata perfino negata la sua esistenza del responsabile dell'Istituto Nazionale debiti
Alla fine però è stato rintracciato
Si può sentire alla mente dalla voce fuori campo del giornalista francese che chiede alla Merlin le fonti che le hanno permesso di annunciare in anticipo la tragedia in nomine penso scusate sapienza dire cose confuse i quand'era un'informazione che aveva nonché del giornalista
Aveva partecipato ad una assemblea incontra attacca
Tutti i capifamiglia avevano costituito un consorzio per la difesa della Salernitana
Per erano convenuto
Che la società elettrica costruire persino per loro sarebbe stato un grave pericolo
Perché Paesi sia era costituito sul terreno di una vecchia Franco caduta da una montagna Cristina centinaia di anni fa
E Spigno tutto rischi mi aveva dieci euro ma non c'erano dei geologi richiede
Il intervistatore gli elementi
Geologi
La star della vita suo geologo il quale aveva fatto una perizia favorevole alla costruzione del pezzo però i contadini sapendo la natura del terreno
Hanno voluto interpellare per conto loro un'altra geologo di fama internazionale
Il professor il quale ha dichiarato
Che sarebbe stata pura follia corpo
è un bel sinedrio elettrico in quella località per la natura stessa del terreno
Dove si trova quindi ogni assunse
Turismo dell'uno tutti a Belluno moltiplicazione istituti invisi rifiuti hanno detto che la minerale circolava da rifare ingegnere esclusi vero
La popolazione in quella zona si affida ancora da quando io progettato il primo il grido d'allarme che la montagna fianco a fianco
Sarebbe crollata nell'arco tante ero e tra il periodo della denuncia della mia denuncia all'autorità giudiziaria è un termine del professor
Circa un anno il tempo ed è caduta una frana un testo di Del Monte fortemente accollata tenta di lago in seguito a questo il monte continuava a provocare venture che d'estate occupazione anche le i tecnici della società elettrica
Così scrive a proposito di quella notte Mauro Corona nel suo libro il volo Della Martora
Erto diverrà una cittadina e poi sprofonda era a volte nei bar qualche saggio rio sommava la profezia intanto il Paese stava cambiando avviandosi a diventare una cittadina
Di notte non serviva più il rumore del torrente giù nella valle poiché torrente farle erano diventati ormai un immenso bacino d'acqua dolce
Nelle sere tranquille quel mare artificiale rifletteva la luce della luna il col nudo specchiano si dentro poteva per la prima volta dopo milioni di anni scoprire compiaciuto il suo profilo inaccessibili
Di giorno sul lago dal colore verde scuro sfilavano le barche qualche facoltoso personaggio aveva costruito sulla riva in mezzo ai vari città sua dimora estiva
Qualcun altro prevedendo un futuro pieno di guadagni costruire l'intelaiatura in cemento armato di enorme albergo a tre piani un obbrobrio sopravvissuto all'onda e che si trova ancora lì scheletro assurdo e inconcepibile sulla curva di San Martino
Era una cosa talmente orrenda che neppure l'acqua del Vajont lo prese con asse si portò via le cose belle ma quello non vuole lasciare ai posteri perché medita se intanto erano stati aperti bar e trattorie per rifocillati numerosi operai e tecnici giunti quassù al seguito dei lavori
Nella difficile convivenza fra gli stranieri Montanari non mancarono scontri incomprensioni e risse poiché i primi come natura vuole cercavano di fare il filo le ragazze del posto le quali non li disegnavano affatto
Ciò nonostante sembrava che tutto procedesse al meglio è per qualche tempo si credette davvero al miracolo del cambiamento al benessere e alla infondatezza della profezia
Ma un giorno il monte Toc si svegliò di soprassalto
Si svegliò perché l'acqua della diga lo aveva spintonato malamente
Si accorse costruttore che era diventato un po'più piccolo
Era scivolato di qualche metro verso il basso allora preoccupato chiamò il Borga il monte amico suo che gli sta di fronte gli disse senti qui l'acqua mista togliendo i piedi e quella massa dei presuntuosi tecnici ingegneri e geologi non si accorgono di niente
Sono sicuro che sto per cadere giù in quel maledetto lago che hanno costruito e non so come avvertirli
Da molti giorni mi sento debole cerco di farglielo capire o persino incrinato gli alberi verso terra in modo che si notino i miei movimenti ma loro ottusi come sono non se ne rendono conto
Per favore aiutami mette in allarme avvisarli tu visto che a me non dando retta
Il Borga che è molto più vecchio del talk e quindi più saggio rispose con tristezza io non posso farci niente quella è gente insensibile non capisce sono solo degli aree di tecnici che non sanno interpretare i nostri messaggi
Quelli delle piante dell'acqua dei rumori
Sono figli della presunzione perciò sviluppo nome mettono in pratica una scienza che va contro natura opprimenti non si spiega la follia di sbarrare il corso dei torrenti illudendosi di non provocare poi conseguenza
Tu sai benissimo che cambiando l'andamento naturale delle cose prima o poi si paga
Il talk sempre più preoccupato insisteva ma c'è gente là sotto nei paesi se io salto giù di colpo nell'acqua questa che non mi posso portare s'arrabbia scapperà in massa giù per la valle uccidendoli tutti
Guarda che l'acqua il vile continuava il talk una goccia sola non può far nulla ma quando si riunisce insieme diventa cattiva e potente
Borga cercano di prendere tempo rispose
Vedi di resistere cercherei stare attaccato al tuo posto almeno per qualche giorno chissà che quegli stolti non sa vedano ne facciamo a meno sgomberare i Paesi
Non ce la faccio più ti ripeto insisteva angosciato il talk sotto di me c'è una lastra di roccia levigata come un marmo e ride perché dopo milioni di anni grazie all'ingegno umano potrà finalmente liberarsi del mio peso e vedere il cielo azzurro
Inoltre c'è la morte con quei goffi studiosi del terreno perché l'hanno offesa definendola gibbosità piena di rughe
E lei che invece è liscia e pulita vuole dimostrare loro che non mi lascerà scivolare piano piano come pensano ma mi tirerà giù in un lampo
Quel nove ottobre sessanta per la giornata era bella e i monti circostanti discussero fino a tardi del pericolo imminente
Il col nudo che è un tipo violento di poche parole si meravigliò del fatto che i montanari non avessero ancora preso a calci quegli stupidi sapienti
Verso sera scese il vento nella valle portò le parole della profezia per tutto il villaggio e nelle frazioni alle ventidue e quarantacinque il talk stremato s'arrese e precipitò nell'invaso
Una gobba immensa sollevò la luce della luna dalla superficie del lago e la scagliò verso il cielo
Poi il bagliore si spense nel boato di un mare che piombava sul Longarone in quel momento anche è rotto avviato a diventare una cittadina sprofondo
E non rinacque mai più
Una diga così alta in Italia e non esisteva ma crediamo una piegato più arcaico avvolta di questa rispettandone esisteva al mondo
Quando viene costruita quella del Vajont è la più alta del mondo
Nessuno aveva mai osato immaginare un impianto così e chi è il progettista dell'ottava meraviglia del mondo
Lo conoscete già
Corretta ed età
Carlo Semenza ricordate per ventinove giovane ingegnere che lavorava per la fate nei cinquantasette è diventato direttore della divisione idraulici ha colto esotiche anche all'estero
Queste del Piave per la gran parte le ha progettate e realizzate lui è un bravo costruttore litiga e come ne avevamo in Italia ingegneri Chimenti
Solo che tra l'altro questa del Vajont la sua ultima prima di andare in pensione
Per costruire una diga non basta un'indegna per quanto bravo
Carmen biologo prima dello spettacolo teatrale di Marco Paolini in pochi sapevano cos'era esattamente il Vajont
Anzi in molti avevano ereditato una visione distorta dei fatti credendo a quanti avevano parlato di fatalità e di riflesso immaginato magari anche un crollo della diga che in realtà non vi è mai stato la storia del Vajont per storia di cultura o sottocultura del profitto di inganni Bugie sopraffazioni connivenze omissioni silenzi stampa complicità
Allo stato attuale non siano in grado di sapere se il movimento sarà graduale pubblica comincerà improvvisamente da suo cugino la nostra opinione dietro eseguire nell'invaso significa derby comunque a umiliare inviti curiosamente due velocità di caduta del lo slittamento di rendere incontrollabile
Una
Vajont allora
Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave davanti a Longarone a Castellavazzo in provincia di Belluno
Longarone Valle del Piave si trova a quattrocento settantasei metri sul livello del mare
Il monte Toc mille ottocentoventuno metri è situato alla destra di pini da sulla sponda opposta Alberto e Castro che sorgono a ridosso del Monte salta
Fu proprio dal monte Toc si spaccò come è noto la frana di trecento milioni di metri cubi di roccia
Forse poi non è superfluo ricordare che in dialetto Vajont vuol dire va giù che tocca il nome del Monte vuol dire pezzo e che a completare l'opera l'altro Monte si chiama salta
In montagna raramente i nomi sono senza significato ma nessuno allora Abbado a queste cose nessuno per esempio all'Assad
La sarde nessun rapporto con il famoso Marchese sta per società adriatica di elettricità
Era la compagnia idroelettrica di proprietà di Giuseppe Volpi detto conte di Misurata e della Società poi confluita nella Montedison che costruisce la diga del Vajont
Dal sessantadue poi con la nazionalizzazione dell'energia elettrica la diga passa dalla sabbia e all'ENEL
Giuseppe Volpi è fondatore e proprietario della sabbia ministro delle Finanze sotto il fascismo divenne uno dei più importanti imprenditori idroelettrici del paese e come tale artefice principale dello sciagurato Progetto Vajont
Da quel punto effettivamente il professore ha chiesto alla strade volete finanziare un'altra sequenza di esperimenti per vedere il comportamento dell'onda del Vajont in prossimità dell'abitato di Longarone Novara
Allora Fini serigrafie
La sabbia paga per vedere il comportamento dell'onda sulla sulla piega non sugli abitati civili a valle
Una
E cerchiamo allora di ripercorrerla questa lunga storia del Vajont
Siamo nel mille novecentoventotto l'anno della prima relazione del geologo dal piazze per la costruzione di un bacino artificiale nella valle del torrente Vajont
La riga progettata dall'ingegner Semenza con la consulenza della geologo per conto della sabbia servirà a produrre elettricità utile a soddisfare il fabbisogno energetico delle industrie nazionali
E torniamo caso ce lo impone al Conte Volpi di Misurata e siamo a pagina trentatré ed è libero di Tina Merlin Sulla pelle viva che in proposito scrive
Aveva fondato la sala del giovanissimo nel mille novecentocinque ad appena ventisette anni in questo ramo diviene il più importante imprenditore idroelettrico del Paese mette in piedi uno staff di tecnici e scienziati ai suoi ordini
Le zone di montagna già poverissime vengono depredati e dell'unica risorsa l'acqua e delle terre coltivabili di fondovalle
I montanari contadini vengono spinti sempre più verso le grandi città o all'estero il territorio subisce un'aggressione traumatica in parte per le oscillazioni provocate alle sponde montagnosi dagli invasi dagli sbalzi dei bacini
In parte per l'abbandono di una manutenzione idraulica dei corsi d'acqua che i contadini lavorando la terra avevano interesse a curare come curavano improprio
La Provincia di Belluno e di Udine prosegue Tina Merlin sono seminate di impianti idroelettrici di varia grandezza sono quasi tutti della sabbia o incorporati nella strade ma il più importante di tutti doveva risultare negli anni e per successive modificazioni quello del grande Vajont
L'idea geniale era venuta alla società nel trentanove quaranta si trattava di convogliare a sfruttare le acque residue del Piave e di alcuni suoi affluenti dopo averle già sfruttate a monte incanalando le in un unico grande serbatoio chiamato di riserva da usare nei periodi di magra cioè di siccità
Nelle due grandi centrale di suo Verzee né e della Gardone
In questo caso le due centrali potranno funzionare produrre Energia in continuazione
Secondo i calcoli della sarde a impianto ultimato le centrali avrebbero sviluppato complessivamente ottocento milioni di chilowattore
La prospettiva era affascinante e la sala del inoltro subito domanda al ministero
Siamo al ventidue giugno del mille e novecento quaranta e Volpi era allora presidente della Confederazione fascista dell'industriali ma le carte si allenavano a Roma con lo scoppio della guerra altri pensieri occupavano le menti dei governanti e dei dirigenti dei ministeri
La Sardegna aspettò con pazienza fino al momento in cui credette di perdere la partita il fascismo la partita l'aveva già persa
Cosa sarebbe avvenuto dopo la guerra chi avrebbe guidato il paese
Era meglio premunirsi Volpi traffico freneticamente per riuscire a strappare l'autorizzazione che gli fu concessa con un atto illegale
Il quindici ottobre del mille novecentoquarantatré
Nelle giornate tragiche che seguirono l'otto settembre in un momento del tutto anormale nella vita dello Stato Lassad riusciva a ottenere una adunanza e un voto della quarta sezione del consiglio superiore dei lavori pubblici
Con il quale si esprimeva parere favorevole all'accoglimento dell'istanza
è risultato dagli atti che all'adunanza di cui sopra parteciparono solo tredici su trentaquattro componenti i quali non costituivano il numero legale rendendo così illegale quella decisione
La prima autorizzazioni al Progetto Vajont fu quindi ottenuta con l'inganno verso la nazione ma dovette costituire tuttavia un precedente credibile dopo la guerra per allora Presidente della Repubblica il liberale Luigi Einaudi che con proprio decreto numero settecentoventinove del ventuno marzo quarantotto accordava la sabbia la concessione definiti
Arriviamo così al mille e novecento cinquantadue la Sad e si impegna costruire sul lago una passerella per riallacciare le comunicazioni con la sponda sinistra Della Valle
Nel mille e novecentocinquantotto poi si deciderà invece di realizzare una strada perimetrale lungo la riva del lago perché il terreno non avrebbe consentito di costruire la passerella
Cinque anni dopo mille e novecento cinquantasette la sarde senza autorizzazione inizia i lavori di scavo
Per aumentare la produttività dell'impianto si decide di apportare al progetto una variante in corso d'opera alzare la diga di circa sessanta metri
Una ipotesi che fatta limare le vene e i polsi al geologo Dal Piaz
Geotecnico austriaco Müller Sempre nel mille e novecento cinquantasette subentrato all'ormai anziano dal piazza si accorge che il terreno è franoso nascono dubbi sul progetto in corso ma si continua a costruire la diga
Siamo nel cinquantotto il Consiglio superiore dei lavori pubblici nomina la commissione di collaudo per accertare che la DDA venga costruita secondo le prescrizioni
E vediamo a questo proposito cosa scriveva Tina Merlin ancora dal suo libro Sulla pelle viva
Il primo aprile del mille novecentocinquantotto il ministro Togni hanno minato la commissione di collaudo che deve sorvegliare per conto del ministero l'avanzamento dei lavori e la tenuta del bacino artificiale
I nomi dei suoi componenti di sono stati forniti dalla quarta sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici attraverso il suo presidente Frosini che propone anche se stesso
Altri due nominativi fanno parte del Consiglio superiore hanno approvato in tale veste il Progetto generale della diga non corredato dalla prescritte relazione geologica
Uno di questi tre è anche consulente privato della sabbia per l'impianto di Ponte sei e di Forno di Zoldo insomma si è fatto tutto in famiglia quella della sabbia
Anche se in base a regolamenti precisi volterà buon senso e alla correttezza
Non può far parte di commissione di collaudo chi ha concorso all'approvazione dei progetti cui i collaudi si riferiscono
Ma quale legge o regolamento dello Stato si è mai rispettato in tutta la vicenda Vajont si chiede la Merlini
Quassù e a Roma prosegue la sovranità legittimando nello stato ma gli uomini del monopolio
E si possono disporre di tutto come credono anche di far franare una montagna addosso alla gente e poiché sono i sovrani legittimi se la gente protesta ha torto
Se il nemico a torto è da distruggere
I nemici sul Vajont sono sempre di più
Questa è una frana confronto
Con un fronte di due chilometri uno sviluppo verticale di centinaia di mentre una massa di duecento milioni di metri cubi di roccia è una frana antica nella preistoria questa valle che già riempita di montagna
Poi il torrente Vajont nei secoli nei millenni che rincarato un letto nella vecchia frana
Ma un pezzo della frana è rimasto piantato Riva
Sulla sponda destra contro i Muppet alta si chiama Collicola
Il resto della frana
è una sezione un canyon verticale sospeso sul torrente che potrebbe stare lì per altre migliaia di anni a meno che
A meno che qualcuno non venga parlo osserva poi artificiale proprio qua
Senza la quale non sta mai fermo
Sale scelte sta le scende a pagarle prima il piede poi le ginocchia dai oggi dai domani
Questa frana maledetta potrebbe decidere un giorno di andare a vedere come è cambiato il mondo nel frattempo è scritto a più ogni manuale non si fa una diga dove è già caduta una frana
Paolo Rumiz firma di prestigio del quotidiano La Repubblica si occupa da sempre di questioni del nord est e da ovviamente seguito sempre con attenzione la questione Vajont nove
Dovevamo ecco entrato qualche tempo fa proprio sotto la diga del Vajont sentiamo allora le sue valutazioni sulla questione memoria e sulla vicenda del Vajont
Ma intanto qui c'è un frattura eletto Monno nel tempo cioè una voi siamo di fronte a un evento che siamo ammesso trentotto anni di tempo
Per diventare immagine
Mentre viviamo in un in un mondo che proprio in queste settimane
Vive catastrofi in tempo reale catastrofi diventano immagine immediatamente con nomi cognomi colpevole anche se le situazioni non sono ancora certa erano contemporaneamente vediamo tutto il ritardo della nostra memoria nazionale rispetto alla memoria del resto d'Europa nominano i ci troviamo di fronte a un olocausto
Che è entrato diciamo nelle nelle nelle è stato giudicato
Secondo i criteri la giustizia soltanto dopo trent'anni
Quindi siamo di fronte a un a un ritardo fisiologico della memoria italiana
è un film come Vajont rischia di Salvatore che poi finisce dopo le due ore o forse può lasciare qualche traccia che in qualche modo poi
Cresca
Sono abbastanza scettico che
Sugli italiani questa cosa posso avere un affetto sconvolgente di ripensamento di responsabilizzazione
In qualche modo di occhi aperti nei confronti delle decisioni a scatola chiusa che ci possono scendere dall'alto quello che spero molto più piccolo e cioè che perlomeno questi luoghi questo pezzo di montagna o la montagna in generale che è stata la grande dimenticata in questi anni di catastrofe di alluvioni questo film consenta una una presa di coscienza per il recupero di questi luoghi devono diventare soprattutto questo un grande luogo su come imparare
A evitare cose di questo tipo cioè questo è un grande museo a cielo aperto dei nostri errori della nostra follia tecnologica
E quindi ci dice tutto ciò che non dobbiamo fare con cui io credo che il senso di questa valle il futuro di questa valle sta proprio nel mostrare all'Europa e al mondo questo proprio su questo fronte uno dei simboli in qualche modo della memoria di questo posto ecco se possiamo dirlo Mauro Corona dice Roberto siamo in dieci potrebbe essere uno dei luoghi della memoria perché invece andare in rosso diretto con cemento armato d'altro quando quello più che un museo poteva essere una memoria vivente in qualche modo poteva insegnare qualcosa
Non ne ho la più pallida idea penso che dipenda molto anche dalla scelta degli Earth anni
Teniamo conto che è una bella fetta gli abitanti di questo Paese hanno scelto di andare a vivere in pianura perché riteneva dalla montagna un luogo maledetto in cui non tornare e anzi in qualche modo considerarono il la catastrofe è un'occasione irripetibile per trapiantare se altrove non credo che questa gente abbia trovato la felicità in pianura
Ho la sensazione che quelli che sono rimasti abbiano conservato l'anima del luogo ne siano i depositari siano credo gli unici che possano in qualche modo ridare un senso a questo luogo calato dalla modernità
E Paolo Rumiz è tornato ieri sulle pagine di Repubblica parlare di Vajont nell'ambito ovviamente del quarantesimo anniversario
In fondo al lago che non c'è più questo il titolo del lungo articolo di Paolo Rumiz nell'ambito del quale viene immancabilmente citata una figura simbolo quella ancora di Mauro Corona
Ascolta è il Vajont che si scava la strada
Albeggia l'uomo fiuta la nebbia come un lupo mastica un sigaro ascolta in silenzio della sua vale a Bandar a canotta nera capelli e barba grigio ferro e Louis Mauro Corona classe mille novecentocinquanta l'uomo che parla con gli alberi alpinista narratore scultore sul legno superstite ribelle dell'onda del nove ottobre sessantatré
La senti si delizia dalla balaustra davanti alla bottega cerca qualcosa del buio qualcosa sotto il paese oltre la chiesa delle anime
è un mormorio che arriva dal profondo del bosco la voce del Vajont quarant'anni dopo l'acqua che si portò via due mila persone con la forza dei due bombe nucleari oggi è un rigagnolo un sussurro delle ghiaie
Scendiamo verso il lago che non c'è stiamo due palombari nei fondali del tempo
Mauro che è sempre svelto come una donna da oggi a movimenti lenti quasi fluttua nella foschia forse è colpa del vino ieri ha bevuto troppo e stamattina si è sparato un intruglio di acqua e Fernet per riemersi dalla Ciocca
Ma forse è un'altra cosa la maledetta Linea d'ombra che deve passare
Era otto vecchia limite del mondo di ieri qui il tempo si è fermato tutto a più di quarant'anni miracolata dall'onda che passò poco più a destra oggi è intatta e deserta uno straordinario monumento alla montagna che fu la abitano gli ultimi mohicani quelli che rifiutano il cemento del Paese nuovo la sua illuminazione da stadio la Chiesa astronave
In basso due latrine abbandonate Mauro vigna ce la diede l'ENEL dopo averci espropriato di tutto
Ingegneri pensarono a cosa possiamo dare Asti poveri bis Folchi e ci diedero i cessi me lo ricordo bene l'inaugurarono con il taglio del nastro ecco quanto contava la montagna
Passiamo alla vecchia linea dibattiti all'altro mondo comincia il tempo finisce qui è il contrario di Erto vecchia nulla più di quarant'anni niente alberi ciottoli sentieri persino la nebbia non esisteva prima che la frana imprigiona se l'umidità bloccando la ventilazione in fondovalle
Venite venite qua dove la montagna urla vendetta cura non ne può più di rievocazioni sparirebbe ai mezzi busti ai talk show qua dovete venire a cercare i morti insepolti centottanta furono nella sola erto aleggiano
Come non fossero mai morti la notte ti tirano i piedi come i rimorsi
E proprio allora dal buio arriva un lamento soprannaturale cupo come un corno tibetano un altro gli risponde riempie l'anfiteatro Mauro sorride sono i cervi in amore sibila
Negli occhi vedi lampo del bracconiere i maschi che segnano il territorio ecco la forza della natura Gianni Gallino
L'acqua chiama ancora
La senti come torna a cantare per secoli è stata la ninna nanna degli Al-Thani
Usciamo all'aperto quindi una spianata di ghiaia lunari
Dappertutto orme di cervi non è ancora la frana è solo il sudario che la copre le ghiaie sono venute dopo l'onda portate dai torrenti senza più deflusso salite di cento metri due e mezzo all'anno
Prima dell'ago qui c'era una forra in fondo vi confluivano tre torrenti intorno un universo a destra i mulini a sinistra le segherie lì c'era la casa di mia nonna la quella di capelli c'erano gli Scarpa
L'uomo disegna memoria la geografia delle cose perdute lini niente da Dina e Pierina e poi meno lì nelle spesse la casa dei Paulo Moni dalla forza leggendaria uno di loro lottò con un orso a una fiera in Carinzia e vinse
Riprende il passo veloce data Libano Mauro Corona non si lascia depistare dagli echi trova il fianco della montagna entra in un labirinto di rocce deformi gobbe pinnacoli mascelle ed urla l'acqua è con l'acqua
E già si arrampica oltre le cascate nella forra che solo l'anticamera di dieci selvaggi chilometri verso gli strapiombi del Col Nudo la valle alta del Vajont un pianeta sigillata dal mondo
Un colpo di vento la nebbia va via il primo sole svela la topografia della devastazione
Sopra di noi trenta metri più in alto il moncone di un ponte che non c'è i ferri da trenta millimetri artigliate al calcestruzzo e piegati come burro
Rivière Tani era il ponte di tale intorno al ponte del frastuono per via dei massi che cadevano dalle pareti
Saliamo con la corda fissa verso uno spalto di roccia la periferia della frana è lì
Si impenna verso il passo di Santos Valdo non è scesa dall'alto ma è esplosa dal basso dopo aver patinato o sull'acqua spinta dall'onda con la forza di mille treni tutte le trame del Vajont sono frane contro natura in salita
I no lo stradone poi i resti dell'Osteria del Meneghin qui mi fermavo con mio nonno racconta Mauro ci Scola ramo due quarti di rosso
Subito sotto le fondamenta della chiesa medievale di San Martino spazzata via e mai risarcita dall'ENEL legge sul cartello che la indica
Ormai lo vedi bene oltre le ghiaie i boschi color ruggine o per ciò che resta del lago ridotta un abbeveratoio di cervi e camosci i duecentosessanta milioni di metri cubi di terra e roccia
La frana più grande del mondo in epoca storica due mila cinquecento metri lunghezza quattrocento in altezza centocinquanta metri più in basso la diga è un pigmeo
Saliamo sulla schiena del gigante con Italo Filippin guardiacaccia che fu sindaco negli anni clandestini quando la gente torno a casa contro l'ordinanza di sgombero contro l'ENEL contro i carabinieri contro il mondo
E disse vent'anni senza nemmeno la corrente elettrica solo perché non voleva morire in pianura baracca fai assistite
Oltre una foresta di larici Paggi aceri abeti rossi la cima lì tutto è visibile sopra il piano inclinato a forma di M dove il Monte Toc mollò gli ormeggi finora fresa notte di Roma
Svegliato minerale lucido e terribile sotto il segno dell'onda che si divise in tre
Una parte verso la diga il Veneto a Longarone una verso Calasso dove l'acqua sopra sto il Paese ma ricade all'indietro non si sa come mimetizzati nel bosco sulla cima gli unici superstiti del talk
Larici i più grandi una decina appena
Scivolare uno per mille metri caddero storti ma rinsaldare dalle radici e ripresero a crescere in verticale in mezzo alla deportazione
Oggi quella commovente curva del tronco verso il cielo vale più di cento mille lezioni di botanica
Mauro accarezza i patriarchi guarda come torna la foresta è la natura che si vergogna di noi e scopre che il viaggio nella morte già un viaggio nella vita che ricomincia
In basso fra le due montagne di terra una zona umida dove i cervi vanno a rotolarsi nel fango per togliersi parassiti
E poi Anna tre camosci passerà cioè di ogni tipo da lontano arriva il rumore delle pantere sono auto blu e carabinieri sulla strada in fibrillazione per l'arrivo di Ciampi e il monumento da inaugurare
Filippin sorride il vero monumento e questo è la frana e ha ragione e lapidi sono una tomba della memoria la franano la tiene aperta
Forse per questo nessuno se ne occupa ed è uno scandalo che su questo posto unico al mondo non vi sia un percorso didattico un cartello niente
Tramonta verso la diga il cielo spiata vapori arancione sembra un fossile ma non è affatto così l'ENEL la tiene in esercizio è pronta a usarla di nuovo appena il ricordo dei morti Scott era un po'meno
Mauro Corona dice basta premere un bottone e aprire le paratie
L'invasore ma ridotto a un terzo della capienza originaria ma non fa nulla nell'anno dei blackout c'è fame di energia e ogni goccia che arriva al mare senza passare per una turbina di questi tempi è uno spreco
Ormai è notte era notte della memoria se non c'era l'attore Marco Paolini ricorda Paolo Rumiz a tirar fuori questa storia con la sua orazione civile la notte sarebbe stata ancora più buia
Ma se l'Italia dimentica le nell'invece ricorda tutto il Vajont nell'esempio più sublime la sua acqua c'è ancora nel bilancio idrico nazionale come se non fosse accaduto niente
Si inaugurano monumenti alle vittime dell'onda assassina ma quei centocinquanta milioni di metri cubi servono ancora
Sono il lago di carta che giustificano la devastazione del Piave disidratata dalle sorgenti alla foce e ridotto a un mare di ghiaia e che oggi in caso di grandi piogge è sempre a rischio alluvione
No il Vajont non è servito a niente
Per colmare la perdita del bacino più grande del Veneto hanno saccheggiato il fiume sacro della patria lo hanno sarà fissato con un reticolo pazzesco di prese condotte dighe
E lasciato a concessioni per ogni tipo di prelievi e spinto al massimo proprio qui la privatizzazione della risorsa pubblica più strategica del Paese
Eh no storniamo Adair Vauro kosovari alla sua bottega profumata Cembra vedo chiare mani nere non di carbone ma deve caselle cuculo essendoci che ha raccolto arrampicandosi su un albero di trenta metri
Chi siede in fondo alla tarda accende la stufa spazza via il pentagramma Teater la carta assorbente delle pelle Valente
Apre quadernoni di appunti e parla di questa sua montagna che non è stata solo usurpato lasciata anche Ugo pare
Qui hanno subito tutto dice Corona di esproprio i Progetti radica l'alluvione la morte la pipa e risarcimenti e poi la rapina dei miliardi da parte della pianura poi la ricostruzione ora ora le celebrazioni
E oggi c'è che scopre l'industria del dolore il mestiere del Superti
Restato di legno sembrano muoversi nel buio fuori s'è levata la luna
E ascoltiamo ora alcuni servizi che la RAI biblico alla questione Vajont in particolare partiamo proprio dai giorni della tragedia era il dodici ottobre del mille e novecento sessantatré
Ascoltiamo Claudio di questo servizio che il TG due dedicò alla catastrofe che era venuto solo tre giorni prima
I più begli anni la mia più bei giovinezza lo proprio passata al riguardo
Vedevo che c'era il Balli facevamo le serate a scopa si giocava a biliardo addirittura ci si sfidava chi perdeva doveva fare dei chilometri a piedi Siena sui prati gli articoli che sale così le avventure dei vent'anni
Il dieci ottobre mille novecentosessantatré la tragedia è già avvenuta poco prima delle ventitré della sera avanti in seguito alla pioggia dei giorni precedenti una parte da montagna che sovrasta il lago artificiale formato dalla diga del Vajont si è staccata
Precipitando nel lago ha sollevato un'enorme massa d'acqua che ha invaso immediatamente tutte le vallate adiacenti la piana di Longarone il paese più colpito si presentava così dopo
Coppa
è un'esperienza queste penso che non si ripeterà mai più perché abbiamo visto centinaia e centinaia di cadaveri addirittura abbiamo visto almeno sembrava che fossero delle famiglie de cadavere messi insieme padre madre tre quattro bambini sì addossati l'uno all'altro il comparto delle alluvioni la cinquantuno in voi
Erano venute come Alice quelli che le han visto qua mai visto l'avevamo programmato autonomo
Più di due mila i morti
Migliaia le case gli animali spazzati via migliaia anche inseriti Longarone non esiste più altri paesi della vallata sono scomparsi le macerie trascinate lungo tutto il corso del Piave
La gente dopo appena due giorni ritorna sul luogo del disastro dove c'era la casa
Chi va a cercare lei
Mia madre e una sorella non lascio
Lo sa niente di loro non sarebbero
Abbiamo girato parecchi svizzeri il Maggio non abbiamo trovato solo mio cugino ancora viabili naturalmente
Io
Appena coricato la sola che erogato sentito qualche vuota un fischio licenziata subito qui arriva alla ho Bot ho potuto Portelli Leo Pantaleo dove ci siamo CEI
Odiato sudore acqua salvi chi può sono uscito dalla porta procediamo però con la somma dovuta ai capace ha schienato sola sono tali dove chiede solo insomma ci siamo salvati centosei
Chiamare son servizio che RAI di Bicocca la questione Vajont quindici anni dopo
Quindici anni fa nella notte tra il nove e dieci ottobre una frana di immense proporzioni si stacca dal monte Toc precipitando nel sottostante bacino artificiale del Vajont il più alto che sia stato costruito in Europa
La massa franosa capace di centocinquanta milioni di metri cubi
Trasforma il piccolo lago in una montagna alta in alcuni punti i duecento metri e provoca una fortissima pressione delle acque contro la diga che grazie alla sua robustezza non cede
L'acqua però supera lo sbarramento e io rompe con violenza inaudita nella Valle del Piave duecentosettanta metri più in basso
La catastrofe la più grave che si ricordi in Italia dopo i terremoti di Avezzano e di Messina causa in pochissimi minuti la distruzione di quattro Paesi
Longarone il rotto Casso il Castellavazzo della morte di oltre i due mila persone
Alle dieci di sera la vita tranquilla dei villaggi della valle viene interrotta
La morte colpisce improvvisa senza che si abbia il tempo di rendersene conto donne e i bambini uomini e Techint
La gigantesca ondata scesa dalla montagna non risparmia quasi nessuno i superstiti sono pochissimi
Mentre il bacino Dal Lago che era assunto la forma di un corno la profonda e verde vallata del Piave appare colmata di ghiaia fango e macerie sotto quelle macerie vi sono migliaia di corpi
Tra le rovine si aggirano sconvolti sopravvissuti tutto intorno si lavora spasmodicamente scavando nella disperata speranza di salvare una vita o di ritrovare il corpo di una persona cara
Vengono con i soccorsi le visite delle autorità tutta l'Italia in lutto commossa dalla tragedia che ha provocato tante lacrime tanto dolore tanti morti
Tutta l'Italia si impegna in uno slancio di fraterna solidarietà a soccorrere i pochi rimasti condannati a ricominciare a vivere senza affetti senza casa senza lavoro
Una commissione di inchiesta in un processo stabiliranno che la catastrofe avrebbe potuto essere evitata e che la frana era prevedibile
Una legge votata in fretta stabilisce provvidenze per i semi sperati ma si rivela presto soprattutto una legge che favorisce gli speculatori di ogni tipo perché postulando uno sviluppo industriale nella zona nord
Zona che non aveva mai conosciuto alla minima forma di industrializzazione consente la cessione dei diritti dei superstiti alle sovvenzioni governative in molti casi sinistra tira realizzano un guadagno immediato ma rinunciano a partecipare alla ricostruzione il lasciano qua i nuovi venuti la possibilità di arricchirsi speculando su una legge concepita per favorire il più possibile gli abitanti della valle
La tragedia del Vajont si tira dietro una scia di complicate polemiche e di scandali odiosi che rendono ancora più acute la pietà per le vittime villa comprensione per i superstiti
Si accennava in questo servizio anche alla vicenda giudiziaria è bene due anni più tardi siamo ormai a diciassette anni
Strage del mille novecentosessantatré ancora il del TG due proprio sulla vicenda giudiziari
Iniziato stamattina con una serie di eccezioni procedurali avanzate dalla difesa al tribunale penale di Pordenone
Il processo contro quattordici imputati per lo più professionisti e commercianti in relazione al cosiddetto scandalo del Vajont
Questo approda nelle Aule giudiziarie dopo quasi diciassette anni dall'immane sciagura che la sera del nove ottobre mille novecentosessantatré provoco quasi due mila morti
Quando una frana staccatasi dal monte Toc e precipitata nel lago artificiale del Vajont fece scendere a valle un'immane valanga d'acqua ecco vediamo appunto le immagini la ricerca delle vittime si protrasse per più giorni ora riposano nel cimitero di Fort Ogna
Secondo la sentenza di rinvio a giudizio molte società ed aziende non operanti nell'aria sinistrata alcune addirittura costituite fittiziamente
Avrebbero acquistato attraverso mediatori diritti e licenze di piccoli operatori commerciali artigianali e industriali della zona divenendo così beneficiaria dell'erogazione di centinaia di milioni in me qualche caso di miliardi
Stanziati dallo Stato per la ricostruzione
Attraverso contributi a fondo perduto e prestiti al tasso veramente agevolato del tre per cento presidente del consiglio dei ministri era a quell'epoca l'onorevole Giovanni Leone
In sostanza ci sarebbe stato un grosso traffico di licenze per trasformare in beneficiari dei contributi pubblici persone e società che non ne avevano alcun diritto ma che volevano così speculare ignobili mente sulla catastrofe
In qualche caso a fronte di danni per poche centinaia di migliaia di lire sono stati erogati rimborsi per centinaia di milioni le somme di denaro ottenuto in tal modo vennero investite in altre località
In località cioè anche non toccate dalla sciagura per costruire fabbriche negozi e persino una porticciolo turistico sulla costa adriatica
Tra gli imputati di questo processo l'ex presidente della commissione provinciale per il Vajont e dell'azienda di soggiorno di Rignano Pier Luigi Manfredi il notaio pordenonese Diomede fortuna il commercialista al dono manette
E illegale svizzero Pier Francesco Campana arrestato quest'ultimo nel novembre scorso all'aeroporto milanese di Linate per riciclaggio di denaro sporco proveniente da sequestri di persona
Le imputazioni sono di truffa aggravata associazione a delinquere corruzione falsità in atti pubblici
è stato accertato che in alcuni casi i finanziamenti dello Stato per la ricostruzione di Longarone e degli altri paesi distrutti sono finiti in Svizzera nei conti correnti personali di qualcuno degli imputati i ministeri dell'Interno del Tesoro e dell'industria si sono costituiti parte civile con il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato
Ma alla costituzione di parte civile si sono opposti difensori che hanno chiesto anche un rinvio del processo probabilmente per far sì che alcune delle accuse cadano fine prescrizione
Il tribunale e ora riunito per decidere su queste distanze sono presenti solamente sette dei quattordici imputati
Il Campana è rimasto in carcere a Bergamo e tutto per oggi da Trieste
Così dunque dalla redazione triestina del TG due ma continuiamo a ripercorrere per tappe la vicenda vaglio
Non lo
Siamo nel mille novecentocinquantanove la costruzione della diga è ormai ultimata duecento sessantun metri e mezzo
A marzo si registra una frana la diga di Ponte sei situata a soli dieci chilometri dal Vajont ma nessuno presta questo fatto la dovuta attenzione
La frana presenta infatti sorprendenti analogie con quella che quattro anni dopo sì verificherà al Baio
Siamo al tre maggio esce un articolo di Tina Merlin intitolato Lassad spadroneggia mai Montanari si difendono
La giornalista viene denunciata dai carabinieri di erto e poi processata per aver diffuso notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico
Siamo al due dicembre in Francia crolla la diga di mal passi presso la cittadina di Frejus che rende di acuta attualità il Vajont
Distanza di pochi mesi il rapporto degli esperti conclude che una più approfondito studio sulle condizioni del terreno sarebbe bastato ad evitare una terribile catastrofe ma nessuno in Italia sembra trarne le dovute conseguenze
Ridurre l'allora Ministero una relazione con frasi come
Ecco sono state registrate diverse moduli scontento delle operazioni di innanzitutto il pulcino cosa
Queste battute sono tratte dal film Vajont il film realizzato nel due mila e uno da Renzo Martinelli un film che è stato proiettato per la prima volta proprio sulla pancia della diga del Vajont e quella è stata un'occasione per nome appunto per raccogliere ancora pari ieri testimonianze rispetto a quella notte del mille novecentosessantatré
Ma sentiamo direttamente dalla regista Renzo Martinelli un film che appunto nel due mila e uno uscito nelle sale ma che facilmente reperibile ora in videocassetta
Sentiamo dallo stesso regista quali sono state le motivazioni che lo hanno indotto apportare sulla grande schermo la storia del Vajont
Ma intanto bisogna cominciare a chiedersi come mai non è venuto in mente prima da altri cineasti perché una storia perfetta per il grande schermo
Nel mio caso è stato il film a scegliere non voglio scegliere il film dello stato quattro anni fa
In Friuli a fare dei sopralluoghi per il mio film precedente Portus ogni organizzatore generale G. diretti
Chi cercavamo dei Paesi da ambientare mille quarantacinque l'anno in cui si svolgeva Portus i Paesi che in qualche modo con pochi interventi scenografici consentissero di girare
Abbiam fatto ricerche nelle librerie degli utili di Udine è una bibliotecari scema perché non provate
Al Bayonne cioè due paesi di Erto e Casso prendiamo la macchina che noi siamo la Valcellina richiamo al Vajont che cominciava a gironzolare per erto questo paesino risparmiato in parte dall'ondata ci avvicina un personaggio pittoresco molto il sunto che Mauro Corona pittore scultore e scrittore arrampicatore il quale aggredendoci nel senso della parola
E ci chiede cosa stessimo facendo al turismo ma stiamo facendo i sopralluoghi proprio sui partigiani Java quali parti gravi voglio avere niente né sulle partecipate barocchi sul Vajont e mirata a leggere un libro che Sulla pelle viva il Tina Merlin
Tina Merlin era una corrispondente locale dell'unità della Provincia
E fu l'unica voce a scrivere contro le malefatte lo strapotere questa società costi una diga
Io leggo il libro scopro una realtà che terrificante cioè la vicenda il Vajont si era sedimentate drammi memoria come penso alla memoria di molti italiani come a catastrofi naturali ricordavo vagamente la montagna è caduta la diga invece leggendo il libro di Tina scopro che c'è una un intreccio perverso di malaffare di cinismo imprenditoriali di proprio falsificati esperimenti segreti e quindi l'idea di farci un film è stata immediata
Confessore Valeriano detto il contesto prosciugare internazionale suggerisce una riflessione probabilmente c'è quella che quel che è accaduto probabilmente nessuno aveva previsto nemmeno un film in questo caso forse esattamente il contrario nota anche mentre di come invece fosse difficile
In un film rendere quel che è accaduto in finché corretto in qualche modo forze era dovuto
Alla storia e qui torna una questione cioè perché questo Paese fa così fatica a metabolizzare il tema il DNA per la memoria
Ma quando è una domanda che mi faccio spesso che faccio spesso anche i miei collaboratori
Prova a fare una riflessione il nostro Paese è stato attraversato avvenimenti epocali
Diciotto anni di terrorismo han prodotto uno forse due figli in questi Giotto amici è stato l'avvenimento più eclatanti tutta la storia rapimenti uno statista l'uccisione un memoriale scomparso le suppliche
Dieci anni dodici a di Tangentopoli lampredotto mangia il caso Moro che però non diciamo non esauriva completamente rara fece il caso Moro l'ottanta ma conosce da molte cose era però diciamo che diciotto avete turismo proprio il doppio turno nascita sale con con malcelato la FIA sana cento film a minimo Italia psicologico umano thriller indagine giornalistico tutto quello che gli pare però voglio un un evento del genere di quelle proporzioni da produrre decine di film su quell'argomento
Dodici anni Tangentopoli un prodotto un solo film cioè questo Paese un Paese nel quale la società e il cinema viaggiano su binario pensiamo al cinema americano il CEO americano attraversa diagonalmente la società non c'è segmento del sociale che non venne indagato i cineasti americani pensiamo solo rivestono qui perché questo Paese HP incivili di quel Said re c'era esattamente quindi perché questo Paese ha questo tipo di refrattarietà ad affrontare non lo so probabilmente ne abbiamo avuto una stagione di grande impegno civile penso agli anni Settanta e quindi Francesco Rosi Elio Petri Damiani Vancini cioè Montaldo tantissimi cineasti affrontarli sociale
Non si è un po'come dire si è innescato una forma perversa di autocensura un po'perché il film forse non incassare un po'per mancanza di coraggio per dei produttori registi
Qualche sporadico tentativo di Marco Risi Tognazzi fare ecco anche lo abbandonato perché tenente non paga
Allora il tentativo del Bayon quale quello di percorro un po'una strada diversa pallonetto la il il quello che cerca di spiegare i miei collaboratori all'inizio quando montavamo il film cerchiamo di metterci un progetto che ci consente di coniugare l'impegno civile
Lo spettacolo teniamo un occhio al mercato non facciamo film autoreferenziali autoriali facciamo un bel film solido di impegno civile ma capirono che il mercato non ci rivolgiamo un pubblico vasto universale popolare
Quindi cosa dobbiamo fare investiamo un grosso progetto puntiamo alto facciamo una bella computa internazionale effetti speciali cioè la storia si presterà il Vajont il film perfetto per questo tipo di strada devo dire siamo molto orgogliosi perché il risultato è notevole fortifica potente e ippico commuove indigna e poi è spettacolare cioè non c'è un momento in cui il film non ti prende e ti ti ti inchioda la sede per due ore
Infatti poi questa strada o se avesse seguito da altri io non lo so certo abbiamo indicato la strada cioè in Italia ci sono talenti e risorse per fare dei bei film solidi di impegno civile e che abbiano un mercato e ci sono anche un sacco di storie nascoste però oltre otto film zero tre era scattata la molla piccola ma importante che fa cambiare direzione penso ad esempio non so
Alla riscoperta di quelle cose su Pasolini penso alla firma sul caso Sofri è andato su tutte le più ma che ci si augura anche se Corrente di spettacolare ha davvero meno forse resterà un po'di nicchia però dal punto di vista culturale produttivo separate è scattata la molla che in qualche modo inverte la tendenza e quindi anche le possibilità di progetti per il futuro della memoria oppure no
Non lo so forse un po'presto per dirlo può darsi perché effettivamente in quest'ultimo anno ci sono stati segnali in questo senso bisogna vedere nei prossimi due tre anni anche perché adesso c'è un concorrente temibile che la televisione che tenderà a fagocitare certe storie civili
Molte storie sono forse più adatte a un al al al piccolo schermo che al grande schermo per il Vajont esattamente l'opposto inevitabilmente inevitabilmente diciamo il grande schermo per gli effetti speciali per il suono tanto la sei corde
Però diciamo che se i cineasti italiani si i produttori italiani vogliono affrontare storie d'impegno civile forse la strada giusta dico forse perché poi nessuno ha in mano la bacchetta magica forse la strada giusta è questa qua cioè in imbastire delle storiche ad un respiro almeno europeo
Di un certo cast fa una certa fatturati e da confezione tecnica
Ma torniamo al diciannove luglio del mille e novecentocinquantanove il presidente della commissione di collaudo Pietro Frosini compì la sua prima visita al Vajont per
Lo staff della sarde sì mobilità malgrado una ormai lunga consuetudine di frequentazione con gli omini del ministero il sapersi legati per tante vie lo stesso Carlo Carlo Semenza attende questa vista con una certa trepidazione
Infatti le indagini Giglio sismiche condotte in roccia sulla sponda sinistre del bacino della diga hanno denotato qualche inconveniente e poi c'è stata la frana di Ponte sei in primavera
I membri della Commissione dicevamo Greco penta essenza idoli quest'ultimo ingegnere capo del servizio di del ministero
A suo tempo tutti hanno dato il voto di approvazione al progetto vengono scarno accusati dagli uomini della sabbia tra Cortina e Venezia fra pranzi e cene
Di questa visita senza i doni dovrà poi presentare relazione al consiglio superiore dei lavori pubblici ma del Vajont sazio Fossa esaltanti
In scene alla fine si ricorda ben poco e per essere più sicuro chiederà l'azione direttamente alla sabbia chi di Rama
Così appunto ricorda le vicende di quei giorni poi evidentemente decisive per la sorte
Del Vajont Tina Merlin nel suo libro la pelle di ancora ricorda Tina Merlin
Il progettista della diga Carlo Semenza vede aumentare in quei giorni le sue preoccupazioni infatti lo specialista Geo sismico Pietro Caloia al quale Lassad era ricorsa per uno studio sulla composizione del monte Toc ha assicurato che il basamento del Monte costituito da un potente supporto roccioso autoctono
E che solo del suo strato superiore attraverso i tempi ci sono poi venuti depositando materiali di frana niente paura lo spessore eventualmente probabile della modesta entità variabile fra i dieci e i venti metri di superficie
Le risultanze dica noi sono alquanto in contrasto però con quelle dello scienziato austriaco Müller lo ricorda ce l'abbiamo citato prima
Ma mano che proseguono le indagini aumentano il Müller le perplessità sulla reale tenutasi tutto l'impianto rispetto alle caratteristiche morfologiche della zona
Egli ha sondato sotto il paese di Erto sotto il monte Toc e ovunque ha scoperto strati scivolosi rocce nessun rate per un riscontro scientifico affida allora una serie di indagini a due giovani geologi Franco giudici ed Edoardo Semenza quest'ultimo è figlio Di Carlo Semenza
Le loro conclusioni sono una mazzata per il famoso progettista della diga
In sostanza i si dicono esiste una enorme massa in movimento estensibile su circa due chilometri e mezzo dalla quale si possono distaccare frane a ripetizione soprattutto con gli invasi e gli sbalzi dell'ago
Semenza padre sconvolto
La grande diga coronamento dell'intera sua vita di lavoro e forse pregiudicata
E il suo prestigio
E gli interessi della Sata e per la quale lavora attraverso la quale è diventata così importante alla quale deve tutto anche portare a compimento il grande Vajont prima bella nazionalizzazione degli impianti idroelettrici
E quindi chiesta diventa sempre più forte nel Paese
Dubita del figlio Semenza vuole che faccia vedere la sua relazione al vecchio dal piazza e dice se anche dovrai a seguito del colloquio attenuare qualche qualche tua affermazione ebbe non cascherà certo il mondo
Il legame del tecnico con gli interessi del suo padrone è talmente forte da indurlo a chiedere al figlio di mentire
Anche se il Vajont casca non cascherà il mondo dice
L'essenziale e che il Vajont cada il più tardi possibile l'unica cosa che Semenza e i tecnici della sale fanno è installare una Terna di foto sismografi presso la cabina comandi della dica
Torniamo ad ascoltare però le parole della regista del film Vajont a Renzo Martinelli
Vorrei capire anche da dagli occhi in cui racconti questa storia che questo lavoro hai dato molto questo film di turno della tua vita dalle professionalità è già tempo di capire di comprendere cosa ti ha restituito questa storia presentazione veleggiando libera da Berlino
Sono arrivare un sacco di indicazione di riflessione di una incredibile metafora di quello che sarebbe stata la Repubblica in mille militari svolti a te cosa ha restituito finora il film e cosa ti aspetti gruppo non so intanto mi ha fatto vivere un'esperienza umana straordinaria in questo primo messo tre anni di vita son tre anni che ci lavoro e molto denaro cioè io son tre anni che investo su questo progetto come punto lo produco oltre che girarlo
Mi ha dato la stura insomma straordinario passato due anni al Vajont fra sopralluoghi riprese in mezzo a gente che mi ha dato un affetto enorme io raramente nella mia carriera ho sentito tanto affetto e tanta passione intorno a un progetto ma non solo la gente del posto che ha partecipato come comparse come manovalanza come lavoro come fornitore di oggetti
L'ha tolta di gli stessi francesi si è rotto e gli Aqua
E è ancora oggi a distanza di mesi mi dicono un'esperienza umana straordinaria come quella idea Visto da Nord mai vissuta ti faccio un esempio banale per farti capire quanto abbia dato la tutte quanto relativi attore questo film
Nelle ultime due settimane piove ininterrottamente
Quindici a reso molto difficile la vita durante le riprese e un giorno in particolare stavamo girando a in quota quindi a circa mezz'ora di cammino dalle ruote camper
E la meteorologia era fastidiosa perché pioveva per mezz'ora poi smetteva dieci minuti per numero sei dodici voti
Beh in quella giornata attori del calibro di Michel Serrault Daniele otto delfini però qua e Leo Gullotta sono stati con me sul set sotto l'acqua quei piedi fradici
Dodici ore
Sfruttando le pause di pioggia per girare dieci minuti in qualsiasi altro filmato corretto senti caro tu sei bravissimo io torno alla roulotte
Quando smette di piovere richiamati che ci avrebbe fatto perdere ore perché mezz'ora per portare in mezzo alla folla son rimasti sul set in quota per tutta la giornata questa dimostrazione di stima e di passione straordinaria
C'è un regista apprezza perché ti rendi conto che stai guidando una una una una barca che Conte e tutta contagio tutti remano
E questo è straordinario cioè un'esperienza con gli devo dire mi ha ripagato tutta la fatica fatta permette sul piano finanziario l'attuale quattrini cioè hai parlato molto
Aveva fatto riflessione come dire i unidirezionali finora ti faccio la domanda diversa leggendo le do sia chiaramente consapevolezza che le cose che sono accadute ancora oggi tirarle fuori potrebbero dare fastidio a più di qualcuno c'è ancora nobile famiglia
Che a tutt'oggi comunque sulla scena commerciale con grossi interessi che potrebbe avere qualche problema comunque a ricordare a rinfrescare la memoria per così dire tu hai avuto qualche problema per produrre questo film cioè qualcuno ha piazzato tre come per dire
Ma forze caso di no a differenza di Pruzzo devo dire questo film è andato via abbastanza tranquillamente non solo ma addirittura utente dal quale mi si era aspettato forti resistenze che l'ENEL ha ha dato una collaborazione straordinaria cioè non è mai citato questo film senza la collaborazione dell'ENEL ha detto ci hanno svuotato un lago per consentirci già le sequenze finali dell'avo di fango
Quindi io direi che non ho avuto grossissimi problemi né da parte delle degli enti né da parte la popolazione Clemente perché è una cosa sessione talmente sedimentate nel nell'oblio nel verde della dimenticanza questa storia ma promettono importava molto nemmeno nessuno che facessimo anche perché poi c'era già stato Paolini che ha avuto il suo monologo su RAI due
Certo darà fastidio perché insomma non facciamo nomi cognomi indirizzi nel fisico molto forte la sua denuncia che cercherei soli chiarire una cosa che ci ascolta cioè c'è un bellissimo proverbio arabo che dice gli uomini somigliano più a loro tempo che i loro padri
E quindi questa è la storia che nasce negli anni Sessanta ci mandi boom economico il governo preme perché si costruiscano dighe
E quindi questo è innescato una serie di anelli perversi che quindi faceva comodo al governo si facessero Didier faceva comodo alla società della famiglia Cini che questi che si costruisse perché incassava denaro
Questa cosa ha provocato una serie di per diversità che va portato per la tragedia quindi quando si è cominciato a capire che questa dighe che era l'orgoglio dell'Italia dica più alti del mondo duecentosessantatré metri quindi grande orgoglio nazionale
Quando si è cominciato a capire che la montagna malati rischiano di provocare un disastro si è innescato un meccanismo miserabile di coperture di imboscamento di falsificazione di prove di di esperimenti segreti mai rivelate la al genio civile alla Prefettura e questo ha portato poi al disastro del sessantatré
Quindi c'è una prima una metafora incredibile anche delle capacità ingegneristiche altissime rimorchiata tempo fra i più bravi del mondo infatti la diga resse
E invece una incredibile superficialità un accumulo che per chi leggera libro tratta anche questo veramente speriamo che firma consenta libro di riuscire persino arrivo pressoché introvabile
Ma libere di René perfettamente questo questo innesco perverso di grandissime capacità professionale ma anche Torino in qualche modo di superficialità tremende tanto che li tradisce come si costruisce una catastrofe
Un'ultima cosa perché io prima cosa ti aspetti da film questi aspetti dalle reazioni contestati dal pubblico
Beh io mi auguro che questo film serva a a ridare dignità a questi morti cioè quando due mila persone muoiono per mano dello Stato per mano dell'uomo
E vengono dimenticati ma hanno dignità
Perché cadono nell'oblio
Nel momento in cui qualcuno o qualcosa li riporta la memoria riacquistano dignità infatti io mi sono battuto sin dall'inizio perché questo film venisse proiettato in anteprima sulla vita
Non lo permetteremo sulla pancia della DDA invitando la gente del posto lì perché vogliamo ridare dignità a questa vicenda vogliamo far capire agli italiani che il cattiva non fu una catastrofe naturale con la cronaca di una morte annunciata e non dimentichiamo che da marzo sessantatré a ottobre sessantatré la di via Baiamonti ore di proprietà dello Stato italiano non c'è una fortissima responsabilità in questa vicenda e quindi vogliamo che soprattutto i giovani si rendono conto che quando si sentiranno dire a scuole dove insegnanti che la storia è maestra di vita
Di non crederci ma è così Castorama insegnano uno ne maestà evitabili ma non si è ripetuto c'è stato Val di stava dopo io Omega maestre ascoltata fornita ascoltate ci sarà un altro paio andamento in cui si crea questa miscela esplosiva fra denaro politiche interesse privato
Momento in cui questi elementi si mettono insieme l'altra volta e la povera gente ci andrà di mezzo questo inevitabile
Torniamo allora a quell'autunno del mille novecentocinquantanove torniamo alla ricostruzione degli eventi così come lì racconta egli ricorda nel libro Sulla pelle viva Tina Merlin la diga cresce rapidamente ultimata anche se non va rifinita in autunno gli operai hanno lavorato sodo M. poco più di due anni la grande struttura vanto della scienza e della tecnica svetta sulla fortuna del Vajont in tutto suo biancore
Si intravede da Longarone passando sulla statale di Alemagna transitando con la ferrovia
Incastonata la fra due speroni di roccia sbarra la Valle del Vajont
Altezza metri duecentosessantuno virgola sessanta lunghezza al coronamento metri centonovanta virgola quindici
Quota del coronamento sul livello del mare metri settecentoventicinque virgola cinquanta spessore alla base metri ventidue virgola undici spessore alla sommità metri tre e quaranta Corben sommità metri centosessantotto calcestruzzo usato trecento sessanta mila metri cubi roccia asportata Pericu bilaterali il tempo Rifondazione quattrocento mila metri cubi
Oltre quel mostro di cemento sì formerà il grande lago
La Sada e dice che svilupperà il turismo il turismo porterà benessere agli erto Cassani è una teoria profondamente radicata nell'animo di Carlo Semenza convinto d'essere un benemerito della nazione
L'ideologia che alla base del suo operare ha ben spiegato in uno scritto del mille novecento cinquanta lo stesso Semenza è la seguente
Agli impianti idroelettrici viene sovente rivolta l'accusa di portare danno all'economia al paesaggio dalla montagna in rilievo è in gran parte infondato dice Semenza e comunque sempre esagerato rispetto alla realtà
Gli studi che noi eseguiamo per i nostri serbatoi
Sono poi sempre consapevoli dei limiti delle possibilità e delle esigenze umane
Occorre poi considerare insiste Semenza dal punto di vista dell'economia Idraulica generale che la costruzione dei sistemi di impianti eh forzatamente graduale e consente così di studiarne gli effetti evitando eccessivi
E troppo rapidi turbamenti
Auto da cinquantanove dicevamo ventidue ottobre del cinquantanove la commissione di collaudo arriva per la seconda visita la diga
Sette giorni prima la sabbia aveva ottenuto dal ministero un secondo contributo governativo
Il ventotto dello stesso mese cinque giorni dopo la visita della Commissione di controllo passate inoltra domanda al ministero di parziale invaso del bacino fino a quota seicento
Bisogna far presto bisogna arrivare al collaudo comprato dall'opera entro il mille novecentosessanta altrimenti avvio contributi è questa la data massima fissata per l'entrata in funzione dell'impianto
Il due dicembre crolla dicevamo la diga del Fréjus in Francia travolgendo centinaia di persone ci voleva anche questa
Semenza scrive a dal piazze spero vederla presto anche per riparlare del Vajont perché il disastro del Fréjus rende più che mai di acuta attualità
Forse incomincia a pensare che suo figlio Edoardo ha ragione
L'autorizzazione ministeriale al primo invaso sperimentale tarda a venire l'avvocato della sabbia Roma Conte viene sollecitato a darsi da fare non si può più perdere tempo siamo ormai entrati nel mille e novecento sessanta
Ministero sa che l'impianto esiste dunque bisogna provarlo perché aspettare l'autorizzazione poi arriverà come sempre ha fatto la sala dei padrona parte il due febbraio senza il permesso
La sospirata autorizzazione viene firmata da Frosini presidente della quarta sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici il sei febbraio ma a quota inferiore metri cinquecentonovantacinque
L'acqua comincia a fruire le case abbandonate dagli Al-Thani sembra quasi che galleggia Ino i vecchi proprietari hanno asportato tutto quel che potevano che avesse un valore che si potesse usare porte balconi travi dei soffitti
Adesso dei manufatti mezzo sventrati perché gli Al Thani in molti casi hanno recuperato anche i sassi con cui avevano costruito le case
Per la Sata e comunque gli abitanti di Herta non sono che numeri di catasto la società a ben altre gatte da pelare macabro Calò insiste a dire che l'interno del monte Toc fatto di roccia formatasi sul posto
Ci sono gli studi quel giovane Semenza di giudici convalidati dalle previsioni di Müller e Semenza padre insiste con Calori perché svolga indagini ulteriori e lo scienziato trova che ora la situazione è mutata l'incoerenza della massa non si riscontra più solo fino a un massimo di venti metri dalla superficie come aveva rilevato l'anno prima ma è profonda ora fino a un centinaio di metri
Carlo Semenza insiste il quindici febbraio gli scrive una lettera imponendogli un quesito preciso le sarei grato se volesse confermarmi che anche in profondità sono da escludersi delle superfici di discontinuità
Indicandoci almeno approssimativamente le quote alle quali possono ritenersi esclusi i risultati della sua ricerca
è per questo che insiste allora per ulteriori studi e ricerche sul versante sinistra Della Valle l'ultimo rapporto calore non lo soddisfa al contrario del geologo Dal Piaz che gli scrive d'aver letto il rapporto e chiederne tratto impressioni tranquillizzante
In ogni caso andrà sul Vajont per uno di quei colloqui spirituali e solitaria a tu per tu con i fianchi della discussa palle si legge nelle piccole tale siamo ormai giunti al maggio del mille novecentosessanta e c'è il sentore che nel Paese sta crescendo un grande Movimento Popolare per la nazionalizzazione
E questo sentore mette le ali alla sabbia bisogna arrivare al pieno invaso malgrado tutto entro l'anno per ottenere i contributi previsti e per potere dopo l'eventuale nazionalizzazione farsi risarcire per intero l'impianto
Mancini intendiamoci ma meno di un mese l'obbligo di Gallo sessantotto una linea condonato impedisce
Ed è già molto meglio di me per collaudare dobbiamo portare il racconto del duecentoquindici metri
Lunedì scorso rivelano Guglielmo Gordon è uno scandalo Carlini abbiamo incoronata lady Roma figlia Cangemi eccellente corregge noi per esempio e voi avete scritto del movimento delle donne sembra ora per averci non va bene Brasile dell'organismo paura cosa vogliamo fare vogliamo proseguire terrorizzare il ministero creare al
I problemi alla società dopo la soluzione quella allora dico di no no no è meglio scrivere il movimento dell'autonomia tocca denota una legge tendenza ad aumentare
Cedole nel medesimo ma l'impressione che avrà il lettore sarà diversa molto diversa tende
Torniamo alle pagine del libro di Tina Merlin lo ricordiamo siamo nel mille novecentosessanta la popolazione è più che mai impressionata sondaggi scosse divieti allora è vero qualcosa davvero non va la gente lo sapeva anche prima conosceva la natura di quel terreno aveva detto tante volte e a tutti che non si poteva non si doveva toccarlo
La coscienza di Carlo Semenza invece non è più ormai tanto sicura
Fra le tesi tranquillizzanti di calorie quelle pessimistiche di Müller di suo figlio Edoardo i suoi dubbi sulla bontà dell'impresa crescono il Gazzettino intanto com'è naturale tace L'Unità viene considerato giornata di parte avversa ma c'è una piccola nota apparsa sull'Osservatore Romano che disturba lo spirito
La nota segnala che il serbatoio provocherebbe un'alterazione della crosta terrestre
In fondo è solo la tesi di Calori ma Semenza cattolico praticante stavolta non sottovaluta il piccolo accenno e segnala preoccupato la cosa al figlio e all'amico dal piazza
Ma cerca di scacciare il dubbio con la scaramanzia chiede ad Alpiaz di partecipare come attore a un film che metterebbe in risalto il complesso di attività studi e ricerche prima e durante la costruzione della diga
Dubbi invece non ha il genio civile di Udine che risponde al prefetto di tranquillizzare gli Al-Thani
L'ufficio si basa su una indagine Vidal piazze sulle caratteristiche morfologiche della valle risalenti al mille novecentotrentasette cioè a ventitré anni prima
Intanto secondo il geologo Müller la frana è ormai troppo grande e non si può più arrestare a questo punto il direttore dei lavori al cantiere Mario Pan Cini ha un'idea se la montagna deve cadere perché aspettare che cade da sola quando meno ce lo si aspetta
Facciamola scivolare dice Francini artificialmente un pezzo alla volta
Quando sarà tutta nel bacino questo potrà tornare alla funzione per cui è stato ideato il lago certo diventerà molto più altri dovranno espropriare sommergere altre per le altre case scacciare altra gente ma l'impianto potrà poi tornare a funzionare
La proposta però viene scartata e tecnici si dibattono nella confusione e nell'incertezza salvare il bacino salvarla Vega è un dilemma
Non passa loro neanche per la mente che la Valle abitata a destra a sinistra ad est e ad ovest loro hanno in testa solo l'impianto la sua salvezza alla sua futura produzione allora viene presa una decisione fermare momentaneamente gli invasi e costruire nel frattempo una galleria di sorpasso cioè se la montagna cade nel bacino formando due laghi questa sorta di by pass potrà permetterne il collegamento per poi utilizzare eventualmente l'impianto
Per quanto riguarda la gente ci si limita a fare mettendo al sindaco di Erto una nuova ordinanza di divieto d'accesso sotto il monte Toc figli
Milioni
Sollecitata dagli eventi dalle lettere informative sulla frana che la Sardegna genio civile di Belluno mandano al ministero la commissione di collaudo si decide a compiere una terza visita al Vajont è il ventotto novembre del mille e novecentosessanta è il momento giusto per vedere di persona per usare l'occhio dello Stato più dell'occhio della strada per assumere delle responsabilità in merito alla sicurezza della popolazione che vive in valle
Del resto nemmeno un solo uomo della strada e dubito ormai del responso di Müller al contrario ne dubita solo il geologo dello Stato Francesco penta secondo lui non si hanno sufficienti elementi per accedere alla interpretazione catastrofica di Müller
Scriverà testualmente il presidente della commissione di collaudo che il movimento franoso potrebbe esser limitato al massimo ad una coltre dello spessore di dieci venti metri con velocità molto basse
E comunque non coinvolgerebbe masse di materiali tali da decidere non solo della vita del serbatoio ma anche di pericolo di sollecitazioni anormale sulla diga
Ripropone il rapporto che a noi superato dai fatti perché nell'altro caso quello di Müller dovrebbe ammettere la possibilità di un improvviso il distacco di una massa enorme di terreno cioè suolo e sottosuolo e per non doverlo ammettere gli propende sconsideratamente per il pericolo minore
Il gelo ormai quasi un toccasana la grande frana individuata chiaramente sul talk è ferma nessun movimento franoso si verifica nel corso dell'inverno facendo assurdamente sperare Pietro Carlo e che l'acme della crisi sia passata
Lo scrive all'assalto in una lettera accompagnatoria di una nuova relazione di studio sulle zone intanto il ministro dei lavori pubblici Zaccagnini che non ha risposto a un'interpellanza firmata notevole Busetto determina rispondere alle sollecitazioni del consiglio provinciale di Belluno il cui presidente è un uomo del suo partito
Naturalmente chiede informazioni ai tecnici del ministero soprattutto ai membri della commissione di collaudo
Sarà Frosini a fornire ai ministri informazioni più che tranquillizzanti dispiegarsi la storia della frana ma lei dice anche che nel corso dell'inverno e movimenti sono arrestati e che si sta alacremente lavorando per risolvere il problema
Zaccagnini si fida a sua volta tranquillizza il presidente bellunese da Borsa al quale invia una lunga relazione sullo stato del Vajont comprendente le previsioni di Müller
Poiché il Consiglio provinciale ha chiesto informazioni sulla stabilità di Erto il ministro assicura che in linea generale mi pare che quel terreno stia fermo e posso dar luogo solo frane superficiali del materiale di riporto
Nella lettera di Zaccagnini c'è però un elemento nuovo
Riferendosi a un verbale redatto durante la riunione dei tecnici sul Vajont dopo la frana del quattro novembre il ministro dice della preoccupazione di Biadene a proposito di grandi ondate che è il fondamento della montagna potrebbe provocare
E che per questo presso l'Università di Padova si sta studiando la possibilità di analizzare sul modello sia movimento franoso che i motti on dosi da esso determinati il ministro quindi sa tutto anche della intenzione di procedere ad una prova su un modello per calcolare i danni di un'eventuale disastro i comuni della zona però la popolazione loro non sanno niente
Dopo il contatto avuto a Roma sui problemi del Vajont della delegazione di Giunta di cui aveva fatto parte anche l'onorevole Corona i deputati dieci della Provincia di Belluno si deciderà a presentare anche essi una interrogazione alla Camera
è un capolavoro di prudenza di tatto nei confronti della società concessionaria la loro preoccupazione è rivolta prima di tutto a garantire la salvezza dei manufatti la gente quella viene dopo in ogni caso si nutre apprensione come possibile il contrario d'altronde dopo le tre Rizza che niente
I deputati chiedono perciò il ministro di conoscere quali provvedimenti intenda fare adottare alla società adriatica di elettricità per garantire la sicurezza delle opere stesse anche e particolarmente allo scopo
Di rassicurare le popolazioni della zona legittimamente preoccupate dalla circostanza che la predetta società sospeso l'invaso ed anzi ha eseguito opere sussidiarie che a giudizio degli interroganti denunciano una situazione di pericolo ma Zaccagnino risponde nemmeno a questa interrogazione
Continuiamo però ad ascoltare le parole del regista del film Vajont che ovviamente studiato attentamente e tutta l'intera vicenda sul prima e sul dopo
Mi piacerebbe che questa questa vicenda questa avventura del film Vajont servisse anche a far riflettere gli italiani su quello che è stato il dopo agli altri
Il dopo Vajont è una storia che meriterebbe un altro fin perché questa questa comunità un'intera comunità abbandonata lo Stato prima e durante la vide statali abbandonata per quarant'anni
Non dimenticate che le cause civili sono concluse l'anno scorso con trentasette anni di cause per arrivare a a risolvere il contenzioso del Vajont ricordiamo anche quanto può aver preso quaranta studiando i documenti qual è stato l'esito finale
Beh l'esito finale è stato innanzitutto che subito dopo la tragedia siamo ottobre sessantatré un giovane giudici istruttori di Belluno Mario Fabbri inizia l'istruttoria
Che dura quattro anni da sessanta da sessantasette non trova un sociologo Italia disposto a far la perizia per avallare la sua tesi istruttoria perché ovviamente servono mesi contro i loro datori di lavoro contro lo Stato quindi è costretto andare in Cecoslovacchia per trovare dei dei giorni disposti a fare una perizia
Finisce l'istruttoria emette undici mandati di cattura
Scappano all'estero in venti
Nel momento in cui lo Stato italiano si rende conto e questo fa sul serio gli sfilano il processo dalle mani lo trasferiscono all'Aquila per legittima suspicione a ottocentodue a distanza eleggere i pochi anni prende quella Pietro prego tutti i grandi processi italiani cioè
Condanne minime per il massimo responsabile Biadene condannato a cinque anni tre condonati un anno di galera
è vero che un anno vent'anni di fronte o turisti morti non fa una gran differenza però certe triste vedere che questa vicenda il Lions si riduca Povia a questa fine miserabile in tribunale
Il dopo Bayon per la popolazione fu fatto ancora più tragico
Ci sono una una una losca speculazione sulle licenze commerciali cioè molta gente poi ha speculato sul dopo Vajont acquisivano licenze commerciali gestiti dallo Stato un jolly affari tali per avere i rimborsi molto maggiore che serve per cioè è una storia triste anche dopo Vajont quindi abbiamo che serva a far riflettere soprattutto i giovani che occorre sempre avere
Attiva una grande coscienza civile
Io sono convinto che oggi difficilmente il vaglio si potrebbe ripetere in con quelle modalità perché oggi la coscienza ecologica la gente molto più alta è di i massimi che sono molto più attenti a certi meccanismi certi processi di di degenerazione però certo occorre che la gente riflettiamo che il film possa consentire a tutti una riflessione cime alte la gente esca dalla sei centrali non c'ho mai pensato io ma questa cosa non non pensavo che ci fosse e tutto questo questo malcostume questa questa brutta abitudine italiana di
Coprire le malefatte di chi è al potere
Questo spero possesso né inserimento soprattutto per i giovani
Torniamo al libro di Tina Merlin torniamo alla ricostruzione degli eventi
Da un pezzo la sarde sta ormai pensando a come far fronte a ipotetiche condizioni di emergenza per il serbatoio del Vajont
Si fa ricorso allora all'Istituto di idraulica della Università di Padova e i suggerimenti del suo titolare il dottor detti
Prende forma l'idea di realizzare al centro modelli idraulici di nove di Vittorio Veneto profeta se passate una prova su un modello per studiare e valutare la dinamica di caduta della frana e le sue conseguenze
Siamo al dieci aprile del mille e novecento sessantuno
Intanto i due membri della Commissione giunti sul posto penta i sensi Doni vengono fatti vedere i lavori della che le righe sorpasso chi lo sbarramento dell'ago
Vengono assicurati che durante l'inverno la frana non si è mossa due ne prendono atto scriveranno così nel rapporto sembra anche che fino ad ora
Non sia stato accertato alcun elemento di fatto in merito a un fenomeno di massa che possa interessare il sottosuolo dell'aria tenuta in osservazione
La società se però preoccupata di convincere i romani che bisogna riprendere a far salire l'acqua del lago vista la relativa stabilità della zona il perché bisogna soltanto nascondere alla vista il materiale della frana caduta lo scorso autunno
Diamine lasciarono scoperta sarebbe antiestetico
La contraddittorietà della relazione lampante e non è la prima volta si dice ad esempio che il pericolo non c'è se il livello dell'acqua si mantiene basso e nello stesso tempo si dice che non c'è neppure se il livello si alza
In realtà la sabbia solo fretta di arrivare alla fine della faccenda al collaudo dell'impianto sia ormai fuori tempo causa l'imprevisto di quella montagna bacata
Con l'arresto commentava del blocco di frana bisogna a ritentare l'invaso malgrado i rischi
Ormai l'avvenire economico di Erto e Casso è distrutto va resistenza dei contadini è stata fiaccata da ordinanze decreti tecnici carabinieri ministri
Ha vinto insomma la pubblica utilità ora non resta che andarsene da questa valle e ricordarla com'era solo insomma
Ora
Il diciassette ottobre la commissione di collaudo torna sul Vajont
Non si sa perché visto che nulla è cambiato sulla fronte della frana
Sondaggi e studi trovano sempre i tecnici divisi sullo spessore della massa in movimento se non v'è certezza sulla profondità cui si proverebbe lo strato di roccia solida non vi è neppure certezza sul reale pericolo su qualsivoglia catastrofe per cui si va avanti come se niente fosse il by pass è terminato e bisogna riprendere gli invasi
Ecco la vera ragione della gravità se non la richiesta visita della commissione di collaudo
è ben vero che Müller aveva detto quando lo scoprì i milioni di metri cubi di masse in movimento che questa sarebbe stata accelerata nella sua caduta dagli invasi e dagli sbalzi del bacino
E chi è più il livello del lago fosse stato alto più catastrofico sarebbe poi stato le vere
Ma questo rapporto è lontano nel tempo e non tiene conto della fede di fermioni e Semenza come che sia Lassad e ha comunque deciso di ritentare l'invaso
Lo stato maggiore del monopolio elettrico confida le proprie speranze propri desideri ai membri della commissione di collaudo che avallano tanto più che hanno preso atto dell'avvenuta costruzione della galleria di sorpasso
Insomma se la frana proprio cadrà il problema dell'utilizzo delle lagune risolto
L'esperto del consiglio superiore dei lavori pubblici e membro della Commissione penta riferisce al ministero che il movimento della frana è attualmente in fase di riposo per cui essendo stato ultimato il by pass si ritiene opportuno riprendere il riempimento del lago con gradualità tenendo costantemente sotto controllo la situazione
Il trentuno muore Carlo Semenza ciò che avverrà ora non lo riguarda più come credente ha già fatto il suo atto di contrizione ancora qualche anno prima affidandolo ad uno scritto chiedo umilmente perdono le nostre montagne se qualche volta non ho potuto o saputo ottenere un risultato soddisfacente
Intanto a nove gli esperimenti sul modello procedono sull'ipotesi meno pericolosa ipotizzando cioè simulando la caduta in due tempi l'esperimento solleva ondate di venti metri d'altezza ma la frana che viene valutata cinquanta milioni di metri cubi Hendon duecento come invece aveva accettato New l'invaso intanto raggiunge senza inconvenienti la quota fissata ma bisogna alzarla di più siamo al tredici gennaio del mille e novecento sessantadue Lassad e chiede l'autorizzazione a raggiungere quota seicentottanta
Si tiene sempre d'occhio erto sotto l'abitato
Sì continuano a estrarre campioni di terra e roccia da fare esaminare in laboratorio il paese e quindi ancora considerato in pericolo l'acqua del lago che sale sempre di più potrebbe mangiarli la terra sotto i piedi e farlo crollare
Il top cadendo potrebbe sbattere un'ondata d'acqua contro le case ha risucchiato
Le ipotesi sono diverse in precise e le conoscono solo i tecnici agli abitanti non si dice nulla al Comune neppure
Al ministero la sabbia mente dichiarando che la località top per la quale si potevano ottenere movimenti era completamente disabitate
Lo
Giorgio Dal Piaz muore il venti aprile un altro personaggio che ultimamente ha insinuato qualche dubbio sul futuro dell'impresa pur continuando a sperare con tutte le sue forze se ne va seguendo di pochi mesi Carlo Semenza
Insomma il campo ormai sgombro dai dubbiosi e la consegna della Sardegna e portare a compimento l'opera costi ormai quel che costi siamo al tre maggio del mille novecento sessantadue mentre sul Vajont alla popolazione allarmata da continue scosse boati Lazzate chiede al ministero di poter aumentare il livello del lago fino a quota settecento
Continuiamo allora leggere la ricostruzione dei fatti attraverso le pagine del libro Sulla pelle viva di Tina Merlin che ne è stato intanto del modello di nove si chiede la Merlin
Le prove terminò nell'estate del sessantadue il tre luglio diretti presenta Lassad una relazione conclusiva degli esperimenti
L'oggetto due ricerca scrive lo ricordiamo era quello di esaminare gli effetti di una possibile temuta frana nella col serbatoio Vajont nei riguardi dell'inondazione delle sponde dello sfioro sulla cresta della diga
Per i conseguenti fenomeni molto vario nell'acqua del bacino
Questo passo è importantissimo sottolinea la Merlin rivela cioè che nell'affrontare gli esperimenti pensate ne furono compiuti ventidue si tenne conto sia degli effetti che la frana avrebbe causato sulle sponde del lago sia di un probabile sfiorò dell'acqua sopra la vita
Però gli esperimenti si erano basati su un'ipotesi sbagliata e cioè che la frana che ha reso in due tempi
A livello dell'ago sopra i settecento metri tale caduta sarebbe stata rovinosa mentre la quota settecento metri così scrivevano
Potrebbe considerarsi del Sud per sicurezza nei riguardi anche del più catastrofico evento di frana e l'esperto ghetti aggiungeva che con l'invaso oltre i settecento metri la
Accaduta prima fra i duecento milioni di metri cubi avrebbe invece potuto provocare conseguenze dannose accentua antesi gradatamente fino a divenire manifestamente impressionanti al massimo invasi settecentoventidue virgola cinque metri
Anche per la zona a valle della dica così dalla virgolettato di quel rapporto
E a valle della diga lo sappiamo c'era Longarone ma Lassad non autorizza ultimo
Certamente in questo senso
Intanto il clima in paese è sempre più avvelenato di rapporti personali si sono guastati fra chi ha venduto direttamente le terre alla sala del ricavandone qualche potere in più
E chi ha resistito fino all'ultimo facendosi espropriare Nonda ritirando neppure la polizia del relativo deposito dei soldi alla cassa depositi e prestiti
Tra la gente si è insinuato il sospetto del vicino rassegnazione la convinzione della propria impotenza molti se ne sono andati tanto il Paese e destinato alla rovina non ci sarà il del lago con le strade panoramiche come aveva detto Lassad evolutivi lupo del turismo un Paese più moderno no sono tutti convinti che ciò che il talk sta preparando con i suoi brontola menti sarà l'epilogo spendere ciò che ha iniziato a fare il quattro novembre del mille novecentosessanta
Sono un po'di prudenza tutto ciò che Gesù
Senza
Prudenza non deve voler dire far finta di non vedere non vorrei mica torni la lezione adesso
Mettiamola così
Io non dico che quello che è scritto e non si è resa dico Ciullo verifichiamo controlliamo
Lo stretto rapporto Aprea cioè e quando lo avrà letto
Sì se anche dovrei attenuare l'eccellenza ecco alcune delle tue conclusioni
Vogliamo
Teniamo a leggere a pagina cento venditori Tina Merlin Sulla pelle viva siamo al dicembre del sessantadue scrive la Merlini viene pubblicata la legge
Dell'istituzione dell'ente nazionale dell'energia elettrica società elettriche sono responsabili fino all'emanazione dei decreti di trasferimento dei manufatti allo stato della conservazione e manutenzione degli impianti nonché della buona gestione delle imprese stesse
Per la sale trasferimento arriva dopo due mesi il quattordici marzo con un decreto che stabilisce il trasferimento dalla sala dell'ENEL tutti i beni e rapporti giuridici compresa la concessione idroelettrica del Vajont e gli impianti già costruiti
D'ora in poi insomma tutti gli omini del reparto alla Repubblica come ha scritto qualcuno d'ora in poi quanto accadrà sul Vajont porterà anche la firma diretta dello Stato
Non solo come prime quanto controllore ma in quanto proprietario
Di un manufatto pericolose che conosce poco e male perché gli è stata nascosta la verità non l'ha voluta conoscere sia affidata del monopolio dei suoi tecnici e consulenti illustri ha coltivato tollerato dentro i suoi ministeri uomini corrotti e doppiogiochisti
Uno stato onesto verso i suoi cittadini non avrebbe dovuto prendere in consegna un impianto avariato come questo del Vajont che non è ancora giunto proprio per questo alla fase di collaudo e quindi alla certezza del suo buon funzionamento
Forse in nessun altro posto del mondo ciò sarebbe accaduto se non come in Italia per complicità e corruzione politica
Ma
All'imbroglio c'è quel contratto bene il il ventisette e ventisei luglio mille novecentosessantatré
Prende in consegna il Vajont Alassane con impianto funzionante pagina nove dell'allegato Walder protocollo d'acquisto
Come funzionante
Se manca ancora in sé la sesta prova bimba domanda in collaudo che è in corso con le può essere funzionante
Era Marco Paolini la sua orazione civile ma torniamo al libro di Tina Merlin più l'acqua cresce maggiori fenomeni di pericolosità si registrano un paio lo ricordiamo siamo nel luglio del mille e novecento sessantatré mancano ormai davvero poche settimane a quello che i tecnici definiscono l'evento
Tonfi boati scosse e ormai impossibile nascondere il tremendo pericolo e il ventidue luglio il sindaco telegrafo alla Prefettura di Udine richiedendo provvedimenti urgenti segnalando i pericoli per gli spiego affiliati questo lago continui boati ebbe premi di terreno comunale
Banda copia del telegramma all'ENEL di Venezia chiedendo che succede ma non arriva nessuna risposta
Di fenomeni sono più che preoccupanti ora cosa si fa è chiaro a tutti che la montagna cade l'imprevisto sta solo nel modo come cadrà se lentamente o con un terribile schianto
Ha parlato a mente si riuniscono al Vajont Biadene Mancini i tecnici dell'ENEL Caloia altri consulenti il problema più grosso ormai è la tenuta della diga
Se i movimenti non si arresta ma contiene il Vasari almeno fino alla quota di sicurezza predetta da Vietti se la montagna cade con l'acqua settecento metri le prove hanno dimostrato che si alzerà un'onda piccola ad appena venti metri uscirà dalla cresta della diga
Soltanto qualche goccia diceva
Arriviamo al sette ottobre tre giorni prima dell'evento
Il prefetto di Udine che tallonato dal Comune ha chiesto al genio civile per la sua città delucidazioni su quanto sta accadendo al Vajont riceve una lettera dell'ingegnere capo di quell'ufficio pelle di inneschi
Nella quale egli afferma che l'attività sismica degli ultimi mesi rientra nella micro sismicità delle zone montuose
Il movimento franoso del Totti il giorno otto
Registra un movimento dei cinquantasette ai sessantatré centimetri sia appunto all'otto ottobre del mille novecentosessantatré preoccupatissimi sono anche gli operai qualcuno non vuole più tornare a lavorare perché il movimento del Monte si nota vista d'occhio
I geometri della ex stabile ora ENEL sono anch'essi in allarme ma confidano ancora che lo stacco della frana del monte avvenga in tempi diversi un po'alla volta come hanno sempre detto i dirigenti geologi che in ogni caso produca al massimo un'onda di venti metri
Ogni volta che fanno i controlli dentro
Pochi piazzamenti trovano più ormai
Un livello dell'acqua dentro la montagna è via via Sciesa accedo al centro fino a diventare uguale a quello dell'ago come dire che non è più una montagna compatta ma è come un mutuo di Iaia che non trattiene più ardua non è impermeabile
Poi completamente inerte frantumato assolto quell'acqua davanti nel lago
E anche a un muro una forza fondamentale per sostenere il fianco della montagna semitoni lacuali fianco a che cosa farà la montagna continuerà a scivolare piano piano si metterà a correre
Domanda gliela
Nessuno ha mai parlato così a lungo con una frana prima di quella del tocco
Inizia l'ultimo giorno e il nove ottobre del mille novecentosessantatré
Ricorda Tina Merlin
Il nove ottobre è una stupenda giornata di sole di questa stagione la montagna è splendida rifugio e di caldi colori autunnali
La gente di Casson va e viene ancora dal talk portando via dalle case e dagli stavo lì più cose possibili al genio civile di Belluno l'assistente governativo Bertolissi recapito al suo giornaliero rapporto che sottolinea la gravità della situazione per cui si attendono istruzioni da codesto servizio di di l'ingegnere capo violino legge lo spedisce a Roma con la posta normale
Di ogni caso Roma sa già tutto il giorno prima un funzionario Enel di Venezia riuscito finalmente a incontrarsi con il geologo penta che invitato nuovamente a recarsi al Vajont per un sopralluogo urgente
Penta dice ancora che i dati in suo possesso sono insufficienti per qualunque pronunciamento e per ora sul Vajont non ha voglia di andare una riunione con gli esperti del ministero sul Vajont viene fissata per l'undici ottobre
Intanto Biadene solo ha nascosto da sempre gli organismi ministeriali la verità sul Vajont e ora gli uomini del ministero se la prendono calma
Decide di richiamare pagine dalle ferie la mattina del nove ottobre gli scrive una lettera ancora fiducioso di fare in tempo
Le dirò scriveva che in questi giorni le velocità di traslazione della frana sono decisamente aumentate
Ieri mattina sono state per qualche punto di venti centimetri nelle ventiquattro ore questo sia in basso che in alto
Le fessure sul terreno gli avvallamenti sulla strada l'evidente inclinazione degli alberi sulla costa che sovrasta la pausa la Prizzi della grande fessura che delimita la zona franosa il muoversi dei punti anche verso la pineta che finora erano rimasti fermi
Tutto fa pensare al peggio
Giù consumando dubbioso Tullio semantico ma
Il grande uomo che per anni ha confinato solo in se stesse nelle capacità della tecnica delle previsioni della scienza ora non può far altro che confidare soltanto in via
Ormai infatti non c'è proprio più nulla da fare
Per le cose che a lui interessano sicuramente no fermare la frana non si può si possono affidarsi al Padreterno che compie al minor scempio possibile
In cima ai suoi pensieri c'è sempre e solo il manufatto l'agente di Earth di Longarone ma per un'onda di venti metri che tracima della diga siamo a settecento metri verrà un po'spruzzato il villaggio di Vajont all'imboccatura della valle
Spedisce telegrammi al ministero per segnalare
L'intensificarsi del movimento franoso chiama penta al telefono che lo rincuora non fasciarsi la testa prima d'averla rotta torna a Venezia lasciando geometria Vajont che stiano attenti che lo informino
Tra questi Cerrito Maya che ha avuto il trasferimento a Venezia ancora dal primo ottobre ma che Lerner a trattenuto sul posto causa il precipitare della situazione per la sua conoscenza delle cose del Vajont
Siamo ormai assira cala la notte mai è lassù nella cabina di comando della diga scrutare con altri colleghi la montagna scandagliato da col grosso riflettore che da qualche notte puntato sul versante del tocchi movimento
Diviene improvviso un pensiero se è vietato l'accesso a tutti fino a quota settecentotrenta bisogna fare evacuare anche la gente delle spesse l'attrazione di erto sul versante destro che si trova a quota settecentoventinove telefona Biadene allora ponendoli l'angoscioso interrogativo una telefonista di Longarone sente il colloquio e si intromette per chiedere se per caso non ci sia pericolo anche per Longarone
A Belluno intanto Caruso chiede ai carabinieri di far bloccare la statale di Alemagna senza preoccuparsi del paese di Longarone che ha attraversato proprio da quella strada si dicono e si fanno in quelle ore cose inutili e contraddittorie
L'unica cosa giusta da fare anche se si doveva farla prima era sgomberare Arthur le sue frazioni Longarone e le sue frazioni vigente ora e tutta nei bar a perdere la televisione
Sono ancora pochissimi a quel tempo i televisori privati e in euro visioni e c'è la partita di calcio Real Madrid Rangers Invesco
Due squadre molto forti una partita dunque da non perdere infatti molta gente scesa dalle frazioni a Longarone e anche da altri paesi della valle proprio per godersi lo spettacolo mi pare
La gente si diverte discute scommette sulla squadra vincente poi tutto d'un tratto
La corrente va be
McGraw
Neanche
Ma
Ma grazie ancora
Ma
Ma
Su cui
Sono del ventidue e trentanove un lampo accecante un pauroso boato
Il monte Toc saranno nell'agosto sollevando una paura usa un data da
Questa si alza terribile centinaia di metri sopra la diga tracima piomba di schianto sull'abitato di Longarone spazzando via dalla faccia della terra
A monte della diga un'altra ondata impazzisce violenta da un lato va all'altro Della Valle risucchiando dentro il lago i villaggi di San Martino e spesse
La storia del grande Vajont durata vent'anni si conclude in tre minuti di Apocalisse con l'Olocausto di due mila vittime
Torniamo al libro di Mario passi Vajont senza fine un libro si parla anche del cosiddetto caso Rizzato
Scrive passi ricordando i giorni seguenti alla sciagura
Ci sono due operai dell'ex Ade che conosco da anni che devono consegnarmi un rotolo un pacco di fogli ricavati da un lucido
Mi rimanda Lorenzo Rizzato Ragazzo con la passione del teatro disegnatore tecnico all'Istituto di idraulica della Università di Padova ma sul suo nome si deve mantenere la più totale riservatezza
Guarda se questo materiale può esserti utile dice più o meno il biglietto che accompagnava i fogli utile
è la prova che la sala dei conosceva così bene la frana del Vajont che ne aveva per persino fatto sperimentare sul modello le possibili conseguenze per un anno intero fra l'aprile sessantuno e il marzo sessantadue venti fogli un ampio scritto con grafici e disegni con l'intestazione dell'istituto idraulica costruzioni idrauliche bello università di Padova in calce la firma del direttore professor Augusto ghetti che descriveva le modalità risultati delle prove sul modello di naufraghi bacini della Teorema io
Erano state eseguite da docenti e specialisti dell'istituto per conto della sarde presso il Centro modelli idraulici di nove di Fahd alta una località nota del Veneto per il lago artificiale e per la centrale idroelettrica attiva da molti anni
Sentiamo come ricostruisce questa vicenda quella puntata di Mixer che Giovanni Minoli mandò in onda nel maggio del mille novecentonovantasei
Due anni e mezzo prima della tragedia Istituto di idraulica dell'Università di Padova diretto dal professor Ghetti costruisce un modello che riproduce l'amica il lago e la montagna soprastante
Ci vuole calcolare quanta acqua sarebbe fuoriuscita dalla Bibbia al momento della frana
Queste prove furono fatte doppio alcune con risultati attenuati ad uso del ministero lavori pubblici altre quelle vere chiusa in un cassetto dell'università
E quel cassetto si sarebbe aperto pochi giorni dopo la tragedia per svelare il vero i risultati dell'esperimento tenuti fino a quel momento nascosti alla vista e all'analisi di chiunque ma chi poteva avere interesse a far pubblicare questa documentazione assolo otto giorni dal dita
Quali erano insomma gli interessi
Da colpire esisteva una gola profonda all'interno dell'istituto di idraulica insomma chi ha fornito al quotidiano milanese il giorno i dati per unica immediata e clamorosa pubblicazione
Sentiamo ancora la voce di Mario passi
Io mi trovavo a Belluno ormai
Da quattro giorni
Mi pare che era il sabato il sabato sera
Nella prima settimana
Della tragedia
Certo è ancora per l'indomani la visita del Presidente della Repubblica segni davo del disastro
Mi avvicino all'onorevole Busetto
L'onorevole Franco Busetto che era deputato
Veneto del partito comunista il quale mi disse
Nadia guarda da Padova
Mi hanno fatto pervenire questa materia
E mi diede pare una ventina di fogli di prodotti col sistema
E di Acciano grafico
Cioè di produzione da luci di di di studio
Si trattava della relazione
Delle proprie sul modello della frana del Paese
Dunque a passi le vie dell'onorevole Busetto di Padova siamo andati a intervistarlo
Me lo diede
Rizzato Rizzato lavorava come disegnatore
Federico
Serviva diversi dicendo che
Rizzato rispose alla sua coscienza
L'uso c'è coscienza cittadini
Dare un contributo ci
Centri dovere
Mario Pasi giornalisti e poi informa riforme
Lorenzo Rizzato designatori all'Istituto di idraulica Padova fu subito sospettato e accusato di furto arrestato nel cuore della notte al processo fu assolto per insufficienza di prove in questi trent'anni mai ha potuto ammettere di aver commesso il fatto
In seguito abbandonò l'università
Oggi dirige un teatro sperimentale e qui nel suo teatro che lo incontriamo e per la prima volta accetta un'intervista televisiva
Saluto perché confida
Verso no
Buongiorno
Un giorno davvero attratto dalle grazie
Era qualcosa che che non mi quadrava ed era questo fatto stranamente queste prove erano state è un'entità sessantuno poi ultima sessantadue e si trovavano ancora
Come mai perché queste proprio no
Se queste prove
Dimostravano anche se limitatamente la pericolosità oggettiva
La fra della tragedia poi
Consuma tenesse sanzioni verranno diciamo relative cioè non non è pronto un'emozione immediata l'emozione diciamo stavo successivamente collegare queste questa questa relazione con l'avvenimento reale di che scatta il meccanismo con cui evidentemente non si sente
Colpito che vorrebbe giustizia conservata questo sentimento condotte ispirava
Si ispirava in quel momento
Vecchio identificata dunque la gola profonda dell'Istituto di idraulica si tratta del disegnatore l'avete sentito Lorenzo Rizzato che ha messo lo avete ascoltato di essere stato Luís amico quella documentazione solo dopo aver capito la gravità dei dati mezza contenuti correlando la con gli eventi due dunque aveva capito tutto solo a tragedia avvenuta
Ma qualcun'altro sicuramente sapeva e non ha fatto nulla per diffondere la notizia
Scientifica di un rischia di un pericolo imminente ma perché sono stati tenuti nascosti i veri risultati delle prove di frana effettuate sul modellino all'università
Fin dall'inizio allorché io ho ricevuto gli atti processuali sia per livelli amministrativi coinvolti gli interessi sottesi
Il protagonisti di questa triste ed enorme vicenda
Ho preso coscienza del fatto di essere grosso processo poi il punto di fondo era non ammettere consulta politica il ministro questa
Signor minimizzare sdrammatizzare anche nascondere ma punti fosse il samba
Immagini del governo di Miami riguarda il perché dei partiti cuori divisi quell'insieme regolarizzi ricevuta cioè ci sarebbe dovuto arrivare
I vertici dello Stato ma non è una punizione macina litigano è una frase fatta famiglia
Ma qui nei confronti quelli
Giovanni Giudici
Ci sono state fatte delle norme di precisione
E cominciamo ad affrontare la seconda parte vedo dal nostro programma della nostra ricostruzione o meglio il nostro tentativo di ricostruire almeno in parte i fatti che hanno portato alla catastrofe del Vajont e poi questa parte quel che è accaduto dopo dunque il processo e il capitolo risarcimenti un capitolo complicato compresso e per alcuni aspetti doloroso come fra poco ascolteremo cominciamo allora con nell'ascoltare la voce del sindaco di Longarone Pier Luigi De Cesaro che abbiamo incontrato proprio al Vajont nei giorni della proiezione del film subito gli abbiamo chiesto che cosa suggerisse un film del genere poi scenderemo vivente dettaglio nel capitolo del processo di risarcimenti
Sicuramente memoria previsto dovrebbe contribuire quanto meno ad investire sui nostri sui nostri ricordi dovrebbe contribuire a far sì che le giovani generazioni possano conoscere ciò che è successo veramente qui diga del Vajont Longarone le noi auspichiamo che questo sviluppo sarà a così aiutare l'Italia che tipi da più d'un Paese che tende a dimenticare inizia a ricordare non tanto per le nostre per una simulazione che comunque rinata con grande dignità eccetera ma soprattutto che possono essere effettivamente possa servire perché non succedano più questo questo tipo di di tragedie insomma e purtroppo mi ha visto che stava nell'ottantacinque a distanza di ventidue anni è successo e quindi politico Ionta fino allora quanto meno non aveva sicuramente segnato tanto occupava Sarno la Valtellina e quant'altro sindaco veniamo al nocciolo anche rispetto le sue competenze credo allora
Puniti per un iter processuale record e insomma oltre trent'anni Mario Fabbri e poi quant'altro un anno fa più o meno l'intesa a Palazzo Chigi ma per per i danni perché Planina RAI rispetto a Paesi come arrivano questi soldi se come eccetera facciamo tutto su questo questa vicenda che però non essere secondari anche la sera a distanza di trentasei anni perché due anni fa abbiamo trattato con Montedison le i danni chi morali e materiali del Comune uniti non Veronica ricordiamo perché Montedison perché poi conteso Montedison subentro a strade e a sua volta si frulla la la nazionalizzazione quindi it responsabile tragedia occupano e nella sala Montedison e sparato ovviamente maritate trentotto anni siamo riusciti a a trentasei anni e chiudere questa questa vertenza è abbastanza singolare no è il fatto che essi siano voluti trentasei anni per capire che cosa insomma che di tre responsabili hanno attribuito un terzo un terzo un terzo dei responsabili buona Spagna abbiamo dei numeri stiamo proposte Pepe chiama Massimo allora porterà da bambina pari a centodue mila morti lo sappiamo pochi feriti purtroppo nel senso che papà perché a parte prova morti
Danni ambientali e la fine la sua valutazione rispetto al danno è invece quello che sarà stabilito a Palazzo Chigi
Ma avete mille novecentonove vittime non hanno chiaramente un valore conosciamo questo agente parlo di impatto ambientale eccetera dal punto di vista ambientale qui si tratterebbe comunque di iniziare a farvi ragionamenti dalle varie mini tra le quattro unità azioni colpite
Atti che i nostri territori possono essere riqualificati proprio dal punto di vista ambientale e che si possa fare un diciamo così un ragionamento di tipo legato allo sviluppo sostenibile doverosa che fino adesso ne parli tutti ci riempiamo la bocca però è difficile da da da da applicare nella realtà dei fatti ricordiamo i dati i familiari delle vittime quanto è andato perché certo nessuna vita un prezzo però insomma ricordiamo anche compratore è stabilito per legge come indennità ricordiamo quanto è stato ma in realtà nel comune di Longarone ha implicato stampa sette miliardi dopo trentasei anni è difficile stimare quando viene proiettato i privati per il semplice fatto che ognuno ha basato per conto proprio salvo che ovviamente non ma ma non ha mai causato servitù parte civile ad oggi a distanza di otto anni ancora diciamo così non ha ottenuto non ottenuto giustizia grosse borse vogliamo dire quindi c'è qualcosa di nuovo che per pudore magari in quel momento non ha avuto il coraggio di chiedere i soldi e e di macchiette e ha avviato magari una procedura e poi invece non ha buona tenuta possibilità di di avere comunque un piccolo indennizzo quadri dico solo una cosa se dovessero fare un secondo film sul posto vale conto sarebbe forse più interessante di questa diciamo questo è l'unico dato significativo che dal Palmieri Leonardo rappresenta l'ultima cosa da sindaco Longarone a chi è come vive la faccenda Vajont con dolore con obblighi occorra abbia qual è il termine giusto rendita dignità perché è una popolazione che ha saputo rinascere risolvere saputo investire del proprio non solo cento aspettare gli aiuti dello Stato
Ha saputo combattere
Senza mai dimenticare però che quella comitati Longarone il passato non va mai dimenticato dico sempre il Vajont è nel nostro DNA anche di chi non era amato della è nel DNA della comunità quindi oggi è una cosa che possiamo dire è che infine la comunità con l'onore di presiedere di governare e ha saputo risollevarsi e comunque mantenendo sempre un occhio verso il passato che il passato non può condizionare il futuro ma loda illuminare in ogni purché sia cosa erto c'è qualche possibilità di vedere ricostruita la vecchia erto sono un sogno che però potrebbe aiutare la memoria almeno in ipotesi Villavecchia dammi stazione di Erto è chiaro che è un è un borgo interessante ippico e andrebbe varrebbe la pena pensare un piano particolareggiato anche noi comunque non Verona abbiamo pochi discorsi ma andrebbero rivalutati vitalità rivitalizzato
Era Pier Luigi De Cesaro il sindaco di Longarone sul capitolo danni e risarcimenti un capitolo sul quale in seguito torneremo e lo scopriremo anche alcune interessanti testimonianze così come torneremo anche fra poco sulla questione di erto
Ma ora vorremmo capire meglio come si è arrivati a Palazzo Chigi con l'accordo di cui dal sindaco parlava pochi istanti fa e cioè il lungo capitolo lunghissimo capitolo del processo sulla questione Baio
Torniamo allora indietro
Siamo ricordiamo al nove ottobre del mille novecentosessantatré solo due giorni dopo il disastro cioè l'undici ottobre il ministro dei lavori pubblici in accordo con il presidente del Consiglio nomina la commissione di inchiesta sulla sciagura che si insedia il quattordici ottobre
E sa dispone di due mesi di tempo per presentare una relazione suo compito è quello di accertare le cause prossimi nel remoto e che hanno determinato la catastrofe
Va Commissione finirà il suo lavoro tre mesi dopo il venti di febbraio del mille novecentosessantotto il giudice istruttore di Belluno Mario Fabbri deposita la sentenza del procedimento penale contro Alberico Biadene come abbiamo visto nella società costruttrice della vittima
Il capo cantiere Mario Francini poi Pietro Frosini Francesco Sensi doni del genio civile Curzio Battini Francesco penta Luigi Greco al moviole in vino Tonini Roberto Marineo gusto di tutti i nomi che avete sicuramente sentito nell'ambito della ricostruzione che vi abbiamo fornito
Due di questi tenta in greco nel frattempo muoiono mentre Pan Cini il capocantiere si toglie la vita il ventotto novembre di quell'anno
Il giorno dopo inizio al processo di primo grado che si tiene all'Aquila e che si conclude diciassette dicembre sessantanove
L'accusa chiede ventun'anni per tutti gli imputati eccetto Pioline per il quale ne vengono richiesti nove
Per disastro colposo di frana e di disastro colposo di inondazione aggravati dalla previsione dell'evento e omicidi colposi plurimi aggravati
Biadene Batini e Pioline vengono condannati a sei anni di cui due condonati di reclusione per omicidio colposo colpevole di non avere avvertito per non aver messo in moto lo sgombero assolti tutti gli altri la prevedibilità della frana non viene riconosciuto
Il ventisei luglio settanta iniziarla qui nel processo d'appello con lo stralcio della posizione di Battini gravemente ammalato di esaurimento nervoso
Il primo ottobre la sentenza riconosce la totale colpevolezza di Biadene e Sensi Doni che vengono riconosciuti colpevoli di frana inondazione e degli omicidi
Vengono condannati a sei e a quattro anni e mezzo entrambi con tre anni di condono
Frosini e Pioline vengono assolti per insufficienza di prove Varin e Tonini assolti perché il fatto non costituisce reato ghetti per non aver commesso il fatto
Finora ma
Ma il quindici e il venticinque marzo del mille novecento settantuno teniamo conto la ricostruzione tutti i passi della parte del processo si svolge a Roma il processo di Cassazione nel quale diademi e Sensi Doni ventuno riconosciuti colpevoli di un unico disastro inondazione aggravata dalla previsione dell'evento compresa la frana e gli omicidi viale delle viene allora condannato a cinque anni Sensi Doni a tre anni e otto mesi entrambi con tre anni di condono Tonini viene assolto per non aver commesso il fatto gli altri verdetti restano invariati
La sentenza avvenne quindici giorni prima della scadenza dei sette anni e mezzo dell'avvenimento del giorno nel quale sarebbe intervenuta la prescrizione
Rinviamo il sedici dicembre del mille novecentosettantacinque la corte d'appello dell'Aquila rigetta la richiesta del Comune di Longarone
Di rivalersi in solido controlla Montedison società in cui è confluita la sabbia condannando le nella risarcimento dei danni subiti dalle pubbliche amministrazioni
Condannate a pagare le spese processuali alla Montedison
Sette anni dopo il tre dicembre del mille novecentottantadue la corte d'appello di Firenze ribalta la sentenza precedente condannando in solido ENEL e Montedison
Al risarcimento dei danni sofferti dallo stato della Montedison per i danni subiti dal Comune di Longarone
Il ricorso della Montedison non si fa attendere ma il diciassette dicembre del mille novecentottantasei la Corte Suprema di Cassazione rigetta il ricorso alla sentenza del mille novecentottantadue
Arriviamo al quindici febbraio del mille novecento novantasei pensate quanti anni sono passati da nell'ottobre del mille novecentosessantatré in quella data il tribunale civile e penale di Belluno condanna Montedison risarcire i danni subiti dal Comune di Longarone
Per un ammontare di cinquantacinque miliardi seicentoquarantacinque milioni e settecento cinquantotto mila lire comprensive i danni patrimoniali extra patrimoniali e morali
Oltre a circa cinquecento milioni per spese di liti onorari centosessanta milioni per altre spese
La sentenza a carattere subito esecutivo
Nello stesso anno viene poi gettato il ricorso dell'ENEL nei confronti del Comune di Erto e Casso e del neonato comune di Vajont
Obbligando così l'ENEL risarcimento dei danni subiti che verranno quantificati dal tribunale civile e penale di Belluno in circa cinquecento milioni per beni patrimoniali e demaniali perduti
E cinquecento milioni per danno patrimoniale conseguente alla perdita parziale della popolazione conseguenti attività
E ancora cinquecento milioni per danni ambientali ed ecologici
Con la rivalutazione poi vecchi prezzi in giro intorno ai ventidue miliardi di lì ma
E poi come abbiamo prima ricordato solo lo scorso anno a Palazzo Chigi l'accordo e la parola Fini al capitolo risarcimenti al capitolo del dopo Vajont che pure è un capitolo che lascia aperte numerose ferite
Sentiamo la testimonianza della signora Carolina Arzenton che abbiamo appunto incontrato proprio alla Vajont in occasione dell'anteprima mondiale della firma Caroline argento nel moglie di un sopravvissuto che ha perso nel tragedia all'intera famiglia sentiamo posso testimonianza
Esistenti sono una nullità una una netta distinzione erano stati attenti addirittura critico in corso da un anno Santini saudita tanti soldi Pinto e queste cose qua soldi
Prima di continuare ad ascoltare altre testimonianze compresa ancora quella della persona che stavamo ascoltando vogliamo lascia la parola per qualche istante alla regista del film Renzo Martinelli che attraverso una città serie di documenti proprio sulla questione Vajont anche sul capitolo risarcimenti
Racconta un episodio drammaticamente significativo rispetto a quel che accadde nelle colore che seguiremo il disastro del sessanta per proprio sulla questione risarcimenti ed è certamente una testimonianza che fa venire ibridi sentiamo
Quando io dicevo prima che lavorando su questo progetto paghiamo di essere italiana perché dell'imputato con persone come il solito tutti questi documenti qui c'è un documento datato cinque ottobre sessantotto iniziale solitamente il il questo signore su cinque in corso senta dica senza intermediari colposo si presenta un vizio da parte dello Stato e di proporre un milione e mezzo termica come miliardi condivido nel metodo
Per la moglie ottocento mila figlio maschio ottocento mila secondogenito ottocento mila genitori ottocento milioni
Andrebbe considerato ventidue punti a lontanissimi migliore
Il signore dibattuti si riconosce facilmente immaginabili
Gestito compiuti nessuno affidabile tattica delega spiega dipinto accettare tutta una liquidazione perché ciascun dipendente volesse la guerra
Cerco di capire che
Dello Stato agisce in questo modo perché non è così si assisterà oggi
Che subito una tragedia come
I signori
Chirico beh la persona c'è molto che non si sia sparato un colpo in testa oggi è una persona devastata psicologicamente è passato attraverso esperienze umilianti dotazione di cioè un documento del genere è un mezzo miliardo quindi una persona individuo unghia un essere umano ma come si può pretendere una persona per persona simpatica usano il varo del genere senza un'assistenza e un secondo psichiatri imputato e quindi presentarci a casa tacitato decine di persone questi documenti e questa è la giustizia in Italia non per virtù
Ma
Di cui teniamo dovrebbe ascoltare la testimonianza di Antonio stiamo parlando qualche istante fa
Mio marito
Dato che è arrivato quella militare
I sanitari vent'anni è partito per la Germania venire dallo Stato mentre sta intorno inidoneità le come il presidente noi dallo Stato questo un libro che diminuirebbe il giornalista diversamente uno ma se li conveniente se il giornalista che ancora perché è stata scritta ma anche le equilibrio e Costantino dei sospetti del allora io dico se scritto gente che non conta scusate tende ex ma è anche possibile
Ma di ecco intenti sono indispensabili
Questi comuni le cioè sono stati
Esistenti trentaquattro anni a questa parte capito nato bandito
In questa in questo documento bisogna dire
Firmato perché avevano bisogno di soldi dove ve ne sono adeguatamente le famiglie perché la il clienti che si era coordinato dove sono andate a finire io vorrei sapere
Ecco
Consentire ci sale sopra lire scopi beccheggio come sono conosciamo ci siamo un po'di storia
Dice rinnovata tutti i giorni lei disse Crosetto
E e insulti
Abilità i superstiti inciso sono secondo me sia di che diventa solo niente e e compensando che
Luglio
Continuiamo ad ascoltare altre testimonianze ancora da persone che hanno
Appaiono il prima durante il dopo voglio
No
Armi
Di ristoranti chiare morire esistono pertanto Bersani campi e impaurita ma
Per
Gli regione per ancora fatti doppia
Tali
Irregolarità di
Patrasso alla al volo
Favorevole
Io ottanta
Va be'allora Walter alterco
Hanno o e venuto giù drammi ambientati
E in un concerto uguale scritto da comune tarchiato Carioni cerca
Pratiche non condannate dalla località e
Dati unisex venti metri
Ampia comunque parla superato
I trecento metri eppure caso
Volontà già
C'è sempre appaiono
Due Americhe tramava
Perché allora mentre riparato
Cento ittico accampata in quarantotto riguarda il pietismo come entrambi tra
Tra corte no guardare il futuro
Esempio standard racconta favorito ha
Fatto facevano parlavano neppure attorno il Giorgi sul intaccare oggetto sta bianca e e di un metro operai rilasciate
Con una carriola pubblico capirebbero ed è un ambiente troppo
Incasso tardato ad un certo variante no no ed economico Palazzo mentre portava acqua tra ciabatte centimetri scarsi che va intonano cinque tra una
Va giù al mondo
I evitabile ma con tanti alberi implicito ok in qualità di fiducia conferma che gli importi alcunché affronterò allora del nove ottobre va Martino ma giunta ancora in tanti altri mondo solitudine improbabile va L'Unità Philip Morris Pineta Sacchetti innanzitutto circolino vorrei ricordare
Come ha da dopo riguarda cinque minuti debbo spiegare che la indietro valori
Continuiamo ad ascoltare altre testimonianze stavolta di due persone che sono sopravvissute a quell'ottobre del mille novecentosessantatré alla notte della catastrofe del Vajont allora erano solo dei bambini ma prima di loro ascolteremo la testimonianza di Bepi Zamprogna che fu il fotografo che per primo ha immortalato drammatiche immagini del Vajont foto che fecero subito il giro del mondo il fatto tra l'altro nelle quali poi lo stesso Zalm fronda ritrasse anche salvataggi drammatici come il salvataggio di quei due bambini che vi dicevamo sentiremo fra poco la loro voce che cosa ricordano di quella notte ma prima devono testimonianza quella del fotografo Brad Pitt Sanfront
Diciamo è è stata una grande quantità questa simpatica spunta
Interno questa idea
Alternativa
Così come canta documentario quaranta successo città
Quindi guarda dall'alto
Stasera
Soprattutto fatto tutta forma attorno passi indietro
Santoro
Trattati
Rapina
Dalle indizi tutta come abbiamo avuto
Una chiunque
Ho buttato finali su che abbiamo trovato
Sinistra
Tranquillità
Lungo rilievo venti
Allora
Sentiamo allora il racconto dei due sopravvissuti allora bambini Michela e Gino
Dunque
Ma
Stasera capitato
Per la seconda volta quello che è successo praticamente quella sera per questa questa sera
Veramente ho visto persona quello che è successo
Scusa se non sono neanche reso conto di quello che succede
Volevo dire
Salvo Lima
Soddisfatto coerente impressionato delle ultime parole che ha detto non citerò
Io personalmente non ripeto non ho mai di quello che hanno fatto di quello che mi hanno fatto
Né soprattutto la mia famiglia
E questo erano le voci di Michele di Gino due dei sopravvissuti che hanno avuto la forza di presenziare all'anteprima mondiale della firma di Martinelli Vajont che appunto ricostruisce un po'tutta la vicenda che hanno raccontato un po'anche come si sono sentiti
Ripercorrere sia pure sulla grande schermo quanto accadde quella notte avete sentito la parola perdono è una parola che apparsa più volte nel corso del dibattito del confronto che poi inevitabilmente si è sceso proprio nell'ambito dell'incontro con alcune testimonianze importanti del Vajont che seguito all'anteprima della firma siccome su questa parola poi si è sviluppato sia alimentato con dibattito piuttosto forte e noi abbiamo ritenuto opportuno estrapolare alcuni frammenti di questo confronto di diverse posizioni diverse sensibilità rispetto alla questione del Vajont e del dopo Vajont
Sulla natura ecco rileva questo sempre più
Quando si va contro una una cresta di segue sciolte il si rischia perché la rottura sarebbe e non c'è chi quel mondo
Che fa sapere che e quindi dichiara va bene
Però competerebbe e si ripeterà a Como per Como sia ancora valida sul pianeta
Che
Garcia ecco perché che non ho perso nessuno
Io ho perso un fratello in Germania credo Claudio nonché in una piscina però centro responsabili
Con pattuglia
Quello che tutto quel casino che succede perché un'altra imponente degli ultimi anni
Quindi
Incardona Ravetto che riguarda tagliare così Mauro Corona sulla questione perdono ieri Vajont sentiamo come Corona che lo ricordiamo dobbiamo anche ascoltato prima al nostro microfono in maniera più ampia uno dei sopravvissuti di quella notte Alberto sentiamo come a Mauro Corona risponde però un apre sopra vissuti colui che in quei giorni aveva solo pochi anni che abbiamo ascoltato poco fa
Scusa Vittorio devo ribadire quello che prima io non posso perdonare quello che hanno fatto la mia famiglia il Papa quarant'anni ci vorrebbe una vita mia mamma aveva trentanove anni
Fratellino tre quindi Antonio così
Un paio di minuti
In piena salute avevano ancora tanti anni davanti io purtroppo non posso perdonare quel questi quelle persone che abbiamo visto nel interventi di tutti quello che hanno fatto tutte le menzogne tutte le il pugile ricevono tutto quello che sapevano lo sapevano tutti noi non lo hanno fatto vedere fino alle sei e un quarto della serata in ottobre lo sapevano poteva succedere e novantaquattro quindi io sinceramente non posso però e una risposta alla seconda domanda raccomanda faccio il signore prima
Dicendo che
Nulla si distrugge scusa un attimo
è così che si tutela succederà una io spero di no spero che non succeda più però vedo che purtroppo in questi anni ne sono successe sui successi ancora parecchi parecchi posti
Non ricordo ripresa sembra non tanto per per essere protagonisti o per fare del protagonismo responsabilità soprattutto per fare il monito anche ci comanda chi ci governa ok & ma ha avuto il potere e tutto il resto
Che queste cose speriamo non
Un
Ma torniamo a parlare delle cause della tragedia del Vajont
E lo facciamo avvalendoci di un rapporto di due geologi del mille novecentottantacinque l'americano Patton insieme al geologo Cendron sono gli autori di uno studio che fornì appunto nell'ottantacinque elementi molto utili alla comprensione della dinamica del disastro basandosi sul nuove osservazioni geologiche patto evidenziò fra l'altro la presenza di un morbido strato di argilla sotto la frana che ne favorì lo scivolamento del distacco
Secondo patto nel determinare lo smottamento fu importante l'azione combinata dell'abbassamento del livello dell'acqua del bacino e della pressione esercitata dall'acqua piovana infiltrata anziché accumulatasi sotto il manto argilloso sul quale si trovava la frana
Dopo le prove di invaso essendo ormai chiaro che la massa rocciosa stava scivolando i tecnici ad ogni movimento abbassava il livello dell'acqua per contenere i possibili danni della sua caduta
Questo però sì videro un grave errore perché a causa delle abbondanti precipitazioni che si erano avute nei due mesi precedenti disastri
Si era creata una forte pressione dell'acqua sottostante la frana l'azione di contrasto esercitato contro di essa da liquido contenuto nel bacino venne meno e con lo svuotamento e allora a quel punto la massa rocciosa con come lesse la stampa gli eventi di quei giorni quale fu insomma l'atteggiamento per i giornali italiani prima durante e dopo il disastro tra l'altro va ricordato anche quale fu l'atteggiamento della stampa estere sulla tragedia perché mentre l'atteggiamento della stampa fu quello di non dare il proprio peso agli allarmi lanciati dalla stessa loro collega Tina Merlin molti giornali stranieri invece i più autorevoli e diffusi come ad esempio il Times New York Times dovettero Tirelli e le mondo riferirono con ampiezza di particolari invece di rivelazioni della Merlin sui pericoli della frana in tutto la stampa italiana che ci si che almeno fino alla conclusione delle inchieste giudiziarie al rinvio a giudizio alcuni responsabili si continuassero a sostenere le tesi delle catastrofi naturali terremoti della imprevedibilità dell'evento
Vediamo cosa scrisse Dino Buzzati
Due giorni dopo la catastrofe l'undici ottobre sessantatré il titolo apparso appunto in quel giorno sul Corriere della Sera era già esemplificativo della sua sostanza natura crudele scriveva Dino Buzzati tra le altre cose nel suo articolo come ricostruire ciò che è accaduto la frana lo schianto e mente delle rupi il crollo la cateratta di macigni e per nel lago
E l'onda spaventosa dal cataclisma biblico che lievitata gonfiando siccome sì come un immenso dorso di balena scavalcato il bordo della diga è precipitata a picco giù nel burrone avventurandosi terrificante bolide di schiuma verso i Paesi addormentati scriveva così ancora Dino Buzz
Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d'acqua e l'acqua e tra bloccata sulla tovaglia tutto qui prosegue Buzzati
Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri il sasso era grande come una montagna e dissolto sulla tovaglia stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi
Non è che si sia rotto il bicchiere quindi non si può come nel caso del pieno dare della bestia che l'ha costruito i bicchieri era fatto a regola d'arte testimonianza della tenacia del talento del coraggio ma
La diga del Vajont era ed è un capolavoro perfino dal lato estetico così ancora Buzzati che però aggiunge
Ma esso non è bastato tutto era stato calcolato alla perfezione quindi realizzato da maestri
La montagna sotto ai lati era stata traforata come un colabrodo per una profondità e decine e decine di metri quindi imbottito di cemento perché non potesse poi in nessun caso fare scherzi oppure
Apparecchiature sensibilissimi registravano le più ieri regolarità o minimi sintomi di pericolo
Ma non è bastato
Ancora una volta la fantasia della natura proseguiva Buzzati
è stata più grande ed asciutta che la fantasia della scienza sconfitta in aperta battaglia
La natura si è vendicata attaccando il vincitore alle spalle si direbbe quasi che in tutte le grandi conquiste tecniche stia nascosta una lama segrete l'invisibile che ha un momento dato scatterà
Così
Ma scrissero del compaiono tutti i loro articolo infortunio discutere anche Indro Montanelli Giorgio Bocca
Cominciamo con Montanelli gli argomenti di Montanelli che in qualche modo comunque sottolineava l'aspetto della tragedia particolar modo facendo riferimento alla questione della catastrofe
Naturale delle cause natura
Alle e prime interpretazione di Montanelli rispondeva subito
Il sindaco di Longarone Gioacchino baratti così rispondeva Bratti deve ancora una volta intervenuti per ribadire fermamente la tragedia del Vajont diversamente da quanto lei asserisce nella sua risposta il signor Mortillaro proposito infatti gli servisse non può essere addebitata a cause naturali ma come è stato accertato e sancito anche dalla sentenza del tribunale dovuta precise ed inequivocabili responsabilità umane
Così Gioachino Bratti è sindaco di Longarone rispondeva a Indro Montanelli e al suo scritto appunto sulla questione Violent subito dopo però Montanelli ricordiamo che siamo marzo novantanove
Montanelli rispondeva così ci fu anche una sentenza del tribunale che certo l'appartenenza di Thorpe dalla camorra degli spacciatori di droga contendere produzione comunque la condanna per il Vajont non smentiva fatto una causa naturale del disastro sempre distacco precipizi in un pezzo di montagna l'imputato sottolinea Montanelli condannato per non a dirlo previsto questo prevede l'articolo che ha fatto molto discutere così come ha fatto discutere l'articolo di Giorgio Bocca qui torniamo indietro all'undici ottobre sessantatré dunque alle ore seguivano la tragedia Bocca scriveva così sul giorno dell'undici ottobre sessantatré ecco la valle della sciagura fango silenzio solitudine capire subito che tutto ciò il definitivo più niente da fare o da dire cinque Paesi migliaia di persone ieri sera ho chiuso interno e nessuno ha colpa nessuno poteva prevedere scrive voi
In tempi atomici si potrebbe dire che questa è una sciagura pulita degli uomini non c'hanno messo le mani tutto è stato fatto dalla natura che non è buona capirono indifferenti ci vado da queste sciagure per capirlo non volendo moscerini vivo se davvero la natura si decidesse a muovere guerra
Così bocca sul Giorno l'undici ottobre del mille novecentosessantatré
Nella
Torniamo allora in conclusione di questa lunga ricostruzione degli eventi legati alla tragedia del Vajont a parlare di erto e Calasso
Erto e Casso insieme a Longarone simboli comunque della tragedia del Vajont del prima ma anche del dopo
Dite un po'cosa dice di Erto e Casso Tina Merlin nelle prime pagine del suo libro Sulla pelle viva
Resterà un monumento a vergogna perenne della scienza e della politica un connubio che legava strettissima mentre quasi tutti gli accademici illustri al potere economico in questo caso il monopolio elettrico sarde
Che a sua volta di servire del potere politico in questo caso tutto democristiano
Per realizzare grandi imprese a scopo di pubblica utilità si fa per dire
Dalle quali ricavava avrebbe ricavato enormi profitti
In compenso il potere politico era al sicuro sostenuto e foraggiato da coloro i quali si prostituiva
La regola era ed è ancora come in tutti gli affari vantaggiosi quella dello scambio
Il monumento si chiama Hertz anzi erto e Casso due agglomerati di sassi e terra che formano un comune distanti l'uno dall'altro e qualche chilometro costruiti in cima
A costumini vecchie frane cadute forse mille anni fa e sulle quali uomini scampati da pesti o persecuzioni forse fermati si troppo lunghe peregrinazioni e dell'uso di hanno dato inizio alla comunità Artaud cassa
L'ondata terribile provocata dalla frana del talk il nove ottobre sessantatré fece impazzire le acque del lago artificiale dividendole con furore
Batacchi andare da una sponda all'altra facendo le tracimare dalla più grande diga del mondo schiantandosi sul longherone polverizza bel paese ha appena l'ambito Casson
Risucchiato alcune frazione diretto applicate sparsi
Ha sepolto il caso di spalle pur se sotto la montagna crollata
Ma e attori maschi in piedi un po'traballante per caso fessurata e dall'aspetto dell'acqua
è rimasto su contro tutte le previsioni
Sono questi due Paesi morti monumento al vaglio
Nessun'altra stella rapidi potrà rendere con altrettanta raffigurazione della memoria del tremendo fatto da cui è qua pervaso il mondo lasciando lo stupefatto e incredulo minando la fiducia popolare nella scienza tecnica della politica
La sabbia monopolio che uccise quando ci interessa poco faceva i suoi affari come tutti gli creditori privati del mondo sapendo quindi poteva impunemente fare che divide lasciavano fra era il burattinaio che tirava i fili faceva muovere i burattini scienziati politici colpevoli
Il potere era lei perché il vero potere arriva abdicato
Erto e Casso paesi di sopravvissuti
Non Longarone purtroppo paesi di morte due morti in fondo la stessa cosa di fronte al fatto ma quassù sul versante del finlandese grande Vajont tutore del disastro sia vissuta una storia che è mancata a Longarone storia di popolo ancora sconosciuta
Storia di lotti ribellioni partecipazione civile contro i potenti loro angherie loro leggi la trasgressione delle dello Stato la licenza di uccidere la difesa del diritto alla rivendicazione della giustizia l'Italia e il resto del mondo conoscono soprattutto la storia di Longarone tragiche spietata quella che la notte prevede
Non la storia che genero quell'anno la storia di prima di Erto qui la sua popolazione successivamente disperse perché la storia vera si è svolta passo tra questi sassi istinti che fra in questo Paese ora semivuoto per le sue case di pietre sui vicoli stretti la sua unica via principale che ospitava i pochi negozi e le numerose osterie luogo socializzanti e vivacissimi virtù
Ma torniamo a parlare delle responsabilità della tragedia torniamo ad ascoltare quella puntata di Mixer del mille novecentonovantasei
Il figlio del progettista Carlo Semenza Eduardo giovane geologo viene incaricato di fare indagini più realistiche Semenza junior giunge a conclusioni ancora più precise tutta la montagna chiamata nutrito non è altro che una enorme frana preistorica fratturata finisca lo comunica al padre in un drammatico colloquio ecco Edoardo Semenza ancora oggi torna ogni tanto sulle montagne del Vajont quasi a desiderare che nessuno gli avesse mai dette aveva ragione lei stesso tormentato dalle città della Francia dicevo io
Però lui aveva a che fare anche con delle persone molto più autorevoli del sì o no
Rispetto alle fosse
Preferito di soccorsi dal ministero francese sentiamo questi composti subito nel filosofo probabile
Tenere penso che la congiuntura era a conoscenza di tutto questo
Questa testimonianza del professor Semenza dunque conferma un dato inquietante che al ministero dei lavori pubblici in molti erano informati della gravità della situazione ma non intervenivano
Perché sentiamo l'opinione Di Giorgio Granzotto all'epoca consigliere socialista la provincia di Belluno
Genio civile
Adottata indicazioni espresse dai ex fidanzati
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici annotava le relazioni scritte dal sale
Il governo adottava alle insomma io le risoluzioni dei consiglieri
Per i lavori pubblici così determina
La rappresentanza politica
Ottava
Quindi si è creata con una serie di anelli difensivi
Attorno alla sale consentiva
Procedere indisturbata da parte
All'interno della sale si gravano solo alle crisi di coscienza ma le crisi di coscienza venivano soffocate dal nascondimento delle relazioni caro avvocato profittare problema gli allarmi
Controlli alquanto lo Stato consegnato ma oltre a quello Semenza c'era uno studio ancora più inquietante perché ancora più vicino alla realtà a quello che accade nel disastro del nove ottobre mille novecentosessantatré il professor Leopold Müller geotecnico di Salisburgo a febbraio sessantuno consegna alla Sala dei suoi calcoli definitivi
Nel rapporto Müller stabili esattamente la massa di frana che poi provocò il disastro
Relazione miope
Le masse rocciose si muovono verso valle su una larghezza di mille settecento metri la lunghezza media delle mazze di scorrimento e di cinquecento al massimo seicento metri nella direzione di movimento misurata orizzontalmente
Il suo spessore nella metà inferiore è in media duecentocinquanta metri
A mio parere non possono esistere dubbi su questa profonda giacitura del piano fisicamente fondi nazionali il volume della massa di Cranach delle quindi essere considerato di circa duecento milioni di metri cubi
E il professor Melazzini sbaglio di poco in realtà la frana udì duecento sessanta milioni di metri cubi e questa previsione così vicina alla realtà era stata fatta due anni e mezzo prima della tragedia ecco ma che fine aveva fatto allora la relazione di Müller perché la fabbrica non ne dette notizia la commissione di collaudo del ministero dei lavori pur è possibile che nessuno tenesse in considerazione i pericoli che correva la popolazione Gidon Garrone e anche gli stessi turisti
Sentiamo ancora il racconto dei superstiti
Trasforma il riparto
Genitori
Anche riconosciuti prova cinque fratelli con
Con applica
Morale vari parenti vale circa una trentina di fare
Va bene avvocato neanche
E aggiunge
Tanto meno
Riccardo
La voce di chiaramente ormai definita ma anche le imprecazioni subito
Seguite fai anche da Procura della finanza Cattaneo sta male
Io ricordo che mio marito era sempre qui si fa la fine del futuro
Non so se lo diceva per scherzo consigliere Villani sullo veramente
Torniamo alla puntata di Mixer del mille novecentonovantasei sulla questione del Vajont
Quando aumenta il livello del lago la roccia si era Molise e l'argilla entro le fessure diventa lubrificante la mobilità de la montagna viene in conseguenza ancora una volta umiltà
Marat Sade non può non riempire il vaccino deve arrivare presto al collaudo per incassare i cospicui contributi governativi il quattro novembre mille novecentosessanta una frana di ottocento mila metri cubi di roccia precipita nel lago artificiale
Poi il trenta novembre il Governo ai politici vengono informati di ciò che accade sul Vajont da due fatti
Il primo interrogazione del deputato comunista Busetto alla Camera in cui chiede quale controllo e quali provvedimenti intenda adottare il governo e in particolare Benigno Zaccagnini ministro dei lavori pubblici non ci fu risposta cosa grave il più grave la tragedia ma molto grave curanti ci provvedere sulle risposte che interpretazione difficoltà questo fatto lunghi solo per il cui percorso ci fu perché
Molto difficilmente il insieme poveri dovrebbe deporre prestare un'attenzione
Integrazione interpellanze le questioni sulle rampe di dall'opposizione in quanto io ho superato dall'opposizione pregiudizio nei confronti dell'opposizione ma anche perché per un vere e proprie soggezione in merito all'intreccio politico socio economico
Unite il governo tra il governo da esponenti del governo Siliprandi potentati economici questo l'altra
Sentiamo altre testimonianze
Ci riportano ai giorni che precedettero la frana e la conseguente catastrofe del Vajont giorni nei quali le avvisaglie dei segnali dalla montagna si moltiplicavano
La domenica precedente io ero passato d'ordinaria come allora fidanzata portuale moglie
E ho potuto vedere di persona
Gli altri capi pindarici che erano una un strana inclinazione per shopping Ago sulla strada effettivamente c'erano delle crepe delle pupe dunque più d'una volta più prima
Venivano sistematicamente o il sistema
Ulteriore ricordo perché allora una una motovedetta quando Ombretta
Non si sono c'era e mi sono fermato proprio sulla c'era una certa tensione niente dovessero nella sala comandi
Contrari dipendenti di un nuovo rinvio continuo dei fondi sovrani finché l'unico scalo alcun provando dice qui siamo un po'siamo un po'Concita
Diciamo Lucio Russo il cui uso più o meno
Mettiamo l'avvocato Granzotto ancora intervistato nel dossier di mix che era amico del sindaco di allora di Longarone il sindaco che morì con i suoi concittadini in in quella notte
La sua preoccupazione la portava
Avere frequentissimi rapporti con il genio civile
Con la Prefettura
Ma da parte di questi non c'era mai è stato una spiegazione
Potesse rassicurare veramente sola a condizione della Vajont
Ma nello stesso tempo l'infinito hanno provocare inutili esagerati gli allarmismi aperta sia
Chiamo la guardia comunale del Comune di Longarone affiancare il caffè
Di andare sul Montenetto
Secondo lei crei perché erano state già fatte a forma di M lassù
E mi ha fatto delle spie o una roncola nel mio giardino
Misura facevo dei bastoni a monte e a valle
E avevo dei numeri segnati sulle mappe
E il secondo lor spostamento del materiale io portavo riferivo al mio Sindaco nel comune
Perché a un certo punto il mio Sindaco è stato molto preoccupato
E ha messo un po'di allarme
Di questa pace
Abbiamo fatto dei telegrammi
A Trieste avvede uno da una parte e dall'altra micio ma ci dava risposte senonché giorno alle sei io
Sono venuto a controllare perché spiega alla vigilia della sciagura
Però trovato incerto Corona Guarino
Che adesso è morto
è un cialtrone Marta Giuseppe
Che stavano occultando delle crepe sulla strada qui nel Pian de la pausa
Gli ha detto cosa state facendo
è lì che abbiamo lo vorrebbe fare così no io li ha detto queste non si non si possono contare
Perché
Va contro quello che l'allarme figli di quello che può succedere
E proprio in queste ore il Presidente della Repubblica Ciampi è in visita nei luoghi vicino a Longarone toccarsi insomma nei luoghi della tragedia del va io dice il sindaco di Longarone le istituzioni devono rimanerci vicine il Vajont non è il dramma di una comunità locale ma una tragedia nazionale che fa parte questo è il mille e novecento diciassette morti della storia del nostro paese come la seconda guerra mondiale questo
L'appello del sindaco decisero che abbiamo ascoltato poco fa proprio in questa trasmissione
Il Vajont deve necessariamente insegnare qualcosa al Paese ha detto il sindaco finora non possiamo trarne una grande lezione basti pensare alla tragedia di Stava del mille novecentottantacinque
Il Vajont deve essere un monito per il futuro dobbiamo fare tesoro
Della nostra storia del nostro dramma che deve essere spiegato alle giovani generazioni ha detto il la sindaco e poi ovviamente a ricordato che nascerà una fondazione cioè in cantiere tra l'altro un Progetto litro geologico avere qui con dove la massima carica dello Stato nel quarantennale ci fa sperare che le istituzioni faranno parte nel ricordare ma nel guardare soprattutto avanti
E poi ancora giunto di contare molto sulla Fondazione Vajont che si farà promotrice di iniziative internazionali in campo ambientale economico e sociale
Sul fronte della prevenzione Idro geologica ha detto ad eccetera abbiamo già avviato un progetto in comune con il Giappone
E poi la notizia del e cimitero di Fort Ogna che diventa monumento nazionale
Decisero il sindaco ha ringraziato pubblicamente Presidente Ciampi che ha firmato il decreto con cui il locale cimitero è stato dichiarato monumento nazionale una proposta per la quale si era battuto tempo
Lo stesso sindaco che è stata poi portata avanti nei giorni scorsi dal ministro dei beni culturali Giuliano urbani
Il cimitero di Longarone i per carità Fortore mia è il luogo della memoria delle migliaia di vittime che perirono nel disastro riconoscimento ha detto il sindaco
Importante non perché ci interessa avere qualcosa di storico ma perché questo atto vale nella misura in cui un sacrario per questa tragedia diventa un monito
Ed uno stimolo a guardare
Al futuro
Ci avviamo ormai alla conclusione di questa notte di questo lungo speciale dedicato alla Vajont in occasione del quarantesimo anniversario da notte della catastrofe di quella nove ottobre del mille novecentosessantatré e vogliamo concludere questo speciale con una voce una voce importante una voce alla quale si deve in qualche modo sicuramente la riscoperta del problema Vajont la voce di Marco Paolini Marco Paolini
Lo abbiamo intervistato e ovviamente abbiamo chiesto conto in qualche modo anche della questione Vajont dei perché nella sua scelta su quel testo è ovviamente dei significati del recupero della memoria delle questioni Vajont ma anche di questioni analoghe
Più riesce a tenere comunque alta l'attenzione degli spettatori e dei cittadini come amiche amarli credo sul tema punto molto complesse per anche tre ore ma insomma ricorda anche petrolchimico a Roma quest'estate con persone arrampicate sugli alberi
Quindi è una specie di sete di memoria
Torna a destra c'è una sete di conoscenza per queste stanze buie marine dipendere alle sempre quello che io ho visto in giro ma perché siamo negli anni che lo faccio completato un po'meglio di quello che appare in calo eppure questo termine Monia fa un po'fatica a venire fuori in questo Paese che pure insomma avvengono a livello come filiere tutto sommato la memoria non è un obbligo tutte e io continuo a pensare che sia un errore un delitto carica delle generazioni successive dell'ecoturismo distolte dalle alle precedenti cioè milioni
L'amore è una scelta io immagino repellente i clarinetti
Niente in bambini di elementari sentimenti troppo peso difformi la schiena
Quindi a memoria un fatto di selezione di fornire gli strumenti creare elettorale delle cose ma ci sono dipende moltissimo da da da quello che che uno sceglie di ricordare e si ricorda di solito è quello che in qualche maniera Pia
Che è piaciuto che piace durante il suo interrogatorio brutta ma perché qualche cosa nel modo in cui è stata raccontata eccetera chi ha colpito in maggio
Quindi non mi fido credo che ci sia alternativa c'era la memoria delle date dei calendari delle liturgie disperato
Io faccio almeno perché lì perché la trovo imbarazzante comunque al di là di tutto
Il la buona volontà e e e la nostalgia con cui ogni tanto e alte cariche si rimettono in e quindi tutto buono per rianimare il due giugno il due di giugno una cosa un po'divertente la palloncini dei bambini ecco quindi attraggono anche della Costituzione è una cosa serissima e a quella cinese signora ma la memoria è una questione in ogni volta una un'attenzione di qualche cosa che che davvero come una mediateca che ti porti dentro il come fare quindi una specie di di lettura che dava se non sbaglio anche Mauro Corona che
Ispettore poeta scultore che tu sicuramente conosce il sorriso del Vajont che diceva sì va be'la memoria però insomma è una scheda tecnica che deve servire ai miei figli
Anche quello però io penso da quello che mi diceva Cacciari discute spesso che ci sono comunque anche i diritti di obblighi e non solo quelli gli obblighi di una
Ultima cosa Grazia Tenza una parecchie persone comunque hanno finalmente capito voglio di memoria ma di storia in questo caso di responsabilità che la diga del Vajont non crollo ma insomma processi successe qualcosa aprono perché questo era veramente radicata questa
Sì ma Bertinotti non molto tempo fa valide nulla per dirlo in realtà a volte ci ricasca in realtà come tu giustamente ricorda in uno spettacolo nessuno nella storia aveva mai parlato così a lungo con una frana
Quello spettacolo fece calato famoso ascolto record che credo non sia male ricordare i questi tempi nel novantasette con coraggio mi sbaglierò cinque milioni e mezzo sei milioni implora voglio avere
Prevale ognuno per di più comunque era una cosa ottanta clamorosa
Per quel tipo di di tema inderogabile televisione due cose ti chiederei una perché deriso e non riproporlo più come dire in poggia dato col Vajont anche dopo e quindi Martinelli eccetera io non lo farò più
E in teatro Siebel perché lo scopo di col racconto pubblico era proprio quello di riattivare un corto circuito su una cosa che non si poteva fare comunicazione
Dopo quel risultato ha ritenuto che non avrei potuto aggiungere molto
E ho fatto la cassetta perché colpiti tutti GP professori da poter scrutare con i loro allievi sto benissimo qual è la differenza tra uno spettacolo dal vivo
Inevitabile di quella cosa però io dovevo liberare fare il un po'ingombrante preoccuparmi dal greco non è facile tenere un repertorio così e in maniera lucida e credibile
Comunque poi anche Ustica è andato è andato dopo le cure Francesco a Bologna dopo Palermo su RAI cinque ed ha fatto dell'anche lì un paio di milioni che è una cosa ottima ti chiedo fosse una provocazione se vedremo mai petrolchimico in prima serata magari in diretta da Porto Marghera
Non lo so me l'hanno chiesto qualcuno ma in maniera molto così no no non me l'hanno chiesto con l'evento intorno al quote citarlo per nome per farlo dentro palcoscenico io vedo che spesso natura crescente altro palcoscenico in televisione partecipava trovava il tono che in poi io ecco non non credo sinceramente che che sia giusto si raccontano storie così che riguarda quindi del fatto di fare una un
Registrazione per la televisione senza poi avere nessun vero potere contrattuale per sapere quando come verrà usato quello che interessa e in ogni caso o deciso che i racconti prima di entrare in televisione hanno bisogno del loro tempo ho fatto un e oltre pecca anche troppo in fretta
Perché c'è da rispettare una scadenza
Anche ad Atene così però io non avevo finito il lavoro ed è per questo che ho purtroppo riprende l'unica con circa un anno sono pronto a fare il lavoro sul Porto Marghera forse non sarà più l'attualità ma io preferisco essere anacronistico piuttosto che recepito
Ultimissima cosa smentita una identità di fatto comunque la tua molto forte e marcata tu senti mai questa questa caratterizzazione creano così forse un termine sbagliato come anche un limite qualche portarla ai potenziali espressi magari gli altri luoghi sacri della mente e dell'arte però
Perché che il prossimo lavoro Cuffaro sarà sarà un altro profilo di respirare a modo mio cioè anche quando ha fatto imbestialire col fatto Vajont ho cercato di lavorare su altro
Nelle io è ovvio che per me circoli di seguire i tempi è chiaro che poi invece per chi ascolta chi guarda chi comanda chi ricerca teatro cioè rimangono forti degli stereotipi del cosmo l'inevitabile importante che sappia io termini comunque cercare di non Miccichè incastrate dentro in maniera rigida che che ci sia un pregiudizio il per Toro lo accetto è inevitabile ma per me eccesso benissimo di non poter sparare
Di non voler fare solo questo io faccio questo mestiere perché mi dà una libertà espressiva e tutto sommato anche come autore e come produttore degli spettacoli fino adesso ho sempre scelto dicevo che cosa fare
E così continuando a farlo penso che cercano di fare che è cosa diversa
E di cose diverse Marco Paolini affetti ne ha fatte parecchie più tardi questa era l'intervista che verrà realizzato con lui circa dieci mesi fa
E puntualmente anche mantenuto la promessa perché petrolchimico sarà di nuovo in scena di qui a pochi giorni in tutti i cani
Erano invece ci avviamo alla conclusione di questa lunga notte sul Vajont perché al Vajont abbiamo avuto dedicare anche in occasione ovviamente dei e quaranta mila quella notte del nove ottobre del mille novecentosessantatré abbiamo cercato ovviamente BT proporvi al medio voci e testimonianza tocca alla questione Baio
Per chi invece non ne avesse avuto abbastanza ed anzi ringraziamo tutti quelli che hanno avuto la pazienza di ascoltarci fino a quest'ora
C'è sempre la possibilità di andare liberi è comprare qualche testo sul Vajont ovviamente il testo come dire base di Tina Merlin Sulla pelle viva in libreria sia nelle Edizioni Fiera del sia in edicola con unità e poi c'è il libero il racconto del Vajont di Marco Paolini e Gabriele Vacis ovviamente un po'il testo dello spettacolo di Paolini il nuovo libro
Di Mario passi Vajont senza fine in di Beria passivo abbiamo ascoltato ai nostri microfoni inibire demente di Mauro Corona buono della martora su tutti con un capitolo sulla Vajont ma anche gli altri suoi libri fra cui
Nelle ignoti nella pietra c'è poi un bellissimo libro di baby temporanea un po'più difficile da trovare con tutte le fotografie sul paio poi c'è l'aspetto dei video c'è ovviamente il film di Renzo Martinelli Vajont
Riproposto proprio in queste ore dalla RAI ma soprattutto c'è l'orazione civile di Marco Paolini che ovviamente ancora reperibili tra l'altro proprio in questi giorni esce anche un nuovo film sul Vajont è una sorta di film documentario noi come detto ci fermiamo qui ringraziamo ancora una volta che ha avuto la pazienza di ascoltarci vi ricordiamo anche l'indirizzo di posta elettronica per chi volesse
Inviare segnalazioni critiche o anche altre testimonianze sulla questione ma gli otto su altre che saranno poi oggetto di nuove notti della memoria di radio radicale l'indirizzo di posta elettronica e Targia chiocciola radio radicale punto ittico
Coniugando con
Non ho abbandonato
Automatico ma gli uomini che hanno consentito tutto questo
E allora col sindaco DS Luciano Pezzi non cerchiamo di parlare un po'di Erto cui sono passati ormai quarantadue anni da quella notte cerca di capire un po'come non solo si è salvato ma se c'è una dinamica anche di ricostruzione di recupero di quello del centro storico di Erto che ha un patrimonio assolutamente straordinaria
Far troppa Santo dal ministro inizialmente nero era programmato di fare questo chiudere con ciò che riguardava il Vajont
Longo parlo dal punto di vista morale parlo proprio dal punto di vista amministrativo perché siamo ci siamo trovati a quarant'anni di distanza a davvero Marco ricostruzione ancora non completata dal punto di vista amministrativo si sono tre o quattro mete lane che avanzano ancora
Quello che era un po'il contributo tra la fine del ricorso per la ricostruzione in più le aree su cui sono sorte tutte le nuove Callea non erano di proprietà di chi li aveva ricostruito e quindi è c'era il problema di lunga averla segnasse modellare la l'accatastamento per riuscire a chiudere
Con quello che entro oggi il problema Vajont in più uno dei primi problemi che mi sono trovato proprio primi giorni della dal sindaco era doveva fare la multa a tutti i miei paesani perché non avevano l'abitabilità nelle case ricostruite
Sinceramente quello sollecito risolverlo con la Regione poiché
O leggendo un po'le leggi regionali sono state fatte nel passato mi sono accorto che come a come il terremoto la Regione Friuli-Venezia Giulia aveva fatto una legge che come abitabilità
Valeva il certificato di fine lavori redatto dalla Genio civile ho chiesto di inserire nell'allegato alla finanziaria che la stessa cosa valeva anche terra illa di l'abitazione ricostruisce con la legge Vajont così un'area prima soddisfazione ho fatto una omesso in moschea su uno scatolone tutte le multe le loro esperienze di un tribunale
La seconda
Il secondo passo è stato quello di riuscire ad avere il finanziamento per accatastare nel caso ricostruite perché io partono da un presupposto che derivava dalla prima legge iniziale sulla Jorge dire dice la ricostruzione a totale carico dello Stato
E noi qui adesso a come al solito oltre a coniugi siamo massaggi ma se atti perché abbiamo avuto la sfortuna di ricostruire negli anni settanta a cavallo tra settanta all'ottanta che tutti ricordano come gli anni dell'inflazione galoppante e quindi contributo per la ricostruzione che ha deciso che che hanno ricevuto dallo Stato a quel in quel momento riusciva a malapena a coprire le fondamenta
Della casa sia verso che finisce la Carrà la maggior parte del Mediterraneo ha dovuto forse molto tirava fuori sole di tasca loro quindi e non mi vengano a parlare che ho ricevuto il contributo per la completa ricostruzione quindi ho voluto almeno sostenere la battaglia di avere un contributo per l'accatastamento
Questo il secondo filone la in ogni caso il recupero della memoria del Vajont cominciamo a parlare perché si vogliamo più largo non vogliamo dimenticare ci arricchiamo ogni giorno la nostra memoria di qualcosa di nuovo e quindi annunciata dall'inizio pongono ai finge Martinelli con cui ci siamo riparati per fare la prima giù alla diga
Già poi due anni dopo siamo riusciti ad avere qui il capo dello Stato seppure solo in zona Degas però abbiamo avuto qui capo dello Sato adesso grazie alla collaborazione con Enzo Balestrieri abbiamo girato abbiamo sostenuto la produzione di un documentario
Ha all'Arengario legali della modernità di testimonianze e della notizia di lunedì quindi due giorni fa che i giornali locali hanno accettato di distribuirlo il prossimo nove Vajont assieme al giornale
Mentre questa volta sempre alla percorrano moriamo oltre a questo abbiamo ogni hanno fatto qualche iniziativa
Quest'anno abbiamo
Pubblicato una raccolta di testimonianze che era stata fatta dai bambini delle scuole elementari vent'anni fa
Abbiamo voluto arrivi Reed riedita varie di riesce fare la riedizione di questo lì il piccolo libretto perché sì quello è il ragionamento che quelli che erano alle scuole elementari vent'anni fa ora sono nell'età in cui hanno maturato una diversa coscienza ed è giusto che questa coscienza questa nuova maturazione della coscienza dei avvenga anche in vista rispetto a quello che erano da bambini e in più perché esce io spero saranno le le nuove leve che porta che possono portare avanti a anche questo piccolo comune oltre a questo lo stralcio in occasione del quarantesimo anniversario
Abbiamo voluto ricordare la morte di pilota del pilota Luciano Zanelli no Giovanni Zanelli pilota Giovanni Zanelli
Che è morto qui in zona restando soccorsi ad agenti del Lario abbiamo pubblicato un libro che composto di due parte una parte è un racconto di Mauro Corona che già era già stato pubblicato da Mondadori ed a cui abbiamo avuto il permesso che abbiamo avuto il permesso di ripubblicare la seconda parte riguarda un po'la storia della vita dei del pilota Giovanni Zanelli
Io credo che dovremo quasi arrivare per il prossimo nove ottobre avverrà intona frana una cassoeula elicotteri che ricorda anche i che ricorda il pilota diciamo Sarnelli ieri due tecnici che sono morti con loro
Reparto abbandona erto Roberto vecchi c'è un progetto comunque
C'è una circolazione di idee per il recupero
Del paese vecchi anche con un cast allora non è vero attivare un percorso didattico per evitare che molte persone che vengono sembravano un po'Suharto vecchio grazie alla collaborazione con l'Università di Trieste abbiamo già avviato
E concluso un progetto didattico di catalogazione di ogni fabbricato questo progetto è già pubblicato in sul sito dei i beni
Dei beni della regione
Abbiamo quattrocentottantaquattro fabbricati censiti Diaco vecchia grazie ai ragazzi del dell'Università di Trieste che sono stati hanno lavorato qui per un mese
Nella farsi la catalogazione completa del fabbricato dalla dalla struttura dalla tipologia di costruzione dal dalle piante dalla dal
Va tutto questo tutto pubblicato sul sito dei beni culturali la Regione oltre a questo
Sei ragazzi che hanno seguito la catalogazione
Sì
Stanno preparando una tesi sul recupero di alcune zone dell'abitato
Una di queste tesi mi è già e mi è stata data domenicale venuto su a trovarmi un ragazzo che si è laureato che ne aveva voluto portarmi la tesi terra
Farmi ed era il lavoro che aveva provato insomma è questa basata sul recupero di una casa giù Artaud vecchia
Altri cinque ragazzi come ripeto stanno lavorando questo io lo spero per loro che si laureano più velocemente possibile abbiamo che questi all'interno di questa collaborazione
Avrei voluto mi sarebbe piaciuto riuscire a sensibilizzare molto più fortemente la Soprintendenza perché sappiamo che
Terzo il caso è stato vincolato dalla Soprintendenza Beni archeologici e monumentali nel mille novecentosettantasei
è una mancanza poche sentiamo il Paese la presenza della Soprintendenza come Consiglio come
Come aiuto anche come supporto perché lo sentiamo a volte la sentiamo solo come imposizione nel senso che se dobbiamo fare un progetto di ristrutturazione dobbiamo mandarlo a loro perché ci diano il giudizio però il giorno in cui chiedo vieni sua danno in Consiglio come fare per fare in modo che con la Carrà non cala
Le trovo
Non li trovo
Allora quindi il concetto è che a fronte di una domanda l'interesse dei ragazzi alcune domande immagino anche di interesse fattivo per il recupero anche singoli eventuali case c'è però un eccesso di rigidità e di mancanza di elasticità per raccogliere questo possibile entusiasmo barra interessa che c'è il mio impegno da qui a alla scadenza del mio mandato consolare l'anno prossimo sarà quello proprio
Di riuscire a costruire un tavolo di lavoro con la sovrintendenza perché riesca ad essere più presente sul territorio
Debbo dire che
Nell'ultimo periodo grazie anche a un un'azione
Diciamo di di applicazione della legge da parte
Dell'amministrazione no perché
Ci siamo
Trovati a hanno una vera e una banca dati dell'ICI quando sono entrato in
In amministrazione a quattro anni fa siamo abbiamo lavorato per un bel periodo la vera una banca dati dell'ICI perché devo dire alcuni fabbricati giù di di Herzog che ha prima del Vajont i passaggi di proprietà era questo tocca a me a questo tocca terra stretta di mano tra fratelli
Poi per quarant'anni non è successo niente e quindi ci siamo trovati anche Rover gestire una serie una base di dati che molto più grande delle nostra forse perché
Fin qui siamo un Paese che strutturato amministrativamente per avere quattrocento venti abitanti e lavoriamo su una base adatte per tre quattro mila abitanti quindi antiche è un lavoro no
L'uomo indifferente quattro persone vivono aperto vecchia e quante
Torno a vado su tre o Dio facciamo conto che adesso vecchia può vivere il venti per cento degli abitanti di di Air France quindi parliamo di settanta persone io me razza sessanta persone
Ecco stavo parlando prima del discorso dell'ICI praticamente
Quando abbiamo iniziato a fare uscire lì sì
Va be'oltre avere un sacco di di contestazioni quello lì credo sia normale fai pagare una persona abbiamo ottenuto il risultato
Che vengano definite le proprietà nonché molte proprietà vengano definite e quindi lo considero un buonissimo risultato perché dopo l'inizio della definizione delle proprietà
Magari le proprietà sono rimasti a capo di chi aveva interesse a sistemare abbiamo avuto un grossi sommovimento di richieste in Commissione edilizia di ristrutturazione di fabbricati quindi credo che partendo dal punto di vista del controllo fiscale siamo riusciti a innestare anche una una certa virtuosità nel sistema prima di tutto dal punto di vista di sistemazione delle successioni e così e poi ovviamente il proprietario che sa di aver di avere un bene che gli corsa pois c'è pensa anche di
Sistemarlo perché oltre al corso posso usarlo in qualche modo insomma affittarlo comunque utilizzarla bene
Quarantacinque persone in teoria è uno dei Paesi con meno abitanti d'Italia perché quaranta cinquanta persone con un potenziale di invece casa eccetera va detto per allora cinquecento probabilmente come a più a livello Vichy abbiamo due mila inizia detective duramente
è una che poi
Parliamo di unità abitative di cinquanta sessanta anni fa adesso non la chiameremo più unità abitativa chiameremo due stanze una
è una cucina però si è notata un'inversione di tendenza rispetto al diciamo periodo tre Prix Pavolini pre
Opinionista Sergio punto di vista di afflusso del pubblico della
Di turismo di interesse verso erto si è notato se lo Stato normalmente io devo dire per il fatto che sono
Una sul Carso quindi Vajont e così io
Una visibilità a livello
Si riuscirà regionale ma anche nazionale molto
Molto alta io riesco a colloquiare con
Persone che altrimenti non
Chiaro non avrebbero questo lo lo lo ritengo una fortuna si tratta di raccogliere i frutti di questo di queste potenzialità resoconto Maggi sono secondo lei i margini per fare una cosa che mi è capitata tra capo collo così solo perché sono Vajont
Dal quattro al dieci di di luglio avremo qui un workshop sulle frane con l'Università di Berkley con l'Università di Barcellona Zurigo Roma
Ferrara
Sì perché ricordiamolo questo è un un episodio geologico
Unico al mondo in epoca contemporanea quindi sì è evidente che un geologo uno studente di Geologia di qualunque sia del mondo dopo che venire qui per toccare con mano un evento di frana di questo tipo
Sì sicuramente poi io non su come
Comune sono anche all'interno di della di Alleanza nelle Alpi che
Un'associazione che riunisce i sette Stati europei che si affacciano sulle Alpi
Per dire sono
Ad ottobre sono andato alla riunione annuale
Associata a Kranjska Gora mi hanno lasciato mi hanno dato un dieci minuti per progettare arresto devo dire che dalla platea ho visto che tutti conoscevano un una la storia di assoluta su cui viene è stata una disgrazia ma un biglietto di prenotazione da solo segnano una colla invece che noto che riusciamo a a colpire molto più a livello nazionale e internazionale che alla nostra piccola realtà nella relazione provincia regionale sì perché
Rispetto a quello che Longarone oltre alle dimensioni molto più piccole
Noi qui in Friuli dopo il Vajont abbiamo avuto la disgrazia del terremoto del Friuli e questo è il fatto del terremoto del Friuli ha dissolto un po'quello che era
Le problematiche gli interessi provvista della regione chiaro da quello che era la nostra piccola realtà a quello che è stata la realtà di tutti i Paesi colpiti dal terremoto e io intendo recuperare costo
Questo problema devo dire che all'inaugurazione dell'anno accademico
Dell'Università di Trieste che ha fatto un lavoro se alla presenza del ministro Urbani si è parlato intende dire il recupero Pierson questo qua per me una cosa
Molto importante però io alla fine sono tipo pragmatico voglio vedere anche i risultati ovvio che in questo momento perché i tre qual è l'urgenza più
Importante
Come della richiesta è la più bella secondo me è proprio di una
Una presa di posizione mi interessa da parte della sovrintendenza e della Regione verso quel patrimonio edilizio che
Sia lasciato intatto la catastrofe patrimonio edilizio che sappiamo benissimo con le piccole forze che può avere un amministrazione come la mia
Tondini di pochi abitanti e quindi anche di poche risorse economiche
Non riuscirà mai abbia buone quindi che è un peccato perché quello è uno Frente de de dei paesi come dato estetico e storico all'interno di un convegno
Parlano di Ernesto testata paragonata a Pompei è stata chiamata la Pompei del due mila perché come Pompei è stata distrutta nel giro di
Due minuti ha chiesto il calcio è stata abbandonata nel giro di quei quattro minuti che durata la frana ed è ancora lì però il Paese intatto
La parità di fatto infatti come ricorda Mauro Corona le case in periodo non è crollato all'interno per un fatto di dignità che mi sembra una bella definizione
C'è un'ultima cosa dei retaggi che
Ci sono rimasti dalla dal Vajont
No problem questo togliamo c'è problema
E ancora in vigore
Il decreto
Congiunto del ministero dell'agricoltura
Del ministero dell'Interno
Di evacuazione completa dell'abitato
Decreto uno metro e sessantacinque
Io la nostra valenze segretaria stiamo lavorando da due anni
Affinché
Questo decreto si dichiari che non esiste più
Ci siamo scontrati Cheers ci siamo scontrati ci stiamo contra ci siamo scontrati ci stiamo scontrando con
Con tutti i clienti preposte
Abbiamo
Addirittura tentato un'azione di forza
Visto che
Con il a
Posso dire con la modifica dell'articolo quinto della Costituzione
Cui a rovesciato la scala dei poteri ho convocato una conferenza di sorprese come sindaco chiaro certe togliere il vincolo
Abbiamo fatto la conferenza dei servizi come deve essere
Come stabilita dalla legge quindi una prima convocazione per la discussione
Risultati seconda convocazione per a redigere
La la borsa salvo coi santi uno indire dall'Avvocatura della mia regione che non era in mio potere a farlo allora però sino alla convocazione della della conferenza dei servizi
Nessuno aveva detto di chi era il potere allora quello letto la convoco io
E allora ecco qualcuno chi mi dice che ha il potere allora verso le chiedo adesso decidi certo sembrava in effetti
Mi sembra una trovata abile per stanare chi non vuole prendere diamo sfamato
Abbiamo sanato adesso
Allora è stato chiesto alla
Protezione civile di fare una relazione
Visto che ha fatto anche uno studio geologico sulla zona che non c'era più pericoloso poi da lì è andata all'Avvocatura della Regione ed ex ad Hammamet strada perché si rimpallano
Si rimpallano responsabilità mi chiedevo e responsabilità uno dice ma la relazione non avesse Ambrassa proprio perfetta degli aggiungerne qualcosa all'altro dice anche troppo fai la tua apparse
Avete mai pensato a questo punto visto che il problema mi sembra sia molto più sugli enti locali che sul che sul dato invece di interesse nazionale perché non fare un passo in più cioè vista la storia di Earth è una storia di fatto mondiale
Studiato appunto anche nella e Georgia e visto il testimonial potesse possibile d'eccezione che avete che è Mauro Corona
Avete pensato a iniziative tipo chiedere di far diventare erto patrimonio mondiale romanità con l'UNESCO come L'Avana ad esempio stiamo ci stiamo lavorando per questo e devo dire
Che c'è già è già stata presentata
Nel due mila e due
Una troppo bassa in parlamento
Ho parlato esattamente un mese e mezzo fa col professor Giovanni Puglisi che è responsabile UNESCO Italia
E mi ha detto che alle le procedure sono lunghe a chi ha mi ha detto che le procedure sono lunghe però mi ha dato un consiglio molto importante
Dicendomi che
La provincia di Belluno aveva già iniziato da hai già iniziato un percorso da un po'di tempo per la candidatura delle Dolomiti a patrimonio dell'umanità
Rieletto sette riesce a mettere insieme i due presidenti delle province facendo il conto che
Visto che la frana sono sul confine con la provincia di dell'uomo e che la zona
Di Erto considerata dolomitica
Sette agganci a quel treno riuscirai a velocizzare tutta quella che
La tua procedura ho avuto una fortuna l'altro giorno dell'assedio con l'Italia di riconoscere e parlare col nuovo presidente della Provincia di Belluno
Che mi ha dato tutto alla sua disponibilità
Ho avevo parlato tempo fa col presidente la nostra provincia di Pordenone che anche lui c'era dichiarato disposto nel controverso devo riuscire a metterle insieme buongiorno
Allora dall'oggi e per ora ci fermiamo qui salvo poi tenere desta l'attenzione sul presente sul futuro di erto e cassa grazie al sindaco
L'indirizzo di posta elettronica perché continueremo con queste notti della memoria ancora su altri temi per chiunque volesse ovviamente esprimere la propria testimonianza anche su questa vicenda del Vajont proprie commento segnalarci altre questioni può farlo con indirizzo di posta elettronica Targia chiocciola radio radicale punto it lo ripetiamo Targia chiocciola radio radicale punto IP grazie ad Emilio Targia a chi ha avuto la pazienza di ascoltarci fino a quest'ora per cercare di capire qualcosa di più della vicenda del Vajont
Allo
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