" La responsabilità delle coscienze il potere della politica"

Arriviamo
I lavori
Dell'Assemblea regionale
Della DC lombarda
Che entra stamane nella fase più propriamente politica
Gli amici che hanno avuto ieri l'occasione di partecipare ai lavori della prima giornata
Si sono trovati di fronte ad una serie di contributi di grande ricchezza
Culturale di grande spessore morale e civile
Il che corrisponde Allo scopo di questa nostra iniziativa
Stimolare la ricchezza le risorse intellettuali
Che ci sono in quest'area così ricca dal mondo cattolico lombardo
Impegnarle attorno ad una riflessione sulla politica
Perché la questione derivi
Un salto di qualità una maggiore capacità da parte nostra di corrispondere
Alla nostra funzione
Di risolvere i problemi del Paese le questioni che sono per
Si apre la la terza sessione la risposta della politica
è tutto dentro il nostro partito
è la risposta
Dal gruppo dirigente degli amici
Che hanno le responsabilità
Maggiori oggi nella Democrazia cristiana
Per questo sarà concluso dall'intervento del segretario nazionale Ciriaco De Mita
Ad aprire i lavori di stamane
Raccogliendo anche il senso del dibattito di ieri della mia introduzione
Ai contributi così stimolanti
Di Giussani almanacchi e agli interventi
Di tutti gli altri amici che ancora voglio ringraziare Guido Bodrato ieri non c'era
Ma nottetempo si è fornito di tutta la documentazione necessaria
Che per la verità è in distribuzione
Almeno per la maggior parte degli interventi che si sono svolti durante le due sessioni
Quindi a Guido è affidato il compito di introdurre i lavori di stamane poi ci sono alcuni interventi
Programmati
E in un orario decente daremo la parola
Al segretario nazionale il quale subito dopo
Dovrà partire per partecipare
Ad Abano Terme al convegno che il dipartimento nazionale guidato da Ruffilli ha organizzato e che in qualche misura era accordato
Alla iniziativa lombarda
Perché la
Si parla
Nel concreto di come riuscire a raccordare le opere sociali il volontariato la ricchezza con la quale essi nuove si articola la società civile evitando il rischio di tutto preparare delegabile prefabbricate che impediscono di fare uscire
Fino in fondo tutte la potenzialità che pure questo nostro stretta esprime questo è il quadro della giornata di oggi io ringrazio voi
Dalla partecipazione
Così numerosa
Mi pare che anche la vostra presenza una presenza di grande qualificazione ed anche di popolo dimostra come la DC lombarda in un passaggio abbastanza delicato abbia saputo rispondere
Con molta efficacia
Al compito che si è assunto nella nella realtà lombarda
Voglio ringraziare anche la stampa per la maniera equilibrata con la quale ha seguito i nostri lavori più attenta raccoglierle cose vere
Che a dare esca magari ha qualche ha ragione che colpisce più la Fantasia grazie ancora a tutti e cedo senz'altro la parola per la sua introduzione all'amico Guido potrà
Cari amici fra
I temi che sono affrontati dalle diverse assemblee regionali in questi due mesi
Quello scelto dalla lombardi a me pare tra i più impegnativi
Non solo perché
Tocca le radici le motivazioni del nostro impegno politico ma anche perché deve in qualche modo fare i conti e da questo ci costringe con
Una dibattito
Su questo versante molto vivace che si è svolto possiamo dire degli ultimi anni e non soltanto contingentemente a ridosso di questo nostro incontro
A me tocca questa mattina avviare il dibattito con riferimento alle risposte della politica
E debbo dire che lo faccio con qualche preoccupazione
Nel senso che quando ho letto questo programma ed ancor più quando ho potuto conoscere
La traccia delle relazioni che si sono svolte ieri
Mi sono chiesto
Considerando anche la polemica molto vivace molto pungente
Che si svolge da qualche tempo nel tentativo di contrapporre una società civile senza macchia
Ad una società a politica responsabile
Di tutti i nostri mali
Se davvero si attendono ancora delle risposte dalla politica
O se non sia oramai prevalente
Una opinione che considera
La politica non soltanto
Incapace di dare risposte ai problemi della società moderna
Ma in qualche misura non più necessaria
Quasi
Una sovrastruttura
Che pesa sulla società
Con una posizione
Parassitaria
Con una funzione puramente di ingombro negativa
E senza la capacità di svolgere quello ruolo di guida di interpretazione
Di iniziativa di governo che sonno le qualità proprie di qualunque politica che si rispetti
E credo che dobbiamo chiederci
Allora quale fondamento abbia questo interrogativo polemico perché a me pare che
In controluce dalla risposta a queste polemiche alle ragioni che li alimentano
Che emerge la ragione della politica
Il suo significato il ruolo che ancora riveste e vorrei dire per molti aspetti la sua essenzialità
E se non la inconsistenza perché non di questo si tratta
L'ambiguità
Delle polemiche che sono rivolte nei confronti della politica o se vogliamo essere più precisi come dobbiamo esserlo
Nei confronti di una particolare forma della politica
Che la politica democratica che si esercita attraverso il sistema della democrazia parlamentare perché se approfondiamo le discussioni di analisi
Le diverse proposte
Le obiezioni che riguardano la politica scopriremo infine
Che queste obiezioni sono sostanzialmente rivolte alla democrazia
E al modo di organizzarsi nelle società contemporanee della democrazia ed in particolare al modo di organizzarsi della vita politica nella Società italiana di oggi che
Ha come punto fondamentale di riferimento la democrazia parlamentare
Ecco a me pare allora che dobbiamo
Procedere ad un primo riconoscimento lo dobbiamo fare
Con lealtà senza cedere
Alla pressione
Di un certo qualunquismo tradizionale nella polemica politica italiana
O di correnti
Moralistiche che pure di volta in volta emergono ma c'è un riconoscimento da fare
Chi ha denunciato
Una caduta di senso della politica
Una caduta della partecipazione dei cittadini alla vita politica
Un logoramento della immagine dei partiti non a caso uso il plurale e non il singolare
Perché dobbiamo riferirci autocriticamente in modo particolare in questa Assemblea alla Democrazia cristiana ma la nostra
Analisi non avrebbe grande sei Russo e non sarebbe corretta se immaginassimo che queste riflessioni
Nascono
Dalla nostra esperienza e si rivolgono essenzialmente alla nostra esperienza quindi il ragionamento va fatto guardando ad un orizzonti più complesse e più vasto
Se guardiamo
Al tramonto della ideologia dei modelli politici ai quali
I grandi partiti ma anche i piccoli partiti
Facevano riferimento
Se guardiamo alla adeguatezza dei programmi
A risolvere i problemi concreti della gente
Se guardiamo ad una crescente
Diciamo pure laicizzazione della vita politica
E uso questo termine
Non a caso senza in alcun modo Voeller lo confondere commi
La laicità della azione politica
Se guardiamo ad una certa corruzione dei comportamenti
Alla spinta a considerare la politica come strumento per occupare spazi di potere
Da gestire nella ottica personale o di gruppo e nomi in una logica di risposta agli interessi della collettività
Se guardiamo anche cari amici
Al fatto che troppo rapidamente si tende a censurare da dimenticare
Che in anni non lontani
E da parte di frange non irrilevanti nella vita del nostro Paese
Si è immaginato che la politica fosse così finita
Da potere essere sostituita immediatamente con il ricorso al rapporto brutale di forza fino ai limiti del terrorismo
E se guardiamo infine questo
è l'anello che mi collega poi alla secondo ragionamento che vorrei fare
Al fatto che concretamente nella realtà politica del nostro Paese
Vi è
Un punto di interruzione dello sviluppo democratico vie cioè la cosiddetta questione della società bloccata non irrilevante
Nella perdita di senso della vita politica
Io credo che se guardiamo l'insieme di queste cose dobbiamo riconoscere che ci sono motivi
Che hanno provocato questo logoramento della politica dell'immagine dei partiti e dell'immagine dei politici nella società contemporanea
E queste direi la prima ragione per la quale molti si chiedono
Se la politica sia ancora necessaria se abbia senso attendersi risposte dalla politica
Ora non c'è dubbio che se noi non affrontiamo e Lucio gli diamo uno per uno
Tutti quei Novo di piccoli o grandi che ho indicato
Noi non abbiamo la credibilità sufficiente per dare delle risposte positive che superino quella pregiudiziale che prima io ricorda
La seconda ragione ecco dove il
Discorso sulle cause di logoramento all'interno della politica si collega con una riflessione
Di altra natura di ben più vasto respiro e
Comune impostazione che invece non è altrettanto negativa
è sostanzialmente positiva ma ancora una volta mette alla prova fino in fondo le capacità della politica
Riguarda il fatto che noi ci troviamo oggi a fare i conti con una società
Che si è
Profondamente trasformata
Che è cresciuta
Che per molti aspetti
Richiede una
Capacità di governo
E quindi una presenza della vita politica
In termini qualitativi e quantitativi DiVersi da quella del passato cioè la domanda che è rivolta oggi alla politica
Nella società nella quale noi oggi viviamo
Nella società postindustriale dell'informazione delle grandi comunicazioni
Della crisi dello Stato sociale nella società complessa come sinteticamente la si definisce la domanda che questa società rivolge alla politica
Non è come troppe volte ingenuamente si crede una domanda di minore politica
Bella domanda di una politica qualitativamente diversa
Molto più attenta molto più autorevole
Potremmo dire professionalmente di livelli maggiori mentre invece assistiamo ad una certa decadenza anche dei livelli professionali della classe politica
In ogni caso
E questo è un problema che non riguarda soltanto la Democrazia Cristiana ma sul quale si sono interrogati e si interrogano
Con grande impegno altre forze politiche
Si pone
Una questione in qualche modo di
Ristabilire ridefinire
Un nuovo patto sociale attorno al uguale
Costruire una nuova politica e rispetto al quale anche come dirò alla fine
Portare correttamente avanti il discorso della riforma delle istituzioni l'uno e l'altra aspetti di una stessa riflessione
Il discorso sulla qualità o se vogliamo dirlo in altro modo sul rinnovamento o qualcuno insiste nel dire sulla rifondazione dei partiti
è quello sulla riforma delle istituzioni sono strettamente collegati non solo e non tanto all'esigenza
Di recuperare credibilità e senso all'azione politica rispetto a questo processo di degrado che si è determinato in questi anni
Ma anche particolarmente e con significato positivo come esigenza
Di
Dare una struttura politica ad una società civile che si è trasformata che è cresciuta che continua a trasformare e a crescere e che ha quindi bisogno di
Avere come seconda faccia della medaglia una società politica adeguata ai tempi che stiamo vivendo
Vedete cari amici a mio parere ognuna di queste questioni e di quelle che in sintesi affronterò subito dopo
Si presenta con accentuazioni di significato
Per un partito di ispirazione cristiana come vogliamo essere noi e non sempre riusciamo ad essere
Cioè per un partito che da
Particolare valore
Ad alcune
Problematiche per noi essenziali
E per certi aspetti originali di un partito come il nostro
Cioè
Al fatto che noi abbiamo sempre affermato e continuiamo ad affermare
E non vale a negare questo riferimento
Un giudizio sui nostri comportamenti personali
Che vi è una radice morale dell'azione della politica cioè che in politica il discorso incomincia dai valori
E non si ferma o come altri invece ritengono prima dei valori
E poi per il fatto che per noi
Nella pensiero sociale cristiano
O cristiano democratico
A un ruolo fondante il riferimento alla società civile
E alla sua importanza tanto che qualche volta
Riferendosi a questa nostra concezione a questo elemento decisivo del nostro pensiero politico
Siamo stati per questo motivo accusati di avere scarso senso dello Stato
Le vicende degli ultimi anni dimostrano direi per tutti come questa
Accusa fosse infondata come storicamente sia vero che la marcia di avvicinamento e di presenza dei cattolici dallo Stato italiano
Sia una marcia lunga e contrastata ma questa riflessione sulle vicende storiche non ha nulla a che fare
Con il pensiero politico dei cattolici democratici che mettono alle fondamenta del loro impegno politico e dell'elaborazione
Dei loro programmi e della loro presenza nelle istituzioni questa sostanziale e fondamentale fedeltà alla società civile e al suo divenire questi quindi questa grande sensibilità a ciò che in concreto è
La società civile
Ma al di là di queste accentuazioni
Che non solo in ogni caso per nulla irrilevanti perché sono l'elemento
Qualificante
Della nostra presenza nella vita politica del nostro Paese
Le questioni delle quali discutiamo quando
Cerchiamo la risposta della politica alle domande che oggi ci sono rivolte
Non riguardano solo
La Democrazia Cristiana
E a queste questioni non abbiamo
Il dovere di rispondere soltanto noi
E sarebbe insufficiente a superare la crisi della politica una risposta che venisse soltanto dal
Democrazia cristiana
Io le ho dapprima sinteticamente indicate queste questioni vediamo
Brevemente di analizzarle una per una guardando alle principali
Ho detto che
Una domanda fondamentale
Si è rivolta in connessione con la crisi
Dello stato sociale cioè con la crisi di quell'equilibrio democratico che ha caratterizzato in Italia e negli altri Paesi occidentali
All'incirca gli ultimi cinquant'anni della nostra vita
Guardate che questo e gli altri problemi si pongono
Con una certa ambivalenza o sono portatore di una contraddizione noi dobbiamo
Evitare di
Subirla e non di governarla questa contraddizione
Non sto qui perché non è il problema di oggi lo discutono
Oggi e domani
In Veneto i nostri amici ma di un convegno che ha rilevanza nazionale non sto a dire
Qual è stato il significato storico dello stato sociale Quer qual erano le scelte che storicamente si proponevano in alternativa storicamente lo stato sociale è stato il percorso democratico della vita
Delle società contemporanee
E ed è stato un percorso che allargato la vita democratica che ha consolidato il consenso dei cittadini
Che ha dato risposte a fondamentali questioni sociali
Che erano alla base
Del percorso politico democratico
Ma lasciando da parte tutte queste questioni
Non vi è dubbio che
Questa domanda non c'è rivolta soltanto
E starei per dire principalmente
Per
Il contrasto troppo facile da evidenziare che esiste
Tra
Risorse disponibili e impiego delle risorse c'è anche questa questione indubbiamente
Ma nell'ottica del nostro dibattito di questa mattina non è questa
L'ottica che ci interessa di più evidenzia
Quanto piuttosto un'altra
Che la crescita dello stato sociale è avvenuta secondo modalità queste non necessarie e che possono essere corrette
Ecco dove si pone un una ambiguità che deve essere affrontate sciolte secondo le modalità di una crescente spinta alla burocratizzazione
Dello stato sociale e della stessa vita democratica dei partiti
Non c'è dubbio che c'è un intreccio
Molto stretto
Tra la burocratizzazione dello stato sociale e la burocratizzazione della vita
Dei partiti e che questo intreccio una delle ragioni dell'immobilismo della crisi democratica dei partiti della caduta della partecipazione
Nella vita dei partiti
Del costituirsi di apparati politici sempre più interessati alla loro fisica riproduzione e quindi sempre più interessati alla pura amministrazione del potere in quest'ottica ristretta
è il Nord
Ad interpretare un processo di evoluzione a stimolarlo a seguirlo e o ed a guidarlo come dovrebbero fare
Io insisto su questo concetto quando Michels molti anni orsono
Parlo della legge ferrea delle oligarchie cioè immagino che inevitabilmente i grandi partiti democratici di massa
Sarebbero degenerati strutture burocratiche
Diceva una verità che però non aveva ancora fatto i conti con l'organizzazione dello stato sociale
Ora l'organizzazione dello stato sociale rende assai più vera e drammaticamente più pericolosa l'analisi di Michels
C'è davvero un rischio che i partiti si modellino sulla struttura burocratica di uno stato sociale in crisi
E quindi vi vanno al loro interno drammaticamente perché le vivendo un apparato
Ma un movimento democratico la crisi dello stato sociale come crisi dello stato sociale burocratico
E allora
è chiaro che da questa prima riflessione
Che riguarda noi ma riguarda tutti gli altri che non ha nulla a che fare con la superficiale polemica sullo stato assistenziale
O sui rapporti elettorali che si possono attraverso questa concezione stabilire molto più profonde molto più incidente
E allora è chiaro che
La nostra idea tradizionale che si riferisce al valore del pluralismo sociale ed è ancorata all'autonomia della società civile di organizzare diversamente
Da come l'abbiamo organizzata creando spazi di Movimento di responsabilità sociale
Di autogoverno questa imponente domanda
Di servizio sociale di servizi collettivi che è cresciuta in questi cinquant'anni è questo problema
Se così volessimo dire di democratizzazione
Dello stato sociale ma non secondo
Modelli
Organi cisti ci
Che piacciono molto
Ad alcune componenti del partito comunista ma secondo modelli ancorati alle idea del pluralismo sociale allora non c'è dubbio che questa nostra idea e una risposta
Potenziale che va certamente elaborata e organizzata politicamente a
Quella che a mio parere è una delle principali cause strutturali della crisi della politica e soprattutto della risposta democratica ai bisogni dei cittadini
Una secondo grande fenomeno
è quello della secolarizzazione e della nostra società
E io credo che anche qui non dobbiamo guardare soltanto principalmente a ciò che di polemico nei nostri confronti può esserci chiuso all'interno di questa parola
La secolarizzazione ha portato ad una valorizzazione della laicità dell'azione politica
Ad un confronto più diretto sui Problemi tra i diversi partiti politici può portare
Ad una valorizzazione delle qualità della professionalità del valore dei programmi
Favorisce un dialogo tra i partiti liberandoli da posizioni pregiudizialmente molte volte
Immotivatamente di radicale contrapposizione
Quindi quando noi guardiamo alla secolarizzazione
Intanto guardiamo ad un fenomeno che si è
Realizzato con una grande capacità di penetrazione nei costumi soggettivi e collettivi della gente ma anche io credo a questi aspetti che ho prima ricordato che rendono
Più moderna la vita politica del nostro Paese la rendono da questo punto di vista più occidentale come
Qualche volta si è detto anche se e quando ci son fatte queste constatazioni soprattutto nel passato
Lei si immaginava Kobe rivolte principalmente a mettere in crisi
La Democrazia Cristiana la sua ispirazione religiosa e il suo legame con un sistema sociale che si era andato profondamente modificando
E anche questa è una constatazione che era un suo fondamento di verità ma a me pare più contingente questo discorso
Perché io credo che ciò che noi dobbiamo considerare con maggiore preoccupazione il fatto che noi dobbiamo evitare che sotto questo fenomeno
Praticamente attraverso una sua interpretazione negativa che pure fa parte della realtà
Nella quale viviamo
Passi il declino dei valori
La riduzione della politica da politica al servizio della comunità
Ad una pura pratica
Di potere per il potere
Cioè una concessione chiusa strettamente ed esclusivamente pragmatica della politica che poi intrecciandosi con altri fenomeni dei quali dirò
Legittimi qualunque interpretazione della politica
Che pone ai vertici i più forti e alla base o addirittura al di fuori del gioco politico le fasce sociali più deboli c'è cioè
In questa affermazione un pericolo oligarchico e autoritario
Un sostanziale antagonismo
Poco lo stesso termine di democrazia
Al quale noi dobbiamo dedicare particolarissima attenzione
La terza riflessione che vorrei fare riguarda
La crescita della società
Tecnologica il diffondersi a ritmi sempre più rapidi di una rivoluzione
Anche questa portatrice
Di ipotesi diverse e contrapposte non di una sola ipotesi
Perché certamente noi possiamo riconoscere
Che questa rivoluzione tecnologica il diffondersi dell'informatica le conoscenze scientifiche più approfondite
Danno più potere agli uomini
Valorizzano l'intelligenza ci permettono di organizzare il sistema produttivo più sulle nostre conoscenze sulla nostra capacità di guidare le macchine che non sulla fatica
Che ci è richiesta e quindi permettono anche dal punto di vista dell'organizzazione delle conoscenze
E delle scelte
Dini procedere sulla strada di una democrazia più matura
Però è altrettanto vero ed anche a questo altro versante noi dobbiamo prestare attenzione
Che vie al di sotto e dentro questa rivoluzione
Il rischio che si affermi il Governo
Di chi controlla le tecnologie di strumenti di informazione sul sugli uomini
Immaginate una equazione nella quale si moltiplica il potere economico per il controllo dei mass media
E avete un'enorme macchina di costruzione del consenso alternativa alla costruzione democratica del consenso
C'è culturalmente il pericolo che si mettano il movimento dei meccanismi
Per conformare l'uomo alla macchina e non per fare guidare la macchina dall'uomo l'uomo cioè è stato scritto diventa una delle condizioni di sviluppo della macchina
Voi capite che ci sono rischi enormi in questo processo se non è governato dall'uomo se l'uomo non ne ha piena consapevolezza
Via cioè il rischio che progressivamente sia svuotato il meccanismo della elaborazione
Del consenso della Scelta democratica a vantaggio di altri meccanismi
Di governo della società
Favoriti da questa processo che di per sé non vi è dubbio va considerato ed affrontato come un processo positivo che può essere
Un processo di ulteriore liberazione dell'uomo dalla fatica e di ulteriore diffusione del benessere nella società contemporanea ecco quindi un'altra ambiguità di cui dobbiamo avere consapevolezze ed ecco un'altra ragione per cui
Viene valorizzato il significato ruolo della politica
Come
Strumento se così vogliamo anche soltanto considerarla attraverso il quale usando il quale gli uomini di
Ognuno ogni persona è insieme considerati governo nei processi della storia e non diventano soggetti passivi e quindi inevitabilmente oggetti
Di disegni ai quali non sono in alcun modo chiamati a partecipare
La quarta considerazione riguarda la società complessa nel suo divenire
Io credo che dobbiamo qui riconoscere
Che l'evoluzione democratica di questi ultimi quarant'anni alla quale noi abbiamo dato un largo contributo
Che poi come tutti i processi politici avviene non solo anche per il concorso degli altri partiti
Ma per
L'azione di fenomeni sociali più sotterranei più profondi di un'evoluzione di processi culturali che ci scavalcano e dei quali quindi non possiamo rivendicare con
Arroganza meriti che non abbiamo quindi è sempre qualcosa di di più profondo di più lungo i cicli della storia sovrastano i cicli politici governati dai partiti o dalle coalizioni di partito
Non vi è dubbio però che questa è oggi una società più aperta e più democratica di quella di quarant'anni fa
è una società nella quale la società civile è più forte di quanto non lo fosse quaranta anni fa
Sono più forti le organizzazioni sindacali solo più forti le associazioni di categoria solo più forti e più vivi i movimenti
Via cioè un'articolazione sociale con sbocchi politici
Con capacità di agire con forza soggetto quale come si dice vi sono mondi vitali come descritti dai nostri amici qualche anno fa
Che hanno un ruolo una dimensione e una capacità di influenza infinitamente superiore a quella che avevano quaranta anni fa quando il partito politico interpretava una società molto più inerte molto meno viva
Di quella di oggi a questo livello di organizzazione di comprensione di se stesso
è chiaro che
Questo problema pone questa situazione pone questioni ai partiti politici
Che non solo non è più soltanto
Strumenti per dare voce ai militanti e per elaborare un programma di azione comune
Ma debbono essere capaci di dialogare con una società più articolata più frantumata più competitiva
Più ricca di idee più capace di esprimere e di governare direttamente degli interessi settoriali
Però cari amici quando noi facciamo questa constatazione che già pone dei problemi ai partiti politici perché dobbiamo chiederci se siamo adeguati ad un compito di questo genere
Che non può risolversi diventando confederazioni
Di soggetti esterni guai sono immaginassimo che la soluzione trasformare il partito politico in una confederazione di organismi che esistono al di fuori del partito politico
Ma richiede una capacità di dialogo e di confronto sulle questioni e quindi di elaborazione programmatica molto più elevata di quella che hanno i partiti oggi
Però sull'altro versante a questa domanda cerca potenzialmente una risposta che è una risposta di contestazione radicale del sistema dei partiti
Ed è la democrazia
Così come noi l'abbiamo costruite conosciute ed è la risposta di una organizzazione neo corporativa del sistema politico
Che è inevitabilmente una risposta gerarchizzata tendenzialmente oligarchica fondata sulla prevalenza degli interessi forti
Che in qualche modo sapranno
Usando i mass media vendere
Il proprio interesse come interesse collettivo e convincere la gente che il loro interesse è un interesse collettivo
Ma lo fanno sempre sulla base di una concezione neo corporativa di una idea
Gerarchizzata della società che a poco a che spartire come l'idea democratica che noi abbiamo della società
Ecco un altro fronte sul quale emerge il ruolo dei partiti politici
Io credo che se facciamo queste considerazioni
E le riportiamo ad un ragionamento
Sintetico
Possiamo dire che
La crisi della democrazia
O dei partiti così come oggi noi li conosciamo
Lascia di fatto la strada aperta alla influenza crescente degli interessi particolari e soprattutto degli interessi forti
E credo che però da questa constatazione emerga un ruolo insopprimibile delle forze politiche in generale e poi di una forza politica Kia
Capacità di rappresentanza di interpretazione di mediazione come la Democrazia Cristiana
Di mantenere in piedi come punto di riferimento obbligato per la corretta e inevitabile dialettica sociale un interesse generali
Un sistema di interessi generali che sia ispirato
Dai valori della convivenza civile dell'essere insieme nella Società di perseguire un disegno comune in sintesi i valori della solidarietà
Io penso poiché una seconda riflessione oltre a questa degli interessi generali che soltanto la politica può produrre
E quindi soltanto i partiti politici possono produrre
Viene
La consapevolezza del fatto
Che viviamo dal punto di vista democratico
Una fase di profondo disagio per ora
La domanda
Di una democrazia sempre più diffusa e partecipata
Che è anche la conseguenza di questa
Crescita democratica della società civile
Partecipazione e responsabilità pluralismo sociale sono valori presenti
Di dare vita a dei governi periferici o centrali
Che siano sempre più capaci di efficienza che siano sempre più capaci di fare scelte di decidere e sempre più stabili nel tempo
Sono due esigenze cari amici che noi sentiamo emergere quotidianamente nella esperienza che facciamo nel partito o fuori del partito
Ma che sono tra di loro difficilmente conciliabili
E che i fatti hanno dato luogo nell'esperienza democratica degli ultimi anni a delle fasi difficilmente riconducibili a continuità come quella che anche in Parlamento è stata caratterizzata dal prevalere della cultura dell'assemblearismo
è quella che oggi è caratterizzata dal prevalere della cultura del decisionismo eppure è dalla stessa realtà sociale e politica che sono emerse queste due esigenze contraddittorie
Ed è rispetto a queste due esigenze contraddittorie all'ora
Che noi dobbiamo perché questo è il problema della politica di oggi
E non è un problema aritmetico è un problema assai più complesso
è un problema
Assai più impegnativo culturalmente
Da affrontarsi da risolversi che noi mettiamo insieme nel nostro dibattito interno anche in questi convegni
Il discorso sul rinnovamento del partito con quello sulla riforma delle istituzioni
L'uno e l'altro discorso solo due aspetti di un Comune approfondimento delle problematiche politiche degli anni che stiamo vivendo
Anche se poi non c'è dubbio noi che sono alla conclusione
Orientiamo queste nostre riflessioni al di là della problematica generale che riguarda tutto l'arco dei partiti come riferimento
Alla Democrazia Cristiana
E allora
Tre sono le riflessioni ch'io vorrei fare
La prima
Resta fondamentale l'ispirazione cristiana del partito
Dalle ispirazione cristiana emerge come dire una profezia una linea di forza
Nell'azione della Democrazia Cristiana la consapevolezza che la politica è organizzazione della speranza
E non principalmente organizzazione degli interessi
Riguarda cioè più il futuro che l'onnipresente anche se non c'è politica efficace che non che non guardi al presente
Ma la motivazione di un partito va al di là della mediazione tra gli interessi concreti
Che si contendono le risorse del presente deve guardare al futuro deve dare un senso deve essere un orientamento di marcia
Deve essere una linea sulla quale
Sia possibile dialogare con altri partiti senza essere catturati o consumati
Dai compromessi che sono la parte quotidiane
Della vita politica deve avere cioè questa forza di chiarimento
E questo coinvolgimento della coscienza
Personale e di gruppo che garantito soltanto da una ispirazione come è per noi di ispirazione cristiana una politica che sia
Limitata puramente alla gestione del quotidiano
Alla gestione degli interessi è inevitabilmente destinata a consumarsi con quell'interesse interessi con quel quotidiano e in ogni caso
Non la forza di coinvolgere attorno a sé stesse ai valori ai quali si sprinta che si ispira
La grande maggioranza della gente che credetemi per quanto pesino gli interessi alla fine in politica sceglie in base ad un disinteresse personale e ad un interesse di ordine generale io credo che faremmo un grande errore se catturati dalla forza degli interessi dimenticassimo la forza dei valori
E il disinteresse che alla base della scelta politica di milioni e milioni di italiani così come accade in tutto il mondo quindi vi è la necessità di questa ispirazione cristiana
Che non è e non porta né ha un'idea di partito clericale cioè di partito che usa del consenso o religioso attinidi proprio potere di parte
Ne ad un partito confessionale cioè ad un partito che diventa strumento di interessi religiosi che abbiamo alle nostre spalle una lunga esperienza
Che ha risolto questi problemi e credo che il dibattito di ieri abbia dimostrato come non sono questi i problemi che si ripropongono ma sono ben altri che sono quelli indicati prima di interpretare oggi
La ispirazione cristiana nel contesto concreto nel quale viviamo perché quelle questioni quelle tentazioni le ha risolte Sturzo poi De Gasperi e poi Boro
Si ripropongono dovremmo risolverle ancora noi perché sono momenti che attraversa lo ineluttabilmente qualunque discorso fatto da un cattolico impegnato in politica ma certamente non riguardano e non mettono in crisi la corretta
Ispirazione cristiana della quale noi parliamo
La seconda idea di riferimento è quella del popolarismo della Democrazia Cristiana
Che significa
Una impostazione che valorizza la dimensione personale il personalismo la misura dell'uomo nell'azione politica
Che rifiuta le concezioni classiste storicamente è stato soprattutto questo ma anche ogni concezione egoistica limitativa
Che rifiuta le tentazioni paternalistica e ed oligarchi che che si rende conto di dovere gestire un consenso complesso e contraddittorio
E credo che questa idea resti straordinariamente valida oggi
E vorrei dire che da questo punto di vista un partito popolare di questo genere appare come il più idoneo a coniugare insieme il discorso sul rinnovamento delle forze politiche e quello sulla
Riforma delle istituzioni che non può essere non è immaginata non è mai stata per noi considerata come una pura operazione formale come si è detto tante volte di ingegneria costituzionale ma deve corrispondere ad una concreta
Matura azione della situazione sociale
E politica del nostro Paese
E la terza ed ultima considerazione che vorrei fare che ci riguarda
è quella relativa alla esigenza sfuggendo ad ogni posizione il che sia o possa apparire dogmatica
O di riproposizione di vecchi schemi ideologici all'esigenza però
Di elaborare un programma di azione politica
Qualche altra forza politica da questo punto di vista con riferimento alla crisi del riformismo ha parlato di qualità dello sviluppo
Ma le anche per noi
Nel contesto al quale noi facciamo riferimento quella riflessione dobbiamo elaborare un programma politico in questo senso avere se non un progetto una capacità progettuale
Che riesca a coniugare le esigenze di innovazione di elasticità
Di trasformazione della società moderna con i valori ai quali ci ispiriamo ed in modo particolare con il valore della solidarietà sociale
Che riesca appare Dinoi
In una società che e così profondamente cambiate che si è così consistentemente aggregata al centro questo è un grande problema sul quale non posso conclusivamente che sorvolare però a fare di noi un partito che in questa realtà sa muoversi meglio con più efficacia con più coerenza
Di altri partiti
Ma senza cadere in logiche perverse senza perdere quell'anima popolare quell'attenzione
Agli strati sociali emarginati alle nuove povertà alle fasce messo in difficoltà dei processi di transizione che pure sono una realtà
Nella quale dobbiamo prendere atto e che in qualche modo è parte della storia dei cattolici democratici nel nostro paese
Queste sono le riflessioni introduttive
Che ho ritenuto utile fare mi auguro serva hanno al prosieguo di questo dibattito e mi scuso se sono andato forse nel tempo oltre quello che mi era concesso
Via
Con l'ampiezza di contenuti riassunto il termine complesso il titolo proposto politica
Adesso il dibattito organizzato nel modo seguente sono previsti
Sette interventi che saranno contenuti nell'arco dodici quindici minuti l'uno in maniera che il segretario nazionale posso iniziare a parlare verso le dodici e quindici dodici e venti
Prego quindi tutti gli amici che si succederanno tribuno di cercare di rispettare i tempi indica il primo il primo ad intervenire Gianni Prandini componente dal direttore centrale responsabile dal coordinamento del dei segretari regionali nonché per le politiche comunitarie
Incontri
Interventi chiariamoci qui seguito tutti gli altri un profilo culturale Cellini dubbia tensione morale con una domanda provocatoria
Le nostre esperienze le nostre storie personali
Come in quale misura si riconoscono si ritrovano si identificano nella testimonianza politica di intesa come servizio legittimato dalla nobiltà dagli ideali non vorrei che dinanzi alle cose dette e ascoltate
Provassimo un certo senso di disagio o peggio di estraneità quando appunto misurarsi con la distanza tra i principi e la quotidiana talvolta mortificante realtà nella quale siamo chiamati ad operare la politica è infatti non è una facile strada in ascesa
Per sua natura è contrasto confronto scontro e divisione
è uno degli impegni e dei servizi più assorbenti
E purtroppo a problema si aggiunge il problema l'impegno dalla politica non si misura unicamente sul parametro dalla testimonianza
Ma anche sul consenso e dunque la politica è sempre soggetta al giudizio della società civile è l'essenza stessa Della Democrazia che lo pretende
E tocchiamo così una delle questioni più dibattute
Perché su di essa è forte la sensibilità dell'opinione pubblica il rapporto cioè tra partiti e società
Rapporto messo sotto accusa per quello stravolgimento dalla funzione dei partiti è entrato nel linguaggio comune con il termine di partitocrazia
Ciò ci obbliga a porci il problema dalle nuove regole del gioco
E in una prospettiva di maggior respiro il problema delle riforme istituzionali
Io voglio dare atto qui a Ciriaco De Mita
Della passione dell'impegno tenacemente direi quasi testardamente dimostrato nel sensibilizzare il partito sull'indilazionabile risposte che dobbiamo alla società civile anche attraverso la costruzione di un partito nuovo già si è espresso in modo completo Guido Bodrato
La costruzione di un partito nuovo espressivo e nel contempo capace di governare le trasformazioni in atto
è l'obiettivo anche di questa Assemblea regionale
Riuscitissimo acaro Tabacci per quanto riguarda i messaggi che siamo riusciti a lanciare ma tutta da costruire poi
Voi dentro la viva e articolata realtà dal partito
Ed è su questo terreno che si impongono non solo le responsabilità della politica ma anche le capacità di tradurre quelle responsabilità nell'azione nelle scelte
Nella promozione e nella formazione di una nuova classe dirigente
Le spinte al corporativismo la frantumazione degli interessi la stessa politica dalle privatizzazioni conseguente alla crisi dello stato assistenziale
Sono tentazioni di reagire alla politica rincorrendo una nuova ideologia dal particolarismo
Ma la nostra funzione il significato della nostra storia della nostra presenza stanno proprio nel rifiuto di essere partito corsaro
Alla caccia di interessi disarticolati e non rapportabili a un progetto politico
Credo molto a una vicina forza costruttiva capace di rompere la spirale delle nevrosi dall'incomunicabilità
Questa prospettiva rappresenta il vero titolo di legittimità ideale della democrazia cristiana
Quale punto di riferimento e di orientamento del sistema politico italiano
E la ragione per la quale non ci lasciamo disorientare
Da campagne superficiali e di copertura di precisi interessi antipopolari
Campagne che in nome di una professionalità cura rispondono a vecchie logiche elitarie e classiste
Il partito può vincere sulle corporazioni o sul particolarismo solo se conserva una capacità di risposta di interpretazione di rappresentanza degli interessi generali
So bene che il concetto di interesse generale di difficile individuazione
Perché nella realtà ogni interesse tenda ad assurgere alla categoria di interesse generale
Eppure tocca proprio alla politica sottrarsi per prima le tentazioni dialettiche attraverso un processo di analisi egli proposta
Ed è qui che come forza di ispirazione cristiana riscopriamo tutte le potenzialità
Di quel valore
E venuto Ciaramelletti e la solidarietà una solidarietà tra le classi e i gruppi e poi una solidarietà da ricercare tra gli stessi partiti
Dipende da noi rafforzare la politica come gioco di insieme per quanto riguarda la statualità
E come ha corretto rapporto di maggioranza e minoranza per quanto riguarda il governo
Per questo sarebbe un imperdonabile errore
Oltre che un'ingiustizia verso le classi popolari e nei confronti delle zone dall'emarginazione sociale si assistessimo passivi all'INPS aggio dalla politica e dei partiti
Senza lasciarsi prendere la mano e scienza insistere più di tanto sui meriti storici acquisiti
Abbiamo le carte in regola per ritenere di poter orientare ancora anche per il futuro lo sviluppo della società italiana
Siamo un partito di veri valori e qui ieri nelle ho avuto un'ampia dimostrazione siamo anche un vasto e radicato partito di militanti e di quadri dirigenti
Che hanno onestamente cercato di tradurre in scelte politiche
Quelle idee quei valori anche se l'organizzazione talvolta ci fa difetto e da qualche tempo non sempre i nostri organi collegiali di partito lavorano e producono con continuità e con metodo
E certamente arduo la scommessa che abbiamo davanti e non sempre facile l'individuazione delle vie da percorrere ma in un'assemblea chiamata a riflettere sulle responsabilità dalla politica illuminata dalla coscienza secondo la Lucile affettuosa sollecitazione di padre Macchi
Credo ci debba con forza ribadire il servizio insostituibile dalla politica anche quando soffia la bufera delle polemiche della sfiducia della disaffezione su questo dato
Su questa distanza tra il pro il politico e il cittadino tutti dobbiamo ragionare non solo per ricercare responsabilità in negativo
Ma anche e soprattutto per individuare le responsabilità in positivo ossia quelle responsabilità che dobbiamo avere il coraggio di assumere fino in fondo
Non si tratta di definire agli sforzi che consente un armistizio
Non si tanta non si tratta di ricostruire equilibri perduti o compromessi quanto piuttosto di riconciliare la società con la politica
Non mi interessa internet prioritarie discorso sui meccanismi mi interessa ribadire una convinzione un'idea Chieri Sonata anche in questa Assemblea
Una rinuncia alla politica è una rinuncia alla stessa organizzazione sociale
La politica non è un lusso un privilegio per pochi e anzi un dovere
Un dovere di libertà di democrazia di crescita e di sviluppo
In questa assemblea nella quale insistenti sono stati i richiami alle citazioni del pensiero di chi alla politica dedicato le energie migliori
In questa Assemblea aperta al prezioso contributo di docenti universitari di sacerdoti dall'indubbio prestigio culturale
Trovo pertinente calzante una riflessione che recentemente ha fatto padre Sorge
Se i cittadini sono il terreno su cui poggia lo stato sociale
I partiti hanno una funzione non meno essenziale da svolgere simile a quella che il fusto svolge nella pianta
Infatti la nostra Costituzione riconosce ai partiti una duplice funzione
La prima che potremmo definire di iniziativa e la funzione di concorre a determinare la politica nazionale
La funzione cioè di raccogliere e coordinare le istanze vive della base sociale per tradurre in domanda politica organica
Ciò implica l'altra funzione dei partiti
Quella di mediazione tra la società e le istituzioni pubbliche
Ai partiti infatti è demandato il compito di incanalare guidare le trasformazioni sociali nell'ambito dello Stato e del bene comune
E ciò in partiti fanno educando politicamente i cittadini e offrendo loro lo strumento per partecipare attivamente alla formazione e al controllo delle scelte politiche
è certamente un'enunciazione di principio ma da essa deriva una conseguenza capitale
Se ripensiamo al ruolo costituzionale dei partiti prescindendo dalle deviazioni cui vanno soggetti e che è nostra responsabilità a correggere se ripensiamo anche alla nostra personale esperienza
Dobbiamo concludere
Noi con degli processi sommari e strumentali ma con la prospettiva di una rivitalizzazione dei partiti
Che rimangono lo strumento fondamentale della democrazia rappresentativa della partecipazione popolare
E tanto vero che è possibile stabilire un'equazione
Se impartiti funzionano bene e godono buona salute il sistema vive e prospera
Se i partiti entrano in crisi il sistema si blocca ecco i termini reali del problema che dobbiamo chiarire e risolvere nei lavori preparatoria all'Assemblea nazionale
E di fronte alla stessa società italiana
Non dobbiamo avvertire
Quasi un senso di colpo una sorta di complesso di inferiorità rispetto alla ricchezza dal contesto dal contesto sociale
Non dobbiamo sentirci ostacolo alla modernizzazione del Paese e non lo saremo se il partito avrà una struttura non ferma nei luoghi e nel tempo
Non giocata su un solo argomento non condizionata da meccanismi che impediscono meglio soffro però il pluralismo e la circolazione delle idee e degli uomini
Noi non chiudiamo gli occhi davanti ai nuovi scenari sociali ed economici guardiamo al futuro comunque la tensione che ci ha sempre uniti nei momenti difficili e nelle svolte cruciali della nostra storia
Con la convinzione che la politica rappresenta pur sempre la risposta organica e democratica alle domande tendenzialmente disorganiche potenzialmente anarchiche
La scommessa assume un forte significato nel riferimento a un quadro di valori al ai quali si è puntualmente richiamato Tabacci nella sua brillante introduzione
Sono i valori che coinvolgono tutto l'uomo nella sua dimensione personale e comunitaria laica e religiosa
La politica non è il regno dal puro pensiero ma neppure quello dal puro potere la politica e l'una e l'altra cosa insieme
è un pensare il governo non solo delle cose possibili ma dalle cose che riteniamo giuste
E che tali sono per la nostra matrice culturale cristiana e popolare
Grazie alzarmi Prandini diamo la parola adesso a Gianni Fontana dirigente organizzativo nazionale voglio ringraziare Gianni Fontana perché presente anche qui a Milano e sappiamo che in larga misura si sta sobbarcando il compito di coordinare queste assemblee regionale la parola Gianni Fontana
Cari
Amici della democrazia cristiana della Lombardia
A voi
Agli amici della stampa
Che stamattina hanno manifestato una certa sorpresa
Per la qualità
E la riuscita di questa iniziativa
Che con grande intelligenza politica
è stata posta in essere
Da Bruno e da tutta la democrazia cristiana lombarda
Voglio dire che questo contributo
Che è stato offerto e che viene offerto da questa Assemblea
Non costituiranno
Un episodio isolato bello gratificante ma isolato
E se lo diventerà parte integrante portante
Di tutto il dibattito politico che è in corso nel Paese in preparazione della Grande Assemblea Nazionale organizzativa della prossima primavera in conformità
Alle indicazioni emerse nel diciassettesimo congresso del partito
Il tema
Di questa mattina come ha ricordato bene Guido quello della risposta della politica sollecita in ciascuno di noi prima di tutto una riflessione
In che misura in quale spazio
è possibile che spazio ha una risposta della politica
A me pare che come è stato qui sottolineato
La risposta della politica è stato sottolineato da Giussani da padre Macchi
Per riqualificare la politica
Mi pare che possa partire da un discorso sull'uomo
Da un discorso sull'uomo e sulla sua soggettività politica
L'uomo soggetto libero
Protagonista della sua storia umana chiede che non sia violata la sua libertà
Distrutta la sua identità mutato il suo progetto umano questo è quello che ci diceva ieri non Giussani
L'uomo reclama la propria centralità cioè una politica propria alla sua dimensione
Questa è la rivendicazione
Che spunta in maniera del tutto nuova e dirompente dal mondo cattolico
E che anche ieri è stata qui evocata e altamente qualificata
è l'uomo
Now farà go nella massa
Nelle corporazioni e negli stessi partiti politici che sembra dominato
E sostituito da poteri che nascono fuori di lui e talvolta contro di lui era ambiguità della rivoluzione tecnologica alla quale sta mattina Guido Bodrato ha accennato con profondità
Risposta della politica allora
Potrebbe essere è
Io credo in primo luogo
Il tentativo di riqualificare la sovranità popolare
Sovranità popolare che deve passare da mito dargli situato utopico dell'utopia che faceva muovere contro il principe
Ad un recupero dell'istanza partecipativa autentico concreto recupero della corresponsabilità dell'istanza partecipativa
Il valore della partecipazione politica va riproposto quindi anzitutto per un recupero della soggettività politica dell'uomo
E quindi per un rilancio di una democrazia meno affidata sovrastrutture ideologiche di gruppi e di potere
Noemi in diciamo questa società minaccia di trovarsi di fronte ad una contraddizione
Da una parte un pieno di consenso e dall'altra un vuoto di partecipazione
Un pieno di consenso ed un alto disinteresse politico
è su questo piano che il partito politico si deve interrogare
Può accontentarsi esso di un consenso tradizionalista di tipo costrittivo per assenza di alternative
Di opportunismo di tipo emotivo o di tipo clientelare
Se queste considerazioni hanno un fondamento
Dobbiamo domandarci fino a che punto lo squilibrio questo squilibrio può continuare
Io non sono certo un profeta
Neon sufficiente immaginazione
Per pensare quali altre espressioni di mobilitazione politica possano prendere iniziativa ma una cosa è certa
La decadenza della politica
Ha generato e genera una mentalità critica di tipo qualunquisti dico e fa germinare la Pesa di contestazioni spontanee pilotate per soluzioni forti
Contro la decadenza
Varni fondata la partecipazione
Noi non ricerchiamo scorciatoie di grandi riforme che portano ad esaltare espressioni presidenzialisti che e a ridurre il ruolo della democrazia di base nel Paese
Rifondare la partecipazione significa porre la questione del partito
Beh il suo ruolo del suo modo di essere della sua isola spirituale insostituibilità come soggetto politico fondamentale
Nelle democrazie moderne
Significa lavorare per un partito rinnovato nello stato rinnovato riconoscendo come ha ricordato Guido
La indissolubile connessione trarne innova amento del Partito il rinnovamento delle istituzioni
Partito
Senza supporti ideali senza la sollecitazione del suo magistero sociale sia Reina nell'Est sabbie dell'ambiguità
Il suo profilo si confonde con quello di altre formazioni politiche povere di contenuto e povere di entusiasmo
Su questo piano
Che si restituisce al soggetto politico ciò che è stato tolto ho dimenticato alienato da una carenza di diritto interno
Da una forma disgregato impedì dialettiche di fazione
Da un senso di scetticismo verso il contributo della gente comune
Perché parlare del partito politico significa in primo luogo sollecitare una nostra forte autocritica
Partito rinnovato è impegnato a riconfermare nelle opzioni politiche concrete la propria identità popolare
è stato parlato ieri ne parla ovunque il segretario politico a popolare
Per che spesso eh eh vuol restare omogeneo a quel tessuto che non si lascerà guidare da crescenti appetiti di tipo edonistico e consumistico
Non si lascia sedurre dal movimento dal movimentismo ora di Calista perché conosce le giuste relazioni con le cose
Il prezzo del rischio della fatica il prudente calcolo delle possibilità
Ancora il partito rinnovato e il luogo della selezione della classe dirigente al cui fondamento stalla solidarietà e non la conflittualità che la distrugge
Un partito decadente non forma classe dirigente e la democrazia si arresta
Il bisogno di classe dirigente e non di una classe dominante capace comunque di gestire un po'di potere
Ma una classe dirigente in grado di interpretare di rappresentare è un'esigenza interna ed esterna al partito
La società infatti ce lo ricordava ieri Bruno la società infatti vuole essere rappresentata a livello più alto e la classe dirigente deve essere sempre in grado di farsi riconoscere
Il dibattito del diciassettesimo congresso nelle conclusioni dello stesso segretario è emerso chiaramente che è un partito che si pone questi obiettivi
Deve essere sorretto da una struttura che lo renda capace di presenza capace di interpretazione Ca'piace di dialogo capace di rappresentanza
In schianto senso una rivalutazione della cultura organizzativa dentro al partito
C'è più cultura in una scelta organizzativa
Che in tante enunciazioni ecco ideologiche
Senza la struttura del partito diventa una specie di corpo che galleggia nel vuoto che slitta sulla realtà non si fa luogo né di partecipazione di produzione politica
Resta quindi privo di contributi da parte delle componenti più qualificate della società
Ecco perché la struttura diventa condizione per la realizzazione del progetto politico
Verso la conferenza organizzativa
Deve camminare tutto il partito perché tutto il partito deve sentirsi protagonista del suo nuovo profilo
Delle sue nuove strutture dei modi e dei criteri di vita interna delle sue relazioni con i dati più significativi del Paese
L'appuntamento di primavera
Viene preparato da un intenso piano di mobilitazione di tutto il partito
Sono in atto come ha ricordato Guido
Tutte le assemblee regionali dalle delle quali questa vostra della Lombardia rappresenta una manifestazione di alto valore di elevata qualità
Cui seguiranno quelle provinciali e quelle di sezione ognuna ragionando di cose comuni e ciascuna portando la propria specificità
Il prodotto di tutti questi incontri
Che dibattono questi temi troverà spazio di analisi di verifica di sistemazione nella conferenza organizzativa da cui dovranno uscire
Sia le linee del progetto politico sia il disegno di rettifica e di rinnovamento della struttura
Nessun contributo deve andare perduto
Lo spazio non è riserva di qualcuno ma è di tutti
Si tratta di una grande prova di coerenza con la nostra storia con il nostro mandato congressuale si tratta di misurarci con i profondi rapidi ed estesi i mutamenti della società che qui sono stati evocati
Si tratta di dare la nostra risposta come è stato detto
Alla crisi della politica il nostro contributo alla riconciliazione del paese con la politica
Il punto di partenza
La periferia nella convinzione che una politica dal basso non risolve certo la questione politica ma costituisce elemento essenziale per un tempo nuovo della politica
Io sono convinto
Che era periferia giocherà ed i primi elementi ne sono una testimonianza giocherà le sue carte per il rinnovamento in maniera per molti inaspettata
E tale da dimostrare PSI sollecitata è in grado di essere capace di esprimere forza e linea politica
Quella della prossima primavera non sarà pertanto una conferenza di élite illuminate
Il suo successo non dipenderà dalla galleria dei protagonismi ma dalla disponibilità quotidiana quell'impegno che spesso non fa notizia
Ma che è capace di incidere nel tessuto delle realtà locali
La linea che guida il partito
Nella mobilitazione di tutta la realtà politica mi pare che possa essere colta nell'arco di alcune Brevi preposizioni
Che costituiscono motivo di particolare approfondimento in occasione delle prossime assemblee provinciali e sezionali e pertanto le accenno solo con grande sinteticità
Si tratta in primo luogo di conservare quanto di positivo è presente laddove le cose funzionano il patrimonio di militanza un patrimonio ancora vasto e da non sottovalutare
Secondo rettificare
Quanto può prestarsi ad essere Corvetto da una dimensione nuova
Penso alla centralità delle sezioni territoriali da riqualificare da razionalizzare
Da rendere funzionanti alla recupero al rilancio ancora ma anche qua rettificando delle sezioni d'ambiente perché siano rispondenti veramente alla Società delle nuove professioni dei nuovi mestieri
Terzo rinnovare rinnovare laddove la decadenza compromesso l'ideale è struttura e classe dirigente
Penso al tesseramento al modo di accesso al partito
Dove in alcuni casi
C'è una presenza eccessiva di amici e in altri casi magari amici che vorremmo fossero con noi trovano difficoltà ad entrare dentro la Democrazia Cristiana
Penso al diritto del Pandit partito anch'esso al ripristino della pienezza di vita democratica nel partito
Penso alla necessità che le donne che l'elemento femminile abbia più spazio e più peso dentro la Democrazia Cristiana un partito primo un partito primo carente dell'universo della sensibilità e della cultura femminile è un partito povero
Da ultimo sperimentare
è il compito che rappresenta la novità della proposta organizzativa
Ed è composto da quattro linee direttrici
Primo i nuclei di seggio
Nuclei di seggio come struttura
Adeguata
A interessare
A interpellare attraverso questionari cinque inchieste il nostro elettorato di base il nostro elettorato di appartenenza
Con il quale in larga misura abbiamo perso ogni tipo di concrete di contatto reale concreto spicciolo
Entrare in collegamento con questo elettorato quindi il nucleo di seggio non si che si appoggia alla sezione territoriale costituisce una struttura permanente e non un momento legato alle sole occasioni elettorali
L'assemblea provinciale degli eletti come occasione attraverso la quale tutti i nostri rappresentanti nelle istituzioni si trovano insieme per verificare la loro capacità di adeguamento programmatico e per recuperare un rapporto di unità politica forte tra il partito di istituzioni
La sanzione di animazione culturale e politica
Che intende richiamare la cultura ad un impegno di servizio sui grandi temi emergenti attorno a cui si innesta al dibattito politico si mobilitano le intelligenze più sensibili non cultura chiusa in una sezione elitaria
Mai iniziativa impegnata nel fornire al partito tesi e ipotesi in vista di un arricchimento della sua elaborazione programmatica e per un incremento qualitativo e qualitativo della militanza
Da ultimo e ho finito
La Commissione cittadina sulla qualità della vita
L'esperienza di ciascuno di noi è un documento
Di cui di come lo spazio umano diventi sempre più piccolo
Ciò significa povertà di spazio abitativo di spazio culturale
Povertà di tempo liberato non per consumare i prodotti della produzione ma per dedicarsi alle giuste rivendicazioni del corpo e dello spirito
Ai bisogni della famiglia e della comunità civile
Si dice che ogni progresso ha il suo prezzo certo
Ma non c'è progresso senza promozione di una vita più umana
Il mondo cattolico
Con le sue avanguardie e Attraverso le sue cattedre di prestigioso magistero
Sollecita continuamente con severità il diritto alla vita non solo di fronte all'olocausto delle nascite e alla frantumazione delle famiglie ma su tutte le questioni dell'abitato umano
Che colgono l'esistenza in tutto il suo arco dall'infanzia sino all'ultima soglia della vita
Problemi del lavoro dell'emarginazione dell'informazione e della sanità
Problemi di quelle realtà improduttive degli anziani degli handicappati e di tutti coloro che senza speranza fuggono la vita
Questo scenario non può trovare il partito indifferente o pronto a utilizzare in chiave propagandistica queste situazioni di dolore
è sulla sensibilità nell'indicare nel promuovere iniziative su questi temi che si manifesta concretamente
E non con stanchi e ripetitivi slovena virtuali la nostra ispirazione cristiana e perciò anche la nostra vocazione popolare
Essa deve costituire quindi
Per fissare stabilmente nella struttura del partito quel recupero di consenso ed immagine che è stato acquisito certo come indennità ci ha detto anche al Congresso non partiamo da zero
Ma è anche vero che questo credito di attenzione che è stato aperto nei nostri confronti credito di credibilità non durerà in eterno
La disponibilità del nuovo è prima di tutto prima che un fatto politico è un dato rilevante sul piano etico delle conoscenze
è la consapevolezza che la politica non va affrontata attraverso le categorie dell'egoismo
Significa capire che la politica soprattutto rivolta a creare le condizioni della speranza per un futuro più giusto e più umano
In questa direzione per quanto spetta a lui senza indugi intendiamo camminare
Al grande fontana
La parola a Maria Eletta Martini
Che responsabile
Del coordinamento
La presenza nel mondo cattolico per la violazione accertata del partito con Maria eletta Martini ringrazio anche le numerosissime amiche della Democrazia Cristiana che hanno partecipato al convegno rilevò come il contributo di Maria letto si aggiunge tra quelle di Maria Pia Garavaglia
Di Ombretta Fumagalli Carulli che nella giornata di ieri hanno portato un contributo non ornamentale
Ma direi molto inserito e costruttivo nel dibattito proposto dall'Assemblea regionale dodici lombarda la parola Maria eletta Martini
Quelli di noi che hanno seguito da ieri di questo dibattito perché è stato Bari io e non ripetitivo credo che abbiano potuto verificare la opportunità di questa iniziativa in sé perché giustamente è stato detto il tema del rapporto tra fede e politica non si esaurisce mai
E anche per il fatto che si presente vuole essere una risposta anche se parziale alle sollecitazioni poste dalle impegnative iniziative della Chiesa ambrosiana che sono culminate nel convegno Farsi prossimo
Questo è un modo corretto di rapportarsi come partito politico di fronte al ad una iniziativa ecclesiale rivolta verso tutti
E a ripetuti inviti telepate di questa chiesa per riflettere tra di noi e per prendere a un decisioni nella nostra autonomia
Voi consentite a me che non respiro l'aria di questa Regione una riflessione entro la quale collocarvi se lo credete con la vostra specificità
Anzitutto vorrei dire che tutta l'Italia anche per questo tema non è uguale
E che allora conviene sempre di farci ai documenti conciliari che impegnano tutti i cattolici per un fondamento dottrinale importante quando definisce l'animazione delle realtà temporali come compito specifico dei laici quando precisa il ruolo delle comunità cristiane in questo ambito quando parla della impossibile commistione tra credenze religiose scelta politica
Tra messaggio ecclesiale e strumenti dell'uomo dai quali conseguono non già necessariamente la diaspora ma certo il pluralismo per i cristiani di fronte alle scelte politiche
Non la traduzione immediata di messaggi universali nell'operare politico a cui si giunge attraverso una mediazione culturale
Che tenga conto dei tempi dei luoghi delle condizioni di uno specifico paese
Quelli Dinoi che poterono vivere la stagione del Concilio e fu una grande ricchezza ricordano come queste affermazioni
Che avevano il pregio di una grande chiarezza e Cat confermavano l'insegnamenti dei nostri maestri politici cito non non a caso Sturzo De Gasperi poi Moro
Rendendo giustizia alla scelta politica dei cattolici democratici né integralisti né clericali non pensavano che saremmo arrivati al distacco dalla politica
Al rifiuto le radici dei nostri amici alle dichiarazioni ufficiali di associazioni cattolici importante cattoliche importanti di apoliticità
Che significò poi assai più che autonomia dalla DC
Il rifiuto della politica
Attraversa è a partita confessato Onno in questi ambienti dal rifiuto verso la democrazia cristiana
Allora vorrei dire solo per sintesi e mi scuso dello schematismo perché i tempi sono brevi quali mi sembrano essere i perché di questa esperienza che molti di noi hanno anche dolorosamente vissuto per proporre poi in quella che credo possa essere oggi la nostra risposta politica
A questo mondo così variegato ma accorsi anche più vivo di ieri che si definisce il mondo cattolico
In parte credo che anche questo Mondolfo fu coinvolto nella ventata Asti anti istituzionale del sessantotto contro la Chiesa istituzione contro la guida della politica alla quale in Italia erano i cattolici tutti oggi siamo disposti a dire che la politica tutta la politica non solo noi
Non ebbe la capacità di dare risposte scoprendo quell'anima di verità che il nuovo sia pur tumultuosa mente prorompente o nascondeva
Quando le donne i giovani lavoratori parafrasato malamente un un ferimento di Moro reclamavano al Congresso maggiore libertà e maggiore dignità
Tutti noi sappiamo e partecipiamo al dibattito in corso da anni ormai sui rapporti tra partiti istituzioni da un lato e società civile dall'altra
E sappiamo l'abbiamo sentito dire ieri che il problema e il sospetto è quello del prete potere dei partiti o della politica
Allora questo nostro mondo nel più desiderosi comunque di intervenire si scoprì Società Civile
Mentre rimaneva non per molti come un paravento
Per ad da alla presa di distanza dalla politica quella scelta religiosa che fece l'Azione cattolica
Dico un paravento visto che il presidente cui si deve lo statuto che sancì questa scelta religiosa Vittorio bacile
Divenne immediatamente consigliere comunale di Roma per la democrazia cristiana e fu ucciso essendo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
Per questo ho parlato di un paravento una uccisione che il cardinale Martini definì in una bellissimo ricordo di Bashir lei
Un martirio laico dicendo non dovuto alle sue convinzioni religiose ma all'impegno civile di un cattolico e lo poneva emblematicamente come una storia da seguire
Io non voglio addentrarmi nella questione se esista o no un primato della Società sulla politica e sei e ritornò a Toniolo presentato anche recentemente dai nostri amici come un ritorno alle origini del movimento cattolico
Non ci debba far ricordare di una collocazione storica oggi cambiata e perciò non più così immediatamente ripetibile
Da quando Toniolo insegnava queste cose e da quando si muoveva il movimento sociale dei cattolici imita
Questo movimento nacque contro la politica dominante semplicisticamente potremmo dire che nacque contro lo Stato
Per motivi proprio legati all'essere cattolici il diritto di divieto di votare e di essere eletti l'esercizio introduttivo della politica
Fumo
Il divieto fu esercitato da un'altissima carica il non expedit è di un Papa Pio decimo e giunse quasi fino alla vigilia
Della guerra quindici diciotto parallelamente a quando nel Paese si allargava il suffragio universale
Allora il modo di collegarsi del con la gente con i bisogni della gente
Fu individuato nelle opere quelle che tali anche ieri sono state ricordate e gli operai e i contadini che si riunivano nelle leghe bianche
Nelle cooperative nei si istituirono e circoli culturali storicamente il cattolicesimo ha costituito la socialità ha sempre costituito lo spazio civile dei cattolici
Ma i tempi di Toniolo e delle leghe bianche è lontano
C'è stato in mezzo il Partito Popolare
Da quando i cattolici costituirono lo dichiarò Sturzo un partito nazionale
C'è stata la cacciata e poi dopo la guerra il re ingresso dei cattolici nelle strutture dello Stato
Anzi al vertice delle istituzioni c'è stata una lunga teoria di cattolici sei restaurata al istituzioni intendo nazionali e intendo periferiche degli enti locali
Si era instaurata quella che ancora oggi si contesta come la egemonia democristiana
Allora lo Stato non più nemico ma i cattolici alla guida dello stato perciò il ritorno a privilegiare il sociale
In un clima di libertà garantito non solo delle leggi ma nella pratica e nel rispetto della dialettica che si esprime è certo quello che Maria Pia Garavaglia ha delineato ieri
Ma c'è un giudizio complessivo contro la politica si parla e si è parlato di fallimento dell'esperienza politica dei cattolici
Non volendo per convenzione per pudore o per l'impianto scegliere altra collocazione politica che non fosse la DC
E l'impegno nel sociale la scelta dell'impegno sociale delle opere valide in sé dobbiamo dirci che è stato anche un rifugio dopo il rifiuto della politica
Esprimendo giudizi di valore legati alla tematica più in generale
La positività della Società e la negatività della politica di Mentana dimenticando che la classe politica in genere in un regime democratico è lo specchio della società che la esprime
Rimando alle introduzione alle primissime parte la primissima parte della introduzione di Bodrato
Ma partendo da dati questa è questa opposizione tout court alla politica partiva da dati non propriamente inventati le nostre incapacità l'elenco subito generalizzato di episodi di corruzione
Di gli scandali di convivenza con poteri occulti e criminalità organizzata un intreccio morale e politico
Al punto che se teorizzata l'inesistenza o comunque che era bene che non ci fosse di una progettualità politica dei cristiani quante volte è già stato ricordato anche stamani
Ci si è rimproverata la qualificazione di Cristiano ad un partito politico
O i preti della mia regione
Quante volte ci hanno detto che vedevano nella democrazia cristiane nell'eventuale loro adesione a questo partito un ostacolo quasi un diaframma a raccordarsi con le loro popolazioni
Allora dani mansione del sociale le cooperative il volontariato le opere in genere sono Ascierto sorte per volontà di presenza vicino ai bisogni della gente e questo è un fatto altamente positivo
Ma anche un quel rifiuto dalla politica di cui parlavo prima un'analisi attenta di questo mondo
Che non a caso nelle sue espressioni più vivaci si carica di contestazione alle istituzioni
Faceva dire a monsignor Nervo che se ne intende
Che cattolici e non molti gruppi di volontari sono nati nelle nell'inizio degli anni settanta sessanta sessantotto era vicino rigettando insieme politici e istituzioni ora nella versione più recente i volontari si assumono il ruolo di cambiare società e istituzioni
è vero
Che mentre il vostro cardinale parla di politica come atto di carità un docente in una delle vostre università
Ha scritto i primi di dicembre sul Sole ventiquattro Ore dopo un attacco indegno Moro che i cristiani non possono fare politica perché lo dice anche quanto
Ma è incerto è vero questo ma è certo che c'è oggi una maggiore disponibilità nei nostri confronti dal rifiuto pur con molti distinguo mi pare siamo all'altezza
Che convinca che la politica dei partiti e delle istituzioni non è uno ingombro superfluo mai la risposta alle attese della gente
Ho detto ho accennato alle motivazioni che a me sembrano ma ce ne saranno anche molte di più e più precise e questo distacco che poi ha teorizzato forme di diverse di presenza per dire che allora l'atteso la il morso impegno è nelle risposte che possiamo dare
C'è un'attesa alle risposte che daremo ai bisogni delle persone che la presenza nel sociale consente a questi nostri amici di percepire c'è una sensibilità per i problemi legati al valore della vita umana ma ad esempio il tema della pace coinvolge di più
Ci sono i poveri e soli gli handicappati tossicodipendenti carcerati ieri per questi c'era un aiuto silenzioso
Ora oltre quello che continua ad essere c'è la denuncia c'è la richiesta e si si questi organismi dicono di essere la voce di chi non ha voce
E allora i problemi delle donne già in sé angustiati tra maternità e lavoro gente senza casa i giovani senza lavoro
Obiettori di coscienza al servizio militare traffico di armi nucleare sono tempi di cui queste organizzazioni parlano convivono in è questo mondo così variegato posizioni di conservazione e atteggiamenti di denuncia assumono come si suol dire una dimensione pubblica si estende a me pare quella soggettività politica che per quelli che non hanno paura delle parole significa proprio fare politica
Che contestando in questo modo ai partiti la rappresentanza esclusiva della politica gli strumenti di partecipazione che abbiamo previsto per legge negli anni Settanta intendo la scuola intendo i servizi hanno mostrato la corda
Ma questa nuova soggettività la reclama di fatto e viene esercitata nella realtà
Spero spesso con una buona dose di Renis morto il tutti insieme in sovrapposto alle divisioni ai contrapposto alle divisioni dei partiti
Mete manifestazioni per la pace per il nucleare non a caso la FIGC proprio in questi giorni ripropone un largo unitario movimento dei giovani
Cattolici compresi come da tempo lo ha proposto per le donne
Il colloquio eh
Dunque
Inizia il colloquio è dunque iniziato con la contestazione spesso oggi colloquio contestazione sono immediatamente con gli enti locali di qui il banco di prova delle nostre proposte dalle nostre capacità di risposta alle denunce
Sapendo che la politica comunque risponda deve dare per scontato che non contento non contesta non contenta tutti in perché anche questo mondo e sui problemi largamente pluralista
Allora il nostro rapporto se e quando c'è ed auspicabile che sempre più ci sia deve anche aiutare a capire
Le difficoltà per tradurre in atti concreti le speranze
Il passaggio dalla profezia la politica nonché quella che la politica a come compito essenziale di comporre esigenze diverse giacché la sintesi è proprio della politica
Ma occorre non solo Lillo dare l'illusione ma realmente ascoltare e tentare il coinvolgimento quando è possibile sui problemi concreti per creare sempre che sia possibile una cultura comune che poi il partito eserciterà per la proprio conto le associazioni per proprio conto i sindacati per proprio conto
Io non sono d'accordo con chi dice che la risposta dei cristiani politici in una società secolarizzata è solo il diverso comportamento morale anche se questo è essenziale e se a me pare che sia sta egli che sia stato una delle motivazioni e delle cause della nostra decadenza di credibilità di fronte al mondo cattolico
Ma è una risposta legata a valori che certo la politica non crea ma che alle secondo anche i richiami che Barbiellini Amidei ci ha fatto ieri esistente e può aiutare a distruggerli o esaltati una risposta rispetto non strumentalizzazione un servizio di informazione
Io ho letto in una recente ricche inchiesta di milanesi sul comportamento dei giovani
Che l'atto per l'ottanta per cento dieci ad interessarsi alla politica e indica i grandi temi la pace la casa il lavoro ma solo il tre per cento si iscrive ad un partito
Il che significa che la forma partito e la trasparenza ed efficacia delle istituzioni sono in discussione perciò non è inutile per riflessione su quelle che noi chiamiamo anche le nostre vicende interno
Senza contare poi il disinvolto il giudizio al negativo anche per gli adulti che tutti i partiti sono uguali
O che come in un congresso recente si è detto bisogna superare la divisione dei partiti in uno sforzo aggregante sui temi in quel caso del riformismo
Ho quasi finito non vorrei cadere nel dilemma tra se esista un primato della politica o un primato della società ma certo la dignità e l'autorevolezza della politica sta insieme nel riconoscere i propri limiti
Nella sua capacità di riconoscere l'autonomia della società e le sue articolazioni nel valore di ogni messaggio culturale cui spetta il termine specificatamente religioso appunto di profezia
Ma insieme di a vere capacità forza e riconosciuto potere dovere di fare sintesi di queste valore
E di creare esperienze non tanto con piccole leggi ma creando il quadro di libertà nel quale i diritti delle persone delle loro formazioni sociali si muovono
Tutti credo abbiamo oggi esperienza di maggiore disponibilità nei nostri confronti degli ambienti cattolici almeno non più o rifiuto pregiudiziale
E sappiamo che la intensità di questa disponibilità è ambiente per ambiente diversificata secondo i nostri locali atteggiamenti vuoi per le scelte politiche vuoi per il comportamento credo si sommino insieme anche la delusione di esperienze che i cattolici hanno fatto in altri partiti ricordati cattolici nelle liste del Pci la scelta socialista di qualche associazione
Partito in cui non hanno potuto fare altro che appiattirsi sulle posizioni dei capi
Anche di fronte a problemi come la legittimazione dell'apporto che avrebbe potuto suggerire un diverso atteggiamento ma certo e alcuni lo dicono che questo nuovo diverso atteggiamento non osa andare oltre per ora sia derivato anche da molti recenti da movimenti recenti avvenuti in casa nostra
Intendo scelte politiche
Certo da completare ma realtà ma iniziate non solo moralistiche contro mafia OP due contro abusi di potere o contro corruzione politica centrale e periferica o per uscire dal nostro piccolo chiuso un po'presuntuoso per aprire porte e finestre a tutti come in questo caso sì vuol fare per riflettere prima ancora di richiedere un consenso ma allora se il discorso del partito delle scelte bisogna che su questa strada che è il rinnovamento vero ci muoviamo tutti non basta anche se molto autorevole la posizione del segretario del partito
Anche perché non so se un'ulteriore delusione non potrebbe far tagliare definitivamente i ponti
Verso un mondo cattolico articolato diversificato ma più vivo più esigente e anche più presente sul piano civile di quello che non era ieri
Tutti noi per quello che questa realtà realtà presenta per la nostra storia per noi stessi come persone come gruppo non possiamo fare errori
Per il che il problema non è un solo un consenso quel potrà esserci e non anche se per un partito importante ma una rigenerazione continua alle fonti ideali che valgono sì per la politica ma soprattutto per la vita
Vorrei riprendere
Molto brevemente
Quella che mi appassionava terza riflessione dell'onorevole Bodrato
Quell'immagine
Che appunto nel suo discorso ricorreva e con un'incidenza dei grande rilievo
L'immagine della città informatica
Che esseri ricordiamo bene è un'immagine che passata anche in diversi discorsi del pomeriggio di ieri e mi riferisco in particolare
Al discorso di Betty tiene di Cesare e anche a quello per alcuni aspetti inquietanti di Martini
Ieri abbiamo anche inteso per nostra consolazione
Dall'emergere o del recupero di i grandi temi o dei grandi valori di tradizione cristiana anche nel campo della noncredenza
Io credo che tuttavia dobbiamo con tutta sincerità giungere che certa la ripresa di questi valori può dare slancio alla nostra presenza storica
E che tuttavia questo slancio potrebbe mentre sta ripiegarsi su se stesso
Se non sapesse
Confrontarsi con la crisi con una crisi storica dalla quale viviamo
E che non ritengano una crisi congiunturale di semplici emergenze ma che forse va contrassegnata come una crisi epocale come una crisi strutturale
Esatte parlando del nostro tempo
Non li usiamo con frequenza sempre maggiore l'espressione che dice di un'età post industriale si tratta ormai di un luogo comune
Che la nostra coscienza storica ripete con ovvietà o con una convinzione del tutto scontato
E non a torto se si pensa all'Espace all'espansione crescente appunto della tecnologia informati
Ci è stato insegnato che un'età storica può ben essere definito in forza dei mezzi di produzione e non c'è dubbio che i processi meccanici della macchina industriale
Si vanno oggi via via trasformando in forza di sistemi informatici sempre più sofisticate e complesse
Le conseguenze di questa trasformazione sono come noto enormi sul piano del lavoro ma anche sul piano dei nostri moduli conoscitivi
Non si tratta di un semplice incremento di possibilità non si tratta di un mutamento puramente quantitativo
Ciò che va mutando anche queste facile notarlo e almeno per un verso proprio rapporto di produzione la meccanizzazione industriale aveva com'è noto già largamente sostituito l'uomo sia come forza motrice sia come forza produttrice
E in questo senso aveva rivoluzionato l'intero tessuto sociale
La trasformazione informatica vanno va oggi molto più a fondo
La presenza produttiva dell'uomo e destinata ad essere drasticamente ridotta e non soltanto in senso fisico
E infine alla stessa progettualità la stessa forza dalla mente che in misura sempre più larga può essere oggi delegata ai sistemi computerizzati della produzione
Quel che ai suoi tempi Hegel vedeva compiuto nel rapporto fra il padrone che servono oggi vale nel rapporto con la macchina l'uomo può ben mettere fra sé e il mondo la distanza signorile che lo dispensa dalla fatica che ed è legata altra forza la produzione dei suoi beni di consumo
E in questa distanza
E appunto il mondo dei consumi e che viene a dilatarsi con la sua organizzazione con i suoi servizi con la sua richiesta di occupazione
La società postindustriale anche questo nelle approssimazione ormai un luogo comune sarà sempre di più una società del terziario ove appena un terzo delle forze produttrici sarà dedicato direttamente alla produzione
Ma allora queste considerazioni sembrano perdere la loro evidenza quando ad esempio interpretiamo la crisi dell'occupazione produttiva in termini di congiuntura o di breve periodo
Certa in tempi più o meno Brady e possiamo anche pensare ad una ripresa una domanda degli addetti alla produzione
Ma non possiamo nasconderci che questa domanda infine destinata a contrarsi
Mentre per altro verso l'occupazione nel terziario potrà ragionevolmente dilatarsi
Il futuro della nostra società
E non soltanto per la nostra dovrà dunque essere pensato tenendo conto di queste tendenze e di queste approssimazione
Ma intanto si tenga conto anche di un altro fattore
Dicevo prima che l'espansione dei sistemi informatici può incidere persino nella formazione dei nostri moduli conoscitive ed è a questo che mi pare si riferisse in particolare potrà da questo lato quello che potrebbe profilarsi e ben più di una rivoluzione strumentale
L'intelligenza artificiale oltre che alla rapidità e dalla precisione dagli apparati produttivi
Serve ormai ampiamente la ricerca scientifica l'attività professionale ed è anche una risorsa crescente per lo stesso tempo del gioco
Con i suoi processi logici sembra così destinata a dominare la nostra vita quotidiana possiamo con questo ritenere che l'impiego veramente dovrà via via consegnarsi alla logica informatica che logica della quantità dell'esattezza della indefinita con punibilità dell'uno e dello zero
Ma che non sarà mai logica della fantasia mai logica dell'invenzione poetica
O come gioia e ottimismo dobbiamo riconoscere che anche da questa parte l'uomo potrà finalmente darsi le condizioni di una superiore libertà dello spirito
La libertà si costituisce vincendo gli automatismi superando le necessità e determinismo e della natura sollevandosi infine al di sopra degli stessi aspetti tecnici del pensiero e dunque la possibilità di poter affidare ad una strumentalità Esterna le catene vincolante della nostra sintassi
E dei nostri calcoli corrisponde fosse alla possibilità di renderci più disponibili per un pensiero creativo per un libero gioco dalla mente e dell'arte
Non è questo che possiamo aspettarci dall'uso sempre più estesa della tecnologia informatica
Ma dobbiamo anche riconoscere che questa possibilità porta con sé un'alternativa di segno opposto estremamente pericolose
La logica strumentale della quantità
La certezza indiscutibile tuttavia sempre riduttiva dei processi matematici potrebbe infine imporsi come l'unico modulo credibile della nostra mente
E questo proprio attraverso l'universale declinazione informatica dei nostri pensieri delle nostre comunicazioni delle nostre attività più quotidiane
A noi che viviamo a mezzo fra due civiltà questo scenario può apparire incredibile ma pensiamo ai nostri figli nati nel quadro già costituito di questa età
Per riprendere la conclusione di un noto pedagogista Mauro Land possiamo dire che per il bambino per i nostri figli e tutto questo è già un dato di fatto
E parte integrante dell'ambiente in cui si trova immerso sin dal primo istante e molto prima che gli faccia l'esperienza del samurai robotizzato
Quali sono gli stimoli in questi ambienti in questo ambiente quali sono gli stimoli per un pensiero creativo quale le effettive risorse per una umanità dispiegata oltre gli automatismi e da oltre le necessità
Sintetizzando siamo passati dal rilievo di una nuova proporzione
Una proporzione storica da una nuova proporzione dei rapporti sociali a rilievo delle attitudini mentali con cui l'uomo contemporaneo sembra disporsi oggi in questi rapporti
Si tratta come dicevo di una società del terziario che già si va disegnando chiaramente con i suoi ritmi con i suoi consumi con la sua richiesta di servizi e di occupazione
E si diceva pure che il futuro non può essere più disegnato pensando ad un nuovo incremento delle sole forze produttive
Occorre così uscire finalmente da quella che chiamerei l'ideologia delle emergenze e pensare ad una diversa distribuzione delle forze ad un nuovo disegno sociale
Il sistema produttivo rende finalmente disponibile un tessuto terziario di proporzioni mai prima pensabile
Ma si tratta di utenze di un terziario su cui incombe appunto il criterio della massificazione della ripetibilità indefinita e della infinita con punibilità dei sentimenti
Una società dei consumi con un cervello dare chiarezze solo riformati
Non voglio demonizzare un futuro che è solo un possibile e che al contrario potrebbe anche costituirsi come lo spazio di una umanità più libera più
Creativa più riconoscibile nelle risorse singolari ed indetto inabili della persona
Ma questa alternativa non può essere certo affidata alla spontaneità e tanto meno le leggi volute da una produttività Massi ficcata o soggetta al principio della serie
Occorre piuttosto affidasse al coraggio di un disegno politico complessivo
Uscendo dalla logica dell'accumulazione del puro consumo uscendo soprattutto dalle ideologia dell'emergenza o dalla Fassa speranza di poter riassestare gli equilibri sociale su moduli quali quelli della declinante e tandem industriale
Per un futuro che già si vede ha proiettato nella costruzione di un grande terziaria ma per un futuro che in tal senso sia veramente a servizio dell'uomo occorrono dunque scale di valore e di priorità ben chiare
Occorrono forze occorre forse ritrovare la forza o il coraggio dell'utopia
E quando parlo di utopia
Sia chiaro che non mi riferisco ai disegni immaginari di società tanto perfette quanto impossibile tanto prevedibili e quanto irrealizzabile
Penso piuttosto alla coscienza storica che ha nel cuore il riferimento ad un possibile il mondo delle libertà
Dove ciò che conta e infine il senso dell'insieme della relazione ove la libertà di ciascuno non vale più come un evento quasi privata
Ma piuttosto come condizione per la libertà di ogni uomo
Solo a partire da questa regola di fondo potremo volge ostile al presente storico
Cercando di individuarne le contraddizioni ultime mettendone in questione non semplicemente questo o quell'aspetto ma i suoi progetti importanti
Non di dire non dimentichiamo che la forza dei grandi movimenti storici
Di quei movimenti che hanno inciso nel tessuto della storia dell'uomo si è dispiegata in prima istanza solo attraverso la capacità di cogliere le debolezze organica della storia
E solo dove la regola utopica della libertà ha saputo precisarsi nella coscienza critica del concreto solo allora sono veramente dati i disegni del rinnovamento e della redenzione storica
Certo anche questi disegni e possono precipitare nella forma astratta ed alienante del rigore ideologico la storia sta ad insegnarci
E dunque occorre pur sempre che la prudenza politica sappia piegare i suoi progetti alle concrete condizioni della società
Occorre persino che essa sappia esser pronta ad essere sconfessata ad uno da nuove insorgenze o da eventi inattesi
Ma anche questo non potrà mai tassi dove la prudenza politica abbia cessato di rifarsi alle regole di una umanità liberata ove abbia smesso di essere attenta al filo rosso della storia
E il filo rosso va oggi interrogato nel cuore di una trasformazione che ripeto non è contingente non è di pura emergenza ma è ormai strutturale
Si tratta così rivolgersi in avanti usando un disegno credibile ma complessivo organico del futuro
I grandi temi della persona dell'incontro interpersonale
Gli spazi della cultura e della feste il rapporto dell'uomo con una natura non espropriata ma finalmente intesa nel linguaggio dei sui ritmi e dei suoi segni la giustizia e la corresponsabilità nei rapporti sociali e produttivi tutto questo attende di essere commisurato organicamente in ordine ai nuovi moduli della produzione e del consumo
Produzione e consumo attento non accanto a loro d'essere sottratte all'Anarchia che le fa intendere come fini a se stessi
Ma allora riflettiamo infine anche al malessere che oggi viene avvertita all'interno
Delle diverse forze politiche forse in maniera più esplicita più chiara all'interno dei grandi forze politiche il quale appunto la vicini quale il Partito Comunista forse in maniera ancora troppo oggettiva e fosse spesso censurata all'interno delle altre forze politiche
Un malessere che comunque si traduce molto spesso nel ripensamento e nella ricerca di una nuova identità di partito
Non si avverte in fondo con chiarezza che questo è il tempo di una svolta epocale e che i vecchi schemi di lettura sono ormai inutili per intere interpretare il nuovo corso dalla storia
Da questo malessere che è già molto molto di più di una debole insidia ci si può anche scrollare con artifici
Quali quelle dell'ideologia
O anche puntando all'esterno con lei in fasi di nuovi progetti istituzionali sebbene anche queste vadano proposti
E invece dovremmo chiamare in causa soprattutto noi stessi con le nostre tradizioni culturale con la nostra capacità di riconoscere i movimenti strutturali della storia
Infine una vera identità politica io credo potrà veramente essere affermata solo da con le forze che nel concreto storico
Nella concreta progettualità rivolta alla storia sapranno coniugare un disegno organico del futuro
Titolare grazie al professor Melchiorre la parola a Vittorino Colombo
Ci si preparino Giuseppe Guzzetti Luigi Granelli
Oggi
Ci cari amici
Un piccolo contributo ai lavori di questa veramente esaltante Assemblea
Esaltante per la partecipazione ma esaltante anche per i contenuti intervento che mi ha preceduto da nomi come anche ore
Ne un esempio veramente
Luminoso
Un contributo dico su due punti
Uno su quello dei principi
E cioè discutere insieme
Sul problema coscienza e politica coscienza del potere fede
E politica che tutto sommato incarnato nel nostro partito deve cercare di rispondere al grande interrogativo la Democrazia Cristiana partito di valori o partito pragmatico
Un secondo punto invece molto più concreto sul piano organizzativo
Starò nei limiti prefissati anche perché c'è un'area ma mica tabagisti un'aria molto conciliare mi ricordo che in Concilio si dice e si discuteva sui dogmi dando ad ogni vescovo soltanto otto minuti quindi siamo certamente in carattere anche per quanto riguarda il tempo sono del parere meglio ho la convinzione che ogni politica
Ogni dottrina coscienza sociale ogni economia non possono mai essere ridotte appura tecnica naturale
Esse sono necessariamente l'espressione di una visione globale della persona umana
Della intera umanità e del mondo cioè esprimano un umanesimo
Nel rispetto dei diversi tipi di umanesimo che storicamente sono esistiti ed esistono tu tuttora
Il marxismo il liberalismo
Riaffermiamo ritengo il diritto dovere come cristiani di avere una propria visione della vita dell'umanità del mondo cioè un nostro umanesimo
Sono fra l'altro le idee forza capaci ancora come visione finale di dare senso e rigore al nostro lavoro
Di dare una ragione valida di impegno e di sacrificio di ideali alle nuove generazioni
Di essere cioè risposte valide alle loro domande
Occorre però evitare i due fondamentali errori che qui sono già emersi nel dibattito ma che io ritengo doveroso sottolineare evitare in questo nostro lavoro politico
Due fondamentali errori sempre per esempio nella storia dei cristiani da una parte l'errore dell'Angelis mo'
E dall'altro quello dell'integralismo
Evitare cioè il dualismo che intende separare il cielo dalla terra e riservare i cristiani le vie del cielo e straniante ore da quella della terra
Ma anche evitare l'errore l'atteggiamento che sarà derivare direttamente dalla rivelazione
Le linee operative di liberazione di sviluppo del mondo affermando che il Vangelo eh la rivela le
è la rivoluzione da una parte oppure la conservazione riducendo così il cristianesimo ad una ideologia la tesi del dualismo della netta separazione tra cielo e terra tra fede e politica tra Chiesa e mondo è un assioma assoluto tra i non credenti ma riappare ciclicamente nelle convinzioni
Assoluta estraneità ed autonomia la fede serve solo per la vita spirituale dell'uomo per la sua salvezza eterna
Per la politica serve solo l'esame scientifico della realtà e della storia
Ecco perché ad esempio mi ha colpito con una certa crudezza nel dépliant del convegno l'apertura che dice così la politica organizzazione virgola metodo virgola regole e poi la politica e governo delle istituzioni e via di questo passo
Sì tutto questo
E cioè metodo regole ma non solo questo fa la politica
Certo non spetta alla politica l'educazione e la formazione delle coscienze
Ma la politica la nostra politica non può fare a meno di sottolineare i nostri specifici valori a cui fare riferimento
Quelli dell'uomo dell'umanità della solidarietà della pace ecco perché occorre aggiungere anzi premettere a quella definizione di politica come organizzazione metodo e regole
Anche il termine valori quello del nostro umanesimo poi far seguire il resto organizzazione metodo e regole
Un partito politico la DC non è e non può essere un ufficio un settore della organizzazione scientifica del lavoro della comunità un terminale di una moderna società dei computer
Avremmo ricorso all'IBM
Sarebbe un partito e quindi una politica senz'anima e quindi un partito spento
Ritengo che imporrà un porto tra fede e politica tra valori e tecnica giuridica organizzativa eccetera non sia né quello della divisione che ci farebbe cadere nel secolarismo
Nei confuso appiattimento e cioè quello che ci farebbe cadere nell'integralismo ma quello difficile ma inderogabile di distinzione
Posizione difficile certo da verificare ogni momento ce lo ricordava la collega Martini
Per dei credenti cioè per noi cristiani il piano divino storicamente analizzato non vede due ordini separati quello naturale della creazione da una parte e quello soprannaturale dalla redenzione dall'altra
Ma lo un piano è ordinato all'altro pur nella sua distinzione
L'una storia quella profana ordinato all'altra storia quello della salvezza
Alla luce di questi principi si tratta di portare avanti con serietà e costanza il duro lavoro sul piano culturale di esame dalla realtà e dalla storia
Di mettersi di fronte ai problemi dalla società e del suo sviluppo
Con l'occhio addestrato certamente proprio professionale esperto ed anche a freddo
Dell'economista del sociologo del tecnico del politico che non è mai l'occhio dell'economista sociologo giurista puro neutro
Ma anche con l'occhio del credente che interroga il Vangelo sul filo di tutta la tradizione cristiana
Il lavoro da fare non è quindi unidirezionale dalla fede alla situazione storica ma bidirezionale cioè anche viceversa dalla situazione storica alla fede
Non quindi non certamente politica cristiana ma un modo cristiano di fare un modo di Cristiano di essere in politica questo sì
Ricadente trovano alla sua stessa fede ce lo siamo sentiti dire ieri dei teologico dei moralisti argomenti e convinzioni per onorare la laicità dello Stato e la giusta autonomia dalla politica
In questo senso e solo in questo senso si può anzi si deve parlare della laicità dalla Democrazia cristiana
Il che non è per niente affatto in contrasto proprio con il suo conclamato e doveroso riferimento alla sua ispirazione cristiana
Questa è la prima caratteristica da realizzare come dici
Per rendere possibile l'indicazione fondamentale ricordata perché la politica torni ad essere un impegno sublime è doveroso per i cristiani
Il secondo punto di natura più applicativa
E qui forse sono meno soft però me lo permette se non parliamo in concreto di politica
Del partito dalla Democrazia cristiana oggi in Italia qui in Lombardia e a Milano corriamo il rischio di aver fatto un ottimo convegno
Molto valido sul piano culturale che darà certamente i suoi frutti
Ma tocca a noi fare anche il lavoro qui di coniugazione dei principi con la storia e per noi la storia si chiama Democrazia Cristiana Italia Lombardia Milano
Dice il cardinal Martini ed è questo secondo me su cui ci dobbiamo confrontare che occorre virgolette una capacità dei partiti
Di offrire itinerario onesti e accettabili
Di militanze nei quali la coscienza non sia costretto a compromessi ma sia realizzata nei suoi ideali di fondo
Di chi vuol dire che questi viale di fondo ci devono anzitutto Sr
Ed esserci in modo totalmente evidenti da costituire la base per raggiungere per percorrere quegli interne rari onesti ed accettabili pelle militanze anche dal mondo cattolico
Il vero e completo circuito dalla politica risulta secondo me è così composto primo ideali cioè valori di fondo secondo professionalità cioè competenza nel conoscere la realtà storica
L'ideale che devono essere incarnati oggi nella storia terzo spirito di servizio
Cioè gratuita nel senso che non deve la politica essere animata da spirito di potere ma deve essere il luogo nel quale si esercita un genuino e autentico servizio
Qui vengo a quest'ultimo punto gratuita e potere
Due semplici osservazioni e concludo o lo sul piano organizzativo per il partito
Altro sul piano più politico per il partito
Il primo nodo da sciogliere
Amici democratici cristiani è quello nel partito dopo quarant'anni nel partito oggi in Italia in Lombardia a Milano è innanzitutto quello della trasparenza del rapporto tra iscritto e partito
Che deve tornare ad essere basato sulla personale e convinta adesione ai principi ispiratori del partito
Diciamolo con franchezza dopo quarant'anni passato il periodo eroico
Quello dei grandi ideali della Resistenza dalla ricostruzione
Si fa avanti il pericolo di un partito prevalentemente come strumento di potere esiste il pericolo che in alcuni settori dal partito di tutti i partiti
Ad esempio nelle sezioni
Cioè era dove ha inizio il processo democratico e quindi è la dove esiste la fonte del nostro essere democratici esista il pericolo che lei scritto non esista come vera entità
Politica e democratica
Esiste invece spesse volte il pacchetto di essere che risponde a Tizio e a Caio conferendogli potere
C'è il rischio che il confronto politico non avvenga tra idee e proposte comportamenti ma tra il diverso peso di questi pacchetti di tessere
Per questo occorrono più mezzi economici
Per le tessere e tanta spregiudicatezza per raccogliere gli scritti
In queste condizioni prevale il valore delle idee delle proposte o la forza dei mezzi economici
Non voglio fare il moralista
Ma se non si affronta la realtà in concreto
Si fanno prevalentemente parole
Le situazioni cancerose queste situazioni si conoscono
Di esse si parla diffusamente
Sono a volte queste situazioni The molte o bandite
Chi ha l'autorità chi ha l'autorità deve procedere
Anche ricorrendo agli strumenti ordinari e straordinari
Certe esenzioni
Vanno commissariate azzerate alcune forse di tesseramento a blocchi
A famiglie atterrando non vanno accettate
Posizione di forzosi per niente è la in enti pubblici posizione di forze cliente in enti pubblici vanno stroncate con forza
Sta qui amici amico De Mita tu che fai la battaglia per le correnti contro le correnti sta qui l'apporto delle correnti che non si scioglieranno mai
Se non si faranno saltare questi nodi e queste strozzature
Quando dico così abbiamo davanti ai presenti domandiamoci non è soltanto il nostro partito forza e forse la conseguenza di questa
Rutelli dalla gestione dalla politica e quindi del potere ho presente
Abbiamo presente perché è certa forza nell'arrivare a posti di responsabilità di enti pubblici dalla USL forse per il grande amore negli ammalati
Forse per il GRA e via di questo passo tra destra lascio perché prime si richiama giustamente alte lo secondo Dolgetta si somma finisco subito perché l'ultimo punto è quello relativo diceva una nota sul piano organizzativo noto sul piano politico che sono decisamente collegate
Occorre investire il partito
Con grande coraggio di un vero un ciclone di iniziative di confronto dibattiti sui temi politici
La sedi di partito che si aprono solo in occasione di elezioni interne ed esterne sono sedici a morte ed i dirigenti proposti e gestire quei livelli sono sicuramente dirigenti supera tocca i vertici del partito
Prendere con coraggio la decisione
Di tornare e far a far politica di tornare al partito da fare in modo che il partito torni a fare politica qualcuno verrà travolto altri si fermerà ai bordi della strada
Altri ancora cercherà di opporsi
Ma occorre dopo quarant'anni amico da Mita e so che tu sta incominciando conforta questa iniziativa occorre iniziare non nuova fase costituente del partito
Superando le vecchie incrostazioni le nuove incrostazioni per permettere al circuito politico fatto di valori professionalità e gratuita di toccare ed essere agibile da tutti coloro che lo vogliono ricordo ad esempio l'impegno che abbiamo avuto nel passato sul piano Maroni per dire un evento una di queste iniziative
è dibattendo di politica che sì purché si superano questa grande incrostazioni
Un'ultimissima osservazione mi permetto di fare al mondo cattolico dicendo che fra l'altro a me non piace tanto questa divisione mondo cattolico il mondo del partito certo al partito
Anche perché mi dentro c'era un ma tanto per capirci noi siamo per la somma e dei cristiani che fanno una milizia diversa
Quelli che mi fanno prevalentemente azione educativa azione sociale azioni di natura religiosa noi abbiamo scelto per vocazione l'azione politica partitica ma non per questo finiamo di essere cattolici anzi dobbiamo maggiormente tenendo presente questo nostro modo un appello ai giovani militanti del mondo cattolico a quelli che sono pronti a capire la grandezza e la obbligatorietà della politica
Si sarà pure sarà vero
Che la politica è una cosa difficile che la politica genera un istintivo sospetto che la politica genera anche disagio o chiedere come dice nel nostro cardinale perfino la vocazione all'eroismo
Ma amici cosiddetti cattolici o dal mondo cattolico ma che
Se non ai cristiani a quelli che credono veramente
Che hanno fatto esperienza si sacrificano in tanti settori dalla società dicevo allevato educativo assistenziale
Di volontariato a chi se non a loro si può rivolgere questo appello questa richiesta di presenza di impegno anche in politica disservizio per la progettazione e la costruzione e alla gestione dalla citata l'uomo cioè dalla polis
L'assenteismo ho letto in un documento il rifugio del privato la delega in bianco non sono leciti a nessuno ma per i cristiani sono peccati di omissione
è una formazione Cuesta contenuta la lettera dei vescovi italiani dell'ottobre mille novecentottantuno
Era valida allora ma ritengo che sia valida anche oggi soltanto così lavorando insieme si fa una vera politica
Subito dopo
Innanzitutto vorrei dire che la Democrazia Cristiana lombarda dando riconoscimento ed apprezzamento a questa iniziativa del segretario regionale
Abbia risposto in modo adeguato
A quanto ieri diceva
In una considerazione interessante padre Macchi che dopo dieci anni di eclisse la Chiesa italiana Loreto la chiesa lombarda con il convegno Farsi prossimo ma si può aggiungere con la lettera del cardinale a un sindaco con l'omelia a Sant'Ambrogio e poi con la lettera di commento al convegno dicevo credo che la Democrazia Cristiana lombarda
Ampia risposto con questi iniziativa
Adeguatamente a livello di sollecitazione che viene da questi iniziativa che tende a far riprendere alla Chiesa ambrosiana diceva padre marchi a riappropriarsi del dovere
Di formare la gente e le conoscenze all'impegno politico fondando la come un'esigenza di carità
Un convegno che ha evidenziato io credo la ricchezza di fermenti di cattolici dentro e fuori la Democrazia Cristiana
Che offrono una positivo
Anche se talvolta impegnativo per noi contributo ad un approfondimento di temi di valori sui quali costruire nell'autonomia
Una Strada un pezzo di strada che si riprende a camminare accanto dopo anni di separatezza e di di Astor
Credo che questo mi pare ormai verso la fine del convegno un convegno che certamente come ho detto inizia far proseguire questo proficuo e positivo confronto e quindi credo che si debba dire che è stata una iniziativa
Interessante e positiva ricca credo che chi tentava di immiserire il convegno a qualche operazione di incontro fra potenze
Abbia avuto dal convegno viceversa una risposta di ricchezza e di contenuti culturali ideali di valori molto significativi seconda considerazione
Qui si è parlato molto soprattutto diciamo dagli esterni di responsabilità
Io vorrei svolgere una considerazione su un concetto se ce la faccio
E cioè
Che mai come in questo momento
Accanto alle responsabilità che c'è alto abbiamo individuali per le nostre coscienze pubbliche come responsabili di governo o nelle pubbliche istituzioni a vari livelli
Si pone però accanto a questa responsabilità l'esigenza di un altro chiarimento
Che mi pare
Nel convegno non è emerso ma
Che io voglio sottolineare perché questo è un punto a mio avviso fondamentale anche nell'azione che il partito del suo segretario nazionale
Da qualche anno sta facendo con molta insistenza
In realtà i cambiamenti di questa società
Tutte le cose che ci sono state dette in questi due giorni anche l'intervento del professor Melchiorre poco fa
Evidenziano che vi è una necessità
Di profonde riforme istituzionali
Che devono consentire al politico di potere esercitare queste responsabilità
In realtà l'esperienza nostra credo
Io non ho questa esperienza dei parlamentari nazionali io porto qui l'esperienza mia
Di amministratore
Locale e regionale di tanti amministratori in questa scena in realtà oggi la crisi della politica e del rapporto fra politica e società
è che in larghissima misura non mettiamo in condizione i politici a livello di loro responsabilità di gestire queste responsabilità
Quanto sta accadendo
Quanto è accaduto in questi mesi per la mancata riforma delle istituzioni a livello di Parlamento a livello di Autonomie locali il mancato completamento le riforma regionale
Evidenzia che oggi accanto a responsabilità che certo abbiamo ai orrori che possiamo aver commesso oggi un'esigenza profonda
E quella di consentire attraverso la riforma delle istituzioni
Attraverso la definizione di nuove regole
Di democrazia e di partecipazione consentire che non ci siano alibi da parte dei politici rispetto all'esercizio delle loro responsabilità laddove operano e compiono atti gesti fatti di politica
Decisi
Credo questo che è un tema sul quale il segretario nazionale dall'avvio delle sue responsabilità di guida del partito a confortare chiamato sempre
L'attenzione nostra e dei partiti della Società credo che sia un tema decisivo a mio avviso mettere in condizione i politici
Di non avere alibi rispetto all'impossibilità di esercitare le proprie responsabilità
Di fronte ai problemi che la gente pone qui e subito oggi quotidianamente rispetto al nostro mondo di governare
Terza ed ultima considerazione
Però ascoltato con grande interesse ieri alcuni degli interventi che sono stati fatti da questi amici diciamo che sono che non hanno responsabilità di partito
Credo si debba dire che oggi c'è una
Punto di partenza
Molti hanno detto che i grandi problemi che scuotono questa società
Nostre addirittura a livello mondiale internazionale non possono avere una risposta se non si coniuga in termini nuovi
Accanto all'esigenza dell'efficienza della razionalizzazione della società postindustriale alcuni valori tipicamente cristiani come quello dalla solidarietà
Ebbene io credo che oggi nella nostra realtà
Qui in Lombardia nel nostro Paese ci sono alcuni problemi legati indissolubilmente strettamente rispetto agli obiettivi che noi ci poniamo di una società più giusta più avanzata capace di dare risposte alle angosce e ai problemi dei giovani sui quali occorre una forte iniziativa
Della Democrazia Cristiana anche in tempo in tema di chiarimento politico rispetto agli altri partiti
Ho detto delle istituzioni
Ma se noi osserviamo il dato della incertezza ed è la drammaticità dei problemi dei giovani
Scuola occupazione ambiente e qualità della vita sono tutti temi strettamente legati
Da una esigenza di proposte nuove
Rispetto alla tradizionale risposte che non sono adeguate e pertinenti rispetto ad una società così cambiata la replica di Martini e arrivo alla conclusione Martini era fatto il professor Martino del cardinale
Il professor Martini ieri ha fatto un intervento
Che si lega strettamente a quello degli altri di grande interesse
Sui quali occorre riflettere ci ha detto che noi stiamo tentando di rispondere ai problemi della occupazione giovanile
Con risposte tradizionali Rispetto adatti completamente cambia
E cambiato il concetto di posto di lavoro e cambiato il concetto di stabilità di lavoro
Prima un lavoratore entrare in quella fabbrica e finiva la sua esperienza in quella fabbrica
Oggi sappiamo che nelle società più avanzate un lavoratore cade a due tre quattro cinque volte il lavoro non la quali il lavoro nell'arco della sua attività lavorativa
Sappiamo che c'è una mobilità per esempio restano i diversi d'America il venticinque per cento cambia posto di lavoro ogni anno
E noi tentiamo o pensiamo di poter dare risposte a questi problemi in termini tradizionali ancorati a concetti tradizionali esuberanti rispetto ad una società dinamica flessibile che cambia direi
Settimanalmente mensilmente che richiede come ha detto benissimo Martinelli cambiare completamente questi concetti
Noi Lombardia convinceremo ancora per anni con una forte disoccupazione giovanile e abbiamo ad esempio ecco qui la de responsabilità
Da nove anni il parlamento discute una legge sulla riforma della gestione del mercato di lavoro puniamo puniamo le esperienze autonome che crescono dentro e fuori le istituzioni per risolvere questi problemi
E contemporaneamente non riusciamo a dare risposte nuove attraverso l'attività legislativo la riforma della scuola media superiore che è una delle forti penalizzazione dei giovani italiani e lombardi rispetto ai loro colleghi europei sui problemi dell'occupazione non riesce a vedere la sua soluzione
All'interno del Parlamento ieri Martini Ceretto che ad esempio il salario dei giovani è uno delle penalizzazioni io Rispetto ai giovani che cercano posti di lavoro
In Belgio in Germania in Francia in Inghilterra eppure tutte queste cose sono notevoli si pone rimedio
Io credo che abbiamo questa esigenza di un'iniziativa della Democrazia Cristiana cresciuti questi temi lo ha detto benissimo Martini ieri
Questi temi non si risolvono più in termini tradizionali
E ha detto una cosa che dovremmo tutti appuntare per la proposta della Democrazia Cristiana su questi temi ha detto che dobbiamo ripensare integralmente il discorso dalla redistribuzione in termini di redditività migliari e non più solo ed esclusivamente in termini di redditi individuali
E qui si chiama
E qui si chiama il discorso della riforma fiscale amico segretario nazionale
Di un ministro repubblicano che in questi anni ha fatto una serie di operazioni che voglio solo elencare per capire se si va nella direzione delle cose che vogliamo fare o addirittura dalla direzione opposta
Ha pesantemente punito eredità dei lavoratori i redditi medio-bassi non ha toccato i grandi crediti i grandi patrimoni è riuscito in tutta questa operazione
Riuscito in tutte queste operazioni in questi anni
A ottenere due risultati
Che in realtà la perequazione fiscale non ha fatto un passo avanti
L'evasione fiscale non è stata ridotta è contratta e abbiamo tutti questi problemi aperti
Drammaticamente intenzioni proprio sulle classi sociali che oggi dovrebbe approvare in questa realtà maggiore attenzione maggiore
Considerazione
Vi do un dato per capire in Italia statistiche mille novecentottantaquattro
Il ventisei virgola tre per cento delle famiglie non dispone di nessun patrimonio immobiliare e mobiliare inteso azioni obbligazioni e dintorni
Il nove per cento delle file di delle famiglie italiane detiene il quarantadue virgola uno per cento di tutta questa ricchezza
In Italia undici milioni di cittadini dispongono di un reddito sono vicino alla sopravvivenza trecento mila lire al mese nord-sud tutti i problemi di questa società
Io credo
Che su questi temi
Occorre fare immediato è proprio l'appello che oggi l'esigenza che viene da questa società
Mettere in condizione di coloro che hanno responsabilità ai vari livelli nazionali regionali locali
Di non rispondere a questi problemi con gli ordini del giorno di solidarietà che costano abbastanza poco e che tutti firmano chi governa e chi sta all'opposizione
Ma siccome oggi si avvia come anche questo convegno ha detto chiaramente in una serie di interventi articolati e vi riversa
Come dire contenuto culturale dall'informatica all'informazione al Po ai problemi del lavoro su questi temi
Oggi vi è l'esigenza di ancorare ai valori etici che portiamo in questa società una nuova diversa significativa proposta politica
Che cosa gli è tutto il dato del cambiamento di questa società
Riscopre peraltro come ho detto il discorso della famiglia del reddito familiare come risposta
Alla impossibilità
Di dare lavoro a tutti i giovani rispetto ad una società per esempio Lombardia come ho detto che per ancora molti anni per effetto dei processi di innovazione tecnologica non riuscirà fino a quando avremo ancora anni li devi boom riuscirà a dare questi giovani una risposta ultima considerazione
Finale
Ieri il professor Rumi
Ha fatto un intervento me lo consenta l'amico
De Mita che io goduto
Romeni ha detto perché l'ascoltato che non siamo mai stati una Regione come dire
Capitale politica
Adesso pare che è la nostra storia industriale
è consegnata solo gli storici posto
I centri di potere economico stanno a Torino
E adesso anche l'Emilia-Romagna vedo qui l'amico vuol fare
Anche dalla Romania vengono ha detto Rumi quindi son parole sue a colonizzare questa Lombardia
A Milano ma
E sono seguite alle storie le cose nell'economia quotidiana credo che avrete capito i miei accenni non Ostuni perché ebbene romagnolo no però
Ebbene
No provveditori
Però mi ha detto una cosa molto importante che volesse che nello spirito di questo convegno
Bella introduzione da Nicola Mancino malafede incontra in un sì come dire interni che sono venuti e dei contributi significativi angheria nigeriano responsabilità politiche
Che abbiamo ascoltato in questi due giorni
Io credo devo vedere di regole dicono poter dire al segretario nazionale del partito che se non siamo più
Capitale economica se non siamo mai stati capitale politica perché non abbiamo mai avuto i vescovi conti
Siamo però una realtà viva positiva di questa democrazia che vi sia
Abbiamo risorse umane culturali sentire come era anche questo convegno ha messo a disposizione ha mai messo in evidenza
Risorse che in questo grande sforzo di ridefinire una iniziativa politica della Democrazia Cristiana fortemente ancorata a principi a valori a un disegno che non Yamani ovvia del contingente
E nel giorno per giorno a questo disegno amico dell'IVA
I lombardi democristiani daltonici mi pare che in questo convegno ha dimostrato di esserci e di essere disponibile a far parte la
Grazie sulle
Parola luglio non
L'ultimo il giorno in cui
Cari amici
Data l'ora
Mi limiterò ad alcun riflessioni ad alta voce
Stimolate dagli importanti contributi che abbiamo sentito in queste due giornate
E lo faccio per completare il quadro del nostro confronto di opinioni
E per rendere meno credibile è un messaggio sbrigativo che ho sentito questa mattina la radio
Che nel dar notizia di questo convegno dalla Democrazia cristiana ad Assago
Ha detto si è aperta il convegno con la partecipazione per la prima volta di don Giussani e si chiuderà domani e con l'intervento di De Mita
Mi è parsa una cronaca un po'sbrigativa da parte di questa rabbia degli trentuno che tra l'altro pubblica che non ha tenuto conto e non tiene conto del fatto che il segretario politico dalla Democrazia cristiana concluderà un dibattito di grande interesse al quale non solo abbiamo partecipato e stiamo partecipando
Ma nel quale sono venuti i messaggi anche dall'esterno del partito di notevole portata
Quindi si tratta di una occasione
Importante non così schematica ricca di idee
E son venuti i messaggi
Come dicevo prima di rilevante importanza
Vorrei dire qualcosa su alcuni di questi messaggi
Siamo stati esortati giustamente a non perdere il nostro radicamento nella società e la nostra ispirazione cristiana
Messaggio estremamente utile
Molto importante
Ma vorrei e non vorrei che qualcuno pensasse all'esterno che siamo a quasi a livello zero dalla nostra ispirazione cristiana
Devo dire soprattutto per i più giovani
Che se non ci fosse stata viva fin dall'inizio delle nostre responsabilità politiche
Di ispirazione cristiana il nostro partito non avrebbe introdotto nella realtà del Paese quei movimenti significativi che ha introdotto
Io penso con molta Nostalgia all'immediato dopoguerra
Quando sulla cresta dell'onda c'erano i personaggi più autorevoli dalla cultura laica e dalla cultura marxista
I democratici cristiani alla Costituente hanno saputo impostare svolgere un discorso di altissima maturità civile e politica e di grande ispirazione cristiana al punto che nella Costituzione ci sono molti dei nostri valori che abbiamo allora sostenuto
Quindi
L'ispirazione cristiana è stata e e dovrà sempre essere per noi l'elemento portante
Il giorno in cui la cancellassimo Cirilli avemmo dove dovremmo un partito pragmatico di potere privo di prospettiva
Tutto limitato a una gestione residuale delle nostre possibilità
Ma forse quello che vale la pena di sottolineare brevemente che
Il richiamo all'ispirazione cristiana oggi
Si incarica di valori particolari
Diventa dobbiamo riconoscerlo molto più esigente e molto più severa nei confronti dalla nostra attività di ogni giorno
Non mi riferisco qui soltanto alle cose importanti che sono state dette da don Giussani e da padre Macchi
Che hanno parlato esponendoci il pensiero della Chiesa su molti punti ma anche esprimendo le loro legittime opinioni politiche perché anche gli uomini di Chiesa hanno delle opinioni politiche
Ma mi riferisco a qualcosa di molto più grande che ci deve far riflettere tutti
Mi riferisco in questo momento al grande magistero morale e dottrinale
Del cardinal Martini che coraggiosamente con spirito profetico
Da mesi continua a dirci rinnovate la politica dalle fondamenta moralizzatore la caricate la di valori se no i giovani abbandoneranno questo che è un impegno importante per la società turca
Che oggi ci viene oggi ci viene
Una richiesta ad essere più rigorosi con noi
Perché non basta più parlare di valori e di ispirazioni alle quali ci riempiamo fedele ma si richiede un comportamento di vita
Una continuazione di costume dalle istituzioni alla vita privata che è il solo titolo per cui non possiamo dirci cristiani nell'esercizio della vita politica
E non mi riferisco solo a questo grande coraggiose profetico insegnamento del cardinale Martini
Ma anche all'insegnamento più recente dalla Chiesa
Va Giovanni ventitreesimo a Montini e Wojtyla
Quando sui grandi problemi concreti della nostra epoca la pace il disarmo la giustizia la solidarietà alla disoccupazione ci esorta a fare molto di più di quello che siamo in grado di fare
Quindi rispetto a certi tempi e qui noi vi ricordiamo
Quando toccava i democratici cristiani
Magari essere più coraggiosi rispetto a una gerarchia ecclesiastica che interveniva magari per bloccare queste speranze
Oggi la situazione rovesciata e dobbiamo evitare che la Democrazia Cristiana resti più indietro di quello che il magistero Dalla Chiesa ci chiede di fare nel rispetto dalla nostra autonomia e delle nostre responsabilità
E concludo su questa parte
Dicendo che c'è un un problema che mi ha preoccupato molto e lo dico perché so che De Mita e molto attento a una tematica di questo genere
Si è parlato del primato della Società del rapporto con lo Stato del dà maggior libertà pluralismo l'articolazione sociale dello ridurre l'elemento per così dire normativo oppressivo delle istituzioni sul libero dispiegarsi della società
Questa è una nostra ispirazione di fondo
Dobbiamo dire che la Costituzione c'era più questo stato di quello che abbiamo amministrato perdendo durante un lungo tempo l'abitudine a trasformare gli apparati e gli ordinamenti
E quindi dobbiamo nel momento in cui rischia di essere messa in pericolo la nostra capacità di gestione
E rischiamo di trovarci più una società che nelle istituzioni abbiamo il pericolo che emerga però
All'interno dei nostri dibattiti una visione del primato della società quasi consolatoria rispetto al venir meno delle nostre responsabilità pubbliche
Dobbiamo stare attenti su questo punto
Perché noi dobbiamo riformare lo Stato renderlo pluralista democratico non toglierà nulla quello che di vivo nella società
Ma vorrei ricordare quelli che forse non lo sanno che Giuseppe Dossetti pronunciò l'ultimo discorso prima di lasciare la politica all'Unione dei giuristi cattolici esortando c'è una cosa
Non abbiate paura dello Stato cambiata lo secondo spirito ben libertà ma non dimenticato che lo Stato è la cornice entro cui si è sviluppata la lotta politica e si realizzano dei trasformazione
Attenti a non seguire la strada inversa di quella che abbiamo percorso dall'Opera dei congressi per avere coscienza delle istituzioni pubbliche per non tornare
A rivendicare la sperare una sorta di opera di congressi che si consoli nel momento in cui lo Stato va per conto suo su altri lidi
Noi dobbiamo averne ore
Una capacità di collegare
Senso dalla società senso dello Stato articolazione diretti delle libertà che sono fondamentali
Ed è per questo cari amici che noi non possiamo seguire altri su strade che non appaiono molto chiare
In questi giorni abbiamo sentito
Ripetere
Sotto forma di un documento precongressuale almeno in una parte una specie di voglia gollista del Partito Socialista Italiano
Cioè una scorciatoia autoritaria in base alla quale una volta ottenuto il potere supremo e i cittadini tornano ad essere soggetti passivi di una società democratica noi la pensiamo esattamente l'opposto noi vogliamo lo Stato articolato pluralista democratico moderno e non vogliamo scorciatoia autoritaria che confondono il potere personale col potere delle articolazioni democratiche
E proprio anche in questo allora
Che vogliamo il rilancio del nostro partito
E vado
Rapidamente a un'ultima riflessione
Sei come han detto ieri molti la Democrazia Cristiana il nostro partito
E quello che deve tradurre comporre la grande ispirazione ideale
Con la sua responsabilità politica e la sua iniziativa concreta dove è che avviene questo elemento di sintesi e diffusione
Sappiamo bene
Che la gerarchia ecclesiastica col suo magistero può illuminare il nostro cammino ma sarebbe improprio affidare alla gerarchia ecclesiastica poteri di decisioni politiche
Sappiamo che abbiamo tanti all'esterno del partito che ci consigliano sul da farsi e anche questi son consigli apprezzabili
Ma sappiamo che l'unico modo per decidere il da farsi e per assumere la responsabilità
E accentuare il carattere democratico del nostro partito
Cioè discutere di più studiare di più a approfondire i problemi fare emergere alla nostra linea non da una decisione dall'alto ma da un fermento dal basso di un partito che non dimentichi la sua vocazione la sua natura democratica
Noi dobbiamo cioè trovare il modo di discutere
Alla luce del sole
E con apertura verso l'esterno ma di discutere con serietà di ogni problema che dobbiamo affrontare e risolvere dobbiamo arrivare a delle conclusioni cui si in senso laico nel senso cioè nel rispetto della ragione e dalla motivazione attraverso la quale
Perveniamo le nostre decisioni
E quindi colgo lo spunto da Vittorino Colombo anch'io sono infastidito
Di questa artificiosa divisione tra mondo cattolico e democrazia cristiana
Insomma noi siamo dei cattolici democratici che si sono organizzati in partito non siamo dei mussulmani prestati alla politica inattesa che dal mondo cattolico ci venga l'indicazione sull'altare a fianco
E viceversa noi siamo cattolici democratici che sanno benissimo
Che il giorno in cui i cattolici si riducesse la dimensione di partito avrebbero tradito il loro messaggio evangelico di fondo
Perché lo dovevo essere ovunque dopo il malessere volontari dovevano essere presenti nella scuola nella società dove c'è il malessere dove c'è il disagio non occorre assolutamente fare politica per essere coerenti con il nostro messaggio ma allora bisogna che ciascuno comprenda il suo ruolo e mentre noi rispettiamo riteniamo estremamente importante il contributo dal mondo cattolico così articolato
Il mondo cattolico deve capire che c'è anche in Italia un partito dei cattolici come lo impegnato nella democrazia però insomma delle responsabilità nazionali
Di grande effetto quindi approviamolo qui
Approviamolo qui il nostro discorso e approviamolo anche con riferimento alla situazione attuale
L'ultima osservazione che voglio fare
Ci sono appuntamenti davanti a noi
Ci sono prove difficili ci sono momenti delicati
Io ho grande coscienza di questi e devo dire che ho anche delle preoccupazioni
Stiamo entrando in una situazione politica
Nella quale sembra che
Le controversie le polemiche
Quotidiane molto variabili di alcuni personaggi che tengono sempre la scena
Si dice si vada verso
Assolutamente assai pericoloso per il futuro del nostro Paese
E noi dobbiamo allora
Non cadere a mio parere nella trappola di queste continue sortite
Polemiche che nascondono soltanto il desiderio di radicalizzare la lotta politica degli altissimo dei Nicolazzi dei martelli
E anche degli Spadolini anche se Spadolini naturalmente sempre questo tono professorale che riesce a presentarsi un po'meglio dobbiamo per un momento dire hanno gli stessi e al Paese
Che ci sono impegni da rispettare e che noi ci accingiamo ad assumere le responsabilità
Derivanti da questo impegno rilanciando una grande piattaforma politica programmatica di contenuti per governare il Paese nell'ultima fase della legislatura
Dobbiamo cioè ed è per questo che ho chiesto la convocazione di un Consiglio nazionale
Dedicare un Consiglio nazionale
Dal quale è SCAU un forte documento programmatico e politico
Prima che si celebrino congressi di altri partiti per dimostrare che noi abbiamo le carte in regola per propone la nostra leadership nello svolgimento delle cose che stanno davanti a noi
Ed è in quella sede Ca'dobbiamo dare del nostro di risposte concrete per la politica fiscale per la politica economica per la politica scolastica per la riforme istituzionali
Ed è in quella sede che noi dobbiamo dimostrare di essere ancora come io credo che siamo un partito di maggioranza relativa capace di assumere fino in fondo le proprie responsabilità
Dobbiamo fare questo per non cadere nelle polemiche devianti
E per dimostrare che siamo un grande partito che guarda al suo futuro
E sulla base di questa impostazione dobbiamo confrontarci con tutti i partiti politici
Anche al di là dei contingenti formule di governo dobbiamo confrontarci anche col Partito comunista
Dobbiamo confrontarci con le grandi organizzazioni sindacali dobbiamo confrontarci con gli imprenditori dobbiamo riapparire cioè una grande forza moderna che vuole dirigere la fase di trasformazione del nostro Paese
E che proprio per questo rigetta ogni tentativo deteriore di polemica strumentale
Avremo modo di discutere del proprio dal documento del Partito socialista per il suo congresso
Ma c'è un punto in quel documento che io devo responsabilmente a respingere con nettezza da qui è scritto in quel documento a in quel documento una escreta una distinzione assolutamente inaccettabile
Però alla guida della democrazia cristiana e il resto del partito
è il tentativo maldestro badate bene
E il tentativo maldestro di creare elementi di non comprensione fra noi e nel momento in cui dobbiamo assumere delle grandi responsabilità
Dobbiamo dire a Martelli
Che i problemi che riguardano il nostro interno siamo capaci di risolverli vogliamo risolverli
Da noi i segretari politici non sono eterni INAM abbiamo cambiato parecchie speriamo che sia così anche per il partito socialista di Craxi dove per la verità si può guardare al passato ma non molto al futuro
In termini di crescita di classe dirigente
Ma questi problemi li risolviamo noi
Perché noi Carlo De Mita vogliamo la ripresa del dibattito interno sul piano nazionale in Lombardia a Milano ovunque
Non per il gusto democratici isterico di dire la nostra ma perché sappiamo che è nel dibattito nella lotta delle idee che si forma anche la classe dirigente
Perché sappiamo che dal dibattito che noi possiamo assumere le nostre responsabilità perché il futuro dalla Democrazia cristiana bisogno
Di un leader autorevole intelligente e l'abbiamo ma te sia circondato da un consenso persuasivo convinto è in onda una convincimento di disciplina o di interesse o di amor di partito abbiamo bisogno cioè di avere una salda guida un forte al partito democratico contenuti da proporre a tutto il Paese a permettere ogni partito di fronte alle proprie responsabilità per far capire che la Democrazia Cristiana non è in declino ma guarda con coraggio al futuro
La Democrazia Cristiana lombarda è pronta a questa prova commi lei tanta umiltà e spirito di servizio
Ed è bene dirlo oggi cari amici una giornata in cui cade il quarto anniversario dalla morte di un grande militante democratico cristiano coraggiosa indimenticabile come Giovanni Marcora
Grazie Granelli
Prima di dare la parola al segretario nazionale
Consentitemi di esprimere un ringraziamento molto sentito
A tutti gli amici che hanno partecipato a questa nostra straordinaria iniziativa
A dimostrazione dell'attualità
La profondità dell'impegno dei democratici cristiani lombardi
A conferma di un frammento che viene dal basso dalla nostra base dalla realtà del nostro partito
Che ha trovato testimonianza dei contributi
Così apprezzato che sono venuti da ambienti Esterni ma non estranei alla Democrazia Cristiana
La soddisfazione
Per il risultato politico che sta alla base di questa nostra iniziativa
Precisando a chi non l'avesse capito
Che non si è trattato di un'operazione di furbizia o di piccolo cabotaggio
E poiché in politica sono le cose quelle che contano
Abbiamo voluto con questa iniziativa
Dimostrare che quando si riaccende la spinta dei valori
Quando ci si riappropria della profondità delle nostre tradizioni
è possibile dimostrare che ci sono le condizioni oggi
Per un'azione di forte ricomposizione politica del mondo cattolico ambrosiano lombardo dei nazionale
Questo mi pare un elemento importante e il giudizio politico più corretto
A riprova del quale debbo dire con grande soddisfazione di avere ricevuto un messaggio del quale do lettura
è un messaggio a firma di Attilio Nicora o vicario generale della curia arcivescovile di Milano
Il quale afferma testualmente
Sono lieto di farle pervenire l'augurio più vivo
Affinché grazie anche ai lavori di questa Assemblea regionale
Possono configurarsi rapporti sempre più costruttivi con la complessa e variegata realtà del mondo cattolico
Nell'intento di far maturare
Pur nel doveroso rispetto delle reciproche competenze
Gli stimoli ideali largamente espressi nel recente convegno diocesano Farsi prossimo cordialmente Attilio Nicora
Mi pare che la impostazione di questo messaggio e la nostra impostazione non abbiamo mai immaginato di fare confusione
Abbiamo sempre avuto presente Davis la diversità dei ruoli e le reciproche competenze a questo proposito invito anche chi lo ritenesse di partecipare oggi in corso Venezia nell'ex seminario
Al corso di formazione per cattolici impegnati nella realtà sociale civile ambrosiana che è stata convocata appunto Dalla Chiesa ambrosiana e che per e che si apriva oggi con una prolusione del cardinale Martini questo è tutto e credo che questo sia il punto di avvio anche dell'intervento conclusivo per segretario nazionale
Che si inserisce in un dibattito che certo non si conclude qui ma che segna una tappa importante
Cari amici
Voglio dire subito
Il mio ringraziamento
Il mio ringraziamento a voi
Al
Partito
Dall'amico va bene ci ai relatori
A tutti coloro che sono intervenuti
E anche ma coloro che nonno
Parlando direttamente
Al voluto partecipare
A questa riflessione a questa riflessione che io considero molto importante
Perché non immagino ha ragione e Granelli
Che questa nostra riunione possa essere rinchiusa
Nella convenzione di un concilio o di una conferenza internazionale
La corsa è più importante di questa
Riunione
Non vorrei fosse interpretato in maniera diminuiti IVA
E il fatto stesso
Della sua celebrazioni
Io non ho mai immaginato e non immagino
Che il rapporto
Tra mondo cattolico e presenza politica dei cattolici in Italia
Possa mai gli definirsi
Secondo indicazioni certe e di modificare
Credo
Che la straordinarietà
Di questo fatto se mi consentite
Fare riferimento anche alla sua contraddizione
Non a caso
Non a caso
Da fondi autorevoli
Della gerarchia
C'è stato
Conferma tordi poter affermare
Che nessun movimento ecclesiale
Può avere la pretesa di porsi come modello organizzativo
Per la presenza politica dei cattolici nel nostro paese
Quello che era venuto meno
Quello che non c'era più
Quello che ha costituito
La ragione è la fonte
Dell'inaridimento politico della Democrazia Cristiana
è stata all'accettazione di questa separazione immaginando che coincidesse
Con uno o due interpretazioni improprie
E della politica
E della motivazione della testimonianza religiosa nella società
Ciò che a fatica con fatica
La cattolicità
Nella esperienza storica del nostro Paese
Aveva conquistare nato sul piano della distinzione delle funzioni nonno della separazione
Delle funzioni
Nell'ultimo Periodo aveva rischiato di avere due interpretazioni distorte
Una della politica funzionale alla gestione del potere
Collo criterio dell'efficienza come misura della validità della politica
L'altra e c'è costata di più
La seconda l'altra l'illusione
La speranza
La speranza di tanti credenti di ipotizzare modelli di presenza nella società
Capaci di caricarsi di un processo accelerato di questo raccordo che un'attenzione permanente dello spirito umano
Di operare questo raccordo tra le motivazioni dell'impegno religioso e le condizioni della presenza nella società
Io credo amici del Democrazia Cristiana
Che questa condizione non c'è più
Il grande fatto di novità
Nella storia civile prima che nella storia politica dello al nostro paese
è il ricostruirsi
Di questo dialogo il radicarsi di questo processo
E io non mi sono preoccupato ascoltando con grande attenzione tutti gli interventi di immaginare come ognuno di questi alla fine potesse essere ricondotto
In una spiegazione univoca
Io temo la possibilità di una ricomposizione
Bella ricchezza di fare Mendel di ricerca nel mondo cattolico come possibile riferimento per l'impegno politico quindi
Non dovremo esser noi non saremo noi credo che non può essere nessuno
A di immaginare di ricomporre ad unità le forme di presenza della cristianità sul piano della storia e del resto
Perché
Perché avere questa tentazione
Quando la chiesa sul piano dell'apostolato non ipotizza più un modello di cristianità definita all'interno della quale la possibilità di vivere di vivere la vita di grazia sia più garantista
La chiesa si misura con i problemi della storia rispetto alle difficoltà della storia che sono le difficoltà e il tormento della coscienza umana
Si pone imposizione Ausiliatrice
Non solo sul piano della creazione delle condizioni per la redenzione ma anche sul piano della creazione delle condizioni attraverso le quali la dimensione umana dell'uomo possa essere continuamente recuperato
Nel conflitto drammatico che i processi di svolgimento della storia dette
Se è così ed è così se è così ed è così
La nostra riflessione amici della democrazia cristiana deve fare riferimento alla ad una nostra esperienza storica particolare
Ieri l'ha ricordato ed un ricco De Mita con riferimento
Alla esperienza ricca e contraddittoria
Dei cattolici nel nostro Paese dall'Opera dei Congressi ad
Commetteremmo un errore imperdonabile
Se dimenticassimo la nostra storia
Però non basta
Ricordarlo se oggi siamo costretti
A ricordarla se oggi nel dibattito
Chiunque è stato attento
A gli interventi da ieri a stamattina in ognuno degli interventi ha avuto la possibilità
Di un nuovo riferimento storico già vissuto di un riferimento culturale già conosciuto di una attenzione ideale già sperimentati
Ma se questo è amici della Democrazia Cristiana
Basta hanno voi ricostruire nella nostra memoria la esperienza storica dei cattolici nella società italiana
Che è un'altra considerazione che dobbiamo fare con grande chiarezza
La esperienza storica dei cattolici nella società italiana non del mondo
Probabilmente questo serviranno a voi a capire meglio la nostra condizione
Ma probabilmente servirà anche ad altri a capire perché la storia civile e politica del nostro Paese e diverso
Da quella degli altri paesi in Europa probabilmente si riuscirà a capire
Perché c'è la singolarità di una presenza popolare di ispirazione cristiana nel nostro Paese che diciamolo nonno con arroganza o con un superbo
Ma solo ricordando ciò che è avvenuto nel nostro Paese
Storicamente è stata all'arancione della sconfitta sul piano della esperienza politica di una esperienza analoga al movimento politico popolare dei cattolici di ispirazione marxista
Il dato singolare se volete contraddittorio della nostra società
Sta il mio queste due osterie Henze che si sono confrontati
La storia nostra lungo comincia oggi
è veramente singolare interpretare la nostra storia immaginando che il passato non ci sia per alcuni e che il passato debba pensare soltanto peraltro il processo politico costruito tutto su un domani riferito soltanto al desiderio e un processo lontano dalle analisi e dalle
Costruzioni che ci consentono di individuare i processi democratici all'interno di una comunità la storia nostre questi la storia nostrana e così simile ma così diverso
Da quella di altre formazioni politica nascono per ragioni diverse
Ne faccio solo un accenno nono la pretesa di ricostruire la storia civile e sociale nel nostro Paese all'origine c'è un intreccio complesso
Dove prevale l'elemento religioso più che quello immediatamente politico i cattolici nel nostro Paese
Dopo l'unità d'Italia conoscono ragioni di aggregazione per ragioni religiose temporali
Più che per ragioni politiche e in concorrenza
Con il sorgere e il dilatarsi di una presenza popolare diversa di ispirazione marxista
Che i cattolici sono posti di fronte ad un problema che inizialmente non avevano previsto cioè quello di raccordare
Le ragioni della loro presenza nella società con le ragioni di tutela della loro presenza religiosa nella società
Ed è questi
L'altro elemento molto singolare della storia del nostro Paese non esistono movimenti popolari legati alla tutela di interessi in contrapposizione tra loro
Non c'è il partito popolare dei cattolici legato alla tutela di interessi in contrapposizione
A di interessi che il Movimento Popolare di ispirazione nazista a sua volta tutela
Sulla stessa natura dei problemi sulla stessa qualità degli interessi si organizza in competizione una risposta diverso
E questo crogiuolo che alimenta la riflessione culturale e politica nel nostro paese e indo Luigi Sturzo
Amici della Democrazia Cristiana
Una risposta che va rimeditare
Ombretta Fumagalli ieri con loro riferimento
A questa tentazione continua starei per dire
A questo processo dialettico inarrestabile
Che non credo sia riconducibile soltanto all'interno del mondo cattolico
Con un riferimento come giustamente è stato fatto passando Maso e Sant'Agostino
Credo che sia la dialettica
Che ogni intelligenza umana contiene in sé
Tra l'illusione di poter individuare e definire le regole dei processi della storia
Ed ipotizzare io futuro costruito come ragione della spiegazione della propria presenza sul piano del contingente e l'altro
Che più modestamente non non rifiuta questa aspirazione ma cerca di costruire nel continuo divenire della storia le condizioni della ricerca
Non è non è una dialettica sono all'interno del mondo cattolico starei per dire che una dialettica all'interno di ogni intelligenza io ripeto sempre ogni qual volta si pone questo problema
Che dall'inizio dal mito di Prometeo in voi
C'è una risposta tutte le volte
Che l'uomo tenta di strappare il fuoco agli dei la divinità punisce la super di umana e lo mortifica
Credo che con un riferimento a questa concezione che
Mi pare più propria
Dei cristiani
Cioè che si fa carico di ricercare la verità più che avere la presunzione di conoscere la verità
C'è c'è questo dato non non secondario sull'uguale riflettere
Che Luigi Sturzo ha costruito la grande lezione politica per i cattolici e i non cattolici che si vogliono impegnare sul piano politico
C'è un rischio
Che Sturzo aver individuato è superato
Voglio dirlo all'amico Formigoni
C'è un rischio
Che probabilmente
Può essere letto anche nella riflessione di don Giussani se non correttamente intesa
Che le tensioni volte a ricercare le ragioni più alte che spiegano la presenza dell'uomo sulla terra
Senza un passaggio ulteriore
Cioè senza una mediazione che è la politica possano costruire nella coscienza del credente la possibilità di testimoniare direttamente queste grandi tensione
Sturzo ha risposto
A questa difficoltà
Non accettando la distinzione che prima eccetera
Dentro e fuori il mondo cattolico
Di chi immaginava che la dimensione religiosa fosse condizione per garantire la stessa libertà della persona umana e di chi viceversa ritenendo che sul piano della storia
Questo riferimento costruiva all'interno delle istituzioni la ragione per la sopraffazione alla garanzia delle ragioni della libertà ne proclamava la distinzione quindi l'indifferenza
La scelta laica di Sturzo non ne Re legale le ragioni della religione
Le ragioni della trascendenza come motivazione forte della libertà della persona
Cioè il punto che Sturzo individua non è il passaggio meccanico
Dalla fede religiosa e l'impegno politico
è uno spazio civile all'interno del quale l'attenzione civile la salvaguardia della della dimensione religiosa trovano un punto di coincidenza ma di non Gong Li
E quando oggi amici della Democrazia Cristiana
Su questo problema così serio così delicato così profondo corsia attendo ai problemi della libertà della persona umana
Sentiamo riproporre culturalmente la distinzione laica rispetto a questa grande conquista della cultura moderna
Non ho della trasposizione della dimensione religiosa nella politica abbiamo la sensazione di un grande salto indietro anziché d'un saltano
Sturzo corno la risposta che dà
Del Partito popolare di ispirazione cristiana non utilizza le categorie religiose Perrot fondare l'impegno politico ma far riferimento
Alle categorie religiose per rendere più forte
Per rendere più autentica la difesa della libertà della persona
Come fondamento del processo democratico all'interno di una comunità il resto
Cari amici della Democrazia Cristiana non era una novità sul piano della storia della cultura democratica nel mondo facciamo sembra
Riferimento a tradizioni democratiche diverso
E poi ignoriamo che la forza e la ricchezza della democrazia statunitense standard nella per capito
Che è il fondamento religioso della libertà garantiva la forza democratica di quel Paese
Non era non è mai stata all'illusione
Di trasferire nelle istituzioni valori religiosi perché potessero essere imposte alla coscienza civile era alla negazione della dimensione economica della libertà
E era la riscoperta
Se volete della trascendenza in questo c'è c'è un rapporto molto più prossimo alla dimensione religiose
Ma che affida la possibilità di questa garanzia non nella istituzione
La posizione Sturzo Diana la laicità scorsi Anna non è indifferente
Alla religiosità o alla trascendenza
Ma tutela la religiosità e la trascendenza come valore fondamentale della libertà nel concreto del tormento della coscienza umana
Pone l'uomo al centro della tutela e sceglie le istituzioni come strumento di garanzia di questa libertà che nelle istituzioni non ha un riferimento certo di garanzia
E questi è questa la grande lezione escursione questa la concezione altissima
Della democrazia che i cattolici sono riusciti poi a tradurre nella Costituzione del nostro paese probabilmente
Cari amici della democrazia cristiana se questa nostra riflessione
Che io considero di grande importanza non credo che è una riflessione del genere possa immaginare di concludersi con una bolla che raccolga principi da difendere
Una riflessione del genere fa riferimento alla possibilità che questa riflessione continui e che sia la motivazione alta dell'impegno politico
Il rinnovamento amici della Democrazia Cristiana è questo
E a quelli che anche all'interno nostro
Consentitemi solo questa riflessione pormi manterrò molto dentro la storia
Le osservazioni generali che dicono tutto bene il rinnovamento nemici della democrazia cristiana un contegno come queste
E questo non è il suo
Io non vorrei
O un fondo di superstizione consentito Follonica non
Perché mi capita che tutte le volte che dico che le cose vanno bene poi vanno male
Non
Perché non abbia Tafari interpretazioni improprie
Faccio riferimento a quello che mi capita la mattina se la Random e tagliando alla barba si taglia bene mi sento bene appena dico oggi sto bene poi mi sento male ecco tutto qua niente di sconvolgente non
Però però
Luigi
Perché fino ad oggi in Sicilia in Puglia in Campania
O in Emilia in Toscana oggi qua
E io dico convesso che ero venuto con una qualche preoccupazione
Perché Guzzetti
Io sono straconvinto e l'ho detto sembra e non è una novità
Che Olla Democrazia Cristiana lombarda è in condizione di essere la guida nel processo di rinnovamento del partito questo processo non avverrà
Sarà perché mi sento un po'lombardo almeno per formazione però è vero
Perché vera che era tardi tradizione culturale e religiosa qua è quella più tollerante più libera non a caso qua qua inno questa chiesa ambrosiana c'è un crogiolo di ricchezza di riflessione che non può essere rinchiuso negli schemi tradizionali
Le voci che abbiamo ascoltato ieri non sono voce settario di parte
Tutte le voci che abbiamo ascoltato ieri io voglio ringraziare don Giussani e padre Macchi sono state la testimonianza di un'altissima riflessione che partendo dalle ragioni religiose non ne disattenda
Alla condizione che garantiscono la presenza del cristiano sulla terra non c'è comprensione concetto non venuti
Affetti la predica e poi ai ministri della democrazia cristiana come ignorare che il meglio della storia della Democrazia Cristiana
Si intreccia col meglio col peggio della storia e di alcuni sacerdoti nel nostro Paese basta pensare a Sturzo e a Baget Bozzo per capire
Io voglio ringraziare tutti per le cose
Che ho ascoltato qua più ascoltato quattro quindi un partito
No non è che non ho citato Murri
Volevo delle positive e negative no
Una pausa
Però è un sacerdote è un sacerdote che continua a credere a modo suo crede si inventa la storia vuole salvare sì sì ben l'ho citato per chi era stato citato qua ma secondo me giustamente giustamente concettualmente Ricciardi
Una confusione tra la dimensione religiosa e quella politica
Io credo di averlo detto anche in un'altra circostanza gli sfugge
La condizione non secondaria che le anime si salvano come singole anime non le vuole salvare come collettività
E quindi è vorrei Schio è un rischio non solo politico ma anche religioso quindi l'ispirazione cristiana
Del partito non è soltanto la ripetizione di una giaculatoria
L'ispirazione cristiana dell'impegno politico trova il punto
La condizione dove possano convivere
Questa esigenza altissima
Etica religiosa e la scelta concreta sul piano della libertà all'interno della società civile
Secondo
Vado rapidamente a la conclusione cari amici lo diceva Tabacci la riflessione probabilmente avrebbe richiesto una riflessione nonno ristretta nel tempo ma considerate questa miglia
Queste mie dichiarazioni come un un contributo al dibattito senza la pretesa di definire niente sul nessuna questione ispirazione religiosa
E natura popolare del partito
è una considerazione che dobbiamo riprendere
Perché all'interno nostro e soprattutto qua in Lombardia
Qualche volta Sand o una discussione che non mi convince
Se
La posizione della democrazia cristiana come Partito popolare rischia o meno di essere
Calata nelle sabbie secche Dello moderatismo o della conservazione un partito popolare
Amici della Democrazia Cristiana non può essere un partito moderati
Perché il popolarismo astuzie hanno non era e non è stato nella storia politica della Democrazia Cristiana il partito a difesa di un solo interesse anche se di un interesse del
Non era il Partito dei contadini dei contadini poveri
Il Partito Popolare di Sturzo era il partito
Che si preoccupava di rappresentare la complessità degli interessi
All'interno della società probabilmente anche nella nostra memoria
C'è un riferimento all'Inter lassismo improprio lo dicevo a Bornato
Con riferimento alla sua prima riflessione
Quando ci ha richiamato ad essere attenti
A non essere il partito degli interessi ma anche il partito della speranza
Ma l'Inter scarsissime queste l'Inter classismo è il riferimento politico tra gli interessi costituiti e i bisogni
Io indico così credo che sia più giusto indicarli così è la risposta politica di Sturzo che fa
Rifiuta la violenza
Che la scelta marxista
Come Strumendo regolatore nello scontro tra gli interessi costituiti e il bisogno o se si vuole la speranza
E affida alla violenza come leva distruttrice delle condizioni che creano la posizione di bisogno la soluzione
Il rifiuto di Sturzo non è il rifiuto della violenza come rassegnazione
Come pur qualche volta all'interno nostro abbiamo ripetuto come all'interno della democrazia cristiana abbiamo immaginato
Cioè come una posizione di conservazione dell'esistente tra interessi forte di interessi deboli
Dove lo spirito di casta di Christie di carità del cristiano utilizzava quel qualcosa in più che i forti hanno per darlo in termini di carità a chi non ha
Questa non era la posizione di Sturzo
La posizione dell'Inter classismo stuzzicarlo era far riferimento agli interessi forti come dato della storia
Ma per costruire modificando questi la trasformazione del bisogno in diritto
Faccio sempre questo paragone perché la dizione astratta sia compreso il problema non è contrapporre occupati e disoccupati
Come organizzare il processo economico in maniera tale che chi non ne è occupato diventando occupato trasformi il bisogno ingerito l'Inter classismo e questa forma disinteressi continua
Nel contrasto degli interessi costruendo sempre di volta in volta nelle nella società le condizioni che risolvono i problemi e creano la possibilità continua della loro evoluzione
E stato a Pristina
Non solo la concezione di Sturzo amici della democrazia Christie
Questa è la concreta esperienza storica della Democrazia Cristiana di De Gasperi di Moro nella storia democratica del posto fascista
Al segretario Viterbi che segue questa nostra riflessione con grande attenzione noi vogliamo dire che c'è bisogno per noi prima che per gli altri di recuperare questa interpretazione della storia passata del nostro Paese diversamente
L'immagine che mi sembra
Venga trasmessa dai titoli dei giornali più che dall'analisi dei giorni
Che è in presenza delle difficoltà su questa storia del nostro Paese fatta tutta di difficoltà di errori la grande trasformazione di questa comunità sembra essere ignorati
Sembra che
Carli
Sulla terra in Italia un angelo misterioso
Rispetto alle nostre difficoltà ci indica un punto di approdo una grande autorità una grande autorità la storia nostra non è questo
La storia nostra e la storia di questa grande forza di popolo che abitato il complesso processo di trasformazione del nostro Paese
Granelli dice noi abbiamo bisogno di definite la nostra proposta politica con forza regge lo stiamo facendo da tempo su quattro anni
Che non facciamo che definire la proposta politica della democrazia Cristina
Ma questo lo voglio dire i democratici cristiani e non a quelli fuori della democrazia cristiani
Il problema oggi non è dominare le difficoltà rincorrendo le false analisi degli altri
Io non ho mai immaginato che questo fosse una via giusta
Mi è parso che ieri sera l'unione
Recuperasse queste esigenze
Invitandoci
A da non ad accreditare a far riflettere
Sulle realtà e sulle esperienze diverse
Del popolarismo
Cattolico e del socialismo perché la storia del nostro Paese queste
Ciò che è in difficoltà non è nella nostra tradizione
Oggi che si parla di riformismo se è un riferimento sia da fare e alla tradizione dei cattolici democratici
Il riformismo vincente e il riformismo praticato dal partito dei cattolici popolari nel nostro paese ieri Follini moscoviti diritto
Sul piano della prospettiva non sul piano di alcune esperienza storica sono complesse il riformismo di ispirazione marxista
E allora ipotizzare che le difficoltà presenti siano governabili da uno scontro tra una cultura valida che si consideri resiste
è una cultura e insufficiente che si considera come prospettiva davvero si crea un abbaglio ottico difficilmente correggibile
Perché
La Democrazia Cristiana
Amici della democrazia cristiana non può non può corre il rischio di essere forza moderata perché è un partito popolare riformista
Perché se è un partito non è riformista non è partito popolare non può saldare insieme la contraddizione degli interessi
E quando sento non solo da politici interessati questi mi interessano pochissimo
Ma secondo andava uomini di cultura diciamo così per quello che la cultura offre
Nel nostro paese l'insegnamento che un partito che ha pluralità di interessi e un partito contraddittorie del mentre un partito forte sarebbe quello legato non dando l'univocità degli interessi ma quando all'autorità della istituzione che amministra gli interessi
Ebbene cari amici dobbiamo ribellarci comparsa contro quali sta attenta azione antidemocratica dal punto di vista culturale il Partito Popolare
La dimensione popolare dal partito prima che essere una grande cultura civile la sola indicazione istituzionale
Che è la crisi della democrazia pre fascista offre come via di solo
Io capisco la preoccupazione Di Virgilio Melchiorre che ho rivisto con gran piacere
Non lo vedevo da qualche anno anche se non dimentico
La comune radice la comune riflessione e per qualche verso le comunità edizioni che ci hanno visti studenti alla Cattolica
Però Virgilio credo che
Nel due riflessione mi è parso
Di cogliere una illusione da cui ci dovremmo libera
Dal punto di vista politico non dal punto di vista culturale
L'illusione di caricare la politica di un messaggio unificante di salvezza Sturzo credo che abbia risolto belle questa esigenza non negando la Sturzo non ha immaginato
Vi assiste impotente di fronte alla complessità ma Sturzo ci ha dato una grande lezione che va conservata
Quello del valore della comunità come tale
Dello pluralismo come tale senza l'illusione di immaginare un modello unificante
Ma immaginando un processo di crescita continua Virgilio all'interno del quale l'arricchimento c'è ma i problemi rimangono
La lezione forte di Sturzo sul piano interno e sul piano internazionale e questi Sturzo risponde a questa preoccupazione non insegnando ci in forma di colonizzazione di una comunità come qualche volta avviene fra nord e sud
Sette immaginare che lo sviluppo del Sud
E legata all'utilizzo dei televisori o o di altri beni di consumo ignorando
Ignorando le condizioni di civiltà di ogni comunità cioè creando il momento di costruzione unificante nessun date Sterne e non viceversa mettendo in moto tutte le condizioni che sviluppano i valori che ogni persona ogni comunità
In maniera che la crescita di per sé unifichi ma credi ragioni ulteriori di divisione del Giglio
Che l'intelligenza umana perciò io la salvaguardia abbia questo continuo tormento si che questa venga liberamente all'interno della società che in astratto possano esserci un giorno
Ove la cultura unifichi la risposta ai bisogni della comunità nessuno di noi può escluderlo
L'errore è stato ed è immaginare di compiere questo processo attraverso la forza cogente delle istituzioni
Perciò quando diciamo Granelli che la politiche caricata diciotto diciamo una cosa giusta ma tende a non dire una cosa sbagliata no tu io condivido la tua preoccupazione anche all'interno nostro
Diciamo spesso che la politica è sovraccaricata di funzioni c'è bisogno di una riduzione
Dello spazio di presenza della politica amici della Democrazia Cristiana stiamo attenti a non ingenerare questo equivoco
Perché su questo equivoco militare che crescano risposte molto discutibile dal punto di vista istituzionale avanzate dal Partito socialista
Quando le istituzioni
E lo spazio ridotto della politica significano dei partiti significano eliminare lo spazio della politica io ho fortissime preoccupazione
Lo spazio della politica come invadente rispetto ai processi di crescita all'interno della nostra società vanno individuati in maniera giusta
E corretti in maniera troppi Granelli ha ragione non si tratta di ridurre la presenza dello Stato di dar vita lo Stato minimo secondo una cultura molto diffusa negli Stati Uniti
Dove l'illusione che più c'è la ritrattazione della presenza dello Stato più la società e dirompente nelle condizioni della sua evoluzione la storia senza nessun brezze nessuna pretesa è sotto gli occhi di tutti
Fuori della regola e lo stato e la regola e lo stato e la regola lo scontro e solo tra interessi forti e speranza e nello scontro
Tra interessi forti e speranze vincono gli interessi forti
L'ordine sull'efficienza e il consolidamento dell'interesse forte e l'indifferenza alla speranza
E quando la speranza e la condizione della sopravvivenza della dimensione umana credo che nostro giudizio non può essere che negativo la concezione esporsi alle diverse
Lo voglio dire a Formigoni al quale
Spesso ho tentato di spiegare qual è la mia opinione nonno la verità e mi dispiace
Che in questa riflessione la faremo domani ad Abano anziché qua
Il problema non è ridurre la presenza dello Stato
Il problema è una concezione diversa dell'ordinamento dove la regola che tradizionalmente ha assunto un valore astratto
La libertà l'eguaglianza indifferente ai processi storici o l'indifferenza al dramma umano per ipotizzare valori più alti da tutelare la nazione la produzione le ragioni dell'impero
Il tutto fa riferimento a casa a che cosa lo dico a Melchiorre apparentemente e più modesto in realtà è più forte
E molto più omogeneo le ragioni vere della libertà dell'uomo assume come valore da tutelare l'ordinamento non un principio astratto illuminista
Ma assume come valore da tutelare il valore che la comunità
E quando noi sosteniamo e li sosteniamo una ordinamento a tutela delle Autonomie e l'autonomia non sono soltanto quelle comunali ma sosteniamo un ordinamento a tutela delle comunità partendo dalla famiglia
La tutela nostra della comunità famiglia non è una superstizione clientelare è un valore civile solo l'essenza del quale la dimensione comunitaria della persona non esiste
E questo valore e noi non vogliamo in bollo attraverso la coercizione questo valore vogliamo imporlo nella presenza viva all'interno della comunità cioè noi abbiamo bisogno di un ordinamento che si dilati nonno di un ordinamento che si restringono
Non meno Stato più stato più ordinamento
Ma meno burocratizzazione più stato nel senso che diventa regola il valore che la persona e la comunità vive le condizioni che rendono possibile la sopravvivenza e l'arricchimento di una comunità
E allora mi ci sei questa concezione e valida se questa concezione giusta
Se questa concezione è forte
Allora non non riesco a capire perché sul piano della libertà dell'insegnamento
Sul piano del valore delle Autonomie
Sul piano della garanzia dei processi autonomia all'interno della comunità come il volontariato c'è uno scontro tra i cosiddetti riformisti e noi che saremmo i conservatori noi non accettiamo non dobbiamo accettare provocazioni inutili perché ho la sensazione che si giochi alle provocazione
Io lo dica tutti democratici cristiani
Noi abbiamo il dovere di riproporre con forza
Non la nostra storia per ricordare il passato
Non i nostri principi per imporla agli altri
Ma recuperare i nostri principi e con riferimento alla nostra storia riproporre con forza oggi sui problemi e sulle difficoltà che la comunità la nostra disposti siamo una grande forza di poco
Non è orgoglio di partito amici della democrazia cristiani
Insieme o all'esigenza della efficienza questa comunità questa società acquistando bisogno di verità
Anche Rognoni militare
O Bodrato stamattina ha fatto riferimento alla condizione nuova della secolarizzazione
Se con questo immaginiamo di far riferimento ad una dissacrazione dei valori che hanno reso coesa la società nel passato diciamo una cosa ovvia perché e anti
Il dato nuovo il dato nuovo vero oggi nella società esattamente opposto è una domanda di valori è una domanda di verità
Eh eh la richiesta delle giovani generazioni di ancorare le ragioni della loro vita ad un valore che renda possibile l'alimento della speranza
Nella coscienza umana e la risposta a questa condizione
Di domanda forte può darla
Un partito popolare disperazione cristiana come il nostro
Io concludo concludo il mio dire nonno la riflessione amici della democrazia cristiana
Nella storia nella storia hanno costi in questa storia civile di questo Paese
Con passato con la ricchezza di contraddizioni qua non la complessità di interessi di valori di superstizioni che l'hanno caratterizzata e la caratterizzano
Noi riteniamo che il ruolo forte
Di un partito popolare di ispirazione cristiana e ancora una condizione per la conservazione della vita democratica del nostro Paese
Quando parliamo di ruolo centrale importante
Non lo abbiamo immaginato non lo immaginiamo non lo possiamo immaginare con riferimento all'occupazione delle istituzioni e del potere
Lo immaginiamo come un ruolo insostituibile che una forza popolare di ispirazione cristiana oggi via
Nel concreto della crisi delle contraddizioni e dei problemi che questa comunità di concorrere con gli altri a dare una risposta in positivo e quando noi diciamo come abbiamo detto consentitemi
Di spiegarmi
Che è la nostra proposta e alternativa a quella di altri
Ma non in termini di conflitto non in termini di separazione amici della Democrazia Cristiana
Lo diciamo perché il riferimento ideale la spiegazione culturale nostra i diversi ma la storia nostra e anche coerenza con i valori difesa gelosa dei valori di cui siamo portatori ma consapevoli anche della grande tolleranza che la radice vera e la fondendo il processo democratico all'interno di una
Sì convocato in assemblea regionale ancora grazie a tutti e in particolare nell'azione osservare metallica
Va
A Udine era
Nell'agendina
No niente
Della venne consegnata
Come
Qui quindi quindi
Qui
Qui quindi questo
Qui qualche quindi quindi quanto qui quanto quindi qui quindi questa qua quanto qui quindi quest'
Questi qui qui qua quanto quindi questo qua qui qui qui qui quella quindi quindi quindi quanto quindi qui
Qui qui quindi quindi quindi quattro qui qui qui qui quindi qui quindi
Quindi quest'quanto qui quanto quanto quella quindi
Quest'quest'qua qua quindi qui qui questa
Questo quest'quindi qui
Qui
Quotata qui quindi qui qui quattro qui qui qui qua qui qui qui qui qui quindi qui quindi qui qui qui qui quindi qui qui quindi quindi qui quindi qui qui quindi quindi quindi
Qui qui questo quest'quanto qui quindi
Qua qualche
Qua quindi
Qui quindi qui quindi qui quindi quindi questo quindi