L'intervista è stata registrata martedì 10 febbraio 1987 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Dp, Energia, Nucleare.
La registrazione audio ha una durata di 9 minuti.
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DP
Azione ambientaliste in merito alla partecipazione o meno a una conferenza nazionale sull'energia ormai è chiaro dopo il rifiuto del partecipare all'incontro fissato per questa mattina con il Governo e la rappresentanza parlamentare dei garanti della conferenza stesa
Al Front ambientalista si sono aggiunte anche alcune organizzazioni politiche con il partito radicale la sinistra dipendente e democrazia proletaria siamo in collegamento con Edo Ronchi deputato di Democrazia proletaria ecco credo allora abbiamo visto anche con altre interviste che abbiamo fatto precedentemente che il problema non è tanto quello di aggiungere dei nomi di ambientalisti di una diversa lottizzazione per così dire fra antinucleari e filo nucleari ma il problema stesso è quello della tuttora della conferenza dell'ENEL sull'energia qual è la tua posizione su questo
E problema è quello come
è stato detto della struttura fermo restando diciamo le due pregiudiziali di ordine politico che resta non sono condivise da tutto lo schieramento anti nucleare la la la moratoria è quella della gestione non più affidata al governo ma al Parlamento però è giusto ho chiarire cos'è questa divergenza sulla struttura della conferenza ora sono state insediate tre commissioni che dovrebbero lavorare i rapporti di base noi chiediamo che questi laptop rapporti di base presentino costi compari spazio i diversi scenari e cioè non siano relazioni di maggioranza o di minoranza tanto meno relazioni di maggioranza con emendamenti
E cioè la prima relazione dovrebbe presentare gli scenari di mantenimento del nucleare di uscita dall'unico nucleare di uscito totale o di uscita parziale inseriti sulla base di queste opzioni di fondo
Calibrare le ho volute possibile opzione in caso di mantenimento di una di queste opzioni e quindi se più Carbone c'è meno carbone quanto rinnovabile quanto risparmia questo dovrebbe essere supremo
La seconda collegata a questa
La valutazione del rischio nucleare e cioè rischio compatibile il rischio incompatibile accettabile o meno se io rischio inaccettabile perché anche se fare di bassa probabilità comunque poco avere conseguenze catastrofiche il discorso si chiude perché dice che il rischio è compatibile una comparati
Non è con i rischi e gli impatti ambientali delle altre fonti terzo scenario quello istituzionale legato agli altri due
Sostanzialmente si giocano due scelte fondamentali poco Metello energetico accentrato centralistico deciso dal centro fortemente affidato agli enti energetici Otello decentrato quello che ispira la logica dei referendum abrogativi decentrato col potere ai Comuni Autonomie locali valorizzazione della risorsa territorio compatibilità ambientali e compatibilità con la volontà delle popolazioni
E quindi anche in questo ruolo e peso dei referendum sia nazionali che in sede locale questi scenari
Dovrebbero essere presentati all'interno delle tre giornate della conferenza e cioè dovrebbero essere queste le relazioni che aprono la discussione ora invece gli scenari non sono allo stato dei fatti perché miti così come non ci propone dibattito metta i giorni della conferenza non si articola sugli scenari di fondo ma su comunicazioni che in parte cancellano il valore del lavoro delle comuni delle commissioni comunicazioni in gran parte affidata ad enti energetici qua istituzioni ufficiali
Quindi noi si chiedeva che gli interventi non si facessero di nuovo esempio l'ENEL presenta un proprio scenario esili intervento della prima mattinata sulle previsioni sui fabbisogni ha sostanzialmente affidato alle
E l'ENEL deve mandare la propria comunicazione scritta prima ancora di aver letto il documento della Commissione e così per tutti gli altri che sono stati invitati
Noi invece proponiamo questa in
Postazione perché o vari si risolve in una carrellata di enti istituzioni ufficiali che sono in gran parte a favore del nucleare comunque diventa una passerà la inutile di gente che viene a dirci la sua a prescindere dal lavoro che è stato fatto dalle commissioni tecnico-scientifiche preparatoria in questo modo sia una un un doppio risultato il primo sarà quello di una conferenza fortemente squilibrata perché gli enti le istituzioni ufficiali sono da decenni schierate con il nucleare secondo si fa comunque una conferenza poco utile e c'è una conferenza dove si sommano posizioni in realtà non si confrontano le posizioni sulla base di un materiale istruito e messo a disposizione di tutti gli invitati prima
è una modifica la struttura e cambiare l'importazione della conferenza ecco e quindi il vostro atteggiamento se la conferenza si facesse comunque si come insomma per lo meno non abbiamo notizie che esonerò
L'atteggiamento l'abbiamo già detto in in realtà non dopo la presa delle posizione di posizione delle associazioni ma prima perché sia io che Tessari ci siamo dimessi tre settimane prima della presa di posizione delle associazioni è quello di non partecipare alla Conferenza anche di chiedere che questa conferenza non si tenga e invitiamo anche le altre forze in particolare il partito comunista voi
Costare questo tipo di conferenze ecco pane del Partito comunista sia a questo punto l'ago della bilancia essi né i fatti né i fatti lo è anche se
E da parte socialista e socialdemocratica c'è un po'un gioco di scaricabarile però è certo che se il Partito Comunista ritirasse il proprio appoggio a questa conferenza
La conferenza non si farebbe almeno questa conferenza non si farebbe e allora ci sarebbe lo spazio per riaprire al dibattito in Parlamento questo va fatto credo comunque
Reimpostare la conferenza ma all'interno di un calendario che preveda almeno a nostro parere una moratoria di quattro mesi no la così sconvolgente quattro mesi di moratoria stante che Caorle cioè già afferma che la centrale di latina dicono tutti che bisogna chiuderla che carino siamo appena all'inizio ecco qualche problema ci può essere solo a Montalto ma quattro mesi non è la fine del mondo insomma quindi una moratoria il referendum con il voto all'inizio di maggio e successivamente al referendum
Dibattito parlamentare e l'aggiornamento del piano energetico risistemando sul piano globale lascio il diciamo la politica energetica centrali nucleari ecco tu parlato di referendum questa mattina alla Camera dei deputati
L'onorevole perbene con vista ha illustrato la proposta di legge comunista di istituzione del referendum consultivo per quello che riguarda appunto la scelta nucleare non so se te la senti oppure se lei erogate in aula allora ecco allora cosa ne pensi
Sì
Penso che somme referendum con procedura costituzionale le mi sembra difficile considerarlo consultivo sarebbe stato molto meglio chiamarlo referendum propositivo se con legge costituzionale si chiamava il paese il va a pronunciarsi questo parere non può che essere vincolante
Seconda osservazione quei quattro quelli che sinceramente mi convincono poco perché nessun quesito rischia di avere la maggioranza quindi ne possiamo avere un quesito con il trenta uno quel trentadue uno col venticinque uno col quindici dopodiché cosa si fa e quindi è un pronunciamento molto generale allora sì non decisionale io penso che bisognava semplificare i quesiti a farne sostanzialmente due sapendo che sono quesiti tinti ritorno ripeto mio pare
Vincolante
Lungo riguardava il mantenimento della scelta nucleare e dopo di che le piccole variabili tecniche potevano essere affidati al Governo al Parlamento stante il quadro del mantenimento secondo quesito doveva essere Lushi da dal nucleare e poi anche qui tempi potevano essere regole una volta che il corpo elettorale la volontà popolare basta col nucleare diciamo come porre fine a smantellare i cantieri in corso le centrali esistenti è un dettaglio tecnico
Invece adesso ci sono adesso ci sono nella proposta del PCC sono ben quattro quesiti per cui gli antichi filo nucleare i dicono no a tutto al mantenimento del piano energetico e bloccano su un quesito gli antinuclearisti possono dividere fra qualche dicono no a tutto il nucleare qualche dicono no alle centrali esistenti e quanti dicono no alle centrali future
Quindi c'è il pericolo che il fronte antinucleare si divide in tre non mi pare una grande soluzione anche sul piano sul piano politico resta quale il dato che ci sono ormai i referendum abrogativi
Questi si terranno sicuramente la procedura costituzionale richiede almeno un anno quindi mi sembra insomma Bābur significativo abolito punto di un
Discutere dei referendum consultivi con procedura costituzionale bene da noi ti ringraziamo a risentirci vi saluto collega dovevo
Chi del gruppo parlamentare di Democrazia proletaria
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