"Quale informazione, quale giustizia"

Questa ad Antonio
Se siamo pronti
Se volete se volete accomodati cominciano
Ecco vi pregherei di prendere posto
Bene
Prima di
Prima di introdurre il dibattito consentitemi molto capita mente di tanto salutare a nome dell'Espresso dell'una sa l'unione degli avvocati laico socialisti con i quali noi abbiamo organizzato questo incontro
Di salutare tutti i presenti e di ringraziare in modo particolare i due relatori ufficiali del convegno L'avvocato
Adolfo Gatti il dottor Antonino Scopelliti l'avvocato Gatti all'avvocato da targati daremo la parola subito
Dopo questa Breve interruzione
L'intervento del dottor Scopelliti come sapete dal programma è previsto per domattina alle nove
Questo convegno l'avete letto sull'invito doveva essere presieduto dal professor Alessandro Galante Garrone che purtroppo e trattenuto a Torino da condizioni di salute non buone e però io credo che il professor Galante abbia già dato un contributo a mio parere prezioso a questo dibattito con l'intervento
Che ha voluto mandare c'è che L'Espresso ha pubblicato questa settimana proprio in ordine al tema anche noi questa serie domattina cercheremo di dibattere
Mi corre anche l'obbligo per completare le formalità
Iniziali di comunicare che un altro assente giustificato Adolfo Beria d'Argentine quale ci ha mandato un telegramma dicendo sì spiacente di non poter partecipare a questo incontro perché impegnato come del resto i gli amici magistrati sanno in nel convegno di di Senigaglia
Due parole per spiegare il perché di questo convegno perché L'Espresso insieme all'un'ANSA ha preso questa iniziativa informazione e giustizia come sapete tutti sono due beni due interessi
Costituzionalmente riconosciuti e protetti
Ma sono due beni oserei dire eternamente in conflitto
Noi vogliamo cercare di capire attraverso questo confronto diretto
Spero un confronto vivace critico e magari anche in qualche caso avuto critico vogliamo cercare di approfondire le ragioni di questo conflitto nel tentativo di formulare delle ipotesi o delle proposte di superamento
Io penso che per partire e opportunamente in questa riflessione sia necessario fare insieme uno sforzo per mettere esattamente a fuoco l'idea di informazione da una parte e l'idea di giustizia dall'altra che cos'è l'informazione che cosa intendiamo per informazione e quale informazione vogliamo in rapporto a questo discorso credo che se ne debba fare uno equivalente da analogo sulla giustizia da questo punto di vista credo che l'auspicio e possiamo formulare in apertura di questi lavori sia quello che le proposte
Che verranno dal dibattito tanto più provocatorie saranno tanto più costruttive potranno risultare do la parola all'avvocato Carlo
Cari amici
Gentili signore
Gli ori
Io mi sto interrogando
E cioè mi sto domandando
Quante volte noi durante un lungo periodo di tempo
Ci siamo incontrati voglio dire esponenti politici giornalisti uomini di legge
Per affrontare e per tentare di risolvere
I problemi che ho oscurano indubbiamente i rapporti tra la informazione e la giustizia
Se vogliamo puntualizzare nel ricordo l'insorgere di questo discorso di questa discussione
Dobbiamo forse portarci via al momento stesso in cui viene emanata ed entrai in applicazione alla legge sulla strada
E dal confronto che si comincia a fare dalle applicazioni di questa legge con quelli che allora venivano chiamati forse precetti costituzionali o forse semplicemente i principi della Costituzione
Allora son quasi quarant'anni vorrei dire che stiamo discutendo di questa roba
E mi domando appunto e ma è possibile che un paese come il nostro così incontri esperienza giuridica
E diciamo anche così consolidato ormai nel suo spirito democratico ne abbiamo avuto delle prove che forse pochi altri Paesi hanno potuto registrare
Un Paese che poi anche una capacità di produzione normativa eccezionale
Forse anche superflua
Non sia riuscito a superare questo conflitto questi confini
Seguendo che cosa seguendo l'evoluzione dalla società civile
E rispondendo alle sue fondamentali esigenze
A noi desta meraviglia
Che la classe politica
La quale non ha mai perduto occasione per pronunciare solenni dichiarazioni dei migliori intenti delle migliori buone volontà per affrontare e risolvere questa situazione conflittuale non abbia poi ormai concluso nulla
Si potrebbe
Certo modo essere anche indotti a pensare che per una qualche ragione prevalga una volontà poi negativa
O che si contrappongono obiettivamente degli interessi che sono inconciliabili ma io dico che anche in questo caso si sarebbe dovuto trovare il modo di superare attraverso appunto
Una realistica e concreta visione delle esigenze della società vuole vedere appagate e dei conflitti che debbono essere concretamente risolti
A tutt'oggi voglio dire il quadro però è rimasto invariato gli ho parlato di un passato che è abbastanza lungo era passato parlato in tre parole il quadro è quello di venticinque o trenta anni fa nulla è cambiato
Ecco perché qui son d'accordo naturalmente anche perché la Regione che mi ha indotto ad accettare l'incarico di fare questo discorso che è rivolto a molte persone che sono ancora più diva informata di questa problematica ecco perché concordo con quanto ha detto il direttore Valentini
Sulle ragioni che hanno così portato a questo incontro
A questo convegno il quale che cosa si propone si propone di fare delle verifiche e si propone sollecitare degli impegni che siano concreti naturalmente a tutto questo accompagnato questa contabili vedeva una speranza
E c'è una nostra ulteriore decisa pubblica messa in mora su questi problemi ecco non sia destinata anche questa volta a restare lettera morta
Forse conviene cominciare facendo il punto
Sulla situazione attuale
Ma dobbiamo identificare i principi
Che governo la materia e che dovrebbero orientare quando insorgono questi conflitti
Facendo una premessa alla quale si richiamava anche Valentini
Ovvio che possa sembrare mi consenta ma son proprio le cose ovvie siamo portati poi a dimenticare o a trascurare
Cioè diciamo che ogni democrazia
Si regge in fondo guardare le cose con concretezza su due cardini fondamentali
Che sono la legge e l'opinione pubblica
La legge fornisce la tutela dei diritti
Lo divide l'opinione l'opinione pubblica ne controlla
L'attuazione viene promuove il rinnovamento con il mutare delle condizioni che hanno determinato la legge
In questo contesto si inserisce l'opera dell'informazione gli strumenti dell'informazione
I quali che cosa sono in fondo se non il tramite tra lo Stato ordinamento dello strano e lo Stato collettività operanti
La stampa ad esempio la quale informa il cittadino contribuisce alla formazione del suo giudizio su fatti socialmente rilevante
E quindi chi fornisce il mezzo attraverso il quale vi può partecipare i consapevolmente al dibattito democratico
Permettetemi di dire che chi ha vissuto anche in stagioni politiche diverse in altre stagioni politiche
Comprende tutto il valore di queste affermazioni poté siamo pochi ma ce ce lo ricordiamo con molta chiarezza
Questa è la funzione della stampa recentemente si è anche detto è una tesi che è stata avanzata qualche così cultore dalla materia ne ha scritto
Si è parlato della stampa e degli altri mezzi di informazione come se fossero un contropotere a fronte dei poteri dello Stato e io concordo con quanto ha scritto recentemente proprio Galante Garrone non era un vi è un'opinione che nasce ora
Ecco considero che queste definizioni di contropotere non sia una definizione adeguata e rispondente a alla reale funzione dei mezzi di informazione
In realtà la stampa
Diciamo la stampa emblematicamente
Anche perché noi crediamo molto alla stampa forse più che altri mass media
La stampa è uno strumento tipico del sistema democratico
Lei è affidato un compito
Che è quello un compito di interesse pubblico di informare di criticare
Di denunciare che cosa
L'opera dei Bot gli altri poteri dello Stato non soltanto
Ma
L'attività di qualsiasi aggregazione che si costituisca come punto di forza politico economico o sociale
Allora noi se questo consideriamo se abbiamo presente questa opera della stampa dobbiamo dire che la stampa voglio concludere l'argomento cioè non è una contropotere è un potere è un potere Espresso dalla volontà popolare e tanto vado anche una sua collocazione nelle carte fondamentali giuridica dello Stato
Questo ha ricordato perché si vuole dare come appunto era stato detto nella introduzione direttore Valentini un concetto della informazione
Allora noi dobbiamo subito verificare le regole del gioco
Cioè quali sono i diritti che avvengono riconosciuti nell'ordinamento alla informazioni
Qui vogliamo anche fare
Sempre in via di premessa una rivendicazione guardate che questi qua diritti esistono un non sono riconosciuti dalla Costituzione ma poi sono stati conquistati in concreto la rivendicazione queste invia
Principale nelle aule giudiziarie
Ma qui
Ricordati innanzitutto l'opera della corte costituzionale
La Corte costituzionale non doveva secondo alcuni nemmeno essere costituita malgrado rispettato
Della costituzione
E tuttavia quando è entrato in funzione per quello che ci riguarda operato molto profondamente molto in profondo e con effetti di grande rilevanza
La sua opera è stata fondamentale la corte ha nel tempo fornito alcune indicazioni capitali quelle ricordo
Innanzitutto ha fissato una cosa della quale si dubitava cioè con le prime sentenze
E questo è importante perché poi aprirà il discorso sul tessuto generale dell'ordinamento e dei bilanciamenti di interessi contrapposti
Ha dato Orando all'informazione con i primi arresti con le prime ecco le prime decisioni con le prime sentenze ha dato rango quando ha riconosciuto a che cosa al diritto di cronaca prima al diritto di cronaca e di critica poi
Il livello prostituzione arati ripulito loro una matrice costituzionale
In quanto li ha considerati ricompresi in quell'articolo ventuno che attribuisce a ciascuno il diritto di manifestare il proprio pensiero voglio dirlo così più la Corte costituzionale dopo questa prima indicazione la informazione la stampa hanno rango costituzionale ha fornito subito una precisazione di estrema rilevanza quando ha affermato
Che non si può fare
Distinzione tra manifestazione del pensiero proprio al marito ed Ezio del pensiero altrui questo era un espediente
Che si stava introducendo anche qualche spirito un po'in dottrina una dottrina certamente non apprezzabile ma comunque si stanno introducendo
Per che questo avrebbe consentito di negare ogni rilevanza costituzionale al diritto di informazione che si estrinseca nella manifestazione delle opinioni di tutti
Ciascuno è libero di manifestare la propria opinione sembrerebbe che già scuro udire la propria dei rioni c'è una sentenza della Corte costituzionale che affronta proprio questo punto
E ormai consunta considerazione faccio un'assurdità ma insomma allora non lo era siamo agli anni sessantasei che con quei questa affermazione
Conclusiva sul livello sul rango è anche sulla sostanza bellissima di diritto di formazione sotto il profilo costituzionale
C'è poi un secondo momento e un altro rifiuto della corte costituzionale a un tentativo di diversificare tra materia e privilegiata in materia non privilegiata cosiddetto della sentenza
Cioè si intendeva che soltanto alcune materie strettamente attinente a non si sa quali poi interessi pubblici potessero beneficiare della collocazione dell'articolo venturo con tutte le conseguenze
La Corte ha detto no non è vero questa distinzione non esiste
E su questa linea si è mossa poi la giurisprudenza che ha attuato appunto un principio a ha reso concreto un principe attraverso sentenze
Che si sono succedute e che valgono a stabilire che tutti le indicazioni iscritti le praterie possono rientrare in quella tutela ove ne ricorrono certamente le condizioni
La corte ha ha affermato un altro principio su questo chiudiamo con le affermazioni della Corte costituzionale che sono in realtà state moltissimo moltissime quando ha detto che la manifestazione
Il pensiero di diritto alla libera manifestazione del pensiero incontrerà soltanto un tipo una qualità di limite
E Sora delle norme poste a tutela di altri beni di pari rilievo costituzionale
A un certo momento in questo dibattito è necessariamente intervenuta anche la Corte di Cassazione
C'è voluto molto tempo per la verità
Mai vive sono emersi alcune sentenze alle quali dopo moltissimi dinieghi e questo vi interessa a voi giornalisti in modo notevole anzi vorrei dire in alcuni casi determinanti si è affermato un principio importantissimo cioè il diritto di cronaca e di critica giornalistica rientrando fra i diritti inerenti alla libertà di pensiero e di stampa riconosciuti dall'articolo ventuno della Costituzione
Può essere esercitato anche quando ne derivi una lesione di un diritto altrui per esempio dell'altrui reputazione
Ove ne ricorrano determinate si condizioni questa lesione del diritto altrui è legittima
In sostanza
La Corte di Cassazione venne a stabilire ecco il punto che operava a favore della stampa una delle discriminanti classiche del sistema penale cioè quella dell'esercizio di un diritto o se volete che l'adempimento di un dovere l'articolo cinquantuno del codice penale
Noi abbiamo rapidamente e in via del tutto essenziale fatto il quadro di quelli che sono i diritti accordati ai mezzi di informazione dall'ordinamento oggi
Come in ogni ordinamento giuridico ogni diritto incontra dei limiti
Ed è questo il bilanciamento su cui si reggono tutti i sistemi giuridici
Ecco noi però dobbiamo rilevare è questa la l'aspetto che ci preoccupa come i limiti che si vogliono si vorrebbero contrapporre a volte si contrappongono al diritto di informazione
La minacciano pesantemente quel tanto di libertà che assolutamente indispensabile affinché il giornalista possano svolgere il suo compito
E qui è chiaro
Che nell'esprimere questa preoccupazione
E nel ricordare come questa materia nelle sue varie articolazioni nei suoi vari punti sia stata poi tante volte di battute davanti ai nostri tribunali che molte delle nostre tesi hanno condiviso e hanno mai espresso in sentenze veramente memorabili
Bene dobbiamo a questo punto direi che il nostro discorso
Va a fronteggiare una
Statuizione molto recente
Nella storia di questo dibattito di questa conflittualità endemica se volete
E cioè alla sentenza sezioni unite del trenta giugno data guardiamo quindi una cosa dell'altro ieri la cosiddetta sentenza del decalogo
Severi moniti gli sono stati rivolti signori giornalisti a voi
Se volete rivendicare l'esimente
Se volete essere dichiarati non punibili per quello che avete scritto anche se il De Sivo di un bene di un diritto altrui bene
Allora voi dovete riferire fatti che siano oggettivamente storici la storicamente veri
Dopodiché porre
La più oculata diligenza sono parole che traggo dalla sentenza liberamente ma sono le espressioni della sentenza
La più oculata diligenza ed accortezza nella scelta delle fonti informative
Dovete esplicare un vaglio in ordine all'attendibilità di quelle che di volta in volta vengono sottoposte alla vostra attenzione
Tomento operava un esame penetrante un controllo precisione approfondito sulle notizie che da queste fonti di vengono fornite e questo come seguendo quali criteri dovete svolge tutta questa opera seguendo i criteri dice la corte della potenza e della perizia professionale
Allora letta questa sentenza noi abbiamo avvertito un profondo senso di disagio di preoccupazioni e di inquietudine perché anche se alcune delle enunciazioni del decalogo
Erano però per eccepita e non più discussa alcune no ci ponevano seriamente indubbio sulla validità concettuale delle stesse
E circa la loro efficacia poi nel limitare profondamente la libertà dell'informazione
Questa sentenza se posso usare un'immagine ha trasformato la professione del giornalista che è una professione come orata consiste nello scrivere nell'occuparsi dei fatti né dire delle cose ecco è diventata
Una professione ad altissimo rischio di incriminazione ciò che io non considero accettabile sul piano di professioni generale
Su questa sentenza io vorrei fare there osservazioni molto schematiche
Questi accertamenti penetranti che la Cassazione pretende intanto ecco la prima osservazione
Sono del tutto irrealistici e noi dobbiamo tener conto anche della realtà perché viviamo in una società che ha delle esigenze reali che opera che la sta ad aspettare che si verificano in certe condizioni stabilite
Nella norma non dico soltanto mani nella sentenza di un giudice che pretende certe particolari cautele
Ecco infine nel concreto i giornali hanno i loro tempi tecnici non si può pretendere che il giornale
Nella riferire una notizia di reato la fonte attendibile si fermi per fare un'indagine sulla moralità di questa poté quando questo bordello è già
Ma conosciuta del morale poi sulla verità della notizia che questo a volte di più dice questo è sul piano tecnico del tutto impossibile irreale
Dobbiamo anche dire che i giornalisti che sono cose che noi vogliamo quotidianamente non hanno garantito mezzi di informazioni quindi non si può pretendere che mettono in moto delle squadre di polizia specializzata per andare a scovare questo quell'elemento
Portatori di certa verità
Seconda osservazione
Questa è una giurisprudenza mi lo avranno notato naturalmente soprattutto gli addetti ai lavori le persone gli uomini di legge
A riguardo concetti come la diligenza la perizia professionali
In modo tale che finisce per configurare a carico del giornalista una responsabilità che tipicamente colposa questi regole valgono per i reati che si possono mettere a titolo di colpa
Ma no in una per quei reati che sono puniti dalla legge esclusivamente a titolo di dolo come per esempio otto appunto la la di formazione per mezzo de la Stampa c'è di più e forse di peggio una terza osservazione
Qui è lo stesso concetto di verità che subisce dalla sentenza una colorazione nettamente sfavorevole a chi esercita il diritto dell'informazione
Quando si parla di verità sostanziale della notizia fermatevi un momento su questa definizione
E quando si nega ogni valori discriminante alle fonti di informazione qualificate
Allora si impone al giornalista vi pare degli accertamenti in prima persona e su accadimenti
Che gli può riferire soltanto perché vengono da ponti qualificate ho detto e confermo e che meritano quindi
Ogni credito quando
Un personaggio politico eminenti importante
Questo è un esempio abbastanza corrente terrà una conferenza stampa e afferma una circostanza molto importante forse pregiudizievole per la reputazione di un determinato gruppo di una determinata persona
Il giornalista che cosa deve fare deve riferire la conferenza stampa sulla conferenza stampa e su quello che è stato detto nella conferenza stampa o prima si deve restare cioè e prima deve andare a ricercare se la notizia riferita da questo personaggio nella conferenza stampa è storicamente vera
Questo è il problema è ed evidentemente non può essere risolto imponente al giornalista di fermarsi e di andarli a cercare la verità sostanziale storica
Anche quando una fonte qualificata la riferisca
A me pare che con questa giurisprudenza se si seguono queste linee
Così debba prendere atto con rincrescimento
Che
Essa ha fissato dei limiti
Che pongono il pubblicista di fronte a un bivio
Che è insuperabile
Ossi intarsi si abilita sostanzialmente
Alla propria funzione
Oppure ci si trova nella necessità di fornire delle in dimostrazioni che sono assolutamente impossibile che già vista non è tenuto appare perché non è una agenzia di informazioni e nonna una funzioni di polizia quando ricorrano degli elementi tali da dare credibilità seria la notizia giornalista ha tutto il diritto di pubblicare
Voglio anche dire che alcuni giudici di merito
Dopo questa sentenza si sono ribellati al rigore Chiesa comportava Bonetti su questi due punti fondamentali e cioè quello della verità storico sostanziale e quelli alla fonte qualificata sia stato accettato supinamente da tutti i giudici di merito
Io ricordo alcune sentenze ultimamente ho visto alcune sentenze del
Il tribunale di Genova
Che dopo queste lentezze nell'ottantacinque e l'ottantasei affermato il diritto del giornalista
Dini valersi di richiamare legittimamente Paesi mentre dall'articolo cinquantuno cioè l'esercizio del diritto del dovere
Di critica di cronaca anche quando la notizia pubblicata non sia integralmente vera ma prosegua una accreditabile un nucleo di verità
Noi abbiamo indicato fino a questo punto quale e la situazione
E qual è il problema
Diritti
Da un lato i limiti all'esercizio dei bellissimi dall'altro
Ora noi ci siamo ci stiamo interrogando ripeto da moltissimo tempo e oggi in particolare perché
Lo scetticismo malgrado quello che dicevo poco fa e cioè i decenni di dibattiti sull'argomento
Non c'è ancora colpiti non Cissé non ci sentiamo ancora paralizzati dallo scetticismo
E anzi in qualche modo ci sentiamo anche un po'o sostenuti da alcuni avvenimenti che non sono certi privi di importanza io dico il più grosso
Voi avete visto che le Camere il Parlamento approvato il
Il testo ultimo la legge delega
Che conferisce al Governo il potere di emanare il nuovo codice processuale
Cari signori ci sono voluti
Ventiquattro anni per arrivare a questo risultato
Ci sono volute prima credo legislature mezza per poter ottenere il primo progetto preliminare la prima legge delega il primo progetto preliminare
Stavolta si è fatto più rapidamente perché la coscienza civica sta avanzando quindi non ambita più tante difficoltà i politici lo hanno avvertiti quindi si è fatta viva ma è voglio dire che dopo questa lunga battaglia
Ecco che avremo il codice processuale dopo discuteremo nell'applicazione delle difficoltà agli inconvenienti intanto questo nuovo codice affermerà dei principi
Per esempio il principio che esalta la posizione del giudice su quello di tutte le parti
Di parità tra tutte le parti a questo risultato siamo pervenuti e quindi io mi dichiaro un soggetto celtici ma anche per quello che riguarda i problemi nostri odierni quella dell'informazione
E dalla sua conciliabilità con le esigenze della giustizia
Bisogna dopo aver rinunciato questi principi occuparci però di alcune questioni specifica
Che poi sono sempre le stesse e rendono questi discorsi come dire
Concreti quotidianamente attuali sono le questioni in cui si imbattiamo giornalisti giudici avvocati
Come i politici quando ne vengono investiti da voi
Assai frequentemente
Sono sempre le stesse questioni e se ne parliamo e perché sono ancora irrisolte quindi questioni di sempre questioni tuttora irrisolte anzi forse con l'andar del tempo si sono in qualche modo inasprite vediamo quali sono
La prima questione riguarda il segreto istruttorio ma dove siamo mai insomma alla vigilia di una svolta così radicale come è quella che viene proposta con il nuovo Codice processuale
Ecco in un momento in cui la coscienza generale
Della collettività non ammette più segreti vuole che tutto sia trasparente e lo vuole soprattutto nell'applicazione della giustizia la sola parola segreto è una cosa che suona anacronistica e vessatorio
Eppure è il primo limite che viene posto al lavoro dei giornalisti all'opera della stampa dei mezzi di informazione
Proprio e il limite posto alla acquisizione alla apprensione
Della notizia se non si apprende la notizia evidentemente il giornalista non può coi fare la sua opera di informazioni quindi questo è il primo limite anche non punti di vista logico ed operativo
Qui abbiamo sei come tutti sanno un articolo del codice di procedura penale trecentosette che fissa quello che gli addetti ai lavori chiamano il segreto istruttorio interno poi ci sarà un segreto istruttorio esterno ebbero come capitelli alla divulgazione delle varie notizie
Ecco questo segreto istruttorio come dicevo incontrerà ormai una ribellione della opinione pubblica che avversa ogni forma di segreto tutto istruttorio d'ufficio di Stato
Egli ha trovato questa opinione così largamente diffuse vorrei dire ormai soverchiante una il riconoscimento ancora una volta dalla Corte costituzionale abbiamo una sentenza non del tutto atipica perché dell'ottantuno che sotto alcuni profili e negativa
Però mostra di ritenere tutelato dall'articolo quattro della Costituzione che dice che tutti possono fare quello che debbono fare misteri d'Italia
Non solo il diritto del giornalista manifestare il proprio pensiero ma anche quello di apprendere le notizie che potevano formare oggetto della terra della cronaca o della figlia
Ecco quindi che la corte riconosce come tutelato costituzionalmente questo delitto di apprensione daranno
Detto questo dobbiamo guardare le cose anche con un'ottica
Diversa cioè il nostro esame deve essere un esame Piero completo e non possiamo negare e non possiamo contestare perché realistico non solo ma anche doveroso
Che deve sussistere nell'ordinamento
In qualche modo la salvaguardia per l'acquisizione della prova nel procedimento penale io sto parlando del procedimento penale sono entrato come dei direttamente in questa problematica perché è uno dei mezzi tipici di manifestazioni della giustizia e del mezzo con il quale
L'informazione agli spunti di più facili più più frequenti
Allora una necessità di salvaguardare l'acquisizione della prova
E la sua genuinità
E diversamente l'istruttoria questo pure va detto l'istruttoria che non ci sarà più secondo l'ordinamento futura matti oggi ancora c'è ne resta a volte profondamente vulnerata potrebbe rischiare di esserne vulnerato
Ecco vedete proprio a fronte di questa esigenza di acquisire la prova e di questa esigenza contrapposte di mantenere il segreto sulla prova che si colloca il nostro problema è accaduto voi lo ricordate certamente
Che alcuni operatori dell'informazione siano stati chiamati a rispondere in violazione del segreto di ufficio insieme con quei soggetti che sono tenuti per legge a rispettarlo
Segreto istruttorio segreto di ufficio
Ora quello che ci ha preoccupato quando abbiamo visto queste sentenze non è tanto che si sia voluto colpire con una sanzione penale e la rivelazione di un segreto
Quello che ci ha preoccupato è un aspetto giuridico diverso
Ecco voi sapete che esiste un istituto che si chiama il concorso di persone nel reato che sia quando Guido Guidi ne fa una grossa e io lo stimola parla lo lo incito a parlare dallo lo costringo a farla
E qui si è esteso questo principio del cosiddetto concorso morale Pino al punto da ricomprendere nella violazione nel concorso nella violazione i giornalisti che semplicemente si limitavano a chiedere notizie
Quindi almeno sotto il nome si istigazione ma l'attività concreta come si è poi visto in serie di giudizio non raggiungerà nemmeno il basso livello della istigazione come tipicità di concorso morale
Allora su questa prima questione che è quella proprio del bilanciamento della diritto del diritto all'informazione del segreto istruttorio che viene contrapposto
Noi diciamo che occorre dare una risposta pronta e sicura ed è quella di ricondurre questo problema del concorso
Nei suoi limiti tradizionale concorrente nel reato siccome sappiamo benissimo tutti quanti da mano porte o Tammaro comunque alla consumazione dello stesso e in questo caso il giornalista
Non ha dato mano proprio niente ha semplicemente richiesto le notizie quindi ecco una prima risposta che si comincia a profilare sul primo problema che vi abbiamo indicato
Vorrei dire che forse la punibilità dovrebbe essere anche scusi ogni caso quando la notizia proviene percepito un magistrato o da un ufficiale di polizia ma che ci mettiamo a discutere se ce l'hanno data vuol dire che è vera vuol dire che siamo legittimate
Allora divulgarla diversamente che cosa ci imputati di divulgare di rendere nota una notizia che è già stata resa nota che logica c'è in questo discorso
Ecco però che questa considerazione ci porta al secondo problema
Che è quello del divieto di e divulgazione altra cosa è la rivelazione del segreto l'apprensione che la notizia che non si dovrebbe poter apprendere altro la divulgazione che c'è un paio di norme che sono l'articolo seicentottantaquattro del codice penale centosessantaquattro del codice di procedura
Che regolano la materia scossi capiscono secondo limite che si pone alla informazione è quella che io chiamavo prima la segretezza esterna
E cioè la pubblicazione degli atti relativi per esempio l'istruttoria penale
Diffusione di atti dunque come la legge dice da qualsiasi mezzo di informazioni divieto che opera appena oltre la filiera la fase istruttoria guardate ci può essere un'istruttoria penale che dura cinque anni
E questo divieto di riconversione dura cinque anni no dura di più
Perché di questi atti o di alcuni di questi atti si poteva dare notizia soltanto quando Serena avrà
Se le sarebbe stata data lettura al pubblico dibattimento
Insomma mi pare abbastanza chiaro per questo secondo punto che quello del divulgazione che unisce piega simile per la sua estensione temporale
E per la sua capacità di comprendere tutti gli atti posti in essere da Rutelli a giudiziarie pregiudica in modo inaccettabile la libertà di informazione
Non è assolutamente tollerabile che in un Paese che in fondo alle tradizioni culturali che noi possediamo
Si determinano delle situazioni giudiziario
Io e la danza sociale
Senza che la stampa Possa occuparsene
Senza che se ne possa rendere partecipe l'opinione pubblica
Non è seriamente prospettabile la soluzione che consiste oggi nell'aspettare la fine della fase istruttoria che a volte come vi dicevo è pressoché interminabili abbiamo la legge delega il nuovo sistema
E qui forse troviamo una risposta che però non è molto soddisfacenti cioè la legge delega alla direttiva numero settantuno seconda parte
Per frutto di uno dei tanti compromessi di queste leggi che naturalmente di centro di Venaria spinte e controspinte
Dice che diede il segreto cessa quando gli atti vengono vengono depositati gli atti vengono depositati ve ne possono avere conoscenza i difensori
Però ecco nella parte successiva queste direttive dice che il pubblico ministero ha facoltà di imporre il divieto di pubblicazione degli atti non più coperti dal segreto a suo criterio discrezionale allora siamo daccapo
Questa è una cosa devi vedere con estrema attenzione
Noi ci riportiamo sempre perché un paragone con la norma che aspettiamo si applichi sia sia quella del futuro va sempre fatto allora docili su questo punto civili
Colleghiamo proprio con la prima parte di questa importante direttiva settantuno della legge delega laddove è prevista proprio una mitigazione molto sostanziosa della del segreto della segretezza interna esterna degli atti cioè quella parte che vale di queste direttive laddove si dice
Che il inquieto cessa quando gli atti sono conoscibili dall'imputato
Ed è difeso
Nessuna discrezionalità va accordata a nessun soggetto per bullet rare questo principio fondamentale che sarebbe risolutivo del problema che indichiamo solo in questo caso la riforma sarà idonea
Diciamo a riprodurre l'ago della bilancia che misura i differenti i contrapposti interessi costituzionali è un rapporto in una posizione che non Conforti
Un un ingiustificato vantaggio per l'informazione neo unendo ingiustificato svantaggio per l'opera dell'inquirente
Io ho portato due esempi i problemi concreti ce n'è un terzo anche questo è un problema continuamente ricorrente ma prelibata questo sarebbe veramente di agevole soluzione l'abbiamo prospettato mille volti PdL proprio il dubbio che non lo si voglia risolvere perché la soluzione potrebbe trovarsi e riguarda il segreto professionale dei giornalisti
Stiamo volgendo al termine di questa mia
Relazione introduttiva i punti
Riguardano il segreto il problema del segreto professionale del giornalista sono qui
C'è una primo argomento che quello della norma
E la normativa si articola su alcune disposizioni di legge
L'articolo trecentocinquantanove del Codice di procedura che censura il comportamento punisce i testimoni falsi e reticenti
L'articolo trecentocinquantuno
Del codice di procedura penale che indica alcuni soggetti i quali possono esserci esonerati dall'obbligo di deporre c'è una terza norma che riguarda i giornalisti dell'articolo due della legge la legge istitutiva dell'ordine
Che pone a voi giornalisti il non rivelare le fonti di informazione
Tuttavia non introduce alcuna deroga a questa disposizione di carattere generale tant'è che si è finito per dire questa è un'indicazione normativa di ordine generale di ordine come dire programmatico parole una norma penale prevale quindi voi siete sempre sotto il rischio di quell'alta incriminazioni di cui parlavo prima che la testimonianza è reticente
Il proprio su questo punto infatti che nasce il conflitto che più ci ha inquietato cinque tra tante volte quando cioè il magistrato chiama il giornalista per conoscere la fonte di informazione magistero fa il suo dovere secondo la norma
Secondo la le normativa esistente il giornalista fa il suo dovere se taci secondo la norma che lo riguarda ecco qui si è cercato di risolvere il conflitto con una indicazione si è detto io l'ho ricordato poco fa esiste una disposizione del codice penale l'articolo trecentocinquantuno che tutela il segreto il diritto al segreto perché è un diritto accordato al soggetto alla persona
Indicato in questo articolo duecentocinquantuno e ci sono dei professionisti che sono esonerati dall'obbligo di deporre
Allora si vieta ma questa disposizione non ha un carattere tassativo ha un carattere puramente
Indicativo esemplificative quindi comprende o consente di ricomprendere nel suo ambito di applicazione ogni altro soggetto
Allo spiedo diversi Autori molto belli materia ogni altro soggetto che per una giusta causa quale appunto il diritto dovere del giornalista sia chiamato
A a rivelare i fatti di cui è a conoscenza anche il giornalista potrebbe quindi Varese data la giusta causa che lo muove che è una causa giusta come quella degli altri professionisti che sono gli avvocati medici
Ecco
A per il segreto anche al giornalista a un pari titolo perché esercita un delitto ed esplica un dovere ad avvalersi di questa Roma i giudici lo dicano
I dati già ce l'hanno detto ammanettano se diverso richiesti la Corte costituzionale e con la sentenza numero uno proprio all'inizio dell'anno mille novecento ottantuno la sentenza ventotto gennaio
Ha detto Manna o questo non si può fare perché c'è una differenza ontologica tra i giornalisti e questi altri soggetti io vorrei dire che c'è anche una differenza ontologica tra il
Il difensore l'avvocato e forse e la levatrice ma insomma
La Corte ha detto questo quindi questa tesi
Difficilmente oggi sostenibile guardate però che la corte di costituzionale sempre sensibile a questi problemi mentre annegato
Nell'ambito di applicazione dell'articolo trecentocinquantuno e esonera dall'obbligo della testimonianza certi soggetti ipotesi estende delitti affatto una di quelle che l'ESA chiama le raccomandazioni al legislatore cioè ha detto
Testualmente dice ma là davanti alle Camere il legislatore però debbono guardare questo è molto interessante perché è una grossa novità debbano
Controllare
Se il segreto giornalistico sia talmente essenziali
E di utilità strumentale alle esigenze pubbliche della informazione al punto di prevalere e in quali chimiche sugli interessi della giustizia quello che è interessante in questa sentenza
E e chissà in qualche modo supera quello che era stato la giurisprudenza tradizionale
La corte Costituzionale medesime del giudice ordinario
Che aprirà sempre evidenziato fino a quel momento
Che quando esiste un conflitto tra il bene e della giustizia è quello dell'informazione va risolta nel senso che gli interessi della giustizia prevale senz'altro
E qui la Corte Costituzionale con questa sentenza con ricordato che anche il legislatore a dire sta attento e guardasse per alcune ipotesi non si possa dire il contrario
Allora ecco se non si può applicare questo articolo trecentocinquantuno per la differenza ontologica cui tiene tanto la Corte costituzionale il problema però va egualmente approntato magari in altri temi allora sia il diritto ma vediamo un po'bene nelle varie disposizioni del Codice troviamo un articolo prossimo il trecentoquarantanove
Il quale articolo del centoquarantanove dice che gli ufficiali di polizia giudiziaria che sono coloro che svolgono le indagini penali poi in buona sostanza
Hanno la facoltà di mantenere il riserbo sulle fonti esattamente questo sulle proprie fonti
Di quello che si dicono poi il giudice non può tenere conto se non di loro qual è la fonte ma intanto hanno questo diritto più vile della polizia giudiziaria hanno questo di
Però anche qui è stato osservato che c'è una diversità ontologica
E c'è anche funzionare agli ufficiali di polizia e i giornalisti d'inizio non si può applicare l'articolo del centocinquantuno che forse era più comodo tanto meno si può pregare all'articolo trecentoquarantanove in un determinato dibattito che si svolge alcuni anni fa ci fu chi avanzò allora una ipotesi dissoluzione
Che Alberto al momento sembra molto semplici e di immediata attuazione tant'è che il ministro della giustizia che partecipano a questo dibattito si teneva per sé un giornale dice ma questa allora risolve tutto perché si era proposto ora uno strumento di risoluzione del conflitto molto semplice dicendo sì
Ora emendamento aggiuntivo si può aggiungere qualche cosa
Chi sia coerente con il resto dell'anno
Cioè si possa dire
Il giornalista non può essere obbligato a rivelare la fonte della notizia
E allora
Di fronte a questa affermazione è coerente con il resto dell'articolo due
Finalizzate chiaramente a tutelare il giornalista sia risolto il problema al nostro rugby se questa è una soluzione che non coltivata perché in questa maniera
Si supererebbe questa questione ripeto della diversità ontologica su un discorso che per me abbastanza fumosa abbastanza inattendibile che comunque molto care come dicevano corte costituzionale
Sì gli assicurerebbe la non punibilità del giornalista che traccia le fonti
E si garantirebbe in definitiva un limite un esercizio la professione più sereno
Chi fa il giornalista adesso non vive serenamente a un una preoccupazione costante soprattutto se dice la verità
Ecco il tutto in armonia sempre questo richiamo è un argomento che mi pare calzante valide con la direttiva settanta della legge delega la quale dispone una previsione del segreto giornalistico limitatamente alle fonti di notizie
Quindi questa proposta eroi formuliamo in questa sede come una proposta effettuabile agevolmente e certamente legata alla in via positivi in sostanza a quanto prevede il legislatore della legge delega
Che debba essere fatto dal Governo
Con il nuovo Codice
Io concludo questa esposizione è stata quella di alcuni principi generali è stata quella dei diritti riconosciuti e le informazioni dei limiti posti alla informazione
Delle singole e specifiche questioni nelle quali ci imbattiamo più frequentemente
Rilevato che abbiamo ridotto questi problemi all'essenziale ma tuttavia queste riflessioni queste osservazioni
Ci hanno consentito e arrivare ad alcune indicazioni conclusive
Che è sì ricordo riconducono tutte poi rimesse insieme a un assunto che molti difficili di di smentire di contrastare cioè dell'attuale disciplina dei rapporti tra la giustizia e l'informazione
Appare inadeguata alla funzione svolta dall'informazione nel generale processo di comunicazione pluralistica su cui si basa ormai da democrazia politica anche l'Italia
Allora se questo è il punto di conclusioni di un discorso che può avere una sua coerenza di natura giuridica e politica e soprattutto se consensi si vuol seguire
Quelli che sono i processi di aggiornamento e di una società moderna ecco che appare assolutamente siano delle conclusioni veramente precise appare indifendibile
La identificazioni di limite come quelli voluti dalla sentenza decalogo cioè quelli della verità storico sostanziale della notizia e quelli della irrilevanza della poteri formazione qualificata
Egualmente appaiono indifendibili i limiti imposti a tutela di beni
Che non rivestono rilievo costituzionali quali sono la riservatezza l'ordine pubblico tutti i beni che vanno difesi ma non soverchiante aderito alla libertà dell'informazione è poi appaiono anacronistici e necessariamente oggetto di riforma legislativa quegli istituti
Del segreto del processo penale
Come pure ultimo punto quello che abbiamo esposto la disciplina del segreto professionale non può essere mantenuta nei termini che abbiamo detto in quanto meno si tuteli subito il giornalista
Nella sua libertà di attingere alle fonti
E di non essere tenute arriveranno perché se e poi egli è tenuto a rivelarlo sarà forse una considerazione soltanto pratica ma alla sua rilevanza queste fonti alla fine si esauriscano si prosciugano e allora
L'informazione mancherà del suo presupposto
Per attuare questa riforma dicevamo è necessaria un'opera duplice si tratta di smantellare una parte del sistema che oggi
Così
Condizioni rapporti reciproci tra giustizia informazione
Bisogna che si faccia dei ripensamenti ma non si può pretendere che tutto questo lo faccio di giudici i quali hanno fatto molti passi avanti
Non solo i giudici costituzionali come dicevo prima o quelli della Corte suprema ma i giudici di merito che quotidianamente affrontano queste questioni sul vivo
Occorre che operi il legislatore
Il quale il legislatore
Non deve avere più esitazioni come le avute adesso per dieci venti trent'anni
E deve aver presenti
Che ora un sistema come il nostro sistema politico di democrazia senza una stampa che sia libera fondamentalmente sostanzialmente libera
Ed assistita da una tutela normativa da intendersi in qualche modo privilegiata perché è un interesse pubblico importanti che qui si tutela
Cioè su altre esigenze prevalente su altri esigenze del sistema che non riguardino
Le primarie necessità dello Stato debba attuato e va attuata rapidamente
Cari signori gentili signore amici noi di abbiamo qui indicato ditemi e siamo adesso inattesa delle vostre proposte
Io ringrazio particolar mente l'avvocato Gatti questa relazione introduttiva nella quale marzo di cogliere anche un
Sì la una passione il pathos del difensore ma credo di poter dire onestamente che non sia la sua impostazione non corrisponda per così dire a una difesa d'ufficio e quindi passerei adesso ad aprire il dibattito per rompere un po'di ghiaccio e cominciare subito noi abbiamo previsto gli interventi dei due rappresentanti diciamo delle istituzioni dei giornalisti ma siccome si tratta di un dibattito che ovviamente non ha un programma rigido ovviamente chi poi ha voglia di parlare lo segnalare procediamo in questo senso darei quindi la parola invitando al microfono Giuseppe Morello che il presidente dell'ordine dei giornalisti
Forse gli dissi
Ma
Io ringrazio il i promotori di questo dibattito
Per l'invito rivolto alla l'ordine professionale
Che portò appunto dell'ordine professionale del consiglio nazionale dell'Ordine il la saluto acquista iniziativa
Informazione e giustizia
è un tema sempre aperto nella sua complessità non nuovo alla verifica i all'analisi di magistrati e giornalisti e oggi anche degli avvocati
Al centro altri siti dibattiti istituzionali come quello recente che si è svolto a Chianciano promosso dal Consiglio superiore della magistratura
Sono tutte rinnovati occasioni di confronto di posizioni e di proposte
Che vanno organizzati stimolate e per questo occorre lavorare a fondo e con pazienza per cambiare la cultura dei ceti interessati
Una cultura profondamente radicata al di là delle strumentazioni legislative da immaginare proporre e realizzare
Una cultura che prospetti nuovi più profonde professionalità Ida autonomie in grado di garantire e tutelare quelle libertà fondamentali della società civile
Con i valori della costituzione che poi da un lato l'indipendenza della magistratura come esigenza imprescindibile di giustizia dall'altro la partecipazione e il controllo dell'opinione pubblica
Come interesse fra i più avvertiti dell'intera collettività
E infine la posizione e le garanzie della difesa se è vero perché dicevi di Calamandrei con uno delle sue consuete immagini che l'avvocato eccomi errato era della giustizia
E picchia perché attraverso la minaccia alla libertà ed ai diritti dell'uomo la minaccia la libertà e ai diritti di tutti
Così vediamo tutto ciò per rilevare il nostro interesse ed il nostro apprezzamento a queste iniziativa degli Amici dell'Espresso
E dell'Unione degli avvocati laico socialisti che vorremmo fossero più diffuse e sviluppate al di fuori di realtà istituzionali associative
Soprattutto per integrare esperienze professionali e conoscenze che non sempre meno reggono appieno negli incontri più istituzionalizzati
E un circuito conoscitivo che dobbiamo stimolare di più e insieme arricchire per individuare linee operative nel quadro di una ricerca comune
A questo riguardo consideriamo proposta importante per l'autorevolezza del magistero professionale
E l'esperienza di chi è la proposta i Galante Garrone proprio in un suo contributo sull'Espresso impreparazione di questo convegno rileva infatti Garrone l'opportunità e l'interesse di associare le rappresentanze istituzionali dei precetti magistrati giornalisti avvocati per garantire un'armonica convivenza sui problemi e sulle questioni aperte dei rapporti informazione e giustizia
Opportuna iniziativa certamente quello auspicato da Garrone anche se per il momento non so immaginare come possa essere strumentata ho visti convenisse gli insiemi di praticarla
Ma in questo campo e nella prospettiva indicata
Già opera una esperienza che possiamo considerare positiva un'esperienza che da tre anni associa in un gruppo misto magistrati e giornalisti espressione delle rispettive rappresentanze nazionali
Associazione nazionale magistrati Ordine dei giornalisti Federazione Nazionale della Stampa
Rivediamo per parte nostra il lavoro approfondito di questo gruppo di studio
E di comune riflessioni sui temi e i problemi all'ordine del giorno dei rapporti informazioni giustizia
Che ha affrontato con i vari aspetti sbagliato proposte discusso sino a offrire al Parlamento in particolari alla Commissioni giustizia della Camera
Le proprie comune riflessioni specificate in proposte
Sono tanti i materiali si sono accumulati in questi anni
Che si offrono ancora l'analisi giuridiche professionale ma che oramai sollecitano e soprattutto decisioni normative i clamorosi episodi connessi al problema del segreto istruttorio e le vicissitudini a volte grottesche che peso l'accompagnano
La questione
E i travagliati Contini tra segreto professionale del giornalista sulle fonti confidenziali e l'obbligo di testimonianza
La questione della responsabilità penale del direttore che ancora si fatica a definirli oggettiva o non oggettiva
La interdizione la sospensione del giornalista dall'attività professionale nonostante la giurisprudenza della Suprema Corte affermi che questa sanzione
Eba conseguire ad un abuso della professione grave il reiterato
Il problema di identificare Rapp corretti rapporti tra repressione della diffamazione a mezzo stampa e libertà di critica politica
Infine viene ricordato ancora l'inedito rilievo chi acquista nella giustizia civile il bilanciamento in modo razionale tra la libertà di espressione del giornalista
E la protezione dell'orrore e della personalità di quanto sono fatti oggetto della comunicazione giornalistica
Abbiamo cercato insieme e vogliamo riprendere con più forze di iniziativa questo lavoro
Io organizzo aree su questi temi e materiali un raccordo un impegno comune
Una strategia di obiettivi puri circoscritti sempre presente i rispettivi Rita autonomi valori e garanzie professionali e deontologici
In questa prospettiva continueremo ad operare con attenzione e interesse
Magari anche con altri compagni di viaggio per valutare sempre più ed analizzare l'ampia problematica chi ancora oggi si offre al gruppo di studio anzi soprattutto oggi che questa problematica si deve arricchire ed integrare con la elaborazione dei nuovi strumenti Nerva normativi per l'attuazione della dedica per il nuovo Codice etico di procedura penale
Alla condizione lo ripetiamo
Che non sia una fuga nel futuro ma la premessa di misure anche immediati
Spotorno Siracusa Mantova Roma queste le tappe significative dei reciproci confronti pubblici tra magistrati e giornalisti che in questi anni hanno visto faccia a faccia la rappresentanze professionali dei precetti a livello istituzionale il primo incontro promosso dal Consiglio superiore della magistratura
L'abbiamo avuto due settimane fa a Chianciano chi ha visto cento magistrati ed un gruppo di giornalisti impegnati a discutere sui problemi all'ordine del giorno anche di questo incontro
Si è parlato di tutto del segreto istruttorio e del segreto professionale
Delle fonti di informazioni e del diritto alla riservatezza della cultura del giudice ed è il giornalista della funzione di controllo che una stampa libera può esercitare sulle istituzioni
Indispensabili in ogni società libera pluralistica e democratica per rendere più trasparenti o meno opachi al cittadino gli arcana imperi del pericolo dei processi paralleli provocati dalle fughe di notizie
Sui condizionamenti della pubblicità mascherata sul diritto di accesso del cittadino allo notizia
Sulle tecnologie titoli del domani che potrebbero assicurare la distribuzione di fogli di informazione asettici sottratti al filtro del professionista
Che vede minacciato pure con le potenzialità ma anche con le insidie che si nascondono dietro la cultura e la comunicazione totale il proprio ruolo critico di verifica di filtro
E confinato progressivamente il suo lavoro nella pure esecutività di mansioni dove l'intelligenza espropriato ad altri a livelli di potere talvolta inafferrabili
Un motivo in più questo per ricercare insieme regole nuove di garanzia il rispetto per un bene di forti caratterizzazioni costituzionale la libertà di informazione mai troppo salvaguardato
Su questi temi c'è stato tra giornalisti e magistrati un confronto di pace ma costruttivo Comi a metà marzo vi sarà tre giudici ed avvocati in un analogo incontro sempre ad iniziativa del Consiglio superiore
Gli uni e gli altri hanno preso atto delle difficoltà che caratterizzano le due professioni ed i due ruoli ciascuno nella sua sfera di competenza e con gli strumenti a destra propri e pur nella difesa delle leggi pro perché prerogative hanno convenuto che l'autonomia del magistrato e la libertà del giornalista sono valori che una moderna democrazia deve difendere per salvaguardare i principi dello Stato di diritto
Gli elementi essenziali del confronto sono stati così raccolti tale gruppo di giornalisti presenti Martinelli vidi Tito il sottoscritto
I magistrati hanno affrontato il dibattito su due versanti diversi da una parte dei gruppi di civilisti hanno discusso i limiti che il diritto alla riservatezza pone al diritto all'informazione in generale
E alla libertà di stampa in particolare
Dall'altra magistrati del pubblico ministero e penalisti hanno affrontato i temi forse più attuali dei segreti e delle fonti informative
Entrambi hanno fatto riferimento alle Twin famose sentenze della Corte di Cassazione una delle quali nel mille novecentottantatré ha riconosciuto l'esistenza di un diritto di cronaca non espresso ma implicitamente nell'ordinamento penale
Quasi un corollario della libera manifestazione del pensiero sancito dall'articolo ventuno della Costituzione
Il giornalista che sbaglia in buona fede posti fuggire alla sanzione solo si dimostra con estrema diligenza nella diritti che ha delle fonti
Un gruppo di magistrati ha rivendicato al giudice il potere di accertare il caso per caso se la doverosa verifica per la natura della fonte per lo scrupolo prestato nell'acquisizione della notizia possa rendere credibile o meno l'errore e un'indagine che presuppone l'individuazione della fonte e vanifica le innovazioni prevista del nuovo processo penale che consentirà al giornalista di far valere sia pure in modo limitato il segreto
Tra i segreti la maggiori attenzione è stata dedicata quello istruttorio
La violazione tra virgolette di questo segreto spesso apri più netto conflitto con il potere giudiziario la verità è questa
Nell'Italia dei segreti e delle istruttorie senza tempo la trasgressione dei segreti diventata l'unica condizione entro la quale il giornalista può fare il giornalista
Il magistrato può avere rispetto dell'opinione pubblica l'avvocato può avere riscontri per la propria funzione lo stesso imputato può realizzare i suoi legittimi di interesse e di difesa
Certamente la norma che prevede il segreto ma che nessun giornalista rispetta più e ispirata all'esigenza di tutelare i mezzi di prova
Nella realtà delle cose il divieto sano ma guarda anche la riservatezza e la presunzione di innocenza
Si è discusso se il diritto di cronaca possa configurarsi come limite al segreto istruttorio o se viceversa il segreto istruttorio rappresenta un confine invalicabile
Sono emerse posizioni diverse ma alla fine e prevalso l'orientamento di un'interpretazione favorevoli al giornalista ed è stato espresso l'auspicio di giungere ad una riforma che consenta la pubblicazione di tutti gli atti entro un termine Preve fatto salvo il potere del giudice di tenere segreti quelli per i quali permangono esigenze di tutela processuale
Inquinamento delle prove sicurezza personale degli imputati esigenza di tutela del buon costume
L'augurio non trova però riscontro nel progetto di riforma del nuovo processo penale
E previsto che il segreto istruttorio sopravviva a dispetto di tutti
La sua gestione sarà affidata al pubblico ministero oggi magistrato togato
Inserito nell'ordine giudiziario autonomo ed indipendente dagli altri poteri dello Stato domani certamente pur sensibile al ruolo di parte processuale che la legge gli impone
C'è stata anche critiche d'autocritica dei rispettivi ruoli professionali al convegno di Chianciano si è discusso sul concetto di verità
Su quella che il cronista offre al lettore su quelle che il magistrato ricostruisce nella funzione di operatore del diritto
Si è posto l'interrogativo quale delle due si avvicina di più alla certezza assoluta non sono forse entrambi approssimazione della realtà storica
è stato un confronto utile chi ha riportato giudice giornalisti alla dimensione reale della loro funzione intesa come servizio e non come potere un servizio posto a garanzia delle libertà individuali e collettive
Cari amici
Qui sta la complessa problematica che si pone sempre alla nostra e riflessioni singolari collettiva ma certamente sino a quando non serie non saranno apprestati nuovi strumenti normativi
E noi dobbiamo fortemente lavorare per rimuovere c'è ritiene esista ordita e denunciare mancate scelte delle forze politiche del legislatore
Rimarrà sempre il carico di inquietudine
E decide di nostro profondo disagio mentre riceverete confuso quadro attuale chi accumula leggi vecchie d'ambiguità nuove lascia il giornalista solo davanti al rischio che le sue scelte professionali
In questo insieme di fenomeni di realtà più pericolose sono le tentazioni di chi intenda avvalersi strumentalmente di una situazione normativa contraddittorie di incerta
Per incanalare guidare l'informazione in una minuta di Dante precetti Istica per limitarne l'autonomia e la professionalità nella scelta dei fatti da pubblicare
Legandola invece a principi fissati a tavolino come l'utilità sociale e dell'informazione
La forma civile della dell'esposizione il tono da rispettare
Operiamo quindi tutti per superare i ritardi che oggi ormai da tempo siamo usi registrare ma siamo consapevoli che non basta più nella denuncia nella loro descrizione
Stimoliamo ogni iniziative di impegno immaginiamo uno più serio coordinamento strategico tra aveva nostre rappresentanze professionali
Per la definizione il varo di progetti legislativi che sui problemi denunciati pur vi sono in Parlamento danni
Per dare finalmente un quadro nuovo di certezze regole all'attività dei soggetti pubblici e privati che operano nel campo dell'informazione
E delle comunicazioni di massa per assicurare all'intero sistema uno sviluppo istituzionale coerente
Grazie
Ringrazio il dottor Morello ha chiesto di intervenire il dottor Ferri che segretario dell'associazione magistrati grazie
Il processo fa notizia certa o perché il progresso è accompagnato sempre da qualcosa di magico anche oggi che molti veri sono stati squarciati
E ma guardiamo il PRA al processo come a un momento di maggiore razionalità momento di garanzia di libertà
Però il processo il senso di giustizia il momento della verità la resa dei conti forse anche il momento di concentrazione di sentimenti anche più vili forse da parte di qualcuno di vendetta o di paura o di omertà o di incertezza e naturalmente concentra l'attenzione di tutti e quindi se ne vuole sapere di più
Ecco perché l'attenzione del giornalista de la Stampa dei mass media ecco è stata sempre concentrata sul processo ma mai come oggi
Questo potrebbe essere un aggancio tra questi due temi quale informazione quale giustizia di potremmo trattare anche separatamente
Ma stasera dobbiamo trovarlo un aggancio è vero se ne è discusso da tanto tempo in tanti aspetti e sotto tanti profili
Però è oggi è ancora più attuale perché è divampata la polemica sulla giustizia e sulla stampa e sull'informazione perché il rapporto tra informazione e giustizia e molto più profondo e molto più complessa
Diciamo che l'informazione e la giustizia nel loro rispettivo ruolo sono cresciuti insieme in questi ultimi anni il ruolo del giudice è cambiata
Si è arricchito si è reso più complesso forse anche più incerto sia sfumato nella sua identità ma certamente si è proiettato esposto sopra esposto nei confronti dell'opinione pubblica anche perché molti nuovi compiti vi sono stati atto sa
Forse neppure tutti strettamente tecnico giurisdizionali ma compiti paragiurisdizionale e che hanno portato il giudice ieri chiamato anche dalla stampa
Che lo ha seguito con particolare attenzione in quel momento direi anche con particolare simpatia il pretore d'assalto giudice che andava all'assalto per tutelare le libertà civili dei cittadini
E quindi anche il giornalista in particolare il cronista giudiziario e qui ce ne abbiamo di brillantissimi cronisti giudiziari a cominciare Guido Guidi e tanti altri amici è chiaro che hanno assunto un ruolo molto più incisivo sono diventati centrali ecco perché informazione
Legata giustizia oggi diventa un argomento di particolare e scottante diciamo attualità
Certo noi giudici siamo in mezzo alle polemiche ad una tormenta di pensieri di azioni di attacchi di contrattacchi credo che hanno mi in qualsiasi momento della nostra attività giurisdizionale oggi tutti giudiziaria o anche comportamentale c'è stato il flash dell'attenzione della stampa dell'informazione in tutti i suoi aspetti
E ora quali sono i punti nodali sul piatto della bilancia ci sono due valori importanti la verità processuale perché è pur sempre io credo per le nostre tradizioni culturali e per le esigenze del nostro modo di sentire uno degli scopi fondamentali del processo
Il processo tende alla verità certo non a una verità assoluta
Ma una verità relativa legata alle carte legate alle prove e alle fonti di prova come specifica la legge del lega del nuovo codice di procedura penale ma certamente tende ad una verità
Cioè l'esercizio obbligatorio dell'azione penale
Ci sono c'è l'indipendenza del giudice e del pubblico ministero
Dal potere esecutivo e quindi da un controllo che potrebbe arrivare a forme di patteggiamento sulla verità o di condizionamento e quindi abbiamo tutte le carte in regola per costituzione e per tradizione culturale umanistica nostra propria
Delle nostro paese per poter dire e affermare ancora oggi che il processo è momento sì di garanzie di libertà ma anche e fondamentalmente momento di accertamento della verità
L'informazione anche l'informazione tende alla verità
Certo la verità
Fa sempre sorgere tutti quei dubbi che brillantemente
L'avvocato Gatti esponeva certo parlare di verità fa tremare le vene dei polsi perché certamente la verità viene proiettata subito come un valore assoluto come si fa accertare la verità soprattutto quando il tempo stringe non ci riesce il giudice attraverso tante analisi tante indagine tanti tempi figuriamoci giornalista
O anche le cosiddette fonti privilegiate d'informazione le agenzie di stampa che ogni giorno si vedono recapitare centinaia migliaia di notizie
Ma certo occorre intendersi sui termini e quindi una verità
Un mezza verità come qualcuno lo ha chiamato la chiamata che sia accertabile o riscontrabile con quella buona fede e cioè con quella deontologia professionale o quella diligenza
Che guarda caso oggi viene richiamata all'attenzione sia della magistratura quando si parla di responsabilità
Del magistrato responsabilità civile per colpa sia pura è grave che il disegno di legge Rognoni parla di inescusabile negligenza
E oggi ne risentiamo parlare per la responsabilità del giornalista quando in maniera negligente
Possa aver fornito una notizia senza avere praticato tutte le strade possibili per accertarne la credibilità e allora due tipi di verità certo l'una più complessa
Che segue meccanismi molto più difficile da articolati l'altra più di getto quindi anche nell'impatto con l'opinione pubblica certamente con una presa minore di fondatezza proprio perché è opinione comune fa parte del patrimonio culturale della gente che si tratta di una notizia acquisita nell'immediatezza e nella complessità di un momento e quindi con le tensioni e le mozioni che accompagnano sempre il fatto nuovo
O la notizia scoperta però certamente due canali due momenti importanti di credibilità di rapporto di fiducia con la gente e quindi di libertà e di democrazia
Ma quali sono poi i rapporti molto in sintesi tra questi due momenti così fondamentali quale deve prevalere tra i due valori
C'è una gerarchia di valori o no nel quadro costituzionale limitandoci per ora questi due valori anche se comprendiamo benissimo che in mezzo ce ne sono tanti altri
Allora io credo che la direttiva numero settanta della legge delega
Quando prevede il segreto giornalistico limitatamente alle fonti delle notizie
Con l'inciso salvo che le notizie stesse siano indispensabili ai fini della prova del reato per cui si procede e la loro veridicità possa essere accertata soltanto attraverso l'identificazione della fonte della notizia cioè non ci siano altre strade alternative
Io credo che questo sia un punto di incontro
Di mediazione positiva che già quel gruppo di lavoro magistrati giornalisti che ha ricordato l'amico Borrello aveva già indicato come una delle strade praticabile su cui si era richiamata l'attenzione poi non se n'è fatto più nulla
Oggi questo interessante dibattito e l'incontro dovrebbe rilanciare la palla con molta forza e dire facciamo un'anticipazione della legge delega
Se ne stanno chiedendo alcune di queste anticipazioni e potrebbe essere uno dei momenti importanti ma importanti davvero
Per garantire ancora di più quelle strade di confronto e di collaborazione ecco di crescita insieme che il magistrato il giornalista
In sintesi tra tante polemiche tante incomprensioni e tante frizioni che forse sono state tracciate colorate in qualche sconvolta anche di corporativismo da una parte e dall'altra
O con un richiamo forte reciproco quante volte
Nell'urgenza del momento ci siamo incontrati siamo anche scontrati di fronte a un arresto di fronte all'interdizione dalla professione con tutte le polemiche che sono venute fuori ma anche su questa strada il gruppo misto diciamo così aveva dato un indicazione se non sbaglio c'era un disegno di legge addirittura governativo
Sul proprio sulla pena accessoria dell'interdizione dell'attività professionale
Che richiamava una definizione una ridefinizione dell'abuso della professione dell'usabili norme del diritto all'esercizio di una professione per la quale si ha richiesto una speciale abilitazione e allora ecco che le due strade due punti questo gruppo aveva indicato
Con molta chiarezza su cui si era trovato l'accordo tra magistrati diciamo i giornalisti in senso lato con l'ottica di servire il cittadino
Nei confronti di questi due valori
In cui
Quando la strada è obbligata accerto che quello della verità processuale del processo deve un certo senso prevalere non perché gerarchicamente superiore ma perché centrale per la tutela delle libertà civili
Non è una superiorità gerarchica ma se il processo non garantisce il processo non funziona non è effettivamente il momento di confronto legittimo e legale
Democratico e garantista di tutte le libertà comprese certamente quelle della difesa e dell'informazione è finita anche la libertà dell'informazione
Anche tutte le altre libertà rimarrebbero semplicemente sulla carta
Quindi la centralità della giustizia diventa
Priorità essenziale
Diventa il momento focale di incontro di tutta quella rete di libertà che il costituente gli ha costruito intorno
Proprio per indicare che sono l'indipendenza della magistratura e la garanzia di poter fare il proprio lavoro ecco perché il segreto istruttorio non si può annullare completamente
E la direttiva numero settantuno che anche qui raccoglie in qualche modo un'indicazione che non è avvenuta ufficialmente dal gruppo misto di lavoro ma dalla magistratura si e cioè in un certo senso di pilotare la soglia del segreto istruttorio da parte del giudice
Dichiarandone però i motivi che la legge delega parla di decreto motivato da parte del pubblico ministero
In modo che siano riscontrabili le motivazioni le ragioni per cui la soglia del segreto sia stata alzata rispetto ad una previsione ridotta e siamo tutti d'accordo che il segreto istruttorio
Poste debba essere ridotto proprio per essere coordinato meglio con quelle esigenze di informazione di chiarezza di controllo dell'opinione pubblica di dialogo e di ricostruzione di una fiducia che è stata la cerata
Per tanti aspetti e per tante responsabilità che non sono solo dei magistrati o dei giornalisti
Possono essere anche dei magistrati e dei giornalisti
Ma credo che debbano essere allargate di un quadro complessivo di uno sfilacciamento dei rapporti istituzionali e anche tra i poteri cosiddetti di fatto che sono emersi e sono ancora emergenti nella nostra società civile
Un'ultima osservazione
Io credo che in mezzo a tutto questo Complesso articolarsi di rapporti tra le libertà e le istituzioni tra i poteri tradizionali giustizia i poteri di fatto Demi argenti informazione
Tra la minore o maggiore centralità di uno di questi poteri da intendere sempre come servizio nei confronti del cittadino ecco il il punto fondamentale il richiamo più forte diventa e rimane sempre quello del cittadino e c'è la persona umana e quindi le sue garanzie di difesa e allora ecco che il diritto alla riservatezza
Di cui si parla tanto forse se ne parla anche troppo nera informatica come la nostra in cui l'informazione rischia di diventare dissacrante assorbente con una velocità annullando spazi e tempi in maniera massiccia perché io credo che già alcune testate di giornali si possano comporre col computer se non sbaglio ma certamente una cosa di qualche giorno dopo che potrà essere benissimo controllato e coordinato un tipo di giornale attraverso la computerizzazione
E quindi ecco che il diritto alla riservatezza assume un valore costituzionale cioè io credo che non potremmo togliere
Al diritto dell'alla riservatezza questo valore questa costituzionalità intrinseca di un diritto che oggi non alcuni definiscono secondo me correttamente un diritto soggettivo pubblico
E mi spiego
Molto brevemente cioè un diritto soggettivo alla propria privacy naturalmente non assoluto come tutte le libertà ma da coordinare con le altre libertà con la stessa libertà d'informazione
E pubblicò perché spetta al soggetto non solo in quanto tale e cioè per tutelare esclusivamente il suo patrimonio diciamo il suo egoismo soggettivo ma in quanto Pubblico perché ognuno di noi fa parte di una società e e visto in funzione di solidarietà sociale ma potrà garantire questo tipo di solidarietà e di partecipazione si avrà tutte le coscienza delle proprie libertà
E se non avrà quindi garantita in proiezione sociale questa libertà fondamentale
Che è anche passa anche attraverso la riservatezza di alcuni momenti fondamentali della propria vita
Io credo che in quel momento le garanzie sociali il funzionamento delle istituzioni non potranno avvalersi di quel cittadino che si troverà spogliato completamente della sfera personale della sua vita privata cioè quell'immagine molto efficace anche se mai e abusata
Del pesciolino rosso nella vasca di vetro ma io credo che il cittadino
Il cittadino degli anni Ottanta che esposto e sopra esposto e impegnato sempre di più affannosamente su tanti fronti da quello della giustizia quello dell'informazione
Deve avere quel momento di riparo che risponde anche questo sì fortemente a tradizioni di cultura di umanizzazione delle ragioni e soprattutto di equilibrio delle tante libertà
Che non devono prevalere l'una sull'altra il gioco è facile forse troppo facile nel dire che la giustizia centrale ma io credo che questo risponda alla natura delle cose proprio perché il giudizio
è il momento di confronto e di verifica male libertà che passano attraverso la centralità della giustizia che ne è garanzia e tutela devono essere concordate e coordinate tra di loro
Altrimenti ci troveremmo effettivamente ad una gerarchia di valori in cui il destinatario cioè il cittadino cioè ciascuno di noi finirebbe per essere sacrificato proprio in nome di quella libertà e di quella democrazia
Nel cui confronti e per la cui tutela affermazione si fanno incontri come questo
Mi pare che con l'intervento del dottor ferie che ringrazio
Il dibattito si stia dialetticamente animando allora darei la parola a Guido Guidi che oltre a essere come i colleghi della giudiziaria saranno un capostipite e quindi sentenzia uno studente Carlo soprattutto fuori presidente della Federazione della stampa il nostro sindacato
Un altro testimone
L'amico Enrico Ferri è un ottimista
Per natura
Ha prospettato mi è sembrato di capire
Una una visione della situazione piuttosto idilliaca
Dei rapporti fra giornalisti e magistrati
La esperienza
Invece mi induce a essere molto scettico
I rapporti con i magistrati magistrati e giornalisti
Sono stati sempre tesi qualche volta pessimi e disperatamente stiamo cercando con questo gruppo di lavoro visto fra alcuni giudici diciamo così illuminati e giornalisti di trovare qualche punto d'accordo
Non v'è dubbio che i magistrati
Hanno una discrezionalità che gli viene consentito dalla legge
E le leggi sono proprio
Quelle che in fondo ci mettono nella peggiore condizione
Di lavorare in maniera tranquilli
Leggi che tutti dicono che debbono essere modificate ma che in realtà il Parlamento pur avendo numerose proposte
Giacenti nei cassetti non manda avanti
Adolfo Gatti ha fatto qualche cenno con l'estrema dire diplomazia
Io sono molto più
Più drastico
Io parlo ritengo anzi che
Ma e siamo sempre mancata e banchi la volontà politica per risolvere taluni problemi
Per esempio quello del segreto professionale
Il segreto professionale che ci pone veramente alla iscrizione al Pd e tante volte del del del giudice
E noi ci troviamo di fronte ad una citazione tratta terribilmente imbarazzante e qui c'è qualche collega che può parlare potrebbe parlare della sua esperienza personale
Perché se non riveliamo le fonti delle nostre informazioni
Vediamo politiche la legge penale questo è quello che capita più di frequente se invece le obbediamo alla legge penale
Con siamo contro la legge professionale
Che ci porta a subire delle sanzioni
Che i casi estremi potrebbero anche arrivare alla radiazione
Poiché se il segreto istruttorio
Segreto istruttorio che è un po'
Occorre certi formaggi con con grandi buchi
Soltanto chi è fortunato riesce a non incappare nei rigori della legge
Potrei citare due esempi abbastanza recenti ma abbastanza sintomatici
Ora il caso Longanesi a Milano l'altro il caso
è il caso nostro mio a Palermo
Longanesi fu incriminato ed arrestato soltanto per aver pubblicato che un boss mafioso a Milano aveva cominciato a parlar blindata a pentirsi e quindi a parlare
Io ed alcuni colleghi che sono qui presenti in sala a Palermo abbiamo pubblicato integralmente ed è inutile che vi dico chi c'era tarato
L'ordine di cattura di Buscetta nel quale veniva raccontato desiderabili ha raccontato
Tutto quello che lui diceva di sapere sulla pace
Io mi ricordo che in questa quello delle occasioni Longanesi scrissi al ministro dicendo se effettivamente in Italia esiste una Codice uguale per tutti o esiste un nel rito ambrosiano
Ho uno nel rito romano o un rito siciliano
Poi c'è la diffamazione
Sì certo ci sono alcune sentenze feci
E ci hanno aperto la strada
Però le ultime le ultime decisioni quelle così quelli della della cassa delle decisioni della Cassazione con il decalogo ci testo no veramente una grandissima preoccupazione
Perché se effettivamente questo decalogo
Dovesse essere applicato
Non vedo la ragione per la quale noi dovremo più continuare a scrivere
C'è impedito tutto
E la interpretazione data dal dei magistrati la Cassazione tale
Che effettivamente basta un piccolo avvitamento terre
Colpirci
E politici per diffamazione
Non parliamo poi delle misure Agis divisione accessori
Cioè quella della sospensione
Dalla dalla professione
Che guarda caso è stata applicata spesso
Nei casi in cui
Il querelante
è stato un magistrato
Che è poi un una forma molto ipocrita
I politici perché in realtà noi possiamo continuare di fatto a lavorare senza firmare
Quindi noi vorremmo
Vorremmo soprattutto
E ci si benissimo a sapere con precisione
Qual è il nostro quali sono i nostri diritti e quali sono i nostri doveri
Perché la stampa sia più libera
E più
Aderente ai desideri dell'opinione pubblica
Ecco tocca l'avvocato Gentile del Luna Lutz perché come vi ho già detto organizzato insieme all'Espresso
Questo incontro e io ne approfitto per ringraziare pubblicamente anche Oreste Flammini Minuto che come molti sanno
Per noi giornalisti dell'Espresso una specie di angelo custode
Sì come presidente dell'Unar se io ringrazio gli intervenuti e ringrazio anche L'Espresso per averci consentito di collaborare per l'organizzazione di questo incontro incontro al quale
Un po'più allargato del tematica che è stanca di battute che viene dibattuta da molti anni su questo problema
Dico come avvocati perché nel nell'ultimo periodo di tempo nell'ultimo anno negli ultimi mesi tutti quanti sapete che l'avvocatura ha riscoperto buono muovo per quello che riguarda la sua funzione
Ed è un ruolo nuovo che noi vorremmo indicare e suggerire anche ai giornalisti
Cioè smettere di trattare i problemi tecnici dell'amministrazione giudiziaria come se fossero problemi relativi a una miglior condizione di lavoro problemi che riguardano l'avvocatura come categoria professionale
E considerare che il un buon servizio giustizia è un servizio che va a vantaggio di tutti quanti i cittadini
Egualmente una buona informazione e mettere il giornalista in condizioni di svolgere con un'ampia libertà
Il l'incarico il compito che la Costituzione gli affida non è soltanto quello non è soltanto il modo per consentire al giornalista professionista di esercitare con più libertà con più tranquillità con più serenità la propria professione ma è quello è il modo per consentire al professionista di fornire effettiva ente un'informazione libera al cittadino perché il diritto di stampa e la libertà di stampa è un diritto che la Costituzione garantisce nell'interesse di tutti quanti i cittadini
E io credo che così come noi avvocati abbiamo sofferto per un po'di tempo negli ultimi anni di una sorta di complesso di soggezione di inferiorità nei confronti del potere giustizia
è ugualmente
Lo stesso complesso lo hanno sofferto forse anche i giornalisti
Si è detto c'è il segreto istruttorio non c'è il segreto istruttorio sono state indicate le norme che consentono le norme che limitano i rischi che corrono i giornalisti però in realtà quello che noi avvocati come espressione della dell'utenza del servizio informazione terre usare una terminologia la mai abbastanza inflazionata
Avvertiamo che
Il modo con il quale è stata gestita l'informazione nel processo e questo è il la l'aspetto dell'informazione che ci siamo soffermati esaminare
è un modo che ha trovato uno spazio all'interno della normativa non perché la normativa lo consentiva ma perché chi era preposto a gestire questa normativa lo consentiva cioè consentiva che fosse fatto
Mi spiego
Il segreto istruttorio c'è però di fatto noi non possiamo dire di averle
Notato l'esistenza del segreto istruttorio lì nell'informazione giudiziaria le notizie relative ai processi venivano date sono state date quando si è consentito che venissero dati
Le notizie relative ai processi sono state date nel modo in cui si voleva che venissero d'arte
Noi abbiamo avuto una serie di notizie dovrebbero anti eclatanti di grande richiamo il rilievo relativamente alla fase iniziale dell'azione penale
C'è notizie che avevano un certo tipo di verità che non era quella verità finale notizie che provenivano da chi evidentemente impostava un processo in una certa direzione e aveva interesse che questa direzione fosse esaltata
è un segreto istruttorio anche questo eppure queste notizie sono state pubblicate
Quando poi si è andati avanti abbiamo sempre assistito che lo svolgimento dell'azione penale sino alla sentenza dibattimentale comportava un venir meno si dirà perché il tempo era passato si dirà perché la cosa non era più attuale comunque comportava un venir meno della del taglio della notizia del modo con il quale la notizia veniva esposta
Comportava un venir meno dell'attenzione che la stampa forniva a quel tipo di processo che è iniziato in un certo modo si concludeva nell'altro
E allora possiamo dire che quando si trattava di dare notizia della sentenza assolutoria
Il segreto istruttorio non c'era il giornalista esercitava liberamente la sua professione quando si è trattato di dar notizia dell'inizio dell'azione penale il segreto istruttorio c'era
Però egualmente si è consentito al giornalista di poterlo viola e allora con questo che cosa vogliamo dire in questo facciamo anche ho voluto fare appositamente quella sorta di parallelo fra l'avvocatura e la professione del giornalista perché noi abbiamo fatto la nostra autocritica l'abbiamo fatta recentemente a Bologna abbiamo continuato a farla
In altre occasioni che ci è stata concessa cioè noi abbiamo ammesso e abbiamo confessato una sorta di soggezione di ridimensionamento del ruolo diritti del difensore che abbiamo contribuito a determinare nei processi degli anni di piombo nei processi di terrorismo abbiamo detto basta
Dobbiamo nell'interesse della cittadinanza dobbiamo riportare il ruolo del difensore a quella dignità che gli è consentita dall'ordinamento
E allora lo stesso diciamo i giornalisti
Non gestite patteggiando con la magistratura il segreto istruttorio
Non gestite assoggettando vi alla libertà che viene concessa dal giudice il segreto istruttorio
Il segreto istruttorio c'è e allora va con e contrapporre come Catanzaro posto al problema del Parlamento al problema del legislatore la conciliabilità fra le Nord attive penali che sono stati richiamati all'articolo ventuno della Costituzione ma fin quando ceto perché da venticinque anni ancora non viene risolto il problema
Perché il problema non è stato mai posto nella sua drammaticità perché sì c'è stato qualche giornalista che ha avuto qualche infortunio ma sono giornalisti che hanno violato questo a patto di convivenza che si è creato fra magistrato giornalista
Ci sono state delle sentenze pesanti di condannarsi ma si tratta di sentenze sporadiche che hanno violato questo patto che in ogni ufficio giudiziario si è creato
Ci sono molti magistrati qui io credo che ognuno di loro così come anche lui sentiamo dire sanno il quali sono i giornalisti di più ci si possa fidare e quali sono quelli di cui non ci si possa fidare
Sanno quelli a cui possono essere date le notizie e quelli a cui non possono essere date ma perché questo perché tacciono sulla fonte di notizie no perché la notizia viene data nel modo in cui l'accusa in quel momento vuole che la notizia venga data
E siccome certi processi sono leghi il tavolo da gioco della lotta politica negli ultimi anni Hayley tribunali che si è scatenata la lotta degli scandali e la lotta dei partiti era importante ai fini di gestire l'azioni giudiziarie in certi modi che la notizia dell'azione giudiziaria venisse comunicata nei modi finalizzati omogenei a certi tipi di azioni
Allora noi diciamo
Esasperano il problema non non creiamo una falsa limitazione della libertà di stampa attraverso qualche sporadica iniziativa fruttuosa dolorosa che può esserci nei confronti di qualche giornalista
Se la stampa in tiene egli ritiene di dover rivendicare la libertà che gli è data all'articolo ventuno della Costituzione la deve rivendicare non per poter lavorare meglio ma per poter offrire all'esterno un servizio migliore per potere garantire all'la alla cittadinanza all'utenza quella chiarezza quella completezza d'informazione allora quando si parla di un processo non ci si deve limitare a trascrivere gli ordini di cattura si deve avere il coraggio di andare dal difensore di sentire le altre parti
Per rispettare quello che Enrico Ferri diceva prima essere anche il diritto del cittadino il cittadino non è diffamato soltanto attraverso un'azione diretta il cittadino anche diritto di avere di farti Nocera l'opinione pubblica quali di fronte a un'ipotesi di accusa sono le sue tesi di difesa quali sono le fonti di prova quali altre fonti di prova di innocenza può contrapporre a quelle che sono che sono compiti e saltate e che sono comunicate all'esterno attraverso questa informazioni
Quindi
E siamo alla vigilia di una riforma legislativa il nuovo codice di procedura penale elimina il segreto lo limita a condizioni estremamente circoscritte eccessivamente garantistiche dovrebbero essere ci auguriamo che sia ma io noi non vogliamo denunciare una legislazione perché la legislazione come abbiamo visto o non consente o consente noi vogliamo denunciare un costume un modo di gestire l'informazione dei tribunali
E allora questo costume anche se cambierà la legge anche se cambierà il codice anche se la nuovo codice di procedura penale sarà più libero più aperto
è necessario che sia il costume a cambiare è necessario che sia che questa sorta di connivenza
Di gestione monopolistica del servizio informazione giudiziario fra la magistratura e la profili e il giornalista venga rotta e necessario del giornalista si sgancia i da questa soggezione che il giornalista acquisisca
L'impegno la coscienza di fare un lavoro e di svolgere un attività l'interesse della massa dei cittadini perché solo quello Elia libertà e della garanzia che gli viene fornita dall'articolo ventuno della Costituzione grazie
Ha chiesto di parlare il dottor Milillo presidente della terza sezione penale del Tribunale di Roma
Porgo tutti gli intervenuti il saluto della sezione di Roma dell'Associazione nazionale magistrati con l'occasione mi permetto di sottoporvi qualche breve riflessione
Alcune riflessioni che forse hanno la singolare caratteristica di provenire di chi da una parte settimana per settimana
Ha il compito di sotterrare con il bilancino del farmacista
Parola per parola
Talvolta sottinteso per sottinteso o allusione per allusione
Ciò che è pubblicato sulla stampa edita a Roma e che di lì divenuto fonte di querela d'altra parte anche l'avventura chi vi parla di poter vedere il proprio operato
Commentato esposto e commentato sugli organi di stampa e quindi è umanamente suscettibile eventuali fraintendimenti o distorsioni dei cronisti
In proposito mi permetto una chiosa maliziosa alla relazione dell'avvocato Gatti
Condivido l'ammirazione per il sistema accusatorio anglosassone ma mi permetto di ricordare come in Gran Bretagna
Il giornalista non può commentare una sentenza fino cioè non può commentare un affare giudiziario finché non sia stata pronunciata la sentenza pena addirittura l'incriminazione per uno specifico reato che credo venga definito contento Kurt
Questo dibattito comunque prezioso per meglio capire le diffide in difficoltà le strettoie in cui si trova ad operare il giornalista
Ma è opportuno segnalare alla vostra attenzione anche l'esigenza di non trascurare difficoltà probatoria
Le strettoie processuali che affliggono i giudici specialmente in quei processi che vedono coinvolti personaggi pubblici o interessi collettivi
Sappiamo per esempio
Che nel cesto dei politici qualche mela pacata si può anche trovare
Sappiamo che qualche professionista non paga proprio tutte le imposte che dovrebbe pagare
Sappiamo che qualche magistrato chiacchiera troppo con i giornalisti e poi magari lascia nei guai
Sappiamo che qualche altro giudice crede troppo degli sconti o negli omaggi disinteressati dimostra un'eccessiva fiducia nell'umanità
E naturale che in occasione di processi che riguardano queste situazioni anomale
L'opinione pubblica si è ansiosa di sapere e comprensibilmente si anche desiderosa di veder trionfare il bene sul male
La cronaca giudiziaria diventa allora un bene primario
A questo punto la tentazione per il giornalista si fa forte
L'identificazione con l'aspettativa del lettore
Rischia di prevalere
Ecco che le comunicazioni giudiziarie diventano l'anticamera della sentenza di condanna
I dibattimenti vengono riferiti in un'ottica teleologica
Come se fossero necessariamente indirizzati secondo i casi o alla soluzione o la condanna degli imputati
Colloquio pericolo
Della delusione in caso di esito contrario alle aspettative
Non oso certo sostenere che sono il giudice per sempre ragione confermo anzi che deve essere accettato e riconosciuto come è sacrosanto il diritto di critica delle sentenze
Sempre che si è espresso in termini rispettosi dell'altro e personalità
Proprio in quei casi nei quali sussiste più ampia in un certo senso più pericolosa la discrezionalità del magistrato
Più insistito dita più incisiva ed attenta deve essere una valutazione critica del giornalista
Mi sembra però scorretta e fuorviante una tendenza sempre più diffusa a leggere le sentenze come manifestazione di occulto e strategie di potere
Vorrei che si riflettesse un momento su quanto sia più grave per un giudice l'accusa di essere strumento altrui rispetto a quella di non aver ben capito gli atti processuali
E certo meglio un giudice negligente o anche poco sveglio se volete rispetto ad un giudice fazioso
Questa tendenza alla Pietro Lucia
Purtroppo è sempre presente nelle cronache giudiziarie
E gli esempi non mancano per le assoluzioni e per le condanne
Quanti lettori avranno avuto l'impressione che Muccioli sia stato condannato perché la sua comunità terapeutica sfuggiva al controllo degli ambienti ecclesiastici
Che Frera sia stato assolto per coprire servizi segreti
Che i fratelli Greco siano sfuggiti alla condanna per ruspe collusioni
Che l'istruttoria sugli appalti
A Milano sia stata mossa da intenti destabilizzanti della maggioranza che regge quel comune
Non posso certo escludere la fondatezza di qualcuna delle mille ipotesi di fantapolitica giudiziarie vengono formulate e pubblica minimi da sottolineare che questo atteggiamento è molto pericoloso per la stessa saldezza delle istituzioni
La nostra democrazia scricchiola
Ha visto già crollare verticalmente la credibilità dei partiti del Parlamento
I ministeri sono considerati principalmente come capi i mastodontici uffici di collocamento
Giampaolo Pansa ci ha rivelato che scommettere sull'affidabilità del testate giornalistiche è un rischio alquanto grossa
La fiducia nella magistratura per colpa anche nostra già appare Langue interne
Quindi è grave la responsabilità di chi per buona misura offre all'opinione pubblica una lettura delle sentenze in chiave Imeri giochi di potere
Si rischia infine di arrivare fino alle volgarità di due mesi fa quando la decisione negativa della corte costituzionale sul referendum contro la caccia è stata esplicitamente ed impunemente
Messa in relazione con versamenti di denaro da parte dei fabbricanti di fucili
A mio parere ciò significa lavorare per una svolta autoritaria nel Paese e di questo dobbiamo essere tutti preoccupati
Vi trattengo minuto ancora per un rapido cenno ad un'altra faccia dell'informazione giudiziaria la ripresa televisiva delle udienze
Personalmente ritengo questo tipo in cronaca dannoso per la genuinità del dibattimento
La ripresa televisiva non è solo cronaca essa si risolve
Volenti o nolenti nell'offerta di una platea a testimoni e parti processuali
Con possibilità di turbativa psicologica e di inquinamento dell'istruttoria dibattimentale
Forse ancora più grave e poi è il problema della lesione del diritto all'immagine
Proprio ieri sera ho avuto occasione di assistere ad una puntata di quella serie di processi penali ripresi in Pretura
La cui visione valore sconsigliabile per gli studenti di procedura penale
Orbene c'era un tavolo detenuto imputato di maltrattamenti
Consistiti oltre che nelle tradizionali percosse alla moglie anche in asseriti atti di libidine
In danno delle figlie di nove e sette anni
Immaginate lo squallore del quadro
Mi chiedo se sia lecito esporre un imputato senza il suo consenso alla curiosità del pubblico televisivo compresi i parenti amici conoscenti mentre è impegnato a respingere accuse così infamanti
Lo stesso quesito vale anche per la parte offesa per la moglie Tiberina doverosamente sollecitata a riferire se a riferire cosa avesse visto o sentito
Lascio voi l'eventuale approfondimento di questo tema vi ringrazio per l'attenzione
L'avvocato Paniz viscerale che il consigliere nazionale della sua testa
Li chiamano i poteri emergenti quelli della giustizia e dell'informazione
L'avvocato Gatti ha detto che Galante Garrone appena di contropotere che fosse un ingiusto chiamarlo contropotere
Io penso che l'unico potere che sistemi vitali e quello politico
Il contropotere potrebbe essere benissimo quello della stampa e della giustizia
Comunque al di là della definizione di poterlo contropotere Sergio Zavoli definiva la stampa fosse scherzando non Quarto potere ma quanto servizio fosse intendeva dire la stampa servizi della collettività
Noi stiamo alla vigilia di colossi in qui di tutti gli e del mondo dell'informazione e nel mondo della giustizia
Basta leggere i giornali ogni giorno
Per vedere delle pagine dedicate ai problemi della giustizia il referendum per esempio
Ai problemi dell'informazione
Se da un lato il quadro delle informazioni in Italia allettante perché le vendite dei quotidiani sono aumentate a sei milioni al giorno rispetta i cinque milioni di copie che l'ottanta
Quindi un aumento del venti per cento in più delle copie dei quotidiani e se in Italia il ventaglio dell'informazione variegato quarantasette mila testate registrate badate quarantasette mila testate registrate
Da un altro lato però ci sono delle inquietudini gli assetti proprietari l'oligopolio dell'informazione
Ebbene questo convegno dell'Espresso giunge a proposito e per il mondo dell'informazione per il mondo della giustizia
Per quanto riguarda poi i rapporti fra giustizia e stampa noi abbiamo creato con la Federazione della stampa collochino associazione magistrato un gruppo di lavoro
Che s'è desta qualche perplessità in Guido Guidi
Perché è calato in questo mondo come giornalista giudiziario non lo desta invece IMI Giuseppe Morello presidente dell'Ordine anzi Morello che propone questo gruppo per un nuovo lavoro di revisione delle proposte fatte a suo tempo ma questo gruppo di lavoro quale tema affrontato
Innanzitutto quello del segreto professionale
Ebbene il segreto professionale
Mi viene in mente una battuta retorica
Del seminarista che domanda padre-padrone posso fumare mentre prego ma no figliolo offendi Dio
Un atto seminarista appare posso pregare ben più fumo incerto figliolo ebbene se a seguito di Dio così mi sembra vedi giornalistico il segreto professionale se giornalista ricerca la verità sostanziale dei fatti nell'ambito di una verità processuale
Bene è permesso se invece dice che la verità processuale nell'ambito rarità sostanza dei fatti commette peccato c'è una conflittualità la perdita è unica l'agenda ha bisogno di risposte precise
La verità sostanziale dei fatti spetta giornalista di qualità
Dati esposti alla propria coscienza che cos'è la verità sostanziale e lattoneria infatti raccontava al al pubblico quello che è avvenuto
Mentre la verità processuale ha degli aspetti diversi accolte questi due verità possono coesistere possono coincidere
Ci possono aiutare avvolti invece nasce la conflittualità e cedimenti giornalista la Corte costituzionale a differenza di quanto affermava l'avvocato Gatti
Che ha espresso dei giudizi fosse positivi su queste verità la Corte costituzionale per la prima volta in Italia ed è bene sottolinearlo con la sentenza numero uno dell'ottantuno ha dimesso tutto al potere legislativo
Di solito la Corte costituzionale modifica ed emette sentenze disattendendo il potere legislativo il Parlamento per la prima volta su un problema che riguarda i giornalisti la Corte costituzionale ha detto il Parlamento a decidere
Ma se esiste una legge dello Stato
Fino a prova contraria la legge tre due sessantatré numero sessantanove quella che disciplina la professione giornalista è una legge dello Stato e all'articolo due questa legge dà facoltà giornalista di rifiutare le fonti di informazione quando che queste può avendo avuto rapporto fiduciario
E allora perché incriminare il giornalista quando c'è una legge che lo tutela
Il giornalista ha sbagliato ma c'è la l'ordinamento professionale cioè l'ordinamento che se giornalista sbagliato interviene e portati la censura e può anche cacciato fuori dall'albo dei giornalisti
E allora perché definire l'ordinamento professionale del giornalista non legge dello Stato ma legge ordinistica hanno coniato per la stampa un nuovo termine legge ottimistica ma che significa
è una legge dello Stato uscirà questa situazione Cetto il gruppo di lavoro magistrati giornalisti e tenta di fare scemare queste tensioni i progetti di legge in parlamento sono tantissimi
Speriamo che qualcuno vada avanti e speriamo questa conflittualità su questo segreto professionale passare il termine legni e interesse della collettività ti assetate inserita ma anche di giustizia
Nel
L'anno scorso a Siracusa
C'è stato un grosso convegni sui problemi della giustizia
Guido Guidi ha lanciato una proposta che fosse stato inascoltata
Vito big a Siracusa ha proposto una vertenza sull'informazione c'è un confronto con le forze politiche del Paese una vertenza non nel senso di conflittualità ma le sottoporrà le forze vive Paesi problemi dell'informazione
Ebbene io dico anche ai magistrati perché non creare questa vertenza magistrature informazioni nei confronti delle forze vive del Paese perché non aprire una vertenza perché non confrontarsi
Io li chiamerei poteri emergenti quelli della magistratura e della stampa io riccamente poteri indispensabile ad un progresso civile ed ordinati in un Paese democratico come l'Italia
E poi la verità che che cerca il giornalista
è una verità che Luis propina nell'ambito di una sua professionalità è una verità che cavalcata è una ricerca ossessiva del quindi giornalista merita il dispetto per questa sua ricerca affannosa e travagliata di una verità che può anche non essere completa perché un grande penalista De Marsico affermava che la verità innata nuda però siccome doveva essere tale DUVRI si scandalizzano lo si rifugia in una chiesa e anche di la verità rimase velata
è chiaro quindi con abilità cento per cento può anche non esistere
Ma non bisogna incolpare il giornalista si questo cento per cento non si raggiunge se un po'al di sotto del cento per cento importante che il giornalista abbia svolto il suo ruolo continuità corresponsabili con responsabilità e con consapevolezza
La Federazione della stampa il sindacato dei giornalisti e l'ordine dei giornalisti sono in prima linea perché difende questa ricerca delle verità
Però all'interno di questo organismi ci sono anche delle censure adesso quei giornalisti dei procedimenti disciplinari verso quei giornalisti che non rispettano la verità sostanziale dei fatti
è bene è un momento questo non tranquillante per la vita del paese perché ci troviamo di fronte ad assetti proprietari nuovi nel mondo dell'informazione
Ci troviamo di fronte ad una normativa che dovrebbe regolare l'emittenza privato non ancora rara ci troviamo di fronte a scadenze importanti per il mondo della giustizia
Mai come in questo momento una intesa una collaborazione tra magistratura e stampa cioè il mondo della giustizia il mondo dell'informazione è un intesa valida e sana degli interessi stesse del nostro Paese grazie
Debbo informare partecipanti al convegno che c'è stato un colpo di mano la rivoluzione al potere mi sono impossessato della presidenza detto quindi la parola all'avvocato Contestabile
Io ho ascoltato con l'attenzione che dovuta all'autorità
Della persona ascoltato la relazione dell'avvocato Gatti
Molte cose mi trovo d'accordo col collega i dati in altre cose non mi trovo d'accordo e perciò parlerò delle cose
Sulle quali dissento perché credo che il discorso sia più utile ed interessante sul dissenso che sul consenso
Innanzitutto il decalogo tanto per tornare al tema che ha introdotto questa seduta il decalogo il decalogo non è affatto innovativo
Non è innovativo perché tutte le regole poste dal cosiddetto decalogo si rintracciano diventando di giurisprudenza sulla diffamazione della a mezzo stampa nei vent'anni precedenti trenta giugno mille novecentottantaquattro e perciò quelli che sono sembrate i due momenti culminanti del cosiddetto decalogo il controllo delle fonti e il giudizio sulla verità e non sulla verosimiglianza
Sono discorsi che abbiamo già letto in decine in decine di sentenze che precedevano il decano
Il controllo delle fonti
E non è una novità perché la giurisprudenza ha sempre ritenuto che il giornalista debba svolgere un doverosa e diligente controllo delle fonti
L'avvocato Gatti ha detto che questo controllo delle fonti non è possibile per via dei tempi tecnici della stampa di produzione della produzione dei giornali e che perciò ai giornalisti non dovrebbe essere imposto il controllo telefoni
Quando è ricordare che dei giornali inglesi nei giornali americani via del cosiddetto contro ultimo sia un'équipe di giornalisti specializzati non nello scrivere l'articolo ma proprio per controllare la fonte e che l'articolista il giornalista che scrive l'articolo passa poi l'articolo a questo controtempo proprio perché vengono controllate le fonti
E che la fonte viene controllata da giornalisti diversi da quelli che hanno scritto gli articoli proprio per assicurare una indipendenza di giudizio nel controllo delle fonti certo è una struttura che costa è una struttura che sicuramente a presenterebbe il giornale dei quotidiani e dei settimanali
Ma se è una struttura che in qualche maniera ammette a riparo i giornalisti giornali da querele da causa civile per diffamazione a mezzo stampa io credo che questi costi possano rientrare
E poi c'è un'altra regola che è fondamentale nel giornalismo anche questo è giornalismo inglese e regionali ma mi dicano che molto ha mutuato dal giornalismo inglese
Il cosiddetto controllo incrociato della doppia fonte non c'è nessun giornalista inglese che pubblichi una notizia che venga recepita da una sola fonte per quanto autorevole possa essere questa fonte
Le fonti delle notizie per i giornalisti inglesi americani devono essere sempre almeno due tutte e due autorevoli attendibile viene fatto una sorta di classe examination di controllo incrociato sulla doppia fonte
Perché questa regola non dovrebbe essere assunta anche da giornaliste italiane non vorrei fare un conto una un discorso che possa sembrare illiberale perché non è nella mia tradizione sicuramente la il illiberalità
Ma io non vedo perché si debba dire che il la diritto all'onore del cittadino non è un diritto costituzionalmente garantito e per cui debba essere un diritto di minor valenza di minor degenza rispetto ad altri diritti per esempio la rispetta la libertà di stampa l'articolo tre ecco il principio di sua nomina della nostra carta costituzionale sicuramente posto anche a garanzia dell'onore della reputazione dei dei cittadini e Peugeot è un diritto costituzionalmente
Garantito
Io credo perciò che i i discorsi non possono essere così generici Viva la libertà di stampa la libertà di stampa deve prevalere su di tutto il giornalista è a angustiato da una serie di limiti alla sua la libertà di espressione
C'è ovviamente un problema di bilanciamento di diritti e di doveri c'è un problema di bilanciamento di interessi e garantiti in maniera a volte a a volte addirittura prevalente dalla Carta costituzionale io non credo che a criticamente si possa dire che debba prevalere l'interesse pubblico alla libertà di stampa ci sono anche interessi pubblici e diritti privatistici che hanno per lo meno pari dignità
Per esempio non si tocca il problema da anni non si tocca il problema Bertolo nella diffamazione a mezzo stampa
La Cassazione dice in maniera per la verità
A critiche che il titolo è in re ipsa e che significa niente
Perché Toledo impresa significa in fondo trasformare dolo
Della diffamazione a mezzo stampa in una sorta di responsabilità oggettiva e perciò per definizione senza donne
Non si è mai tentato di costruire una diversa struttura del dolo
Settori vi deve essere nella diffamazione a mezzo stampa e dico sentono vivere esterni perché forse autorevoli commentatori non in Italia ma gente che si occupa di questi problemi in altri Paesi
Ritiene che in realtà nella diffamazione a mezzo stampa non vi debba essere Edolo e che debbano essere costruite per essere costruito una fattispecie giuridica
Che sia a metà fa la contravvenzione garitte che in Italia potrebbe essere qualificata come una contravvenzione mista di dolo e di colpa perché Ida criticamente dove e-mail Pisa significa consegnare la responsabilità l'elemento soggettivo della sporchi della diffamazione a mezzo stampa in una sorta di indefinita responsabilità oggettivo
A proposito poi del segreto istruttorio io mi meraviglio
Che ci si lamenti che il segreto istruttorio valga nei confronti dei giornalisti quando non ci si lamenta che il segreto istruttorio vale nei confronti degli avvocati
A me e agli altri avvocati che sono presenti in questa sala è capitato capitata molte volte di apprendere dai giornali delle notizie che riguardavano procedersi nei quali noi dipendeva e che il magistrato ha riferito fatto riferire al giornalista che ha tenuto gelosamente segrete nei confronti degli avvocati
Per cui gli avvocati hanno a un certo momento letto la notizia che interessava il processo nel quale svolgevano una funzione svolge una funzione e sassi costituzionalmente garantita hanno appreso queste notizie della stampa e allora il discorso sul segreto istruttorio è un discorso che deve investire io credo principi che generali più ampi ma non si può ritenere che il problema del segreto istruttorio debba valere per esempio di confonde il difensore incaricata di quello specifico processo
Ed è per invece poi non valere nei confronti del giornalista che si ovviamente
Tutela anche l'unico interesse pubblicistico quello alla conoscenza della notizia che è fondamento poiché della informazione che fondamento di ogni moderna democrazia ma anche la funzione del difensore e costituzionalmente
Garantite per cui ogni discorso fatte in un ambito diverso che non privilegi almeno la funzione nel singolo processo da parte del difensore mi sembra per la verità un discorso assai generica
Perché poi qual è la il risultato di questo discorso sul sul segreto istruttorio e sul diritto all'informazione
Vi è una prassi costante che è stata più volte denunziata anche qua da questa tribù una vi è una prassi costante in cui si stabiliscono dei canali privilegiati fra un giornalista e il magistrato o fra più i giornalisti e il magistrato
E vi è una sorta di contratto sinallagmatico in cui il giornalista il magistrato da qualcosa
Al giornalista la notizia il giornalista da qualcosa magistrato l'adulazione chi di noi
Non ha quale avvocato non si è trovato a difendere i processi in cui il magistrato
Aveva dei canali privilegiati cori giornaliste poi scopriva che sullo stesso giornale lo compariva la notizia che a lui era stata tenuta riservata il giornalista adorare in maniera addirittura plateale il magistrato a me è capitato di più in un processo molto grosso polpo Paul una cittadina di provincia
Io leggevo sul sulla la mattina sui giornali
Decima delle grossi Loria all'istruttoria questo magistrato e la sera al ristorante a cena con i giornalisti e si dice un en privé questo magistrato è un pazzo
è un pazzo per come stopper come il quadro istruttorio per quanta gente avverte ingiustamente per lo stravolgimento che egli fa di ogni principio garantisti che in materia dell'utilizzo degli strumenti processuale penale
E allora l'avvocato in questa vicenda è l'unico che non hanno nulla da dare il giornalista da dare dato un'adulazione il magistrato ha da dare la notizia l'avvocato che non annullata darebbe un rito che viene tenuto escluso da questo pranzo privilegiato alla alla violazione del segreto istruttorio
Io credo perciò
Che ogni discorso debba tener presente che viene sicuramente un interesse generale alla informazione e via perciò un diritto dovere del giornalista all'informazione
Ma vi è anche un interesse
Generale che poi divenne un diritto soggettivo di ogni singolo cittadino alla propria reputazione che non possa privilegiare sì in ogni caso il primo a scapito del secolo
E la prova di questo lo si così la sia ogni qual volta che si difende un giornalista che è parte lesa in un procedimento penale per diffamazione a mezzo stampa
Quando noi difendiamo i giornalisti che sono imputati
Si lamentano i si meravigliano dei tanti limiti e vengono posti alla libertà di stampa massime quella porta l'articolo cinquecentonovantaquattro cinquecentonovantacinque
Nel nostro codice penale quando voi capite annui è successo molto spesso di difendere i giornalisti che solo parti lese costituite parte civile perché essi stessi vittime della diffamazione del collega allora
Altre meraviglie alti lamenti perché sarebbero stati come singoli cittadini poco tutelati dalle norme sulla libertà della stampa io creda perciò che
Il discorso ripeto debba essere fatta in termini più equilibrati e che non si possa privilegiare ad ogni costo la cosiddetta libertà di stampa anche a scapito di diritti personalissimi di ogni singolo cittadino
Avevo spiegato all'inizio interventi provocatori credo che l'avvocato Contestabile mi ha preso troppo troppo sul serio
Adesso l'invito al microfono il giudice Guido viola del Tribunale di Milano
Ma mi sembra che a questo convegno a questo confronto
Tra quale informazione
Quale giustizia
Manchi
Un terzo interlocutore forse un interlocutore fondamentale l'interlocutore politico
Mi pare
Che la magistratura
Alla fin fine
Si trovi su molte posizioni analoghe espresse dai giornalisti
Borrello vi ha parlato dell'attenzione che la magistratura italiana rivolgere ai problemi dell'informazione
Da vario tempo
L'ultimo seminario non convegno a Chianciano ha rappresentato sicuramente
Un punto qualificante di tale ricerca
E per la verità si sono avute delle conclusioni da parte dei gruppi di lavoro estremamente aperte estremamente proiettate
Verso una trasformazione del una modificazione delle leggi attuali
Insomma il magistrato più attento si trova anche l'unico in estrema difficoltà con questa normativa
Vorrei riprendere il cahier de doglianze di Guido Guidi
Francamente io non la vedrei così nera
A Milano mi occupo tra l'altro anche di reati distanti
Ebbene vorrei dire agli amici giornalisti
Che con estremo rigore il magistrato penale valuta
La notitia criminis delibera sulla notizia criminis con estrema attenzione con estremo rigore in maniera restrittiva tenendo conto di quello che è il diritto all'informazione sancito dalla Carta costituzionale
Vorrei ancora dire
Che i casi di giornalisti portati a giudizio merito novanta cinque novantasei comunque non ho fatto certamente una statistica
Precisa ma sicuramente in questi termini
Soltanto ed esclusivamente per diffamazione
E quand'anche viene ipotizzato il reato di violazione del segreto di pubblicazione degli atti di un procedimento credo veramente in casi rarissimi e peraltro anche deprecabili
Molti non condividono
Le sentenze contro risma
I processi contro
Collegati e il giornalista di Milano del caso Epaminonda figlio di Longanesi
Il caso di Guidi Palermo
Certo sono per fortuna sono delle eccezioni ma a ben guardare molte volte questo lo stesso modo di procedere nei confronti del giornalista per violazione del segreto non è altro che su istanza di parte
La querela per diffamazione e su istanza di parte
Il magistrato quindi si trova nella condizione di dovere di dover esaminare istanza di parte che chiede la punizione
E lo fa in maniera estremamente Vocula
Tenendo conto del diritto di cronaca
Un diritto più ristretto rispetto al diritto di informazione ma lo fa
Ed allora
Se questi sono le leggi se abbiamo un cinquecentonovantacinque si potranno non si potranno deprecare
Lei è regole e il decalogo
Ma credo che la magistratura di merito
Non le abbia certa applicato come le tavole della legge
Però
Certamente da parte e questo vorrei sottolineare da parte dei giornalisti
Andrebbe fatta
Mi sia consentito
Una certa autocritica o comunque andrebbero impostati in maniera più responsabile certi rapporti
Quando si leggono querele i cittadini che sono veramente stati distrutti nella loro reputazione
Per taluni aggettivazioni
Per talune e infatti già azioni di comunicazioni giudiziarie che sono soltanto non si ripete la comunicazione è nata come una tutela del cittadino del cittadino indiziato
E purtroppo invece è diventato uno strumento se non di calunnia accerto di addita mento alla pubblica opinione come ti colpevolezza e questo non è corretto
Quando si trova ci troviamo di fronte attende notizie che provocano delle
Per le distruzioni sul piano patrimoniale un caso specifico mi son trovato un caso di Honda al giornalista che aveva messo aveva fatto un articolo contro una ditta produttrice di vino additandola come collo è una delle tante che usava il metanolo e non era vero e non era neppure nell'elenco del ministero
Son fatti gravi son fatti che che provocano delle delle gravissime conseguenze e allora
Troppe volte
Viene dimenticato l'articolo otto della legge sulla stampa la rettifica a volte potrebbe servire perché fatta nell'immediatezza
Invece e invece si assiste ad una ritrosia ad una ad una nato un rigetto per questo tipo di normativa che pure esiste
Ed allora dobbiamo guardarci in faccia
Se è vero che la magistratura
Deve privilegiare il principio costituzionale del diritto all'informazione
E il diritto di cronaca
Deve però bilanciarlo anche col diritto alla riservatezza quei diritti personalissimi della persona e quindi trovo d'accordo con l'amico Contestabile
E su questo ci si può intendere su tutto quello che invece attiene al segreto professionale e alla e alla pubblicazione di atti di un procedimento e peraltro oggi la cronaca giudiziaria che è la più stimolante di un giornale molte volte e fatta propria sulla violazione da seicentottantaquattro violazione che abbiamo fatto tutti bisogna riconoscerle allora bisogna dirlo al legislatore bisogna c'è arriva a questo punto si de iure condendo si parla di una possibile secretazione da parte del magistrato per tempi strettissimi quindi motivazione specifica quindi soltanto esigenza primaria rispetto a quella del diritto d'informazione di tutela della mezzi di vedere dei mezzi di prova e quindi della giustizia in senso lato
Allora ecco che occorre finalmente il terzo interrotto ormai sono tanti convegni che abbiamo fatto ci troviamo delle tavole rotonde ci troviamo d'accordo siamo sulla stessa linea e quindi occorre che finalmente legislatore recepisca queste istanze che sono forse istanze comuni
L'avvocato Titta Mazzucca Presidente della Camera penale devono
Portare in salvo un avvocato mi scusi vorrei chiedervi un po'di silenzio perché purtroppo il mormorio rimbomba impedisce poi chi deve parlare di parlare liberamente
Volevo portare il saluto della Camera Penale di Roma
Anche per che qui vedo molti soldi accadrà penale
Accanto e in fraternità
Vorrei dire danni qua con gli avvocati dell'una
Io credo che gli interventi
Siano stati favoriti
Da una relazione limpida mancata
Quale quella di Adolfo Gatti che e ha unito la completezza all'essenzialità
E
Ha tenuto fede diciamo al carattere
Introduzione della sua relazione
Tracciando un quadro nel quale forze ciascuno di noi che interviene dopo può più agevolmente collocarsi
Sì si volesse per un attimo sfuggire a questo quadro
E e guardando il manifesto
Si potrebbe dire che ognuno di quei due tronchi collegati da una penna
Antei e problemi autonomi
Perché non c'è dubbio che l'informazione come la giustizia vigeva vigeva gatti se ne parla da quarant'anni
Anche l'informazione ai suoi problemi e ben ed indennizzi
E ai suoi nodi che sempre più vengono al pettine
Basterebbe pensare alla
Larghezza sempre maggiore dell'utenza di questa informazione
Per vedete questo dilemma in cui la stessa informazione
Si dibatte
Trama un tipo di giornalismo generico e talvolta impreciso è un tipo di giornalismo prezioso ma forze qualche volta ermetico
Per dire che come nei dei tempi passati si voleva un giornalista la cui capacità professionale fosse stata quella di sapete scrivere di ciò che non conosceva oggi bisogna dire che la capacità professionale del giornalista
E quella di conoscere profondamente per poter divulgate rendere comprensibile
Ma a parte questi problemi per l'informazione
Bisogna riconoscere che la ragione del convegno
Di quell'appello che unisce i due tronchi e nel rapporto fra le due esperte
E allora bisogna partire da una prima affermazione di fondo
Che è uno dei due tronchi
Che determina
Il modo di essere dell'altro cioè è la giustizia
Che condiziona l'informazione
E occorre fare subito una premessa
Per cui mi sembra che il problema il problema
Tenendo pur presente il quadro limpido di gatti
E quello di storicizzare le quello che è avvenuto
E ti sottrarlo ai termini esclusivamente giuridici voglio dire
Che questo condizionamento che la giustizia ha determinato nell'informazione va visto nel tempo
è mentre prima il segreto istruttorio veniva fatto pensare attraverso una la disciplina contravvenzionale Isimbardi Dante togati dell'articolo seicentottantaquattro che prevede per la pubblicazione arbitraria di atti del procedimento
Un arresto fino a trenta giorni o l'ammenda e poi vi è stato un esasperazione Ford emergenza
Perché non ricordarlo
E negli anni settanta
Sì sia avuto incriminazione ad altri livelli attraverso l'ipotizzata fusione di concorsi morali e attraverso l'ipotizzato giorni di elementi psicologici di di diversi reati
Perché solo negli anni settanta noi abbiamo diciamo abbiamo come sistema bensì intende il concorso riportato da gatti della rivelazione di segreti d'ufficio o una pena che va da sei mesi a tre anni
E il favoreggiamento personale per esempio cioè si è ritenuto addirittura che attraverso prima pubblicazioni di atti si potesse aiutare taluno a sfuggire al rudere lei investigazione oppure a sfuggire addirittura la rigetta e abbiamo come ricordava lo stesso Gatti la rivelazione di notizie di cui è vietata la divulgazione articolo duecentosessantadue che prevede una pena non inferiore a tre anni
E allora e allora il segreto istruttorio che negli anni Sessanta era definito da un alto magistrato il segreto di Pulcinella
E che comunque condizionava anche allora l'informazione perché la dilungava nel tempo
Nel periodo immediatamente successivo e soprattutto nel periodo dell'emergenza questo segreto istruttorio viene fatto pesare più ma sinceramente sull'informazione tanto da condizionarne attraverso delle incriminazioni che non servono piste del periodo precedente
è ma c'è un altro dato che non va dimenticato
Che questo segreto istruttorio sempre di più negli anni sette settanta
Si è è stato esasperato
Dalla durata della fase istruttoria
E dall'importanza che la fase istruttoria in quegli anni acquistato rispetto al dibattimento perché il baricentro si è spostato verso l'istruttoria
E un terzo fenomeno
Che il dibattimento che costituiva nei riguardi della fase istruttoria il bilanciamento tradizionale e divenuto sempre meglio è venuto sempre meno a questo compito del codice Rocco
Che lo prevedeva proprio come bilanciamento all'istruttoria perché si è è è stato esautorato rispetta questa funzione
Poiché anzitutto subentra dopo anni
Poi la pubblicità erosa da prassi distorsive quali quelle di avere abbassato i principi dell'oralità della concentrazione dell'immediato pensa quello per esempio di fare Teti patimenti diluiti nel tempo di tante anche difficile per l'informazione seguirli quella di quali Max in protesta
Ditemi e ditemi quale resoconto giornalistico noi abbiamo dei maxi Pratesi
Come è possibile dare un resoconto giornalistico ai maxiprocessi laddove vi sono centinaia di imputati è un amore no norme di imputazione che non hanno spesso nulla e prevede l'una con l'altra ditta è difficile seguirne la logica
E allora se questo è noi dobbiamo dire che siamo arrivati a un punto di rottura
Per cui oggi luglio il fatto è importante più e il fatto è grave sia esso un dato comune sia esso siano essi delitti della delinquenza organizzata
Sia esso un fatto delittuoso di natura politica o amministrativa più il fatto gran nemmeno esso è e sul piano dell'informazione nel dibattito che in un Paese democratico vi dovrebbe essere più il fatto grande e più esso è sottratto al dibattito e all'informazione nei confronti della pubblica opinione
è questo è il dato conclusivo rispetto a queste successive distorsioni e a a questa storicità del problema
E il fatto grave
Viene sottratto al dibattito perché entra del manto protettivo del segreto istruttorio
E quindi esce al mondo contemporaneo per entrare il una dimensione medievale laddove laddove nulla si saprà ma nulla si saprà per diverso tempo per diversi anni fino a quando passati questi anni il fatto diventerà del tutto indifferente alla pubblica opinione ecco che i cento tipi chiude nel senso che egli quel patto la pubblica opinione e stata defraudata nel senso che nella vita di mo'democratica di quel fare sentì questo fatto non si è mai parlato perché prima esso è stato sottratto e poi sono passati inganni ed essa è caduto nell'indifferenza generale
E allora vediamo il secondo aspetto mi avvio poi alla conclusione
E questo io
Intervento dinanzi a questa drammatica situazione
Per l'apporto giustizia informazioni dinanzi a un movimento di avvocati che pur attraverso contraddizioni carenze disorganizzazione comunque è si è imposto alla pubblica opinione perché è la prima volta e degli sfrenati e romantici individua visti quanti avvocati spento del settore morale penale si sono
Anticipo un minimo di unità e si sono alzati
In più è il non tipo da una posizione di Genova frazione ma da una posizione senza dubbio di passività ebbene dinanzi a tutto ciò io vorrei tiepidi
Tre filosofie this ortive di una parte
Proprio delle giornalismo proprio di una parte di autorevoli esponenti del giornalismo primo prima filosofia distorsivo
L'avant rock
Di una teoria veramente eversiva
Cioè quella che il processo penale
Sia o possa essere veramente uno strumento di lotta contro la criminalità organizzata
Partendo sì agendo oggi
E il terreno proprio per questo abbiamo lotta sono invece le misure sociali sono la prevenzione Sorlini investigazione sono il salto di qualità delle capacità professionali
E dell'organizzazione del lavoro nell'ambito della stessa polizia si basi su questo però Perrello le carenze sono abissali
E mai denunciate Conte ha detto al seno né addirittura dai sindacati di polizia
Seconda filosofia disco io sportiva a mio modo di vedere
La possibilità ne ha parlato prima
Il collega che mi ha preceduto
La possibilità che si possa lista chiave in questa situazione un rapporto villeggianti giornalismo magistratura
Senza riflettere
E vi è una pervertita del sistema tale e gli stessi magistrati sono vittima del sistema esserne Sandra Portello perché ha seri cambia si sta parlando in questo momento si parlerà domani
Del nuovo testo penale
Questa volta appoggiato dalla corrente di unità b e ipotizzò
Come come si chiama
Siete tutti d'accordo tranne Magistratura indipendente allora anche allora questo allora questo dargli ragione che vi è stata una evoluzione del pensiero della magistratura ne comprò tutti in un processo penale che prima e si dice che il documento di base che prima si riteneva non forse appropriato fare subito perché mancavano oggetti mezze certe strutture e se ne stanno accorgendo perché
Perché il nella pervertita del sistema è Cuesta in parole in soldoni mentre il giudice
Era prima
Al avvertito e di un triangolo nel quale si svolgeva il contraddittorio ebbene vero Sorrenti questo contraddittorio
L'erosione Elias valutazione contraddittorio che si Walter Valdi fatto del giudice falsi naturalmente che il giudice si appiattisce
Si appiattisce sul testo e diventa un funzionario
E nella misura in cui il giudice senza questo conflitto sottostante e spendendo la parola lei pronta coristi la parola dialettica la dialettica processuale
Di questo conflitto sottostante
Non lo ha due si appiattisce su un terreno che è la causa è il diventa un funzionario e nel momento in cui diventa un funzionario evidente che diventa preda i appetiti DiVersi
Diventa preda
La sua indipendenza proprio nella tua autonomia io credo che questa questa azione consapevolezza si è fatta strada fra la nella magistratura terza e ultima filosofia distorsivo
Quello di credere alle soluzioni parziali
Che sarebbero le solite
Soluzioni
Pasteggia tende o pasticciate per me o per meglio dire agli italiani
Io ho allegato un articolo sull'Espresso di Galante Garrone
E il tutto da condividere tramite un punto laddove egli dice
Che il problema non può essere differito
è subordinato alla riforma del processo ma deve essere risolto fin da oggi quali che siano le modalità delle riforme aggiungere e indubbia la necessità di una normativa precisa
Che ottemperi al principio fondamentale della certezza del diritto
E si opponga a una gestione autoritaria incoerente tappezzata del proteso ma se si può fare una soluzione parziale che elimini questa autorità questa incoerenze questo capriccio quando tutto il codice ispirato sia come cerniera essenziale al segreto istruttorio e sia questa
Possibilità e queste facoltà che non trovano in alcuna parte del nostro Codice alcuna sanzione alcuna pena tre giorni ma che forze i termini ordinatori cosiddetti termico territorio Islam facoltà concesse a chi gestisce il processo non sono in coerenza con quel codice e tutto volto a queste possibilità come dice
Galante Garrone addirittura capeggiò se imponente autoritarie del processo
Ma ci si può fare una una
Dare una soluzione parziale a questi problemi
è sarebbe l'uovo di Colombo
La verità è che la soluzione non può che essere generale
Perché qualunque soluzione parziale entrerebbe come è stato fino a oggi nella logica del processo e il vecchio assorbirebbe questa perdite girovita che si vorrebbe dare così parzialmente
Allora qual è il problema il problema non è quello di guardate la riforma o un certa ammiccamento come per dire sì hanno approvato finalmente in maniera definitiva la legge delega ma è una lusinghiera
Non avverrà mai nel nostro Paese perché se no libere qui impauriti Hammarberg la riforma comunale l'usura e non come una possibilità concreta che abbisogna naturalmente di una spinta
Nell'opinione pubblica ecco i giornalisti dove indetto
Alquanto assenti nello spiegare che cos'è questa legge deve nell'indica
Gatti accennata uno di essi
Nel senso tecnici sono delle finestre alte niente per cui per esempio il professor Segrè scritto il poter sul punto dalla porta potrebbe rientrare dalla finestra vi sono questi disperati pericolo oggi nel nuovo codice proporre ma se manca poco
La l'ottimismo dà fiducia
La costanza nel perseguire questo nuovo processo esistita facciamo delle riforme così parziali per risolvere il problema giustizia stampa senza dire ma come c'è una legge delega
E di qui a pochi mesi potrebbe essere approvate solo in questa visione fondamentale completa che è un problema voti compreso come quella dei rapporti giustizia Svampa si possono risolvere allora io penso che attraverso questa lucida recessione
Del la nuova riforma attraverso questa fiducia versava stesse soprattutto e soprattutto questa è la parola veri permetto di dire alla fine di questo intervento e soprattutto
Quindi invocando quegli investimenti di questo sì che sono essenziali per la nuova riforma questo sì
Noi dobbiamo pretendere l'investimento è di oggi la notizia l'ho letto sulla Repubblica che cinquantaquattro subiti hanno indetto a Napoli rivela contestazione e nella sofferenza dei colleghi di Napoli che si perdono defraudati del loro ruolo si fa lo sciopero tout-court ma ci sono cinquantaquattro giudizi della giustizia civile che hanno programmato uno sciopero bianco
Dicendo che applicheranno la legge poco deve essere applicata che Poggioli cancelliere nel gruppone
Allora nel momento in cui si trovasse questa unità tra magistratura avvocature stampa informazioni nel senso di
Vuole non essere Judas Cabello al potere perché tutte queste soap supplenze se poi vi è chi rimane passiva non cita i mezzi per andare avanti
Perché non trovare una convergenza nella fiducia per nuove leggi ma soprattutto nella richiesta di questi investimenti essenziali che celebreranno a queste nuove leggi io penso che questi dati deve essere la nostra fiducia e che è il nume andò storico come questo che rappresenta una svolta nell'evoluzione del nostro Paese questa deve essere il nostro chiaro primo traguardo
Io penso che perseguendo questo primo traguardo noi potremmo raggiungere anche gli altri
Grazie all'avvocato Mazzuca iscritto a parlare Luca Boneschi del centro Calamandrei
Poi abbiamo ancora un paio di interventi se sono sempre d'accordo gli interessati dell'avvocato Golino dell'avvocato Bolzano e potremo poi chiudere il dibattito ricordo agli invitati che cui seguirà la cena
Io sono innanzitutto credo che sia giusto dire grazie all'Espresso perché
Discutere di questi problemi è una cosa che secondo me non si fa mai abbastanza e ci tengo a premettere questo proprio perché poi in realtà sull'impostazione che è stata data al a questo convegno in particolare dalla relazione dell'avvocato gratis su molte cose non mi sento di essere d'accordo di condividerlo
Io
A maggior ragione quindi credo che sia doveroso discutere io credo che
Sì è abbastanza difficile se vogliamo essere dei dei giudici se mi si consente obiettivi
Ritenere Otetea della stampa oggi condizionata dai limiti della legge del quarantotto o dai limiti del codice penale
Come sia dall'impostazione dell'articolo di Galante Garrone sia dall'impostazione della relazione Gatti veniva fuori stampe già certamente molti condizionamenti di ogni genere di ogni tipo lo sappiamo ma direi che tra queste proprio in rete i limiti posti dalle nostre leggi a tutela dei diritti della persona come limiti così dirompenti e così condizionanti
Al punto da fare usare certe espressioni che ho sentito mi sembra francamente abbastanza fuori dal dalla realtà ai sensi consigliere
Io direi che il punto di equilibrio
Di cui ha parlato molto bene l'avvocato Contestabile pellagra diritti della persona che verità della stampa è un punto di equilibrio di estrema delicatezza ma semmai oggi oggi è più spostato a favore della libertà di stampa che non a tutela dei diritti della persona
Sono più d'accordo su quanto è stato detto segreto professionale il segreto istruttorio se se ce ne sarà il tempo ne accennerò brevemente ma quello che mi preme di più dire è questo problema della diffamazione intanto d'accordo noi chiedo siamo essenzialmente magistrati e avvocati e quindi sappiamo di cosa parliamo ma ci sono anche dei giornalisti i quali certamente anche sanno di cosa parliamo ma ebbene sempre io credo come principio ricordarcelo
Questi famosi i limiti in cui giornalista varati incorrere addirittura coi tempi tecnici del giornale che non può più uscire perché bisogna controllare la notizia e cose di questo genere
è insomma ci sono ci sono in relazione fa notizia e ora fatti che possono costituire reato di diffamazione non ci sono in generale
Quindi sono comunque episodi marginali nella vita di un giornale assolutamente marginali nella nella in quella che è la prassi normale della stampa e delle sue libertà
Sono limiti particolari non sono limiti generali se fossero limiti generali doppiamente avrei qualche problema in più
E l'obbligo del controllo della fonte ho l'obbligo di non lede il diritto di qualcun altro nasce solo in presenza di notizie di fatti che possono andare all'interno questi questi diritti altrui non per qualunque tipo di notizie
Ma poi
Cerchiamo è stata ricordata la legge dei quarantotto beh allora cerchiamo di ricordarci cosa dice la legge quarantotto cioè la legge le quarantotto approvate in sede di assemblea costituente
E consentitemi approvata all'indomani della liberazione dal fascismo quindi certamente in tempi non sospetti quanto ad attenzioni per la libertà di stampa e ha sensibilità per questo problema
Per
è una legge che crea un sistema che si impegna credo che lo possiamo dire tutti tranquillamente perché non si impernia più su alcuni punti fissi pene severissime indubbiamente perché di fama a mezzo
Della stampa tempi ridottissimi trenta giorni per la sentenza figuriamoci un po'solennità riparazione pecuniaria diritto di rettifica qual o di un sistema indubbiamente pesante ma pensiamo che il legislatore quarantotto fosse fuori di senno o riteniamo che avesse presente quali erano proprio all'indomani della Liberazione i problemi di contemperamento dei diritti del all'onore alla reputazione delle persone
E
Dei diritti di libertà distante che abbia creato un sistema diciamo consono e coerente insomma da qui non possiamo scappa ecco cos'è diventato in concreto oggi questo sistema di equilibrio
Io non devo raccontare a voi che cosa è diventato un processo per diffamazione a mezzo stampa e qualche cosa di ridicolo quanto a tempi strettissimi che avevano una fu io crea la funzione della riparazione in media oppure fate bene stiamo attenti perché forse non ci si pensa mai a queste cose oppure del danno
Perché si querela immediata perché quando io vengo processato dopo quattro anni tempi del Tribunale di Milano Roma non lo so ma non credo che sia molto migliore e ecco quando io vengo processo io giornalisti venga processato dopo quattro anni e vengo condannato ma a me potrà pesanti un pochino la condanna alla parte lesa che ottiene la mia condanna questo tipo di riparazione quattro anni dopo che cosa posso veramente è è un fatto totalmente marginale ma anche per il giornalista il quale invece si veda assolto
Che cosa gli serve più la soluzione
Rispetto alla notizia che può essere stata data dai giornali quattro anni prima che sono stato querelato non mi sento assolutamente più niente quel sistema dei quarantotto aveva una sua coerenza così come lo aveva rispetto al diritto di rettifica
Che oggi io mi sento dire dai direttori dei giornali ma è una legge ingiusta perché mi impone di pubblicarlo nello stesso posto eccetera invece devo essere io a decidere dove la pubblica quindi io non lo pubblico ma insomma
Veramente sono cose che a me personalmente mi fanno rabbrividire credo che a tutti ci dovrebbero far riflettere
A questo sistema di garanzie che cosa sostituiamo visto che oggi non abbiamo francamente oggi viviamo in una situazione
Che io difesi definirei abbastanza matematica per non dire caotica tempi lunghi la severità della pena mi dimentica io credo giustamente sparita la severità a pena detentiva non esiste praticamente più coesiste in modo assolutamente marginale rimane la pena pecuniaria benissimo diciamo pure che la coscienza sociale ha voluto non ritenere ritenere non punibili i giornalisti in caso di delitti di questo genere con pene detentive ma dobbiamo sostituire qualche cosa dobbiamo ticket è anche un sistema di garanzie per ambedue le parti altrimenti siamo alle lamentazioni sul fatto che una sentenza della Cassazione che a mio avviso non ha detto niente di particolarmente nuovo di particolarmente strano ha soltanto condensato anni di giurisprudenza
O ci lamentiamo perché i magistrati violano il segreto istruttorio ai giornalisti ne sono in qualche misura non con responsabilità ha detto giustamente Gatti
Se io giornalista dicevo da un magistrato una notizia per
Figlio latifondo perché o o ho motivo di ritenere di non essere più vincolato nessun tipo di sentimento
Ma certamente è un comportamento che anche qui
Da parte dei giornalisti e ci vuole anche il loro contributo forse è ora di cominciare a ripensare il metodo con cui loro fanno informazione
Perché nel momento in cui io a secondo la decisione di un giudice di darmi un'ordinanza di rinvio a giudizio era pubblico una estrema quegli elementi essenziali e di pubblico
Che che tipo di operazione spaccio fatto sicuramente un'operazione scorretta nei confronti del dell'imputato degli imputati del processo
I quali in quel momento non hanno nessuna voce in capitolo che se l'avvocato è un avvocato coscienzioso non andrà a dire a giornalista quali sono tutti gli elementi della difesa perché sono coperti anche quelli
Dal segreto se fanno parte degli atti del processo di interrogatori le prove offerte al magistrato o le perizie prova e e anche qua usciamo da questo nodo perché anche da parte giornalista bisognerebbe cominciare a riflettere su a che tipo di operazioni si presta quando fa queste cose qui non parlo di corresponsabilità penale però certamente parlo di corresponsabilità in termini di deontologia professionale del giornalista
E scusate quando ci si lamenta della della sentenza della Cassazione che parla di verità sostanziale dei fatti per insomma
L'articolo due della legge professionale dei giornalisti non dice soltanto che il giornalista ai doveri tutelati le fonti di informazione prima di dire quello dice altre cose abbastanza importante perché dice che delitti insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione di critica limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità autorevoli ed è lo applico inderogabile
L'obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre ai doveri imposti dalla lealtà
E dalla buona fede il concetto di verità sostanziale dei fatti non l'ha inventata
La corte di cassazione della la sentenza del decalogo casomai viene fuori da una leggere sessantatré che oltre ad essere come qualcuno ha detto legge dello Stato è una legge i giornalisti che hanno una certa età lo sanno bene richieste che ha al sulle spalle almeno almeno diciotto anni di elaborazione di travagli di e che è stata in sostanza scritta dai giornalisti stessi che hanno voluto l'ordine professionale e l'hanno voluto con questi criteri giusti sacrosante è con queste regole
Ma allora se sono le loro leggi professionale che impongono il rispetto della verità sostanziale degli Stati non ci si può poi venire a lamentare se la giurisprudenza recepisce
Questi concetti e li impone all'attenzione del giornalista a parte che poi sappiamo che in realtà le maglie in tema di diffamazione sono molto molto più larghe che non di queste della verità sostanziale destra
Ecco
Io direi che se mai se ci sono dei problemi oggi sui quali varrebbe la pena di riflettere un po'di più sono per esempio
L'elenco due che che mi vengono in mente non sono certo esauriente in questo ma il problema della responsabilità del direttore che assolutamente a storica rispetto
A quella realtà di oggi dei di tutti i grandi giornali è assolutamente a storie su questo proprio Guido viola se non sbaglio ha scritto alcune cose molto interessanti
Un altro problema è quello di un uso distorto del settecento di cui io personalmente sono un fautore ma non dell'uso distorto
Che viene usato anche soprattutto di recente come sequestro preventivo di materiale che dovrebbe andare in stampa questo è gravissimo questo è un fatto sul quale sono pronto a spiegarmi con i giornali e con i giornalisti
Mentre lo sono molto di meno su un'impostazione che mi sembra francamente vittimistica rispetto al problema titolazione che è un problema che richiede sì una rielaborazione ma una rielaborazione di un sistema di garanzie aperti i diritti della persona contemperare con il diritto e discutibile della libertà di stampa senza dimenticarci
Che sono due diritti che hanno lo stesso tipo di valore costituzionale grazie
L'avvocato Emanuele Golino
Sì abbiamo ancora d'acqua
Chiamati
Consigliere nella circostanza dell'ora proporrò soltanto qualche proposizione ripetendo
Io credo che la preoccupazione tempi prospettare urgenti problemi pratiche si intende anche di diritto c'abbiamo un po'distolto dallo spessore culturale e di ideologico che senza la parola e abusata
Ma va bene e che certamente il tema di questa serata propone
E Serri mi ha sorpreso
Mi ha sorpreso mi ha turbato e mi ha sconcertato perché il ragionamento che ieri ha fatto in quella su ma da all'indennità tirata e logica da impostazione del problema e questo tutte le libertà tutte le libertà confluiscono nella giustizia tutte queste libertà privilegiate
O meno che siano confluiscono nella giustizia e poiché il termine giustizia e inteso certamente non come giustizia ideologica o come giustizia giuridica nel senso poche a questa parola si dà ma come processo io debbo dire subito che non sono d'accordo
Le libertà non confluiscono nel processo tutte queste libertà hanno un piano intero singolo è separato
Perché perché il processo che cosa si celebra il fondo nel processo si celebra l'applicazione del del le
Ora non è che il mondo della società civile della comunità dello Stato l'apparato così esaurisca nella applicazione della lega per me il giornalista sotto certi aspetti nel suo ruolo il ruolo poi conforme alla salute della Repubblica è un uomo che può stare nella legge e contro la legge nello stato e contro lo Stato un po'come l'avvocato e chi c'era ricordo storico o non storico perché li abbiamo avuti anche oggi noi i nostri processi politici essa Denise sì ma che un avvocato con un giornalista può combattere una battaglia che è contro la legge contro lo Stato questo è il suo ruolo
Da qui
Il dissenso si articola in questi termini anzitutto io vedo il l'accostamento o on del giornalista altro eccesso proprio in questa visione parlato è sua l'istigatore della vita del Paese con
Una propensione di larghi settori della magistratura nei confronti di una ideologia di carattere totalitario
Perché in effetti l'idolatria della legge come hanno scritto tanti da stare in ai viennesi è sempre di carattere la scuola viene sempre di carattere autoritario e vedo anche un'altra pericolosissima implicazione in quello che dice bene perché veri dice voi dovete dare le forti voi dovete dare le fonti perché il problema del processo è il problema Tell attenta materiale su questo non siamo nascosti il problema del processo e il problema della verità materiale negli strati
Totalitari
Il problema del processo è il problema della verità materiale soltanto quando esiste la Santa Inquisizione allora con la tortura cioè il giornalista c'è il suo percorso a mio giudizio prima raggiunge serve fondente questo suo percorso non può essere toccato nella sua formazione genetica da nessuna ricerca delle prove le sue fonti che non sia salumi voluto
Il processo
Da questa da
Questo dissenso o di fondo circa il ruolo
Circa i ruoli perché mi fanno vedere la il compito il mestiere di giornalista assai vicino a quello dell'avvocato
Perché noi non siamo di
Visto che va bene così
Noi non siamo i collaboratori della giustizia come certa gente se non si vorrebbe noi non siamo un organo interno del processo nella direzione di una collaborazione non dialettica e in questa prospettiva io vedo il compito del giornalista un compito che se da un certo punto di vista diventa più libero perché un compito perché risponde su un piano extra sopra processuale nei punti alti alla propria coscienza la propria solidale vocazione alla propria memoria storica de e d'altra parte e d'altra parte lo esaltante lo esalta nella conflittualità della società che riposa sulla sua opera di produrre propulsione da un canto e dall'altra parte di mediazione perché in fondo giornalisti ed avvocati siamo dei grandi mediatori
Siamo il tramite dalla società civile tutte le istituzioni in senso stretto
Quante volte quante volte un avvocato qual lenta Lapresa delle tensioni dei sentimenti delle rapine quante volte la rissa serie lo scenario il professor trovarmi suo temperamento soffre nella responsabilità dell'avvocato stia a questo punto io vorrei dire che sono molto vicino a quello che ha detto Mazzucco nel
Rimproverare in un certo senso al giornalismo italiano una forte disattenzione per quello che gli avvocati stanno facendo e come dicevo prima
Giornalisti e salute della Repubblica io credo che gli italiani che gli avvocati italiani riaffermando certi valori e della difesa in tutti i processi diano una grossa prova di responsabilità non so una grossa prova di responsabilità ma servono conformemente a un costume ha una tradizione che i tempi nuovi non riescono a stravolgere la loro espulsione e la loro autentica vocazione nella disciplina dialettica della vita sociale
Vorrei aggiungere questo
Sulle punte un punto mi trova d'accordo ne afferra tutto il primo del primo Contestabile delle il punto di questa diffamazione dolosa
Che un assurdo pettine infetti il contenuto di Tim malizia della diffamazione intanto e possibile registrarlo in quanto si e si sforzino i concetti di coscienza e volontà di Carocci editore
Bisognerebbe arrivare perché anche il
Cittadino ha diritto alla propria tutela soprattutto se un privato per esempio consumo pubblico ha una forma di di tutela esclusivamente civilistica di alcuni aspetti della di formazione e caricare invece la ipotesi dell'articolo cinquecentonovantacinque ticket quelle carico di Dolo specifico che non è certo difficile costruire almeno non era difficile costruire in un Paese in cui fino a vent'anni fa le leggi le facevano quelli che le sapevano fare altro tema il bravissimo il tema della riservatezza qui proprio tutto è affidato all'equilibrio perché le leggi ci sono espresso scrocco travalica
E infine io credo che non sia tempo di patteggiamenti
Non si ha tempo di patteggiamenti né per gli avvocati né per i giornalisti ognuno in questo momento che
Fuori da qualsiasi registro retorico e assai pesante della storia del Paese deve assumersi con schiettezza con sincerità e con trasparenza i propri doveri
Naturalmente riflettendo un un forte esame di coscienza io credo che gli avvocati italiani romani questo lo stiamo facendo da qualche tempo l'augurio che che lo faccia per voi
Con l'avvocato Bolzano fu chiudiamo con gli interventi di stasera vi ricordo che il dibattito riprenderà domattina con alle nove e mezzo con la relazione del dottor Antonino Scopelliti e poi proseguita con interventi della giornata
C'è quasi sempre un vantaggio è uno svantaggio nell'intervenire per ultimi il vantaggio è che si può approfittare delle foto dette prima lo svantaggio e che l'ora tarda il rischio di ripetersi può annoiare
Io cercherò di fare alcune osservazioni partendo da una mia interpretazione del sistema
Che per la verità si presta a interpretazione diversa ed è stato dagli interventi letto e quindi affrontato in modo diverso cosa vuol dire quali informazione quale giustizia mi sembra
Ma forse è una delle letture possibili che
La relazione iniziale di Adolfo Gatti
Abbia sostanzialmente posti il problema dei limiti chi all'informazione sono posti dal sistema legislativo e dall'interpretazione al sistema legislativo che è una delle possibili letture ecco io credo che su questo piano andando su questa linea si possono fare alcune osservazioni di ripetendo magari cosa avete da altri molto rapidamente
L'affermare che la informazione deve essere libera non può e credo che siamo tutti d'accordo giornalisti per primi mi auguro significare che l'informazione non incontra dei rapporti e quindi dei limiti che poi si tratterà di vedere come tradurre in limiti o legislativi o di altro tipo con altri valori che sono costituzionalmente protetti ed il discorso della diffamazione ex sostanzialmente discorsi in questo senso
Perché non perché come si diceva agli inizi della interpretazione giurisprudenziale degli anni Cinquanta
Cinquantacinque sessanta la libertà dalla stampa e tale solo se ad esempio
Si occupa di temi
Di grande livello sociale con volontà positiva esistono massima della cassazione negli anni cinquanta cinquantatré che scrivono queste cose ma perché è evidente
Che la informazione la presa di posizione della stampa a una riflesso ad esempio sul APT individuata su altri valori di questo tipo
Allora il problema è che se siamo d'accordo come non c'è azione su questi limiti noi possiamo non condividere uno stato legislativo che questo limite cerca di tutelare e anche forse una certa interpretazione giurisprudenziale che si è formata e che tutto sommato è però anche questa abbastanza consolidati
E allora si può porre un problema da un lato ventisei sia corretta
La interpretazione giurisprudenziale della sistema che cerca di rendere compatibili diversi limiti tutti i problemi sulle interpretazioni è già ve ne sono stati richiamati alcuni che però tutto sommato vi ha ricordato Luca Boneschi trovano in fondo anche una loro fonte reso stessa ordinamento della professione giornalistica ovvero porre il problema se questo limite non possa essere realizzato con degli strumenti giuridici di tipo diverso ad esempio con uno strumento giuridico il quale nella più parte dei casi
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