14 GIU 2002

Seggi vacanti: Monumento al deputato ignoto, l'iniziativa di Giachetti

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 4 min 49 sec
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'Il deputato ignoto' ha sostato questa mattina per alcuni minuti davanti alla Camera, grazie all'iniziativa del deputato della Margherita Robertto Giachetti che ha riportato viva la questione della mancata elezioni dei 12 parlamentari.

Roma, 14 giugno 2002 - E' stato immobile su un piedistallo, come gli artisti di strada che attirano i passanti a p.zza Navona, con un cartello al collo: "A 13 mesi dalle elezioni non sono ancora stati proclamati i 12 deputati dalla giunta per le elezioni" L'iniziativa segue tutta una serie di altre sollecitazioni esercitate sul parlamento dallo stesso Giachetti,
che ogni mattina per alcuni giorni ha ricordato, ad ogni apertura dei lavori, la mancanza di questa elezione, riguardante deputati a favore di Forza Italia, che non si sono potuti proclamare per mancanza di candidati del partito di Berlusconi.

Il Satyagraha prosegue Per lo stesso motivo, anche Marco Pannella continua il suo sciopero della fame, insieme a più di 5000 persone, compresi quasi 3000 detenuti.

E altre iniziative radicali stanno per partire.

"Siamo qui ormai da più di 2 mesi con un presidio davanti a montecitorio" - ha detto Rita Bernardini, presidente di Radicali Italiani, intervistata da Alessio Falconio - "e a breve allestiremo proprio qui una maratona oratoria con palco 24 ore su 24 per cercare di avere un dialogo con il palazzo" Una fase di stallo "Dopo un segnale di apertura" - ha detto lo stesso Giachetti - "con un'iniziativa intrapresa dal presidente della Camera che ha riunito i capigruppo per raggiungere un'intesa, l'unica intesa trovata è stata quella di affossare completamente il tema della programmazione dei deputati da eleggere" "Io penso che la soluzione ideale sarebbe quella di assegnare candidati a tutte quelle forze che hanno superato il 4%" - ha aggiunto il deputato - "ma non è questo il problema.

L'unico problema è che siamo in una fase di stallo".

E poi ha concluso affermando che a questo punto: "le azioni non violente si devono alternare, e lo stesso Marco saprà se e quando riprendere con iniziative più estreme".

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