13 GIU 2002

Radicali Italiani: assemblea pre-congressuale a Cagliari

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 5 ore 29 min
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La Sardegna è stata l'ulteriore tappa del congresso pre-elettorale di Radicali Italiani, in vista del congresso nazionale del 4-7 luglio prossimi Cagliari, 13 giugno 2002 - "I partiti si muovono per comprimere i poteri locali, ad esempio quelli dei governatori, e riprendersi un potere ancora più grande".

Così si è espresso Daniele Capezzone, nella tappa precongressuale di Cagliari di Radicali Italiani.

Il segretario nazionale è stato uno dei tanti oratori di questa assemblea che ha toccato temi diversi e ha visto gli interventi di molti iscritti.

Politica locale espressione di quella
nazionale Capezzone ha sottolineato come il tema della devolution, centrale per un'isola a statuto autonoma come la Sardegna, sia in realtà: "una truffa che prosegue, anzi una maxitruffa; perché se questi enti preposti al governo locale sono emanazione dei 44 partiti romani, e le decisioni vengono prese dai rappresentanti di questi partiti, a che serve?" Inoltre, dopo aver ricordato le iniziative per la legalità di Marco Pannella con lo sciopero della fame che prosegue insieme ai detenuti delle carceri, Capezzone ha affermato che la politica dei radicali, nonostante una forte esposizione dei leader, e nonostante: "una forte risposta della gente, trova purtroppo delle difficoltà nel momento in cui deve raccogliere tutte le numerose adesioni, soprattutto per mancanza di mezzi e strutture".

La Sardegna e le carceri Nell'altro intervento, Gianfranco dell'Alba, euro-parlamentare della Lista Bonino, ha posto, fra le altre cose, la questione riguardante la situazione degli istituti di pena dell'isola, 11 in tutto, compresi i quattro più importanti, e gestiti praticamente da una sola direzione con due persone.

In particolare, ha ricordato la situazione del carcere di Oristano in cui: "è ancora presente un sistema come quello delle bocche d'avviluppo, sistema cioè che non consente ai detenuti la ricezione della luce solare e quindi la visione all'esterno" Associazioni locali e teste pensanti Fra gli intervenuti, la candidata alle elezioni on line Maria Isabella Puggioni, che nel confermare la necessità di denunciare la chiusura della stampa nazionale sui temi dei Radicali, ha però affermato che: "proprio per partire da una comunicazione diretta con la gente, bisognerebbe dare maggiore spazio alle iniziative di associazioni che abbiano una politica radicale su questioni locali" La Puggioni ha inoltre detto che: "se fino adesso il partito ha avuto una sola testa pensante con un valido gruppo dirigente che cercava di diffondere, con grande difficoltà, queste idee, oggi c'è bisogno di dieci, cento mille teste pensanti, in grado di elaborare iniziative di stampo radicale che arrivino a toccare i temi più vicini ai cittadini" Lula e la disinformazione Sempre la Puggioni, nel tentativo di dimostrare a che livello i media nazionali distorcono l'informazione, ha portato l'esempio di Lula: "non è vero" - ha detto la radicale di Sassari - "che ci fosse questa situazione catastrofica, con le istituzioni minacciate dalla criminalità.

Noi siamo andati sul posto, e abbiamo constatato che si trattava soltanto del fatto che da tropo tempo ormai i cittadini si erano disaffezionati e non votavano più" "Io ora propongo" - ha concluso la Puggioni -"visto che il sindaco è stato eletto nell'unica lista di centro destra presente, che si formi un'opposizione democratica attraverso un forum da creare on line sul sito del paese già esistente".

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