24 GIU 2002

Media: Convegno alla Festa Tricolore, 'Tv pubblica e comunicazione politica' (con Gasparri, Vespa e Santoro)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 1 min

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Un incontro a Milano, alla festa del Secolo d'Italia, su uno dei temi più dibattuti del momento: l'informazione pubblica e il suo rapporto col mondo politico.

Presenti, oltre al ministro delle telecomunicazioni Gasparri, i giornalisti più noti del piccolo schermo.Milano, 24 giugno 2002 - "E pensare che io in gioventù venivo sempre qui, alla palazzina Liberty, per cercare di vedere Franca Rame e Dario Fo" - ha affermato in apertura Ignazio La Russa, vice presidente della Camera e moderatore dell'incontro "ma a mio rischio e pericolo perché ero di destra e quasi non mi era permesso...""Per
fortuna oggi le cose sono cambiate" - ha proseguito - "siamo noi a governare e a garantire che tutti, anche i nostri avversari, abbiamo la possibilità di esprimere liberamente le proprie idee".Pluralismo ricordando le chiusure alla destraE' il ministro delle comunicazioni Gasparri che ricorda quando alla destra era precluso qualsiasi accesso ai mezzi di comunicazione, Tv in testa.

"Oggi la cosa non può più succedere" - ha detto - "sono cambiate le condizioni, certo, ma è stato anche grazie a un movimento elettorale forte, sviluppatosi dalla metà degli anni '80, che questo è stato possibile"."Io vorrei fare un monumento al milite ignoto della cultura e del giornalismo di destra, assente totalmente dai circuiti che hanno contato fino ad oggi" - ha proseguito, ammonendo però i facili entusiasmi di chi oggi quei circuiti li gestisce - "non dobbiamo fare l'errore che ha fatto la sinistra, quello dell'abuso di potere, anche perché con questo sistema si vince e si perde, con estrema facilità".Vespa, moderato nel dnaVespa ha subito confermato quanto detto da Gasparri:" Fino al 1975 la rai era controllata per legge dal governo e la destra non era al governo, poi vennero creati la commissione parlamentare di vigilanza e un cda, più rappresentato, con il pentapartito e i comunisti; l'Msi soltanto dopo molto tempo ebbe appena un revisore dei conti"."Il vero ingresso, però, dei comunisti nelle stanze del potere rai" - ha proseguito il conduttore di 'Porta a Porta' - "è stato nell'87; lì Curzi e poi Santoro con 'Samarcanda' hanno iniziato un lavoro di attacco al potere da veri arieti; il fatto è che loro lo sanno fare; un moderato non saprebbe farlo come loro, ha un dna diverso"."A me" - ha proseguito - "mi controllano pure i respiri in trasmissione, se sono più di destra o di sinistra".

"Con tutto il rispetto per Michele" - ha poi concluso - "nessuno dovrà mai mandarli via, però il comportamento suo e di Biagi in campagna elettorale non è stato esemplare".Santoro: "La domanda è: perché io e Biagi usciamo dai palinsesti?"Il conduttore di 'Sciuscià' ha esordito affermando che non è stata solo la piazza degli elettori a far crescere la destra perché "anche a 'Samarcanda', se vi ricordate, in quegli anni la nuova realtà sociale era più che rappresentata".

"Ma non starò qui ad auto-elogiare il mio pluralismo" - ha proseguito - "né mi interessa sapere se io e Biagi usciremo dai palinsesti.

Il problema è un altro: è perché io e Biagi usciamo dai palinsesti?""Io, da un governo mi attenderei decisioni editoriali, non vendicative.

Invece vedo che secondo me la risposta sta nel fatto che è il Presidente del Consiglio che decide".

Aggiungendo che: "E' immorale che ci sia un capo di governo che controlli tutti i mezzi di comunicazione e sono sicuro che anche voi di AN ne subirete le conseguenze, proprio come noi"."Ho cantato 'Bella ciao' perché..."Incalzato dalle domande del direttore del tg d'Italia Uno Mario Giordano, Santoro ha difeso la sua iniziativa televisiva a 'Sciuscià' affermando: "dopo aver subito l'attacco, con le liste di epurazione del Presidente del Consiglio dalla Bulgaria, sentivo il dovere di difendermi, con un gesto teatrale.

Non mi interessava cantare" - ha spiegato - "mi interessava il gesto di resistenza che sta insito in quella canzone".Il nuovo corso dell'informazione sarà...Se da un lato Maurizio Mannoni ha affermato che è proprio da trasmissioni come quelle di Santoro che "ho capito molte cose della vita politica, vedi il caso Dell'Utri", dall'altro Liguori, dopo aver detto: "nessuno dei due perderà il posto, è impossibile, e lo sappiamo tutti", ha aggiunto che la cosa importante è "sapere qual è l'atteggiamento politico che le forze di governo avranno nei confronti dell'informazione".Il governo, dal canto suo, tramite il ministro Gasparri e Ignazio La Russa, precisando che nessuno si strapperà i capelli per uno spostamento di orario di programma, ha ribadito che non c'è nessuna intenzione di sopprimere voci importanti come quelle di Santoro e Biagi, anzi.Gasparri ha inoltre ricordato che alla fine di quest'anno scade il contratto di servizio fra governo e rai.

"In quell'occasione" - ha affermato - "ho intenzione di organizzare un grande convegno con tutte le forze, di tutti i tipi, dalla federazione nazionale della stampa, al volontariato civile, ai militanti della Lega a gente di cultura.

Tutti dovranno essere rappresentati all'interno di un servizio che si voglia chiamare realmente pubblico".

leggi tutto

riduci

  • Ignazio La Russa vicepresidente della Camera

    <strong><em>Indice degli interventi</em></strong>
    0:00 Durata: 6 min 20 sec
  • Maurizio Gasparri, ministro delle comunicazioni

    0:07 Durata: 14 min 28 sec
  • Bruno Vespa giornalista

    0:24 Durata: 8 min 16 sec
  • Michele Santoro giornalista

    0:33 Durata: 13 min 59 sec
  • Maurizio Mannoni giornalista

    0:49 Durata: 11 min 35 sec
  • Mario Giordano giornalista

    1:02 Durata: 3 min 56 sec
  • Giordano: "Come si fa ad iniziare una trasmissione cantando 'Bella ciao'?"

    <br><strong><em>Indice degli argomenti</em></strong>
    1:06 Durata: 3 min 32 sec
  • Santoro:"Ancora credete al complotto comunista che domina la stampa?"

    1:10 Durata: 2 min 11 sec
  • Vespa si oppone alla 'cacciata' di Santoro e Biagi, ma...

    1:12 Durata: 6 min 28 sec
  • Vespa: "Berlusconi scese in politica perché..."

    1:19 Durata: 58 sec
  • Giordano chiede a Vespa perché la rottura da sinistra è stata possibile, ma non da destra

    1:20 Durata: 2 min 15 sec
  • La Russa: "Vedere Benigni che mi piace da pazzi fare quell'esibizione da Biagi..."

    1:23 Durata: 1 min 9 sec
  • Paolo Liguori giornalista

    1:25 Durata: 6 min 24 sec
  • Santoro:"Vespa dice le regole, si però... adesso Veneziani dov'è?"

    1:33 Durata: 5 min 31 sec
  • Mannoni al ministro Gasparri: "Io non ho visto un regime sotto l'Ulivo..."

    1:40 Durata: 3 min 26 sec
  • Gasparri: "Si ma dove stanno rappresentati quelli di destra, in Italia, a tutt'oggi?"

    1:44 Durata: 6 min 23 sec
  • Conclusioni degli intervenuti

    1:50 Durata: 24 min 23 sec