26 GIU 2002

Radicali: Assemblea pre-congressuale a Vibo Valentia

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 59 min
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Ospite d'onore all'assemblea pre-congressuale di Vibo Valentia è stato il presidente della regione Calabria Chiaravalloti, che ha esposto i problemi legati al nuovo statuto che la regione intende darsi rivelando le sue affinità con le iniziative radicali.Vibo Valentia, 26 giugno 2002 - La battaglia radicale per la legalità ha trovato un simpatizzante: è il presidente della regione Calabria.

Invitato a quest'assemblea pre-congressuale approdata a Vibo Valentia, Giuseppe Chiaravalloti ha parlato dei contrasti che al momento vedono di fronte la sua presidenza e il consiglio regionale, eletto
alle ultime amministrative.

Oggetto del contendere: la stesura del nuovo statuto regionale.Presidenzialismo contro le solite lottizzazioni"Il consiglio regionale" - ha detto il presidente - "vuole rivedere lo statuto perché ha paura della concentrazione dei poteri nelle mani del presidente, quindi vogliono che sia non eletto direttamente dal popolo ma indicato dal consiglio stesso".In realtà" - ha spiegato - "non vogliono lasciare ai cittadini quello che è il loro diritto: la libera scelta di un candidato da eleggere"."Esiste la separazione dei poteri, certo" - ha proseguito Chiaravalloti - "ma il destino del presidente, così come indicato dal legislatore, è uguale a quello del consiglio; se vengono meno la fiducia, se ne devono andare tutt'e due insieme.

Questi invece" - ha sottolineato - "vorrebbero, come nel sistema nazionale, contro il presidente del consiglio, aumentere il potere di ricatto su di lui.

Cioé, io ti eleggo e tu mi dai quest'assessorato e poi quell'altro ecc, come sempre".Libertà d'informazione e libertà di scelta"Questo succede perché io non sono di nessun partito" - ha spiegato ancora Chiaravalloti - "e cerco di far rispettare i principi del mandato per cui sono stato eletto, di chi ha scelto liberamente".Il segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone, dal canto suo, dopo aver espresso la sua ammirazione al presidente, ha ricordato come la libertà di scelta in quest'ultimo periodo sia stata "totalmente cancellata dalle possibilità dei cittadini italiani".

E poi ha affermato: "Guardate quello che è successo al comitato di bioetica dove Luca Coscioni è stato fatto fuori dalle nomine perché considerato un politico"."Pensate che per un anno e mezzo" - ha spiegato poi parlando dell'informazione - "abbiamo cercato di far andare spot a pagamento autopromozionali sulla tv pubblica, ma invano.

Adesso qualcosa si è mosso.

Ma intanto abbiamo avuto in contemporanea su raidue, del direttore leghista Antonio Marano, speciali di mezz'ora su Pontida, su raitre, invece, 'L'elmo di scipio' che fa l'agiografia di un sindaco comunista di Villa san Giovanni e a Pannella tutti danno pacche sulle spalle senza che nulla si sappia di ciò che stiamo facendo".Anti-proibizionismo, passo indietroMaurizio Turco, europarlamentare radicale, intervenendo all'assemblea ha posto diverse questioni, prima fra tutte l'anti-proibizionismo.

"Oggi è la giornata contro la droga" - ha spiegato - "ebbene nel '94 il primo governo Berlusconi aveva promesso a Pannella che avrebbe fatto un convegno internazionale per valutare costi e benefici delle attuali politiche sulle droghe, il secondo governo Berlusconi, quello di adesso, dice di aver già valutato tutto mettendo Sotgiu come commissario antidroga""Quel Sotgiu" - ha spiegato Daniele Capezzone - "che insieme a Fini è andato in Tv a spiegare che la situazione dei giovani che si drogano è talmente disastrosa per cuidobbiamo per forza agire così, reprimendo".Ancora Turco, in conclusione al suo intervento, ha poi parlato dei problemi idrici delle regioni del sud e dei programmi comunitari per il mezzogiorno, "di cui" - ha sottolineato - "si è vista fino adesso pochissima traccia".

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