23 LUG 2002

Medio Oriente: Critiche ad Israele per l'attacco di Gaza. Insieme al leader di Hamas, morti e feriti fra i civili

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Almeno 15 i civili, fra cui 8 bambini, uccisi ieri notte in un attacco israeliano che ha avuto come obiettivo Salah Shehadeh, 48 anni, fondatore capo dell'ala militare di Hamas morto insieme alla sua famiglia23 luglio 2002 - E' avvenuto intorno alla mezzanotte.

Un missile, lanciato da un areo F-16 dell'aviazione israeliana, ha colpito e ha ridotto in macerie una palazzina nella striscia di Gaza.

A centinaia, secondo le testimonianze, i residenti costretti a scavare fra le macerie e a vagare per la strada.Un duro colpo per Hamas...Shehadeh, a detta di Israele, era il responsabile della
ricostruzione della rete terroristica di Hamas in tutta la striscia di Gaza, dirigeva la politica degli attacchi e dava ordini ai militanti che lo seguivano.L'uomo, conosciuto come Izzadine el-Qassam, dal 1988 e per diverso periodo, era stato già arrestato e imprigionato prima da Israele e poi dalla stessa Autorità Palestinese, e infine rilasciato.Nell'attacco di ieri notte, secondo quanto riportato da fonti di Hamas, sono stati uccisi anche i suoi famigliari: Iman, la sua figlia di 14 anni, Leileh, sua moglie di 41 e la sua guardia del corpo....e per i civili palestinesiAlmeno otto, secondo quanto riportato dalla lista dello Shifa Hospital di Gaza, i bambini deceduti a causa dell'attacco: compresi in un'età che andava dai 2 mesi agli 11 anni.Le altre sette persone morte sarebbero invece civili palestinesi.

Più tardi nella mattinata altri due palestinesi, questa volta militanti per la Jihad islamica, sarebbero stati uccisi in uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano, sempre nella striscia di Gaza.Per Sharon, un grande successo.

Per Arafat, un crimine orrendo«Questa operazione, dal mio punto di vista, è uno dei nostri successi più grandi» - ha detto il primo ministro Ariel Sharon subito dopo al consiglio dei ministri.

«Forse» - ha aggiunto - «abbiamo colpito la figura più storica di Hamas sul piano operativo».Yasser Arafat, dal canto suo, ha definito l'attacco un crimine orrendo contro civili innocenti.

Inoltre, si poi è rivolto alla comunità internazionale, dicendo: «Mi chiedo come mai il mondo se ne stia zitto.

Perché non ferma questi orrendi crimini di Israele contro il nostro popolo».Lo sdegno e la mano pesanteCondanna unanime e sdegno nei confronti dell'attacco israeliano sono venuti dall'Unione Europea.

Romano Prodi, presidente della Commissione Europea lo ha definito «un atto di guerra che porta disperazione e rende piu' difficile il lavoro per arrivare alla pace in Medio Oriente».Condanna è venuta anche da Xavier Solana, rappresentante dell'UE mentre Kofi Annan, segretario generale dell'Onu, ha chiesto al governo israeliano 'di comportarsi in modo perfettamente conforme al diritto umanitario internazionale'.Gli Stati Uniti anche hanno condannato l'attacco definindolo 'pesante'.

Ari Fleischer, portavoce dell'amministrazione Bush, ha inoltre aggiunto che «il presidente non crede che l'attacco contribuisca alla pace nel Medio Oriente.

Il presidente, infatti» - ha aggiunto - «ha già detto in passato che Israele deve essere attento all'impatto delle sue azioni»Le voci interne di IsraeleL'attacco e le sue conseguenze sembrano non essere passate sotto silenzio all'interno dell'opposizione israeliana al governo Sharon.

Il laburista Yossi Arid ha affermato che 'uno stato non si può comportare come uno stato terrorista' e ha criticato Sharon sia per il tempismo con cui è stata effettuata l'operazione sia per la modalità, proprio mentre, ha sottolineato, c'era la possibilità di inizio di un nuovo negoziato.Una dura condanna del raid aereo a Gaza e' arrivata anche da Betselem, il Centro israeliano per la difesa dei diritti umani nei Territori, secondo il quale «un governo che approva un simile attacco adotta le tattiche delle organizzazioni terroristiche, che non si fermano di fronte a nulla per raggiungere i loro obiettivi».Il mondo arabo indignatoIl ministro degli esteri saudita, il principe Saud al-Faisal, al Cairo per colloqui con Mubarak, ha chiesto «sanzioni severe» per ciò che ha definito «un atto orribile che sarà ricordato nella storia contro Sharon».Il ministro degli esteri egiziano, Ahmed Maher, ha accusato Israele di voler deliberatamente colpire obiettivi civili e far scoppiare così la tensione e ha chiesto formalmente agli Stati Uniti di fermare «un simile comportamento di Israele».La politica e la diplomazia all'angolo?Il quartetto, cioè Usa, Ue, Federazione Russa e Lega Araba, riunitosi nei giorni scorsi a New York per trattare la questione mediorientale, aveva espresso posizioni di cauto ottimismo sulla possibilità di arrivare in tempi brevi ad una tregua.

In quell'occasione, si era discusso della possibilità di un ritiro di Israele dalla West Bank, in modo da allentare la tensione.Alcuni quotidiani avevano riportato il fatto che si fosse arrivati ad un accordo bilaterale.

Da un lato i palestinesi avrebbero dovuto confiscare armi illegali e arrestare i militanti estremisti, dall'altro Israele si sarebbe impegnata a rilasciare alcuni prigionieri, cessare attacchi contro obiettivi palestinesi e uccisioni di bersagli umani mirati, come quelli di ieri notte.

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