24 LUG 2002

MO: Israele, con Peres, si scusa per la perdita di civili nell'attacco su Gaza. I colloqui, intanto, vanno avanti.

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In trecentomila palestinesi hanno partecipato ieri ai funerali dei bambini vittime dell'attacco su Gaza.

Intanto, lo sceicco Yassin grida vendetta.

Ma Israele si scusa.24 luglio 2002 - "Non supporto, anzi nessuno supporta i risultati dell'attacco.

Tutti noi siamo tremendamente mortificati per la perdita di vite umane civili, in particolar modo dei bambini".

Questa la dichiarazione, dai microfoni della Cnn, del ministro degli esteri di Israele Shimon Peres, in risposta alle critiche piovute ieri sul governo Sharon da tutto il mondo.Palestinesi infuriatiNella giornata di ieri in trecento mila hanno
preso parte ai funerali delle 15 vittime, tra cui una bimba di 2 mesi il cui corpo è stato avvolto in una bandiera palestinese e innalzato sulla folla.Le grida "Morte a Israele e Morte all'America" hanno accompagnato la manifestazione.

Sui muri del palazzo distrutto sono apparse le scritte, in inglese, rivolte ai giornalisti occidentali "This is the American Weapon!", "This is the Israeli Peace" ("Questa è l'arma americana", "Questa è la pace israeliana").Perentoria la dichiarazione dello sceicco Yassin, recatosi sul luogo distrutto dall'attacco: "La vendetta sarà impossibile da descrivere".Oggi poi è stata chiesta una riunione urgente della Lega Araba da parte del rappresentante palestinese Mohamed Sobeih, da tenersi domani.

Mentre, secondo quanto riporta il Drudge Report, citando un alto consigliere di Yasser Arafat, l'Anp sarebbe intenzionata a chiedere l'intervento della Corte Penale Internazionale.Shehade era un Bin LadenSecondo quanto riportato dalle autorità militari israeliane e dallo stesso Peres, la pericolosità di Shehade, l'uomo obiettivo dell'attacco, era paragonabile a un Osama Bin Laden locale.

"Shehade" - ha dichiarato Peres - "che era alla testa della brigata Izzedin al-Qassam, l'ala militare del gruppo islamico Hamas, è responsabile della morte di 200 persone nel nostro paese.

E stava pianificando ulteriori attentati.

Avevamo già chiesto" - ha aggiunto il ministro degli esteri israeliano - "alle autorità palestinesi di arrestarlo"."In più" - ha spiegato Peres - "siamo stati costretti più volte, ben otto, a posticipare un attacco contro di lui; e proprio per il pericolo del coinvolgimento di vite civili".Di chi la responsabilità?Durante la giornata di oggi, si sono succedute dichiarazioni di politici e militari israeliani che però non chiariscono come e perché sia venuto l'ordine di attaccare con un aereo F-16, e una bomba di una tonnellata, una palazzina che tutti, a detta dello stesso Peres, sapevano essere abitata da civili.

"L'errore centrale è stato" - ha detto Haim Ramon, capo della Commissione difesa della Knesset - "l'aver usato armi che tutti coloro coinvolti nel processo di decisione dovevano sapere che avrebbero nuociuto alla popolazione civile".Le trattative erano ripartite, e ora? L'attacco, e le scuse di Peres, sono arrivati nel momento in cui Israele era arrivato a buon punto nel rallentare le restrizioni verso i Palestinesi, incluso un rimborso tasse di 45 milioni di dollari e l'aumento nel numero di Palestinesi ammessi a lavorare in Israele.

Peres ha anche aggiunto che Israele sta comunque considerando il ritiro del suo esercito dalle città della West bank di Betlemme ed Hebron se l'Autorità Palestinese può garantire la prevenzione dell'attività dei militanti.Il ministro degli esteri ha inoltre specificato che il ritiro potrebbe avvenire anche da Ramallah, sede degli uffici del presidente dell'Autorità Palestinese Yasser Arafat, sempre se i Palestinesi presentano un piano di sicurezza 'accettabile'.Intanto una legge approvata ieri dalla Knesset…Secondo quanto riportato da Manuel Katz, sempre ieri, il parlamento israeliano ha votato e fatto passare una legge che prevede l'esonero totale dei giovani ultraortodossi sia dal servizio civile che dal servizio militare.La legge, in Israele, ha precisato Katz, non prevede invece l'esonero per i giovani laici che intendessero fare il servizio civile.

I laici infatti svolgono tre anni di servizio militare e poi rimangono riservisti per altri 20.Una tale iniziativa, ha aggiunto Katz, ha provocato una serie di polemiche all'interno del paese, soprattutto perché molti deputati che erano contrari alle legge stessa al momento del voto non si sono presentati in aula.

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