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Roma, 25 luglio 2002 - Oltre quattro miliardi di euro, circa otto mila miliardi di vecchie lire, di benefici finanziari per le cinque societa' telefoniche che hanno vinto la gara per l'Umts e si apprestano, nei prossimi mesi, a lanciare i servizi telefonici di terza generazione.
E' la stima fatta dal ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, al termine del Consiglio dei Ministri, sui benefici che deriveranno dalla modifica dell' art.6 del Dpr 318 del 1997 per l'allungamento da 15 a 20 anni delle licenze telefoniche.
Un provvedimento che riguarda tutte le licenze telefoniche, anche quelle … per il fisso, ma che avra' un impatto piu' significativo proprio per l'Umts.«L'allungamento per le aziende»- ha spiegato Gasparri - «ha un suo valore, se si fa una conversione economica del provvedimento che per il governo e' a costo zero.
Questo perchè su base annua si avrà una riduzione di ammortamento di 46 milioni di euro per azienda».«Moltiplicando 46 milioni per 20 anni» - ha continuato il ministro - «e per le cinque societa', si ottiene una somma superiore ai quattro miliardi di euro».
Il ministro ha infine sottolineato che si tratta di una «valutazione di carattere finanziario, ma che per le aziende ha una sua rilevanza.
Certo, non e' un'erogazione ma un beneficio rispetto ai bilanci».
E' la stima fatta dal ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, al termine del Consiglio dei Ministri, sui benefici che deriveranno dalla modifica dell' art.6 del Dpr 318 del 1997 per l'allungamento da 15 a 20 anni delle licenze telefoniche.
Un provvedimento che riguarda tutte le licenze telefoniche, anche quelle … per il fisso, ma che avra' un impatto piu' significativo proprio per l'Umts.«L'allungamento per le aziende»- ha spiegato Gasparri - «ha un suo valore, se si fa una conversione economica del provvedimento che per il governo e' a costo zero.
Questo perchè su base annua si avrà una riduzione di ammortamento di 46 milioni di euro per azienda».«Moltiplicando 46 milioni per 20 anni» - ha continuato il ministro - «e per le cinque societa', si ottiene una somma superiore ai quattro miliardi di euro».
Il ministro ha infine sottolineato che si tratta di una «valutazione di carattere finanziario, ma che per le aziende ha una sua rilevanza.
Certo, non e' un'erogazione ma un beneficio rispetto ai bilanci».
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