27 LUG 2002

Informazione: Sergio Zavoli intervista Michele Santoro al premio Chianciano

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 13 min 47 sec

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Subisco un attacco al linguaggio, una situazione paragonabile a quando il fascismo bruciava i libri.

Ma non cambierò, ha detto Michele Santoro a Sergio Zavoli ritirando, sabato scorso, il premio Chianciano.Chianciano, 27 luglio 2002 - Il riconoscimento alla natura del linguaggio nuovo gliel'ha fatta Sergio Zavoli, introducendolo alla platea e nell'intervista successiva alla consegna del premio Chianciano come personaggio televisivo dell'anno.«Santoro» - ha detto Zavoli - «è stato fra coloro che hanno preso la novità del mondo che ci circonda e l'hanno gestita portando in televisione una
straordinaria freschezza e anche un'indocilità e un vigore polemico a cui non eravamo abituati».E poi però, riferendosi al messaggio del presidente Ciampi sul pluralismo dell'informazione, gli ha chiesto: Che cosa è la diversità per Michele Santoro?La diversità è come un racconto della KleinIl conduttore di 'Sciuscià' ha prima ha sferrato l'attacco nei confronti della situazione polemica che lo coinvolge.

«Credo che ci sia un qualcosa di orribile in ciò che ci sta capitando.

Non si denunciano delle singole malafatte» - ha detto Michele Santoro - «non si pretendono riparazioni di verità che non sono state raccontate nella dovuta maniera, ma per la prima volta si va all'attacco del linguaggio, una situazione paragonabile a quando il fascismo bruciava i libri».Poi, per chiarire il suo concetto di diversità, ha narrato un esempio tratto da un racconto della scrittrice Naomi Klein, racconto in cui 'un gruppo di pazzi', come li ha chiamati, dopo varie peripezie sono riusciti ad impedire alla società petrolifera Shell di seppellire una piattaforma in fondo al mare.

«E volete sapere come ci sono riusciti?» - ha chiesto - «perché hanno dimostrato che buttare quegli scheletri nel mare è immorale».«Io ritengo» - ha aggiunto - «che possiamo continuare a batterci in nome di una moralità superiore.

E questa moralità superiore è una nuova sensibilità che si sta manifestando».Io non cambieròTornando di nuovo sull'uscita fatta in Bulgaria da Berlusconi, rivolta a lui e ad Enzo Biagi, il conduttore ha specificato che il suo rammarico non è per l'affermazione relativa ad un'eventuale fuoriuscita dalla Rai quanto quella, secondo lui, più minacciosa: «cioè quando ha dichiarato» - ha detto Santoro - «perché non cambiano, o se non cambiamo, cioè se vogliono andare in onda devono cambiare».«Ma io» - ha affermato - «non cambierò.

E siccome non cambierò finirà che come me tanti intorno a me non cambieranno, gente che sta riscoprendo di essere cittadini con diritti che non sono negoziabili, e il diritto all'informazione non è negoziabile».Io sono un pre-testoDopo aver detto che il presidente del consiglio che ha vinto le elezioni in nome della libertà sta di fatto limitando una libertà, ha spiegato che lui non polemizza con Berlusconi ma piuttosto con coloro che non gli si oppongono.«Ma i diritti» - ha sostenuto - «sono scritti nella nostra carne, e noi siamo qui, e non ci si potrà impedire di parlare, e se non ci saranno più trasmissioni bè andremo ad Arcore a parlare di tante cose».«Io sono un pretesto» - ha concluso - «ma tante gente crede che il testo che si può scrivere con le nostre trasmissioni non meriti di essere cancellato da un patrimonio che gli appartiene e che si chiama servizio pubblico».Ma adesso non si bruciano i libriLa chiosa è toccata a Zavoli.

Il senatore del Gruppo Misto ha replicato al conduttore dicendosi d'accordo con lui tranne che su un punto: «Non siamo ai tempi in cui si bruciavano i libri» - ha affermato - «perché in quel caso all'uscita di questo teatro noi avremmo trovato due questurini, e invece adesso raggiungeremo le nostre case».E poi, dicendosi sicuro che Santoro non sarà cacciato dai palinsesti Rai, ha detto che non bisogna lasciarsi vincere dalla disperazione perché: «la democrazia ci insegna che tutto può essere e diventare diverso».

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  • Zavoli, le motivazioni del premio a Santoro

    <strong>Indice per argomenti</strong>
    0:01 Durata: 1 min 45 sec
  • Zavoli, Cos'è la diversità per Santoro?

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  • Santoro, io credo che è una situazione paragonabile a quando il fascismo bruciava i libri

    0:07 Durata: 1 min 21 sec
  • Santoro, noi dobbiamo batterci in nome di una moralità superiore

    0:08 Durata: 2 min 22 sec
  • Santoro, io credo che chi sta facendo questo sta perdendo

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  • Santoro, e invece io non cambierò, e tanti intorno a me

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  • Santoro, io polemizzo con coloro che non si oppongono a Berlusconi

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  • Santoro, certi diritti non sono negoziabili

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  • Zavoli, però non siamo ai tempi in cui si bruciano i libri

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  • Zavoli, la democrazia ci insegna che tutto può essere diverso

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