Santoro: Io lotterò e chiederò al pubblico di far sentire la sua voce.
Resto in Rai fino a quando non mi cacciano2 Agosto 2002 - Michele Santoro ha organizzato con tutta la redazione di Sciuscià una conferenza stampa per commentare pubblicamente l'esito dell'incontro di ieri con il direttore generale della Rai Agostino Saccà, nel corso del quale gli è stata comunicata la sospensione delle repliche in agosto di "Sciuscià" e l'esclusione dai palinsesti autunnali della sua trasmissione.A Francesco Merlo dico, attenzione alla piovraAmareggiato dalla situazione venutasi a creare Santoro ha … subito messo in guarrdia da quella che secondo lui è una prassi che non finirà qui.
«Io dico ai miei colleghi cerchiobottisti» - ha afermato Santoro - «di mettersi una mano sulla coscienza perché presto la piovra arriverà da loro, arriverà al Corriere della sera, e al mio amico Francesco Merlo chiedo perché non fa un'autocritica su ciò che ha scritto».«Sandro Viola su 'Repubblica' l'ha fatto» - ha continuato il conduttore in riferimento alle accuse mossegli di avere un'assicurazione sulla vita in Rai - «dov'è l'assicurazione sulla vita sul Fatto e di Sciuscià, perché Francesco Merlo non lo dice adesso?»«Pensano forse che sia una cosa che riguarda solo questo gruppo di sfigati» - ha continuato Santoro - «no riguarda tutti, è una domanda a cui dovrebbe rispondere anche Piero Ostellino», ha aggiunto, dicendosi d'accordo sul contenuto del suo asrticolo sulla libertà di stampa.
Ma poi ha precisato: «Cosa sta succedendo? Che risposta diamo a questo? C'è un uomo che può decidere con una telefonata.
Cambiare la gerarchia del consumo di quelli che fanno in tv lo star system».Ferrara e il padroneRipetendo che esiste, secondo lui, un attacco al linguaggio, e ad un pezzo di cultura che non viene legittimato ad esistere, Santoro si è scagliato contro i deputati della CDL che dal parlamento dettano regole su come deve essere fatta una trasmissione televisiva«I deputati facciano i deputati e non dicano come vanno fatte le trasmissioni, e i giornalisti facciano i giornalisti», ha sostenuto, aggiungendo: «Siamo nelle terribbile situazione di farci fare lezione di libertà da Ferrara che non sa neanche dove sta di casa la libertà, non lo sapeva ne prima ne lo sa oggi».«E io ritengo» - ha aggiunto - «che questa sia una delle cose più offensive perché vedere uno che su un giornale, gode che un altro giornale viene abolito, questo non è degno di uno che si vuole mettere sul petto il segno di giornalista, non è un uomo libero e ragiona solamente con gli interessi del suo padrone.
Punto e basta».Dalla Rai non me ne vadoSantoro ha parlato delle affermazioni di Saccà durante l'incontro, il quale gli avrebbe riferito di non poter presentare Sciuscià né a Raiuno né a Marano, che l'ha definita 'faziosa'.
Ha parlato del fatto che secondo lui esistono ormai tre organi di controllo nei confronti dei giornalisti: l'Autorithy, la Commissione di Vigilanza e il Cda Rai.Ha poi aggiunto che non è affatto sicuro che Biagi sia 'soddisfatto' di vedere la sua trasmissione sospesa.
E inoltre ha detto di accettare l'invito di Baldassarre al rispetto delle regole: «Baldassarre ha chiesto rispetto per le regole» - ha detto Santoro - «e io ho detto che sono pronto ad applicarle, e ciò implica una apertura di un tavolo».«Però» - ha avvertito - «io non accetterò soluzioni consensuali del rapporto, lo dico qui, due mesi fa la pensavo diversamente, io adesso resto in Rai fino a quando non mi cacciano e mi batterò».La Cnn è venuta da me e da CostanzoIn merito alla professionalità, alla correttezza e agli esempi di regole di informazione anglo-sassone che secondo molti violerebbe, Santoro ha risposto: «Se un presidente del consiglio ti attacca quelli che seguono lui ti attaccano a loro volta, ma questo in una democrazia normale non succede perché di solito un presidente della repubblica riconosce la libertà di espressione come valore fondante di una democrazia.
Negli Stati Uniti uno così sarebbe dimissionario il giorno dopo».E ancora: «Parlano degli americani dicendo che non farebbero mai lavorare uno come me, è da vedere che non farebbero mai lavorare Santoro, visto che la Cnn è venuta in Italia ad incontrare me e Costanzo per fare una televisoine in questo paese».Porterò in piazza gli spettatoriSantoro si è comunque detto fiducioso che qualcosa, qualche persona del cda definita avveduta, possa ritornare sulle sue posizioni alla prossima riunione del 30 agosto.
«Io non ho mai fatto minacce» - ha però avvertito - «ma se questo non avverrà, io lotterò per la Rai e per indicare una strada a quelli che stanno con la Rai, e chiederò al pubblico di far sentire la sua voce, di insistere perché i loro programmi vengano messi in onda, perché non c'è nessuna ragione editoriale seria per cui non vadano in onda.
E io mi batterò anche perché 'Il Fatto' venga riprogrammato».«Io dopo di oggi però chiuderò le comunicazioni fino al 30 agosto» - ha concluso - «Dopo se qualcosa non cambierà prenderò la convenzione della salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà di Maastricht e incomincerò ad andare in giro a leggerla».
Resto in Rai fino a quando non mi cacciano2 Agosto 2002 - Michele Santoro ha organizzato con tutta la redazione di Sciuscià una conferenza stampa per commentare pubblicamente l'esito dell'incontro di ieri con il direttore generale della Rai Agostino Saccà, nel corso del quale gli è stata comunicata la sospensione delle repliche in agosto di "Sciuscià" e l'esclusione dai palinsesti autunnali della sua trasmissione.A Francesco Merlo dico, attenzione alla piovraAmareggiato dalla situazione venutasi a creare Santoro ha … subito messo in guarrdia da quella che secondo lui è una prassi che non finirà qui.
«Io dico ai miei colleghi cerchiobottisti» - ha afermato Santoro - «di mettersi una mano sulla coscienza perché presto la piovra arriverà da loro, arriverà al Corriere della sera, e al mio amico Francesco Merlo chiedo perché non fa un'autocritica su ciò che ha scritto».«Sandro Viola su 'Repubblica' l'ha fatto» - ha continuato il conduttore in riferimento alle accuse mossegli di avere un'assicurazione sulla vita in Rai - «dov'è l'assicurazione sulla vita sul Fatto e di Sciuscià, perché Francesco Merlo non lo dice adesso?»«Pensano forse che sia una cosa che riguarda solo questo gruppo di sfigati» - ha continuato Santoro - «no riguarda tutti, è una domanda a cui dovrebbe rispondere anche Piero Ostellino», ha aggiunto, dicendosi d'accordo sul contenuto del suo asrticolo sulla libertà di stampa.
Ma poi ha precisato: «Cosa sta succedendo? Che risposta diamo a questo? C'è un uomo che può decidere con una telefonata.
Cambiare la gerarchia del consumo di quelli che fanno in tv lo star system».Ferrara e il padroneRipetendo che esiste, secondo lui, un attacco al linguaggio, e ad un pezzo di cultura che non viene legittimato ad esistere, Santoro si è scagliato contro i deputati della CDL che dal parlamento dettano regole su come deve essere fatta una trasmissione televisiva«I deputati facciano i deputati e non dicano come vanno fatte le trasmissioni, e i giornalisti facciano i giornalisti», ha sostenuto, aggiungendo: «Siamo nelle terribbile situazione di farci fare lezione di libertà da Ferrara che non sa neanche dove sta di casa la libertà, non lo sapeva ne prima ne lo sa oggi».«E io ritengo» - ha aggiunto - «che questa sia una delle cose più offensive perché vedere uno che su un giornale, gode che un altro giornale viene abolito, questo non è degno di uno che si vuole mettere sul petto il segno di giornalista, non è un uomo libero e ragiona solamente con gli interessi del suo padrone.
Punto e basta».Dalla Rai non me ne vadoSantoro ha parlato delle affermazioni di Saccà durante l'incontro, il quale gli avrebbe riferito di non poter presentare Sciuscià né a Raiuno né a Marano, che l'ha definita 'faziosa'.
Ha parlato del fatto che secondo lui esistono ormai tre organi di controllo nei confronti dei giornalisti: l'Autorithy, la Commissione di Vigilanza e il Cda Rai.Ha poi aggiunto che non è affatto sicuro che Biagi sia 'soddisfatto' di vedere la sua trasmissione sospesa.
E inoltre ha detto di accettare l'invito di Baldassarre al rispetto delle regole: «Baldassarre ha chiesto rispetto per le regole» - ha detto Santoro - «e io ho detto che sono pronto ad applicarle, e ciò implica una apertura di un tavolo».«Però» - ha avvertito - «io non accetterò soluzioni consensuali del rapporto, lo dico qui, due mesi fa la pensavo diversamente, io adesso resto in Rai fino a quando non mi cacciano e mi batterò».La Cnn è venuta da me e da CostanzoIn merito alla professionalità, alla correttezza e agli esempi di regole di informazione anglo-sassone che secondo molti violerebbe, Santoro ha risposto: «Se un presidente del consiglio ti attacca quelli che seguono lui ti attaccano a loro volta, ma questo in una democrazia normale non succede perché di solito un presidente della repubblica riconosce la libertà di espressione come valore fondante di una democrazia.
Negli Stati Uniti uno così sarebbe dimissionario il giorno dopo».E ancora: «Parlano degli americani dicendo che non farebbero mai lavorare uno come me, è da vedere che non farebbero mai lavorare Santoro, visto che la Cnn è venuta in Italia ad incontrare me e Costanzo per fare una televisoine in questo paese».Porterò in piazza gli spettatoriSantoro si è comunque detto fiducioso che qualcosa, qualche persona del cda definita avveduta, possa ritornare sulle sue posizioni alla prossima riunione del 30 agosto.
«Io non ho mai fatto minacce» - ha però avvertito - «ma se questo non avverrà, io lotterò per la Rai e per indicare una strada a quelli che stanno con la Rai, e chiederò al pubblico di far sentire la sua voce, di insistere perché i loro programmi vengano messi in onda, perché non c'è nessuna ragione editoriale seria per cui non vadano in onda.
E io mi batterò anche perché 'Il Fatto' venga riprogrammato».«Io dopo di oggi però chiuderò le comunicazioni fino al 30 agosto» - ha concluso - «Dopo se qualcosa non cambierà prenderò la convenzione della salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà di Maastricht e incomincerò ad andare in giro a leggerla».
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