Viale: questa introduzione è una svolta, che noi ritenevamo inevitabile.
La posizione del ministro Sirchia è intelligente, quella della Chiesa è arretrata.
Il centro-sinistra? Mi sembra tiepido.Torino, 29 Ottobre 2002 - Silvio Viale, presidente dell'associazione radicale Adelaide Aglietta e promotore dell'iniziativa per l'introduzoine della pillola abortiva RU486, ai microfoni di RadioRadicale non nasconde la sua soddisfazione per il pronunciamento positivo dato dal comitato etico del Piemonte.«Questa introduzione è una svolta» - ha detto Viale - «soprattutto se consideriamo che è stata … decisa da un comitato composto di persone in gran parte contro l'aborto, sicuramente non favorevoli alla mia posizione, che ha riconosciuto che il progetto presentato è scientificamente valido.
Il parere» - ha aggiunto - «era vincolante ma non obbligatorio e da oggi possiamo dire che la 486 ha cittadinanza in questo paese e può essere utilizzato per gli aborti farmacologici».La fase organizzativa«La fase organizzativa però è ancora da fare» - ha aggiunto Viale - «e adesso bisognerà importare il farmaco perché nessuna ditta farmaceutica in Italia ha voluto procedere alla registrazione del farmaco che è di mutuo riconosciumento su base europea.
La cosa più ostica» - ha poi spiegato - «sarà trovare i locali per le donne che saranno sotto osservazione, questo comporterà alcuni mesi, non partiamo subito, ma ormai l'azienda sant'Anna partirà certamente».'Chiesa arretrata, Sirchia intelligente'Viale ha commentato poi le immancabili prese di posizione politiche susseguenti alla decisione del comitato.«La levata di scudi della Chiesa» - ha detto - «mi sembra un po' arretrata, anche se molti esponenti del Movimento Per La Vita si sono espressi sul fatto che un procedimento del genere può essere migliorativo.
La posizione del ministro mi sembra intelligente perché demanda a un aspetto tecnico.
Lui ribadisce la sua contrarietà all'aborto e poi dice demandiamo la questione tecnica al Cuf».«Tra l'altro» - ha infine specificato Viale - «la vicenda è nata e sviluppata in una regione di centro destra mentre oggi le posizione e le reazioni più dure vengono fuori dai popolari che fanno parte del centro sinistra e che sulla cosa è stato un po' tiepido».
La posizione del ministro Sirchia è intelligente, quella della Chiesa è arretrata.
Il centro-sinistra? Mi sembra tiepido.Torino, 29 Ottobre 2002 - Silvio Viale, presidente dell'associazione radicale Adelaide Aglietta e promotore dell'iniziativa per l'introduzoine della pillola abortiva RU486, ai microfoni di RadioRadicale non nasconde la sua soddisfazione per il pronunciamento positivo dato dal comitato etico del Piemonte.«Questa introduzione è una svolta» - ha detto Viale - «soprattutto se consideriamo che è stata … decisa da un comitato composto di persone in gran parte contro l'aborto, sicuramente non favorevoli alla mia posizione, che ha riconosciuto che il progetto presentato è scientificamente valido.
Il parere» - ha aggiunto - «era vincolante ma non obbligatorio e da oggi possiamo dire che la 486 ha cittadinanza in questo paese e può essere utilizzato per gli aborti farmacologici».La fase organizzativa«La fase organizzativa però è ancora da fare» - ha aggiunto Viale - «e adesso bisognerà importare il farmaco perché nessuna ditta farmaceutica in Italia ha voluto procedere alla registrazione del farmaco che è di mutuo riconosciumento su base europea.
La cosa più ostica» - ha poi spiegato - «sarà trovare i locali per le donne che saranno sotto osservazione, questo comporterà alcuni mesi, non partiamo subito, ma ormai l'azienda sant'Anna partirà certamente».'Chiesa arretrata, Sirchia intelligente'Viale ha commentato poi le immancabili prese di posizione politiche susseguenti alla decisione del comitato.«La levata di scudi della Chiesa» - ha detto - «mi sembra un po' arretrata, anche se molti esponenti del Movimento Per La Vita si sono espressi sul fatto che un procedimento del genere può essere migliorativo.
La posizione del ministro mi sembra intelligente perché demanda a un aspetto tecnico.
Lui ribadisce la sua contrarietà all'aborto e poi dice demandiamo la questione tecnica al Cuf».«Tra l'altro» - ha infine specificato Viale - «la vicenda è nata e sviluppata in una regione di centro destra mentre oggi le posizione e le reazioni più dure vengono fuori dai popolari che fanno parte del centro sinistra e che sulla cosa è stato un po' tiepido».
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