29 OTT 2002

Governo: Conferenza stampa di Berlusconi a Trieste

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 21 min 50 sec

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Berlusconi: per il Social Forum Firenze è stata una scelta azzardata.

Ma questa è una posizione personale.

Il terrorismo? Va combattuto con ogni mezzo.

La ricusazione dei giudici? Rivolgetevi ai miei legaliTrieste, 29 Ottobre 2002 - Conferenza stampa di Silvio Berlusconi (in qualità di ministro degli esteri) a conclusione della conferenza dei ministri degli esteri dei Paesi Adriatico-Ionici.

Il premier, dopo aver illustrato gli obiettivi della conferenza, relativa in parte ad affrontare il problema di come liberare l'Adriatico dai traffici illeciti che riguardano il contrabbando di sigarette
commercio droga e clandestini e poi come far progredire il libero commercio anche con i paesi dell'est europeo, è stato sottoposto a molte domande di politica interna da parte dei giornalisti presenti.Social Forum: Firenze scelta azzardataSubito è stato toccato il tema del Social Forum, l'incontro fra i rappresentanti dei vari Movimenti globali che si terrà a Firenze la prima settimana di Novembre, e che preoccupa molti soprattutto per il rischio incidenti in una delle città d'arte maggiori al mondo.«Io non so» - ha detto Berlusconi - «quale risposta abbia avuto il ministro Pisanu dal parlamento.

Nei rapporti che ho io esistono pericoli e credo che la scelta di Firenze sia stata azzardata e personalmente propenderei perché non si desse luogo a questa manifestazione.

Mi sono tuttavia rimesso al parlamento e al ministro Pisanu» - ha aggiunto - «chiedendogli di rivolgersi al Parlamento per avere un'indicazione».«E comunque» - ha specificato alla fine - «questa è una mia posizione personale e a volte le posizioni personali debbono distinguersi da quelle di chi ha una posizione di governo».Terrorismo e giudiciSulla questione del terrorismo e dell'ultimo fallito attentato di Mosca e sulla reazione della Russia di Putin il premier non ha avuto dubbi: «Io credo che il presidente Putin non possa che confermarsi nella sua precedente posizione, il terrorismo è un fenomeno pericoloso da combattere da parte degli stati democratici in tutti i modi e con la più ferma determinazione».E i pericoli in Italia? «Il governo» - ha risposto - «non deve sottovalutare le notizie che attraverso l'intellegence provengono ma non deve neanche creare panico.

Queste notizie ci dicono che l'Italia potrebbe essere uno dei tantissimi obiettivi sensibili, quindi le autorità incaricate alla vigilanza ai cosìddetti obiettivi sensibili debbono alzare le loro antenne ma i cittadini debbono continuare a svolgere con tranquillità e in sicurezza le loro normali attività»Al giornalista di 'Repubblica' che invece gli chiedeva un commento sulla ricusazione dei giudici milanesi attuata dai suoi legali in merito al processo Sme, Berlusconi ha risposto in maniera caustica: «Rivolgetevi ai miei legali» - ha detto, aggiungendo: «altrimenti questa notizia, la risposta che ne darei, prevarrebbe su qualunque argomento di cui ci stiamo occupando».L'Europa è un'ambizione, non una preoccupazioneAlle preoccupazioni di un'emittente del nord-est per le 'invasioni' dei lavoratori dell'est in Friuli, il premier ha mostrato comprensione invitando però a non esagerare la portata del fenomeno, affermando: «per quanto riguarda l'Europa e l'allargamento certamente ci sono delle controindicazioni e delle preoccupazioni, perché impone dei compiti pesanti e il fatto di aver dovuto fare questo tipo di finanziaria dovendo rispettare Maastricht lo dimostra, credo però che all'Europa bisogna guardare come ad una ambizione non come preoccupazione».«l'Europa» - ha spiegato - «in questi 60 anni ci ha dato pace ed è stata è e sarà garanzia di libertà di democrazia di benessere.

L'Europa nella sua storia non ha mai incontrato un periodo così lungo di pace completa ed è importante che si estenda ai paesi dell'est perché la sua mano sulla testa di questi paesi farà si che non si possano più verificare le situazioni drammatiche e tragiche del passato, e anche se questo porterà a dei sacrifici ai cittadini o alle imprese europee»Infine ha ricordato che l'Europa allargata da sola rappresenta un mercato di 455 milioni di cittadini, il primo al mondo se si tolgono India e Cina, e ha esortato ognuno a saper mettere sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi.

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