"Il villaggio di vetro"

Il fatto forte il mercato si sta riorganizzando con una perla demarcazione tra produttori e consumatori tra un nuovo nord è un uomo sud del mondo
La produzione mondiale di elettronica il deficit commerciale europeo è raddoppiato negli ultimi cinque anni e le cifre salgono vertiginosamente per ciò che riguarda la produzione di immagini e suoni televisivi musicali cinematografici
E per i programmi per le nuove tecnologie
Una strategia europea è necessaria una strategia di ricerca di produzione di definizione diario di mercato privilegiato
Per ora la inconsistenza dalla capacità di coordinamento talvolta i particolarismi degli Stati nazionali
Hanno portato l'Europa a vivere come bacino di consumo la straordinaria espansione degli strumenti di comunicazione realizzatasi in questo decennio
Nell'Europa arretrata l'Italia non regolata conosce un altro squilibrio un altro gatto negativo non abbiamo scelto ancora quale strategie quali obiettivi per le nuove tecnologie
E mentre negli altri Paesi si investe non lo sviluppo dei sistemi di comunicazione via cavo l'Italia sta perdendo anni preziosi accentuando un'arretratezza tecnologica che con il tempo può dar luogo a squilibri assai gravi
Allo stesso modo non si è ancora affrontato ne parlerà Stefano Rodotà nella sua comunicazione il cuore degli sviluppi futuri
L'esempio clamoroso e l'assenza di regole definite per la sfera della circolazione delle informazioni quella sfera cioè che deve garantire ad un tempo il diritto della riservatezza il diritto a sapere
Ma l'informazione non è solo una gigantesca struttura e anche un prodotto che arriva nelle case che parla alle donne e agli uomini e allora per una volta discutiamo del prodotto
Diceva Ennio Flaiano chemio successe un malinteso
Oggi nell'industria culturale del nostro Paese il successo invece divenuto sinonimo di qualità
Se un programma televisivo ha fatto il pieno della sconto ciò vuol dire che è bello di qualità un'equazione che si è via via trasformato in un dogma quasi indiscutibile
Così come per altro verso un programma televisivo che abbia poco ascolto non solo è sbagliato ma è brutto dannoso talvolta da interrompere
So bene che c'è una ragione in tutto questo l'esplosione dell'investimento pubblicitario ha scatenato la rincorsa all'ascolto
I programmatori televisivi hanno cominciato a vendere non già un programma ma un pubblico nella consapevolezza che solo l'audience produce risorse cioè la vita degli stessi apparati di comunicazione
Una dinamica naturale dell'economia dei media e però diventa così un modello culturale di gusto di consumo amplificato dall'incontro con correnti di pensiero politico culturale fondate sull'individualismo sul disimpegno sul cinismo
La combustione di questi fenomeni è introdotto dati di profonda novità nella cultura e nella informazioni italiana
Di questo vogliamo discutere con serenità qui vogliamo cioè aprire una riflessione
Sulla qualità dell'offerta in Italia
Non è compito nostro naturalmente esprimere giudizi di carattere estetico e si prospettano un partito politico
Avvertiamo il dovere però di segnalare con allarme tendenze regressive che attraverso la produzione e il consumo di cultura informazione e questo è sicuramente compito di un partito il terreno di una moderna battaglia delle idee
Non si tratta infatti di puri fenomeni oggettivi indiscutibili perché connaturati all'evoluzione
L'assetto dei mezzi di comunicazione in Italia ha una sua peculiarità qui i processi di concentrazione l'assenza di norme per la pubblicità la caduta produttiva hanno concorso a determinare un particolare tipo di mercato
Un mercato che è vissuto in stato di continua fibrillazione la caccia all'ascolto alle risorse naturale in regime di concorrenza è stata resa parossistica dall'assenza di regole di certezze di fatto riequilibrare
Così tutta la programmazione televisiva prima privata e poi pubblica è stata rivolta alla conquista di uno spettatore ideale
Allora allo spettatore Massa si sono rivolti l'attenzione dei produttori degli strateghi del palinsesto dei venditori di pubblicità
Lo spettatore Massa si dice non vuole pensieri ama le cose semplici Brevi le storie piene di sentimento i finali di preferisce diritti e non vuole amarezza
Non sappiamo in effetti se le cose stiano davvero così lo dicono è vero le indagini di mercato lo confermano adire le rilevazioni dell'ascolto
L'Auditel è diventato così una specie di vate moderno il giudice sovrano di ciò che è bello e di ciò che è brutto
Sono spariti anche gli indici di gradimento che si è ritenuto a torto poteva essere compresi nella quantità dell'ascolto
Il risultato è un processo di progressiva omogeneizzazione la maggior parte profferta se difficili se difficilmente distinguibili solo le differenze tra RAI e private ormai il modello culturale di linguaggio che network hanno imposto attraversa anche il cinema la stessa carta stampata
Si è creata una sorta di Continuum un circolo di rimandi di personaggi storie linguaggi che costituiscono ormai un universo chiuso
è difficile sfuggire a questa omologazione l'offerta condiziona la produzione oggi per idee un linguaggi che siano altro è molto difficile trovare opportunità di realizzazione
Ciò vale in primo luogo per il cinema o per la musica ma anche per la tv che attende emarginare gli altri prodotti in fasce orarie marginali marginali come sono gli ascoltatori preventivati minoranza eppure la televisione sta dando continuamente segnali di mutazione
Certi indici di ascolto di programmi non puramente spettacolare dovrebbero far riflettere sulla possibilità non già di ritornare a un modello pedagogico per fortuna definitivamente superato
Quanto di sviluppare gli esperimenti di ricerca di quella che un poeta definito parlando di programmi televisivi di due anni fa la televisione intelligente
Intelligente non vuol dire noioso e infatti molti altri oggi producono cose intelligenti sia nella RAI che a Canale cinque
Ma il modello è un altro e solo otto attorno a stereotipi fissi riconoscibili più che altrove dei contenitori
La rimozione in primo luogo dei conflitti
In casa degli italiani entra assai raramente la dialettica viva di opinioni in contrasto e per questa via si riduce una potenzialità insita nel mezzo e cioè la sollecitazione della critica e del dubbio
Del dolore in tv si può forse avere cognizione purché alla fine del bene prevalga le pieghe delle commedie americane si trasferisce ai drammi piccoli e grandi della vita quotidiana altro stereotipo dominante la riduzione della complessità la banalizzazione la polverizzazione dei contenuti un fenomeno che Beniamino Placido ha così descritto
Per rendere tutto più semplice tutto facile tutto comprensibile rischiamo di costruire un'atmosfera di generalizzata sonnolenta banalità
E questa tendenza attraversa tutti i confini tra i mezzi spingendo a ridurre gli strumenti di indagine della realtà
è un caso ad esempio che stiano scomparendo inchieste dei giorni dai giornali o che l'informazione televisiva venne ridotta in spazi forze minori quantitativamente
Ma di tale dimensione da rimuovere da ridurre la possibilità dell'approfondimento della diretta dell'uso pieno del linguaggio televisivo
Ma questi modelli contengono anche un preoccupante il tasso di distorsione del reale
I media raccontano la Società solo quello che avviene in una parte di essa non mostrano se non costretti dessero costretti dagli eventi l'altra faccia della luna
Più per condizionamenti di mercato che per quelli politici vengono esaltati gli strati vincenti e forti della società
Con un processo di verticalizzazione che restringe i protagonisti dell'informazione agli altri restano poche comparsate delle donne ad esempio si parla l'otto marzo o se subiscono violenza i giovani poi sono solo consumatori
Lo specchio dei media rimanda così un'immagine distorta
In una intervista di qualche anno fa assieme diciamo perché il premio Pulitzer per i servizi dalla Cambogia protagonista nella realtà della storia del film urla del silenzio
Ha raccontato le ragioni per le quali un giorno dopo le vacanze il suo direttore gli comunicò che la colonna di commento critico ai fatti cittadini che chamber teneva due volte a settimana sul mio sul New York Times era stata sospese
Dice Jean perché quando gli storici gli storici studieranno questo periodo esploderanno le annate del giornale scopriremmo che newyorkesi mangiavano molto ristorante compravano molti vestiti andavano molto in vacanza si agitavano molto costruite costruivano molti grattacieli
Ma non troveranno nulla o non abbastanza su come è cambiata la popolazione nella sua composizione su come i nuovi immigrati Negri gli ispanici hanno compiuto o no il loro tragitto verso il ceto medio questo è un errore un buco
Credo sia chiaro per evitare anche qui semplificazioni e riduzioni
Che non intendiamo riproporre nei vecchi modelli in una sorta di stupido invito a prescindere dal mercato
C'è nelle nostre posizioni qualcosa di diverso sulla quale mi permetto di insistere
C'è la certezza che in un mercato regolato in un sistema modernizzato possano coesistere diversi Offerte diversi pubblici e possano convivere diversi mezzi
La nuova primavera che sta conoscendo il mezzo radiofonico in questo senso un segno confortante
Ma noi pensiamo che si possa in questo quadro sfuggire alle tendenze all'omologazione restituendo fin dalla sfera della produzione e della distribuzione opportunità reali di sperimentazione di successi
Certi prodotti culturali sembra invece oggi realizzati in serie tutte uguali l'uno all'altro come nella catena di montaggio di Tempi moderni c'è tanto divertimento come in un luna park ma in fondo il gioco S
Con la chiamerebbe carenza per eccesso
Si può invece liberare le forze restituire alla cultura e all'informazione il loro carattere di continuo divenire di continuo anticipare far giocare anche chi consuma chi legge chi sente far giocare il gioco della scelta tra film e musica diverse perché figlio di diverse culture diverse sensibilità i diversi talenti
Non so se sbaglio ma a me pare che si senta questo bisogno che stia nascendo informa confusa for pezzatura
Una fase nuova mi guardo intorno dagli USA arrivano film che poco hanno a che vedere con il recente passato tutto muscoli e ideologie
Il Paese laboratorio anticipatore il modello dei network entrato in crisi attaccato da due fenomeni la diffusione dei videoregistratori e quella delle televisioni via cavo specializzate che sono accomunati tra loro dalla caratteristica di poter consentire da parte dello spettatore una costruzione personalizzata del tempo televisivo
E in Italia i dati dimostrano che se è vero che aumenta il tempo in cui il televisore acceso nelle case diminuiscono per la prima volta alle ore trascorse all'ascolto effettivo
E soprattutto come il quarantotto per cento risponda che in media dicono tutti le stesse cose
Mi ha colpito infine la proposta rivolta dal vescovo di Reggio Emilia i suoi fedeli di osservare un giorno di rinuncia alla televisione praticando quello che ha chiamato il digiuno degli occhi
Un'ipotesi che ha trovato l'adesione persino di un laico un protagonista dell'informazione come Furio Colombo
Forse l'abbassamento nella qualità l'omologazione dello offerta rischiano di provocare un contraccolpo
Di arrestare lo sviluppo di far riemergere posizioni contro la tv
è un'occasione di diffusione delle conoscenze di socializzazione del sapere ricordo l'intervista di Enrico Berlinguer rilasciata all'Unità sul mille novecentottantaquattro
I periodi di grandi trasformazioni diceva Berlinguer possono anche comportare abbassamenti del livello culturale della creatività della creazione artistica ma insieme mettono in campo nuove energie nuove Inter letti nuove forze
Conta in modo decisivo la capacità di orientare e governare questi processi ed è questo un compito proprio della politica conoscere regolare trasformare oggi pochi posseggono i mezzi pochi accedono alla produzione pochi diventano protagonisti
Se la grande mutazione di questi anni avrà prodotto questo risultato non vi sarà davvero da stare allegri
Mai l'uomo in questo Paese ha però potuto godere di una simile quantità di informazione
Il disordine di questi anni ancor di più reso esplicita una piccola grande verità
L'informazione è una merce particolare piena di significati piena di relazioni con la qualità della vita degli individui la qualità della comunicazione cioè le condizioni reali della loro produzione circolazione non è un dato neutro non è una funzione un automatismo dello sviluppo quantitativo
Ritroviamo qui nel microcosmo dell'informazione indizi di una contraddizione e più in generale che riguarda il nostro Paese il suo sviluppo
E che riguarda i compiti di un riformismo moderno che sappia stare dentro il mutamento della società ma né per sventolare vecchie bandiere né per farsi assorbire dalle mode di un giorno o di un anno
Un riformismo moderno deve puntare a finalizzare il progresso delle forze produttive e l'innovazione tecnologica in direzione della produzione di tempo di informazione di cultura di relazioni sociali nuove è necessaria una innovazione di sistema che imponga una visione qualitativa dello sviluppo che favorisca nuove relazioni solidarietà sociali nuovi rapporti dell'uomo con il suo ambiente una crescita la qualità della vita
Da questo punto di vista la contraddizione che segnaliamo qui nel cuore dei sistemi informativi
Indica il raggiungimento di un limite della crescita stanno entrando infatti in collisione quantità e qualità
Si sta delineando una questione di ecologia dell'informazione
è qui che vorrei collocare il tema del diritto all'informazione
Appare incerto necessaria una revisione dell'articolo ventuno che consenta di rendere più attuale la disciplina costituzionale
Ma questo è un primo passo oggi è messa in discussione come abbiamo visto la possibilità di dare sostanza ad un diritto fondamentale nella democrazia moderna vi sono due modi di affrontare questo problema anche nella cultura della sinistra
L'uno sottolinea la necessità di salvaguardare il diritto attraverso un sistema di norme prescrittive di contenimento
L'altro pone nella società in cui viviamo il problema del diritto all'informazione come il diritto di scelta
Riaprire una dinamica produttiva dell'industria culturale accelerare l'innovazione creare condizioni per la differenziazione dei prodotti culturali informativi allora appare evidente che di una nuova politica nazionale delle comunicazioni Italia ha bisogno occorre infatti creare le condizioni legislative di mercato di convenienza per le quali nuove risorse rivolto alla produzione alla trasformazione tecnologica possano intervenire nel sistema informativo
Non meno ma più privati di diverse dimensioni con pari opportunità di successo con una capacità da parte dello Stato di finalizzare questi interventi all'equilibrio del sistema e agli interessi e agli interessi collettivi
Ciò che è necessario è un patto di collaborazione e di sviluppo tra lo stato e l'iniziativa privata
Lo Stato deve cioè funzionare da calamita di investimenti per finalizzarli deve creare le condizioni di esistenza di un pluralismo reale
Deve saper fissare le regole del gioco senza delegare ad altri ma non deve giocare in proprio
A questo proposito non sarebbe opportuno ad esempio ritenere conclusa l'esperienza della proprietà pubblica o para pubblica di quotidiani che vengono utilizzati correntemente come merce di scambio nel sistema politico
E nel pensare a questa sorta di stato sociale delle comunicazioni pensiamo anche alla necessità di fronteggiare quei fenomeni di dislocazione di poteri consistenti della nostra società al di fuori del controllo democratico
Lo abbiamo chiamato un processo di degenerazione la vita democratica e abbiamo insistito sulla necessità di un'ampia convergenza su un programma di rigenerazione rinnovamento e modernizzazione dello Stato
Si può cominciare dall'informazione
Qui la definizione di regole urgente se si vogliono inserire nel quadro descritto delle controtendenza
Lo scorso di questa legislatura potrebbe essere utilizzato anche a questo scopo ma i partiti di governo non riconoscono però il venir meno delle ragioni dell'alleanza il loro fallimento impediscono la ricerca di nuove soluzioni
Siccome invece giusto come necessari in assenza di adeguate soluzioni legislative sui referendum
Una politica nazionale delle comunicazioni richiede che siano invece fissati rapidamente obiettivi e scelte concrete
Le comunicazioni che saranno presentati in questa convenzione illustrando il dettaglio delle nostre proposte qui conta richiamarle per indicare un profilo programmatico definito che proponiamo alla vostra attenzione
In primo luogo appare urgente una normativa antitrust
Che riconoscendo il carattere speciale del diritto all'informazione intervenga sulle posizioni dominanti dei gruppi esercitate o attraverso posizioni oligopolistico e nei singoli settori o attraverso il controllo delle risorse
Un intervento legislativo che operi sull'intero sistema riconoscendo la natura unitaria dei processi economici culturali di potere che lo attraversano e che renda dunque impossibile la formazione di posizioni dominanti secondo una legge di disciplina dell'emittenza radiofonica e televisiva
Oggi chi opera nella televisione commerciale a insieme troppo e troppo poco
Troppo perché ha una posizione di controllo esclusivo della totalità delle reti nazionali private si configura come contraddittoria rispetto alle esigenze di concorrenza nel mercato e di pluralismo troppo poco
Perché la televisione che si produce una tv dimezzata
L'assenza della interconnessione riduce la possibilità di diversificazione dell'offerta e in un certo senso agisce da fattore di squilibrio di un sistema che conosce ancora la coesistenza di zone di concorrenza
I programmi e di residui di monopolio l'informazione
Terzo una visione d'insieme del sistema deve spingere ad adottare normative che incentivino la produzione che premino la qualità che incoraggiano la ricerca e la sperimentazione e la promozione di nuovi talenti
è necessario perciò che siano limitate numero dei film trasmessi vincolati a quote di prodotti italiani ed europei che si spinga l'investimento nella produzione cinematografica la RAI e i privati
Ma anche richiamare investimenti e produzioni nella industria cinematografica con meccanismi di defiscalizzazione e di incentivo al reinvestimento degli utili che possono costituire una consistente base di riprese
Appare anche urgente una normativa per il diritto di autore che consolidi nel tempo il legame tra l'autore stesso la sua opera
Quarto puntare alla innovazione oggi si presenta l'occasione di saltare alcuni tempi intermedi lo sviluppo e di imparare dagli errori altrui
Si presenta anche la possibilità di progettare infrastrutture che riportino il Mezzogiorno nel cuore dell'Europa costruendo l'ambiente informativo indispensabile allo sviluppo dei LEA attività imprenditoriali e culturale
Questo obiettivo è un nome è la rete integrata larga banda realizzata con cavi in fibra ottica supporto unitario per immagini suoni testi e dati
Tecnologia ad alta redditività possibile e con una struttura aperta che consente una comunicazione bidirezionale tra utente e committente dopo regolare i flussi delle risorse per svilupparla
Occorre creare le condizioni di un ulteriore ampliamento dell'investimento pubblicitario in Italia in modo tale da adeguare il livello rispetto a quello degli altri Paesi europei
La pubblicità in realtà ha sofferto le condizioni di Ciro ménage del sistema informativo italiano
Sempre più appare necessario garantire ad un tempo la possibilità di mezzi che si rivolgano a pubblici specifici
Eppure di limitare le intrusi vita del messaggio pubblicitario che in certe ore di massimo ascolto televisivo può finire con il rendering produttivo l'investimento
Occorre superare il tetto Rai e definire come unica forma di regolazione razionalizzazione del mercato l'affollamento orario massimo
Riconoscendo tre livelli decrescenti il locale il privato nazionale il servizio pubblico
Si dovrebbe inoltre assicurare la riserva le emittenti locali della raccolta della pubblicità non nazionale sesto
Proponiamo un'alta autorità come strumento di governo e di garanzia dell'intero sistema
Un'autorità che abbia potere di intervento in cinque settori
L'emanazione delle concessioni il controllo della trasparenza delle proprietà e dell'osservazione delle normative antitrust la ripartizione equilibrata della pubblicità tra i mezzi e una obiettiva verifica degli ascolti televisivi
La difesa dei diritti degli utenti sia in materia di trasmissioni elettorali che nella disciplina dei sondaggi infine la stesura di un rapporto annuale sullo stato delle comunicazioni in Italia
L'Autorità dovrebbe essere un organismo snello i cui componenti dovrebbero essere selezionati su criteri pubblici di compere di competenza indipendenza professionalità il carattere dei compiti ad essa attribuiti richiede una forte legittimità istituzionale e al contempo una sottrazione del potere di nomina l'espressione diretta dei partiti è per questo che si pensa ne parla Renzo troppo nella sua comunicazione
A forme di nomina che possono vedere anche la presenza dei presidenti delle Camere
L'Autorità può garantire l'attuazione in termini di governo e garanzia degli obiettivi fissati da leggi leggere e contemporaneamente consentire l'armonizzazione agli interessi collettivi dell'evoluzione di mercato e tecnologica
Settimo si pone il tema di una nuova impegnativa stagione regionalistica
Non è solo e tanto il vecchio decentramento da attivare è qualcosa di più e di diverso si tratta di invertire la rotta la rotta dell'accentramento progressivo dell'intero sistema
Dello svuotamento delle prerogative delle istituzioni locali dell'isteria il mento del Baccanale del bagaglio produttivo del Paese
In questo quadro la stessa autorità può avere articolazioni regionali che superando gli attuali istituti previsti dalla legge centotré vi diano spazio ruolo e poteri a dimensione locale
Ultimo ma non per ultimo il problema del destino del servizio pubblico radiotelevisivo
La guerra con Berlusconi resa necessaria dalla incertezza regnante nel sistema dell'audiovisivo è stata la motivazione aziendale prevalente in questi anni
Questa guerra non è stata perduta non è stata vinta
Si sono impegnate molte energie si è anche favorito tendenze negative e la RAI ha dovuto trasformarsi a rincorrere l'avversario nel suo campo di battaglia quello della commercializzazione
A questo punto noi crediamo sia necessario avviare una sorta di disarmo bilanciato e controllato
Riduca Berlusconi la sua posizione di monopolio nel controllo delle ritiene il possesso e la pubblicità ritorni la RAI ad essere pienamente un servizio pubblico ciò per cui esiste ed è finanziato la decongestione del sistema televisivo avrebbe effetti salutari per l'intero sistema informativo dalle tv locali alla carta stampata e la RAI e Berlusconi potrebbero avviare intese che freni nuova escalation dei costi delle Staro dei programmi di acquisto
Il satellite potrebbe anche divenire l'occasione per un nuovo rapporto tra il pubblico e i privati nella produzione dei programmi e nella gestione dei canali una inversione di rotta tanto urgente quanto necessaria
In questi anni la Rai ha cambiato pelle per scelta e per obbligo soprattutto per essersi trovata in una condizione di sistema non regolato da leggi i suoi palinsesti si sono trasformati
In dieci anni la quota di informazione è scesa dal quarantuno virgola quattro a ventisette virgola nove mentre triplicata quella dei film raddoppiata quella dei telefilm dei cartoni animati e dell'intrattenimento
La pubblicità occupato un ruolo sempre più massiccio dilaga nella forma la sponsorizzazione all'interno dei programmi
Interrompe i telegiornali ha fatto capolino persino le sceneggiature dei telefilm come elemento condizionante il prodotto e la sua stessa realizzabilità
L'informazione polverizzata nei tempi atomizzata nei contenitori ha finito con lo svuotarsi di contenuti e con l'aderire sempre di più ai voleri dei partiti che la sponsorizzano
Il rapporto tra azienda con il pubblico si è fatto difficile l'offuscamento delle differenze dai privati coniugato all'aperto schiacciarsi nel conflitto aperto schierarsi nel conflitto tra i partiti di governo ha finito con l'introdurre una sorta di progressiva delegittimazione
Non regge più così il meccanismo di finanziamento fondato sulla continua richiesta simultaneo alternata gli aumenti del canone o della pubblicità
La Rai ha bisogno di una nuova riforma che occorre promuovere preparare dall'interno con gesti e scelte all'altezza di una visione strategica occorre andare cioè ben oltre il significato delle recenti nomine e se non ha presentato sicuramente un elemento di novità per più motivi
In primo luogo il livello professionale da tutti riconosciuto dei dirigenti nominati non è di poco conto anche il fatto che si sia impedito come invece è sempre accaduto nel passato un accordo tra partiti
E che tutto sia stato il condotto nella sede istituzionale del consiglio di amministrazione che ha deciso le nomine in un momento di esasperata lacerazione nel mondo politico
Infine è importante
Mi auguro non solo per noi che sia finalmente caduta quella pregiudiziale politico ideologica
Quella sorta di bonus per Bolton che per tutta la storia della RAI ha impedito ha frenato il corso professionale di tutti coloro che non si riconoscevano i partiti di governo
Tra i nominati vi sono anche uomini non identificabili con nessun partito anche questo costituisce una prima parziale novità che dovrà essere sviluppata
Se dunque fatto un passo in avanti e per quanto ci riguarda il fatto che dei professionisti di area comunista siano stati nominati alla testa di reti e testate non ha nessun effetto sulle nostre convinzioni e sulla battaglia politica che daremo non abbiamo infatti delegato loro compiti di rappresentanza politica
Ne abbiamo contratto nessuno accordo politico i problemi restano intatti semmai l'elemento di dinamismo e responsabilità dimostrato dal consiglio di amministrazione dal gruppo dirigente in questa occasione
Deve dar vita ad un'accelerazione delle decisioni in continuità di metodo
La contraddizione più evidente è quella da rimuovere rimane la separazione la concorrenza tra reti e testate
è urgente un piano che recuperi l'unitarietà dell'azienda che eviti nuove duplicazioni che definisca obiettivi di programmazione di offerta per tutte le strutture aziendali
E in particolare per le testate si rende ancor più urgente dopo l'inopportuno scorporo del TG tre una definizione di compiti editoriali che impediscano ogni forma di duplicazione di concorrenza
Non appare chiaro in questo senso il proposito del quale si sente parlare di un prossimo raddoppio della televisione del mattino
Il gruppo dirigente della RAI è chiamato oggi mi pare a dimostrare di voler avviare questo processo di voler spezzare la logica della ripartizione per aree di partito delle strutture aziendali
Sul grado di attuazione di questa scelta già contenuta nel discorso di insediamento di manca giudicheremo gesti piccoli grandi del presidente e del direttore generale del Consiglio
Ma la RAI non deve solo coordinare diversificare l'offerta ma deve impegnarsi nella produzione deve definire il ruolo delle sedi e dei centri di produzione deve ripensare la propria struttura di aziende consociate e la politica commerciale
E deve operare per allentare il peso indebito dei condizionamenti di partito
Vi sono in questo senso scelte concrete che possono dare corpo alla volontà di combattere la lottizzazione
E in primo luogo all'origine che ciò deve avvenire
Con la fissazione una volta per tutte di criteri oggettivi e trasparenti per le assunzioni del personale
E come il rilancio delle borse di studio dei concorsi per i giovani giornalisti un impegno del quale il consiglio di amministrazione ha già cominciato a discutere e che per noi contiene una forma di iniziativa politica anche esterna consiglio d'amministrazione molto incalzante
Vorremmo inoltre suggerire un ripensamento delle fonti di finanziamento dell'azienda non si può infatti continuare a pensare di poter drenare risorse dal mercato pubblicitario dal canone
Una Rai che trovi di nuovo una legittimazione come servizio pubblico deve diversificare le sue entrate
E al tempo stesso sottrarre a quel condizionamento politico che fa sì che siano i partiti nella Commissione di vigilanza a decidere le risorse dell'azienda e a condizionare le scelte dei vertici aziendali
La nostra proposta e che la RAI abbia quattro fonti di entrata
Il flusso pubblicitario regolato esclusivamente da indici di affollamento i più bassi del sistema
La quota pagata per il cannone colore unificata ridotta indicizzata con quella del bianche nere
Il Parlamento che finanzi quei progetti di investimento che nel campo delle tecnologie dell'educazione dei servizi caratterizzano la RAI come servizio pubblico
E la RAI deve assorti a suo modo meglio produrre e commercializzare i programmi
Vi è materiale credo per un ripensamento strategico del ruolo della RAI
L'immenso patrimonio professionale di cui l'azienda dispone deve essere fatto funzionare come cervello collettivo e la Rai si deve aprire alle forze vive della cultura dell'intellettualità della scienza e dell'impresa
Una conferenza di produzione che noi qui nuovamente proponiamo rilancerà ebbe il ruolo centrale la identità del servizio pubblico
E consentirebbe di dar corso a quel processo di riorganizzazione aziendale da tutti avvertito come improrogabile le recenti nomine rendono questi problemi non meno ma più urgenti
Per governare d'orientare lo sviluppo dei media un partito o più partiti non bastano la cultura di molti di essi anzi inadeguata a far fronte alla complessità della situazione
è indispensabile tornare a parlare alla società ai suoi ai suoi movimenti tanto a quelli che già esistono nella trama dei rapporti dell'informazione quanto ai movimenti da costruire
Certo non possiamo limitarci ad avere un solo modello di movimento possibile siamo abituati la nostra immaginazione abituata a pensare alle esperienze che la lotta politica ci ha consegnato
Mobilitazione di massa nate con forte unità di tempo e di spazio si sono sviluppate negli ultimi decenni e costituiscono un patrimonio senza pari per il tessuto tra democrazia italiana quando si saldano le contraddizioni vissute nello specifico alla battaglia politica generale le cose possono assumere questi contorni ed è questo un obiettivo al quale dobbiamo lavorare
Ma anche altre forme di movimento sono praticabili movimenti legati alla quotidianità dell'esperienza individuale e collettiva movimenti che possono manifestarsi con linguaggi e modi di espressione nuovi in altri settori della vita nazionale laddove più complesse erano le contraddizioni si sono conosciute esperienze simili come nel caso dei movimenti Abete ambientalisti o anche al pensiamo a ciò che è successo con il movimento delle donne
Che più di ogni altro ha lasciato i segni in anni di inversione di tendenza delle forme dell'aggregazione
Quando i richiami alla solidarietà o al rapporto con la società parevano come svaniti di fronte all'individualismo diffuso
Nell'informazione dobbiamo provare a ridefinire le caratteristiche di un movimento possibile il punto di partenza è la soggettività dei professionisti dei media stenta tra convenienze compatibilità del mercato ed esigenze di autonomia del processo tra produzione
La relazione con la politica non è una priorità ma un obiettivo delle contraddizioni del vissuto degli operatori il lavoro concreto si è trasformato in mestieri e le professioni sono cambiati
Opportunità enormi da sviluppare rischi di pesanti emarginazioni dall'intelligenza della produzione si compongono e scompongono nelle procedure dell'informazione avvolta nell'uso delle macchine sempre nell'organizzazione degli apparati
Prendere coscienza del valore profondo della Democrazia fin dalle fasi più interno e della produzione significa esporre le vecchie concezioni delle professioni alla critiche al superamento della loro separatezza
Riaprire un dialogo con la società implica che si metta in campo un movimento ben radicato assai netto nel rivendicare la produttività sociale e la ricchezza del bene informazione
è un motivo di riflessione per tutti partiti sindacati associazioni intellettuali tecnici
Ricostruire un filo di aggregazione lungo tutto il corso dell'informazione vuole essere uno sbocco delle proposte che qui abbiamo avanzato al centro il tema dell'autonomia
Autonomia dei produttori autonomia dei consumatori l'informazione un tema sul quale ricercare intese intese con il mondo cattolico sensibile al rapporto tra comunicazione sociale
E coscienza umana
Intesa con quelle forze del pensiero laico e socialista che intendano considerare la modernità non come uno spettacolo un belletto ma come una sfida una sfida dura e difficile
Io ho concluso siamo arrivati alla prima Convenzione del Partito comunista sul sistema delle comunicazioni
Dopo un lavoro lungo e difficile che atteso in questi anni anche a superare vecchi ritardi e a definire nuove idee nuove proposte
In questo periodo di tempo abbiamo cercato di offrire nel silenzio totale degli altri partiti molte occasioni di confronto agli operatori dei media
Abbiamo detto le nostre opinioni ma abbiamo anche ascoltato e ci siamo sforzati di capire
A questo lavoro finché ha potuto ha contribuito con il suo impegno le sue idee e la sua competenza un compagno che ci ha lasciato a pochi mesi fa
E che io qui vorrei ricordare con affetto e grande Nostalgia il compagno Luca Pavolini
Le nostre proposte vogliono costituire traccia di un programma possibile di un governo dei media in Italia
Possibile perché il villaggio di vetro non è un sogno
E noi dobbiamo aver fiducia nei confronti del nuovo fiducia che possano essere le ragioni della sinistra le ragioni del progresso le ragioni della democrazia a guidare l'Italia che cambia
Ringraziamo Veltroni per la sua densa relazione introduttiva e proponiamo di iniziare subito la discussione senza senza interruzione del resto la relazione di Veltroni non è stata certo priva di stimoli e di proposte
Se siamo d'accordo io do subito la parola
A Enrico Finzi
Vi prego di prendere posto
Momento fosse come aspettare un momento
No vanno
Sale
Già
Allora
Sì
Se si creano le condizioni per cominciare
Prego prego i fotografi di non invadere
Carlo
Azioni
Che sono
C'è una segreteria
La via
Allora cominciamo io pregherei di prendere posto coloro che sono impieghi che stanno
Chiacchierando
E per cominciare io pregherei Enrico Finzi di prendere la parola perché altrimenti non non diamo un segno di dell'impresa
Vedete anche voi però
Vi prego di prendere posto
Vi prego di sedere vi prego di sapere vi prego di sedere
Ecco la parola a Pinzi
Silenzio prego
Io provo a cominciare sì sì sì sì
Intanto ringrazio
Dell'invito
Io mi occupo di ricerche e
Sì se sia sociali sia assieme su consumo sui consumatori di ricerche sugli Libia
La prima cosa con i DM da ricercatore
Ma da comune cittadino io credo che esistesse una volta l'abitudine quando si andava all'embrione del Partito Comunista alle relazioni importante apertura di contare le citazioni
E credo che sia già estremamente interessante se si potesse avere poi il teste vedere le citazioni che ha fatto Veltroni se non vado errato un Berlinguer nessun Marx nessun vieni nessuno stare in e moltissime cose che fanno parte del villaggio di vetro
Ma forse è un vezzo però forse è significativo
Di un mutamento culturale che mi sembra si possa cogliere
Due o tre osservazioni che derivano da ricerche
La prima un pochino polemica nei confronti di
Luce sembra di potersi leggere almeno in alcune parti non in tutte della relazione di Veltroni
L'idea
Che la platea degli ascoltatori e dei lettori italiani
Sia connotata da elementi di immaturità è vero che citando dati Abacus Veltroni lo ha negato ad un certo punto
Ma la descrizione del sistema dell'offerta ha finito per indurre l'idea che la domanda i consumatori gli ascoltatori i lettori di quotidiani di periodici eccetera siano un po'peggiori
Di quanto a noi non risultano essere sulla base di dati di ricerca empirica allora cosa risulta a noi risulta e credo che la cosa sia confortante
Che molte delle cose che sono state affrontate questa mattina sono largamente percepite colte e giudicate dai cittadini italiani per esempio
La larghissima parte degli intervistati anche senza sollecitazioni cioè con verbalizzazioni che li chiamiamo spontanea
Descrivono un universo che quello che Veltroni ci ha raccontato come è sotto gli occhi di tutti quelli di questa gigantesca orgia comunicazionale di cui la straordinaria crescita dell'offerta televisiva è parte importante
Ma la cosa più interessante che la gente si rende conto in una misura che sta tra il cinquanta settanta per cento a seconda del modo come sono posti problemi come sono poste le domande
E questa gigantesca quantità pone dei problemi
Intanto dei problemi di qualità questa percezione di omologazione di una sorta di continuum di un flusso indifferenziato di musiche di suoni di parole di devi è una percezione largamente diffusa
E non solo è largamente diffusa ma è legata anche ad una crescente insofferenza collettiva significativamente più forte tra i giovani giovani adulti tra le donne nel Centro-Nord ma nel complesso assai diffusa nel Paese
Stiamo attenti a non credere e dietro i dati del grandissimo ascolto di alcune trasmissioni stia un processo di rincretinito collettivo è vero il contrario
Il grosso del nostro Paese proprio perché ha digerito ed è consapevole di avere digerito la fase di questa orgia indifferenziata
E vista complessivamente positivamente anche perché gratuità in buona misura almeno per quello che riguarda la televisione una fuoriuscita dalla scarsità millenaria
A costo marginale uguale a zero bella gente percepisce come quaestor giacché non è vissuta negativamente
Poiché rischia di avere dei limiti se non si sposa ad un'articolazione dell'offerta cioè ad una molteplicità di opportunità all'interno della quale vuole muoversi per poter scegliere
La domanda di varietà e molto forte
Ed è forte anche tra coloro circa per il quaranta per cento che guardano solo trasmissioni ricreative
Anche tra costoro la domanda di migliore articolazione del mix di più informazione di programmi anche intelligenti e molto consistente
E probabilmente siamo giunti a un punto in cui malgrado la sua conclamata market oriented sono come si dice in termini da Marte Tari orientamento al mercato in realtà il mercato la cittadinanza e più avanti di quanto non si reputi domanda essa stessa diversificazione e maggiore qualità un esempio buono deriva proprio l'analisi attenta di tipo qualitativo dei consumi televisivi è ben vero che la televisione resta sempre più aperta in un sempre maggior numero dominante numero di nuclei familiari ma attenzione
Perché ormai esistono due modalità completamente diverso e di ascolto della televisione un ascolto debole parziale per cui l'ascolto della televisione è una sorta di quell'attività
La televisione viene usato in maniera come dire radiofonico usata come sottofondo della vita quotidiana e i accompagnamento abbassa attenzione attenzione alita di altre attività invece un ascolto intenso
Se noi andiamo a utilizzare questo criterio scopriamo che l'ascolto intenso che resta forte è critico selettivo maturo mentre invece abbiamo molto ascolto banalizzato a basso impatto
E vale la pena di ragionare su questa differenziazione anche in vista di una modifica del mix dell'Offerta
D'altra parte la fase dei loro già della grande offerta di nuovi canali nuovi emittenti nuovi programmi nuovi orari allargati televisivi è stata superata è stata acquisita viene lo ripeto considerata nerissime positivamente
Ma oggi la gente che è molto meno schiava della televisione di quanto non sia nei punti della televisione in generale
Ah ma desidera e pianifica un utilizzo della televisione cito sempre questo perché il mezzo più forte più personalizzato per esempio un fenomeno che vorrei segnalare è il crescente la crescente pre programmazione dell'ascolto televisivo
Quella che potremmo chiamare con un termine rubata i tecnici la creazione di un proprio palinsesto personale di un proprio percorso noi in una indagine abbiamo parlato
Ironicamente di una sorta di modello leggo di un modello combinatorio con cui il cittadino consumatore Vashem gli eredi i programmi che gli interessano con un mix che spesso è imprevedibile è assai più ricco di quanto normalmente non viene ripetuto uso discorso che vale per la televisione
Vale moltissimo anche per gli altri mezzi in un contesto che è giusto chiamare multimediale anche dal punto di vista dei consumatori degli utenti dei cittadini i quali oggi utilizzano mi sono orientato utilizzare una variegata gamma di mezzi misura molto superiore
Al passato
Mi fermo su questo punto vorrei affrontarne altri due o tre ma credo che sia importante perché se noi continuiamo a mantenere al nostro interno Olivieri tecnici ai politici lo stereotipo di una grande platea indifferenziate rincretiniti tra ma la serviamo non solo da un punto di vista politico ma anche da un punto di vista tecnico e professionale
Lo ripeto le domande di qualità di articolazione di opportunità diverse
Di personalizzazione sono fortemente crescenti e dovrebbero essere adeguatamente servite
Intervento però che avevo preparato perché anche in cartella voleva
Pubblicità cittadini consumatori ascoltatori e lettori e professionisti della comunicazione sia della comunicazione commerciale gli uomini d'agenzia eccetera sia della comunicazione giornalistica
Qualcuno ha dato un titolo a alla questa mia chiacchierata appannando di terza fase questo termine di origine politica è però probabilmente utilizzabile
Anche a proposito dell'atteggiamento della sinistra dello stesso piccina c'è stato una prima fase almeno a mio modo di vedere connotata da un notevole disinteresse e da una mancata comprensione della crucialità di queste questioni progettato una seconda fase molto contraddittoria in cui una parte della sinistra è caduta in adorazione di fenomeni nuovi e invece una parte della sinistra anche all'interno del pc a è stata connotata da atteggiamenti di demonizzazione spesso di Miss comprensione dei fenomeni mi sembra che siamo arrivati ad una terza fase più equilibrata credo che la relazione di Veltroni che pure magari non è condivisibile in tutti i suoi punti sia comunque l'espressione finale di un lavoro che anche il PC ma non soldi ci ha fatto per intenderci meglio i dati del problema e collocarsi al livello come si dice di sfide più avanzate
Però se siamo davvero in una nuova fase sembrerebbe che sia così
Solo pochissimi anni fa mai si sarebbe potuto ascoltare in una convenzione o in un incontro del Partito comunista la richiesta buttata lì a un certo punto da Veltroni
Di creare per creare le condizioni uno slogan che mi ha colpito per una crescita ulteriore degli investimenti pubblicitari mi immagino al netto dell'inflazione un totale rovesciamento rispetto alla Pubblico BIA che anche albergato nel PC dicevo se siamo arrivati a terza fase più equilibrata
Che non ha difficoltà misurarsi col nuovo allora forse val la pena di riprendere alcuni punti il che vorrei fare brevemente sul primo punto oltre a quello prima accennato e quello relativo al rapporto tra la pubblicità e i mezzi bisogna parlarci chiaro tutte le ricerche che vengono fatte diversi istituti mostrano come ormai esista una diffusa accettazione collettiva della pubblicità
Però tutte le ricerche tutte le ricerche serie mostrano anche come c'è una diffusa e non diminuente ostilità collettiva nei confronti della pubblicità e l'esorbitante e della pubblicità inclusiva
Non è giusto segnalare solo una delle due realtà sono entrambe parte della stessa realtà
E attenzione perché il livello di ostilità nei confronti della pubblicità esorbitante inclusiva che è stato tradizionalmente fortissima in questi anni per la televisione sta debordando anche su altri mezzi
Non riguarda il quotidiano a quello che a noi risulta ma riguarda in misura consistente una parte del mondo dei periodici
Meno gli specializzati specie quelli connessi ad ambiti consumo determinati molto però alcuni periodici familiari in parte femminili maschili e così via
La percezione di un iper bombardamento pubblicitario di un affollamento esagerato e anche proprio di inclusività quella che presentano i periodici sono molte pagine affiancate affacciate il collo Nini eccetera eccetera cominciano a essere oggetto di una in sofferenza collettiva allora il problema qual è
Il problema è naturalmente che di questo devono essere consapevoli i soggetti innanzitutto interessati gli utenti pubblicitari le imprese le organizzazioni che investono i professionisti della comunicazione commerciale e così via
Io credo che sia possibile ragionare di nuovo e in maniera seria e non iper ideologica sulla questione dei detti termine magari antipatico diciamo dei saggi di affollamento
Non che non sia stato fatto qualcosa su questo terreno per esempio Lupa
è riuscita a creare delle condizioni di minore affollamento sul mezzo televisivo ma io credo che per il complesso della dei mezzi dunque anche la stampa questo problema vada a posto
Vada posto nell'interesse dei consumatori dei cittadini dei lettori vada posto nell'interesse dei mezzi
Mezzi esorbitante mente carichi di pubblicità nella larga parte dei casi si in fragili score sia in quanto prodotti editoriali perdono di senso e di credibilità sia in quanto Migliaccio ai veicoli di pubblicità
Credo che sia un interesse generale del sistema che su questo maniera pragmatica e consensuale si vada ad una riflessione e ad un'intesa
In quello spirito con quell'approccio di sistema che mi sembrava una delle idee più ricche più nuove almeno per il PC
Dell'approccio di di Veltroni porre questi problemi credo che proprio perché salta superata la seconda fase della demonizzazione non posso più portare a delle critiche di Vetero stalinismo Deeper dirigismo eccetera eccetera per invece che corrisponda degli interessi generali di sistema a partire da quelli degli utenti
I quali hanno tutto l'interesse ad avere un ritorno significativo dei loro investimenti comunicazionali e dunque hanno interesse più di quanto molti no vorrei tutti no ad avere mezzi i quali abbiano una elevata forza propria ed una levata credibilità o almeno questo è possibile sostenere con un approccio professionale
Su questo terreno un'intesa è molto probabilmente urgente non è vero che la pubblicità di per sé danneggia i mezzi in molti casi in realtà ne rende possibile la vita
E fornisce dell'opportunità notevoli anche in termini di libertà al Paese ma oggi è politicamente possibile discutere del quantum e del come
Ciò può essere fatto credo lo ripeto in maniera consensuale
Seppure di un consenso che tenga conto del conflitto degli interessi
Un Paolo con lo stesso approccio credo che si potrebbe affrontare ed è il penultimo punto di questo intervento la questione della corruzione dei mezzi da parte della pubblicità delle relazioni pubbliche eccetera eccetera di cui si è a lungo discusso anche per iniziativa dell'unità
Nelle ultime settimane
Lasciamo stare la questione morale che pure esiste i corrotti e i corruttori corruttori e di corrotti lasciamo stare le questioni attinenti alla diseguale distribuzione del potere
Episodi come quello recentemente indicato manifestamente segnalano
Stiamo alla sostanza sempre nella logica di sistema che veniva richiamato
Io credo che esista la possibilità
Di un approccio consensuale tra editori seri tra concessionari professionali tra giornalisti capaci corrotti tra agenzie capaci di fare il loro mestiere tra utenti che investono in comunicazione commerciale
Nel senso di una tutela consensuale dell'autonomia dei mezzi
Io ho la profonda convinzione che in parte basata anche su interviste fatte frequentemente ad utenti ad Agenzia concessionaria mezzi non solo ai cittadini
Che una esagerato invalida mento dell'autonomia diciamo Editorial giornalistica dei diversi mezzi finisca per essere molto negativo anche per gli investitori pubblicitari uno su Facco dei giornali uno spacco della televisione della radio finisce per invalidare lì anche come canali media dei curatori di pubblicità
Sta diventando una necessità un must come dico americani un dovere un'urgenza assoluta quella di porre il problema dell'autonomia della forza della credibilità dei mezzi non solo perché potrebbe sembrare di parte quasi corporativo
Parlando sempre dei giornalisti che pure sono soggetto determinante ma parlando di tutti i soggetti coinvolti
Comprese le organizzazioni che comunicano le quali intanto in quanto come dire sopra carino con quantitativamente e nel contempo asse eravamo utente nodi a servire in qualche caso capitano i mezzi di comunicazione di massa in realtà fanno dell'operazione di brevissimo termine e non hanno quel respiro di lungo che invece oggi nella terza fase e proponibile l'ultima osservazione
Riguarda una questione specifica che in credo diventerà determinante nei prossimi mesi non i prossimi anni già oggi se ne vedono alcuni segni interessanti ed è quella che attiene alla comunicazione sui consumi
Io credo che qui non siamo ancora arrivati alla terza fase avverto all'interno della sinistra mondo di cui faccio parte ancora il persistere di un atteggiamento schizofrenico
Da parte di membri dell'élite quale di fatto molti di noi sono in questa sala che hanno modelli di consumo più più avanzati e in termini quantitativi medi superiori superiore anche altissimi a volte
Una contraddizione tra questa realtà materiale e sociale e un persistere di stereotipi ideologici
è violentemente anti consumistici
Credo che questa demonizzazione del consumo del tutto contraddittoria con la realtà ai bisogni delle masse della gente compreso relitto comprese noi stessi
Sia molto pericoloso perché in concreto ha portato una conseguenza quella per cui l'informazione sul consumo o viene fatta dalla pubblicità la quale tratto non ha fatto questo compito perché la pubblicità è un atto di tentata vendita che seduce non deve più di tanto informare
Oppure ha demandato questo direttamente alle imprese produttrici e distributrici io a giornalisti cosiddetti specializzati quali notoriamente spesso sono non autonomi per non dire serve io mi chiedo se non valga la pena un po'come si è fatto a proposito dell'informazione economica e finanziaria e cresca una professionalità specifica dei giornalisti quali si occupino anche con una logica giornalistica della dimensione del consumatore che sempre di più è una delle facce solo una ma rilevante
Del poliedro del cittadino moderno di una società più moderne più affluente non demandando alla pubblicità non demandando alle impresa e non demandando a ai redazionali
Un'area importante rilevante da un punto di vista giornalistico che andrebbe manutenuta e tutelata in misura più significativo questo è un promette una soluzione
Più professionalità dei giornalisti più interesse dei mezzi all'area del consumo che è in grado di moralizzare almeno parzialmente un mondo in cui la questione morale si pone fortemente anche di professionalizzare i messaggi
Il la cifra di tutto questo intervento è presto detto grande fiducia nei confronti di un Paese largamente cresciuto e assai più maturo di quanto spesso non si anni ritenere convinzione che oggi il conflitto tra i diversi soggetti resta e per certi versi resta acuto ma può portare a forme di intese a forme consensuali seppure parziali più civili più esplicite non occulte
E la terza idea e questa era un'idea anche di Veltroni e che finalmente fa parte anche questo da terza fase la sul possiamo smettere tutti quanti di credere alla serietà condividendolo o no non importa
Della tesi del libero mercato quello che è avvenuto nel mondo la comunicazione in questi anni mostra con estrema chiarezza
Che il mercato essenziale ma abbandonato a se stesso pende ad auto di volare sì e quindi senza reprime allo va incanalato va normato
Va aiutato ad essere mercato grazie
Prima grazie evidenzia anche per avere iniziato questo ciclo di discussioni in condizioni non non facili e ora la parola ad Arrigo levi
Forse conviene fissare non per le sempre molto conciso amichevolmente conciso ma per per tutti un un
Un elemento un limite di tempo di un quarto d'ora per l'intervento regole
Cercherò di novembre confermare lei Dubini nata sulla mia capacità di essere conciso
Va bene vorrei prima di tutto anch'io ringraziare per l'invito a complimentarmi questa organizzazione che almeno nella fase iniziale di questa mattinata immagine ed ha seguito nel prosieguo della riunione anche richiamato quindi un
Una un gruppo così folto e così rappresentativa di personaggi del mondo dell'informazione di giornalisti anche se poi adesso sono scappati certamente alla ricerca di notizie
Io mi trovo abbastanza in consonanza con quelle che sono state le reazioni istintive di Enrico Finzi di fronte alla relazione di Veltroni una relazione molto bella che ha molti aspetti innovativi importanti e che merita una lettura attenta e una riflessione ulteriore
E che riflette indubbiamente una norma scaltro generale del del Partito comunista mi pare di capire sulla per interpretare i fenomeni in corso nel mondo dell'informazione per interpretarli e per per tradurre questa interpretazione questa comprensione in iniziative politiche in iniziative legislative
Al tempo stesso c'era costantemente molto curiosamente per quanto le cose che diceva Veltroni erano e sono formalmente tutte molto molto giuste molto vere c'era una strana sensazione di disagio di non corrispondenza dell'esperienza
Personale mia o di fruitori o di creatore di informazione con alcune delle cose che hai detto ed è curioso per alcuni da alcuni passaggi che mi sono annotato
In cui mi sembra forse c'era diciamo una certa forzatura della dell'atto formalizzazione delle situazioni che riguarda il mondo dell'informazione per esempio quando non so frasi come la concentrazione del potere informativo raggiunti livelli da Orson Welles
Il potere di acquisire trasferire informazioni si sta concentrando in poche mani
E ancora la giornalisti sempre più lontani dei loro referenti perdita di forza attrattiva e credibilità della professione
Oppure parlando dei dei mezzi televisivi la caccia all'ascolto lo spettatore Massa come principio guida nella informati nella dei dei palinsesti nella creazione l'Auditel come dire dittatore
E ancora l'altro passaggio sempre sulle informazioni la progressiva omogeneizzazione dell'offerta
Un giudizio sui contenitori che pure sono uno dei più originali contributi della televisione italiana al generale strutture dei del delle televisione nel mondo che sono nell'alta nei contenitori in Italia sono proprio il simbolo
Le l'emblema le luogo di incontro sono la piazza del villaggio televisivo italiano sono il segno della della ritrovata unità della Società italiana della dialettica fortissima molto curioso perché contenitori continuerà ad essere criticati ieri peraltro credo curiosamente criticati anche dei giornalisti che si vedono minacciati la loro professionalità degli in Novellini che non hanno la tessera di de della professione dicono come si permettono di fare della della della informazione come si fa o del dibattito
Quando tu parli di progressiva omogeneizzazione trasferta
Oggi per i continuatori della rimozione dei conflitti e la riduzione delle complessità eccetera eccetera belli non sono d'accordo neanche io estinzione ha espresso lo stesso disagio dicendo che tutto questo presupporrebbe l'idea di uno spettatore di un uomo massa cretino mentre è vero il contrario
Cioè le mie inesperienza ripeto di questi venti questi quarant'anni di giornalismo ma di questi ultimi diciamo a venticinque anni di giornalismo in Italia inverte revisione giornali
Sono molto molto molto diverse
Per esempio anche una osservazione di dettaglio come quella di dire che la percentuale dell'informazione dei programmi RAI si è quasi dimezzata
Ma attenzione più cara di metro raddoppiato il numero totale delle ore di trasmissione
E quindi la volume totale dell'informazione che la RAI stessa oggi trasmette è indubbiamente molto molto superiore a quello che trasmetteva dieci o vent'anni fa di questo non c'è dubbio anche perché i pericoli di questa informazione non sono soltanto i telegiornali ma sono per esempio anche tanto
In giustamente criticati contenitori
Per cui la la sensazione se io dovessi dire che cosa e come è cambiato il quadro generale dell'informazione giornalistica o radiotelevisiva in Italia
Nella nell'arco della mia esperienza degli ultimi venti trent'anni ma io direi che ha cresciuto a ha conosciuto una crescita uno sviluppo in espansione un miglioramento quantità coralità attivo e un'espansione quantitativa straordinari
Straordinario se non fosse che sono normali per un Paese che è esso stesso in un in fase di una crescita in un'espansione di una
Ma approfondimento di un miglioramento delle proprie livelli culturali quella proprio livelli di educazione nel i mezzi di te di comunicazione di massa italiani hanno dato un Lallo Ripley flesso in modo concreto e reale quella che è la crescita del Paese su questo non mi sembra che ci siano dei dubbi e perché quando tu dici la l'albero giorni concentrati in poche mani perdendo per i giornali
Marco perché la mia esperienza è così diversa di Aversa probabilmente perché perché la mediazione giornalistica il giornalista come come esponente di quella che è la curiosità lo lo spirito di di di dibattito lo spirito di di dialogo della società italiana ma in fondo ai Comuni non l'uomo che rompe attraverso tutte le banche che uno possa immaginare che gli vengono messe addosso desse Eurotrader certe rappresentazioni della RAI TV è di nuovo io come sapete nuova vissuto nell'uno e nell'altro del privato nel pubblico come giornalista televisiva
Cioè del dramma di esperti rappresentazioni come di un luogo dove soltanto vivono impegneranno il i partiti come ma tutto questo da ai così diverso e poi da quella che è la ricchezza la molteplicità delle informazioni delle delle dei dibattiti che la radiotelevisione italiana ci ha portato per cui c'è questo Ripa invece questo vero scompenso questo questa non corrispondenza del mondo radiotelevisivo il mondo dell'informazione di massa che io conosco
In cui opero in cui lavoro in cui ha lavorato in cui lavorano tante persone che conosco e questa rappresentazione un po'schematica
Perché è questa scompenso non lo so
Pasi che nasca dal mio naturale ottimismo da una via non quindi parte così oppure nasce fondamentalmente dal fatto che la mia è un'esperienza giornalistica di giornalista che ha vissuto in mezzo ad altri giornalisti
Che sarà finì in quale misura i giornalisti al baby ritornando ai tempi del lager dell'associazione dei giornalisti radiotelevisivi di vent'anni fa
Ho sino ad oggi va all'esperienza di direzione di giornale eh uno sano o alle esperienze nuovissime recentissime di mettere in piedi una delle prime nuclei giornalistici delle per le radio televisione privata ognuno sa come circondato da da menti fermi dei giovani Gender io io io mi trovo a sessanta anni
Ad a a guidare giornalisti giovani o concorrere con giornalisti molto giovani e non posso non constatare questa questa ricchezza ecco io da porsi è secondo me la la la quadratura del circolo la sia nel fatto che la Lalla il contributo che il gruppo il mondo dei giornalisti italiani ha dato ebbe venduta contraddice mi e distrugge tutti questi schemi interpretativi basta guardare alla crescita dell'informazione economica in Italia questa ricetta esplosiva negli ultimi dieci anni
Insomma io qui c'è questa questa mancanza di di di soddisfazione e non è vero che che le che nella programmazione delle reti radiotelevisive pubbliche o private
Ci sia una asservimento all'Auditel no non è vero
Non è vero anche perché è vero che si sa benissimo che ci sono degli ascolti di nuovo per il Finzi Lollo lo esponeva dicendo i diversi modi di ascoltare la televisione ognuno di noi si sarà il e coloro che che che fa dei programmi della radio dalla Raiot delle private sanno che ci sono delle zone di ascolto intenso preferenziale sciolto in cui il pubblico si sceglie quello che va a vedere e che non sono qualità quantitativamente piccole per nulla non sono affatto quanti veramente piccolo mio dibattito in cui invito all'onorevole data dalla somma migliore di persone di stare a guardare
E citando vandali che hanno deciso di guardare con particolare programma con un'attenzione molto speciale
Per cui no no io non credo non non non credo che si corra il rischio che spinte che ci sia un peggioramento continuo della della della del livello perché i contenuti no io assisto perciò non è vero il contrario
Questa prima osservazione del faccio ancora un altra osservazione soltanto che ebbe la parte conclusiva
Quella quella delle proposte qui mi sembra che ci sia un movimento verso verso
Un nano
Verso la una visione del futuro del mondo radiotelevisivo in particolare che che è molto importante ed è più importante forse in movimento che non i punti d'arrivo di questa particolare dall'azione che è ricca di spunti interessanti ma che forse propone più domande di quante non ne di quanta fra risposte
Io non credo ci sia dubbio che fra vent'anni nel mondo della RAI la struttura radiotelevisivi in Italia sarà molto molto più diversa da quella attuale di quelli che ciascuno di noi posso immaginare ci sarà una una rottura di dighe una serie di aperture ci sono evoluzioni tecnologiche rapidissime c'è una crescita un allargamento del mercato
Ora penso che se si dice è come dice
E mi piace l'espressione del disarmo bilanciato e controllato di Veltroni meno monopolio privato di Berlusconi più funzione pubblica per la RAI
Io credo che dal se si parte da questo punto di vista bisogna andare più avanti soprattutto se si ha chiara l'idea che il monopolio radiotelevisivo un'anomalia nel quadro di come dovrebbe essere la gestione dei mezzi d'informazione in una società democratica moderna ricca fluente come la nostra
La la vera struttura dei mezzi d'informazione e quella pluralistica e questa la struttura che corrisponde di di giornalismo televisivo quello che sia che corrisponde di più alle necessità di una società diversificata pluralista dialogante a come la nostra
E ai giornali non si sa non si deve chiedere di dire la verità si deve chiedere di essere molti questa la regola fissa e questo vale anche per la televisione il monopolio radiotelevisivo si giustifica
Come un fatto storicamente molto ben delimitato in un'epoca in cui c'erano delle ragioni tecniche che impedivano la pluralità
Di fonti d'informazione debiti di emissione radio televisiva e in fase di monopolio accerto che è l'unica regola che può giustificare la presenza del pubblico nel settore dell'informazione ma non appena viene meno a questa regolata non c'è più nessuna regola che giustifichi il predominio la centralità come dice ancora tu io non sono d'accordo e lo dice anche Enrico Manca ma non sono d'accordo sulla centralità del pubblico nel campo della radiotelevisione non vedo perché non tutta l'esperienza di e di e di e di di duecento anni di società di Makram democratiche dice che non c'è democrazia dove c'è potere pubblico sui mezzi d'informazione e che cedono più democrazia sono laddove questo potere non esisto dove c'è la pluralità
Io ho fatto della monopolio pubblico dei mezzi di Ida radiotelevisivi che in fase di erosione in tutti i paesi in cui è stato hai hai hai resistito
Comunque è un'anomalia storica è un'anomalia storica destinata a scomparire noi siamo in una fase di passaggio di passaggio dal monopolio a una fase di oligopolio da e da questa si diranno delle fasi diverse
Come agevolare questo trasferimento beh credo che bisogna andare più avanti di quanto
Veltroni vada
Nella definirei i compiti e espansivo da lasciare al pubblico
Credo che bisogna avere molto più coraggio nel dire che se questo spazio non viene ristretto non ci sarà spazio per una pluralità vera di fonti per un periodo di tempo abbastanza a lungo tutte le fonti di di di informazione diversificate private
E che la riduzione dello spazio può voler dire cose diverse può voler dire la riduzione della
Della nel flusso pubblicitario di reddito pubblicitario per esempio fino ad abolirlo basterebbe abolire la la bolla l'allarme flusso pubblicitario alla RAI
Titolo per lasciare più spazio a una pluralità di fonti d'informazione televisiva su questo non c'è dubbio e non c'è nulla al mondo che dica che la RAI debba vivere di quadri però l'etica debba vivere dicano di pubblicità tutti gli altri sono dei tabù che non hanno nessuna ragione di essere lasciati
Due al di fuori dalla discussione
Nel Lazio e si vuole veramente agevolare facilitare questa espansione di una pluralità di fonti
Tel radiotelevisive mi dispiace ma non si può sfuggire e implicitamente cioè beninteso nella tua relazione questo concetto non si può non sfuggirà la necessità di una delimitazione molto più rigida e molto più ristretta degli spazi
Del
Della della RAI della RAI TV del del pubblico
Altrimenti è seduta non è
Si finisce per creare con la centralità con la quell'al centro di di tutto questo panorama se si mette inglese toglie la la la la RAI TV nelle dimensioni attuali non si lascia spazio del Rosina c'era spazio per un periodo di tempo abbastanza lungo
Ha un'autentica Flora pluralità di altre fonti questo mi sembra un punto sul quale se incomincia soltanto adesso riflettere tra l'altro questa riflessione che tu fai che coltivano implicitamente
Tu hai detto più privato e meno pubblico implicitamente alla vetta né questa cosa altri lo dicono molto di meno fra parentesi degli stessi partitini di col Governo
Così mi sono molto molto più riluttanti a rimettere in discussione l'immenso spazio che viene lasciato alla RAI TV io credo che questo onestamente credo che ci ritroveremo tutti lega cominciava dei giornalisti radiotelevisivi xenofobo e non c'è dubbio che avere la possibilità di scegliere tra diversi forni come dice allora che il presidente incaricato mi pare che sia una delle sue espressioni poter scegliere tra vari forni da eh più forme ci sono meglio è
Questo credo che sia una condizione di normalità per un giornalista di poter scegliere tra vari forni
E più forme ci sono il pio più utile penso che un giornalista debba essere contento
Per cui non è per spirito antiorario pilota derisioni private
Ma che se vogliamo passare dal molo parla l'oligopolio dalle oligopolio a un'autentica pluralità bisogna ridurre inevitabilmente la centralità del mezzo di informazione pubblico radiotelevisivo questo per me
è una cosa che non vedo come si possa negato
Grazie non ho altro da aggiungere
Ha la parola
La parola Stefano Rodotà
Segue Maurizio
è una condizione comunque di quasi tutti i Paesi quella della difficoltà
Di seguire
I ritmi del progresso tecnologico con strumenti adeguati
Di controllo sociale
Questo vale per la comunicazione questo vale
Per l'applicazione nei diversi settori delle tecnologie informatiche e telematiche e questo vale di fronte a fatti tecnologici diversi come quelli che ci arrivano dall'ingegneria genetica questo vale sicuramente nel villaggio di vetro
Ma mai come in Italia questa difficoltà e questo scarto è tanto evidente
E quando si parla di società dell'informazione da noi più che altrove
Più che è di consapevole valutazione del senso di questa espressione sia spesso la sensazione che ci sia abbandoni non si sa se fiduciosa mente ho fatta listi chiaramente a una sorta di deriva la società dell'informazione e la nostra realtà io oggi
I lavoratori dell'informazione crescono ogni giorno leggiamo i dati statistici le ultime elaborazioni ce li danno al quarantasette per cento degli occupati negli Stati Uniti
E nel quarantatré per cento nell'area dei paesi più industrializzati dovranno ben e dunque altro non ci sarebbe da fare che seguirla questa deriva
Ma il discorso sulla società dell'informazione probabilmente meno meccanico di quanto si finisca col farlo apparire la stessa espressione società dell'informazione
Che
Presentata come una disse descrizione del fenomeno
Poi finisce con l'essere adoperata come una sorta di indicazione prescrittiva la società dell'informazione ecco sì e non può essere altrimenti ecco questo modo di intendere
Il futuro che già stiamo vivendo non è più adeguato ai problemi che abbiamo di fronte credo che la relazione di Veltroni lo abbia dimostrato molto limpidamente ma lo dice anche un'espressione che comincia addivenire corrente in un paese come gli Stati Uniti dove quando si parla del problema della comunicazione al termine società dell'informazione comincia a essere sostituito il termine società del primo emendamento
Che vuol dire una cosa molto semplice
Invece necessità di rischi ridere pezzi importanti dell'intero sistema politico istituzionale tenendo presente il cambiamento introdotto volente o nolente all'interno di essa dalla novità dal sistema dell'informazione
Il primo emendamento per intenderci è quello che al suo interno
Il riconoscimento pieno della libertà di pensiero e di espressione
Cioè a cui ci troviamo di fronte dunque non è un piccolo problema non è la necessità di far seguire al progresso tecnico una disciplina di settore adeguato
Bene o male piaccia o non piaccia a riscrivere forse il capitolo più importante
Del nostro sistema istituzionale il punto cioè dove informazione democrazia si congiungono
In realtà oggi le mie citazioni sono obbligate il palese di riferimento e necessariamente gli Stati Uniti lì questi fenomeni hanno il massimo di espansione ricevono il massimo di attenzione ma lui ormai più di uno e non solo tra gli studiosi al posto della espressione diritto di informazione sostituisce l'espressione e diritto alla democrazia dunque è inscindibile la riscrittura
Di un
Serie di principi costituzionali e di una disciplina adeguata dal problema della democrazia
Noi oggi non abbiamo un assetto istituzionale non solo che abbia tenuto il passo con l'irrompere delle novità tecnologiche ma che neppure si è posto il problema
Io vorrei dire come unico appunto di riferimento per intenderci del Parlamento italiano
Dell'Italia quinto Paese industriale del mondo è l'unico tra i Paesi dell'Occidente che non abbia fatto il dibattito su questi problemi
La struttura
Ufficiali italiane che inondano le caselle dei parlamentari con volumi in carta patinata su ciascun viaggio del Presidente del Consiglio Robbie correggi strambo del dato di fatto
Non ci hanno fornito un rapporto serio su queste materie
Se oggi noi guardiamo cioè colossale
La biblioteca prodotta dalla documentazione Frances se noi guardiamo alla imponente documentazione che ci viene da trenta vent'anni Vikings dal Congresso degli Stati Uniti
Che cosa restituisce ogni anno di documentazione e di riflessione
Il materiale prodotto dai cosiddetti commissaria intatti federali o dei lender nella Germania federale misuriamo la distanza tra la scarsa riflessione su questi problemi e l'imponenza dei problemi che devono essere affrontate
Dunque società del primo emendamento
Perché il problema è appunto questo avere una disciplina della circolazione delle informazioni capace non solo di non deprimere la libertà di espressione
E di parola ma di garantire il processo della democrazia rappresentativa attraverso all'opinione pubblica adeguatamente informato
E il problema ormai data la pervasività dei processi informativi e delle tecniche che li sostengono non è più neppure riducibile alla sola sfera della politica invade evidentemente
Il
Per il regno centrale della tutela della vita privata perché qui la metafora della trasparenza e l'immagine del vetro si rovescia
Il villaggio di voi però è una acquisizione di democrazia mal mamma di vetro o secondo un'altra
Indagine frequentemente adoperata e a suo modo il simbolo della oppressione e dunque non solo la sfera politica ma la sfera privata non solo la sfera della comunicazione istituzionale ma anche la sfera della negoziazione
Oggi il problema dei diritti di informazione è il punto chiave della contrattazione sindacale il problema della informazione del consumatore e punto chiave del suo potere di negoziazione sul mercato
Dunque largo il problema della
Circolazione delle informazioni non è poca cosa
Anzi oggi il tasso di democrazia in un sistema probabilmente ha il suo migliore misuratore il flusso di informazioni rilevanti che circolano liberamente al suo interno
è
è condizionato dall'area dei soggetti che possono accedere a queste informazioni queste sono oggi possibili maniere di definire di individuare il grado di democrazia all'interno di un sistema peraltro e e quindi nella recente conferenza sull'energia a questo punto non è stato neppure sfiorato quando in Francia all'indomani del l'incidente di Cernobyl integralmente bloccata la circolazione delle informazioni sulla ricaduta radioattiva
In quel Paese sia avvenuto e questo ha costituito oggetto di vigorosa discussione
è polemica un minimo dubbio avvicinamento della Francia
Quando è gestione istituzionale
Ai Paesi autoritari o totalitari tanto che in questo momento c'è una faticosa rincorsa per recuperare questo incidente tra virgolette si propone una legge in materia addirittura sono assumi imitare il le informazioni relative al grado di radioattività delle diverse regioni della Francia ma dunque il problema della disciplina della circolazione delle informazioni oggi un punto chiaro per noi
Tradurre in termini istituzionali e non linguistici la società del primo emendamento significa partire dall'articolo ventuno della Costituzione ha ragione Veltroni non basta lecco non basta scrivere
Di un diritto a se poi le condizioni materiali lascia votato nell'America locali ce l'hanno in ogni momento
Ma oggi il punto è proprio quello di riformulare globalmente una strategia istituzionale perché poi i riferimenti di Veltroni erano per esempio la legislazione antitrust
Ma la legislazione antitrust ha bisogno di una riformulazione di principi noi non possiamo lasciare l'articolo ventuno non invecchiato per insipienza di chi lo ha scritto Iman invecchiato come si dice di altre norme costituzionali da abbandonare sostituire quel principio opposto Maggi da rinvigorire nella sua ispirazione originale
Ma ne abbiamo molto discusso una proposta io di riformando l'articolo ventuno pronta dal tempo della non felicissima esperienza della commissione Bozzi abbiamo atteso questa conferenza le presenteremo subito si articola in quattro punti
Che io riferisco molto brevemente perché danno il senso anche del cambiamento di marcia su questo terreno
Anzitutto all'affermazione piena del diritto non tanto della libertà di informazione geneticamente
Ride riproposta ma il diritto di cercate raccogliere ricevere diffondere informazioni
Questa non è soltanto un'affermazione verbale perché questo per esempio significa cambiamento fondamentale dei principi che reggono il rapporto tra i cittadini e le strutture pubbliche per ciò che riguarda l'informazione
Perché oggi il presupposto è scritto implicito è l'anno non accessibilità delle informazioni
Ci sia una nana normali segreto
Mentre qui il processo è completamente invertito il diritto di di sceneggiare le informazioni
Raccoglierle e diffondere secondo punto il problema delle raccolte dei dati
Il problema è quello della riservatezza ma non solo quello della riservatezza è quello
In primo luogo
Della necessità di non adoperare le grandi raccolte di informazioni pubbliche attenzione private
Qui l'interlocutore del cittadino non è soltanto la struttura pubblica sono anche i grandi signori della informazione privata che gestiscono vuoto di informazione personale assolutamente sbalorditivo e ci sono agenzie finanziarie in Italia che hanno transazioni annuali di che arrivano a trattare diecina di milioni di informazioni e le fanno circolare sul circuito internazionale ci sono agenzia di raccolta di informazioni italiane e ora ormai collegate con il fare un'agenzia d'informazioni straniere
Che fanno circolare dossier sui cittadini sul filo della circolazione internazionale quindi questo è un punto estremamente importante
Non si tratta tanto di dipendere da un'astratta hub Angioletta privacy individuale ma di salvaguardare il cittadino
Rispetto a diritti fondamentali il valore dell'eguaglianza il diritto di non essere discriminato in base alle informazioni raccolte il rischio e mi scuso dell'estrema sinteticità con cui prospetta questi problemi il rischio di essere giudicato sulla base di stereotipi
Sociali che poi vengono in qualche misura gestiti con freddezza formalistica attraverso gli strumenti nell'elaborazione automatica delle informazioni ecco un secondo passaggio essenziale un terzo il diritto è la parità costituzionale di accesso dei soggetti istituzionali alle informazioni oggi abbiamo una straordinaria simmetria di potere
Il Parlamento accesso sia innovare un decimo delle informazioni alle quali ha accesso del Governo questo determina nell'esercizio delle funzioni istituzionali a simmetria fortissime la stessa possibilità di controllo o di progettazione del parla del parlamento straordinariamente squilibrata rispetto al governo
L'iniziativa legislativa formalmente riconosciuta al Governo e al parlamentare significa cose completamente diverse a seconda della disponibilità di informazioni in materia
Ultimo punto quello relativo alla al pluralismo informativo e dunque alle norme relative alla proprietà dei mezzi e all'accesso in fasi particolari come quelle elettorali
Dei gruppi organizzati al sistema delle comunicazioni dunque una riscrittura dell'articolo quaranta ventuno su questa base è non è la indicazione di un programma futuro è la indicazione di un prodotto che metteremo immediatamente in circolazione sul versante dei diritti del cittadino questo significa molte cose
Significa avviare concretamente la struttura azionari quel diritto di sapere che oggi costituisce un passaggio essenziali per regolare il circuito informativo secco
Introduce un elemento sul quale vale la pena di riflettere
In occasione di una controversia su un censimento in Germania tre anni fa l'appeal
L'equivalente della nostra corte costituzionale ha affermato un diritto alla autodeterminazione informativa dei cittadini
In questo modo revocando quello che io chiamerei la patente indiscriminata di raccolta che negli Stati tradizionali
Strutture pubbliche Grandis in strutture private avevano nei confronti del cittadino oggi in Italia
Chiunque apra raccogliere far circolare
Sul conto di non importa chi tutte le informazioni che e che vuole senza nessun vincolo se non quelli derivanti dalle leggi penali o dai vincoli relativi al segreto che riguardano determinate categorie di soggetti peraltro tranquillamente viola quel discorso e sul diritto alla autodeterminazione informativa introduce la maniera più corretta di impostare oggi lo stesso problema della riservatezza privacy chiamatelo come volete
Che è anzitutto il diritto del cittadino di mantenere il controllo sulle informazioni che lo riguardano la corte ad altri nel senso che nel momento in cui qualcuno raccoglie informazioni sul mio conto io non mi sono spogliato
Di qualcosa che altri popoli amministrare come meglio crede io ho diritto di controllare il lusso che di queste informazioni che mi riguardano viene fatte e badate
Qui vedete immediatamente come la dimensione individualistica del diritto viene superato
Perché sciolti è nell'interesse del cittadino diventa poi strumento di controllo
Dei soggetti pubblici o privati che gestiscono queste informazioni
Se io ho diritto di sapere come sono trattate le informazioni in diretta degli altri contribuenti da parte dell'amministrazione fiscale
Io controllo dello strumento a forte di controllo relativa all'equità fiscale interna a quel determinato sistema
Certo poi c'è anche un aspetto di riservatezza che io definirei
Parlando di regole della circolazione delle informazioni come diritto di interrompere il flusso informativo cioè alcune informazioni e non possono essere raccolte o non possono essere fatte circolare una volta racconta e non possono essere fatte conoscere a determinati soggetti questo è il problema classico della riservatezza che mantiene una sua forza ancora oggi e ha bisogno qui e ci tornerò tra un momento di una disciplina ad hoc assente tradizionalmente perché di questo diritto che era classificato tra i diritti dall'età dell'oro della borghesia
La borghesia italiana non è stata mai capace di dotarsi e c'è uno dei tanti paradossi
La prima volta in quella riservatezza viene affermata a livello legislativo nel nostro sistema e nello Statuto dei lavoratori del mille novecento settanta
Dunque il primo problema è quello di affidare la circolazione dell'informazione a una serie di soggetti eccola il senso della previsione costituzionale che interagiscono che si controllano reciprocamente io raccolgo le informazioni ma da quel momento in poi devo essere soggetto al controllo dei soggetti ai quali le informazioni si riferiscono
E qui
E necessario discutendo di circolazione delle informazioni di conoscenza di diritto di sapere fare un passo oltre quello che uno dei grandi e sacrosanti i luoghi comuni di questa discussione che viene solitamente enunciato ricorrendo al
Formula molto sintetica di il Luigi Einaudi conoscere per deliberare non basta più
Avere questo punto di riferimento conoscere per deliberare è il punto terminale di un processo informativo che ha finalità molto più articolato
Io direi anzitutto a conoscere per negoziare
Conoscere per controllare
Conoscere per riproporre
Conoscere per partecipare e infine conoscere per deliberare molto sinteticamente qualche indicazione solo per capirci sul senso che attribuisco a queste varie fasi a ciascuna delle quali ecco quello che io vorrei dire corrisponde nel lavoro che stiamo facendo un'elaborazione di proposte puntuali non costrittive attenzione questa non solo proposte che cercano di mettere a qualcuno lacci o lacciuoli sono proposte che tendono invece a far sì che più soggetti abbiano voce in capitolo per ciò che riguarda la circolazione delle informazioni
E certo anche lacci e laccioli ma se io raccolgo informazioni personali le persone con volte in queste operazioni perbacco sembrano anche avere la possibilità di farsi sentire la loro voce conoscere per negoziale
Non ha bisogno di fare riferimenti troppo raffinati agli economisti che hanno studiato i costi di transazione per sapere che i costi di informazione fanno la differenza per ciò che riguarda il potere contrattuale
E infatti nel conflitto sociale una delle regole essere una parte che dispone di più informazioni dove c'è tra l'altro i diritti di informazione previsti nei contratti collettivi diritti disinformazione previsti in una serie di strumenti dai tecnologi dare agreements difficili diffusi
In tutto il mondo alla luogo in Francia il nostro protocollo ieri mettere i sindacati in condizione di essere informati sull'entità la qualità dell'innovazione tecnologica per poterla contratta
Perché altrimenti ci sono due soggetti imposizione contrattuale assolutamente sperequata
Come allora si può riprendere questo disegno quest'operazione sociale sul piano dell'informazione delle comunicazioni
Come in sostanza il settore informativo è specchio da quel punto della grande operazione della valorizzazione del lavoro in tutte le sue specificazioni nella società in trasformazione
Del rilancio del valore del solidarismo ed eguaglianza e della lotta contro l'emarginazione e contro le nuove povertà sociale
Un esempio per spiegarci
Metalmeccanici e lavoratore della scuola
Due categorie di pari peso numerico oltre un milione e mezzo di lavoratori in uno dei due settori Yuri che sono alla base della produzione della ricchezza materiale
Gli altri destinatari destinati alla formazione e alla riproduzione sociale della forza lavoro oltre che della cultura due settori di lavoratori che hanno saldi collegamenti culturali nella società
Ebbene in questi mesi nei giornali e nelle radio televisioni quale peso diverso hanno assunto le ricette con tanto vale di queste catene due categorie
Qual è contributo
Alla reale comprensione dei contenuti dei risultati contrattuali è stato fatto avere agli interessati dei media
Quali gli organi militari sono stati messi in luce quali l'intreccio di destini sociali fra il lavoro sapere sono stati descritti nei media e posti all'attenzione dell'opinione pubblica niente di tutto questo è accaduto in questi mesi e passata
Diciamolo apertamente con estrema franchezza anche sui mezzi di informazione e di comunicazione democratica una concessione diversa del valore del lavoro e in definitiva una marginalità complessiva della funzione sociale del lavoro e soprattutto del lavoro produttivo operaio
Ma anche se si pensa al mondo dell'imprenditorialità agli artigiani e ai grandi imprenditori durare che pure oggi si equivalgono
Se li esaminiamo come livelli assoluti Yasha ardimento e per l'occupazione cioè di produzione di ricchezza
Qual è il peso relativo che si assumono nell'informazione
Che quadrato di potere e di democrazia sita riguardando l'intervento imprenditoriale
Ciò che prevale negli albi d'informazione è la centralità della grande impresa come sede delle scelte economiche o finanziarie politiche o di potere cioè pesa il potere e la concentrazione economica e finanziaria e nuova realtà del Paese anche quando la più vivace come quello artigianale sia per l'occupazione che la produzione di reddito
E la comprensione la compressione in altre parole del significato economico nonché democratico in questo caso dell'imprenditorialità diffusa
Ma anche qui non si dà forse un quadro distorto della situazione
è chiaro allora a nostro parere
Che si tratta di ricomprendere nella nozione di diritto all'idea di informazione la definizione di nuove regole del gioco dentro un quadro riformatore
Ma sono regole che devono investire signora configurazione degli assetti proprietari
Che nel mercato dell'informazione e delle comunicazioni sia la definizione delle forme di controllo sociale sulla produzione e sul consumo di informazione e della comunicazione di massa sapendo che oggi vi è una grande differenza nella capacità di produrre informazione
E nel sostenerla finanziariamente in particolare
Per quanto concerne l'informazione economica e sociale
è stato detto giustamente che non tutto è affidabile al mercato nel settore dei media
E che si può ipotizzare un allargamento delle funzioni dello stato sociale nel campo dell'informazione certo e dobbiamo farlo poiché qui si tratta di affermare nuove di riutilizzo di cittadinanza
Nel terreno delle informazioni e delle comunicazioni
Dobbiamo sviluppare come è stato detto uno stato sociale capace di intervenire con le leggi gli organismi istituzionali e gli incentivi economici per sviluppare il pluralismo la produzione la circolazione delle idee e per impedire la colonizzazione culturale e tecnologica del Paese
Ma insieme ma insieme a ciò
Riteniamo giusto l'esigenza di definire una normativa antimonopolistica
E in un regime di incentivazione di piccolo e medio iniziative editoriali radiotelevisive e ciò per stabilire un equilibrio all'interno del mercato della produzione dell'informazione così come riteniamo interessante la proposta che è stata formulata dalla costituzione di un'alta autorità che svolga una funzione simile
Ad una condizione delle informazioni
Ma noi riteniamo che l'affermazione del diritto all'informazione di passi come è stato proposto attraverso la costituzione di organismi collettivi che siano messi in grado di far valere le esigenze dei cittadini ma anche le loro
Associazioni sociali a partire dal sindacato
Quindi strumenti di controllo sociale capace di assicurare trasparenza dei processi decisioni di chi progetta informazione e la comunicazione perché viene compiuto l'operazione di produzione dell'informazione
Come la produce la commercializzato
Avendo coscienza che da ciò dipende una capacità di sviluppo e garanzia della democrazia e della vita per quanto riguarda il sindacato
Insomma abbiamo necessità di affermare un controllo sociale sulla produzione e sul consumo delle informazioni e della comunicazione
E abbiamo necessità di tutelare questo diritto al controllo sociale attraverso una carta dei diritti dell'informazione e alla comunicazione certo non solo siamo d'accordo che è necessario evitare discipline che di nuovo sui divieti e si configurino soltanto come tutela del del consumatore anzi a questo riguardo dobbiamo batterci contro tali forme ma dobbiamo avere la capacità di conquistare una normativa e delle regole che rendano incisivo il controllo sociale
Proprio per la rilevanza e per la preminenza sociale e per il potere immenso che si concentra nella sfera della produzione
Dell'informazione e della comunicazione che assume i connotati di una pervasività globale del fenomeno sociale delle formazioni di massa vorrei concludendo
Infine fare alcune considerazioni a riguardo della RAI TV e nata la funzione grande svolta da questa struttura portante della produzione dell'informazione e della comunicazione ma proprio l'esistenza di questa funzione rende ancor più necessario che il sindacato
Qualifiche meglio i suoi interventi nei progetti e processi di produzione e con più efficacia nella produzione e organizzazione del lavoro
Come sapete le confederazioni sindacali hanno negoziato con Larry
E l'Inter si norme e procedure il cosiddetto protocollo ieri che aprono la possibilità di sperimentare le capacità del sindacato di intervenire sul piano progettuale nelle imprese industriali obiettivo contenuti questi che costituiscono uno dei punti più significativi della piattaforma contrattuale dei lavoratori della RAI TV
Per il rinnovo del contratto certo
Le procedure previste nel protocollo ieri non investono l'area degli interessi di controllo sociale e sulla produzione radiotelevisiva che vanno al di là della rappresentanza sociale del sindacato ma dobbiamo rilevare
Il ritardo del complesso del movimento sindacale
Che segnalava la insufficienza culturale
E di elaborazione tecnica di intervento sulle innovazioni tecniche
E anche nella tecnico organizzativo all'interno del sistema informativo e quindi anche all'interno della RAI TV
Diciamo cioè malgrado lo sforzo che via via ha fatto
E stanno compiendo l'organizzazioni confetto di categoria confederali
Che sono interessati a questo settore ma se non si sperimentano a nostro parere
E non si riscoprono le potenzialità ma anche i limiti del protocollo di relazioni industriali
Come quello di ieri come è possibile superarlo come è possibile individuare obiettivi di controllo sociale più stringenti e qualificati
La RAI e l'azienda principe telecomunicazioni nel nostro Paese ma proprio per questo deve essere un'azienda particolare
Nel senso che la sua capacità di essere specifica
Con la composizione della società non può e non deve tradursi nella riproduzione al suo interno della sfaccettatura e del pluralismo sociale
Ossia la Rai non può essere un mondo altro sufficiente esami rappresentativo perché questo fatto la espone
Come avviene attualmente all'incursione Pennywise prevaricatrice della lottizzazione
Il problema per la RAI a nostro parere e di come essa ed entra in rapporto anche il rapporto di produzione come la complessità sociale non solo quella che riguarda i lavoratori ma anche dal mondo imprenditoriale
Che prima tentato appunto di descrivere ossia come si fa realmente mezzo di comunicazioni tra le varie forme in cui si organizza e si esprime la nostra società
Quello cioè aiutare a togliere a produrre a trasmettere la comunicazione da parte dei vari soggetti sociali in altre parole con me sa produrre cultura sociale allora
I concretissimi mezzi di produzione di questa azienda devono prevedere ampie forme di integrazione produttiva
Di sostegno alla ricerca e alla produzione di informazione da parte dei vari soggetti sociali anche attraverso la mediazione delle istituzioni culturali scientifica e artistiche
Ma ciò che abbiamo detto per la RAI
Non è forse necessario stand-alone anche a regime delle radio e televisioni private attraverso appunto la definizione delle norme della Carta dei diritti dell'informazione noi riteniamo di sì
Ma non può essere questo è un altro elemento che vogliamo sottolineare il terreno di un confronto con i lavoratori di queste aziende
Fra il sindacato e alle associazioni professionali che rappresentano questi lavoratori
Ad esempio i giornalisti ed altri e definire vorrei vorrei e rapporti di collaborazione solidale fra sindacato e queste organizzazioni e questo modello non può estendersi anche al resto del mondo dei lavoratori altamente professionalizzati
Addetti alla produzione dell'informazione e della comunicazione della stampa e dell'editoria ma questo richiede e vado veramente a concludere
Una grande capacità propositiva e progettuale dell'intero movimento sindacale cioè
Una vera e propria rivoluzione quel tubo culturale del soggetto sindacato noi riteniamo che questo sia
Un campo di ricerche e costituisca un obiettivo politico e sociale realizzabile come contributo grande all'affermazione del diritto all'informazione che
Come ormai è evidente uno dei punti nodali dello scontro politico e sociale che si è aperto per una nuova fase di sviluppo della democrazia del nostro paese grazie per l'attenzione
Ringraziamo Antonio Pizzinato i lavori si interrompono e riprenderanno alle ore quindici e trenta grazie
La convenzione
Vi annuncio subito che ci sono già moltissimi iscritti a parlare per cui sarebbe bene che che interviene est si limitasse all'intervento di dieci minuti massimo un quarto d'ora ripeto perché sono già moltissimi iscritti a parlare
I primi a prendere la parola e Giorgio Visentini presidente dell'Abacus si prepari Massimo Felisatti sceneggiatore
Ecco vorrei subito precisare che io intervengo a questa Convenzione del Partito comunista
Come presidente dell'Associazione italiana dei tecnici pubblicitari in questa qualità
Desidero esprimere al convegno alla convenzione il vivo interesse degli oltre mille settecento tecnici e professionisti pubblicitari rappresentati dall'associazione
Per i temi che qui vengono affrontati in questi giorni
Al centro del sistema delle comunicazioni
Al centro del villaggio di recupero con me l'ha detto definito con un accanito e seccata espressione Corbaccio Diana oggi di moda emivalvola anche domande
Ci sono ovviamente i mezzi di comunicazione di massa on assumiti ai giornali le riviste alla radio la televisione e con essi gli addetti ai lavori i giornalisti
Importanti innovazioni tecnologiche sono in corso e stanno trasformando questo sistema delle comunicazioni di massa un quadro sintetico ed efficace nello stato della destra tracciata nella relazione di apertura
Di fatto stiamo entrati se i giallorossi hanno oggi nell'ottica dell'informazione ma siamo ancora lontani da ogni
Io credo
Dal Polo figurarci profondi cambiamenti nel modo di vivere e di favorire l'interrogazione e il flusso crescente delle comunicazioni audiovisive nella detta nell'ambito di quella che sarà la società telematica
Sul piano legislativo che dovrebbe sempre anticipare la diffusione di un fenomeno a livello di massa accusiamo un ritardo addirittura generazionale
Ma al di là di questi fattori strutturali
Vi è un altro fattore di cambiamento molto importante la presenza oggi in prima persona come operatore sullo scenario delle comunicazioni di massa dell'impresa
Intesa qui come centro di produzione ed erogazione di beni e servizi quindi sia sotto forma di azienda privata che sotto forma di ente pubblico
Per comunicare con il mercato con i consumatori con i cittadini l'impresa si è avvalsa fino a ieri di canali distinti la pubblicità e le pubbliche relazioni fondamentalmente neppure comunicanti fra loro
Con la pubblicità l'impresa si rivolgeva al consumatore per proporgli il proprio prodotto
Con le relazioni pubbliche l'impresa si rivolgeva al cittadino e dalle istituzioni per valorizzare il suo ruolo nella società civile
Questo in termini estremamente schematici ovviamente
Oggi
E sempre più domani a mio avviso in modo irreversibile l'impresa si sforzò era di coordinare e di tendere sempre più rari unire queste due forme di comunicazione in una unità di comunicazione d'impresa
E convinzioni abbastanza diffusa io credo ha fra gli addetti ai lavori
Che dopo il congresso della pubblicità ad ottobre scorso il prossimo con ingresso al convegno dovrà riunire a confronto tutti gli operatori della comunicazione d'impresa
Già oggi del resto occorre ricordare che accanto ai quattro mila cinquecento miliardi di cui si parla molto di spesa pubblicitaria sui mezzi che poi sono sei mila miliardi
Di se si sommano le spese di produzione altrettanti e forse più vanno in altre forme di comunicazione d'impresa dalle promozioni fino alle sponsorizzazioni e alle pubbliche relazioni
E pertanto naturale e non non non deve essere a mio avviso è fonte di scandalo
Che il mercato della comunicazione di massa diventa sempre più presente
In forme di comunicazione integrata d'impresa di volta in volta con messaggi pubblicitari con azioni promozionali con l'attività di pubbliche relazioni con la sponsorizzazione di attività di spettacolo culturali e sportive
Noi e possibile pretendere del credo che non lo si voglia dall'impresa
Una comunicazione senza obiettivi occorre obiettivi che non siano quelli di creare un'immagine positiva di sé e dei suoi prodotti o servizi e quindi di conquistare
Nuovi consumatori
Occorre allora per scioglie il Nord o di cui si è parlato ampiamente anche in numerosi interventi di stamattina
Circa il diritto all'informazione per tutti occorre allora intervenire nel modo di vedere a livello della distinzione dei ruoli fra gli addetti alle comunicazioni i giornalisti perché cui schiena Tiso gli uomini delle pubbliche relazioni gli uomini della pubblicità
Ogni categoria si deve dare un Codice di etica professionale una serie di norme deontologiche euro vigoroso il sistema di controllo e dicevo misura
I pubblicitari si sono dati un codice di lealtà pubblicitaria esiste un comitato di accertamento ed un Giurì e un sistema funzionante con venti anni di attività alle spalle
Certo e ulteriormente presto perfettibile nella prassi
Fino ad oggi sono state soprattutto le aziende e gli addetti ai lavori l'organizzazione pubblicitaria da dire il al comitato di accertamento per invocare il rispetto della lealtà pubblicitaria
Cioè dalla leader della leale concorrenza
E purtroppo può condotto a mio modo di vedere
Che qualsiasi consumatore attuata rivolgersi al Comitato di accertamento per eccepire sulla veridicità l'onestà o la trasparenza di un messaggio pubblicitario
Io penso che nell'interesse della pubblicità si possa e si debba fare di più in questa direzione
La proposta di legge prodotta
Sulla pubblici normativa pubblicitario è stata giudicata da molti professionisti e tecnici della pubblicità interessante rispetto ad altre precedenti
Ed aperta su molti problemi
Mi permetto di invitare il Partito Comunista che se ne è fatto promotore
A rivedere le scelte fatte dalla proposta di legge in materia di controllo del messaggio pubblicitario
E Italia eccepire l'istituto dell'autodisciplina almeno a livello di giudizio di prima istanza
Per i motivi che per ordine di tempo qui non vorrei tornare ad esplicitare
Ma motivi di tempestività di intervento
E chiarendo per motivi che vadano incoraggiati respinti e sostenuti di autodisciplina ingenue nel ruolo delle professioni
I pubblicitari oggi si apprestano a presentare ai partiti politici e dal ministero competente
Dell'industria commercio artigianato una proposta di legge riportare il riconoscimento di un albo per nazionale dei pubblicitari che è stata elaborata dalla nostra associazione
A tutti i partiti noi chiederemo di riflettere sull'importanza di questo riconoscimento
Non si tratta di creare ordini chiusi o privilegiati la pubblicità alla professione giovane che deve restare aperti a tutti ma il cui esercizio richiede un minimo di garanzia professionali
Il miglior controllo le migliori garanzie sulla
In trasparenza la lealtà e la veridicità del messaggio pubblicitario io credo si ottengano attraverso una garanzia della fonte di chi elabora il messaggio pubblicitario
Altrimenti perdono senso i discorsi sull'etica professionale e sulle normative deontologiche che devono a mio avviso costituire un punto fermo di partenza per una riflessione sul ruolo di ciascuna categoria degli addetti alla comunicazione
Non spetta né qui parlare degli uomini delle pubbliche relazioni
E dei giornalisti i pubblicitari però sequestro voglio ribadirlo hanno già fatto importanti passi in questa direzione e per questo chiederanno un formale riconoscimento
Credo che questa sia la direzione giusta per tutti gli operatori dell'informazione in senso più lato della comunicazione
Non dimentichiamoci che siamo ormai alle soglie
Bellora o della società telematica e abbiamo il dovere io credo di richiamare con forza su questo aspetto l'attenzione del legislatore e quindi dei partiti politici grazie
La parola a Massimo Felisatti sceneggiatori si prepari Raffaele Fiengo
Ho avuto l'incarico di portare a questa Assemblea
A questa Assemblea il saluto dell'associazione cinema democratico e insieme un contributo
Che spero possa essere utile a questo congresso
Vorrei precisare che l'associazione Cina democratico non è un associazione di Autori
In concorrenza per esempio con l'ANAC
Ma che proprio
Ma è una sensazione Intel categoriale che fra l'altro la collana che con gli autori dell'Ana degli ottimi rapporti di collaborazione e direi
Negli ultimi tempi anche di unità di intenti un'associazione Inter categoriale che si oppone stessi buoni un problema fondamentale che è quello della unità di tutte le categorie del settore di fronte a una frantumazione
Che riteniamo estremamente dannosa in un momento di crisi ecco la prima cosa che vorrei dire
E che noi apparteniamo al partito della crisi
E come Ciadi definito il giornale dello spettacolo che l'organo della associazione della distribuzione della distribuzione
Del rispettato
Perché il partito perché siamo un partito della crisi Richter riteniamo che la crisi che attraversa il cinema e in generale
Il mondo dello spettacolo audiovisivo italiano sia una crisi profonda e grave
Cominciamo col dire per esempio che
Riteniamo drammatica
La
Discrepanza che si va sempre più allargando fino ad assumere dimensioni da terzo mondo che esiste da una parte fra
Il consumo crescente di film ed immagini e la produzione nazionale e
Quanto diciamo si produce si produce nel nostro Paese stamattina anche nella relazione di Veltroni abbiamo sentito un dato che non è esatto Walter ecco i produttori dicono che non c'è crisi perché la gente ha ripreso ad andare al cinema perché si producono cento del quindici film all'anno in realtà questo è un primo dato errato i cento quindici film i cento quindici film che si producono
E nascondono una realtà diversa intanto bisogna dire che la metà sono firme destinati
Alle sale delle luci rosse
Un altro quarto di questi film un altro quarto di questi film
Sono o fatti con l'articolo ventotto
Sono film cioè che restano nei cassetti e che non hanno nessuna circolazione il film che realmente raggiungono le sale sono all'incirca una trentina sono all'incirca una trentina questore per esempio un primo dato
L'altro dato e quello della invadenza
Paludosa e crescente a nella delle nelle televisioni della produzione straniera ecco allora
Ripeto questa discrepanza è un fatto estremamente grave
Vorrei fare
Due considerazioni ma una prima considerazione di carattere economico per esempio di carattere economico per esempio si dice che certo si prendono i prodotti stranieri perché costa di più produrre da un punto di vista economico io credo che questa sia
Veramente una politica assolutamente miope
Mentre una volta la produzione di un film esauriva le proprie possibilità
Di rientro al massimo in un anno oggi noi vediamo che film prodotti venti o trenta o quarant'anni fa incassano di più ad adesso e con la circolazione televisiva
In tutto il mondo oramai perché tutto il mondo diventato un vasto mercato e con la cassetta azione incassano ma anche proporzionalmente molto di più oggi che non al momento della uscita
Quella quindi nella produzione delle immagini anche da un punto di vista economico e un investimento
Estremamente interessante estremamente interessante quindi comprare e a non produrre non è neppure una operazione economica non è neppure un'operazione economica lungimirante
Per non parlare poi del dei gli aspetti di riflesso di questa cosa è uno dei problemi più drammatici del nostro paese ma dirette in Europa e quello dell'occupazione per esempio soprattutto dell'occupazione giovanile bene se c'è un settore che ha delle potenzialità enormi
Di sviluppo e di occupazioni qualora ci sia una politica di investimenti seria e proprio il settore dell'immagine e dotato di un settore della ci del della cinematografia dell'audiovisivo
In tutte le sue manifestazioni fittissimo e non finzione scientifico didattico
Documentario inchiesta eccetera
Ecco ora
L'altro aspetto naturalmente è l'aspetto che ci preoccupa di più e l'aspetto culturale
In un documento elaborato dalla nostra associazione in questi giorni e che
Abbiamo
Pensato di portare qui come il nostro contributo
Sì Alfredo ma che
Leggo le comunicazioni di massa sono decisive per la democrazia e per lo sviluppo di una società deve essere garantito il diritto del cittadino l'informazione pluralistica alla più ampia circolazione delle idee delle opere e dalle conseguenti libertà di comunicazione e di espressione
Conto vanno incontro colonizzazione culturale deve essere potenziata l'attività cinematografica e televisiva italiana tutela dell'identità nazionale dell'elevazione dei cittadini del rafforzamento dell'allargamento dell'area
Delle consapevolezze collettive
La fine di una produzione nazionale specchio critico della nostra realtà dei nostri problemi provocherebbe un inquinamento delle coscienze che non è esagerato definire alla stregua di una catastrofe ecologica
Quindi se si vuole aggiungere alla definizione di partito
Della crisi che ripeto non non è data solo alla nostra associazione ma si estende all'Anas si estenda la federazione dei circoli del cinema contro la quale in realtà e contro un suo convegno è stata lanciata aggiungiamo anche questa definizione siamo il partito
Della catastrofe ecologica perché riteniamo che l'inquinamento delle coscienze sia altrettanto grave dell'inquinamento all'inquinamento atmosferico
In questo documento di cui vorrei darvi rapidamente conto va be c'è una parte
Di analisi
C'è una parte di analisi
Che riguarda
Gli strumenti disse gli strumenti della produzione audio visuale cominciando dalla RAI per esempio che
Dovrebbe fornire un servizio pubblico
A proposito del recenti nomine è stato detto che hanno segnato una inversione di tendenza
Devo dire io ho delle perplessità su questo e perplessità su questo vengono anche dagli ambienti della RAI dove queste nomine
Va be'
Potrà sembrare un pettegolezzo ma molte verità in realtà si trovano più nei pettegolezzi che non nelle dichiarazioni ufficiali ecco ci ha detto che queste sono le nomine della paralisi definitiva della RAI
O per lo meno della paralisi per un lungo periodo perché pensate un po'alla Rete Uno è andato un dirigente che fa una nuova in pensione e quindi è undici risente transeunte
Alla avente due a dirigere la rete due e andato un giornalista e anche per questo si dice che resterà un anno o due ed è un altro dirigente trans è un tema alla direzione della rete tre e andato un
Uomo di indubbie
Capacità di area comunista e si dice che non farà nulla perché non gli si farà fare nulla perché appunto è comunista
Voglio dire al di là di questo al di là di questo stiamo aspettando ancora dalla Rai qualche cosa di più cioè stiamo aspettando
Stiamo aspettando quello che finora è mancato alla RAI e mancato per esempio un po'oggetto di una strategia complessiva della informazione e della formazione
I
è mancata
Una politica per esempio di di sviluppo e di formazione di nuovi quadri noi riteniamo che è assolutamente impensabile
E assolutamente impensabile pensare a un al rilancio del settore se non si fa una seria politica di quadri e se non si affronta problema diciamo schematicamente del ricambio generazionale che è un problema che si sta presentando tra drammatico poi probabilmente avrete trovato all'ingresso un numero speciale di Gulliver che contiene un seminario vicino democratico dedicata a queste cose
Ecco credo che in quel numero si faccia per la prima volta un'analisi delle forze giovani del settore
I giovani emergenti che poi giovani insomma molti di loro hanno passato i quarant'anni certo qualche nome interessante c'è ma il Complesso il Complesso del panorama è un conto è complesso
Complessivamente disastroso non c'è la forma non ci sono nuovi quadri che domani potrebbero sostenere un rilancio
Potrebbero sostenere un rilancio anche se ci fosse questa impennata ci fosse questa volontà politica finalmente di fare una politica seria di investimenti in questo settore ripeto ci troveremmo di fronte a
Una situazione proprio
Però materia prima degli uomini
Piuttosto grave e piuttosto seria e non facile e non facile da rimontare
Per quel che riguarda il settore
Della emittenza privata
Ecco nel documento dicevamo questo
Premette l'emittenza privata conteneva all'inizio un potenziale patrimonio di originalità di culture locali e regionali decentrate pertanto capaci di rompere la paralizzante centralità partitica della RAI
Le televisioni locali avrebbero potuto stimolare i raccontare tutti i valori del Paese reale
Del umano dialettale dell'Italia periferica ed emarginata avrebbe potuto utilizzare le forme sociali organizzate nella produzione di inchieste e cronache spettacoli regionali ci sarebbe potuta così attuare superare la separatezza tradizionale il repressiva
Fra produttori dell'informazione ai soggetti che la ricevo
Invece le tv private sul diventate semplici e meccanici terminali di un sistema nazionale accentrato di sulla distribuzione di prodotti per lo più stranieri
Sulla base di una privatizzazione selvaggia e sostenuta dalla recente offensiva neo conservatrice si è imposto un monopolio privato ottusamente o economicistico e consumistico
Il dovizioso volume dei messaggi audio visuali viene utilizzato per mostrare soprattutto la miseria della comunicazione consumistica
Prevale la legge del profitto e basta al nuovo al moderno al giovane viene impedito di esprimersi così la tv diventa il contrario dello specchio
Per il sociale non è la coscienza critica della società lo spettatore intelligente viene continuamente degradato al ruolo di consumatore passivo si sta verificando un enorme ribasso qualitativo il mercato audio visuale controllato da una sola persona un signore del video che si appropria privatistica mente della informazione cioè della formazione e delle conoscenze quindi della coscienza di tutti i cittadini
Per quel che riguarda l'altro settore quello del cinema
Che badate non è un settore marginale anche se apparentemente oggi può sembrare un settore marginale il cinema il film
Costituisce quei prototipi e e rappresenta quel tipo di ricerca di sperimentazione di forma formazione di modelli che sono assolutamente indispensabili poi se dietro si vuole avere una industria bella immagine è un'industria dello spettacolo
Ecco anche in questo campo si dice nel nostro documento sul modello del monopolio delle televisioni private si tenta di costituire un tra Est monopolistico anche nell'industria cinematografica
Una sola società di distribuzione con metodi a dir poco spregiudicati tenta di impadronirsi del mercato accaparrandosi tutti gli attori popolari
Questa società si caratterizza per le novità della politica dell'abbattimento dei costi sottolinea per chi non lo sapesse i costi sottolinea sono i costi
Diciamo industriali non di mistici della produzione di un film
Quindi l'abbattimento dei costi sotto la linea il della minimizzazione del ruolo e della funzione dei professionisti scrittori registi attori non divi scenografi direttori della fotografia costumisti montatori tecnici a favore di un divismo superficiale deteriore
Sì fatta tendenza sta provocando un abbassamento dei livelli di fabbricazione e la irreversibile decadenza culturale di buona parte del nostro cinema
Diminuisce sempre di più la produzione di quei film che per impegno finanziario qualità spettacolari e valenze professionali possono risultare concorrenziali nel mercato interno e in quello straniero
Ecco qui vorrei aggiungere una cosa soltanto che questa mi ricordo che quando in Italia si producevano trecento film all'anno c'era qualche critico che diceva
A si producono troppi film tanti e troppi film brutti basterebbe produrne una ventina di buoni il fatto è che quando se ne producono venti di buoni forse ce ne sono due
Di buoni fosse ce ne sono due e senza
Una grande produzione non c'è spazio per la difesa diversificazione non c'è spazio per la qualità non c'è spazio
Per la formazione di quella professionalità che ripeto è elemento fondamentale tre una industria come quella del cinema che essi anche intelligenza che che sia anche idee che si anche invenzione dell'immaginario collettivo ma e anche industriale anche professionalità e anche
Mestiere
Nello stesso tempo è mancato quel necessario processo di riconversione attraverso cui il cinema italiano congiuntamente alla televisione avrebbe potuto far decollare un'industria dell'audiovisivo
Film e telefilm documentari fiction seriale capace di trovare spazio nel mercato internazionale
Si accentua sempre di più il pericolo di restare emarginati per sempre dalla competizione internazionale che nei prossimi anni con i nuovi progressi tecnologici
E l'uso dei satelliti vedrà i Paesi industrializzati estendersi l'audience su scala mondiale
Ecco e vediamo e veniamo rapidamente a un capitolo che quello dei ritardi e quello dei ritardi legislativi
Ora
Voi sapete che dopo che la cosa migliore aveva preparato e fatto approvare la presidenta legge madre che è una legge finanziaria si era in attesa della legge arrivo subito essere in attesa della legge figlia la legge figlia non è mai arrivata sapete che Carra
Da alcuni anni a questa parte di settimana in settimana fa promettendo una una legge sulla regolamentazione dell'emittenza privata siamo credo l'unico paese europeo che non ce la e questa legge non attiva tanto che si è detto ma forse queste gravidanze della legge figlia della legge di regolamentazione
Sono gravidanze
Sono gravidanze isteriche
Sono gravidanze isteriche arrivo rapidamente perché poi anche lì ci sollecita a far presto a quella che
Poi la conclusione
Del nostro discorso salto le richieste
E e mi soffermerò soltanto su due ecco la prima è questa tutte le organizzazioni del settore e gli autori cinema democratico e i sindacati
Avevano avanzato con una vertenza cultura la richiesta
Che anche in Italia come avviene negli altri Paesi europei come avviene negli altri Paesi europei
Sì arrivasse a stabilire
Un una quota
Di programmazione
Di prodotti nazionali o di prodotti c'è
C'è stata una pressione in questa direzione anche verso il Parlamento tanto che nel cosiddetto decreto Berlusconi BS si parlava di una quota di produzione italiana o produzione c'è del venticinque per cento che doveva aumentare al quaranta per cento
Che doveva aumentare al quaranta per cento dal primo luglio del dell'ottantasei siccome rilevazioni nostre e arriverà rilevazioni della stessa Anica
Dimostravano che questa quota nelle televisioni private nelle televisioni private era attorno al dieci per cento auto che venticinque altro che quaranta
Ecco un gruppo di associazioni e gli autori hanno promosso causale società di Berlusconi chiedendo il rispetto della legge
C'è stata una sentenza del Pretore di Milano competente territorialmente riportate in modo distorto fra l'altro anche dall'unità che non si capisce perché abbia pubblicato il solo comunicato
Dellas della Società di delle Società di Berlusconi ecco una sentenza che dava ragioni agli autori
Però concludeva che era assolutamente impossibile che una condanna
Del gruppo Berlusconi perché la legge non prevedeva sanzioni non prevedeva sanzioni ecco questa è un po'la situazione con l'altra cosa molto importante fra le richieste che noi facciamo
E che
Sia via
Sì abbiano fa le norme anti Trieste di una legislazione che dovrà pure chiedono la pura arrivare perché qui si continua a parlare di deregulation
Io direi di sregolatezza anche qui ripeto siamo credo l'unico paese al mondo che non ha regolamentata la materia in questo campo
Bene ecco dicevo una delle norme antistress importanti è
Quello di garantire che almeno ci sia una separazione fra i due momenti il momento della produzione il momento della distribuzione
Noi sappiamo che in sede europea il gruppo parlamentare nella sinistra amiamo andando oltre
Bene Freguglia un attimo il gruppo parlamentare
Della sinistra propone che ci sia una quota di produzione indipendente del venti per cento in una
In Australia per esempio in Canada e addirittura del sessanta per cento perché voi capite il pericolo della concentrazione dei due momenti della produzione e della distribuzione la proposta finale e Cuesta
La proposta finale questa di fronte a una situazione di scollamento delle categorie
Di fronte
A una disgregazione totale del settore e di fronte alla crescente sfiducia di chi opera in questo settore per cui come avviene poi nei momenti di crisi vince la legge del si salvi chi può è con noi
Lanciamo
La proposta
Dini
Un della Costituzione di un coordinamento nazionale di tutte le forze culturali interessate e delle organizzazioni
Per gli utenti radiotelevisivi dei lavoratori e degli operatori audio visuali del resto non è una proposta nuova già è stata lanciata al convegno al convegno della FIGC
Il sogno qual è qua e là da una parte di compattare ripeto una categoria che oltre che disgregata e oggi estremamente depressa e sfiduciata
Dall'altro è quella di fare un tentativo per arrivare a rompere questa crosta di indifferenza che c'è attorno al problema della comunicazione audiovisiva ecco ad arrivare al pubblico e Dario
A di negoziazione se non pari certamente meno squilibrate di quelle che altrimenti si avrebbero questo è un punto molto importante
Io credo debba ormai costituire oltre ciò che e consegnato alla negoziazione oggetto di una legislazione quattro
E per ciò che riguarda il conflitto sociale e qui mi limito soltanto a un riferimento ci sono i problemi tanto discusso in questa fase emersi in occasione della vicenda genovese
Dove evidentemente il problema bar riconvertito esattamente in questi termini quali sto ci devono essere delle regole per ciò che riguarda la produzione e la circolazione di informazioni in occasione dei conflitti sociali
è ovvio che la mia risposta è positiva ma a non posso viene più spietato nei rapporti privati anche qui c'è un problema di circolazione delle informazioni e di informazioni corrette
In questa direzione noi un passo l'avevamo già fatto e in questo senso anticipando e soluzioni applicabili anche alla vicenda Genova
Quando in una proposta di legge che ormai è già stata presentata da parecchio tempo a proposito della disciplina della pubblicità sottolineavamo la necessità di trasparenza della pubblicità in altri termini
Se un signore scrive usando come unica fonte del dossier
Di un'agenzia di pubbliche relazioni deve dire se scrive un articolo su il ciò che accade nella sua impresa deve dire
Appunto al responsabile dell'ufficio stampa di quella impresa non c'è assolutamente nulla di male si tratta di far sapere al consumatore di informazione
Che tipo di informazione diviene forni sono informazione in qualche modo elaborata in contraddittorio tra diverse fonti dal giornalista
Oppure se ha una sola matrice non si usa sui giornali indicare per esempio l'agenzia di stampa dal un la notizia ripresa non c'è niente di male e perché non indicare all'agenzia di pubbliche relazioni se quella l'unica fonte
Anche qui ripeto è un passo lo abbiamo già fatto con quella normativa che ho ricordato sulla pubblicità il problema del controllo oggi a mio giudizio il problema chiave
E questo significa in primo luogo l'accesso alle informazioni il diritto di accesso in realtà il grande cambiamento che è avvenuto a livello internazionale per ciò che riguarda l'utilizzazione delle informazioni non è ancora abbiamo fatto passi molto modesto
Cioè l'articolo quattordici della legge istitutiva del ministero dell'ambiente che dai cittadini e gruppi associazioni di diritto di conoscere le informazioni sullo stato dell'ambiente in possesso delle strutture pubbliche questo è un diritto che va generalizzato che ha una storia molto lunga di società perfette affermato alla fine del Settecento in Svezia e che oggi evidentemente farne tutta una serie di nuovi problemi ma è evidente la possibilità di controllare la tara
Oggi non soltanto alla dire al diritto di essere informati visto in una visione del tutto passiva quella di ricevere informazioni e se il comunicatore non Mele ed altro non posso fare te lamentarmi di questo fatto
Il problema è oggi di convertire ed ecco perché la ed ecco la ragione della riscrittura dell'articolo ventuno della Costituzione in chiave di diritto alla ricerca delle informazioni
Di aprire attraverso il diritto di accesso ai cittadini la possibilità di cercarle direttamente queste informazioni naturalmente questo pone anche problemi
Di strutturazione istituzionale perché non sempre basta riconoscere al singolo questo diritto
E in certi casi è necessario consentirgli di essere assistito in questo accesso o da esperti
In certi casi il singolo può essere troppo debole o disinteressato ed ecco la ragione di attribuire il diritto d'accesso a associazioni gruppi collettività dove possono più efficacemente gestite
E il box altro problema quello accesso
In funzione non solo del controllo bancaria la proposta già fatto riferimento al dato
Parlamentare ma questo vale per qualsiasi categoria di cittadini oggi se si dispone delle informazioni adeguate è possibile anche con un personal computer simulare gli effetti di talune decisioni o di alcuni provvedimenti legislativi e questo significa ampliare all'interno della collettività primo il potere di produrre modelli alternativi rispetto a quelli che altri propongono e quindi di accrescere sia la possibilità di dialettica sociale sia la possibilità di controllo sia di valutazione preventiva
Autorevole e autonoma degli effetti di provvedimenti ecco la disponibilità delle informazioni non in funzione di un astratto e controllo ma in funzione di proposte alternative
Un altro punto a quello della partecipazione
Quello della partecipazione
A vari aspetti la possibilità attraverso l'informazione di entrare in processi decisionali la possibilità attraverso la partecipazione di rendersi visibili è il problema
Bisogno adesso in Italia di una disciplina del tutto nuova nel quadro di un sistema misto pubblico privato per esempio dell'accesso ai mezzi di informazione della situazione nelle campagne elettorali
Ovvio e non dicono nulla su un tema conoscere per deliberare
Questo in che cosa si traduce lo dico in poche battute e più
In una proposta di di legge di cui mi farà procuratore molto presto interrotta
Una prima che riguarda le banche dati una seconda che riguarda la disciplina dei sondaggi una terza l'accesso alle informazioni della pubblica amministrazione
La questione dei sondaggi è particolarmente importante qui poi ci porta un tema che qui posso soltanto rinunciare neppure sfiorare
Quello degli effetti che i media interattivi possono avere nei sistemi istituzione sistemi sociali
Non ci sono questioni molto lontane avrete letto i progetti di cablaggio delle città e gli investimenti relativamente ridotti porta più per due chilometri di una linea dal la metropolitana per cablare un'area metropolitana come quella di Milano e questo pone tutta una serie di questioni assolutamente diverse
Da quelle che noi conosciamo ad esempio il cittadino diventa automaticamente a un fornitore delle informazioni per il semplice fatto di usare una televisione via cavo di ordinarie attraverso un sistema telematico dei prodotti fornisce delle informazioni dall'altra parte ci sono piccole stalle Medie Stazioni
Via cavo televisive negli Stati Uniti meritavamo molto più ed al canone pagato ed ai loro utenti dalla vendita dei profili dei loro telespettatori
Degli atti dalle informazioni che essi c'è il dono
Perché sapete che le stazioni via cavo fanno una fatturazione differenziata a seconda che lo veda l'incontro di boxe o vera il film di prima visione ovvero a dopo le undici di sera il film porno pornografico
Ma questo significa che sia in grado di tracciare un profilo molto preciso
E molto puntuale di gusti tendenze scelte del singolo utente della sua famiglia del quartiere dell'area della città a seconda delle dimensioni
Che si vogliono assumere tutto questo significa molto semplicemente un mercato per questo tipo di prodotto un mercato che in molti casi nella America della deregolazione e invece uno tatami comincia a essere fortemente regolamentato perché se voi leggete molte leggi statali o il tempo Communication Act vedete quanti i limiti sono opposti a questa attività libera di raccolta delle informazioni che si fa sempre meno libera
Ma mano che ci si aspetta di Cina la sfera politica per quale ragione per una ragione molto semplice perché queste sono tecnologie che possono agevolmente essere adoperata per sondaggi istantanei come si usa dire il tema dei sondaggi oggi è sicuramente uno dei temi più sensibili e delicati
Nella proposta di cui parlavo prima l'unico riferimento non sarà affatto al Codice delle sommarie l'associazione europea che raggruppa le maggiori organizzazione che operano in questo settore un codice di autoregolamentazione per assicurare se non altro la trasparenza delle modalità di svolgimento del sondaggio e quindi per accertarne anche la serietà e la rilevanza ai fini sociali ma c'è un altro punto sul quale io però devo confessare mantengo grande scetticismo ed è quello del divieto dei sondaggi o meglio della loro pubblicazione nell'imminenza di consultazioni elettorali
Peggio contenuto in molte legislazioni ma grammi mio giudizio tipo di normali oppressiva che almeno per il momento faremmo bene atterrire lontano dalla nostra discipline perché tutto questo e chiudo effettivamente perché qui non ci troviamo di fronte e lo vediamo ogni giorno i sondaggi sono indicati con frequenza sempre maggiore e fanno premio addirittura sui dati della democrazia rappresentativa tradizionale si dice sì io il dieci per cento in Parlamento male il settanta per cento di gradimento dei cittadini
Ci troviamo dunque di fronte a un mutamento di regole di funzionamento del sistema politico e torna dunque al punto di partenza una democrazia dei sondaggi è una democrazia diversa da una democrazia del volto
Io non demonizza la democrazia dei sondaggi al contrario
Ma come la democrazia del voto è una democrazia fortemente regolamentata
Per consentire il voto libero segreto informato dei cittadini Allo stesso modo la democrazia dei sondaggi non può essere la democrazia dalla manipolazione questo è il punto essenziale è difficile
Evidentemente e sul quale una disciplina vede indubbiamente intervenire ultima considerazione il problema della libertà di informazione non è soltanto una questione che riguardi le conoscenze o la trasparenza dentro cessi è qualcosa di molto diverso e molto di più solo attraverso la effettiva circolazione di informazioni è possibile produrre quelle che i soggiorni
Già ma non è nuove identità collettive
Cioè soggetti portatori di idee nuove di forme diverse di organizzazione di proposte rivolte alla collettività
Bene se questa produzione di identità collettive si interrompe viene depressa il cammino democratico di un Paese è compromesso
Laddove non ci sono informazioni non è per una sorta di
Un ulteriore
Volontà autoritario prevaricatore di latte la democrazia Camilla tarocco
E semplicemente perché non ci sono le condizioni di base perché tutto questo avvenga nessuno è in grado perché non possa non è capace di farlo di immaginarlo la sua fantasia propositiva
Bloccata in partenza lì la democrazia non produce ciò che immediatamente necessario cioè discussione dialettica valutazione contrapposizione molteplicità di punti di vista
Ed ecco allora la ragione per cui una disciplina della circolazione delle informazioni ben più con la disciplina di settore
Ha la parola Maurizio Nichetti
Secco e Giovanni Giovannini
Ringrazio anch'io Veltroni per avermi invitato a questa riflessione
Sul cinema sul modo di fare il cinema oggi in Italia sulla crisi del cinema il cambiamento di potere e dire perché sul fatto che il cinema sia in crisi è talmente lapalissiano che penso non valga la pena di spendere una parola di più
Particolare se non è strano che a parlare di crisi del cinema
Sia una una un regista un autore che è nato con la crisi
Io non lavoravo nel cinema quando il cinema aveva cinquecento milioni di spettatori come citava prima
Veltroni nella sua introduzione ho cominciato a lavorare alla fine degli anni settanta quando già la crisi
Orale parte se non in stadio avanzato per cui di questa crisi abbiano preso atto e non è ce ne siamo aumentati più di tanto perché non abbiano mai vissuto il cinema negli anni d'oro
Ecco io però non voglio più parlare di crisi del cinema perché credo che in questi anni alla luce anche delle cose sentite all'inizio di questo convegno ci troviamo di fronte a una società dell'immagine per eccellenza per cui tutti coloro che lavorano nel campo dell'immagine che raccontano attraverso le immagini
Credo che debbano considerarsi dei fortunati a trovarsi a lavorare oggi dove il linguaggio di immagine richiesto così tanto come lauti Tell Abbacus dimostrano nel loro relazioni
Si vede sui giornali quotidianamente che lo spettacolo cinematografico riesce a ottenere in televisione il massimo della audience per cui è molto richiesto
Lo stesso Abbacus citava un cinquantasette per cento di spettatori che segue con il film contro il ventinove per cento solo di spettatori che seguono di spettacoli di rivista televisiva e questo significa che per chi fa cinema è un momento di grande fertilità di grande crisi se si resta ancorati invece dei modi di distribuzione di produzione ed esercizio legati forse al passato purtroppo legati a una situazione che credo non tornerà tanto facilmente perché certi processi sono abbastanza irreversibili
Dire che mentre una volta il cinema e ora una situazione appunto in grado di muovere cinquecento milioni di persone il divertimento senza alternative per una massa di pubblico
Oggi è diventato quasi un divertimento dell'iter per certi versi naturalmente parlo per eccessi provocatori oggi vediamo in questi ultimi anni in questi ultimi mesi alla riscrittura di un cinema di qualità
A firmare che fino a qualche anno fa non sarebbero neanche usciti nelle sale che oggi trova uno sbocco non solo ma anche un successo commerciale relativo non è certo il successo dei Rambo ma è un successo che permette la sopravvivenza a patto di sapersi andare a trovare un certo pubblico
E qui allora rientriamo nel discorso dell'informazione che oggi è stato tanto citato a proposito della vendita di prodotti per quanto riguarda la pubblicità della vendita di idee politiche per quanto riguarda delle lezioni io potrei citare per quanto riguarda la vendita di un film cioè l'informazione e la televisione i mass media usati per pubblicizzare i film
E qui ecco che la mia generazione io ho cominciato a fare rotta clan nel settantanove per cui non tre secoli fa sette anni fa
Sette anni fa a rate da Plani stato uno degli ultimi film pubblicizzati ancora con i ventiquattro fogli quei manifesti grandi che si mettevano in giro per la strada che oggi sono scomparsi completamente per quanto riguarda la pubblicità cinematografica
Però ancora tre anni dopo con domani si balla produttori distributori negavano l'importanza della pubblicità televisiva per un film mi dicevano ma no in fondo se un film della gente lo va a vedere se un film brutto la gente non va a vederlo
A distanza di pochi anni oggi Rete Italia per un qualsiasi fin di sua produzione per cui non si parla di FIM particolarmente d'autore particolarmente importanti un film di produzione di Rete Italia ha garantito i trecento trecentocinquanta milioni di spot televisivi l'equivalente i trecento trecentocinquanta milioni in spot televisivi a supporto del film
Ecco che allora in pochi anni chi fa film si è trovato a dover pubblicizzare a dover farà arrivare al pubblico il proprio prodotto in maniera completamente diversa
Questo oltretutto in una situazione dove il pubblico va cercato perché oggi il film non basta metterlo nel cinema
La gente non ci va più al cinema bisogna andare a cercare un certo tipo di pubblico ci sono i film che vanno meglio la domenica i finché vanno meglio nelle serate feriali finché vanno meglio a Natale quelli che sono più specializzati nelle città e quelli che vanno meglio in provincia
Ora per arrivare a pubblici diversi occorrono informazioni diverse mezzi pubblicitari diversi tutto questo non sempre è stato valutato all'interno del mondo cinematografico l'ho presenziato a poche a pochi dibattiti sulla crisi del cinema si chiedevano sovvenzioni statali si chiedevano aiuti sì gridava aiuto stiano scomparendo però in pratica nessuno faceva delle riflessioni su cosa cambiava intorno al cinema
E non a caso un una una situazione come quella odierna di un convegno sull'informazione in senso lato può essere uno spunto interessante per parlare sì di cinema Mara portarla quello più vasto dell'infranti scorso più vasto dell'informazione che tocca non solo il cinema ma tutti
I processi audiovisivi
Dicevo che produrre cinema oggi alla luce di queste cose molto stimolante perché non è solo un produrre per le sale cinematografiche ma è anche un produttore per la televisione
Qui ci possono essere dei problemi dei difetti delle degli inquinamenti dovuti al mercato pubblicitario dovuto agli sponsor dovuti a quelli che poi forniscono i capitali per fare il cinema
E oggi non sono più capitali che vengono dei minimi garantiti cinematografici ma sono capitali che vengono dalle prevendite televisive
Però è anche vero che il prodotto andando in televisione allarga completamente
Il la possibilità di contattare un pubblico per cui oggi un film che in televisione
Riesce mediamente male a un sei sette milioni di spettatori e parlo di film non di successo mentre un film di grandissimo successo cinematografico non riesce arrivare al milione milione e mezzo di spettatori nelle sale per cui chi fa cinema
Se si preoccupa di quante persone riescono a vedere il suo lavoro non può che essere contento di questa situazione
Certo non lo sarà se continuerà a cercare di fare un cinema legato a delle situazioni di esercizio distributive ripeto che battono
Un terreno
Non dico sconfitto ma ormai inesistente
Inesistente perché le tecnologie nuove a cui accennava Veltroni stanno andando molto più veloci di quello che può sembrare agli occhi anche degli addetti ai lavori infatti queste tecnologie vengono trattenuti a mio avviso da chi lo inventa non le mettono tutto sul mercato per non bruciare commercialmente le nuove invenzioni ma ormai è una realtà la l'interconnessione internazionale è solo una questione di costo di antenna ma quando riusciranno a vendere le antenne anziché a dieci milioni al milione noi
Di colpo avremo l'accesso a tutte le le televisioni internazionali cadranno problemi di interconnessioni loro leggi che regolamentano delle cose nazionali quando ormai l'internazionale sarà a portata di mano
In più l'alta definizione ad esempio e qui lo dico in maniera quasi un po'provocatoria perché in questi interventi si possono stimolare io penso la riflessione poi successivamente l'alta definizione che stanno sperimentando a Milano la RAI
Con un film di Peter Dal Monte è molto interessante assolutamente affascinante per chi fa questo mestiere in due parole cercare di riuscire a tenere con la ripresa Elettronica una definizione di tipo cinematografico
Ora l'esperienza che stanno facendo la stanno facendo su un film che poi grazie ai giapponesi a Los Angeles verrà riportato su pellicola e distribuito nelle sale cinematografiche ma la grande provocazione di questa invenzione non è questa perché non credo che sia interessante economicamente spendere dieci volte tanto
Per un film in elettronica da riversare poi in pellicola
Quanto sia interessante spendere per un figlio elettronica che viene distribuito in elettronica
E allora quando l'elettronica l'alta definizione arriverà in tutte le case attraverso dei monitor ad alta definizione arriverà anche nelle sale cinematografiche collettive attraverso degli schermi ad alta definizione
Ecco che di colpo da un giorno con l'altro verranno a cadere tutta una serie di professioni
Legate alla pellicola la distribuzione a a un certo tipo di di rete distributiva e di esercizio
E basterà comunicare con un bottone il finché si vuole vedere per riceverlo sul proprio schermo con la stessa definizione la stessa volontà qualitativa della pellicola di oggi
Allora il verso queste tecnologie che chi fa cinema chi lavora nel campo dell'odio visivo deve rivolgersi perché subito dopo se si dà per buono questo genere di sviluppo che nel giro di dieci anni io credo non è una non sono invenzioni che a distanza di due o tre anni saranno possibile ma entro dieci anni credo che sarà facilissimo ragionare in questi termini e saremo a tre anni dal due mila per cui non sarà neanche tanto
Incredibile come situazione ecco se si ragiona in questi termini di colpo l'autore cinematografico lo sceneggiatore e regista l'attore avrà una platea mondiale per cui il villaggio di vetro
A all'interno del quale si troverà ad agire sarà un villaggio
Addirittura mondiale che supera le lingue perché la televisione sappiamo già programmata per tradurre in simultanea su vari canali lingue diverse per cui dal telegiornale straniero al fine straniero
Si potrà connotando un bottone vederselo nella lingua che si preferisce
Ecco che però a questo punto sorge un problema subito impellente per chi fa cinema è di che cinema fare perché a quel punto lì non si potrà certo fare un cinema regionale un cinema che non può tener non tener conto di questo genere di sviluppo sviluppo quantitativo ma anche qualitativo perché le persone il pubblico di domani sono i ragazzi di oggi sono i bambini di ieri sono quelli che hanno cominciato a guardare la televisione
A cinque anni alle otto del mattino mentre no io stesso che lamiere punto
Una generazione sorpassato per lo meno ancora per poco non lo so passata però sono di una generazione che è nata con l'intento di quando ero piccolo chiaramente in tv al giovedì pomeriggio e o una volta c'era litigi una volta c'era sul lato del giovedì
Adesso i ragazzini sveglio alle sette e già si parla di fasce orarie incredibili sette di mattina sette e mezzo sentito parlare di programmazione di televisioni del mattino
Mirate se a seconda degli orari delle scuole medie le scuole elementari per programmare cartoni animati per i bambini dell'elementare o delle media secondo degli orari di uscita da casa
Per cui voglio dire questo pubblico questi bambini sono quelli che nel due mila e andranno al cinema schiacciando il bottone per vedere il cinema sullo schermo
Allora non sarà solo un problema quantitativo di nazionalità ma anche un problema di educazione a linguaggio dell'immagine e se è vero che il linguaggio dell'immagine
A al ha delle regole diverse rispetto al linguaggio della parola delle sintesi diverse ha delle possibilità di trasmissione assolutamente più internazionali
Ecco che tutte queste cose messe insieme dovranno essere tenute conto da chi fa questo mestiere perché il pubblico di domani che sia stato rimbambito dalla televisione oggi o che abbia acquisito dalla televisione un nuovo modo per apprezzare il cinema del futuro comunque una cosa è certa sarà un pubblico diverso da quello che è stato fino ad oggi ed è per questo pubblico che noi che facciamo questo mestiere dobbiamo tenere presente scrivendo le nostre storie dirigendo in altre firme e presentandoci alle platee che saranno sempre più vaste sempre più accreditate grazie
Grazie a Maurizio Nichetti diamo la parola presidente della Fieg Giovanni Giovannini poi seguirà per la l'ultimo intervento di questa mattinata di lavori il segretario generale della CGIL compagno Antonio Pizzinato
A poche notazioni verso questo termine in mattinata
Anche perché la relazione dell'amico Veltroni è stata così onnicomprensivo e tutto Asimo veramente richiede avrebbe richiesto una controrelazione avendo l'ha detto prima o forse più logicamente una preparazione su qualche punto preciso per portare un qualche contributo al dibattito
Così come siamo lì con un po'di smarrimenti e perché siamo passati quei dalla dottrina dirvi Rodotà alla dottrina cinematografica di Michetti quindi c'è un po'di sbandamento eccetera anche medi perplessità e mi limiterò pervenuta qualche modestissimo annotazione sul campo sul quale forse so qualche cosa
E anche per poter essere sotto questo aspetto Veltroni minimamente minimamente non direi critica ma insomma così
Se esprimere una sensazione una reazione diversa dal tono della tua relazione
Quindi da ovviamente al campo dalla stampa scritta tre e la mia Desirée
Che non vorrei che andando al di là delle intenzioni dell'autore della relazione di base o di altro
Nell'uscissimo dipingono la sensazione eccessivamente pessimistiche dello stato delle cose per quanto riguarda la stampa scritta diciamo tout court i giornali anche se il libro dovrebbe essere coinvolto in questo discorso
Perché in realtà tutti i problemi che sono stati bloccati quantitativi e qualitativi sono problemi reali sono problemi grossi sono problemi che dobbiamo affrontare
Ma sono anche problemi che derivano da una crescenza da una crescita una crescita confusa tumultuosa del settore e sotto il settore del Paese
Ed è certo che stiamo vivendo un'evoluzione così profonda e così rapida che è difficile fare il punto Giordano la stampa scritta non più degli anni Venti aveva il monopolio dell'informazione
Lo pensa degli anni Venti parla radio Lori borse nei confronti della televisione negli anni Cinquanta credo che perderà una seconda tappa attorno all'inizio degli anni Novanta per un nuovo balzo in avanti
Delle di quello che chiamiamo televisione
Impatto visto unito di alta definizione di satelliti questo io almeno io credo
E certo più inutili riprende un sottocosto e diventa un segmento del sistema globale dei mass-media
Questo segmento ha sofferto moltissimo assordante delle condizioni del Paese ne soffre tuttora
E molto facile gettare delle Croci ma bisogna vedere lire a fronte di carattere internazionale che si possono fare vedere in che condizioni si opera
Eppure anche se le condizioni del Paese come struttura ambientale struttura culturale struttura disservizi eccetera eccetera è quella che e ci pone certamente piuttosto in coro dai Paesi industrializzati
Saremmo anche al quinto posto avremmo fatto il sorpasso ma in realtà su molte cose siamo al quindicesimo posto non so se il PD Giorgio venticinquesimo
E il discorso di di fare giungere il nostro prodotto sul quale alcuni padri della legge che vedo qui a il Pica torna davanti a me hanno sofferto insieme a noi per tanti anni un discorso che ancora adesso non è certo soddisfacente
Per i due canali principali per i quali il prodotto giornale deve arrivare al lettore palo della distribuzione normale parla di una cosa di cui abbiamo cominciato a parlare adesso non abbiamo intenzione di demordere
La distribuzione postale del giornale al cittadino
E nonostante tali e tante difficoltà questo settore vorrei sottolineare questa conosciuto in questi ultimi anni uno sviluppo estremamente rigoroso
Sul piano quantitativo ha registrato per la prima volta nella storia di questo Paese
E con una andamento inverso a quello per esempio che si andava sviluppando in un paese confinante come la Francia che è andata indietro questi ultimi sette straniere c'è stato un incremento rivendite di copie quotidiano giorno
Dell'ordine del venti venticinque per cento passando da una soglia non raggiunta dei cinque milioni una soglia che adesso probabilmente non lo so di preciso si aggira sui sei milioni e mezzo di copie e secondo a arretra anche sul pieno dall'altra parte di finanziamento di un giornale che la parte della pubblicità riscontro la pubblicità porterebbe a dover parlare di orari o di o di Fini inverse non ne vorrei parlare
Primo perché sono molto rispettoso dei problemi altrui e la nostra politica è stata quella di cercare ogni possibile accordo entro certi limiti di di non aggressione abbiamo ricevuto degli eccellenti rapporti con la RAI hanno portato a un accordo credo estremamente soddisfacente almeno per la RAI per noi non per un'altra parte
E questo diciamo di ristabilire che anche coloro che abbiamo eletto alla Sauber c'è Baldini quantitativamente sottolineo che non sentiva indubbiamente il settore ed ha davanti a sé all'inizio
Uditivi carceri quando io ho cominciato a occuparmi di queste cose dovuto coniare il termine che l'autonomia finanziaria di un giornale condizione forse non sufficiente Maggetto necessaria
Come garanzia della libertà di stampa questo finalmente è stato acquisito non è cosa da poco per tutti addetti a lavori entourage degli addetti ai lavori abbiamo potuto fare un passo avanti
Per trovo che qualitativamente il fatto che si discuta tanto del giornalismo del ruolo del giornalismo che addirittura da parte io non per i giornalisti che si vada ricercando i convegni in gruppi i libri come alcuni il libro in pancia azioni che possono aver dato scandalo son sembrati controproducenti per la categoria alla quale tuttora partendo però sono segni viceversa di maturità di sicurezza di capacità di autodenuncia di autocritica
E continua a ripetere che oggi come oggi perché l'esperienza internazionale rifaccia l'intervento di Arrigo levi prima e anche la mia che per un quarto di secolo mi ha portato all'estero
Beh io continuo a ripetere che il mazzo dei giornali italiani che possiamo prendere al mattino
Non ha da invidiare voglio dire non esiste ma non ha da invidiare a quello di qualsiasi altro Paese civile e progredito del mondo
Queste dotazioni per dire che insomma il settore è vivo e vitale e può affrontare i problemi nuovi i quali vengono un secondo ed ultimo accenno tale certe soluzioni ma convintamente per quello che era il paese per quella che è la nostra problematica ha riunito per questi cinque sei e sette anni i maggiori Valent uomini il fiore del Parlamento e del senatore de de degli esperti la materia e siamo arrivati a questa sistemazione di questa legge legge di proroga e Gerda che rappresenta la soluzione più decente sotto tanti aspetti nel suo insieme globale
Se vogliamo parlare del monopolio che è uno dei punti che impressiona di più
E lei non è sembrata Tutinelli osservato che quanto meno in certa misura improvvisato un discorso del venti per cento potesse essere decente ed avrebbe
Aprisse entreremo a studiarlo sotto ogni e qualsiasi formula per il settore
Ad una condizione
Perché discorso di cui soffre questo settore non è solo di ambienti del servizio ma soffre giustamente di una particolare attenzione legislativa ed io sto benissimo la legge sulle di terminare i controlli e le proprietà Obama può l'Italia Network
Il e il problema è questo è il secondo punto che io tocco ancor più brevemente tuttora mai deve essere rivisto
Sul piano del sistema globale dei mass media e non si può pensare che un settore solo solo perché commenta Ettore abbia la vecchia carta debbano essere imposte regole e limiti accertamenti a differenza di altri settori
Di comunicazione che ci sembrano delle opere partecipazione si altro malvagio Giorgio Ghiglia computerizzato in tutti i tipi ecco a questo punto la mia conclusione il discorso è che urge mi rifaccio soprattutto all'intervento di Rodotà che sarà Bedori leggersi con molta attenzione non solo della scontato
Anche se richiama alla Società dell'informazione la società chiude
Io sto alla Società dell'informazione perché questo Paese non ancora la cultura sufficiente a capire che in questo momento c'è una rivoluzione radicale una grande mutazione come la chiamo io e così rapida come mai nella storia
E se dico soggetto dell'informazione mi capiscono cioè sul primo emendamento volge ci vuole qualche spiegazione siamo momentino indietro già abbiamo ritardo dicevo servirà
E non solo con gli Stati Uniti già da prima ce l'abbiamo con la Francia del rapporto non rammento se vogliamo citare un altro esempio sono sette a otto anni usate in questo a me
Però voglio dire questo settore è gran tempo che venga visto nel suo insieme e che venga visto il libro di cui nessuno parla e io non capisco non è certo questa la sede per libertà per subire delle trasformazioni
E che di Carmelo abbia un'idea che va narra assestarci su tutti gli altri settori tutta l'evoluzione del disco all'attivo
Considerando il si dirai sono tutte risposte che porteranno affette Edoardo di percentuale di promozioni editoriali di libri
Radicalmente diversa da quella oggi con delle conseguenze incredibili
E nota queste stessi sistemi sistemi ottici del disco eccetera sono poi estese che si sviluppano autonomamente
Tutte andando a finire poi in quel piccolo aggeggio di casa nostra che il televisore
Che invidia
Dove ripeto non negli anni due mila ma nel giro di due o tre quattr'anni lì si verificherà un nuovo balzo avanti paragonabile e superiore a quella che fu all'inizio degli anni Cinquanta introduzione però perché simultanei impatto dell'alta definizione sia la soluzione radicale dei giapponesi sia le situazioni intermedie arrivate o l'impatto dei satelliti che quest'anno comincia ad andar sul tedesco il francese si porranno coraggio porteranno a un impatto tale dispendio di larghezza di profondità di fedeltà di sono disperati perché c'è già dato ortaggi veramente la televisione
Lo Spiel miglia medium il meglio un perché la tv in diretta dall'inglese il medium che emergenti ancora più le le più enormi potenzialità di fascino
E quindi certamente sarebbe opportuno che di questo insieme e in pista nel silenzio e Mercedes sì se ne occupasse
E devo dire a parte il pugno di parlamentari e poco il oggi rarissimi governanti qualcuno Ciarrapico c'è ancora adesso
Che cercando di girarsi su questo problema per cercare di padroneggiare ed è terribilmente difficile anche per chi culturalmente impegnato su su questo lurido i madornali e difficile rimettere insieme questi fili
Sappiamo soltanto che nel giro di pochi anni nel momento in cui opereremo sarà andando radicalmente diverso ed è inutile qui stare a semplifica però dall'iniziativa
L'avete altamente meritoria di partito che ovviamente e giustamente lo fa lo fa anche nel suo interesse io ripeto spesso che prima che il partito che parlerà ai giovani
Non per cinque ore in questo è un altro editore su problemi di sfumature ma parlava del loro destino
Della loro vita della loro possibilità di lavoro in questa vera chiamiamola informatica per ora di come sta cambiando se riporterà tutti idee e alle gente stanca di sfumature o di altre cose che non riesce a comprendere
Ecco voglio dire quindi meritoria per a questo punto prima e prima di passare a caricare tutto sui politici e non seguono che non sa c'è un problema culturale
Qualcuno di noi io per prima dati cerchiamo di la stiamo facendo Atene lederebbe che alla maniera di una Royal Commission invece alla maniera il rapporto svizzero semplicissimo che sul mio tavolo in carta giallastra dove però questo è il fatto alla maniera del rapporto Nolan è chiara al discorso dalla telematica fu coniata la parola telematiche cercasse di dare uno sguardo culturale
A quello che è l'insieme del villaggio globale di Marbella
E questo alla base culturale deve essere la base per il legislatore e quale saprà come come comportarsi a quel momento
Davanti a un problema che sorgerebbe libro per le pere in mano poi dei giornali almeno polentone telegiornali ma dopo rintracciato gli oligopoli dalle ma prima bisogna sapere qualcuno ha detto vecchio slogan lire Rinaldi hanno conoscere per deliberare
Questo è più che mai vivo e più che mai urgente e più che mai necessario
In questo momento storico nel quale siamo entrati iniziò il mio modesto apprezzamento per la vostra iniziativa la speranza che da questo si vada avanti con fatti e cose grazie
Siamo Giovanni ne diamo la parola ad Antonio Pizzinato
I termini sollevate le soluzioni prospettate nella relazione di Veltroni
E nel documento di base sulla comunicazione di massa sono di grande interesse generale come dimostra già fino a questo momento il dibattito ma vorrei tentare di riguardarli sotto l'angolatura di una forza sociale
Cioè del sindacato
Il diritto all'informazione ad un'informazione trasparente completa pluralista è una grande questione che riguarda il carattere democratico della società italiana certamente ma ormai a mio parere è una questione che investe anche ed è una condizione per la democrazia interna delle stesse informazioni e organizzazioni sociali
E quindi ed è questo il fatto nuovo dell'ultimo decennio
Incide anche sulla stessa costituzione e sullo stesso modo d'essere e ti funzionale delle organizzazioni sociali che costituiscono il tessuto portante della nostra democrazia repubblicana il sindacato
Come soggetto sociale rappresenta tanta parte della società tra occupati e pensionati in Italia sono oltre trenta milioni di cittadini che rappresenta dal punto di vista sociale i sindacati
Ed è espressione specifica del lavoro della sua qualità portatore dei valori certo che dobbiamo reinventare della solidarietà e dell'eguaglianza sociale
Ma per avere queste caratteristiche il sindacato noi riteniamo deve poggiare su tre elementi costitutivi insostituibili in primo luogo la democrazia
Che è anche la condizione per ricostruire l'universalità della rappresentanza del lavoro dipendente
L'autonomia
Che la condizione della capacità di progetto forma di cambiamento L'Unità che anche condizione per la ricomposizione di classe documentato il mondo del lavoro dipendente così come oggi è ancor più come lo sarà domani
Ora
In un'organizzazione così complessa
Qual è il sindacato il processo di formazione delle decisioni
E quindi il processo interno di comunicazione e di informazione è cadenzato e segnato da una complessa procedura ed attenti
Che e anche l'espressione voglio ripeterlo della democrazia interna del sindacato
Su questi processi però che costituiscono anche la forma originale di produzione di informazioni da parte del sindacato si innestano in momenti di informazione che intervengono
Sui innestano
Non voglio dire che interferiscono dai tre centri di produzione delle informazioni
Che incidono pesantemente sullo svolgimento del funzionamento democratico del sindacato e sulla sua capacità di iniziativa
Questo sovrapporsi di processi informativi
Riteniamo sia anche una delle cause dalla crisi della vita democratica del sindacato che tanto si discute negli ultimi cinque sei anni in particolare
Ne parlava prima a questo riguardo prodotta infatti l'uomo informazioni che vengono negate diffusione ai media certamente non rispettano nei tempi nelle procedure della democrazia
Se del sindacato
E non può che essere così
Queste informazioni dei media intervengono in tempi reali mentre quelli delle procedure democratiche sono tutt'altre
Questo fatto bruciano i tempi e quindi canalizzata spesso tentando forzature di orientamenti che frustrando i militanti e i quadri intermedi
Rispetto all'iniziativa alle scelte alla vita e alla democrazia del sindacato
Il problema che si pone allora non è soltanto quello ovvio del miglioramento dello snellimento dei processi democratici e informativi interni al sindacato
Ma soprattutto quello di ricercare stabilire regole che possano consentire un rapporto dei diversi centri interni ed esterni del sindacato di produzione di formazione
In modo da consentire un confronto che rispetti le caratteristiche e le regole di democrazia di autonomia anche progettuale
E di un'unica che sono proprie del sindacato
Ritengo che sia evidente ormai che sto ponendo con forza il problema dell'enorme rilevanza che assume in modo di produzione dell'informazione e della comunicazione nel conflitto sociale e nella vita sociale ossia nel cuore dei processi di trasformazione sociale e di sviluppo generale della democrazia
Si dice che è del tutto evidente che una commissione di dieci uguaglianza nel sistema informativo produce diseguaglianza nel funzionamento di una democrazia poi non sono tutelati i diritti del cittadino
Ma c'è da dire che l'adesivo alleanza nel sistema informativo deve essere rimossa soprattutto nella società dell'informazione
Che incide nella dinamica degli equilibri sociali e di classe e nella vita interna delle organizzazioni sociali
Ossia
Sul terreno dei diritti sociali e collettivi di organizzazione della democrazia
E Dini Ricci svuotamento dei poteri nella società clamoroso mi sembra è stato ripreso anche questo a riguardo è il caso dell'informazione sulle vicende della vertenza del porto di Genova
In questa vicenda sia giocato e ci gioca tuttora
Una partita che non può essere risolta come invece si è avventato e si tenta di fare con una informazione che riduce tuttora in una lotta di resistenza di una parte al nuovo al moderno
Così di proposito sia usato la forza dell'informazione
Per disperso disperdere il senso complesso della vertenza della democrazia sindacale in primo luogo la nostra organizzazione
A quali suoi militanti novantatré per cento dei lavoratori di quel porto
Si è cancellato due accordi separati fatti dalla minoranza
Il valore delle forme di auto governo Dell'Oro
Di valorizzazione della professionalità
Di partecipazione allo sviluppo la produttività del lavoro e dell'efficienza
Del rapporto fra imprenditorialità e l'uso della forza lavoro demoliti e di sviluppo della politica portuale del processo di costruzioni di rapporti inermi
Fa il sindacato egli caratteristiche totalmente il Mohamed diverso e che assumerà oggi nei porti
L'autorganizzazione imprenditoriale del lavoro il tutto si è giocato e si gioca con una grande manciata di centinaia di milioni
Che ha inciso attraverso un uso dell'informazione sugli equilibri sociali
Ed i propri in un punto nevralgico dello scontro di classe
Come sindacato e la CGIL
Ormai da tempo si insiste sulla necessità ad esempio di introdurre nelle questioni e nei rapporti tra le parti sociali del principio che definiamo della pari dignità sociale
Cioè ossia il riferimento ai rapporti fra i sindacati confederali e sindacati autonomi
Per quelli che debbono operare sulla base di regole democratiche rispettano l'autoregolamentazione del conflitto ma anche il riferimento alle rapporti
Come le associazioni delle altre parti imprenditoriali è questo il terreno
Su cui vogliamo fare pressing per RAI un tessuto normale della vita democratica e di partecipazione dei lavoratori e ciò sulla base di nuove regole
Partendo da qui può avere innestarsi un livello più elevato e qualificato del conflitto sociale che si opponga scontri già la cifra andamento corporativo
La frammentazione delle forze e delle posizioni sociali e tiene a ricordare valori modifichi invece il mio obiettivo
Pomeriggio di appelli a rispettare i tempi saranno sempre più accorati vista anche l'episodio
E allora la parola cambiando leggermente programma Gianni Faustini segretario dell'ordine nazionale dei giornalisti dopodiché interverrà Raffaele Fiengo giornalista del Corriere della Sera
Un saluto qualche informazione sugli orientamenti di lavoro del Consiglio nazionale e qualche riflessione dopo aver dato doverosamente un pieno apprezzamento per la per la vostra iniziativa che stimola movimenta anche il dibattito culturale
All'interno dalla categoria e prendo spunto da da due frasi che sono negli slogan del convegno comunicazione di massa e villaggio di vetro anch'io sottolineo questo termine
Comunicazione di massa perché anche in Italia stanno per arrivare credo ad un'informazione stampata di massa popolare la comunicazione televisiva dove già da qualche anno questo crea comporta che nascano nuovi modelli di giornalismo e di comunicazione che hanno preoccupato più di un commentatore per l'appiattimento crescente che questi commentatori credono di trovare a mio avviso però questa è una realtà nei confronti della quale è inutile storcere il naso
Il mondo dell'informazione oggi è strutturato industrialmente la promozione del prodotto giornalistico avviene alla stregua di qualsiasi prodotto la dilatazione di questi spazi
Informazione in copie vendute
In canali della televisione è stato naturalmente accompagnata al dall'esplosione quantitativa della popolazione giornalistica i professionisti si sono raddoppiati in pochi anni i pubblicisti
In pochi anni si sono triplicati passando da otto mila cinquecento che erano a quasi venticinque mila abbiamo circa dieci mila elettori iscritti costeggiare dell'ordine ma oltre al dato quantitativo la popolazione giornalistica è cambiata anche dal punto di vista della qualità
Anzitutto è più giovane di un tempo
Cresce il peso della componente femminile
Che aumenta di oltre il settanta per cento rispetto all'aumento l'incremento del trenta per cento dalla popolazione giornalistica maschile aumenta il livello di scolarizzazione soprattutto però cambia la professionalità del giornalista
Da un lato delle aziende si vedono e mi pare sempre meno cronisti e rinviati speciali si vedono sempre più coliche e stanno per essere definiti impiegati impiegati da da computer dal dall'altro lato c'è una crescente mobilità all'interno della popolazione giornalistica con molti che fuoriescono dai giornali per andare un'agenzia di pubbliche relazioni nella pubblicità negli uffici stampa nelle banche dati in questo cesto potere come è stato definito stamattina in queste nuove agenzie
Di pubbliche relazioni lavorava il trenta per cento dell'attuale popolazione giornalistica italiana e devo dire che noi non conosciamo le cifre del sommerso anche se l'ordine dei giornalisti qualche consiglio regionale dell'ordine dei giornalisti attentato negli ultimi anni di avviare una regolarizzazione di molte posizioni
Dando attenzione a a a quelle realtà
Dell'editoria periferica e minore penso a molte televisioni private penso a a quella vastissima realtà che rappresenta tanta i settimanali poi in passato l'ordine e ha rappresentato credo
E proprio questa fusione di essere una sorta di supporto all'iniziativa sindacale nella regolarizzazione contrattuale di molte posizioni i tempi però oggi sono profondamente diversi
E non a caso stanno aumentando critiche alla qualità dell'informazione anche se credo la qualità dell'informazione c'è oggi notevolmente migliore rispetto a quella diagnosi sono
Questi grossi cambiamenti intervenuti talvolta hanno comportato il venire meno
Dal controllo democratico uso questa parola tra virgolette faccio l'esempio della mia città che Trento laddove esisteva una fortissima tradizione storica di giornali locali ideologizzati molto di parte e quindi e però il confronto e anche lo scontro che nasceva tra questi giornali fortemente caratterizzati rappresentava la finisse in una garanzia per il lettore mentre la ricerca che quotidiani di oggi fanno di posizioni di mercato li porta ad una crescente banalizzazione fasci che alla fin fine a Pian dei giornali tutti uguali
E tutti mentre in in ogni caso all'ordine dei giornalisti il grande cambiamento intervenuto impone il recupero pieno di due finalità
La formazione cioè la capacità culturali di trasparenza la deontologia cioè la capacità morali di trasparenza in generale si sostiene
Che la logica di mercato richieda non sono una crescente competitività matrici una maggiore credibilità nel prodotto informazione
Posso fare un esempio le tecnologie certamente ci daranno una maggiore disponibilità di fonti
La rete delle fonti a nostra disposizione si arricchisce di continuo il problema però è quello di essere attrezzati con capacità di analisi di queste fonti il problema è quello di saper decodificare o depotenziare se volete alle fonti che sono tanto più ammantate di scienze di precisione
Quanto più forti sono gli interessi di chi apre questi rubinetti dell'informazione
Allora com'è che si muove l'ordine dei giornalisti in questo campo poi che si muove a piccoli passi ma qualcosa si comincia a intravedere la scuola di giornalismo voluta dall'ordine di Milano rappresenta già un'esperienza consolidata
Su questa esperienza di liberalizzazione dell'accesso
Terremo a maggio un confronto europeo per una verifica delle didattiche adottate e per la definizione di un quadro di indirizzi che ci serva per orientare iniziative e istituzioni che intendano affrontare questo problema della formazione professionale
Un campo impegno per realizzare nuove forme di accesso alla professione in un ordinamento aperto alle nuove realtà ai nuovi profili ai nuovi modelli professionali
Il nostro orientamento anticipo pare essere quello sfavorevole ad un biennio
Formativo misto insegnamento accademico e insegnamento professionale
L'ordine ai spesso al Consiglio nazionale o settario e al ministero della Pubblica istruzione i primi pareri di merito sulle iniziative proposte da varie università ma ripeto non siamo favorevoli a scuole di diploma cioè a questo livello intermedio universitario libri naturalmente gli attendenti io dar vita a scuole di dottorato post laurea
Abbiamo elaborato uno schema per estendere i contratti di formazione lavoro al settore giornalistico e stiamo mettendo a punto anche gli aspetti teorico formativi che il nuovo istituto prevede la federazione degli editori ha espresso l'avviso di rinnovare l'esperimento delle borse di studio
Per parte nostra chiediamo anche la durata sia sempre più riparata ad un reale tirocinio professionale
Si tratta di iniziative che ho liberalizzato l'accesso o le modificano qualificandolo per la prima volta dal punto di vista della selezione culturale
Si tratta di iniziative che singolarmente prese solo magari modeste ma che tutti assieme stanno radicalmente mutando il panorama dell'accesso
Per chi resta nei binari del praticantato tradizionale tanto criticato anch'organizziamo ogni anno due seminari
E in collaborazione con l'Università di Urbino e c'è sempre questo aggancio con l'università e abbiamo finalmente da quest'anno a disposizione dei testi di studio a stampa
Un problema di cultura di formazione notte tra parentesi si pone anche per i colleghi per i colleghi pubblicisti anche questa
Categoria professionale è andata cambiando radicalmente anche qui da piante tardi recuperare un'identità è una qualificazione culturale
Il problema più grosso che abbiamo di fronte però è stato detto stamattina anche nella relazione introduttiva è però quello di una riforma dell'ordine per adesso abbiamo avviato una rilettura la nostra legge professionale e delle proposte di modifica avanzati in passato le commissioni di studio del consiglio nazionale stanno cioè affrontando i temi appunto dell'accesso del segreto professionale dell'autogoverno deontologico dei rapporti con gli editori
Dovremmo arrivare a definire abbreviano uno schema organico sulla natura e composizione dell'ordine schema che avendo l'ambizione di presentare per un confronto aperto in un seminario pubblico
Quanto al dibattito che serio si è risvegliato sul Codice alludo al Codice proposto dal Sole ventiquattro Ore personalmente
E io non mi sentirei di ti assale alti lamenti e il mercoledì contro il il decalogo di della cassazione per poi il giovedì inserire io stesso per prima un decalogo del contratto di lavoro il Codice c'è già nella legge
I contratti e sì sindacalmente siglati contengono già clausole di garanzia
In sé e per sé è poi il problema è vecchio come l'inquinamento pubblicità informazione e direi che e addirittura connaturato
Sì sin dalla nascita della pubblicità intanto si vede ancor maggior chiarezza i rischi di questo inquinamento e credo che si tratti tutti tutti assieme a dimetterci
L'atteggiamento del cane da guardia e devo dare atto che è stato il festival nazionale dell'Unità sollevare per la prima volta l'estate scorsa a questo questo problema deve ricordare peraltro l'iniziativa dell'ordine di Milano di Torino genera sottolineando che se talvolta il Consiglio nasale l'ordine giornalisti appare silenzioso reticenti in argomento questo è dovuto al fatto che lo diciamo dal punto di vista giuridico l'organo giurisdizionale di seconda istanza e che quindi la cautela e necessaria
Poi aggiunge
Che mi meraviglia oltre tutto questo riaffiorare a riaffiorare ciclico il periodico di un'idea dimenticati Codice che sempre ha sollevato perplessità
Non a caso quando con nella nella cinquantasette aveva raggiunto un'intesa oltretutto con gli editori questa intesa restò letta la lettera morta anch'io credo che non servano norme rigide complicate ma che si possa senza eccessiva difficoltà giuridica purché ci sia un forte impegno etico David ad una giurisdizione morale ad una sorta le autorità qualificata che disciplini l'informazione pubblicitaria che i segnali eventuali comportamenti alle mani agli ordini professionali per parte nostra abbiamo iniziato proprio ieri
Assieme alla Federazione nazionale della stampa una serie di incontri che proseguiranno lunedì a Milano con le associazioni ed unioni interessate a questo settore dalla pubblicità in questa prospettiva di un intesa intercategoriali e sapendo che il demonio oltretutto non è la pubblicità
Che la pubblicità sentire i lavoratori del mercato
Sarebbe quasi condannata a diventare sempre più veritiera potendo scegliere tra dieci venti canali della televisione che danno comunicazione pubblicitaria i consumatori si sostiene sarà sollecitato di per sé a scegliere le migliori a privilegiare le comunicazioni veritieri
Contro il pericolo di epidemia
Dà comunicazione anche la pubblicità si sostiene
Alla fiducia in sé di poter esaltare una morale di verità per parte nostra riteniamo che in ogni caso questo processo di mercato non possa venir compresso da una normativa esasperatamente dettagliata non a casa abbiamo dato attenzione al disegno alla proposta di legge dell'amico Rodotà e di altri parlamentari del PCC proprio perché le norme previste da quella proposta di legge sono molto soft e non e non eccessivamente complicate e rigide concludo
Riconfermando l'impegno dell'ordine giornalisti a pervenire assieme al sindacato alla costituzione di una Consulta nazionale dell'informazione
Aperta al contributo di ricercatori esperti e qualificati professionisti un osservatorio permanente sui problemi della formazione professionale un'alta autorità se posso riprendere un posto lo slogan per qualificazione scientifica
Le vostre iniziative con questa grande capacità di mobilitare forze culturali e politiche impongono anche a noi riesce a nostra volta più capaci di utilizzare stimoli e proposte per l'iniziativa
Istituzionale che ci compete grazie anche per questi stimoli e queste sollecitazioni grazie
Diamo la parola Raffaele Fiengo giornalista del Corriere della Sera si prepari
Attilio Consonni presidente della Ferpi
Considera
Dunque presentandosi due settimane fa ai duecentoventicinque giornalista del Corriere della Sera riuniti per ascoltare il programma della sua direzione Ugo Stille ha identificato la linea fondamentale del giornale
In questo modo
Ha detto che e nella libertà da ogni condizionamento sia Esterno che interno senza di ciò ha detto non esiste la possibilità di stabilire l'autorevolezza e il prestigio del Corriere
Il ruolo di un grande giornale informazione oggi riceve in prestito le sembra più cruciale che mai per due aspetti che colpiscono della situazione italiana il primo è che l'Italia è un Paese in ascesa che ha registrato la trasformazione di un rapido e profondo e la sua storia e gli ultimi quarant'anni
Sul piano economico e sul piano sociale secondo aspetto perché questo processo si svolge però spesso in maniera disordinata con un intreccio di luci ombre gravi progressi squilibri
Funzione di un grande giornale eh rispecchiare nel modo più fedele possibile questa realtà
In questo senso ha concluso stile la notizia esatta fedele completa e l'arma con cui un grande giornale acquistando influenza nazionale prestigio esercita una funzione civile
Funzione civile che sta nel chiarire la natura esatta delle cose aiutare la stessa classe politica dibattere sull'opinione realistica dell'Italia e non fare del dibattito il mascheramento bizantino di manovre di potere
Sono parole molto semplici però che non sempre hanno trovato consacrazione neanche teorica e accettazione neanche teorica non è un mistero che questa concezione dell'informazione ha faticato ad affermarsi in Italia e a mio avviso ha faticato anche ad affermarsi nel Partito Comunista è una concezione lineare chiara che rispondono schema teoricamente semplice
Nei rapporti tra governo stampa e opinione pubblica il sistema della stampa dando tutte le informazioni e dando loro un senso
Il discorso della ridondanza ecco eccetera fornisce una rappresentazione vera è comprensibile dello stato delle cose dei problemi la classe politica se ne avvale per impostare il dibattito e le scelte l'opinione pubblica prove elementi certi di giudizio
Non c'è dubbio che la stampa assume così un ruolo da protagonista per il fisiologico ricambio dei governi senza tuttavia identificarsi mai con l'opposizione politica
Questa costruzione imita anche e nata e si è sviluppata su due piloni
Negli ultimi trent'anni la legge per l'editoria i giornalisti storie parallele di cui vale la pena cogliere il senso
Per la legge l'editoria il quadro di riferimento è molto ampio le premesse sono addirittura nel dibattito dopo la Liberazione ma per semplificare
Io li chiamerei e il movimento dei giornalisti che in parallelo seguiva le elaborazioni e di altri Paesi occidentali c'era il pesca un se l'inglese
Le Società dei redattori in Francia i progetti anti trasse tedeschi che tentavano di fronteggiare l'impero di Springer insomma
Si tentava in tutti i Paesi occidentali in Italia in maniera forse più pregnante per la storia italiana e la forza che le forze
Fa parte popolare aveva e ha si volevano allargare le libertà liberali di stampe della stampa non appariva più sufficiente la libertà dallo Stato
Si cercavano strumenti per assicurare un certo grado di libertà dal danaro perché si diceva con una formula che forse ricorderete la libertà di manifestare pensiero non può coincidere solo con chi ha i soldi per comprarsi era
Ora
Con tutte le possibili forme proprietarie pubbliche private cooperative di partito Miss si cercò di dare solidità a un insieme di condizioni per assicurare l'informazione non dipendente da provvidenze Sterne alle proprie finalità
Sia governative che industriali né totalmente subordinata non dico non subordinata perché sarebbe velleitario visione totalmente subordinata poteri economici troppo forti per concentrazione o meccanismi di mercato lasciati fare
Ora sul fronte dei giornalisti invece
L'attenzione perché erano due elementi paralleli che si sono sono andati avanti negli anni l'attenzione va posta sul giornalismo con una professione intellettuale
Direi in contrapposizione col concetto di giornalismo di giornalista funzionario weberiano tradizionale nel periodo di massima crisi delle aziende giornalistiche in Italia durante e subito dopo il passaggio di proprietà familiare la grande industria di editoriale
C'erano con deficit generalizzati flussi finanziari oscuri e inconfessabili giornalisti sindacati attraverso i comitati di redazione hanno visto aumentare il proprio peso
Nel campo di forza dei giornali relatori hanno assunto così una parte non secondaria resa possibile e più incisiva dalla debolezza di altri
Però questa centralità della prestazione giornalistica non era un dato permanente assoluto
E forse anzi è giusto che sia così si trattava di un ruolo transitorio dal periodo di crisi
Assimilabile in qualche modo a quello dei pretori che surroga o non ritardi legislativi o governativi dei giudici della Corte costituzionale che facevano il diritto sulle libertà fondamentali perché le leggi non erano ancora adeguate
Ecco facendo l'esempio dei basa haitiani che arrivano di fatto i manicomi prima ancora che ci fossero dei jet
Ora le prerogative dei giornalisti i poteri dei comitati di redazione apparivano finalizzati a rendere per quanto possibile trasparente la vide i giornali l'impostazione di fatto era molto forte molto giusta dai cambi di proprietà ai mandati conferita ai direttori dalla scelta di pubblicare o non pubblicare articoli dall'organizzazione del lavoro
A tutti i pareri dei giornalisti potevano dare c'era questa la logica della pubblicità della trasparenza della conoscenza
E questo è stato diciamo che è stata una spinta secondo pilone quello dei giornalisti molto significativa e molto importante
Ora però dobbiamo anche dire che negli ultimi quindici venti anni questa funzione della stampa che pure aveva due elementi portanti molto lette molto chiari e che si collocava storicamente in un contesto in movimento
Questa funzione la stampa non si è fermata pieno non si è affermata pieno è stata non voluta da circostanze storiche politiche precise
Negli anni settanta giornale giornalisti anni effetti contribuito a mettere in crisi una combinazione di potere
Però questa non si è verificata l'alternanza nello Stato amministrativo nello Stato amministrazione
Questo diciamo che sanno Mallia nel gioco democratico a nomi e cognomi a delle vicende che ancora oggi non sono state definite le stragi le bombe il terrorismo tutto quanto
Però non è questa la sede per entrare su questo però questa vicenda questa mancanza di affermazione fisiologica del ruolo della stampa ha contribuito a deviare la funzione stessa che la stampa è appena incominciato a delinearsi
La situazione che ne è venuta a consolidarsi rapidamente
E adesso una serie di attribuzioni patologica la forza di governi partire a maggioranza i loro apparati amici cominciavano a considerare considerarono alcuni giornali e giornalisti semplicemente strumenti e l'opposizione avversari
E la stessa opposizione lo stesso Partito Comunista Fini di fatto per considerare alcuni giornali e giornalisti semplicemente alleati strutture oppure strutturalmente negati assi
E poi giornalisti finirà per accettare questo gioco viziato si schierarono da una parte o dall'altra e ricordo la denuncia di Pansa sui giornalisti dimezzati che raccorda che va inserito in questo ragionamento che
Fu considerare alto tradimento da parte dello stesso partito comunista diciamo la verità
Ora sul piano sindacale intanto avveniva un'altra cosa gli statuti gli istituti contrattuali nati per sostenere l'autonomia nell'esercizio la professione giornalistica assumevano la colorazione una lettura sempre più corporativa non poteva essere che così un esempio per tutti il parere non vincolante delle redazioni sulle nomine dei direttori nacque per fare emergere i programmi le linee politiche editoriali
Il mandato dei nuovi direttori Cirini sine die infatti da una tradizione di mandati ignoti lei s'impegnerà a sostenere sempre la politica meridionalistica dei governi questa era la formuletta per la tradizionale lettera d'incarico del Banco di Napoli al direttore del Mattino ovviamente era ignota
Ne avrebbe quindi guadagnato da questa trasparenza da questa conoscenza il giornale
Ne avrebbero guadagnati rettori nella capacità di orientarsi senza essere troppo ingannati
E
Però
Diciamo questo non è avvenuto per le cause che sappiamo
In pratica sul fronte giornalistico presto questo voto diventa occasione per scontri nelle tribù interne dei giornali si trasforma poi in pratica in un voto di gradimento sulla persona con effetti talvolta ridicoli
Persone non conosciute che vengono giudicate senza un programma senza niente eccetera
Negoziabile al mercato delle clientele delle lottizzazioni
Ora per onestà
Non bisogna dimenticare che il blocco del meccanismo corretto informazione opinione pubblica governo che ho richiamato all'inizio avveniva in piena emergenza contro il terrorismo tra l'altro da qui una stampa che si attestò e io stesso ero d'accordo ho condiviso questa scelta sulla difesa istituzionale un concetto quasi da servizio pubblico di prima battuta
Vorrei dire quasi la CNN
Che però
E che però
Si legava con due vizi di fondo del giornalismo italiano che permanevano una vera il giornalismo subalterno al potere politico economico e l'altro era il giornalismo subalterno al progetto ideologico
Erano due atolli tra i quali è oscillata la stampa italiana salvo eccezioni in sostanza dal dopoguerra a oggi
Ho però nel frattempo quella cultura dell'informazione senza sovranità limitata di luglio accenno ha fatto strada e andare avanti oltre l'alterazione la stampa contro i giornalisti entrata nelle aziende
C'è disseminata dovunque nella Federazione degli editori si può ritrovare tra i dirigenti ma nel gennaio di tv private oltre che alla RAI
E mentre si complicano i rapporti e le connessioni intrecci del mondo informativo
I rapporti informazione pubblicità quelle informazioni pubbliche relazioni informazioni giudice informazione economia si scopre che molti giudici molti operatori della pubblicità pubbliche relazioni dell'economia hanno maturato questo schema loro stessi e non sono paradossalmente le rappresentanze sindacali dei giornalisti a difendere la soggettività intellettuale della professione giornalistica ma c'è un interesse più largo oggi è più riconosciuto
Sono gruppi per esempio non immediatamente sindacali come quello di Fiesole che si pongono questo problema della luogo civile della professione giornalistica oggi
è uno spostamento vero e proprio di asse
Che bisogna cogliere bisogna saper leggere perché in corso in questo momento proprio mentre maturano condizioni politiche
Quasi di svolta ancora non di svolta ma nel Paese Parodi condizioni politiche non ancora
Di situazioni realizzate
Non è un'involuzione questa che abbiamo avuto ma il complimento lineare di un percorso apparirà allora alla luce di considerazioni di questo tipo
Potrà apparire meno paradossale che questa idea dell'informazione con Stille giornalista simbolo che ho citato all'inizio si stalli al vertice del giornale del primo giornale italiano
Allorquando il potere di rappresentanza di quei progetti è fortemente calato e invece non abbiamo potuto realizzarsi quando quel potere appariva assai forte
Certamente sarebbe ingenuo trascurare i fattori provincia proprietario ecco volevo dire questo è il segno che è stata questo fatto la vicenda stile questo paradosso tra il passato e oggi io credo che sia il segno visibile che è stata fatta un po'di strada vera non apparente da tutte le componenti del mondo informativo prima tra tutte l'azienda giornalistica
Certamente però sarebbe ingenuo trascurare i fattori proprietari ecco sono arrivato alla conclusione
Quando nel mille novecentottantuno e non rivelo un grandissimo segreto all'indomani dall'esplosione dello scandalo P due la redazione del Corriere della Sera
E i suoi rappresentanti premevano perché fosse Stille a dirigere il Corriere con Alberto Cavallari e Gino Palumbo probabilmente lo IOR
Che era costretto ad accettare un direttore indipendente essendo investito da brutte storie dalle brutte storie dell'Ambrosiano ha impedito che il nuovo assetto fosse strutturalmente troppo forte
La direzione Cavallari infatti per le caratteristiche morale intellettuale intellettuale dell'uomo deve essere apparsa al Vaticano come una sospensione inevitabile ma transitoria delle proprie prerogative proprietarie
Una soluzione stile Cavallari e più ricca più organica strutturalmente più forte non passo anche naturale che la proprietà sia pure nella bufera pensasse al futuro di recuperare per recuperare per intero i suoi beni in vista dei propri progetti però bisogna avere consapevolezza
Di questo che è avvenuto quanto al Partito Comunista
Io voglio registrare e registro con grande soddisfazione
Proprio in questa sede l'abbandono definitivo che mi sembra definitivo da quello che ho sentito nella relazione della informazione del concetto dell'informazione come propaganda
La consapevolezza che il punto più alto della ricerca della coltivazione del giornalismo libero non è nel sindacato e non è nemmeno nel partito e nemmeno nel partito comunista può avere una straordinaria importanza per questo Paese secondo me grazie
La faraona ad Attilio Consonni presidente delle relazioni pubbliche della Federazione delle relazioni pubbliche dopodiché parlerà Ettore Scola
Grazie
Io
Ritenevo di essere fuori fuori gioco in un discorso così ambizioso sulle parole e le immagini occasioni di democrazia
E poi ho sentito nella relazione di Veltroni relazioni pubbliche Sesto potere e allora ho capito il perché
Ci avete invitato a questa vostra riunione
Anche perché negli ultimi tempi
Qualche conto con il Partito comunista in fondo l'abbiamo fatto e con l'unità sul caso Genova
E quindi questo è uno spazio sul quale probabilmente mi soffermerò
Sempre più frequentemente in sostanza si discute tra i confini tra informazione e pubblicità
E si parla della necessità di definire delle regole del gioco capaci di disciplinare globalmente il rapporto tra il mondo della comunicazione la comunicazione di impresa che così ormai globalmente presente nella vita sociale del nostro Paese
I mezzi di informazione e la stampa
Non riteniamo come professionisti relazioni pubbliche che sia innanzitutto importante cercare di individuare i punti di un possibile confronto
Le linee attorno a cui da più parti si sollecita una presa di posizione utile a costruire o individuare nuovi modelli di comportamento
Però è altrettanto necessario secondo noi
Ricordare alcuni punti fermi perché già molte cose esistono e spesso vengono ignorate
Per lo più per una non sufficiente informi informazione e dobbiamo Fayard a fare anche qualche riflessione sulla situazione giuridica sulle norme che disciplinano le differenti attività professionali presenti nel campo della comunicazione
Su un piano di diritto pubblico oppure più frequentemente di diritto privato
Dobbiamo ricordare lo ha ricordato prima il presidente della tipi tecnici pubblicitari che nel mondo della pubblicità esisteva un sistema di norme di autoregolamentazione dato dal codice di lealtà
Pubblicitaria e ci sono molte voci che richiedono approfondimenti nuove regolamentazioni che tengano conto dei mutamenti che sono intervenuti nel sistema dei mezzi delle comunicazioni
Per le concentrazioni che dominò l'editoria di cui si è parlato oggi
Dei grandi network televisivi come delle centinaia di situazioni di emittenti televisive locali radiofoniche tutte situazioni che sono in una certa misura non completamente considerate in queste forme di autoregolamentazione che il mondo della pubblicità si è dato anni fa
Per quanto riguarda le relazioni pubbliche la discussione che è seguita
Al programma che un'agenzia di relazioni pubbliche ha svolto per conto degli utenti del porto di Genova
Adesso se non altro induce un punto fermo
Cioè sì tutti hanno ribadito la legittimità per l'impresa di rappresentare i troppi interessi in quanto interessi legittimi
E quindi svolgerà un'opportuna attività di informazione attorno alle loro prese di posizione
Anche se qualcuno ha dal punto di vista
Soprattutto delle forze sindacali e del partito comunista ha sostenuto l'ipotesi della necessità di una regolamentazione
Quando o di un'autoregolamentazione quando la comunicazione d'impresa si applica a situazioni di conflitto sociale
Abbiamo davanti il quadro delle varie direttive che la Comunità economica europea elaborato in ordine alle politiche di informazione di protezione dei consumatori da quelle del settantaquattro settantotto settantanove
Fino all'ultima della Commissione esecutiva dell'ottantuno da cui ha preso le mosse il progetto di disciplina dell'informazione pubblicitaria dell'allora ministro Altissimo
E successivamente il progetto Rodotà di cui si è già parlato
Altri momenti del dibattito della comunicazione d'impresa si sono evidenziati attore una questione di cui qui oggi forse non si è ancora parlato
Che è quella della disciplina della rappresentanza legittima degli interessi privati presso le istituzioni quella che viene chiamata lobby
Per il quale la nostra federazione ha sostenuto e sostiene
Una necessità di regolamentazione che ha trovato nel Partito Comunista ENI altre forze politiche diciamo pure in tutte le forze politiche il massimo dell'attenzione della considerazione ma non è successo nulla
Si sta discutendo poi attorno a taluni aspetti dell'informazione economica perché nel mondo dell'informazione economica passano probabilmente tutta una serie di altre cose si sta sostenendo l'opportunità di disciplinare
Certo certi usi scorretti delle informazioni confidenziali
Per cui si formarono dell'ipotesi di regolamentazione giuridica con modelli di comportamento anche in questo settore in sostanza
La comunicazione di impresa è in questo momento al centro di un dibattito molto
Ampio sull'opportunità di regolamentare io ho avuto regolamentare non si dicono a nostro avviso parole sufficientemente chiare al di là del fatto che tutti sottolineano che i messaggi devono essere trasparenti
Che i comportamenti devono essere trasparenti che ci deve essere un'identificazione dei soggetti ma forse bisogna trovare il modo per fare qualche passo in più
E un passo in più certamente è dato dalla necessità
Di superare la situazione attuale che vede una disparità giuridica tra le varie professioni che operano nel campo della comunicazione perché è vero che la professione del giornalista è riconosciuta
Per legge ed è altrettanto vero e la pubblicità o le relazioni pubbliche o altre attività che operano nel campo della comunicazione d'impresa non hanno un riconoscimento di questo tipo e questo consente a chiunque
Di fare pubblicità o di fare relazioni pubbliche e quindi questo crea situazioni anche di natura conflittuale con i codici di comportamento professionale che il mondo delle relazioni pubbliche il mondo della pubblicità hanno adottato e che mantengono un valore solo per gli iscritti a le associazioni professionali che sono associazioni di diritto privato
Nell'ambito delle relazioni pubbliche esiste un sistema di codici di comportamento un codice di etica internazionale della Confederazione europea di relazioni pubbliche adottato delle associazioni di diciassette Paesi europei
Un Codice internazionale Ibra adottato in tutto il mondo per quanto riguarda il nostro Paese dal mille novecentosettantotto abbiamo un codice di comportamento valido per il mille iscritti circa della nostra associazione
Fondato su una serie di obblighi di carattere generale verso i committenti nei confronti dell'opinione pubblica e dei mezzi di informazione
Un codice che è oggetto oggi di riflessione per ricomprendere dei tutta una serie di mutamenti che sono intervenuti nel sistema della comunicazione d'impresa
Ma la crescita della nostra professione il ruolo che noi
Vediamo le relazioni pubbliche vanno assumendo sempre di più nella definizione delle strategie di comunicazione dell'impresa ci suggeriscono un obiettivo forse ambizioso
Aggiungere e proporre a tutte le categorie professionali ai sistema Riccò DC di comportamento di caratteri individuale che sono presenti nelle varie categorie
Un più organico omogeneo sistema di principi e di regole per la comunicazione d'impresa nel suo complesso
Noi come associazione abbiamo delle proposte e stiamo andando a sostenerle a rappresentarle alle altre associazioni professionali
Nel mille novecento settantasei quindi sono passati ormai più di dieci anni è iniziato il cammino per il riconoscimento giuridico delle relazioni pubbliche con una proposta di legge aperta
Perché noi riteniamo che non sia il caso di creare Alpi o ordini di tipo professionale in una professione che si basa sulla informazione e quindi sull'assoluta libertà per chiunque di esercitare il suo diritto di informare come ad essere informato
Una proposta di lì una serie di proposte di legge
Il cui quadro ad oggi è dato dal fatto che da un anno circa dal maggio dello scorso anno alla Commissione lavoro
Esiste un testo che ha unificato la proposta di legge centoquarantotto di iniziativa Cristofori e altri la cinquecentosettantuno l'iniziativa dell'onorevole francese altri la due mila novantatré
D'iniziativa Facchetti questi disegni di legge
Per i quali la commissione ha richiesto alla presidenza della Camera la delibera in sede legislativa con il parere favorevole del governo
Si basano su un riconoscimento di alcuni principi di etica professionale come validità quindi erga omnes per quanto riguarda una situazione
Di base
Di regole di comportamenti richiesti a quanti si occupano di comunicazione nell'ambito dell'impresa
Noi riteniamo che mentre parliamo di questi che sono le nostre questioni che però interessano eccome anche le altre categorie presenti nel mondo l'informazione
Ci sia anche la necessità di di andare avanti passo dopo passo noi riteniamo che la strada sia quella di sottoscrivere accordi di autoregolamentazione tra le varie categorie professionali che sono nel mondo la comunicazione
Mettere assieme
Le associazioni della pubblicità delle relazioni pubbliche dei giornalisti dei mezzi degli utenti cercare di creare una situazione almeno a livello di autoregolamentazione che metta delle basi chiare
E veramente certe nei confronti di tutti
Questo anche per uscire da quella disparità di situazione giuridica di cui parlavo già prima
Nella sostanza
Per rendere possibile la crescita di un sistema sia pure in una fase iniziale di autoregolamentazione in cui le diverse categorie professionali
Riconoscono e applicano i rispettivi codici di etica e i rispettivi codici di comportamento
Io credo che questo sarebbe un passo molto importante perché taglierebbe certamente le gambe a tutta una serie di situazioni che con la professionalità non hanno nulla a che spartire nulla a che vedere e che sono al di fuori di quelle che sono le regole del gioco che comunque le varie categorie si sono date
Dobbiamo procedere probabilmente passo dopo passo e prima di immaginare qualcosa di molto bello molto articolato cominciare a mettere assieme le nostre rispettive esperienze e creare un sistema che dia validità all'interno del mondo professionale alle sistemi e alle norme di comportamento che ognuna delle categorie professionali si è dato
Io credo che su questa strada anche dall'intervento che ho sentito prima dell'ordine del del dei giornalisti ci potranno essere nei prossimi mesi a breve delle sostanziali novità e quindi delle situazioni di miglioramento rispetto all'attuale
Nel quadro nel disegno di fare di queste parole ed immagini non il momento di crisi e quindi un momento di regime ma un'occasione di confronto democratico aperto tra esperienze di profilo diverso legittime e importanti proprio perché è diverso
Parolario Ettore Scola si prepari Giancarlo Ferretti
No
Una convenzione sui problemi della comunicazione di massa
Che ormai
Veicolo privilegiato se non unico della cultura nella società contemporanea accende sempre grandi speranze
Ma suscita talvolta anche qualche scetticismo la relazione di Walter Veltroni di stamattina perché abbia voluto ascoltarla tutta perché abbia voluto capirla
Non mi sembra che tutti abbiano voluto capirla fino in fondo a giudicare da certi primi interventi nero
Ottimisti
Di stamattina
Ecco è una relazione mi pare che conforta le speranze e riduce il tasso di scetticismo
Naturalmente punta sullo scetticismo che c'è sempre anche perché è un una particolarità tutta italiana guai se non ce l'avessimo
E che poi qualche giustificazione in altre occasioni in altre convenzioni
Ha trovato
Ah quante riunioni convegni seminari abbiamo partecipato ritrovando ogni volta pagare a distanza di un anno di due anni
Gli stessi problemi solo diventare un po'più cresciuta alle più paffutello i più grandicelli ma sempre gli stessi problemi
Quanti gridi d'allarme abbiamo sentito lanciare ma poi abbiamo capito che erano gridi rituali lanciati per dovere d'ufficio o per dovere di partito
E poi passata alla convenzione gabbato lo santo
Lo santo in quei casi era sempre naturalmente il cittadino che ha tanti diritti praticamente li ha tutti quale diritto non ha il cittadino in una in una società democratica come la nostra via tutti
E però ne vede rispettati assai pochi
Non vede rispettato per esempio il suo diritto ha una qualità di cultura e di informazione
Alta
Libera
Pluralistica autonoma
Una qualità di culture di informazione che lo porti alla conoscenza che lo porti allo sviluppo della sua personalità
Te lo porti a una maggiore capacità di scelte
Una qualità di culture di informazione che lo aiuti a guardare criticamente le cose a camminare autonomamente nel mondo a vivere con vitalità la sua difficile
Epoca
Invece il cittadino che pure ripeto tutti questi diritti li ha via tutti
Oggi si trova davanti invece una qualità di culture d'informazione non esaltante
Una qualità di cultura d'informazione concentrata privatizzata omogeneizzata importata
Colonizzata da coloni Esterni e interni
Le colonne sonore ormai belle serie dinastiche americane e le colonne se non sonoro dei cartoni animati giapponesi
Sono loro ormai a cantare la nuova internazionale
Walter Richard fatto qualche cifra deve solo centotrenta milioni di dollari i prodotti tv importati contro un milione di dollari esportati di prodotti esportati nostre
Diceva marziale se mi ricordo bene non ti mando i miei versi
Perché ho paura che tu i banditori
A coloro mandiamo i nostri versi a nessuno però invece compriamo compriamo centinaia dei milioni di dollari diversi altro voi
Spesso assai brutti
E accanto a queste a questi coloni Esterni ucciso il Polo si sono poi le colonizzazioni interne
E quelle dei partiti quelle del profitto quella pubblicità ormai la pubblicità che decide ed è lo deciderà sempre di più quale prodotto culturale buono quale prodotto culturale cattivo
E a questo concorso di colonizzazione naturalmente è stata affiancata non poteva essere diversamente in questi ultimi anni una controffensiva forte
Di internazionalizzazione della produzione di Mondavio mondializzazione dell'ispirazione quindi con buona pace dell'originalità alla creatività
Quale originalità basta ripetere il già detto riproporre il già fatto
E già contrabbandata come informa un altra come informazione quello che è stato già spacciato come cultura torna sempre buono
Perché buttare meglio riciclare perché la bora erano politiche culturali perché lavorare per un nuovo modello di società perché ritira fuori rispolverare vecchi discorsi per fortuna dipinti cade sull'austerità
Vecchi discorsi sull'ostilità che appunto ponevano l'esigenza di un nuovo progetto di vita all'esigenza di un diverso sistema di valori per un differente comportamento sociale
Perché far circolare le idee perché ideare nuovi programmi prescrivere nuovi libri produrre nuovi film sperimentare altre strade perché perché preparare Nuovi Autori chi ricerca e chi se ne occupa dove sono chi sta a sentire chi di prova chi vi sperimenta nessuno e poi forse forse non ci sono più facile dire che non esiste Nuovi Autori non esistono
A questo proposito si dice
Che dei prossimi anni satelliti avranno bisogno di duecentocinquanta mila ore di prodotti televisivi ma anche qui ore di che cosa realizzate da chi con quale progetto per comunicare poi che cosa l'un non si sa
E mi ha fatto piacere che Walter abbia detto il cinema si sta spingendo ha avuto il coraggio di regime sta spegnendo perché invece c'è una tendenza a nascondere la crisi del cinema
Anzi chi le parla come come noi come le le associazione del pubblico viene tracciata
Vista come Maurizio Maurizio Nichetti
Nato nel cinema con bellissimi film col cinema nelle sale che oggi autore televisivo dica che in fondo non è grave non è da preoccuparsi se poi le sale di cinema chiuderanno tanto tutto alta o medio piccolo definizione passeranno il piccolo schermo che accoglierà tutto avrà una enorme capacità pubblico-privato ci sarà spazio per tutti
Ecco è un discorso che stupisce molto perché l'unica garanzia credo
Per quanto riguarda il cinema l'unica garanzia sia per l'autore che per l'utente è proprio il CIPE ma nelle sale cioè l'unico cinema che destinato individualmente che è a sua volta l'unica garanzia perché ci sia un utile collettivo che l'individuo sia il destinatario di un'opera
Tutto questo naturalmente in televisione non non potrà essere per sua natura si parla senso orrore di questo futuro totalizzante televisivo come se non conoscessimo tutti i condizionamenti ai quali bisognerà per forza
è logico doveroso sottostare logiche come se il petto di di partito logiche di pubblicità logiche di gradimento già perché c'è anche questo al danno che il cittadino riceve deve il giugno scorso di veder Gaber dorato per gradimento quello che il suo indice di appisola mento invece di approva il piano entro il giorno ritratta
Ai guasti degli anni di piombo insomma succedono i guasti degli anni del sonno non so farebbe peggio
Ecco questo del cittadino che ha tutti i diritti ripeto sempre
è un cittadino che rischia
Di ritrovarsi a non avere più emozione che visti a non avere più immaginazione anche se c'è anche qui c'è chi dice che invece ci sono segni di verifica di vitalità che forse anzi è un segno buono più Ciappi isolamento più cioè voglio dì ribellarsi anche questo speriamo che sia vero speriamo non sia un altro alibi per non fare speriamo che non sia un altro
Le ottimismo capirlo divenuti Nistri meno male
Però quando si teme che la verdura contaminata
Dall'aviazione ce ne proibisce la vendita giustamente
E invece per in altri campi questo non succede che misura il grado di inquinamento dell'informazione
Che ogni giorno il cittadino assume Indocina più o meno pari secondo quante ore sta davanti al televisore
Si calcola il tasso di Cesio contenuto in un programma del sabato sera nessuno
Calcola tra quanti anni da vent'anni trent'anni un'informazione deformata o un'idea stupida
Cesserà il suo la sua capacità di danneggiare la sua carica di pericoli pericolosità chi si allarma per la radioattività del terreno culturale italiano poco
Schietti e dichiara lo stato di emergenza per la calamità nazionale che c'è non ho paura di apparire meno pessimista
Ecco tra tanta gente che cammina intorno a questo cittadino in ostaggio in punta di piedi per non svegliarlo perché in fondo va bene così
Ecco io credo che bisogna fare un po'di casino bisogna fare un po'di Chiasso per svegliarlo per fargli ritrovare la capacità che c'è il l'unica capacità di emozionarsi per farlo ritornare a immaginare immaginarsi la sua vita
Ecco questa capacità di evoluzione di immaginazione io credo che può ritrovare riterrà soltanto posso ritrovato soltanto le forze della sinistra o per lo meno quelle che sono rimaste ancora forze di sinistra
Quindi accogliamo questa prima convenzione del nostro partito con grande speranza ma con grande fiducia di lega anch'perché dipendevano le non farla adesso soltanto un salvacondotto per le nostre coscienze dipende da lui
Che il villaggio sia veramente di vetro dipende da noi che non sia un villaggio soltanto Piero dispetti che sia un villaggio molto ricco di trasparenza grazie
Strano risponde parole
Diamo la parola Giancarlo
Parola Gian Carlo Ferretti critico letterario si prepari Lino Bones della presidenza delle anche
Parlerò del libro e dato che il libro non ha non può avere molta attenzione in questa convenzione per sua stessa definizione chiedo fin d'ora la presidenza qualche comprensione se supererò ivi alcuni minuti i quindici prescritti
La collocazione del libro nel sistema della comunicazione delle comunicazioni di massa e piuttosto contraddittoria ci sono anzitutto alcuni aspetti di reale integrazione nel sistema stesso che riguardano soprattutto l'editoria maggiore ma non soltanto
Il processo di concentrazione anzitutto a livello di produzione di mercato
Il caso della Mondadori del gruppo Ifi elevati direttore ci sono i più vistosi
Nelle operazioni in ambito mondadoriano in particolare si possono accogliere almeno due tendenze
Quelle all'acquisizione di sigle cataloghi da parte del gruppo Saggiatore comunità sereno IVA Frassinelli e quella che vede presente De Benedetti precostituirsi una riserva di programmi nella prospettiva del mercato di video tele
Che è un aspetto questo del crescente interesse per il libro da parte dell'imprenditoria privata e pubblica si vede il Progetto cultura della Montedison per esempio
Con forme sofisticate di strategie multinazionale
Nel quadro oltre che di una politica di investimenti di un controllo dei processi di trasformazione produttiva e di aggiornamento tecnico e perciò di una conquista GT egemonia culturale
Ma va infine ricordato altresì che cinque casi o gruppi Mondadori Fabbri Rizzoli Garzanti Einaudi si spartiscono oltre il sessanta per cento del mercato librario
C'è poi i vari settori dell'editoria libraria una tendenziale di organizzazione del lavoro
Caratterizzata da una moderna anzi modernizzazione di ruoli ma anche da un ampliamento del lavoro esterno a scapito di quello interno e da una radicalizzazione accentramento delle istanze decisionali anche le nuove tecnologie sono entrate oltre che nell'amministrazione e nel marketing in alcuni settori della produzione libraria come la manualistica e la scolastica
Al processo di integrazione nel sistema sono legati molte novità di quello che viene definito un po'impropriamente il mercato librario sommerso quella cioè che non sempre passa dai canali tradizionali di distribuzione ed alla Libreria in particolare
E che in passato comprendeva soprattutto i libri del Touring o del club dei club Rossini
Al pari sia giunto il forte sviluppo del manuale d'uso ed è la guida fisco informatica turismo cucina eccetera che spesso nascono dal lavoro di riviste di periodici
I libri editi direttamente da testate giornalistiche ventiquattro ore L'Espresso libri che legge
Il prodotto multimediale dal milione cartoni animati a Dallas eccetera
Evidente è diffusa da tempo e infine tra questi aspetti di integrazione l'interrelazione libro informazione sul piano delle grandi firme il fenomeno del giornalista scrittore e sul piano di tutto quanto fa del libro dell'autore un elemento ricorrente dei processi di enfatizzazione protagonisti Ca'e di spettacolarizzazione multimediale dalla stampa la televisione
All'interno di questi altri processi di integrazione vanno tuttavia evidenziato alcune rilevanti specificità che connotano nettamente l'editoria libraria
Un'estrema polverizzazione di sigle editoriali ufficialmente al trentun gennaio ottantasei mille novecentotrenta tenne realtà anche di più
Un'abitazione ancora molto circoscritta delle nuove tecnologie nonostante tutto un'organizzazione del lavoro ancora largamente tradizionale una carenza o mancanza di vero ricambio negli organigrammi e nei quadri e una sostanziale attenuazione o annullamento delle distinzioni ideali in senso lato tra una casa editrice l'altra salvo rare eccezioni
Fenomeno questo che nell'ultimo decennio ha portato a una sorta di intercambiabilità di contenuti e di cataloghi e ad una utilizzazione nel libro da parte dei mass media come pretesto reale illusorio
Io non ininterrotto processo di disegno di una legislazione di noi ideologizzazione processo molto spesso estraneo sovrapposto alla sostanza del libro stesso
I che si lega anche un rapporto meno rigido da testata giornalistica e casa editrice di una stessa proprietà conoscenze da parte della Corte è stata stesa per ricezioni e servizi
Più dipendenti dalle leggi generali del mercato che dall'interesse promozionale della casa
Molte delle spinte contraddittorie interni a questi fenomeni di integrazione di specificità concorrono ad alcune conseguenze sul piano della lettura che è poi il terreno più significativo di verifica
Ora è certamente vero che su questo piano è in atto una ripresa e per gli esempi rimando al testo scritto
Tuttavia per contro in generale la libreria non ancora col nato le perdite della crisi dei primi anni ottanta nonostante le ricorrenti o fuori natalizie in edicola i romanzi rosa sono entrati nella parabola calante
Ma all'interno e al di là di questi dati si può cogliere una tendenza più generale che in parte li attraversa e che pone un problema di grande rilievo politico sociale e culturale
La tendenza cioè alla produzione e distribuzione lettura sempre più elitaria nel senso sociologico del termine in conseguenza anche del tipo di risposta che l'editoria libraria dato alla crisi
Una strategia di difesa di ristrutturazione aziendale produttiva è di fatto distributiva o comunque una strategia che anche con le sue iniziative di rilancio è stata sempre funzionale a obiettivi di minori costi e di maggior fatturato che alla conquista di nuovi e più vasti strati di lettori
E la politica dei prezzi ha avuto in questo un suo peso tra l'altro mai il conto terzi avuto uno sviluppo come quello attuale
In sostanza la già in parte accennata combinazione di tradizione peggio spirale e modernità industriale porta con entrambi questi temi tradizione e modernità
All'esasperazione di un vizio antico dell'editoria libraria italiana che ha sempre denunciato allestire in campo aperto che ha sempre puntato su un'area di lettura ristretta e privilegiata è garantita
O più precisamente assente modellato la sua strategia sull'esistenza di una tale area funzionale del resto ha processi storici di ben noti fin dalle la dal unificazione del paese
Ancora oggi del resto nonostante l'incremento dell'ultimo decennio oltre la metà degli italiani non legge neppure un libro
Se esiste perciò al rafforzamento del criterio dell'immediato profitto a scapito di una lungimiranza che al tempo stesso può essere al tempo stesso e commerciale e culturale
Si assiste in particolare ad una radicalizzazione approfondimento del distacco tra lettore e non lettore
E anche tra il lettore che legge tutto per così dire i giornali e libri elettore che per esempio per esempio che legge soltanto ai romanzi rosa
Dai quali romanzi rosa a smentire certe ipotesi interessate non si risale a lei a livelli più problematici di lettura inevasa del resto non è un libro e alla confezione moderna di quelli che erano una volta gli
Certi rosa dei settimanali femminili bassi
Il crescente distacco tra lettore non lettore dunque si è potuto avvertire in questi anni attraverso ricerche per il quale per le quali rimando ancora al testo scritto
Questo distacco passa soprattutto tra il lettore abituale dieta non matura abitante delle medie e grandi città
Istruzione superiore di condizione sociale medio-alta e alta e non lettore più anziano meno scolarizzato abitanti in zone marginali e periferiche di condizione sociale medio-bassa e bassa riproponendo l'analogo distacco anche sudato per crescente da altre due note statistiche l'analogo distacco tra sviluppo e sottosviluppo centralità e marginalità nell'insieme della società italiana
L'abitudine alla lettura del resto nel nord è quasi il doppio che nel Sud
La lettura in sostanza si ripresenta appunto come esperienza elitaria la non lettura come fenomeno di emarginazione sociale e culturale il libro diventa in sostanza una significativa discriminante di progresso intellettuale e civile ne è certamente vale a rovesciare questa impostazione questa separazione e lontananza tra ricchi e poveri il dato più volte riportato del circa cinque per cento di laureati e diplomati che non leggono mai niente
La battaglia per modificare questa situazione appare oggi molto difficile anche sui tempi medi
Non si travestono infatti i processi di trasformazione sociale politica multimediale scolastica educativa che possano contribuire efficacemente al superamento di quel distacco
A considerazioni non diverse porta l'analisi degli specifici movimenti del mercato gli incrementi di lettura continuano a riguardare chi già legge
Il lettore occasionale non diventa quasi mai lettore abituale e non l'attore difficilmente diventa lettore
In generale poi l'ipotesi più verosimile è rintracciabile nella lenta è sempre limitata ripresa delle vendite librarie di questi anni del dopo crisi in qualche misura perfino prima
è quella di una tendenza al consolidamento dell'area di lettori abituali e alla crescente alla crescita di un'area di lettori occasionali molto fluttuante notevole in costante soggetta alla sostituzione citazione delle mode dei media dei fatti di cronaca e di costume e inseguita appunto dall'editoria soprattutto maggiore con prodotti di stagione
E qui che tra l'altro si verifica l'inconsistenza deve ritornare antiche verso la televisione
Che da solo la non procreare lettori abituali ne può sottrarmi al libro
Che può tutt'al più suggestionare saltuariamente il lettore occasionale con la spettacolarizzazione del libro dell'autore o informare con le sue trasmissioni il lettore abituale già formato
Giacché la formazione del lettore librario passa attraverso un lungo processo di formazione famiglia scuola società dite dell'azione informazione eccetera processo del quale la televisione solo un momento
Col distacco dunque tra lettori non lettori troppo ad un riflesso speculare nella mappa delle librerie
Sempre più specializzate centralizzate urbane nonostante i casi di sfratto rispetto ai tradizionali deserti della distribuzione solo in parte in piccola parte compensati dall'edicola del supermercato
Dove si ripete quella tendenza a modellarsi sull'esistente
A livello produttivo l'appunto emblematica di quella tendenza elitaria è rappresentata da una serie di titoli che non esauriscono certamente il quadro ma che caratterizzano il livello di lettura più disinteressato e il meno strumentale
Attraverso il quale passano esperienze assai importanti per la formazione dei costumi e comportamenti gusti ride
Una serie di titoli che vanno dal classico raro alla traduzione d'autore da domande italiano di stagione al bestseller d'importazione dai nuovi Galateri alla saggistica leggera d'attualità
Con forte discriminanti di valore certo tra mondanità transitoria e autentica raffinatezza Madama è problematicità
Che tuttavia si risolvono è pur sempre in un ambito di lettura ristrette privilegiata distaccate distanziata sempre più dalla lettura subalterna ed alla del non lettura e che sottintendono un modello sociale e una logica nella quale in fondo editoria maggiore e piccola editoria recitano ruoli diversi ma complementari
Questo appunto elitario emblematica che gode del massimo sostegno della macchina editoriale e promozionale
Ed è la massima attenzione dei mass media e che tanto spesso brilla nelle classifiche dei più venduti
E caratterizzata altresì da una sostanziale carenza o assenza di sperimentazione ricerca elaborazione
Che si ricollega per dire più o meno evidenti anche a processi decisionali che rafforzano sempre più il ruolo dei direttori commerciali
E ridimensionano sempre più quello dei consulenti consulenti intellettuali
Un esempio l'autore compie sempre meno il suo iter di formazione di affermazione dentro il mondo editoriale librario
E sempre più spesso viene prelevato in modo quasi parassitario già bell'e pronto da altri settori
Tale personalità di successo della politica dell'imprenditoria dello spettacolo del giornalismo autori garantiti insomma per lettori garantiti
Arrivando ad alcune considerazioni conclusive il discorso torna comunque a quel distacco tra un'area ristretta e privilegiata di lettori e deserti della non lettura e al problema sociale e politico che vi è sotteso sotteso
Dare indicazioni positive come si dice non è davvero facile
Ancora troppo carente alla ricognizione l'analisi e la riflessione a proposito dell'editoria libraria
Un settore commercialmente limitato due mila miliardi circa di fatturato complessivo ma di grande rilevanza culturale e sociale
è un settore di sicuro avvenire nonostante le vane querelle sulla sua sorte nella prospettiva della rivoluzione elettronica
Tornano alla mente alla penna problemi noti noti il ruolo della scuola della rete bibliotecaria dei mass media e naturalmente il problema di uno sviluppo meno distorto e meno inique della società
Tornano le proposte avanzate in questi anni nella prospettiva di una legge per l'editoria libraria le questioni del credito del regime fiscale della carta dei costi di utenza di pubblici servizi eccetera
E ancora il ruolo attivo che può avere l'intervento dello Stato o dell'ente pubblico nei confronti delle carenze o difficoltà delle librerie della volete
Tutte queste misure possono aiutare le case editrici che sono più sensibili ai problemi affrontati in questa comunicazione e che sono talora anche le più deboli o comunque possono far cadere certi alibi da parte delle altre
Nella prospettiva di una graduale inversione di quelle tendenze difensive a livello produttivo e distributivo e della direzione del vasto mercato potenziale presente e futuro
Lasciando naturalmente alle forze che operano all'interno e all'esterno dell'editoria libraria forze intellettuali operatori
E che credono nel libro come discriminante di progresso intellettuale e civile il compito di condurre le loro battaglie per ridurre almeno quel distacco e per incrementare un'editoria di ricerca e di lungimiranza produttiva e per incrementare altre sì una moderna e problematica produzione non elitaria né privilegiata
E qui sarebbe da rivedere e reinventare tutta l'aggrovigliata Rete di incentivi diretti indiretti borse fondi di ricerca eccetera
Ma non c'è dubbio che queste prospettive battaglie avevano scarse possibilità di riuscita se appunto non passeranno anche attraverso agli altri settori dell'educazione e della comunicazione
E perciò su questa complessità di interazioni sto finendo
Tra ruolo e processi intellettuali e produttivi che l'ha portata oggi la riflessione e il dibattito l'interazione più indagate per quanto riguarda la scuola la rete bibliotecaria
E assai meno per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni di massa
Di con l'editoria libraria e parte anche quando se ne distingue perché si uguale pur sempre tracolli Rita e conflitto dentro una stessa logica condizionata dalle scelte dei grandi editori e delle grandi concentrazioni
Ed al criterio dell'immediato profitto
L'analisi e la critica la battaglia politica va perciò preliminarmente portata sullo stesso intreccio di poteri e di proprietà e sulla stessa necessita di una disciplina del sistema di cui si discute in questa convenzione
Con l'individuazione peraltro di ciò che è specifico dell'editoria libraria
è un lavoro lungo e complicato tutto quanto si è detto fin qui e anche per la scarsa coscienza che intellettuali e operatori del settore interni ed esterni hanno ancora dei vari condizionamenti interazioni interrelazioni tra editoria libraria e sistema delle comunicazioni di massa
Deve relativi pericoli e delle relative grandi possibilità
Il mondo dell'editoria libraria è infatti caratterizzato più di altri da complesse sottili mediazioni convivenze con mentalità costumi e comportamenti contraddittori e con schieramenti sfuggenti
La prima battaglia da condurre probabilmente su questo terreno la prima battaglia da condurre insomma è paradossalmente contro noi stessi
La parola di un apposito della presidenza delle armi si prepari Enzo rotto
Esprimo a questa vostra con convenzione
L'interesse delle anche capire
Di un'associazione e cioè che ha scelto di impegnarsi nel sociale e nel civile
Per concorrere a modificare i processi ad annullarli in vista dei risultati migliori sul piano della qualità della vita del lavoro
Obiettivi di pancetta in una democrazia matura ricca di quei valori che fondano l'esistenza delle persone e della società
Risulta immediatamente comprensibile e chiaro allora l'interesse delle ACLI sui temi della comunicazione
La informazione è anche un problema di democrazia
Conoscendo bene ormai il peso dei flussi di comunicazione sul carattere spesso del potere e sulle possibilità o meno di accesso a queste da parte dei cittadini
Vedere il problema della comunicazione nei suoi vari aspetti sul versante dell'associazionismo promossi dal punto di vista particolarmente delicato conducendo per alcuni aspetti hanno di una riforma possibile
Le brevi riflessioni che intendo fare partono dalla consapevolezza profonda
E ormai diffusa su cui non è il caso di soffermarsi a lungo
L'essere cioè l'informazione un aspetto di vera e propria trasformazione antropologica della società contemporanea
Sempre più la povertà e la ricchezza i rapporti di dominio sono qualificanti dannoso dell'informazione
Oggi nel momento che alcuni ormai chiaro che il futuro della società della sfida dopo la sfida tecnologica si deciderà in primo luogo sul piano della comunicazione del sistema
La prospettiva è venuta radicalmente mutando
Il vero soggetto debole paria della società interessanti le osservazioni prima discordanti dal coniuge risulta estraniato dal circuito dalle informazioni
Nel mirino al soggetto passivo in ordine banda andamento di Mancini che pesantemente lo condizionano
Rendendolo di conseguenza sempre meno libera nei modelli di comportamento nel modo di pensare e di agire nei canoni espressivi del espressivi dei meccanismi di consumo in definitiva in fondamentali valori di riferimento della sua vita
Di riflesso il vero principe dal mondo moderno non meno potenti col potente
Ti impedisce agli antipodi di muoversi da gestire di dichiarare la propria opinione
Ma semmai coniuge conduce gli angeli a comportarsi a pensare a esprimersi secondo canoni predefiniti e comunque funzionali ad interessi di chi governa i canali della comunicazione
Proprio per questo il rapporto dell'associazionismo con informazione e la comunicazione tenta di estremo interesse
Da questo punto di vista mi pare di poter dire che la relazione di D'Antoni certamente riguardanti anche interessantissima sembra non cogliere pienamente
Il valore in galera associazionismo sia in seno un'assoluta vitalità e una sua progettualità dinanzi al processo di concentrazione all'attivazione delle proprie volontari dei media va ripensamento in modo nuovo la funzione pubblica dall'informazione
E la sua capacità di esperire realmente le autonomie e i bisogni della società
Uno dei problemi più importanti mi pare
Che occorre affrontarlo e quando del decentramento
Già nell'incontro di Palazzo Braschi nell'aprile dall'ottantacinque c'era già un lavoro di riflessione di proteste verso la prima convenzione nazionale per istinto a comunicare presenti trenta associazioni
Ed è emerso con chiarezza il senso di questa proposta
Decentramento non può significare riproduzione dalle logiche e degli apparati
Se sia negli standard realmente autonomo potrebbe svilupparsi
Altri cambino i concerti sono traditi regionalizzazione di territorio
Intesi non come processi e rapporti ma quelle spostamento geografico dalle strutture alla ricerca di improbabili culture locali
E non dei soggetti Giardina dei limiti amministrativi possono esprimere tendenze e situazioni comuni e di confronto
E questo in tenuta da tenere fermo
L'accentramento delle potenze significare la riqualificazione non trasposizione di un servizio
Decentramento e attivazione dei soggetti l'occupazione di un territorio
Questo portarono a scegliere radicalmente la logica prevalente
Che è quella di una colonizzazione culturale dell'informazione questo cioè in genere ai processi in atto una serrata la logica di mercato chiedete informazioni esclusivamente in funzione della vendita
Quindi si pensa a catturare l'attenzione dell'utente a manipolare l'attraverso un uso spregiudicato di tecniche espressive e di proposte culturali come già è stato eletto interventi precedenti
Il risultato è quello una crescente omologazione dalle culture ed ai bisogni il decentramento mi pare allora Kjaer ribalta questa logica
Sia in grado di rapportarsi costruttivamente alle realtà dell'associazionismo ad una immagine dalla società composta rimanesse ed individui
Si contrappone quella della società con voi insieme compresso l'associazione dei gruppi chi esprime una soggettività dei comportamenti pensioni progettualità in qualche modo organizza sono i punti di resistenza diffusi
L'associazionismo con tanta questa dimensione plurale della società come ci è stato anche detto e c'era un party c'era anche un rapporto di Veltroni
Il decentramento non tanto di passare attraverso questo incontro con l'associazionismo
Tutto sta a vedere cosa vuol dire incontrarsi incerto cosa vuol dire riqualificare l'informazione attraverso questo incontro
Sono questi sulle problematiche che però non mi sarei molto precise nell'impegno che complessivamente anche altri portano avanti sul versante della società civile io al mio intervento che voglio focalizzare solo su questo terreno
Non a caso come movimento abbiamo da tempo intrapreso la via delle convenzioni
Nello specifico sul sistema radiotelevisivo ma più in generale come linea di intervento
Sono problemi insieme a Nicolò da personaggi di cui siamo tanti di cui occorre dar voce e peso
Convenire vuol dire condividere alcune analisi esistono situazioni che vanno affrontate confronto intraviste di farsi e vitali della società sugli obiettivi e progetti scelti ed elaborati insieme
Comunque non è arrivato nessun Progetti Obiettivi Minganti settoriali forse mappa da mettere in moto il processo più vanno in crisi fino al cinema e sui comportamenti della cultura e sui cambiamenti reali
Questa può e deve essere una strada da percorrere individuando Abu Abdullah strategie e strumenti adeguati anche questa nostra convenzioni credo vada letta in tal senso
Per quanto riguarda per quanto ci riguarda puntare sul mondo dell'associazionismo nell'ambito dell'informazione fra tante dalla nostra storia
Vorremmo solo ricordare che la lanciò le battaglie per il diritto all'accesso che siamo convinti rimango intervengo tutto da indagare alla luce dei processi culturali sociali politici avanzati nel Paese
L'esperienza di questi anni ci insegue infantili che l'aveva acquisito tale diritto non basta se non si inserisce e nell'intervento più globale
Intervento che sappia esprimere un pool di capacità su piani diversi non ultimo quello della professionalità degli strumenti
Io sono diversi punti che quando lo vuole consente più che andrebbero analizzati in prima quello del riconoscimento un'intera nazione dalla critica deve riconoscere cioè qui in Statale e prevedibile un livello previsto all'associazionismo nella riforma dalle istituzioni
Un secondo appunto concerne la responsabilità Siena c'è l'associazionismo visto come soggetto in una strategia esso investito di una responsabilità verso la stessa sia nella fase di indirizzo e programmazione
Che in quella probabilistica va prevista la funzione dell'associazionismo stesse nei suoi aspetti di proposta di controllo di riflessione critica
Un terzo punto lo chiameremo vera soddisfazione
Non pensiamo che occorra allargare ad oggi la la rappresentazione ai bisogni la programmazione scusate ai bisogni ricreativi culturali sociali e politici espressi sul territorio
Dai gruppi e da presidenti e portatori di areale progettualità noi guardiamo allora con attenzione alla proposta di legge insistere Mantica resta
Noi esprimiamo il convincimento cioè sul piano dei contenuti ed è uno snodo pratici che occorre sviluppare una riflessione più profonda
E il confronto da parte di forze e di tutte le forze che essendo mentalmente collegati al reticolato associativo di base
Perché il loro diritto a partecipare a comunicare sia effettivamente riconosciuto ben cornuto con un ultimo aspetto che mi pare utile valutare una programmazione culturale
Democratica riserva al suo interno uno spazio specifico alla promozione di iniziative come anche alle sperimentazioni presenti sul territorio
Ci sono i propositi alcuni tanti particolarmente significativi per le reti tv si importano in Italia oltre i dati forniti nel interessante rapporto di Veltroni importano due mila film all'anno
Gruppi max novanta per cento di produzione russa e oltre dodici mila programmi
Ciò significa che il novanta per cento del disavanzo globale import-export nella bilancia dei pagamenti per il sistema televisione italiana dati finire in America
Orlando una politica industriale
Il tema è associazione Smile Gensini di una politica industriale alle e una valorizzazione delle risorse produzione di programmazione per un pubblico individuato e dei suoi bisogni sempre più precisi raffinati
Sia in campo formativo e culturale cielo dico spettacolare è possibile soltanto se le sue radici sono nazionali era già e regionali
Tutto ciò implica la necessità di un coinvolgimento produttivo dalle realtà presenti nel territorio Valerio incentivazione e qualificazione
C'è un aspetto insomma di investimento produttivo dell'associazionismo sulla possibile riforma potrebbe consentire con conseguenze di riprese economiche e culturali concludo
Sottolineando ancora l'importanza di questo incontro di questa prima convenzione sulle comunicazioni di massa formula l'ospizio
Che si possa seguire possa essere posso seguire un lavoro sistematico di ricerca su obiettivi condivisi
E di su ovvio di ricerca anche in Comune per realizzare obiettivi e comuni condivisi dentro un progetto tento una prospettiva certo sì di più profondi e radicali mutazioni grazie
Interviene sforato consigliere di amministrazione della RAI si prepari Vito D'Amico
Oggi il sistema normativo e organizzativo di governo dell'informazione presenta due difetti fondamentali
Prima di tutto
è un sistema monco
Perché non copre un segmento decisivo del comparto delle comunicazioni di massa emittenza privata che l'inerzia una complicità dei governi continua lasciare sospeso in un vuoto di disciplina oramai intollerabile
In secondo luogo è un sistema profondamente inadeguato quanto al tipo di organizzazione pubblica preposta al governo del settore
Questa inadeguatezza mi pare che si possa riassumere in due fattori
Da una parte frammentazione e sconnessione
E con questo alludo all'eccessiva polverizzazione
Del tessuto degli agenti istituzionali che concorrono a formare il sistema di governo pubblico dei inizia con dei risultati di separatezza sconnessione scoordinamento reciproci
Che cozzano in modo sempre più acuto con il carattere viceversa integrato e sistemico che l'apparato dei media viene a configurare nella realtà
Dall'altra parte un difetto di lottizzazione
E con questa mi riferisco alle pesanti ipoteche che il funzionamento di
Ogni apparato di governo del sistema informativo oggi patisce a causa delle indebite e distorcente io ingerenza dei partiti
Se questa è la prospettiva ne discendono due priorità assolute per una strategia istituzionale efficace in questo settore
La prima colmare subito l'intollerabile la cura del sistema provvedendo a regolamentare l'emittenza privata
La seconda affidare il governo del sistema
Ad un apparato pubblico profondamente ripensato nella sua struttura nelle sue competenze nelle sue modalità di funzionamento
E proprio a quest'ultima considerazione che si lega la nostra proposta di una nuova autorità pubblica da preporre al sistema delle comunicazioni di massa
Una pubblica autorità che sappia rovesciare nel loro opposto quelli che sono i vizi dello stato di cose presenti
Quindi un'autorità di sistema che riassume in sé competenze ruoli poteri oggi di delegati e sconnessi
E poi un'autorità indipendente perché forte della competenza del prestigio professionale degli uomini che la compongono
E forte perché indipendente da interessi impressioni condizionamenti di tale
A questa autorità dovrebbe spettare fondamentalmente un compito di garanzia
Di garanzia di un valore decisivo
Il valore del pluralismo informativo che costituisce base fondante di un qualsiasi evoluto stato sociale dell'informazione secondo le linee
Illustrati e questa mattina da Veltroni nella nella sua relazione introduttiva
Dove per pluralismo informativo deve intendersi in una lettura più evoluta
Dell'articolo ventuno della Costituzione la effettività e non la semplice enunciazione nominale del diritto per tutti quanti di informare e di cercare e ricevere corrette informazioni
Evitando che nell'esercizio di questo diritto appunto dal doppio volto si compiono abusi si producano distorsioni o strozzatura
Garantire il pluralismo informativo significa
Tutelare equilibri
Equilibri tra i diversi attori sociali che operano sullo scenario delle comunicazioni di massa
Quindi equilibri e garanzie reciproche
Nei rapporti tra produttori e consumatori d'informazione
E poi tra proprietà direzione delle imprese di comunicazione di massa e i lavoratori che professionalmente vi operano
E poi ancora equilibri e garanzie reciproche tra informazione pubblica e informazione privata
Quanto di Stato e quanto di mercato ci deve essere nel comparto informativo poi tra informazione a stampa informazione elettronica
Tra informazione nazionale e informazione locale
Ma vorrei sottolineare un punto
Per svolgere efficacemente questo ruolo di garanzia e di equilibrio
è necessario incidere e magari incidere profondamente sui processi e sui rapporti che innervano il sistema informatico
E dunque significa in qualche misura orientare governare appunto il sistema e l'autorità deve essere dotata di poteri e di mezzi per farla per governare in un ottica che comunque non dovrà essere in nessun modo dirigistica o pedagogica
Ecco perché noi parliamo di un'autorità che sia nello stesso tempo autorità di garanzia e autorità di governo del sistema informativo da questa definizione generale dell'uomo e dei caratteri dell'autorità discendono poi le scelte più specifiche che dovranno compiersi in ordine alle sue competenze alla sua struttura alle modalità del suo operato
Ora chi si impegna in un tale compito di progettazione legislativa istituzionale sicuramente non parte da zero
Nel nostro ordinamento non mancano i Tanzi secondo una linea di tendenza istituzionale che pare montante
Tendono a moltiplicarsi
Autorità e amministrative di settore e di sistema
Per molti versi analoghe a quella che noi ipotizziamo analoghe soprattutto per il fatto di essere preposti al governo di un settore relativamente omogeneo
Della realtà sociale ed economica rispetto al quale svolge essenzialmente la funzione di garantire il rispetto delle regole del gioco che devono valere per gli operatori che agiscono su quella scena
Penso allo stesso garante per l'editoria penso nel settore assicurativo all'ISVAP penso soprattutto alla Consob preposta al Governo e al controllo unitario del mercato mobiliare
Ora è chiaro che le regole di strutture di funzionamento che oggi noi sperimentiamo con riguardo a queste qua consimili agenzie pubbliche potranno offrire utili punti di riferimento anche nella progettazione della nostra Autorità
Ma questo non deve far dimenticare le inevitabili differenze
E quindi deve indurre a cautela di fronte a ipotesi di meccanica trasposizione di modelli già sperimentati
Ed è dire con lo stesso spirito
Un mix di apertura senza remore alle esperienze già in atto ma insieme di cauto esercizio dell'arte della distinzione che ci si deve accostare
All'esperienza Offerte dai modelli stranieri e prima di tutto quello che in questa materia costituisce un pochino il prototipo obbligato la Federal Communications Commission che opera negli Stati Uniti in questo settore del mille novecentotrentaquattro
D'altra parte intervenendo in questa materia si deve anche essere pronti all'autocorrezione all'auto perfezionamento dimostrando il massimo di flessibilità il minimo di affezione paralizzante alle esperienze già acquisite
Del resto ha mostrato di imparare bene questa lezione legislatore francese che nell'ottantadue ha varato una foto tori vede la comica sinodo Visibelli
Ma poi non ha esitato solo quattro anni dopo a rimescolare in questo campo le carte istituzionali e ad abolire quell'organo per sostituirlo con un organo nuove diverso la Commissione nazionale della comunicazione equilibrio
Veniamo alle competenze dell'autorità
Queste nella logica integrata che si diceva dovrebbero attraversare orizzontalmente l'intero comparto dell'informazione
E quindi coprire informazione a stampa e informazione televisiva
La televisione via cavo non meno che quella via etere
L'emittenza privata allo stesso modo che l'emittenza pubblica
Siamo consapevoli che una scelta di questo genere finirebbe per assegnare all'autorità competenze di gran lunga più vaste e più integrate di quelle riscontrabili in qualsiasi altro paragonabile organo che operi
In altri sistemi
In nessun sistema ad esempio i poteri pubblici relativi alla stampa risultano così come noi proponiamo accorpati a quelli sulla televisione
Ma noi crediamo che le peculiarità del caso italiano in materia di informazioni giustifico Inc ampiamente la scelta che qui si propone
Quanto al tipo di funzioni da assegnare all'autorità e possibile prima di tutto identificarle in negativo
Non dovrebbero appartenere all'autorità
Scelte di indirizzo politico
Che dovrebbero invece essere riservate ad organi politicamente responsabile
Al ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni per esempio quando si trattasse di operare la pianificazione delle frequenze
Questo verso l'alto verso il basso sempre in negativo sembra opportuno non gravare l'autorità di compiti a prevalente contenuto burocratico gestionali
Ma occorre fare uno sforzo di identificare anche in positivo le funzioni dell'autorità
Propongo qui cinque grandi aggregati di funzioni che dovrebbero definire l'area di competenza dell'autorità scrisse
Il primo gruppo comprende una serie di funzioni
Che dovrebbero essere destinate a fondare la stessa legittimazione di determinati mezzi di comunicazione rispetto a cui sì è reputata necessaria una preventiva autorizzazione o concessione pubblicando questo vale essenzialmente per le emittenti private e si completerà in un potere di autorizzazione o concessione o della revoca dell'autorizzazione della concessione rispetto alla stessa possibilità di operare attività di emissione
Un secondo gruppo di funzioni dovrebbe riguardare attività orientate a garantire i valori di trasparenza e di pluralismo delle imprese di informazione
E ancora all'autonomia di quanti all'interno di queste operano professionalmente
Queste funzioni investirebbe un'area più ampia di quella che riguarda il primo gruppo di attività perché coprirebbero oltre alle televisioni private anche i mezzi d'informazione a stampa nonché le concessionarie di pubblicità
Penso qui a tutti gli strumenti dalla pubblicazione il controllo dei bilanci
Alla tenuta del registro delle imprese editoriali che sono appunto finalizzate a garantire trasparenza in ordine alle situazioni di proprietà di controllo ed influenza finanziaria delle imprese editoriali
Dovrebbe poi riguardare quest'aria di funzioni il rispetto delle norme antitrust
Rispetto alle quali pesa dovrebbe svolgere un ruolo di iniziativa e di impulso per attivare quei meccanismi che in altra sede istituzionale penso quindi evidentemente alla magistratura
Dovrebbero colpire le concentrazioni che superino le soglie consentite
Infine e questo è forse un punto più problematico
Potrebbero riguardare Aubier
In potenziale conflitto con la proprietà del mezzo e con gli interessi di cui questa è portatrice obiettivi e strumenti e mi sembrano tanto più importanti in una fase come l'attuale
In cui l'espandersi della figura dell'editore impuro moltiplica il rischio che sull'esercizio del mestiere dell'informazione gravino in modo sempre più pesante i condizionamenti di interessi extra editoriale
è appena il caso di osservare come questo tipo di funzione porrebbe delicati problemi di raccordo con autonomo ruolo che nella stessa materia compete alle rappresentanze sindacali dei giornali
Un terzo gruppo di funzioni abbraccerebbero un'area ancora più vasta
Stampa televisioni private e anche televisione pubblica e dunque tendenzialmente l'impero universo della comunicazione di massa
E la funzione che riguarda l'equilibrata ripartizione della pubblicità
Come risorsa comune alla quale si alimentano tutti i metri quindi come punto di snodo unitario dell'intero sistema informativo dovrebbe qui spettare all'autorità presiedere alla gestione e al controllo dei meccanismi di allocazione previsti in questo campo
Sia che si tratti di meccanismi come gli attuali un tetto pubblicitario assoluto
Sia che si vada come probabilmente auspicabile verso meccanismi di tipo diverso ad esempio limiti eventualmente graduati agli affollamenti pubblicitari orari
L'ulteriore funzione alla quale si potrebbe pensare quella che riguarda una obiettiva e affidabile verifica degli indici di ascolto televisivi
Una funzione oggi svolta dall'Auditel
Ma su presupposti e con modalità che la recente polemica Berlusconi figlie via indica come non del tutto indiscutibile
Anche il quarto gruppo di funzioni dovrebbe riguardare l'intero universo dei media dovrebbe trattarsi di funzioni volte a proteggere elementari e fondamentali interessi che fanno capo all'intero pubblico dei fruitori di media o alla collettività nel suo insieme
Penso qui a competente in materia di disciplina della propaganda elettorale o comunque delle trasmissioni pre-elettorali ivi compresi
I sondaggi e possono ancora rientrare UPI funzioni dirette a garantire elementari diritti e prerogative della persona umana l'onore e l'identità personale un campo nel quale all'Autorità potrebbe spettare l'attuazione pronta ed efficace del diritto diretti
Infine funzioni di raccordo con l'opinione pubblica e con le sue massime
Espressioni istituzionali
Si colloca qui il rapporto annuale sullo stato dell'informazione che noi pensiamo l'Autorità dovrà redigere indirizzare alle Camere che ne formeranno oggetto di dibattito parlamentari per altro verso credo che l'Autorità dovrebbe sperimentare forme di aperture di incoraggiamento alle organizzazioni sociale attive nel campo dell'informazione ponendosi in un certo senso quale sponda istituzionale della loro autonoma attività
Penso soprattutto all'associazionismo degli utenti
Nel nostro Paese per la verità ancora lontano da raggiungere i livelli di aggregazione di incidenza che conosce in altri sistemi
Sempre con riferimento al tipo di funzioni dell'autorità
Un'ultima considerazione io credo che al di là di competenze
Relative a singoli atti concreti che incidono su specifiche situazioni all'autorità stessa dovrebbero conferire sì anche poteri di tipo regolamentare o più in generale normativo
Questa soluzione avrebbe il vantaggio di assicurare la produzione di nuove regole o l'adeguamento delle regole vecchie in questo campo secondo ritmi più rapidi e con un approccio più ravvicinato alla realtà da regolare rispetto a quelli che sarebbero invece consentiti dall'iter lento e dalla tradizionale astrattezza e generalità della legge in senso formale
Risultati che considero tanto più preziose in un campo come questo dove gli scenari mutano con una velocità spesso poco compatibile con i tempi della decisione parlamentare
In quest'ottica perché non pensare di assegnare all'autorità
La fissazione e il periodico aggiornamento dei tetti di affollamento orario
Dalle funzioni alla struttura e con questo mi avvio a concludere l'Autorità dovrebbe essere un organismo assolutamente snello condizione indispensabile per risultare efficace e autorevolmente operati
Dovrà essere si è detto un'autorità forte e indipendente
Riuscirà esserlo se forti e indipendenti saranno gli uomini chiamati a comporre e prima ancora se forte indipendente sarà la fonte della loro designazioni
Di qui una doppia esigenza da una parte prescrivere per i membri dell'Autorità requisiti molto severi di competenza tecnica professionalità e indipendente
Dall'altra parte identificare una fonte di designazione particolarmente autorevole del più alto profilo istituzionale così da ridurre al minimo le ipoteche della lottizzazione partitica in questa logica può prospettarsi un ipotesi di nomina operato congiuntamente dai presidenti della Camera e del Senato
Un'azione come questa avrebbe poi un altro valore quello di definire la corretta collocazione dell'autorità entro la mappa delle istituzioni repubblicane
Questo è un problema da affrontarsi secondo una logica molto precisa necessitata dalla stessa realtà su cui l'autorità è chiamata ad operare la logica è
No a un collegamento organico con il governo espressioni istituzionale del comando politico di maggioranza
Sì invece ad un forte collegamento con il Parlamento espressione di rappresentatività ed eguale garanzia per tutte le forze in gran
Concludo osservando come l'introduzione dell'autorità
Pone sicuramente un problema
Quello del suo raccordo con le altre agenzie pubbliche a vario titolo competenti in materia di informazione
Dal ministero delle Poste alla presidenza del Consiglio dal garante per l'editoria le Regioni alla commissione parlamentare di indirizzo e vigilanza ad altri ancora
è evidente che per molti di questi l'introduzione dell'autorità e l'erosione di competenze che ne deriverebbe
Implicherebbe di ripensare le strutture e funzioni
Per altre potrebbe implicare una più radicale prospettiva di estinzione
Vorrei in proposito dedicare un'ultimissima riflessione all'impatto che la creazione dell'autorità potrebbe avere sulla Commissione parlamentare di vigilanza
Coerentemente con la prospettiva che ho delineato sicuramente la commissione parlamentare dovrebbe perdere alcune delle funzioni che oggi ha più precisamente quelle che non si circoscrive i non si circoscrivono al governo della televisione pubblica in quanto tale nell'ottica delle sue specificità di servizio pubblico ma invece toccano problemi comuni all'intero sistema televisivo misto quindi ad esempio le competenze in materia di tetti pubblicitari di fissazione di direttive sui messaggi pubblicitari nell'interesse dei consumatori ed altre dello stesso genere
Residuerebbero invece alla Commissione di vigilanza le funzioni che si legano alla specificità del servizio radiotelevisivo specificità che noi oggi siamo abituati a concepire
Attraverso una formula quella della completezza e dell'obiettività dell'informazione che costituisce materia di un obbligo che vale per la televisione pubblica non vale per le televisioni private
Osservo qui due cose
La prima è che la formula della obiettività e della completezza dell'informazione probabilmente oggi
E riduttiva e povera rispetto all'esigenza di identificare a un livello diverso e più alto le specificità e l'identità del servizio radiotelevisivo pubblico
Di fronte a uno scenario in cui le componenti materiali e ideologiche della comunicazione si presentano così radicalmente modificata
Di fronte per esempio al fenomeno
Della massificazione ma al tempo stesso della segmentazione dei pubblici televisivi una logica come quella che poteva valere in anni passati per definire la specificità del servizio radiotelevisivo pubblico credo non regga più il secondo rilievo che davvero l'ultimo
Nell'esperienza di questi anni a me sembra che la commissione parlamentare abbia assunto a premessa del suo operare
Un assunto molto preciso
Non è scritto nella legge a differenza di quello che riguarda l'obbligo di completezza e imparzialità dell'informazione ma radicati Simone la costituzione materiale del nostro ordinamento televisivo
La logica di guardare alla televisione pubblica come ad una impresa il cui azionista e il sistema politico
Nella sua più realistica accezione di sistema dei parchi
Con la conseguenza che la commissione parlamentare ha operato prevalentemente come una stanza di compensazione televisiva tra i partiti
Come luogo in cui la televisione pubblica si fa punto di emersione oppure occasione o comunque oggetto del confronto contesa fra i partiti
Più di quanto non vi sia trattata quale risorsa preziosa da governare nell'interesse della collettività
Ora se si guarda con realismo alle prospettive di evoluzione del nostro sistema politico probabilmente deve concludersi che questo stato di cose non è destinato a mutare nel breve periodo
E quindi che nel breve periodo non sia pensabile sottrarre l'altro governo della televisione pubblica
A uno scenario per così dire ad elevata temperatura politico partitica come quello rappresentato dalla Commissione parlamentare di vigilanza
Ma se nel medio periodo dove se per avventura realizzarsi un certo calo di temperatura politico partitica intorno alla televisione di Stato
Un fattore che richiederebbe intreccio di molte e complesse circostanze
Allora non sarebbe realistico immaginare che anche le funzioni di garanzia e di alto governo concernenti la televisione pubblica per riassumere la salvaguardia della specifica identità correttamente intesa del servizio pubblico
Possano venire assunte da una istituzione in un certo senso più fretta qual è l'autorità di cui stiamo parlando
Con la conseguenza che la Commissione parlamentare di vigilanza sarebbe avviata ad una sorta di eutanasia
Ma in questo caso io credo che non ci sarebbe da piangere
Perché se questa fosse la causa di morte della Commissione di vigilanza si tratterebbe di una buona e utile morte grazie
Un annuncio questa sera alle ore ventuno presso la chiesa di Sant'Ignazio piazza Sant'Ignazio
La cooperativa a lunga gittata gli hamburger sagra offende la Scuola Popolare di musica del Testaccio presenteranno la prima del Requiem che è una cantata delle cinque stanze di Giovanna Marini
Di partecipante alla Convenzione hanno in cartella
Un invito che presentando le botteghini possono ritirare un biglietto omaggio ripetiamo che è una cosa molto importante piacevole la prima del Requiem che è una cantata di Giovanna Marini
E allora la parola a Vito D'Amico presidente della Sipra si prepari Giuseppe Giulietti
Il carattere della crescita e dei processi in atto nel mercato pubblicitario italiano
Hanno determinato anche una rapida obsolescenza delle interpretazioni correnti circa la natura dell'investimento pubblicitario
No divenne finanziamento dei mezzi investimento produttivo stare meglio al monumento relegato nei testi dei convegni dibattiti avvenuti sull'argomento negli ultimi anni
Nell'attuale congiuntura le comunità viene interessato ad un processo è piuttosto spinto verso le concentrazioni delle attività
Da questo punto di vista la pubblicità hanno avuto
Essere più considerata come facente parte di un mercato con sulle proprie leggi e tassi di sviluppo
O come
Un elemento del marketing mix dell'azienda ma rappresenta invece una componente essenziale dello stesso processo produttivo
Lo sviluppo degli investimenti pubblicitari ha terminato di pari passo con lo sviluppo produttivo ed economico del Paese condizioni rendono ancora mia contemporaneamente essendo a sua volta ha condizionato l'accelerazione degli investimenti e sicuramente l'elemento più appariscente della trasformazione del mercato pubblicitario
Nel settantasei l'investimento è minimo di cinquecento miliardi mentre alla fine del dell'anno appena concluso la soglia dei quattro mila miliardi e sicuramente state superate
Un ritmo di crescita
Oltre il trenta per cento medio annuo
Attirato l'attenzione occorre citare riconoscimenti anche a livello internazionale sul caso italiano
E pertanto motivo di soddisfazione per tutti gli operatori del settore
Constatare che oggi almeno su un punto il mercato della pubblicità è entrato nella penso io avevano appannato unità e che all'epoca del suo sottosviluppo euro ricordo relegato alla storia le previsioni dell'ottantasette fanno ritenere che l'obiettivo dei cinque mila miliardi potrebbe volesse astratto
Dobbiamo avere coscienza allora
Cioè l'aggiunta questa nuova fase qualcuno l'ha chiamata per sapere se il dello sviluppo
Oggettive processo di concentrazione
Senta nominato determina prevalentemente incrementi quantitativi sera scelti alla spontaneità liberamente nel mercato e peggio ancora al disordine o all'assenza di norme di legge come è avvenuto
Svolge le rare diseguaglianze squilibri che sono già originali di molti fattori degenerativi mi dispiace per te
Molti rapporti che abbiamo noi quote impresa sentire stamattina perché questi processi degenerativi non dell'oceano perché se come pare a me non abbia sentito l'esigenza di denunciarli vedo
Che hanno grosse responsabilità in attività pubbliche e privati
Non è mia intenzione per esprimere generiche condanne o giudizi negativi sui processi di concentrazione anche se tutto ciò avvenuto in modo consapevolmente illegittimo più razionale
Ritengo giusto invece si debba insieme evitare dal letto ogni visione apologetica dell'attuale sviluppo così come
E nelle sale dal recente congresso nazionale della pubblicità e nello stesso tempo evitare che siano imposte anche sul sollecitazioni nostre regole rigide
Come se noi avessimo in tasca e la formula per uno sviluppo equilibrato dell'intero settore si tratta perciò anche apparire nudi bloccare come ricordava giustamente Veltroni e la sua relazione
Non impiegare lo sono prima di tutto il mondo liberale da quei fenomeni schegge operativi al fine di determinare una ulteriore crescita puntando essenzialmente sugli elementi qualitativi
Ritengo opportuno sottolineare i cambiamenti più significativi intervenuti nel mercato pubblicitario
Mutamenti associati ad una radicale trasformazione del panorama dei media nel nostro Paese sia per quanto riguarda la struttura che i contenuti
Credo abbia ricordare che per molti anni
E di un regime di monopolio la domanda gli investimenti pubblicitari non veniva soddisfatta determinando storture ritardi in molti settori produttivi quindi limiti allo stesso sviluppo economico del Paese
Oggi
Tra i cambiamenti più rilevanti intervenute nel nostro mercato pubblicitario riteniamo che la mostra è aperta da parte dei mezzi e sul termine alla Veneranda così come il bellissimo rapporti è intervenuto trattengono
Tra legge poesie le stanze
Dalla storia alla suddivisione si ricorderà a lungo
Quanti anni ho allora ha fatto parte del provvedimento di fermo
La storia e la sua visione del mercato al trenta e settanta nella salvaguardia della stampa si è passati ad un rapporto dodici mezzi audiovisivi superano il cinquanta per cento degli investimenti pubblicitari complessivi
La stretta ed a volte selvaggia competizione tra i mezzi ha portato a pratiche commerciali dirompenti che determina la pratica l'estromissione dal mercato dei mezzi non in grado di reggere il monotipo di realtà
L'altro
Profondo e radicale mutamento
Metto il prevalere della componente privata subito desidero sistema e settore pubblicitario oggi di fatto riporta la presenza pubblica
Attraverso soltanto la presenza rami un peso sul mercato totale mandare a mutare
Il quindici per cento sul totali degli investimenti complessivi in pochi anni in realtà si è affermato unico grande monopolio privato
Privatizzazione di fatto del settore e superamento delle concessionarie al termine della loro considerazione degli anni settanta sono tra l'altro strettamente connessi
Sulle concessionarie di pubblicità mi soffermerò brevemente vorrei ancora evidenziare gli elementi nuovi distorsione del mercato
Intanto abbiamo riscontrato come circa la metà degli investimenti e più pubblicitari vanno al settore televisivo
Mi appello volta è un fenomeno unico in Europa dominanti paesi la pubblicità o addirittura in alcuni casi prima molto fortemente contingentati
In Italia nel mille novecentottantasei sono stati trasmessi circa quattrocentosessantaquattro mila spot pubblicitari televisivi
Settantasette mila civiltà dalla RAI trecentottantasette mila delle televisioni private
Ma il paradosso e credo alcuni grandi mercati europei le Inghilterra Francia Germania
Quando vi è un aspetto decisamente inferiore a quelli messi mandi in Italia l'intervento pubblicitario e in alcuni casi il doppio di quelle italiano ecco un primo elemento di distorsione
Deriva anche dalla bassa tariffazione dello spazio pubblicitario televisivo e dalla pratica per gli sconti ed omaggi imputabile soprattutto
Al settore privato ma che ha coinvolto anche il settore pubblico in questa selvaggia lotta al per conservare o ad acquisire nuove quote di mercato
Quali allora
Il significato e la funzione delle concessionarie pubblicità in questo nuovo mercato
Un primo elemento da considerare riguarda la proprietà
Cioè la separazione tra proprietà nelle concessionarie proprietà degli indirizzi è in linea di superamento la Manzoni il cui atto di nascita risale al sessantatré dopo alterne vicende sulla fine degli anni sessanta e definitivamente entrata nell'orbita Mondadori Espresso Linetti
La sulla proprietà è divisa al cinquanta per cento tra espressione Sante quest'ultima e a sua volta suddiviso al cinquanta per cento Mondadori cedette percettori detti
La spieghi è stata sino a pochi giorni fa altamente interrotta con i più importanti quotidiani del suo listino il Resto del Carlino e la Nazione del quale ha posseduto una quota vicina al trentacinque per cento
Va ricordato in altre che dal mille novecentotrentaquattro al Piccolo di Trieste è entrato a far parte della Società genitore finanziari editoriale
Cioè conteneva per grandi e piccini allargando ulteriormente l'integrazione made in questi giorni la notizia che il presidente dell'Aspen
Ha venduto all'editoriale il suo pacchetto aziendali granitici alla Sai dell'ingegner Ligresti
Sempre nell'aria i quotidiani abbiamo la bancarotta e vocazione per la stampa da lunga data l'assegno per che si identifica oggi con la proprietà Montedison messaggero
Mi interessano apparteneva alla Spagna presentabile subiranno si identifica quel secolo diciannovesimo
C'è da rilevare inoltre che non si interessano a ventiquattro ore dall'ASPI
E la costituzione della ventiquattro Ore sistemando ventotto per cento di proprietà dell'Editrice il Sole ventiquattro Ore conferma la tendenza alla integrazione tra proprietà e gestione pubblicitarie delinea un orientamento alla concentrazioni
Da parte dei grandi e più competitivi gruppi industriali
E del tutto evidente che nel mercato editoriale che ha raggiunto una concentrazione elevatissima ripescati in mano a pochi ritornano le concessionarie autonomi sono destinate ad un ruolo sempre meno rilevante come partenza e quote di mercato Sandro che si dimostri
Che sulla base di intese tra le stesse concessionarie che attraverso economie di scala sia più redditizio per le vittorie dare in gestione ha concesso il meglio pubblicitarie i propri mezzi
La concentrazione
Più o meno esplicita tra RCS il gruppo torinese della FIAT ma non solo svolto pubblicitario dove pur rimanendo violenta separazione trema
Corriere della Sera etica previsti c'è l'immagine reiterare una politica commerciale di collisione le due organizzazioni sognante hanno una quota di mercato largamente superiore al trenta per cento sul dell'intero mercato pubblicitari del settore stanno nel settore dei periodici oltre i due terzi del fatturato e realizzato da due strutture integrate
Rizzoli Corriere della Sera e Mondadori
Il rapporto iniziale si impara Rusconi
Ha rappresentato certamente ferrovia
Noi cercheremo io oggi interessa sottolineare solo gli aspetti istituzionali che da tale rapporto derivano nel quadro di una strategia e quindi unitario politica editoriale dell'intero gruppo e
Come ho detto all'inizio seppur in modo succinto inizialmente schematico ho parlato di sviluppo del mercato pubblicitario di un processo di concentrazione della partita per l'Italia e mezzi
Il concessionario non mi resta che a concludere il suo ruolo e sul posizionamento della concessionaria a totale capitale pubblico della RAI
Il dibattito persino l'interesse della presenza di capitale pubblico nel settore pubblicitario
Che determinò accise quotidiane polemiche alla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni Ottanta è andato il Mulino con il progressivo accentuarsi del penso dell'iniziativa privata
Nel caso della Sipra se si prescinde dalla RAI TV
La quota gli altri invece sull'intero mercato grossomodo del cinque per cento
Naturalmente il rapporto con gli interi investimenti
Il presidente Pepe si
Con la pubblicità radiotelevisive la quota della Sipra sale al venti per cento
All'inizio dell'ottanta da superare la leader del settore colore accusata del ventisette per cento oggi e distanziata da Publitalia di oltre dieci punti
Anche se tra Publitalia e si libera insieme rappresentano il cinquanta per cento del mercato
Ecco
Chiudere gli occhi
Come se nulla fosse successo in questi ultimi cinque anni ispirandosi ad una pura logica di sopravvivenza continuando a gestire in modo prevalentemente burocratico significa rassegnarsi alla solo scienza naturale delle cose
Ed alla fine essere spinti ai margini del mercato senza nessuna forza e capacità contrattuale e ciò sarebbe allora la fine di fatto del sistema misto
Il problema perciò non ribellarsi libera
Se non come conseguenza sollecitazione competitività della RAI e delle sue aziende il problema centrale sta nell'analisi e nella sua strategia di programmazioni e di politica editoriale
Così come Publitalia e l'innovazione diventa di politiche e di strategie della Fininvest
Allo stesso modo alla Sipra deve divenire sempre più velocemente di politiche di strategie della RAI
Il problema riveste la massima importanza proprio perché se il cinquanta per cento del mercato televisivo RAI la stessa deve assumere sebbene più nuovi riequilibrio rispetto Rooney albicocche pere privato
Però diventerà sarebbe necessario dispiacere già si arriva e in generale se mi permettete sovente sotto il profilo strettamente tecnico non si dimenticherà RAI attestato in ogni caso al cinquanta per cento della audience
Occorre che la RAI debba contenere pur nel quadro degli annunciati processi di rinnovamento di organizzazione aziendale un'adeguata offerta di pubblicità
Un allenatore per la salvaguardia del principio di entrata accessorio Carioni ma soprattutto per garantire un equilibrio generale del mercato credo che oggi si possa dire che aveva lei senza pubblicità è alquanto interesse degli stessi pubblicitari degli editori del mercato in generale
Un interrogativo sorge competente
Ad altre attività delle consociate RAI si tratta di definire allora di orientamento e di mercati quella per i alle attività della capogruppo in questo ambito istituzionale
Definite sostenute necessariamente ed in modo prioritario le attività editoriali della RAI e necessario riflettere o quantomeno in pensione al modo di operare anche della Sipra
Sul mercato pubblicitario della carta stampata e non solo perché
Attori politici l'ho finito
Fattori politici io impedire alla sinistra di raggiungere quota di mercato economicamente Davide da perché appare precedenti oggi la filosofia d'la legge sull'editoria rompendo di fatto ad escludere l'operatore pubblico dall'attività economica di tipo editoriale soprattutto nel settore dei quotidiani
L'esametro cercato di svolgere su alcuni fattori giocatori rapidi per esempio nel mercato pubblicitario le implicazioni che si determinano per l'intero sistema delle comunicazioni di massa impone un'inversione di tendenza esige
Che dopo sempre prevalentemente pentito attivo si compia un salto di qualità che superino i limiti delle vecchie bardature pettorale riconoscere paritetica conoscere veramente a vigilanza legge per l'editoria e così via
L'avvio di un processo nell'ambito di un sistema misto deve puntare essenzialmente a due finalità la pena
Riguarda ciò che si può chiamare diritto alla scelta dei cittadini il cui capitolo importante rappresentato dalla difesa del consumatore non in termini di beni di consumo soltanto ma soprattutto sul terreno sociale e culturale della seconda o
Modifica istituzionale come ricordava poco prima che punti ad un effettivo governo del sistema attraverso la costituzione di un'autorità che la corpi competenze ruoli potete rivolgervi spiegati questo ennesimo
Come vuole
Sulla neppure per concludere vorrei citare un passo significativo dall'intervento del presidente della RAI manca nella prima seduta del nuovo consiglio di amministrazione laddove individua deve in riferimento alla RAI e alle sue consociate concreti e funzioni
E via dicendo
La nostra articolazione organizzativa potrebbe assumere le forme che oggi sono proprio di tutte le grandi imprese internazionali operante nel campo della comunicazione del terziario quella di un capogruppo come fare per identità eppure marcata vederci e con un insieme articolato di aziende operative con obiettivi ben definiti gestioni o angeli facilità di controllo
Alla luce di questa corrente impostazione vorrei suggerire all'unanimità alla presidenza RAI
Nello stesso momento in cui stavo aprendo per la propria riorganizzazione e ristrutturazione interna mentre doveva procedere centoventi entro breve allo stesso rinnovo dei consigli di amministrazione delle consociate
Alcuni Consiglieri anzitutto un rilancio del servizio pubblico deve partire da un dato di fatto cioè che la RAI
Per le sue consociate debbano essere messi in grado di operare sul mercato più vedere e propria aziende tramite una politica delle entrate basate per una parte sulla riforma dell'attuale sistema delle canne
Rendendo tale interrata annualmente certa ed autonomia dalle decisioni del governo
Ma l'altra su un flusso di investimenti pubblicitari ovvio quanto per tre a fronte ad un piano pluriennale unico punto dalla concessionaria di Stato dove l'unico tetto
Messina da raggiungere dovrà essere ancora in atto Amedeo Duca per tutti in termini di sovraffollamento Raiot e nello stesso tempo e denaro norme che ripristina l'autonomia dei programmi nei confronti della pubblicità
Deve essere chiaro che la pubblicità radiofonica e televisiva deve essere chiaramente riconosciuta come tale generale interventi di particolare nella logica della telematica nomi di una certa salumi settori strategici per le comunicazioni di massa
Ed in questo settore le aziende interamente a capitale pubblico della partecipazione sono già operanti a capire in questo senso la sedia oggi divisione della STET quella sull'attività titolate dalle pagine gialle e la gestione più bici varia
Ho finito davvero più veloce
Adesione ai servizi di Groppello può rappresentare un po'unite legali nell'attività in relazione all'intero mercato Orlando
Non è una grande normalmente in strutture primarie necessarie sia di natura tecnica professionale sia di natura finanziaria se avverte cioè l'esigenza
In più la politica dell'immagine
Nel definire le strategie ed intese unitarie e soprattutto e sinergie tra assimilate Siempre
E la RAI
Evitando sprechi inutili doppioni
Una strategia unitaria lire nel settore delle telecomunicazioni è questione irrinunciabile di fronte all'articolo Ci processi di trasformazione ed innovazione tecnologica in atto credo abbiano ragione
Quanti in questi giorni avendo criticato e criticano i termini dell'intesa esistente alla figlia salvaguardando il primato degli interessi collettivi nazionali su quelle di natura esclusivamente privatistici
Parola Giuseppe Giulietti giornalista della RAI si prepari Anna Montefalcone
Io farei partire dalla considerazione che credo sia possibile oggi a differenza forse di qualche anno fa
E lanciare una presenza molto esplicita la potenza progressista tra virgolette ma usare dei termini magari molto molto consumati però chiari una presenza progressista nel settore delle comunicazioni degli operatori della cultura in generale
Recuperando il gusto di una radicalità della proposta
Che consenta nuove aggregazioni a partire da un'analisi rinnovata dei fenomeni anche contraddittori che hanno investito
Questo settore per settore molto diversificato molto complesso che non è solamente settore delle comunicazioni temerario delle previsioni appunto settore editoria del cinema
Del reato di e di tutte le figure professionali nuove incrociate che isola cresciute in questi anni che spesso non hanno neanche avuto riconoscimento contrattuale giuridico che pure continua a produrre informazione a fare cultura
E siamo solo da quello che ha prodotto dieci anni di amministrazioni di sinistra in questo settore e la creazione di operatori culturali
Nella creazione di momenti di comunicazione di flussi informativi e la creazione anche di strumenti di aggregazione che poi se vogliamo che sono trasformati talvolta anche in elementi di critica verso le amministrazioni di sinistra stesse ma che la presentavano valori democrazia e anche di produzione
Io credo che ci credo che ci sia un elemento che viene fuori con chiarezza in questi ultimi anni in particolare
Nell'aria laico socialista
Si è cercato di far passare questo tipo di divaricazione questo settore una contrapposizione tra antichità e modernità
Che sostituisse una netta contrapposizione cosiddetta vecchia trame del progresso reale della conservazione
Io credo che al di là degli schemi questo schema meno antichi moderni sia completamente è stato superato
è uno schema che non regge
Non si è capito bene cosa sia modernità assistiamo spesso a del cocktail e con il termine modernità e innovazione sono messi assieme senza contenuto alcuno ecco operazioni che sono invece di governo feudale di governo selvaggio del sistema delle comunicazioni
Allora credo che vada ripresa invece un confronto di valori su parole chiave su progetti sulla ridefinizione delle regole del gioco mi pare che quello che ha cercato di fare Veltroni la sua la relazione
E io credo che esistano valori nel settore della comunicazione che appartengono altro all'area del progresso
Che sono i valori della trasparenza ed allegata al rapporto pubblicità informazione che qualcuno ha già toccato
Tra trasparenza è un valore fondamentale oggi come si dà l'informazione come viene ricevuta in che modo la corruzione inquina l'informazione che viene prodotta il tema del rapporto tra potere finanziario poteri economici e mondo dell'informazione determina un'informazione inquinata
Che viene in qualche modo la stessa convivenza e la base del convivere democratico perché l'informazione prima un'informazione drogata un villaggio di vetro appannato crea le condizioni lo stravolgimento del modo stesso di essere di un Paese
Ora c'è un prema di trasparenza c'è un prema di circolarità dell'informazione c'è un problema di diritto a ricevere un'informazione lo poneva stamattina Veltroni c'è altro problema per oggi
Diritto a ricevere ma anche diritto a produrre informazione il moltiplicarsi dei segnali moltiplicarsi delle nazioni tecnologica creato possibilità che pongono oggi un problema nuovo che non è solo quello che io posso ascoltare la televisione mancano di gruppi sociali organizzati possano accedere alla stampa alla televisione alla radio possono produrre far circolare i loro messaggi quando Bosio parlava della convenzione oggi prema che si pone e come la società civile possa esprimersi
Attraverso il sistema delle comunicazioni
E quindi come noi torniamo agli strumenti istituzionali
Perché questo mondo possa avere voce e perché se no non poteva parlare già l'età civile ma spesso questa balena neanche gli strumenti per esprimersi
Io credo ci sia una contraddizione violenta
Tra lo sviluppo tecnologico le nuove possibilità offerte dai mezzi
E i soggetti capaci di produrre informazione abbiamo moltiplicato i mezzi ma le analisi e gli studi sondaggi ci parlano di un aumento tra produzione di informazione e di un via libera parallelo tra credibilità presente per informazioni
Dicono che si chiama un pluralismo povero di una scomparsa di numerosi soggetti sociali
Dal panorama dell'offerta formativa
Io credo che però in questa contraddizione osserva buttare dentro a capofitto lavorare
Perché l'impresa ma è andata avanti in questi anni ci sono tratte queste nuove possibilità c'è stato uno sviluppo del mercato editoriale del quotidiano delle radio locali delle televisioni locali cioè allo sviluppo dei messaggi informativi
Ma c'è una contraddizione tra questo sviluppo tecnologico riforma del governo di questo sviluppo tecnologico voglio essere più chiaro
Noi abbiamo una camicia di forza che sta in qualche modo costringendo le professionalità
Dentro schermi che mortificare avviliscono le energie creative e la possibilità stessa di esprimersi agli operatori da parte della RAI parole più complesso mercato editoriale e mercato culturale
Non gli ho fatto una riflessione sui premi le professionalità in questi anni a mio giudizio talvolta che a sinistra un po'carente abbiamo individuato il problema dei quadri troppo spesso abbiamo ceduto talvolta delle bombe che individuava nel ma il problema dei quadri solamente un dato di mortificazione salariale
Questo dato è stato colto mandato invece di mortificazione culturale professionali di inquadramento
Di possibilità di fare il proprio mestiere attraverso un arricchimento delle culture delle intelligenze un dato che oggi stanno emergendo tra i quadri guardate numerose categorie autonome non parlo solo dei giornalisti in cui sta riemergendo in forme contraddittorie anche una voglia di discutere su se stessi
Ma sta riemergendo perfino i bandi conflittualità strani Traina e dici tra i magistrati
Il numerose categorie autonome che avevano fatto prima solo del dato economico l'elemento di riflessione però ci stanno ponendo il veto sul dato del che cosa sono del che cosa fanno di quel rapporto che hanno con i cittadini stanno allargando l'avevo la loro analisi
Esaltando l'intelligente con cui alcuni gruppi di magistrati hanno reagito alla proposta di referendum che tende a portare sotto il controllo del potere politico l'azione del magistrato
Non si sono chiusi cos'abbia fatto talvolta noi giornalisti di fronte a una serie di attacchi che provenivano manomesse discussione una sala di loro privilegi cercando nuove forme di garanzia per i cittadini
Ora credo che questo sia il punto sul quale dovremmo riflettere capire che dentro questo mercato di solo delle professionalità compresse che le forme del governo sono agili efficaci insufficienti
Che c'è una grande disponibilità di energie intellettuali
Che credo abbiano capito che questa contraddizione rischia a questo punto d'impedire nello stesso sviluppo dell'impresa del mercato qui c'è anche un interesse oggettivo secondo me dell'impresa a rompere questo meccanismo arcaico
Allora io credo che la produzione culturale la produzione d'informazione diventano l'elemento di interesse pubblico
Questo mi pare un dato centrale
Ed eventuale formazione il diritto a produrre formazione di vantare un dato d'interesse pubblico che deve concretarsi in atti legislativi
Che deve concretarsi Imagine provvedimenti che garantiscono dalla parte sicuramente gli operatori chi fa questo mestiere ma dall'altra chi riceve l'informazione dall'altra chi deve fruire di questo prodotto
Va benissimo il principio dell'autorità dall'Autorità unica
Ma ci sono altre questioni che non possono più essere affidata soltanto la riflessione corporativa delle diverse categorie oggi prova dell'accesso alla professione giornalistica non è più un problema la federazione la stampa dell'ordine e lo dice chi lavora nel sindacato è ancora la garanzie collettive
Perché non strappare la formazione degli operatori dei giornalisti
A un meccanismo che sostanzialmente fondato ancora oggi sul rapporto clientelare sul rapporto privato che non garantisce una forma di accesso alla professione pubblica
è un dato che riguarda la collettività come silurata giornalisti non ha più un dato che può essere lasciato al rapporto con l'editore è un dato che va posto in termini e proposte di legge
Il rapporto con la pubblicità e quella della produzione ne hanno parlati abbia parlato anche alcuni convegni questi giorni
E qui c'è un problema in cui e questo si riguarda specificamente il Parlamento nelle proposte di legge per la ma riguarda anche i giornalisti e qui certamente c'è un appello all'area progressista della categoria qui ci sono elementi di connivenza e di omertà
Qui io intendo il gusto di riprendere la battaglia sui contenuti e sulla qualità anche dell'informazione
E come posso inquinare non ha solo il problema del porto di Genova ma quando noi assistiamo silenziosi al fatto che si passa a stare alla larga all'ufficio stampa della FIAT e affari formazione sindacale starnuto libro paga della FIAT che si possa fare informazione sul Carnevale di Venezia Santa addetti stampa della Giunta comunale di Venezia si passano estremamente inquinamento pesante su questo chiudiamo gli occhi
Ed è su questo se che dovremo continuare affondare il coltello in modo spietato al nostro interno senza più dolce gli occhi
Perché questo è un elemento gravissimo inquinamento che credo vada portato fuori con molta nettezza e sarebbe interessante fare un'indagine sull'informazione sull'operare in questi anni nessuna smentita però che ha scritto faccio presente l'Italia Nostra quando parlo di una grande campagna organizzata a favore del nucleare io l'ho visto smentito in questa direzione
Ora qui non si tratta di moralismi si tratta di definire in termini di progetti di legge quali sono i confini tra questa professione per qualcos'altro
Qualcos'altro
E vado rapidamente perché voglio pericoloso una cosa concreta e non si tratta di elementi astratti la difesa della molteplicità del segnale significa la battaglia fatta difesa dalle radio locali
E significa la capacità di parlare non solo giornalistico la terza arrivati ultimi dieci anni sono di fuori migliaia di ragazzi di giornalisti di persone che hanno utilizzato il mezzo radiofonico che sono fuori dalla professione dalla categoria di questi che le faccia andiamo a casa
Sulla figura professionali nuove che è un riformista intelligente valori fabbisogno pasticcione appunto quello di slogan che dice che parla della modernità come se fosse un motivo
Dopo i balzi intermedi proposta e di Progetto
E ancora
Produrre informazione podio ragionare sul sistema urbano qui c'è un problema che riguarda le amministrazioni locali
Qui ci sono sicuramente degli amministratori in questi anni sono emersi tutti nuovi e molte amministrazioni sono attrezzate a fornire informazione alla persona per salutare Mario l'obiezione di coscienza
Eccone alcuni comuni sono attrezzati dal tentativo di fornire flussi informativi questa informazione questo rientra al villaggio di vetro il guardo l'amministrazione locali basta con uffici stampa che sono soffitti delle giunte comunque se sia il colore con il non interessa
Va ripensato il sistema informativo anche
Dell'amministrazione comunale locali provinciali e regionali patchanka dei centri stampa del Maine produzione d'informazione abbattendo i costi
Creando momenti d'informazione al cittadino sui suoi diritti individuali e perciò le cose che ha detto anche Occhetto sui diritti individuali sul partire dalla persona dolce ed ai suoi diritti in una diversa concezione della politica
Allora si tratta della capacità di avviare un grande scambio con la società civile
Mi riferisco all'intervento di Bosio la Convenzione ha già fatto questo il Gruppo di Fiesole che un gruppo monacale
Valgono per i giornalisti che si è posto il problema di rompere questo meccanismo di separatezza vuole collaborare per esempio con la convenzione ma tra me e come si stabilisce un circuito tra partiti e società civile tra partiti e convenzioni
In Canada accogliamo e nuove forme di solidarietà e permettiamo avessero esprimersi
Ecco perché il diritto all'informazione dei diritti smarriti
E però guardate che anche l'Espresso non ha messo il diritto all'informazione tra i diritti smarriti invece questo per i diritti umani smarrito
Però già solo un diritto a sapere quando parte l'aereo c'è un diritto a sapere perché la mia immagino è stata colpita in quell'articolo non è stato rettificato
Quando io apro delle garanzie al cittadino allora ecco che ribalta battaglia politica al diritto alla rettifica all'immagine alla tutela dal messaggio pubblicitario collezionare da questo meccanismo
E vado verso la conclusione su questo terreno dicevo si è costruito il Gruppo di Fiesole nel tentativo di verificare se era vero che era finita la voglia di politica abbia verificato che non è così e chiudere abbandoni politica intesa in un certo modo ma la voglio tornare a riflettere sulla propria professione e a ristabilire dei canali dei circuiti di comunicazione e credo che ci sia sia Mosca sia molto forte
C'è una questione morale nel settore del mercato culturale credo vada posta io volevo pure su questo nella bara venuto spesso di lottizzazione a proposito dell'unità sanitarie locali nel settore della sanità c'è un problema più generale che riguarda però il mercato della cultura
Io penso alla Biennale io penso agli enti lirici io penso al settore del teatro al settore del cinema alla RAI al mondo editoriale io credo che su questo noi dobbiamo marcare una lastra alterità di comportamenti in modo molto stabilendo come abbiamo proposto per la sanità la separazione netta tra quelli sono i momenti della gestione e quelli che sono invece i momenti di esaltazione devono poter piacere professionisti nella gestione delle diverse attività
Perché non abbiamo una pentola di comitati di gestione delle più diverse organizzazioni culturali da parte della RAI penso tutto questo tessuto che si è sviluppato nel Paese
E che ci crea dei problemi che spesso sono semplicemente talvolta anche per tramandata dalla sinistra
Abbiamo inteso come luogo dove sistemare altri che magari doveva determinare l'attività politica lo si riempiono i consigli d'amministrazione credo che sia questo credo che abbiano separare nettamente l'elemento della gestione dal elemento dal dalle dalle dalle otto e poi della invece dell'invenzione della produzione culturale
Ecco perché pertanto l'interesse pubblico il riconoscimento dei diritti degli operatori e dei diritti dei cittadini
Proponendo una scelta di metodo terminato
La scelta da fare secondo me è una scelta di metodo è quella di garantire ampliare dovunque flussi intorno i flussi informativi
Non c'è solamente Prada la concentrazione del regime c'è anche l'affermazione dei nuovi diritti diritto alla pace diritto alla salute il diritto all'acqua diritto all'aria il diritto all'informazione
Cioè moltiplicarsi di Forlì moltiplicarsi di orario
Dicendo la sua di centri che raccolgono citazionismo nuovo questo associazionismo e questo credo sia andato culturale di fondo va difeso anche quando ce lo stile ma l'ha creato le condizioni per giansenismo avvenga sì a parte anche quando lo stile anche quando elemento di critica all'amministrazione hanno l'amica questo dato culturale diverso riconosce come un valore la società civile
Comunque allora questi diritti e costruire le condizioni anche perché una formazione si organizza batterci perché questo ci distingue
Dagli altri e questo non è essere diversi e creare un alterità di comportamento di alterità di comportamento io credo che ce ne sia bisogna quanto le ha mai
Quindi la capacità di avviare un processo di bonifica di rappresentare anche non garantiti in questo settore
Di individuare processi di trasparenza
Perché la data verrà trasparenza di questo settore fondamentale contro tutta la tendenza alla separazione alla clandestinità alla riduzione della politica a scontro tra l'esecutivo e io credo che ci sia da processi di clandestini inflazione
Di clandestinità in corso talvolta in questo Paese molto per molto pericolosa
Ecco perché la società dell'informazione il villaggio di vetro io credo che abbia mille voci che abbiamo sentito anche oggi molte sussurrandoti grida anche contraddittorie io credo che compito di un partito
Non sia tanto mettere il marchio e l'ho raccolto questo legato alla relazione di Veltroni non ha colto un dato integralista che invece purtroppo sempre molto presente in altri luoghi copia di un partito ad ascoltare queste voci diverse
E fornire anche quando questo è molto scomodo di strumenti a queste voci per parlare insomma è sostanza la diversità accettate assunta come un valore
Parola Anna Montefalcone
Del comitato regionale pugliese del poi Giulio Borrelli
Ebbene solo se sito
Chiedere e a questo punto diciamo quale sia il luogo il posto diciamo neri villaggio Di Pietro terreni
Sud d'Italia e
Come in alcuni in alcuni dei luoghi della sua relazione ha fatto esplicito riferimento alle mezzogiorno e io infatti riprenderà la poi a al alcuni degli spunti della sua relazione ecco proprio a ancora a partire dall'osservatorio della
Puglia appunto
Ecco dicevamo prima
Quale deve essere posto nel villaggio Di Pietro per una ecco per per un'area meridionale
Se la sfida è quella delle nuove tecnologia appunto del satellite
Ecco
Quanto il rischio diciamo dell'omologazione
Della colonizzazioni rischiose insomma peraltro che insomma già noi abbiamo corso ecco contro questo ore rischio appunto oppure
Incontro la definitiva uno omologazione credo che si debba riaffermare la necessità di un'offerta nazionale specializzata forte di in informazioni di programmi NBA servizi appunto il rischio dell'omologazione e forte soprattutto al sud d'Italia perché qui noi
Noi abbiamo un forte ecco condizionamento del sistema politico anzi della parte spesso più retribuiva delle se sistema
Su questa sul nel mondo dell'informazione nel Sud perché qui c'è una storia
Particolarissima della stampa e cioè che è sempre stato uno scasso pluralismo diciamo dell'informazione e ancora il rischio è ancora più forte al Sud per la forte subalternità dell'industria
Culturale diciamo
Meridionale
Ecco che noi abbiamo spesso verificato ecco detto questo allora
Dall'osservatorio a nostro mi sembra utile richiamare alcune delle osservazioni che faceva che faceva Veltroni
La necessita di cogliere la sfida l'occasione dell'innovazione tecnologica per
Riequilibrare
Per superare quello squilibrio fa fra nord e il sud questo senso la Puglia appunto credo che sia un una realtà significativa un'altra necessità poneva Veltroni ecco di una diversificazione dell'Offerta e qui noi ci chiediamo
Quaderno giallo affidare al Sud
In questa ottica e poi la sperimentazione degli interscambi tra RAI ed emittenza privata e anche qui per la Puglia
C'è un caso e un caso la Puglia
Particolare e infine da
Vicenda della stampa meridionale io voglio dire qui che la Puglia nello scenario meridionale presenta alcune forti
Julio a vita appunto che ci spingono a Rini
Teneri appunto che questa realtà passa
Diventare un
Laboratorio diciamo di sperimentazione
E rispetto ad alcune questioni che poneva
Veltroni la Puglia e sede come sappiamo di duelli università e sede di una Cittadella dell'informatica
Se sembra che sarà
La sede dell'università della insomma dell'università delle università dentro Mediterraneo e sede di un tratto
Banca dati appunto di queste università la Puglia e sede di grandi scambi
Internazionali e quindi noi riteniamo che sia per quanto riguarda l'innovazione che per quanto riguarda la diversificazione dell'offerta
Nel
Panorama europeo e nazionale e noi appunto riteniamo che e la Puglia ecco
Possa essere
Una una ardeva fondamentale così pure in Puglia noi abbiamo esperienze importanti di editoria stampa
Libraria e anche in questi ultimi anni
C'è anche stato un forte e sviluppo delle agenzia stampa dei centri stampa quindi evidentemente esistere forte un fante mercato una parte domanda peraltro di informazione locale che certamente non può essere ecco diciamo rappresentato soltanto dalla stampa più
Forte appunto
E un'ultima cosa che
Riguarda l'emittenza appunto Veltroni diceva
Forme di interscambio fra la ai e emittenza privata anche in queste anche per questo aspetto riteniamo che la Puglia ecco
Possa diventare appunto un
Laboratorio diciamo di sperimentazione di forme di interscambio
Produttivo fra Rai ed emittenza
Tenendo conto che qui in questi anni diciamo al di là dei fatti condizionamenti della dei Igor Tudor ecco diciamo e della
Del modello
Commerciale e si sono ecco diciamo consolidate alcune esperienze di emittenza radiofonica televisiva private forti che manifestano una dinamicità in imprenditoriale che forse in altre zone
Non c'è e in ogni caso una e e mi emittenza che
Cerca di conservare il sacramento dell'informazione locale
Quindi noi riteniamo alla luce insomma di queste riflessioni che la Puglia ecco possa diventare un forte
Poi dopo ecco o ecco della RAI un forte poco
Produttivo della RAI il secondo del mezzogiorno in relazione all'informazione all'Offerta ai servizi
Telematici appunto per tutto quello ecco che noi abbiamo ecco detto finora e chiaro che
La
Centralità del servizio pubblico in questo senso si si diventa
Fondamentale anche perché ecco insomma dobbiamo dire che l'esperienza della
Terza avente in Puglia
A a svelato diciamo a ecco appunto consentito che essi ecco ecco consolidarsi un forte patrimonio di competenze e di professionalità di esperienze
Qui farsi più che che altrove noi abbiamo verificato il forte divario che c'è tra questo
Patrimonio eh
I limiti delle palinsesto e così via
Rispetto al allo spazio locale sia rispetto alla
Proiezione Marzio Nale diciamo di realtà di esperienze
Farti significative
Ecco perché ci convince il maltolto
E il la cosa che diceva veltroniano a proposito del fatto che noi ci rifiutiamo di
Barattare diciamo le nomine con ipotesi il re recessive di riorganizzazione della RAI
Che
Non
Sappiano insomma tener conto delle specificità soprattutto di alcun deviare
E so che quindi so del Mezzogiorno in modo in modo particolare siamo anche d'accordo sul fatto che un Hurricane ridefinizione delle decentramento vada inquadrato in un nuovo scenario di il superamento della divisione tra reti
Insomma tra reti e testate appunto concerto
Non ci convince né
E l'ipotesi di e liquidazione sommaria
Dell'esperienza del
Decentramento né ci convince in ogni caso una una ipotesi che lasci le sedi insomma così come sono perché ecco questo non serve un'ultima cosa chiudo appunto un riferimento alla alla stampa e ad altri i settori l'editoria appunto
Ecco anche in questo ecco diciamo anche in questo settore in Puglia
In questi ultimi anni e si sono avute delle esperienze di
I giornali di il locali provinciali contante insediamento diciamo nel
Nell'area di giudice di stampa di diffusione
E questo sicuramente introdotto degli elementi di dinamismo e di
Pluralismo diciamo perché questo Processo operaia non è andato avanti perché
Esistenti Puglia una forte realtà che appunto la insomma alla Gazzetta del Mezzogiorno che per decenni a ha avuto diciamo in cui il mano appare ovvio proprio dell'informazione leghiamo fortemente condizionato anche e la
Distribuzione e e anche il il mercato appunto anche in questo senso nel Mezzogiorno in modo in modo particolare noi siamo molto i interessati ecco alla definizione il di regole del gioco ecco
Nuove e ecco che possano
Innanzitutto
Ho salvaguardare le e se esperienze
E esperienze in atto e sviluppare altre insomma che possano in qualche modo venire
Per l'ultimo intervento del giornata la parola Giulio Borrelli giornalista della Rai ricordiamo che domani i lavori riprenderanno alle ore nove e che tra gli interventi previsti ci sono quelli di qui Comanche Silvio Berlusconi la parola a Giulio Borrelli ma intervenendo in mai a chiusura non vorrei fare il guastafeste però a me pare che una delle difficoltà di questa convenzionati Lantella
Notevole il rilievo introduzione di Veltroni e quella di scendere da impostazioni ecumenico che a specifiche politica indicazioni interventi concreti in tutti i settori perché la carne che abbiamo affoga me pare tanta e Van via e diversa certo l'espressione villaggio molto pittoreschi appropriate l'acquisiamo davanti ad un pianeta molto complesso editoria cinema giornali radio televisioni e forse solo in questo modo se passiamo
E scendiamo nel concreto potremmo superare quindi con analisi e indicazioni realistiche alcune impostazioni che da urlando diciamo en
Hanno il presupposto in visioni forse Tom
Ho disperatamente o quegli anni e dall'altra illusioni un po'troppo veramente da né ottimisti ma per introdurmi immediatamente nel concreto vorrei inizi diane questo mio rapidissimo intervento con il ricordo di un episodio che mi accadde nei primi tempi quand'ero ero alla RAI in fatto di avvenne nella seconda metà degli anni Settanta
C'era una redattore chi assumeva un altro incarico e un direttore di vecchio stampo che evidentemente lo stimava gli faceva gli auguri si complimentava con lui e gli disse lei farà carriera diventerà dice
Il Rettore ma io scherzando gli chiesi perché anche non capendo perché dico vicedirettori visto che è così bravo facciamolo anche sperare in meglio di fare anche il direttore questo
Viottoli di vecchio stampo con il eguale fare scherzoso ma poi vedremo che non era tanto lo scherzo disse sa a simpatie comuniste oggi marzo ottantasette l'augurio dovrebbe essere diverso anche da parte di quelle direttore di Stampa ho antico con le ultime decisioni con le ultime nomina la Rai non c'è dubbio che un tabù è caduto una barriera è stata infranta e accaduto un fatto nuovo e positivo gli esco così gli esclusi per tanto tempo trovano posto hanno uguali almeno apparentemente uguale dignità Cogliati in più vecchi la i fondi forse si sono anche se in misura molto limitata e parziale assottigliati almeno ulteriormente assottiglia
Questa ma le vigne rimangono tante dice Bernardi questa operazione questa novità che indubbiamente va ascritta alla gestione manca anni essa è un passo avanti rispetto al passato e non c'è dubbio
Ma e su questo vorrei soffermarmi rapidissimamente per non avere nessuna visione eccessivamente trionfalistica penso d'altra parte mi pare che la reazione di Walter era molto problematica per certi versi è molto decisa
Alcuni punti ma apre anche nuovi problemi che richiedono un aggiornamento le importazioni di Fo di fondo e aprono un nuovo terreno di ricerca e di confronto per tutti perché
Poi in Francia una vecchia barriera sinistra si è stati costretti di fatto
Ad accettare le regole del gioco cosa che ha fatto gridare a qualcuno non ha molti in verità allo scandalo ma pro io perché le regole sono ancora quelle
Ricordiamo noi tutti quelli che c'eravamo le conclusioni dell'altro del convegno del giovedì conclusioni di Occhetto disse non non tutti contro usciamo
E lo ripete talmente forte tante volte che quella fu la conclusione di quel convegno però oggi più di ieri se quelle conclusioni sono ancora validi arresto non valide oggi più di ieri quelle
Vorrei devono essere considerate un punto di passaggio forse obbligate ma pur sempre un punto di passaggio e non un punto di arrivo un punto di passaggio verso che cosa
Verso il cambiamento di queste regole del gioco verso nuove regole del gioco che privilegia Gino davvero le capacità professionali indipendentemente dalle appartenenze ai partiti Cetto
Le tessere non devono essere di ostacolo ma nemmeno devono essere un fatto di privilegio ci sono tanti professionisti nell'aziende fuori l'azienda che non si riconoscono specificamente in questa o in quell'aria politica non solo
Debbono avere la possibilità di sperare ma debbono ormai e ora avere anche loro la possibilità concreta di accedere ai posti in cui in base alle loro capacità al
Loro impegno al loro lavoro hanno pieno e completo Fitto questo è e sarà sempre di più il banco di prova per una forza politica che voglia apparire credibile
Il problema che abbiamo di fronte di fronte e quello del superamento di una contraddizione di fondo dalla quale è difficile uscire porte probabilmente non riusciremo ad uscire in un periodo brevissimo dica IPA il PD da un lato sono grandi stimolatori e collettori di idee di progetti di riforme quindi in questo senso annulla con non è propulsive positiva complessivamente nella società e quindi anche come stimolo di riflessione su tanti aspetti della Società della cultura
Qui non basta ricordare soltanto l'India i convegni gli all'elaborazione il Partito comunista ma anche dei socialisti repubblicani dalla stessa democrazia cristiana ma dall'altro sono e rischiano di essere sempre più cappe asfissianti strumenti di controllo équipe
Simone che portano poi a produrre quei telegiornali quotidiani quei teatrini della politica che tanto ci infastidiscono il rischio
Maggiore che oggi abbiamo di Fonte pur in presenza di un quadro positivo e rinnovato di cui questa stessa convenzione fisicamente nell'emblema in qualche modo e la testimonianza e che un cerchio si chiude
E il cerchio come può chiudersi sancendo quella che
Potrebbe essere interpretata da qualcuno come una divisione una volta va cala chiamava canne d'organo dell'azienda una divisione verticale per segmenti omogenei tra IG ONU TG due TG tre Rete Uno prete due rete perché questi sospetti
Cioè questo non sono né intenzione forse di chi è sicuramente anzi io ci credo perfettamente di chi ha proceduto acquisto riassetto offerto ben diverso e più avanzato rispetto alla famigerata Not e del del del settembre dell'ottanta ma l'altra sera io assistito per ragioni di lavoro al TG uno al saluto al precedente direttore e all'insediamento del modo in caporedattore ha detto in quell'occasione bisogna recuperare questa testata cioè il TG uno al bis all'ispirazione all'aria cattolico democratica
A parte che non so se l'abbia mai perduta questa ispirazione
Ma che poi invertite anche
Gli aggettivi e prendete suoi le iniziali avete tout-court la Siria e la definizione del partito al quale intendeva evidentemente non prestare acattolico democratica
La tentazione però di dare e di imporre questa interpretazione diciamo così verticali speaker superano lottizzato riceve è presente e forte
Nella Rai sarà nei corridoi non so a quale livello certamente in alcuni livelli delle redazioni della redazione almeno la quale lavoro io e forte e presente e e ne favorisce una diversa interpretazione le dichiarazioni questo sì stupefacenti del presidente Manca che di recente a Milano ha detto che
Anche sulla Rete due dovremo cominciare a fare la tv del mattino se non ricordo male in qualche recente deliberazione del Consiglio di amministrazione era stato invece detto che occorreva una differenziazione dei palinsesti una
Differenziazione oraria per procedere finalmente a una qualificazione specifica delle reti famoso serpentone per portare non tutti a fare tutti insieme le stesse cose l'unico concorrenza dell'altro
Evidentemente il segno e muta e quindi il pericolo e che invece di andare verso la riunificazione dall'azienda si vada una a una più stretta mio giudizio devastante divisioni delle tre reti e testati segue do il principio che tutti fanno tutto e ognuno è sovrano a casa sua o in quella che ritiene la casa sua o la sua ricca
Il problema essenziali e a me pare a questo riconduca anche le cose giustissime che diceva prim'Giulietti io condivido il problema essenziale del rapporto allora col potere con il potere con i partiti con tutti i partiti a questo punto non è ancora risolto e per certi versi e questa la fase nuove se volete più interessanti anche entusiasmante per certi versi ma comunque più impegnativa per tutti e più complicata che si è aperto questo è un problema aperto apertis
Sì ma anche per Berlusconi e i privati ha poco da dire lei che una volta si parlava di millefiori oggi ho sentito parlare di tanti fondi evidentemente anche certe volte l'immaginazione si impoverisce
Potenza che e poteri politici economici o economici politici caro lembi condizionano come in RAI e forse più che in RAI lo sviluppo delle private e non è che avendo neri più cambia il sistema ma su questo già altri hanno detto che hanno insistito e non mi soffermerò
Non è solo il problema di arrivare all'ora ad una effettiva concorrenza ben venga ma a patto però che gli incontri e il confronto non siano a carte truccate se tutti vogliamo misurarci sullo stesso quadrato non si può pretendere che uno dei contendenti in questo caso la RAI per ragioni di risorse non definite o non rinnova ante combatteva sul ring con le mani legate perché questo non sarebbe un confronto leale non sarebbe da e non sarebbe davvero concorre la centralità del servizio pubblico non si può imporre certamente solo con una legge ma deve sempre più rischi dare dalla funzione che svolge il servizio pubblico dalla qualità dei suoi prodotti i patti devono essere chiari per tutti e tutti devono essere messi realmente in condizione di svolge il proprio ruolo il proprio lavoro proprio ho trovato molto utili e interessanti gli interventi di Rodotà e Rocco certo possiamo anche discutere sulla necessità sull'opportunità di un'alta autorità o Authority per dare ieri il pluralismo informativo perché sia effettivo il diritto di informare e di ricevere corrette informazioni ma ognuno deve fare la sua parte e questo forse potrebbe essere uno dei sensi è uno dei fili conduttori anche di questa compie siccome i partiti facciano lavoro la facciano fino in fondo gli operatori del settore facciano la propria la facciano sempre meglio fino in fondo i giornalisti rapidissimamente alcune battute non può possono certamente non debbano aspettare che garanzie vengano elargiti o concessi dall'alto per grazia del sovrano o del principe sviluppare tutti gli anticorpi diceva stamattina Walter così richiama via io direi usiamo tutti i ferri del mestiere rispetto dei fatti della notizia che la centralità della notizia valutazione critica delle fonti respinge le suggestioni di chi ci vuole arruolare di chi vuole arruolare testate giornalistiche asservire questo o quel campo quello del giornalista è un mestiere dunque allora in questa nuova è mutata realtà Piotta certamente anche a spetti non tutti negativi alcune cose anche che osservava stamattina lei vi sono diversi negli ultimi dieci anni sono venuti avanti fenomeni nuovi positivi nel campo del giornalismo forze nuove leve giovani interessi e gusti in nuove ma accade do a quei fenomeni anche di corruzione e degenerazione che denunciava Giulietti su cui Panza scritto anche un egregio lì ma quello del giornalista dunque un mestiere che riuscirà ad essere autorevole ed autonomia se autorevoli e autonomi saranno se per più gli operatori giornalisti essi autorevole e autonoma sarà all'azienda e l'editore per la quale Lamone quindi qui e grande il compito all'impegno di ognuno ognuno nel proprio campo nel proprio ruolo in questa azienda così articolata e complessa l'altra volta al Jolly Beniamino Placido che questa mattina ho intravisto che adesso non vedo più lamentava che
Spesso il problema non è solo di dare e notizie ma anche di come darle che alcune notizie non passano al di là dello schermo perché sono ghiacciate Placido indicava lo ricordo benissimo allora il modello di un divulgatore del Settecento Lardaro e qualcuno gli rispose richiamandosi forse anche a quell'uomo nuovo dell'Illuminismo sì d'accordo a patto però che le notizie non siano nemmeno sul RIS calda
Cioè se l'informe l'informazione l'informazione del servizio pubblico devia vere un suo con tanto un suo
Elemento distintivo e riconosci Tivo Rispetto ad altri ad altre fonti di informazioni e quindi sarebbe sommamente limitante limitativa la visione di un servizio pubblico che sia la somma di tante diverse faziosità e certamente dovremo tutti paventare
Un domani in cui bisogni reali o bisognerebbe vedere l'uno due tre tutte e tre assieme magari per capire quello che è successo un paradosso naturalmente
Però non c'è dubbio che l'informazione del servizio pubblico deve acquistare sempre più chiaramente una sua fisionomia una sua autorevolezza una nuova
Dignità e quindi è giusto che deve essere grintose pulita al tempo stesso sempre per richiamarci a quell'autore che ci ricordava Placido frizzante equilibrata semplice e completa
Per affermare questo modello almeno per chi lo ritiene tale c'è ancora molto lavoro da fare questa è la strada comunque che io ritengo sia quella da percorrere per chi lavora nella radiotelevisione pubblica e quindi un grande Milan c'è valorizzazione della professionalità del mestiere dei suoi connotati di fondo e si riuscirei tutti o comunque un gran parte di noi a respinge la tentazione di essere Scudieri di questa o quella Rocca forse si aprirà davvero un terreno nuovo di gioco stavo per dire ma di lavoro e di progresso per tutti grazie versione riprende domani mattina alle ore nove