30 NOV 2002

Radicali: Emma Bonino a 'l'Infedele' di Gad Lerner

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 43 min

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Bonino: Nessuna religione quando si fa stato è compatibile con la democrazia.

E Il passaggio rispetto alla separazione fra religione e stato come in Turchia e Tunisia è un passaggio sine qua nonRoma, 30 Novembre 2002 - Alla trasmissione di Gad Lerner, 'L'infedele', si parla di Islam e democrazia.

Di esportabilità del sistema della democrazia occidentale.

Vari e rappresentativi gli ospiti presenti.

Dalla filosofa e femminista Adriana Cavarero, al muftì di Marsiglia Soheib Ben Cheickh, alle giornaliste Marina Corradi e Rula Jebreal.

A vari esponenti islamici italiani.La discussionePiù che altro
si sono confrontati i diversi modi di intendere l'Islam.

Le possibilità che questo possa un giorno accettare di veder nascere stati laici e democratici.

Con Gad Lerner che ha sottolineato con forza come, a suo modo di vedere, l'interpretazione ortodossa della religione islamica e quella legata invece al fondamentalismo, pur se diverse nei comportamenti, non siano poi così dissimili.

Eloquente a questo proposito l'intervista proposta dalla giornalista Imma Vitelli a Mohammed Ghimea sceicco predicatore dell'università Alazar in Egitto, lì dove in vari modi, il religioso ha ri-esposto tutti i divieti nei confronti delle libertà civili e delle donne tipici dei movimenti più integralisti.Bonino: Nessuna religione quando si fa stato è compatibile con la democraziaPer rispondere alla domanda se L'Islam sia compatibile con la democrazia, Emma Bonino ha risposto: «nessuna religione quando si fa stato è compatibile con la democrazia.

Il passaggio rispetto alla separazione fra religione e stato come in Turchia e Tunisia è un passaggio sine qua non per arrivare a un ipotesi di democrazia che molti di loro cominciano a chiedere e per cui cominciano a lottare».Su questo punto non tutti si sono detti d'accordo, soprattutto perché, come sostenuto dalla femminista Adriana Cavarero e dai rappresentati islamici italiani, «esportare la democrazia in luoghi che non hanno avuto lo stesso percorso storico e la stessa cultura pare un compito che si chiama imperialismo».Bonino: agire sui dissidentiPer Emma Bonino, dire che quelle culture non sono pronte per la democrazie, o che sono diverse, significa sminuire il valore di quelle popolazioni.

E a questo proposito, l'europarlamentare radicale ha detto: «Anche dell'Italia si diceva che era un paese a maggioranza cattolica e tutti rispettavano la religione, ma quando gliene abbiamo offerto la possibilità, con il divorzio e l'aborto, abbiamo visto che ognuno lo ha approvato sulla base della separazione fra stato e religione».

Di conseguenza: «o noi siamo convinti che la separazione fra chiesa e stato è la porta per la tolleranza o se non ne siamo convinti certo allora diciamo bè quelli non ne sono capaci».Per Emma Bonino, i dissidenti nei paesi islamici sono la vera speranza così come lo erano i dissidenti sovietici contro il regime comunista.

«Burghiba in Tunisia» - ha detto - «si è poggiato, ad esempio, su altri stadi della società e non ha fatto leva su aspetti religiosi; lo stesso stanno facendo Turchia e Senegal.

Poi un giorno parleremo anche delle responsabilità della politica su chi ha alimentato i fratelli musulmani, chi li ha nutriti e chi li ha sostenuti».La BBC in araboIn ultimo, l'europarlamentare ha posto un problema molto serio, quello di poter comunicare davvero con loro: «Tutto l'establishment di questi paesi si conosce perfettamente» - ha detto - «parla l'inglese, guarda la nostra televisione, legge l'inglese, e i nostri giornali, noi no, nessuno di noi è capace di fare l'inverso.

E proprio in questi giorni c'è stata una polemica, in Egitto, contro Al jazeera accusata di essere diventata il megafono di Bin Laden.

Io mi batto per far si che torni la Bbc in arabo».E poi un accenno alla sua recente visita in Arabia Saudita: «In sei giorni di visita in Arabia Saudita non abbiamo visto una donna, lì le donne non votano e non guidano ed è un Paese che è diventato povero, con una situazoine economica stagnante pure essendo seduti sul petrolio».

E un auspicio: far si che si tengano in considerazione le conclusioni dei 40 esperti arabi Onu sul mondo arabo: lo Human Arab Development Report: 'in quei paesi', è scritto, 'mancano tecnologia, libertà ed emancipazione femminile'.

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