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Pannella: «Darsi delle regole all'interno dell'OMD (l'organizzazione mondiale delle democrazie) e far entrare 12, 13, 14...
Paesi democratici per radicalizzare i tempi del processo di aggregazione».Roma 16 Dicembre 2002 - Conversazione settimanale fra Massimo Bordin, direttore di RadioRadicale e Marco Pannella, questa settimana da una località termale in cui si è svolto un seminario dei radicali che ha avuto fra i vari temi anche quello dell'organizzazione mondiale delle democrazie.Pannella: Far decollare il progetto dell'OMDMarco Pannella, riferendosi alla necessità di far 'decollare il … progetto dell'OMD', ha detto che l'obiettivo politico è, concretamente, «armare di un luogo istituzionalmente anche interstatale e intergovernativo il cammino per giungere a questo».
E il cammino è, come ha specificato, giungere agli 'Stati (democratici) Uniti d'Europa e d'America'.In questo senso, Pannella ha spiegato quale potrebbe essere un ulteriore passo da compiere: «subito all'inizio del 2003» - ha detto - «dovremmo proporre una riforma della Comunità delle democrazie di Seul, organizzando anche insieme al governo italiano una comunità di democrazie di 12, 13, 14 Paesi democratici che vogliano aderire.
Ma a condizione che questa comunità si dia delle regole che non si è data e che radicalizzi un po' i tempi del processo di aggregazione».Un'ambizione certo un po' folle e sproporzionata, l'ha definita il leader radicale, ma che ha altresì ammesso sentirsi certo di poter realizzare.
Soprattutto, ha spiegato, per diffondere quelle 'armi di attrazione di massa' (democrazia, informazione e conoscenza) in quei paesi, ad esempio Medio orientali, dove proliferano invece le 'armi di distruzione di massa'.Il 'contratto' col governo italianoPannella ha spiegato che sui vari temi radicali è da circa 12 anni che si cercano convergenze con i differenti governi italiani, dal governo Amato a quello Berlusconi.
Quest'ultimo, ha ricordato, si è mostrato sensibile su un tema come il TPI, aderendo anche all'iniziativa della celebrazione del suo quarto anno svoltasi a giugno a Roma.Pannella ha spiegato che a Bruxelles lui ed Emma Bonino hanno incontrato Franco Frattini, per un dialogo che gli è stato assicurato continuerà.
E che, principalmente al momento, è incentrato appunto sull'OMD.
E sul sostegno che il governo italiano può dare.I governi passano, le creazioni radicali no«Se riscontro» - ha detto poi Pannella riferedosi a Berlusconi - «che conveniamo sulla utilità per il paese, per gli ideali, per la civiltà che alcune cose sono auspicabili allora se questo è d'interesse per il governo io credo che potremo fare molte cose bene.
Io so in partenza che è bene non contare molto e riporre speranze sui nostri problemi, ad esempio sulla Rrussia e sulla Cina.
Ma noi» - ha chiosato - «non abbiamo bisogno, perché i governi passano, le creazioni del partito radicale no».In questo senso Pannella si è soffermato sulla politica estera di Belusconi, definita 'monarchica', con i 'ricevimenti in casa delle figlie dei leader politici'.
Una politica che, alla lunga, ha definto 'fragile' e che 'frutta solo in termini di immagine'.
Tuttavia, secondo Pannella, posto che il premier ha 'rispetto per tutto ciò è ricchezza e potere dove forse si specchia in modo narcisistico', il leader radicale ha concluso: «spero che da parte dell'Italia venga quell'aiuto alle battaglie radicali, che è già sicuramente venuto e che adesso incalzano in modo accelerato».L'indultoLa conversazione si è poi spostata sui differenti temi di politica italiana, quelli che hanno acceso il dibattito politico nell'ultima settimana: dalla crisi Fiat, alla Devolution (definita da Pannella 'un trasferimento del potere parassitario dello stato burocratico sulle regioni'), a De Benedetti e Fazio.
Ma soprattutto sulla nuova iniziativa non-violenta (con sciopero della fame) di Radicali Italiani riguardante l'indulto e la necessità che il Parlamento scelga una data e voti uno dei tanti provvedimenti di legge in materia depositati in aula da più tempo.«L'iniziativa» - ha detto Pannella - «è drammatica e importante, a mio avviso ciò che è importante è strappare dei dati temporali importanti.
Si ripete quello di allora (l'iniziativa non-violenta per i giudici della Consulta, ndr), Pera adesso sembra più aperto di Casini, al contrario di allora, e ha assicurato che ci sarà un binario privilegiato.
Io dico: dì in quanto tempo il Senato voterà.
Deve essere una discussione nel merito con tempi certi».Un appello ai carceratiMassimo Bordin ha sottolineato infine come in questa situazione, i detenuti, che sono parte in causa diretta dell'iniziativa, abbiano risposto in numero inferiore rispetto alla scorsa Primavera.
Al ché Pannella, sottendendo una loro nobiltà ad aderire più facilmente ad iniziative che riguardano diritti altrui e la legalità generale, li ha esortati ad unirsi alla battaglia.
«Io credo che è una battaglia questa che è molto grave, delicata, opportuna, molto pura.
I detenuti facciano conto che sia come se non li riguardasse nella loro vita quotidiana ma li riguardasse con la stessa purezza e forza d'animo con cui si sono messi a difendere la Corte Costituzionale».
Paesi democratici per radicalizzare i tempi del processo di aggregazione».Roma 16 Dicembre 2002 - Conversazione settimanale fra Massimo Bordin, direttore di RadioRadicale e Marco Pannella, questa settimana da una località termale in cui si è svolto un seminario dei radicali che ha avuto fra i vari temi anche quello dell'organizzazione mondiale delle democrazie.Pannella: Far decollare il progetto dell'OMDMarco Pannella, riferendosi alla necessità di far 'decollare il … progetto dell'OMD', ha detto che l'obiettivo politico è, concretamente, «armare di un luogo istituzionalmente anche interstatale e intergovernativo il cammino per giungere a questo».
E il cammino è, come ha specificato, giungere agli 'Stati (democratici) Uniti d'Europa e d'America'.In questo senso, Pannella ha spiegato quale potrebbe essere un ulteriore passo da compiere: «subito all'inizio del 2003» - ha detto - «dovremmo proporre una riforma della Comunità delle democrazie di Seul, organizzando anche insieme al governo italiano una comunità di democrazie di 12, 13, 14 Paesi democratici che vogliano aderire.
Ma a condizione che questa comunità si dia delle regole che non si è data e che radicalizzi un po' i tempi del processo di aggregazione».Un'ambizione certo un po' folle e sproporzionata, l'ha definita il leader radicale, ma che ha altresì ammesso sentirsi certo di poter realizzare.
Soprattutto, ha spiegato, per diffondere quelle 'armi di attrazione di massa' (democrazia, informazione e conoscenza) in quei paesi, ad esempio Medio orientali, dove proliferano invece le 'armi di distruzione di massa'.Il 'contratto' col governo italianoPannella ha spiegato che sui vari temi radicali è da circa 12 anni che si cercano convergenze con i differenti governi italiani, dal governo Amato a quello Berlusconi.
Quest'ultimo, ha ricordato, si è mostrato sensibile su un tema come il TPI, aderendo anche all'iniziativa della celebrazione del suo quarto anno svoltasi a giugno a Roma.Pannella ha spiegato che a Bruxelles lui ed Emma Bonino hanno incontrato Franco Frattini, per un dialogo che gli è stato assicurato continuerà.
E che, principalmente al momento, è incentrato appunto sull'OMD.
E sul sostegno che il governo italiano può dare.I governi passano, le creazioni radicali no«Se riscontro» - ha detto poi Pannella riferedosi a Berlusconi - «che conveniamo sulla utilità per il paese, per gli ideali, per la civiltà che alcune cose sono auspicabili allora se questo è d'interesse per il governo io credo che potremo fare molte cose bene.
Io so in partenza che è bene non contare molto e riporre speranze sui nostri problemi, ad esempio sulla Rrussia e sulla Cina.
Ma noi» - ha chiosato - «non abbiamo bisogno, perché i governi passano, le creazioni del partito radicale no».In questo senso Pannella si è soffermato sulla politica estera di Belusconi, definita 'monarchica', con i 'ricevimenti in casa delle figlie dei leader politici'.
Una politica che, alla lunga, ha definto 'fragile' e che 'frutta solo in termini di immagine'.
Tuttavia, secondo Pannella, posto che il premier ha 'rispetto per tutto ciò è ricchezza e potere dove forse si specchia in modo narcisistico', il leader radicale ha concluso: «spero che da parte dell'Italia venga quell'aiuto alle battaglie radicali, che è già sicuramente venuto e che adesso incalzano in modo accelerato».L'indultoLa conversazione si è poi spostata sui differenti temi di politica italiana, quelli che hanno acceso il dibattito politico nell'ultima settimana: dalla crisi Fiat, alla Devolution (definita da Pannella 'un trasferimento del potere parassitario dello stato burocratico sulle regioni'), a De Benedetti e Fazio.
Ma soprattutto sulla nuova iniziativa non-violenta (con sciopero della fame) di Radicali Italiani riguardante l'indulto e la necessità che il Parlamento scelga una data e voti uno dei tanti provvedimenti di legge in materia depositati in aula da più tempo.«L'iniziativa» - ha detto Pannella - «è drammatica e importante, a mio avviso ciò che è importante è strappare dei dati temporali importanti.
Si ripete quello di allora (l'iniziativa non-violenta per i giudici della Consulta, ndr), Pera adesso sembra più aperto di Casini, al contrario di allora, e ha assicurato che ci sarà un binario privilegiato.
Io dico: dì in quanto tempo il Senato voterà.
Deve essere una discussione nel merito con tempi certi».Un appello ai carceratiMassimo Bordin ha sottolineato infine come in questa situazione, i detenuti, che sono parte in causa diretta dell'iniziativa, abbiano risposto in numero inferiore rispetto alla scorsa Primavera.
Al ché Pannella, sottendendo una loro nobiltà ad aderire più facilmente ad iniziative che riguardano diritti altrui e la legalità generale, li ha esortati ad unirsi alla battaglia.
«Io credo che è una battaglia questa che è molto grave, delicata, opportuna, molto pura.
I detenuti facciano conto che sia come se non li riguardasse nella loro vita quotidiana ma li riguardasse con la stessa purezza e forza d'animo con cui si sono messi a difendere la Corte Costituzionale».
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