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Berlusconi e Blair si mostrano determinati, ma anche impegnati per una soluzione pacifica.
Il premier britannico porta avanti la politica delle motivazioni "morali".
L'auspicio di entrambi: "con una voce sola" all'Onu e nell'UeSOMMARIO / Roma, 21 febbraio 2003 - Al termine del vertice italo-britannico, Silvio Berlusconi e Tony Blair hanno reso noto di aver firmato due documenti comuni: il primo per il rafforzamento dell'economia europea, il secondo sulla difesa e la sicurezza nell'ambito della lotta al terrorismo e dell'immigrazione clandestina.Naturalmente, a monopolizzare l'attenzione della … stampa è stata la crisi irachena, rispetto alla quale i due capi di governo hanno ribadito di perseguire la medesima linea.
La posizione di Italia e Gran Bretagna - hanno spiegato - parte dalla necessità che Saddam disarmi e si sottometta alla risoluzione 1441.
Sia Blair che Berlusconi hanno più volte ribadito che la speranza è quella di trovare una soluzione pacifica, ed in particolare il premier italiano ha rivelato di essere impegnato affinchè Saddam Hussein riconosca un'opposizione politica e conceda "diritti civili ed elezioni entro un anno".
Più volte nel corso della conferenza stampa è stato evocato il pericolo che il raiss di Baghdad rappresenta per la comunità internazionale, soprattutto se non si riuscirà a fare chiarezza sugli arsenali di armi chimiche e batteriologiche che sono scomparsi.
Blair in particolare ha poi sottolineato che la comunità internazionale sta "ancora aspettando che Saddam disarmi".
"Avremmo potuto attaccare l'estate scorsa, - ha rivelato - ma il presidente degli stati Uniti Bush ha deciso di aspettare.
Sono passati quattro mesi dalla risoluzione 1441 e ogni anno migliaia di innocenti vengono uccisi dalla repressione di Saddam Hussein".
Il premier britannico porta avanti la politica delle motivazioni "morali".
L'auspicio di entrambi: "con una voce sola" all'Onu e nell'UeSOMMARIO / Roma, 21 febbraio 2003 - Al termine del vertice italo-britannico, Silvio Berlusconi e Tony Blair hanno reso noto di aver firmato due documenti comuni: il primo per il rafforzamento dell'economia europea, il secondo sulla difesa e la sicurezza nell'ambito della lotta al terrorismo e dell'immigrazione clandestina.Naturalmente, a monopolizzare l'attenzione della … stampa è stata la crisi irachena, rispetto alla quale i due capi di governo hanno ribadito di perseguire la medesima linea.
La posizione di Italia e Gran Bretagna - hanno spiegato - parte dalla necessità che Saddam disarmi e si sottometta alla risoluzione 1441.
Sia Blair che Berlusconi hanno più volte ribadito che la speranza è quella di trovare una soluzione pacifica, ed in particolare il premier italiano ha rivelato di essere impegnato affinchè Saddam Hussein riconosca un'opposizione politica e conceda "diritti civili ed elezioni entro un anno".
Più volte nel corso della conferenza stampa è stato evocato il pericolo che il raiss di Baghdad rappresenta per la comunità internazionale, soprattutto se non si riuscirà a fare chiarezza sugli arsenali di armi chimiche e batteriologiche che sono scomparsi.
Blair in particolare ha poi sottolineato che la comunità internazionale sta "ancora aspettando che Saddam disarmi".
"Avremmo potuto attaccare l'estate scorsa, - ha rivelato - ma il presidente degli stati Uniti Bush ha deciso di aspettare.
Sono passati quattro mesi dalla risoluzione 1441 e ogni anno migliaia di innocenti vengono uccisi dalla repressione di Saddam Hussein".
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