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Roma, 10 Settembre 2003 - Consueto seminario del Centro Studi di Confindustria per stilare il rapporto sulla situazione macroeconomica italiana dell'anno.
Il presidente di Confindustria, Antonio D'amato, nella sua relazione, fra i vari temi toccati, ha sottolineato i problemi che ancora sussistono riguardo la riforma della pensioni.
"Non credo" - ha detto - "che una riforma che rinvia alla prossima legislatura i suoi effetti sia sufficiente a darle quel carattere strutturale che è necessario".
Per il leader degli industriali "la delega Maroni era nellla prima finanziaria Berlusconi, siamo alla … terza: e gli incentivi, che si collegavano ad altri strumenti che si sono persi per strada, che allora sembravano una scommessa su cui puntare, oggi appaiono assolutamente insufficienti".
Per D'Amato serve una riforma che "coniuga incentivi e disincentivi, e decontribuzione".
Il presidente di Confindustria, Antonio D'amato, nella sua relazione, fra i vari temi toccati, ha sottolineato i problemi che ancora sussistono riguardo la riforma della pensioni.
"Non credo" - ha detto - "che una riforma che rinvia alla prossima legislatura i suoi effetti sia sufficiente a darle quel carattere strutturale che è necessario".
Per il leader degli industriali "la delega Maroni era nellla prima finanziaria Berlusconi, siamo alla … terza: e gli incentivi, che si collegavano ad altri strumenti che si sono persi per strada, che allora sembravano una scommessa su cui puntare, oggi appaiono assolutamente insufficienti".
Per D'Amato serve una riforma che "coniuga incentivi e disincentivi, e decontribuzione".
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