29 FEB 2000

"Il centrosinistra per l'Italia": Assemblea dei parlamentari di maggioranza con Massimo D'Alema

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 18 min

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Roma, 29 febbraio 2000Documento audiovisivo (e sintesi testuale) dell'Assemblea dei Parlamentari della maggioranza "Il centrosinistra per l'Italia" con la partecipazione del presidente del Consiglio, Massimo D'Alema.Modera il presidente della II Commissione, Anna Maria Finocchiaro.

Registrazione di ""Il centrosinistra per l'Italia": Assemblea dei parlamentari di maggioranza con Massimo D'Alema", registrato martedì 29 febbraio 2000 alle 00:00.

La registrazione ha una durata di 2 ore e 18 minuti.
  • Antonello Soro, dep. Ppi

    <strong>Indice degli interventi</strong>
    0:00 Durata: 17 min 16 sec
  • Mauro Paissan, capogruppo dei Verdi alla Camera

    0:17 Durata: 9 min 27 sec
  • Fabio Mussi, capogruppo Ds alla Camera

    0:26 Durata: 13 min 50 sec
  • Francesco Monaco, dep. i Democratici

    0:40 Durata: 9 min 59 sec
  • Luigi Marino, sen. PdCI

    0:50 Durata: 11 min 20 sec
  • Roberto Manzione, dep. UDeuR

    1:01 Durata: 7 min 26 sec
  • Bianca Maria Fiorillo, sen. RI

    1:09 Durata: 12 min 52 sec
  • Massimo D'Alema, presidente del Consiglio dei ministri

    <br>Termina alle ore 21.46<p>SINTESI TESTUALE:<br>Introduce, a nome di tutti i gruppi, il presidente dei deputati popolari, Antonello Soro, che non nasconde le difficoltà della coalizione di governo, ma sostiene che non si debba "dissipare per un pugno di inutili vanità personali o per qualche desiderio di inutile egemonia, il patrimonio di credibiità che abbiamo guadagnato al nostro Paese, né vogliamo disperdere le straordinarie conquiste di questa legislatura".<br> Segue il capogruppo dei Verdi alla Camera,<strong> Mauro Paissan</strong>, con un intervento mirato sostanzialmente alla campagna elettorale per le regionali, sottolineando l'importanza del rapporto tra le regioni e il Governo centrale che "si mostra cieco rispetto a tutti i risultati conseguiti in questi quattro anni" per infine anch'egli affermare - dopo aver richiamato ad un maggior dibattito interno e al coraggio di affrontare anche i temi sui quali c'è divergenza di opinioni quale quello sulle tossicodipendenze - "Siamo troppo impegnati a piangere su ciò che non ci è stato possibile fare anziché rivendicare quello che abbiamo fatto".<br>Fabio Mussi, capogruppo Ds alla Camera, "Ci caratterizziamo per esperienze e culture diverse. Ma le nostre forze debbono mescolarsi per un programma comune. Lavoriamo ogni giorno a contatto di gomito, spesso come se non appartenessimo a gruppi diversi. Noi governiamo con una maggioranza risicatissima. Basta che una sola parte si dissoci e non c'è più maggioranza. E' un castello che non può avere molti signori e pochi vassalli. Si tratta di un destino comune, tutti sono ugualmente essenziali. Lo schieramento del centrosinistra è l'unico con un programma, il Polo invece sembra uno 'shopping center'...".<br>Dopo gli interventi del deputato de i Democratici, Francesco Monaco, del senatore del PdCI, Luigi Marino, del deputato UDeuR, Roberto Manzione e della senatrice Bianca Maria Fiorillo di Rinnovamento Italiano, conclude il presidente del Consiglio, Massimo D'Alema: "Il centrosinistra ha guidato la più grande trasformazione del Paese, paragonabile a quella del dopoguerra"; "si annuncia una possibile forte riduzione della disoccupazione"; "c'è una richiesta accorata e severa a manifestare maggiore coesione, a svolgere in modo più forte quel ruolo di guida che spetta ad una classe dirigente di cui i parlamentari del centrosinistra sono parte essenziale"; "è venuto alla luce uno stato d'animo di richiesta e di protesta e se non sapremo rispondere alla richiesta rischiamo che la protesta si indirizzi nel voto, non possiamo permetterci confusione e rissosità, dobbiamo raccogliere già ora il messaggio che altrimenti ci arriverebbe in forme devastanti".<br>Massimo D'Alema ha usato sarcasmo nei confronti di Berlusconi: "Dobbiamo a questo attivismo confuso e senza principi se siamo rimasti competitivi con il Polo. Se Berlusconi avesse aspettato, se avesse lasciato fare a noi, si troverebbe in una posizione più vantaggiosa. Se fosse più capace, diciamo, di una politica e di una filosofia, diciamo, più orientali..."; "L'assalto politico dell'opposizione presenta anche aspetti ridicoli dei quali non possiamo nasconderci la pericolosità".<br>Il premier ha anche toccato i temi riguardanti la scuola, l'università e la legge sulla parità scolastica, la riforma della P.A., le pensioni, la legge elettorale. D'Alema poi invita ad una riflessione sul centrodestra: "Esso è più diviso sui valori eppure offre un'immagine di coesione. Noi che siamo più uniti sui valori siamo più divisi nei partiti". Sulle elezioni anticipate, infine: "il Paese non solo non vuole le elezion anticipate ma non le capirebbe".
    1:22 Durata: 56 min 34 sec