29 GIU 2000

Il Governo vara il Documento di Programmazione economica e finanziaria

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 39 min 48 sec
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  • Giuliano Amato, presidente del Consiglio dei ministri

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 20 min 49 sec
  • Giuliano Amato, Ottaviano Del Turco e Vincenzo Visco, rispondono su detrazioni fiscali e risanamento in ordine alla spesa previdenziale

    <strong>Domande dei giornalisti</strong>
    0:20 Durata: 3 min 44 sec
  • Vincenzo Visco, risponde sull'incidenza effettiva del Dpef sui conti pubblici

    0:24 Durata: 1 min 46 sec
  • Giuliano Amato, risponde su inflazione

    0:26 Durata: 3 min 41 sec
  • Vincenzo Visco, risponde sul rapporto deficit-pil e sulle privatizzazioni previste nel Dpef - Interviene Giuliano Amato

    0:30 Durata: 4 min 12 sec
  • Giuliano Amato, risponde su contratti di lavoro e spirale prezzi-salari, privatizzazioni, Umts e liquidazione Iri

    0:34 Durata: 2 min 49 sec
  • Ottaviano Del Turco, risponde sulle detrazioni fiscali

    0:37 Durata: 48 sec
  • Vincenzo Visco, risponde a un'ultima domanda - Giuliano Amato, conclude

    <br>Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri:<br>il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 9,45 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuliano Amato. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Enrico Micheli.<br>Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, Amato, del Ministro del Tesoro, Visco, e del Ministro delle Finanze, Del Turco, il Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2001-2004.<br>Il risanamento della finanza pubblica realizzato nel corso di questa legislatura consente per la prima volta, dopo molti anni di manovre di aggiustamento, di raggiungere gli obiettivi di bilancio senza bisogno di ricorrere ad interventi correttivi. Il controllo sulla spesa - nonostante alcune aree di tensione che richiedono attenta vigilanza - e il gettito fiscale danno luogo, nell’anno in corso, a un disavanzo della Pubblica Amministrazione pari al 1,3% del Pil, inferiore, quindi, al 1,5% indicato nel Patto di Stabilità al quale l'Italia è vincolata. Per il 2001, è previsto il raggiungimento dell’obiettivo di deficit dell’1% del Pil a legislazione vigente e senza alcun intervento correttivo. Questo risultato è fra l'altro la conseguenza di un abbattimento particolarmente significativo dello stock di debito pubblico (per circa 65.000 miliardi). Ciò significa che il risanamento realizzato è strutturale e permanente, anche se il percorso non breve di progressiva riduzione del debito pubblico accumulato nel passato richiede costanza nel rigore, determinazione nelle politiche di privatizzazione e di riduzione del debito, e impone, tuttora, limiti precisi alla possibilità di spesa e di riduzione delle imposte.<br>Il risanamento della finanza pubblica realizza le condizioni che consentono al sistema produttivo italiano di beneficiare in pieno della ripresa economica in atto: le previsioni di crescita sono tutte in aumento e la disoccupazione, nel 2001, infrangerà lo zoccolo del 10% per attestarsi al 9,9 in un andamento di rapida discesa che nel 2004 prevede il 7,8%. Gli interventi che il governo prospetta per il 2001 consisteranno (oltre all'adeguamento delle risorse per i contratti di lavoro per i dipendenti pubblici) quindi, nella riallocazione di alcune poste di spesa, allo scopo di realizzare maggiore equità e di offrire maggior sostegno allo sviluppo economico, e nell'introduzione di ulteriori alleggerimenti fiscali (dopo il taglio di imposte di 11.300 miliardi, pari a mezzo punto di Pil, attuato con la manovra precedente) resi possibili dal surplus di gettito ottenuto rispetto alle previsioni.<br>L'ammontare delle risorse destinate alle riduzioni delle imposte sarà determinato dai primi consuntivi di entrata dell'autotassazione annuale, in base ai quali sarà possibile fare una stima attendibile dell'andamento complessivo delle entrate nell'arco del periodo in corso.<br>Le priorità.<br>Il benessere del Paese dipende dalla capacità di competere sul piano economico e dall'essere in grado di sfruttare nella maniera migliore le opportunità offerte dai processi di innovazione in atto, nel quadro di uno sviluppo sostenibile. Per questi motivi, il governo ha indicato nel Dpef alcune linee di intervento strutturali centrate su:<br>- Riduzione del prelievo tributario, con particolare attenzione alle categorie più deboli;<br>- Sostegno alle piccole imprese, anche attraverso la riduzione del cuneo fiscale;<br>- Sostegno alle infrastrutture immateriali della Nuova economia: scuola, formazione, ricerca;<br>- Potenziamento e il miglioramento del sistema infrastrutturale e del sistema di mobilità e valorizzazione del territorio come infrastruttura primaria del Paese;<br>- L'innovazione della Pubblica Amministrazione e la prosecuzione dell'impegno per la sburocratizzazione delle procedure;<br>- Accelerazione della riqualificazione degli investimenti pubblici e potenziamento delle politiche per il Mezzogiorno;<br>- Riforma delle politiche attive del lavoro, degli ammortizzatori sociali, e delle misure di lotta alla povertà;<br>- Ammodernamento e potenziamento delle politiche della giustizia e della sicurezza interna ed esterna.<p>Successivamente, il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica, Visco, due disegni di legge: uno relativo al Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 1999 e l'altro recante disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l'anno 2000.<br>Il primo disegno di legge prende atto, nell’ambito del processo di risanamento della finanza pubblica, dei risultati molto positivi conseguiti l’anno scorso nell’evoluzione dei conti pubblici, con il raggiungimento dei rapporti deficit - PIL del 1,9 per cento e debito - PIL intorno al 115 per cento, risultati ampiamente riconosciuti anche in sede europea. In tale contesto, i risultati del bilancio statale, nei termini parificati dalla Corte dei conti il 27 giugno scorso unitamente al conto del patrimonio dello Stato, costituiscono una componente del complessivo conto delle pubbliche Amministrazioni, al quale sono riferiti i confronti internazionali anche in sede Eurostat.<br>Il saldo netto da finanziare in termini di competenza si attesta al livello di 30,2 mila miliardi, con un notevole miglioramento rispetto ai 46,4 mila miliardi del 1998; migliorano altresì anche gli altri risultati differenziali del bilancio, mentre il risparmio pubblico passa a 50,9 mila miliardi rispetto ai precedenti 26,4 mila.<br>Il secondo disegno di legge riguarda l’assestamento del bilancio di previsione per il 2000 e si inserisce nelle linee di risanamento della finanza pubblica delineate nel Documento di programmazione economico-finanziaria approvato contestualmente, accogliendo l'impostazione di una rigorosa razionalizzazione della gestione e recependo gli aggiornamenti connessi con la più recente evoluzione tendenziale.<br>Gli originari risultati differenziali in termini di competenza mostrano notevole miglioramenti: il saldo netto da finanziare passa da 78,7 mila a 72,8 mila miliardi, il risparmio pubblico da 8 mila a 15,1 mila miliardi, l'avanzo primario da 68,4 mila a 78,6 mila miliardi. Ciò nelle linee dell’obiettivo aggiornato del 1,3 per cento nel rapporto deficit - PIL nel conto della P.A. risultante dal nuovo Documento di programmazione.<br>Dal lato delle entrate, si evidenzia un notevole miglioramento del comparto tributario, che recepisce tra l'altro, il maggior gettito derivante dalla tassazione del capital gain; nel complesso, le entrate passano da 633,3 mila a 658,3 mila miliardi.<br>Dal lato delle spese, l'assestamento evidenzia un incremento concentrato nella parte corrente, attribuibile essenzialmente all'adeguamento del Fondo sanitario nazionale alle effettive esigenze (+ 8.400 miliardi), nonché ai recenti incrementi dei tassi di interesse (+ 4.300 miliardi); nel complesso, le spese passano da 712 mila a 731,2 mila miliardi.<p>Il Consiglio ha, inoltre, approvato i seguenti provvedimenti:<br>su proposta dei Ministri per le Politiche Comunitarie, Mattioli, e della Giustizia, Fassino:<br>- uno schema di decreto legislativo che prevede un sistema sanzionatorio relativo al settore vitivinicolo in attuazione della normativa comunitaria. In particolare, il provvedimento stabilisce le sanzioni applicabili per poter beneficiare della regolarizzazione dei vigneti prevista dal regolamento (CE) 1493/99. Il provvedimento sarà trasmesso al parere delle competenti Commissioni parlamentari;<br>su proposta del Ministro dell'Industria, Letta:<br>- uno schema di regolamento che differisce al 31 dicembre 2000 il termine delle operazioni di collaudo degli ascensori per la verifica di conformità degli stessi alla normativa di settore. Il provvedimento sarà trasmesso al parere del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata;<br>su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione, De Mauro:<br>- un decreto presidenziale che demanda al Presidente della Giunta regionale della Calabria (designato Commissario ad acta) l'approvazione del piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella regione.<p>Il Consiglio ha poi adottato le seguenti deliberazioni:<br>su proposta del Ministro del Tesoro:<br>- conferimento dell'incarico di capo del Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione al dott. Renato Scognamiglio, estraneo all'amministrazione pubblica;<br>su proposta del Ministro della Difesa:<br>- conferimento delle funzioni di direttore della Direzione generale per il personale militare al tenente generale Bruno Simeone.<br>Il Consiglio, infine, su proposta del Ministro per gli Affari Regionali, Loiero, ha esaminato talune leggi regionali a norma dell’art. 127 della Costituzione.<p>La seduta ha avuto termine alle 14h10
    0:37 Durata: 1 min 59 sec