18 LUG 2001

Sindacati: Globalizzare i diritti, la giustizia sociale, la solidarità

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 11 min
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Genova, 18 luglio 2001 - Diritti umani, giustizia, lavoro dignitoso per tutti, uno sviluppo rispettoso dell'ambiente e annullamento del debito per i paesi poveri.

Sono alcune delle linee guida emerse durante un seminario organizzato dai sindacati su "Globalizzare i diritti, la giustizia sociale, la solidarietà", per avere un commercio equo, più democrazia e nuove regole nell'economia.

Ma ci sono zone del mondo dove tutto questo è ancora lontano, dove la globalizzazione "è una forza negativa che ha cancellato il rispetto dei diritti umani e del lavoro".

Presenti nella sala Luigi Angeletti,
segretario confederale Uil, Savino Pezzotta, segretario confederale Cisl, Sergio Cofferati, segretario confederale Cgil, al quale è spettato il compito di chiudere i lavori, ma oltre ai grandi sindacalisti italiani numerose presenze estere e l'intervento di Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum, sempre più attivo e presente in tutte le manifestazioni in qualche modo legate all'evento di Genova.

Significativo proprio l'intervento di Agnoletto che lancia un appello a partecipare alla manifestazione contro il G8 di sabato 21 luglio, rivolto ai sindacati italiani.

"L'assenza del sindacato italiano è per noi incomprensibile sia in termini di contenuto che di merito", ha dichiarato Agnoletto.

Il portavoce del Gsf ha ricordato poi l'episodio del plico-bomba che ha ferito un carabiniere lunedì e ha detto: "Noi non sappiamo chi l'ha messa, ma ci chiediamo come è possibile che in una città militarizzata dove non entra un fiammifero si riesca a far arrivare le bombe.

Questo mi angoscia.

Sul piano politico, non c'è dubbio, queste bombe sono contro il Gsf".

Secondo Agnoletto, l'unica risposta possibile è la grande manifestazione di massa con una grande partecipazione e per questo, rivolgendosi ai sindacalisti, ha affermato "sfilate tutti con noi".

I sindacati italiani però non accettano le accuse del Global Social Forum di non "volersi sporcare le mani" partecipando alla manifestazione di sabato a Genova.

"Non è che non ci sporchiamo le mani - ha risposto il segretario della Cisl Savino Pezzotta - forse ce le siamo già sporcate".

"Il sindacato italiano ha decenni di storia alle spalle - ha detto il segretario della Cgil, Sergio Cofferati - più di un secolo di vita.

E' da tempo che ci occupiamo di dare un sistema di diritti ai lavoratori".

Per il segretario della Uil, Luigi Angeletti resta comunque il fatto che la manifestazione di sabato potrebbe avere risvolti non pacifici: "Per gli agenti, per la città - ha detto - le dimostrazioni non possono essere una questione di ordine pubblico".

Dimenticata velocemente la polemica di Agnoletto, gli oratori si sono concentrati sui veri motivi che li hanno portati ad organizzare il seminario, dal quale poi è scaturito un documento consegnato ai leader del G8.

"Dobbiamo affrontare e risolvere i problemi introdotti dalla globalizzazione attraverso nuove forme di concertazione con i governi a livello mondiale".

Luigi Angeletti spiega così il messaggio dei sindacati agli 8 Grandi alla vigilia del vertice di Genova.

"Una concertazione che si deve realizzare con una riforma delle grandi istituzioni internazionali - dice il segretario generale della Uil - per renderle incisive ed efficaci.

Dobbiamo globalizzare i diritti, la giustizia sociale, la solidarietà e le opportunità.

Dobbiamo trovare soluzioni concrete in grado di cancellare la paura e la preoccupazione che la globalizzazione ha prodotto in miliardi di persone".

"Quello che non regge più è che siano in pochi a decidere per tanti.

Per ragioni di democrazia ci vuole il coinvolgimento degli interessati".

Sergio Cofferati conferma la critica allo strumento del vertice.

Il numero uno della Cgil spiega poi che "il sindacato non scenderà in piazza in occasione delle manifestazioni di protesta, ma credo che sia giusto procedere come stiamo facendo - aggiunge - Ci sono molti punti di convergenza con il Genoa Social Forum, ma anche tanti elementi di diversità che rimangono e che sono stati pacatamente registrati.

Ognuno deve sostenere le sue tesi con gli strumenti che ritiene più efficaci".

Il sindacato lancia così il suo messaggio ai Grandi.

"Avevamo la possibilità, che stiamo mettendo in atto, di avere con noi i sindacati di tutti i paesi del mondo per provare a lanciare un messaggio che si tradurrà in un documento da dare agli otto grandi - ha spiegato infine Cofferati - Le manifestazione del Genoa Social Forum daranno una svolta su temi che sono anche i nostri e questa pluralità di forme per dare visibilità alle proprie idee è una ricchezza".

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