27 LUG 2001

AN: Fini alla Versiliana, Ecco come cambieremo la legge Turco-Napolitano

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Marina di Pietrasanta (LU), 27 luglio 2001 - Immigrazione e devolution al centro di un incontro organizzato dall'amministrazione comunale con il vice-Presidente del Consiglio e leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini e con il ministro dell'ambiente Altero Matteoli.

Gianfranco Fini, sollecitato dalla moderatrice Cesara Buonamici, giornalista del TG5, non ha perso l'occasione per rispondere allo "scoop" del Corriere della Sera, che aveva attribuito allo stesso Fini la volontà di introdurre il reato di immigrazione clandestina.

Il leader di AN ha subito precisato che non intende proporre
una legge in tal senso, ma che, dopo aver ricevuto mandato dal governo di compiere una ricognizione "per un disegno di legge per modificare in tutto o in parte la legge Turco-Napolitano", ha formulato una ipotesi "da sottoporre alla coalizione prima, al Consiglio dei Ministri poi", che prevede il reato di "permanenza clandestina".

Fini si è soffermato sull'importanza della permanenza nei centri di accoglienza e sulla durata di tale permanenza, a suo giudizio troppo breve, quindi sulla "necessità di un flusso programmato di ingresso", in modo da soddisfare la richiesta di manodopera in Italia.

Tutto ciò appare però impossibile senza "accordi bilaterali" che favoriscano "le popolazione che meglio si integrano", e senza un controllo "capillare" dei flussi di entrata, da ridefinire in senso "federalista", attribuendo quindi maggiore responsabilità alle regioni.

Il vice-Presidente del Consiglio ha infine auspicato "sanzioni più severe per i recidivi", senza per questo parlare di "sanzioni cilene", alludendo chiaramente alle dichiarazioni del giorno precedente del Presidente dei DS, Massimo D'Alema.

Fini ha comunque voluto ribadire gli obiettivi "chiave" della propria coalizione: federalismo, inteso come devoluzione di poteri agli organi regionali, e riforma dello stato in senso "semi-presidenzialista".

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