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Roma, 05 agosto 2001 - Marco Pannella nella sua consueta conversazione settimanale con il direttore di Radio Radicale Massimo Bordin, ha affrontato con particolare attenzione il caso Sofri, che sta approfondendo con i 'dialoghi in carcere', ha fatto il punto sulle responsabilità politiche dei fatti di Genova e ha disegnato un quadro di possibili interventi sul piano del diritto internazionale, proposte e portate a vanti dai Radicali, per contrapporre alla polemica contro la globalizzazione, degli strumenti e delle battaglie future per gestire al meglio le potenzialità offerte dalla … globalizzazione.I dialoghi in carcere con Adriano Sofri"Dell'innocenza di Adriano Sofri rispetto alle imputazioni per le quali è stato condannato sono assolutamente certo".
Così Pannella sulla vicenda Sofri, caso in cui "la verità giudiziaria è affatto diversa dalla verità storica"."Mi risulta - ha evidenziato - che Bompressi abbia fatto domanda di grazia da un anno e mezzo.
Diliberto e Fassino hanno avuto la domanda di grazia fatta al presidente della Repubblica", quindi è probabile, secondo Pannella che la presidenza della Repubblica "abbia parlato" con il ministero della Giustizia chiedendo di non dar loro "questa patata bollente" perché la "grazia a Bompressi si giustifica pienissimamente e non si capisce perché non venga accolta o respinta".
Il leader radicale si è detto convinto che "la responsabilità sia della Presidenza della Repubblica", responsabilità che potrebbe "evocare una specie di ostruzione fatta dal ministero della Giustizia".Su questa vicenda poco chiara della giustizia italiana, Pannella ha promesso battaglia: "Se per il 18 agosto non abbiamo sufficienti chiarificazioni - non chiediamo che l'atto sia accettato, che sia promulgata la grazia - su di chi sono le responsabilità e a che punto siamo, l'appuntamento è a via Arenula, di fronte al ministero della Giustizia, e il 20 a piazza del Quirinale" Essendo la grazia a Bompressi "giustificabilissima" per la non opposizione della parte civile, nel momento in cui venisse promulgata, non sarebbe più tollerabile che Sofri rimanesse in carcere.
''Escludo - ha spiegato - che Adriano farà domanda di grazia ma, se uno dei suoi co-imputati viene graziato, voglio vedere se qualcuno dirà che la domanda deve essere presentata personalmente.
Le ragioni della detenzione di Sofri, a quel punto, saranno davvero intollerabili' Entrando nel merito dei 'dialoghi in carcere', Marco Pannella ha fatto riferimento in particolare alla posizione dell'ex leader di Lotta Continua sul movimento antiglobal e ha affermato che Sofri "pone un problema: l'alternativa al tipo di scontro al quale assistiamo in questo momento, storicamente, è sempre più urgente farla comprendere - lui dice ai ragazzi, io ai vecchi - perché noi vogliamo che il bombardamento ci sia sempre, vogliamo che siano bombardati i luoghi delle dittature" di informazioni, di verità "con le tecnologie moderne", ovvero con "le tecnologie e tecniche non violente".G8, vertice Fao, movimento antiglobalPer quanto riguarda i fatti di Genova, il leader radicale ha ribadito le responsabilità del "subcomandante Casarini" di "monsignor Fausto" Bertinotti che "fa concorrenza al Papa", senza però "sottovalutare" la complessità del popolo di Seattle, "che ora è sotto l'egemonia di Rifondazione", e alle responsabilità di Scajola e del Governo.
"Il ministro degli interni dovrebbe dimettersi perché la parte politica che è stata la preparazione - non per quello che è accaduto nei tre giorni, per cui non si giustifica" ma per aver legittimato come interlocutore democratico e non violento il Genoa Social Forum e le tute bianche - che già si stanno dividendo al loro interno, ha evidenziato, mostrando le due anime, quella capeggiata da Casarini e quella di Agnoletto.
"Ruggiero ha fatto un ottimo lavoro - ha sostenuto Pannella - perché bene o male ha tentato di riportare il problema sulla globalizzazione, il ministro degli Interni e il presidente del Consiglio hanno fatto un pessimo lavoro perché loro si riuniscono, e quindi legittimano, riconoscono la legittimità democratica e pacifista" al GSF ma dopo 24 ore, ha chiarito, il Governo si sarebbe dovuto accorgere e avrebbe dovuto denunciare che "al tavolo con i bari non ci si doveva sedere perché stavano trattando tutto e nello stesso tempo stavano mobilitando tutta l'Italia"Il leader radicale ha espresso preoccupazione per le violenze e gli scontri che probabilmente si verificheranno a Roma a novembre in concomitanza con il vertice mondiale sull'alimentazione e, definendo "grossolana" la querelle intellettuale sulla fame nel mondo e gli ogm, ha sottolineato che la polemica antiglobalizzazione di "Agnoletto che ormai ha le chiappe su due poltrone, tra i non violenti e i violenti" e del movimento antiglobal "è contro la burocratizzazione al servizio della politica delle multinazionali.
Perché - ha spiegato - lo schema è questo: le multinazionali riescono a imporre i loro interessi politici con le politiche omogenee e le agenzie Onu sono burocrazie che in un modo o nell'altro riflettono quantomeno la stessa ideologia di quelle quindi è chiaro che semmai il problema è quello di lotte democratiche nei Paesi democratici leader nel mondo in questo momento".Pannella ha quindi affrontato il tema della non violenza e della disobbedienza civile e ha ribadito l'importanza della ricreazione costante di metodi non violenti, in accordo col pensiero gandhiano, per attuare una battaglia per "imporre qualcosa che il potere non ha l'obbligo e il dovere di attuare per la sua legalità"Pannella ha annunciato le iniziative radicali per l'estate e in particolare la manifestazione di Ferragosto contro il proibizionismo, ha ricordato le posizioni del ministro Sirchia, su cui non si è soffermato dando per scontato il suo profondo dissenso, e quelle del Presidente americano Bush, che "è probabilmente l'individuo più mediocre che abbia mai fatto il presidente della Repubblica, da Truman".
Per ciò che concerne il Tribunale penale internazionale, Pannella ha fortemente criticato la Farnesina per non aver mostrato alcun impegno per il raggiungimento delle 60 ratifiche per la "proposta radicale straordinaria di una riforma di struttura mondiale per cui si passa dal diritto internazionale ad un inizio sostanzioso di giurisdizione internazionale, che non a caso è Onu".
Anche lì rischiamo di avere di nuovo il potere dei giudici, ma una ventina d'anni ce li abbiamo prima che lì si riformino/ricreino".
Sempre in tema di politica estera Pannella ha poi affrontato il problema dei rifugiati e dell'immigrazione, e ha affermato che si deve "governare l'invasione dei morti di fame e di libertà" in accordo con gli imprenditori veneti con delle chiarissime parole di Tognana, se non la Confindustria".
Così Pannella sulla vicenda Sofri, caso in cui "la verità giudiziaria è affatto diversa dalla verità storica"."Mi risulta - ha evidenziato - che Bompressi abbia fatto domanda di grazia da un anno e mezzo.
Diliberto e Fassino hanno avuto la domanda di grazia fatta al presidente della Repubblica", quindi è probabile, secondo Pannella che la presidenza della Repubblica "abbia parlato" con il ministero della Giustizia chiedendo di non dar loro "questa patata bollente" perché la "grazia a Bompressi si giustifica pienissimamente e non si capisce perché non venga accolta o respinta".
Il leader radicale si è detto convinto che "la responsabilità sia della Presidenza della Repubblica", responsabilità che potrebbe "evocare una specie di ostruzione fatta dal ministero della Giustizia".Su questa vicenda poco chiara della giustizia italiana, Pannella ha promesso battaglia: "Se per il 18 agosto non abbiamo sufficienti chiarificazioni - non chiediamo che l'atto sia accettato, che sia promulgata la grazia - su di chi sono le responsabilità e a che punto siamo, l'appuntamento è a via Arenula, di fronte al ministero della Giustizia, e il 20 a piazza del Quirinale" Essendo la grazia a Bompressi "giustificabilissima" per la non opposizione della parte civile, nel momento in cui venisse promulgata, non sarebbe più tollerabile che Sofri rimanesse in carcere.
''Escludo - ha spiegato - che Adriano farà domanda di grazia ma, se uno dei suoi co-imputati viene graziato, voglio vedere se qualcuno dirà che la domanda deve essere presentata personalmente.
Le ragioni della detenzione di Sofri, a quel punto, saranno davvero intollerabili' Entrando nel merito dei 'dialoghi in carcere', Marco Pannella ha fatto riferimento in particolare alla posizione dell'ex leader di Lotta Continua sul movimento antiglobal e ha affermato che Sofri "pone un problema: l'alternativa al tipo di scontro al quale assistiamo in questo momento, storicamente, è sempre più urgente farla comprendere - lui dice ai ragazzi, io ai vecchi - perché noi vogliamo che il bombardamento ci sia sempre, vogliamo che siano bombardati i luoghi delle dittature" di informazioni, di verità "con le tecnologie moderne", ovvero con "le tecnologie e tecniche non violente".G8, vertice Fao, movimento antiglobalPer quanto riguarda i fatti di Genova, il leader radicale ha ribadito le responsabilità del "subcomandante Casarini" di "monsignor Fausto" Bertinotti che "fa concorrenza al Papa", senza però "sottovalutare" la complessità del popolo di Seattle, "che ora è sotto l'egemonia di Rifondazione", e alle responsabilità di Scajola e del Governo.
"Il ministro degli interni dovrebbe dimettersi perché la parte politica che è stata la preparazione - non per quello che è accaduto nei tre giorni, per cui non si giustifica" ma per aver legittimato come interlocutore democratico e non violento il Genoa Social Forum e le tute bianche - che già si stanno dividendo al loro interno, ha evidenziato, mostrando le due anime, quella capeggiata da Casarini e quella di Agnoletto.
"Ruggiero ha fatto un ottimo lavoro - ha sostenuto Pannella - perché bene o male ha tentato di riportare il problema sulla globalizzazione, il ministro degli Interni e il presidente del Consiglio hanno fatto un pessimo lavoro perché loro si riuniscono, e quindi legittimano, riconoscono la legittimità democratica e pacifista" al GSF ma dopo 24 ore, ha chiarito, il Governo si sarebbe dovuto accorgere e avrebbe dovuto denunciare che "al tavolo con i bari non ci si doveva sedere perché stavano trattando tutto e nello stesso tempo stavano mobilitando tutta l'Italia"Il leader radicale ha espresso preoccupazione per le violenze e gli scontri che probabilmente si verificheranno a Roma a novembre in concomitanza con il vertice mondiale sull'alimentazione e, definendo "grossolana" la querelle intellettuale sulla fame nel mondo e gli ogm, ha sottolineato che la polemica antiglobalizzazione di "Agnoletto che ormai ha le chiappe su due poltrone, tra i non violenti e i violenti" e del movimento antiglobal "è contro la burocratizzazione al servizio della politica delle multinazionali.
Perché - ha spiegato - lo schema è questo: le multinazionali riescono a imporre i loro interessi politici con le politiche omogenee e le agenzie Onu sono burocrazie che in un modo o nell'altro riflettono quantomeno la stessa ideologia di quelle quindi è chiaro che semmai il problema è quello di lotte democratiche nei Paesi democratici leader nel mondo in questo momento".Pannella ha quindi affrontato il tema della non violenza e della disobbedienza civile e ha ribadito l'importanza della ricreazione costante di metodi non violenti, in accordo col pensiero gandhiano, per attuare una battaglia per "imporre qualcosa che il potere non ha l'obbligo e il dovere di attuare per la sua legalità"Pannella ha annunciato le iniziative radicali per l'estate e in particolare la manifestazione di Ferragosto contro il proibizionismo, ha ricordato le posizioni del ministro Sirchia, su cui non si è soffermato dando per scontato il suo profondo dissenso, e quelle del Presidente americano Bush, che "è probabilmente l'individuo più mediocre che abbia mai fatto il presidente della Repubblica, da Truman".
Per ciò che concerne il Tribunale penale internazionale, Pannella ha fortemente criticato la Farnesina per non aver mostrato alcun impegno per il raggiungimento delle 60 ratifiche per la "proposta radicale straordinaria di una riforma di struttura mondiale per cui si passa dal diritto internazionale ad un inizio sostanzioso di giurisdizione internazionale, che non a caso è Onu".
Anche lì rischiamo di avere di nuovo il potere dei giudici, ma una ventina d'anni ce li abbiamo prima che lì si riformino/ricreino".
Sempre in tema di politica estera Pannella ha poi affrontato il problema dei rifugiati e dell'immigrazione, e ha affermato che si deve "governare l'invasione dei morti di fame e di libertà" in accordo con gli imprenditori veneti con delle chiarissime parole di Tognana, se non la Confindustria".
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