16 SET 2001

Radicali: Conversazione settimanale con Pannella, Che il 20 settembre costituisca una prova di forza della resistenza radicale

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Roma, 16 settembre 2001 - Le prossime iniziative dei radicali, dal Convegno di Bruxelles del 18 e 19 settembre alla raccolta firme sulle 25 proposte di legge di iniziativa popolare presentate da Radicali Italiani, ma soprattutto la manifestazione anticlericale del 20 settembre a Roma, al centro della consueta conversazione settimanale con Marco Pannella.

Spazio anche per i grandi temi di attualità politica, in particolare gli sviluppi sulla crisi internazionale aperta dagli attentati terroristici di martedì 11 settembre negli Stati Uniti.

In studio il direttore di Radio Radicale, Massimo
Bordin.Il 20 settembre anticlericale'Prometeo, la massoneria e la libertà di ricerca scientifica'.

Questo il titolo di un convegno organizzato nella mattinata di sabato 15 settembre dal Grande Oriente d'Italia, e trasmesso da Radio Radicale, che offre lo spunto a Marco Pannella per parlare del prossimo 20 settembre e dell'importante giornata radicale che inizierà con un convegno in Campidoglio e si concluderà con una marcia dalla Breccia di Porta Pia fino a San Pietro.Dopo aver lungamente parlato della "nuova" massoneria italiana, sulla quale "sembra aleggiare una nuova aria", e dopo essersi augurato che "il rinnovamento del Grande Oriente non abbia ambizioni inadeguate alla sua storia, e che non sia simile a quello preteso di Confindustria, omogeneo all'attuale maggioranza politica, oggi come lo fu alla precedente, senza apprezzabili differenze di contenuto", il leader radicale ha sottolineato alcuni aspetti del convegno di sabato certamente non "gradevoli"."Nella relazione politica conclusiva del Gran Maestro Gustavo Raffi - ha evidenziato Pannella -, è stato detto che in questi anni non vi è stata una lotta ed una reazione alla politica oscurantisca della Chiesa Cattolica.

Questo è un falso detto in malafede.

Il Gran Maestro non può essere stato portato ad ignorare i 50 premi Nobel che hanno sostenuto la campagna elettorale di Luca Coscioni, che così si ingeriscono nella politica italiana"."Luca (Coscioni, ndr) - ha proseguito il leader radicale - parla nella qualità e nell'importanza, parla pur essendo muto.

Camillo Colapinto (candidato radicale, ndr) parla con gli occhi.

Dov'è l'umanesimo, dov'è la dignità, dov'è il riconoscimento di quello che può significare la lotta alla quale si dà corpo per difendere la libertà e la vita? Vergogna per questa distrazione, se distrazione è stata"."Nulla, niente sul 20 settembre - ha ancora sottolineato Pannella criticando il Gran Maestro - fino anche a partecipare alla congiura che annulla, che vuole eliminare Luca Coscioni, Camillo Colapinto, Emma Bonino, i liberali autentici, quelli della religiosità più che della religione, della religiosità umana, della religiosità della libertà, dell'alternativa al fondamentalismo mortale, letale, della burocrazia che occupa Roma, il Vaticano, e che occupa la Chiesa Cattolica come popolo di Dio"."Con molta amicizia - ha concluso poi il leader radicale - con molto dolore, e con molta speranza mi rivolgo a coloro che stanno cercando di ridare onore e forza alle tradizioni della massoneria italiana ed europea, perché il 20 settembre costituisca una prova di forza, e non solo una prova superflua della forza intransigente e creativa, della lungimiranza e della resistenza radicale".La situazione internazionaleQuanto accaduto negli Stati Uniti martedì 11 settembre non può essere dimenticato nella conversazione, e Pannella coglie l'occasione per rilanciare un concetto espresso anche in precedenti occasioni."E' necessario - ha ribadito il leader radicale -bombardare Pechino, Damasco, di informazione e conoscenza, e la tecnologia moderna, la rivoluzione digitale, consentirebbe oggi un colpo di coda della democrazia che sembra essere più debole delle forze che puntano ad una guerra totale".Anche e soprattutto per questo motivo Pannella ha rifiutato la possibilità di una "statalizzazione dell'economia e dei mezzi di informazione", internet in particolare."La libertà di internet - ha osservato infine il leader radicale - è l'arma assoluta che abbiamo sul piano strategico nel mondo.

Se cominciamo per motivi di opportunità immediata e tattica a non alzare bandiere contro nazisti che arrivano, perderemo.

Perché perderemmo le ragioni stesse della nostra forza storica, della nostra speranza e della riuscita della democrazia politica".

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