18 SET 2001

Euro: Fazio, Nulla impedisce la ripresa

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 21 min

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Roma, 18 settembre 2001 - ''Dobbiamo reagire e lavorare, tutti quelli che hanno un minino di responsabilità a qualsiasi livello, perché l'economia italiana e internazionale possa avviarsi verso una situazione di ripresa congiunturale e strutturale.

In questo momento nulla lo impedisce, dal punto di vista congiunturale''.

Lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio.Fazio, nulla impedisce ripresa congiunturaleIntervenendo al convegno sull'euro organizzato dalla Banca d'Italia nella sede Donato Menichella, Fazio ha sottolineato che ''quello che sta avvenendo, o si teme che
avvenga nell'economia mondiale, è fonte di qualche preoccupazione''.

Il Governatore ha quindi invitato a non ripetere l'errore fatto nell'autunno scorso quando, in presenza di bassa inflazione e di fondamentali che si dicevano solidi, tutti prevedevano per cinque anni una crescita dell'economia del 4-5%.

''Questa situazione - ha spiegato Fazio - non si basava su miglioramenti strutturali dell'economia, ma semplicemente su un'espansione monetaria che aveva le sue radici nell'economia internazionale e che prima o poi sarebbe sfociata in inflazione e che questo avrebbe avuto qualche effetto negativo di freno sulla congiuntura''.''Credo di essermi sbagliato clamorosamente - ha aggiunto - perché non avevo previsto una caduta così forte del ciclo internazionale, forse avevo solo segnalato questo pericolo''.Nel nuovo scenario internazionale, ha quindi esortato: ''Dobbiamo reagire, pur aspettando di vedere cosa avviene nel mondo, dobbiamo comunque reagire e lavorare, soprattutto tutti coloro che hanno responsabilità di politica economica o azioni con essa connesse perché l'economia italiana prima di tutto e mondiale possa avviarsi verso una ripresa congiunturale e strutturale''.Fazio assicura comunque che ''in questo momento, dal punto di vista economico, nulla impedisce la ripresa dal punto di vista congiunturale''.

Le banche centrali ieri hanno fatto la loro parte, ha ricordato il Governatore precisando di essersi riunito telefonicamente nel pomeriggio con i partner di Eurolandia per decidere la riduzione dei tassi anche in Europa.Misure che però non sono sufficienti di per sé a garantire la ripresa: ''La politica monetaria da sola - ha sottolineato - è una corda che riesce a tirare ma non riesce a spingere.

Però i buoni monetaristi sanno che l'espansione monetaria messa in atto ieri da Fed e Bce dovrebbe cominciare a manifestare i suoi effetti nell'ultima parte di quest'anno e più pienamente nel 2002.

Naturalmente ci sono fattori di segno contrario però sono di tipo politico e militare e credo che il compito dei responsabili della poltica economica sia di tenere conto di questi aspetti ma operare sulle variabili di propria competenza.

Questo le autorità monetarie lo stanno facendo con grande determinazione''.Fazio ritiene necessario che ''l'azione di rilancio proceda, però - ha aggiunto - è necessario che queste azioni siano accompagnate da aggiustamenti strutturali.

Mi permetto di parlare solo per il nostro paese ma so benissimo che un discorso analogo è molto importante e attuale anche in Europa''.

''Negli Stati Uniti - ha aggiunto - è prevedibile un rilancio strutturale, anche se non sappiamo quando avverrà, anche perché gli Usa non hanno rigidità strutturali''.

''In Europa e in Italia - a giudizio del Governatore - esistono invece rigidità strutturali ampiamente riconosciute e credo che sia necessario darsene carico, altrimenti, come avvenuto a livello internazionale, un eventuale rilancio si traduce in una seconda fase in inflazione''.Fazio ha concluso ricordando che per quanto riguarda le possibilità di aspettative positive dell'economia per la parte finale di quest'anno e per il 2002 ''questa speranza forse non è completamente perduta".

"Abbiamo buoni motivi per dire che buone politiche economiche possono forse dare concretezza e contenuto a questa fiducia''.Nel prossimo Cdm decreto su changeoverQuesta settimana il consiglio dei ministri varerà il decreto legge per il passaggio all'euro.

A dirlo il direttore generale del comitato euro del ministero dell'Economia Giancarlo Del Bufalo.

Secondo il direttore anche la legge finanziaria conterrà misure per agevolare il passaggio dalla lira all'euro.

In particolare verranno definiti alcuni aspetti fiscali stabilendo che la definizione degli scaglioni e delle soglie di esenzione in euro sarà fatta arrotondando l'importo a favore del contribuente: ''La revisione degli scaglioni e delle soglie fiscali -ha precisato- sarà fatta a favore del contribuente''.La zecca conierà anche la quota di riservaIl ministero del Tesoro ha autorizzato la coniazione anche della cosiddetta quota di riserva delle euro-monetine.

Lo ha detto il presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Michele Tedeschi.

La produzione della quota di riserva porterà gli spiccioli di euro (8 tagli in tutto, da 1 cent a 2 euro, 6 monometalliche e 2 bimetalliche) a complessivi 9,5 miliardi di pezzi da realizzarsi, per la parte residua, nel corso del 2002.Tedeschi ha ricordato che la produzione di monetine in Italia procede oggi al ritmo di 18-20 milioni di pezzi al giorno e negli ultimi giorni la produzione complessiva ha superato i 6,5 miliardi.

''Per dare un'idea dello sforzo che è stato realizzato - ha concluso Tedeschi - basti dire che oggi la Zecca produce in un mese una quantità di monete molto vicina a quella che precedentemente si produceva in un anno''.Patto di emergenza per changeoverIl presidente della Confcommercio, Sergio Billè, chiede al Governo di lanciare un ''patto per l'emergenza'' che serva ad affrontare nel modo più adeguato il passaggio alla moneta unica e che coinvolga tutti gli attori del sistema economico italiano.''Ho scritto ieri al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - ha annunciato Billè - una lettera che vuole essere una sorta di patto di solidarietà per l'emergenza basato su quattro punti: elaborazione di un accordo per il monitoraggio dei prezzi interventi sulle tariffe per tutelare il potere di acquisto delle famiglie individuazione di una scala di priorità per fare uscire il mercato dalla stagnazione ricerca di soluzioni per accrescere il grado di sicurezza dei cittadini''.

Tutti aspetti che permettano ''un comportamento virtuoso da parte di tutta la filiera economica del sistema italiano: produzione, distribuzione e consumi''.Billè ha detto che in Italia solo il 60% dei registratori di cassa è stato adeguato all'euro.

E di questa percentuale, ha aggiunto, l'80% è situato nelle imprese di media e grande distribuzione: ''Resta quindi ancora in gran parte irrisolto il problema dell'adeguamento per i piccoli esercizi commerciali.

Ci sono alcuni aspetti connessi al changeover che possono dare dal punto di vista della sicurezza alcuni problemi''.

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  • Antonio Finocchiaro, Vice Diret.Banca d'Italia

    Indice degli interventi
    0:00 Durata: 18 min
  • Giancarlo Del Bufalo, Segr. Gen. Comitato Euro

    0:18 Durata: 24 min 33 sec
  • Maurizio Sella, Pres. Ass. Bancaria Italiana

    0:43 Durata: 25 min 13 sec
  • Michele Tedeschi, Pres. Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

    1:09 Durata: 10 min 11 sec
  • Enzo Cardi, Pres. Poste Italiane SPA

    Dopo il coffee-breack riprendono i lavori
    1:21 Durata: 16 min 44 sec
  • Antonio Colombo, Rapp. Confindustria

    1:38 Durata: 8 min 48 sec
  • Sergio Billè, Pres. Confcommercio

    1:47 Durata: 17 min 9 sec
  • Vito Tanzi, Sottosegretario di stato Min. Economie e Finanze

    2:05 Durata: 13 min 18 sec
  • Vincenzo Desario, Direttore generale Banca D'Italia

    2:18 Durata: 23 min 5 sec
  • Domingo Solans, Membro Comitato esecutivo Banca Centrale Europea

    Dopo una breve pausa riprendono i lavori
    2:43 Durata: 24 min 18 sec
  • Antonio Fazio, Governatore della Banca D'Italia

    3:08 Durata: 20 min 28 sec