24 OTT 2001

Pdci: Filodiretto con Diliberto, Su Salò non condivido Ciampi

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 55 min 10 sec

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Roma, 24 ottobre 2001 - ''Ho molta stima di Ciampi, ma non ho condiviso neanche una parola del suo discorso sui ragazzi di Salò''.

Oliviero Diliberto.

Segretario del Pdci, ai microfoni di Radio Radicale risponde ad un'ascoltatrice che lo interpella sull'articolo di Antonio Tabucchi pubblicato recentemente dall'Unità e nel quale il Presidente della Repubblica veniva criticato per le sue parole sui ''ragazzi di Salò''.Diliberto afferma di aver molto apprezzato la lettera di Tabucchi : ''Da tanti anni - spiega - stiamo assistendo ad una demolizione sistematica proprio di quel fondamento della
costituzione repubblicana che è un fondamento politico, istituzionale ma soprattutto morale: la lotta partigiana, la resistenza e l'antifascismo.

Anzi la nostra Repubblica nasce proprio dal compromesso alto tra quelle forze politiche ed ideali che sono nate dalla resistenza, ad esclusione del fascismo.

Ho molta stima di Ciampi, ma non ho condiviso neanche una parola del discorso fatto sui ragazzi di Salò".

Diliberto critica ''questo varco di revisionismo storico che ha peraltro avuto delle radici a sinistra''.

Diliberto si riferisce a Luciano Violante ''che ho elogiato più volte'', ma del quale non ha invece condiviso il discorso di insediamento a Presidente della Camera.

In quel discorso violante ''diede dignità a coloro che combatterono per Salò.

Io invece credo che mantenere intatta la diversità di fondo tra coloro che combatterono per la libertà e coloro che combatterono per la dittatura, sarebbe molto utile soprattutto per i giovani''.Le posizioni dei radicaliSollecitato infine da un ascoltatore sulla apparente contraddizione dei radicali, Diliberto ha voluto sottolineare l'importanza di un dialogo con la componente radicale."Pannella ci ha abituato - ha infatti risposto Diliberto - alle grandi contraddizioni.

Io ho sempre trovato stimolante confrontarmi con i radicali, anche quando non condivido una parola delle loro affermazioni, proprio per il gusto della provocazione che gli riconosco, e che a mio avviso serve alla politica italiana".

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