30 DIC 2001

Radicali: Conversazione settimanale con Marco Pannella, Rutelli teme la nostra leadership liberale

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 50 min
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Roma, 30 dicembre 2001 - Si torna a parlare di Parlamento Europeo e della posizione di Francesco Rutelli nei confronti dell'entrata dei radicali nell'Eldr, il gruppo liberaldemocratico europeo, nella consueta conversazione settimanale con Marco Pannella.

Ma anche la candidatura di Luca Coscioni al Comitato Nazionale di Bioetica, la giustizia, con il caso Sme-Ariosto in primo piano, ed un bilancio dell'attività dei radicali, al centro delle riflessioni di Pannella.Il "misfatto" di Francesco RutelliIl leader radicale è tornato a commentare la posizione del leader della Margherita e dell'Ulivo
in sede europea, soffermandosi sul duplice ruolo di quest'ultimo come rappresentante del centrosinistra in Italia ed elettore del centrodestra in Europa."Rutelli - ha detto Pannella - tace sul fatto che sosterrà il candidato di Berlusconi in Europa (Pat Cox, Presidente del gruppo Eldr, ndr) per battere il candidato di Blair.

Su questo hanno fatto finta di niente tutti"."Se poi questa scelta - ha proseguito il leader radicale - dovesse essere frutto di una strategia dell'Ulivo e non solo di Rutelli, per me rappresenterebbe la possibilità di una riapertura di un tavolo di dialogo con il centrosinistra.

Questo fatto però diventa un misfatto nel momento in cui si cerca di nasconderlo, con un comportamento meschino"."La verità - ha concluso Pannella - è che Rutelli ha il terrore che nel caso di una nostra entrata nel gruppo liberale europeo, nelle elezioni del 2004 con le liste europee e non più nazionali, i radicali possano divenire i rappresentanti dei liberali in Italia".Luca Coscioni nel Comitato Nazionale di BioeticaIl leader radicale si è soffermato poi sull'appello al Presidente del Consiglio lanciato nei giorni scorsi dai radicali e già sottoscritto da personalità di rilievo, tra le quali Rita Levi Montalcini, di nominare Luca Coscioni nel Comitato Nazionale di Bioetica."Mi sembra - ha detto Pannella - che l'offerta di una presenza di Luca Coscioni, che porterebbe prestigio al Comitato, il Presidente del Consiglio debba tenerla in considerazione.

Il problema della nomina di Coscioni non dovrebbe essere una lotta.

Emma Bonino però è ritenuta ancora da Berlusconi e Rutelli una minaccia al sistema che loro proteggono, devono espellere l'impurità della purezza, Emma Bonino e i radicali devono essere espulsi"."Aspettiamo ora - ha proseguito il leader radicale - che venga nominato questo Comitato, Luca Coscioni non ha nulla da perdere, al contrario di Berlusconi e di tutto il nostro paese.

Bisogna fare in modo che questo grande dibattito del mondo contemporaneo, su tutto quello che riguarda la moralità e la morale, prenda corpo, per necessità di vita civile"."Vorrei che fosse chiaro - la conclusione di Pannella - che sono certo che il Governo non vuole dimostrare attenzione verso di noi, ma se Luca Coscioni non è nominato nel Comitato, questa è la continuazione di una politica da parte dei due poli che ha come scopo l'eliminazione dei temi e delle speranze radicali, che costituiscono una minaccia per questa forza emblemizzata sempre di più da Rutelli".Il processo Sme-AriostoI recenti sviluppi del caso Sme-Ariosto, che vede coinvolto il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, hanno fornito l'opportunità al leader radicale di fare un'analisi della giustizia e della politica italiana."La verità storica di questi processi - ha notato Pannella - è molto spesso una verità in cui gli imputati non sono estranei ai fatti.

La verità va verificata però attraverso le regole, ed oggi c'è accanimento giudiziario.

Mi pare evidente che oggi in Italia non sia necessario il pregiudizio accusatorio"."Resta il fatto che vi è una prospettiva di laicizzazione con la quale Berlusconi è bene che faccia i conti, le nostre proposte di legge.

Questo è un paese nel quale stanno maturando situazioni pre-rivoluzionarie.

Non è affatto da tollerare che questo ambiente politico sia cresciuto grazie a fatti penalmente rilevanti".

leggi tutto

riduci