02 GIU 2002

Radicali: Conversazione Settimanale con Marco Pannella, Dal Comitato Nazionale al Congresso

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 56 min
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Il prossimo congresso di Radicali Italiani, alla luce del Comitato Nazionale da poche ore terminato, al centro dell'appuntamento di questa settimana.

Senza dimenticare però il Satyagraha in corso e l'importante apporto dei detenutiRoma, 02 giugno 2002 - Nello stesso giorno in cui il Presidente Ciampi festeggia la Repubblica, Marco Pannella, nella conversazione settimanale, traccia la strada per giungere al primo congresso nazionale di Radicali Italiani.

Il leader radicale si è sofferamto soprattutto sul dibattito sviluppatosi nel corso del quarto Comitato Nazionale, tenutosi all'Hotel Ergife
di Roma nell'ultimo fine settimana.Il Comitato NazionalePannella è tornato ad analizzare il dibattito emerso negli ultimi giorni ribadendo le ragioni storiche della battaglia nonviolenta radicale, sottolineando come quest'ultima sia prerogativa dell'esperienza politica degli ultimi trenta anni."Possiamo parlare di un trentennio di lotte - ha infatti sottolineato il leader radicale - ciascuna delle quali rappresentava un successo già perché ingaggiata.

Da questo aspetto occorre partire per proporre la nostra alternativa, liberale, liberista e libertaria"."Insisto a dire - ha poi proseguito Pannella - che non ci sono assolutamente proposte di strategia alternative per i soggetti radicali rispetto a quelle del segretario, che sia Radicali Italiani o un altro soggetto politico.

Manca una proposta alternativa, mancanza che procura sentimenti, umori ed intolleranze"."La maturità - ha infine aggiunto - avrebbe imposto per questo Comitato una proposta alternativa per il prossimo Congresso, per porre non un problema di diversità di strategia politica con la segreteria, che come detto non esiste, ma uno scontro di carattere politico".Il Satyagraha e la nonviolenzaUno degli aspetti emersi dal dibattito nel Comitato è stato il Satyagraha radicale in corso, che vede lo stesso Pannella impegnato in uno sciopero della fame che ormai dura da oltre 50 giorni, e la partecipazione di oltre 5000 cittadini, di cui una gran parte detenuti."Mi è apparso urgente in questi giorni - ha sottolineato il leader radicale, riprendendo il suo intervento di sabato sera, a margine dei lavori - spiegare che è falso che il Satyagraha sia l'unico strumento politico dei radicali, e che è falso che il Satyagraha sia l'unico strumento di lotta della nonviolenza.

Noi stiamo elaborando una nonviolenza riformata, con connotati che dilagano in tutte le parti, a cominciare dalle carceri"."Martedì o mercoledì - ha poi ricordato Pannella - parlerò ai detenuti e dei detenuti, e di questo Satyagraha, che ha i suoi obiettivi, chiari, ai quali si aggiungono altre richieste ed altri obiettivi che io pongo a livello personale".Cossiga e CiampiUno spunto di analisi e di discussione è stata la recente polemica tra l'ex Presidente Francesco Cossiga e l'attuale Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che ha portato alle dimissione da senatore dello stesso Cossiga.Pannella dopo aver commentato il gesto e l'uso di Cossiga, ha voluto inviare un ulteriore messaggio a Ciampi, che a detta del leader radicale dimentica lo strumento del messaggio alle Camere preferendo le "parate militariste" per la festa del 2 giugno."Cossiga - ha sottolineato Pannella - è l'uomo politico che il potere italiano ha premiato più di chiunque altro.

Lui inoltre ha il senso tragico del gioco.

Ha una sua nobiltà, ma è un giocatore a cui piace giocare sulla ragion di Stato, e lo era anche quando faceva il Presidente picconatore"."Ora abbiamo però un carissimo zio come Presidente - ha concluso il leader radicale - che non capisce nulla di costituzione del diritto, eletto proprio per questo, e che viene letteralmente plagiato da pallidi e anonimi consiglieri.

Il Presidente deve parlare ai suoi elettori, con il messaggio alle Camere, lui invece mobilita la televisione di Stato per parlare al paese.

Noi stiamo mandando con i detenuti italiani un drammatico messaggio alle Camere in supplenza del Presidente".

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