26 GIU 2001
intervista

Intervista a Diliberto: "La sconfitta della sinistra non è occasionale"

INTERVISTA | - 00:00 Durata: 4 min 27 sec
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Roma, 26 giugno 2001 - Oliviero Diliberto commenta la sconfitta elettorale del centrosinistra in Sicilia ed ammette che la vittoria della Casa delle Libertà non può essere archiviata come un episodio, ma fa parte di un'onda lunga della quale la sinistra ha una corresponsabilità non irrilevante.

Diliberto, ministro della Giustizia nel governo D'Alema, invita alla netta separazione tra politica e magistratura e risponde anche sulle recenti polemiche suscitate dalle dichiarazioni di Violante e dal conseguente dibattito sui "giudici di sinistra", chiedendo al centrodestra maggiore
compostezza.Diliberto, una sconfitta molto netta quella del centro-sinistra in Sicilia; lei come la spiega?E' l'onda lunga delle elezioni politiche; è l'onda lunga di molti anni nei quali evidentemente non ci sono soltanto "meriti" da parte della destra, ma ci sono anche molti demeriti della sinistra e del centro-sinistra.

Noi siamo figli di una sconfitta non occasionale, non momentanea.Una certa scelta giustizialista può aver pesato in quella regione?E' possibile, non credo che sia la causa principale.

Il vertice del G8, voi Comunisti Italiani avete già scelto di partecipare alle manifestazioni di contestazioneNoi saremo a Genova nel corso del G8, con una posizione autonoma, come hanno deciso i nostri organismi dirigenti, ed evitando di unire le nostre forze a quelle di coloro che fanno una manifestazione contro la globalizzazione.

Il problema non è essere contro la globalizzazione.

Come ha detto Nelson Mandela, essere contro la globalizzazione è come essere contro le stagioni.

Il punto è capire come si sta dentro una globalizzazione, come si governa la globalizzazione, e quindi il vero problema è il governo mondiale, per dirla con una vecchia espressione del compianto Enrico Berlinguer.

Noi saremo lì per portare le ragioni dei paesi più poveri, dei paesi in via di sviluppo, sfruttati rispetto agli 8 più potenti del mondo.

Non si può nascondere che il Governo Berlusconi sta cercando il dialogo con i manifestanti; ieri il Ministro Ruggiero ha affermato di voler arrivare anche ad un documento comune su alcuni temi.

Qualunque iniziativa va nella direzione del dialogo e non dello scontro ben venga.

Credo che anche dentro al Governo Berlusconi e dentro la maggioranza attuale di centro-destra ci siano su questo opinioni molto diverse.

Il Presidente del gruppo DS Violante ha affermato che questo è il Parlamento con il maggior numero di imputati, ed è uno dei segnali peggiori per la Magistratura.

Ci sono state delle polemiche molto aspre ieri Io da molto tempo evito di commentare le opinioni dei giudici e di entrare nel dibattito sulla giustizia.

Credo che sarebbe utile per tutti fare un passo in dietro rispetto a queste tematiche e lasciare che la politica della giustizia la si faccia nelle aule dei tribunali.

Ho cercato disperatamente, credo con qualche successo, di applicare questa linea nei 18 mesi nei quali ho fatto il Ministro della Giustizia.

Ritengo che sia l'unica linea possibile sul tema della giustizia; cioè la netta separazione tra la politica da una parte, cioè noi che siamo eletti dal popolo, e i giudici dall'altra.

Il Parlamento ha degli inquisiti, non c'è dubbio, i magistrati facciano il loro dovere e portino avanti i processi anche per questi inquisiti, dopodiché questi sono stati eletti.Un'ultima domanda, sempre su questo tema, ci sono stati alcuni fatti giudiziari in questi giorni, in queste ore, c'è un'intervista al Sottosegretario agli Interni onorevole Taormina, di Forza Italia, il quale dice: "la meravigliosa macchina da guerra della magistratura di sinistra si è rimessa in moto"; cosa ne pensa, si tratta pur sempre di un esponente dell'esecutivo.Io credo che alcuni esponenti del centro-destra non si siano accorti di avere vinto le elezioni, io credo che pensino ancora di essere all'opposizione e che quindi debbano fare "i guastatori, gli oppositori, i pierini".

Credo che un po' più di compostezza e di atteggiamento istituzionale non guasterebbe per tutti quelli che stanno al governo.

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