24 OTT 2001

Inaugurazione del XXVI Congresso Nazionale Forense

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 14 min

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Con l'inaugurazione del XXVI Congresso Nazionale Forense, inizia un lungo finesettimana di polemiche sulla giustiziaFirenze, 24 ottobre 2001 - «E' giunta l'ora di togliere la giustizia da un sistema di polemiche politiche quotidiane.

La giustizia viene trattata dalla politica come se fosse un tema di polemica di tutti contro tutti.

Questo modo di procedere non é più accettabile».

Questi i toni con cui il presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura (Oua), Silvano Berti, ha introdotto i lavori del XXVI Congresso nazionale forense che vede 1.000 avvocati e 600 delegati a confronto con
esponenti del diritto e della politica.

Un proposito destinato a cadere nel vuoto per molte ragioni.

Prima di tutto, perché lo stesso intervento di Berti, contiene in sé accuse gravi.

I dati forniti dal Ministero della Giustizia sul carico delle pendenze nei processi - annuncia, ad esempio, il presidente dell'Oua - «sono falsi» e sulla base di questi «é impensabile costruire una politica della giustizia».

In secondo luogo, perché, concluso il suo intervento, il presidente dell'Oua ha dato lettura di un messaggio del premier Silvio Berlusconi.Il messaggio di Berlusconi«E' ormai evidente che la giustizia italiana ha bisogno di una riforma, perché siamo ancora lontani da un corretto equilibrio fra la domanda di giustizia e la capacità di risposta giudiziaria».

Nella lettera Berlusconi afferma che é «necessario coniugare le esigenze della difesa dei cittadini imputati di reati con le esigenze della difesa della società offesa da un reato» e che per raggiungere questo obiettivo «il sistema penale deve soddisfare tre certezze: la certezza del reato, la certezza del processo, la certezza della pena».

Il governo é «convinto, che occorra, a garanzia dei diritti degli indagati, degli imputati, introdurre l'istituzione della separazione dei ruoli tra i giudici e pubblici ministeri».

Questa separazione é imposta, sempre secondo il parere di Berlusconi, oggi anche dalla «nuova formulazione dell'art.

111 della Costituzione, dove si prevede che il giudice debba essere 'terzo e imparziale'.

E' questa, fra l'altro, la strada maestra per assicurare un quadro di garanzie che non deve in alcun modo essere ridimensionato, e in cui il ruolo del giudice non può essere quello di 'dominus' assoluto, ma soltanto quello, essenziale, di soggetto che decide.

E in un contesto del genere il ruolo della difesa é destinato ad assumere una maggiore centralità, sia nella società che nella giurisdizione».Nel messaggio il presidente del Consiglio afferma che questo é anche il momento giusto per «rivedere il meccanismo che regola le carriere dei magistrati».

«Oggi, infatti, il magistrato non ha un particolare incentivo, sia che conduca indagini o emetta sentenza in tempi ragionevoli, sia che faccia esattamente il contrario, perché di fatto nella sua progressione in carriera non cambia alcunché.

Il governo ritiene, invece, che bisogna intervenire con nuovi criteri che premino la professionalità e la produttività».

Per quanto riguarda il processo civile, Berlusconi é del parere che ci sia «da correggere l'anomalia dell'onnipresenza del giudice, che é il motivo principale dell'insostenibile lungaggine di tutte le cause: insostenibile per i cittadini e per la stessa Europa, che ci condanna sistematicamente e ci tiene sotto monitoraggio continuo».

Il governo considera «l'indipendenza della magistraturae la netta separazione tra i poteri e gli ordini dello Stato - scrive ancora Berlusconi nel messaggio inviato al congresso fiorentino - un baluardo irrinunciabile del nostro impianto costituzionale, e opererà per rendere sempre più effettiva, anche nel nostro paese, la prima regola del processo accusatorio e della 'cross examination': cioé il perfetto equilibrio fra accusa e difesa in una sistema di garanze certe per tutti».In uno dei passaggi del messaggio inviato al Congresso nazionale forense, Berlusconi sottolinea, infine, che «la giustizia italiana sta faticosamente uscendo, grazie anche all'essenziale contributo dell'Avvocatura, da una stagione dell'emergenza penale che ha consentito in alcuni casi di costruire indagini senza riscontri e di pronunciare condanne senza prove».

Il sistema giudiziario, alla fine, «complessivamente ha retto, in virtù del lavoro oscuro della grande maggioranza dei magistrati italiani».Il messaggio di PeraSubito dopo, é stato il turno del presidente del Senato, Marcello Pera.

«Non é più procrastinabile l'esigenza di approntare efficaci strumenti di tutela dei diritti del cittadino».

Allo stesso tempo, per Pera, «si rende necessaria una riflessione sul nuovo ruolo» che l'Avvocatura stessa é chiamata a svolgere.

Il presidente di Palazzo Madama si augura, infine, che dall'assise fiorentina giunga «un contributo prezioso» sul dibattito relativo al rinnovamento della giustizia italiana.«L'Avvocatura ha un ruolo determinante per una corretta amministrazione della giustizia e il contributo che essa può dare alla soluzione di tanti problemi é notevolissimo».

E' uno dei passaggi del messaggio che Nicola Marvulli, primo presidente della Corte di Cassazione, ha inviato all'Organismo Unitario dell'Avvocatura italiana riunita a congresso a Firenze.

«Sono certo che, onorando le sue nobili tradizioni, l'Avvocatura non verrà meno alle nostre aspettative, ma saprà arricchire quel clima di reciproca collaborazione e di fiducia che da tutti é auspicato quale presupposto essenziale del nostro lavoro».Il commento entusiastico di Buccico«Rispetto agli atteggiamenti che il governo ha avuto finora nei confronti dell'avvocatura e della giustizia, il messaggio del presidente Berlusconi appare idilliaco, roseo».

Il primo commento al messaggio inviato dal premier dell'avvocato Nicola Emilio Buccico, presidente del Consiglio Nazionale Forense.

«Noi riteniamo che la situazione sia obiettivamente diversa e che sia necessario invece immediatamente rivedere in termini seri il problema della giurisdizione nella sua effettività».

A fronte della «grande riforma» della giustizia italiana, annunciata da Berlusconi nel suo messaggio, il presidente del Consiglio forense ha sottolineato come per l'avvocatura «in questo momento il problema più importante sia l'effettività della giurisdizione».

«E questo perché oggi questa effettività non c'é - ha spiegato - considerato il numero dei togati, il numero dei giudici onorari, i livelli di giurisdizione che appartengono agli onorari e quelli che appartengono ai togati.

Il messaggio di Berlusconi contiene tutto, é ecumenico.

Noi vogliamo vedere se ai messaggi del governo corrispondono i fatti»...

e le proteste Allo stesso tempo, però, gli avvocati hanno protestato per la «grave» assenza di esponenti del governo alla giornata inaugurale del congresso dell'Oua, da oggi a Firenze.

«La disattenzione della classe politica é oltraggiosa.

Forse credevano che gli avvocati fossero già conquistati.

Ma gli avvocati non sono iscritti alla lista di collocamento di nessun partito.

Rivendico libertà, autonomia e indipendenza».

A fargli eco, il presidente dell'Oua Silvano Berti.

«Le assenze di oggi sono gravi, solo parzialmente giustificate da motivi contingenti.

La politica fino ad oggi ha dimostrato grande attenzione alle proposte dell'avvocatura, con progetti concreti che avanzeremo nei prossimi giorni dimostreremo che era meritata.

Vogliamo un progetto organico per la riforma della giustizia».

leggi tutto

riduci

  • Introduzione Francesco Colonna, Assessore del Comune di Firenze

    <strong>Indice degli interventi</strong>
    0:00 Durata: 4 min 30 sec
  • Michele Panebarco, Segretario generale organismo unitario avvocatura

    0:04 Durata: 5 min 34 sec
  • Lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

    0:10 Durata: 2 min 10 sec
  • Lettura del messaggio del Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi

    0:12 Durata: 4 min 12 sec
  • Lettura del messaggio del Presidente del Senato Marcello Pera

    0:16 Durata: 1 min 27 sec
  • lettura del messaggio del Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Marvulli

    0:17 Durata: 1 min 33 sec
  • lettura del messaggio del Presidente del Consiglio di Stato Alberto De Roberto

    0:19 Durata: 1 min 12 sec
  • Roberto Russo, Presidente dell'Ordine degli avvocati di Firenze

    0:20 Durata: 13 min 30 sec
  • Vincenzo Iodice, Presidente dell'ordine distrettuale toscano

    0:34 Durata: 2 min 45 sec
  • Maurizio De Tilla, presidente Cassa Nazionale Previdenza Assistenza Forense

    0:36 Durata: 10 min 2 sec
  • Emilio Nicola Buccico, Presidente del Consiglio Nazionale Forense

    0:46 Durata: 15 min 48 sec
  • Silvano Berti, Presidente Organismo Unitario Avvocatura

    1:02 Durata: 11 min 41 sec