20 NOV 2001

Fnsi: XXIII Congresso Nazionale (Prima giornata, mattina)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 56 min

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Montesilvano (PE), 20 novembre 2001 - Oggi si è tenuta la relazione del Segretario Generale uscente Paolo Serventi Longhi.

Relazione che si è aperta - e si è chiusa - con il riferimento alla sfortunata giornalista del Corriere della Sera, Maria Grazia Cutuli, uccisa in Afghanistan insieme ad altri tre reporter occidentali.Serventi Longhi, nel corso della sua relazione ha inteso trarre "un bilancio rigoroso del lavoro di un gruppo di persone che intendono proporre al congresso, in base alle scelte fatte, le linee sindacali per il prossimo triennio".

(Testo della relazione di Serventi Longhi)
Questa affermazione è volta non solo a svolgere un consuntivo, ma anche a prefigurare il futuro, dal momento che lo stesso Serventi-Longhi si ripropone per un nuovo mandato con buone prospettive di essere riconfermato.Indipendenza nella guerra al terrorismoLa globalizzazione, il terrorismo, la guerra e il ruolo dei media nell'attuale scenario internazionale è stato il primo dei tanti argomenti toccati dalla relazione del segretario della Fnsi: citando Cronkite e richiamando Montanelli e Valter Tobagi, vittime degli attacchi del terrorismo brigatista alla stampa negli anni di piombo, Serventi Longhi si è scagliato contro ogni forma di censura ed autocensura: Il giornalismo - ha affermato - "deve rivendicare la propria centralità nell’informazione globalizzata, a restare autonomo da ogni potere, nazionale o sovrannazionale, politico o economico, anche in condizioni difficilissime".Conflitto d'interessi e preoccupazione per la RaiTra i temi politici al centro della relazione non poteva mancare quello del conflitto di interessi dell'attuale presidente del Consiglio, rispetto al quale Serventi Longhi ha parlato di un "dato oggettivo", quello per il quale il capo del Governo controlla la Rai, ma è al contempo proprietario del maggior network priovato.Serventi Longhi non ha nascosto le profonde "preoccupazioni" per il futuro della Rai, il servizio pubblico radiotelevisivo, che con il rinnovo del consiglio di amministrazione potrebbe "far esplodere il bubbone di una televisione nazionale, pubblica e privatam caratterizzata dalla uniformità delle opinioni".I non garantitiLe nuove tecnologie, il digitale terrestre, l'emittenza locale, la crisi dell'editoria a partire dal caso de "La 7" sono stati altri dei temi trattati nel corso della relazione, ma il punto cruciale sul fronte sindacale dell'intervento di Serventi Longhi si è concentrato sull'azione della Fnsi a difesa e sostegno di quelle categorie di lavoratori del mondo dell'informazione che non ha alcuna regola contrattuale applicata.Serventi Longhi ha richiamto esplicitamente la necessità di un patto di solidarietà tra garantiti e non garantiti per quella che definisce "la tutela di tutti i giornalismi" e pur riconfermando la contrarietà alla liberalizzazione totale dell'accesso alla professione, afferma che la strada "del contratto dell'emittenza locale, dell'on line, dell'accorso sui free lance, è una strda senza ritorno".Ricordo di Antonio RussoVerso il termine dei lavori, Domenico Marcozzi, presidente del XXIII Congresso FNSI, ha annunciato che, giovedì prossimo alle ore 8:45, dalla sede del Congresso partirà una delegazione che si recherà al Cimitero di Francavilla al Mare, per commemorare Antonio Russo, inviato di Radio Radicale caduto in Georgia.

La delegazione sarà composta, tra gli altri, dallo stesso Marcozzi, da Lorenzo Del Boca, Presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, e da Franco Siddi, vice-segretario nazionale dell'FNSI.

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