10 GEN 2002

Giustizia: Dibattito sull'indipendenza della Magistratura

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 9 min

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Roma, 10 gennaio 2002 - All'Università di Roma "La Sapienza", presso la facoltà di Scienze Politiche, si è svolto un dibattito dal titolo "Indipendenza della magistratura".

Questa iniziativa è stata presa in collaborazione con l'Associazione per l'autonomia della cultura e dell'Università, visto, come sottolinea Giorgio Tecce, "l'affievolirsi, in questi ultimi anni, dell'indipendenza della magistratura e della ricerca in ambito universitario".Il dibattito ha avuto, tra i suoi partecipanti, Fulco Lanchester, Preside pro tempore della Facoltà di Scienze Politiche, Gherardo Colombo,
Sostituto Procuratore del Tribunale di Milano, Otello Lupacchini, G.I.P.

del Tribunale di Roma, Gianni Ferrara, costituzionalista e Docente di Diritto Pubblico, e Giorgio Tecce, ex rettore dell'Università "La Sapienza" di Roma .

L'intervento di Gherardo Colombo Gherardo Colombo, in passato appartenente al pool di mani pulite, ha ribadito che il tema della giustizia e dell'indipendenza della magistratura è d'interesse notevole, e non solo da oggi, anzi, si tratta di "un pilastro della nostra Costituzione".

Il principio cardine è l'articolo 3 (che così si esprime: "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali") - ha aggiunto - dal quale discendono tutti gli altri principi.

Il disegno costituzionale è preciso e netto: l'ordine giudiziario è indipendente e c'è, in ogni caso, l'obbligo dell'azione giudiziaria.

"L'indipendenza della magistratura non deve essere solo logica", ma anche effettiva, altrimenti la stessa carta costituzionale perderebbe di valore.Il processo SmeIl sostituto procuratore di Milano ha voluto evitare ogni riferimento al processo Sme, in corso nel capoluogo lombardo; infatti ad uno studente che gli chiedeva se fosse realmente così "sfacciata e spudorata l'ingerenza del governo Berlusconi nelle vicende giudiziarie" Colombo non ha risposto precisando di essere "direttamente coinvolto nella vicenda e, per opinioni espresse in passato, di essere stato sottoposto a provvedimento disciplinare, anche se poi è stato sempre ritenuto non colpevole".L'articolo 68 della CostituzioneColombo ha precisato inoltre che la modifica dell'articolo 68 della Costituzione, in cui si dice che "I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni", può aver dato luogo a qualche problema.

"Non è escluso - ha asserito - che sia una delle cause di quanto sta accadendo oggi"; Colombo ha poi spiegato che "i conflitti tra i poteri in passato non si manifestavano per due motivi: perché era necessaria l'autorizzazione a procedere e perché i magistrati, un tempo, erano dipendenti senza sapere di esserlo".La situazione attualeColombo ha poi osservato come "il modello italiano sia un modello al quale si oggi si guarda con molto interesse.

Un modello che sembra essere quello che più compiutamente interpreta il principio della divisione dei poteri".Riferendosi infine alla situazione attuale, Colombo ha concluso affermando che "siamo in un momento di grosse trasformazioni" e che "è essenziale che l'articolo 3 continui ad essere la pietra angolare ed il fondamento della Costituzione e che vi sia un'indipendenza ferma della magistratura anche in futuro".Il parere di Otello LupacchiniLupacchini ha rafforzato e, in un certo senso, completato le parole di Colombo affermando che "l'indipendenza è il primo requisito richiesto ad un giudice, ancor prima dell'imparzialità"; le norme costituzionali, ha aggiunto il G.I.P., "garantiscono pienamente l'indipendenza di questo potere".

Lupacchini si è però stupito di ciò che accade oggi nella maggioranza dei processi, in cui "la procedura prende il sopravvento rispetto al merito; ha inoltre affermato che "quando l'indebita ingerenza della politica sulla magistratura entra in funzione, lo spirito di clientela soppianta il dovere d'ufficio".Infine, Lupacchini ha ritenuto utile soffermarsi anche su altre questioni che riguardano la sfera della giustizia: ad esempio, quella delle prescrizioni.

"Il problema - ha detto - è quello di fare in modo che i processi abbiano una ragionevole durata.

In altre parole, siano più brevi, anche se in sede civile l'istituto riguarda l'esercizio dell'azione e non la durata del processo".In questo senso, il pm di Milano è fautore di un'ipotesi: "se si introducessero cause di sospensione per le prescrizioni ogni volta che i ritardi sono ingiustificati, non si avrebbero questi tempi".

Però la questione, secondo il magistrato, riguarda il processo penale nel suo complesso.

''Potrebbe entrare in gioco - ha aggiunto - la questione dell'organizzazione degli uffici giudiziari.

Non abbiamo però ancora una struttura che consenta di incrociare elettronicamente gli impegni del Tribunale e quelli della Procura".

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  • Giorgio Tecce, Docente Universitario, svolge un'introduzione

    <br>Indice degli interventi<br><em>Fulco Lanchester, Preside pro tempore della Facoltà di Scienze Politiche, introduce e modera</em>
    0:00 Durata: 6 min 20 sec
  • Fulco Lanchester

    0:06 Durata: 15 min 2 sec
  • Gherardo Colombo, Sostituto Procuratore del Tribunale di Milano

    0:21 Durata: 25 min 49 sec
  • Otello Lupacchini, G.I.P. del Tribunale di Roma

    0:47 Durata: 24 min 41 sec
  • Lucio Lanfranchi, Docente Universitario

    <br>Apertura del dibattito
    1:11 Durata: 5 min 45 sec
  • Alessandro Figà Talamanca, Docente di matematica

    1:17 Durata: 2 min 15 sec
  • Domanda dal pubblico

    1:19 Durata: 1 min 47 sec
  • Sergio Lariccia, Docente di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Scienze Politiche

    1:21 Durata: 5 min 27 sec
  • Emiddio Novi, Senatore FI (senza microfono)

    1:27 Durata: 2 min 55 sec
  • Domanda dal pubblico

    1:30 Durata: 56 sec
  • Gianni Ferrara, costituzionalista e Docente di Diritto Pubblico (senza microfono)

    1:30 Durata: 8 min 17 sec
  • Domanda dal pubblico

    1:39 Durata: 1 min 21 sec
  • Gherardo Colombo

    <br>Repliche
    1:40 Durata: 14 min 25 sec
  • Otello Lupacchini

    1:55 Durata: 11 min 24 sec
  • Conclusioni di Giorgio Tecce

    <br>
    2:06 Durata: 2 min 51 sec