05 FEB 2003

Agricoltura: Seguito audizione Coldiretti e Confagricoltura nell'indagine sugli OGM

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 28 min
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Seguito dell'indagine conoscitiva sugli organismi geneticamente modificati: seguito dell'audizione di rappresentanti della Confederazione nazionale coltivatori diretti, della Confederazione generale dell'agricoltura italiana e della Confederazione italiana agricoltori.

Registrazione audio di "Agricoltura: Seguito audizione Coldiretti e Confagricoltura nell'indagine sugli OGM", registrato mercoledì 5 febbraio 2003 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 28 minuti.
  • Lorenzo Piccioni (FI)

    Il senatore Piccioni chiede agli auditi di chiarire, in riferimento alle sementi di riso, se le conoscenze scientifiche e la sperimentazione possano attualmente garantire un'attendibile riscontro della caratteristica OGM-free di tale prodotto. <br>Indice degli interventi <br>L'audizione comincia alle 14h45<br>Presidenza del Presidente <strong>Maurizio Ronconi</strong>, indi del Vice-Presidente <strong>Lorenzo Piccioni</strong>
    0:00 Durata: 2 min 32 sec
  • Presidente - Giuliana Roncolini, responsabile ortofrutta, sementi e OGM della Confederazione italiana agricoltori

    Il Presidente chiede agli auditi di esprimere la loro opinione in ordine alla circolare emessa dal Ministero delle politiche agricole e forestali, in cui sono state rese note agli agricoltori le modalità con cui effettuare acquisti di sementi OGM-free.<p>La dottoressa Roncolini esprime perplessità in ordine alla circolare ministeriale precedentemente citata, evidenziando che l'Italia è un Paese importatore di sementi, per le quali non è possibile escludere eventuali presenze accidentali di organismi geneticamente modificati.<br>Fa presente poi che l'associazione ASSEME ha istituito un apposito "numero verde", in coordinamento con il Ministero delle politiche agricole e forestali, per segnalare agli agricoltori le opportune modalità per l'acquisto di sementi OGM-free. Critica tale scelta, in quanto la commistione tra interesse pubblico e privato ad essa sottesa potrebbe creare profili problematici di rilievo. <br>Osserva infine che le metodiche scientifiche per il rilevamento della presenza di organismi geneticamente modificati non sono attualmente in grado di garantire, con assoluta certezza, l'OGM-free. Alla luce di tale considerazione prospetta l'opportunità di individuare "soglie di tolleranza", in ordine alla presenza accidentale di OGM nelle sementi. <br>
    0:02 Durata: 5 min 46 sec
  • Filippo Trifiletti, direttore del Servizio ambiente della Confederazione generale dell'agricoltura italiana

    Il dottor Trifiletti fa presente che, secondo le indicazioni contenute nella sopracitata circolare ministeriale, ha provveduto personalmente ad inoltrare apposita richiesta di informazione, a seguito della quale ha ottenuto recentemente una documentazione da parte dei competenti organi del Ministero. Esprime comunque perplessità in ordine alla possibilità di individuare sementi OGM- free, come invece viene prefigurato nell'ambito della documentazione ministeriale citata. <br>Fa presente inoltre che la scelta ministeriale incentrata sulla "tolleranza zero" introduce elementi di discriminazione del settore nazionale rispetto a quelli dei paesi esteri, atti a pregiudicare quei profili di par condicio, necessari nell'ambito di un mercato agroalimentare ormai globalizzato. <br>
    0:08 Durata: 4 min 44 sec
  • Stefano Masini, capo Area ambiente e territorio della Confederazione nazionale coltivatori diretti

    Il dottor Masini, in riferimento alla richiesta di chiarimenti formulata dal senatore Piccioni, precisa che nell'ambito del settore del riso non si ravvisano pericoli rilevanti di contaminazione da OGM.<br>Per quel che concerne il problema generale delle biotecnologie, rileva che le misure assunte dal Ministro delle politiche agricole e forestali, nell'ottica prospettica della garanzia di prodotti agroalimentari OGM-free, risultano non solo opportune ma anche doverose, alla luce della normativa vigente. Prospetta l'opportunità che il Ministero proceda all'elaborazione di un piano sementiero nazionale orientato nella direzione della garanzia di un'agricoltura sostenibile. Sottolinea l'opportunità di accrescere la trasparenza del mercato agroalimentare attraverso l'introduzione di una disciplina relativa alle etichettature, che tuteli il consumatore. In riferimento a quest'ultimo problema, osserva che recenti sondaggi hanno evidenziato che in ambito europeo la domanda dei consumatori è orientata soprattutto verso prodotti considerati sicuri.<br>Conclude sottolineando che l'introduzione di OGM è suscettibile di pregiudicare l'intero settore agricolo italiano e soprattutto quello operante attraverso l'agricoltura biologica. <br>
    0:13 Durata: 5 min 31 sec
  • Angelo Flammia (DS-U)

    Il senatore Flammia, dopo aver preliminarmente rilevato che nell'attuale contesto economico globalizzato non è ipotizzabile una politica economica di tipo protezionistico, chiede agli auditi di esprimere la propria opinione in ordine agli strumenti e alle misure di controllo da introdurre per evitare eventuali rischi connessi all'importazione di sementi geneticamente modificate. <br>
    0:18 Durata: 1 min 41 sec
  • Antonio Vicini (DS-U)

    Il senatore Vicini esprime preoccupazioni per gli effetti pregiudizievoli che la contaminazione da OGM può introdurre nell'ambito della produzione tipica italiana. Pur rilevando che l'attività di ricerca scientifica non può essere fermata, prospetta tuttavia l'opportunità di introdurre misure atte a consentire un'adeguata tutela dei prodotti tipici e di quelli attinenti al settore dell'agricoltura biologica. <br>
    0:20 Durata: 6 min 46 sec
  • Tommaso Coletti (Mar-DL-U)

    Il senatore Coletti, dopo aver richiamato l'attenzione sulla tematica attinente alla tracciabilità dei prodotti, chiede agli auditi di esprimere la propria opinione in ordine alle misure da adottare, nell'ottica della garanzia di un adeguato standard di sicurezza alimentare, nonché nell'ottica della salvaguardia del settore agricolo e dei consumatori. <br>
    0:26 Durata: 1 min 22 sec
  • Presidente

    Il Presidente precisa che la problematica attinente agli OGM riguarda gli aspetti qualitativi della produzione agricola e non quelli inerenti alla sicurezza alimentare. Rileva infatti che un determinato prodotto può essere considerato nocivo solo qualora sussistano adeguati elementi probatori in ordine a tale circostanza. <br>
    0:28 Durata: 59 sec
  • Sergio Agoni (LP)

    Il senatore Agoni evidenzia che la normativa sanzionatoria prevista in materia di OGM penalizza esclusivamente gli agricoltori, osservando che tale orientamento risulta erroneo, in quanto lo stesso non tiene conto della impossibilità oggettiva per gli operatori in questione di ravvisare la presenza di organismi geneticamente modificati nelle sementi. <br>
    0:29 Durata: 1 min 26 sec
  • Giuliana Roncolini

    La dottoressa Roncolini prospetta l'opportunità di effettuare i controlli sulle sementi importate fin dalle fasi iniziali, evidenziando che spesso invece le verifiche ispettive vengono effettuate in momenti successivi, quando il prodotto è già entrato in possesso dei fornitori e conseguentemente degli agricoltori. <br>Fa presente che attualmente sono in itinere presso gli organismi comunitari provvedimenti finalizzati ad introdurre un'apposita disciplina, atta a rendere obbligatoria l'indicazione dell'uso di organismi geneticamente modificati sulle etichette dei prodotti alimentari non "OGM-free" . Alla luce di tale circostanza fa presente che qualsiasi soluzione adottata in ambito nazionale risulta inadeguata e incongrua, in quanto il settore agricolo opera attualmente nell'ambito di un mercato globalizzato. In riferimento alle biotecnologie osserva che non è possibile esprimere un giudizio generalizzato in ordine alla dannosità o meno delle stesse, prospettando la necessità di valutare tale circostanza caso per caso, senza preconcetti e secondo metodologie oggettive. <br>
    0:30 Durata: 4 min 27 sec
  • Filippo Trifiletti

    Il dottor Trifiletti, in relazione alle problematiche attinenti all'individuazione di efficaci strumenti di controllo, sostiene che sussiste in ambito europeo un'apposita struttura a cui spettano tali competenze, ossia l'Autorità europea per la sicurezza alimentare. <br> In riferimento alle problematiche attinenti agli OGM, fa presente che è possibile individuare misure e soluzioni efficaci esclusivamente a livello comunitario. Rileva poi che l'espressione "inquinamento da OGM" da taluni utilizzata non è corretta, in quanto attualmente non sussiste alcun elemento probatorio atto a dimostrare la nocività di tali tecnologie, con conseguente necessità di procedere all'effettuazione di accurate valutazioni caso per caso, senza prese di posizione generalizzate.<br>Evidenzia poi che le esigenze di tutela dei prodotti tipici italiani possono essere soddisfatte esclusivamente attraverso l'individuazione di "soglie di tolleranza", atteso che l'opzione "tolleranza zero" risulta oggettivamente inattuabile. Fa presente a tal proposito che anche l'Unione europea sta orientando le proprie scelte nella direzione della fissazione di "soglie di tolleranza". <br>Dichiara di condividere l'opinione espressa dal senatore Agoni in ordine alle responsabilità ingiustamente attribuite ai soli agricoltori, precisando che tale impostazione deriva da una normativa nazionale eccessivamente rigorosa. <br>
    0:35 Durata: 4 min 10 sec
  • Stefano Masini

    Il dottor Masini rileva che il principio comunitario di precauzione costituisce un postulato fondamentale, in grado di fornire gli strumenti giuridici di tutela avverso le contaminazioni da OGM. Rileva inoltre che nel 1999 il Consiglio superiore di sanità ha prefigurato la possibilità che le modificazioni genetiche dei prodotti agroalimentari possano sortire effetti negativi per la salute. <br>Fa presente poi che la Commissione europea ha evidenziato i pericoli di contaminazione da OGM, anche nell'ambito di realtà territoriali di una certa vastità.<br>Evidenzia infine che l'introduzione delle biotecnologie potrebbe pregiudicare le potenzialità concorrenziali dell'agricoltura biologica. Rileva a tal proposito che occorrerebbe garantire una separazione delle filiere, in modo tale da evitare i rischi di contaminazione da OGM.<p>Il Presidente, nel ringraziare gli auditi per l'apporto cognitivo fornito alla Commissione, dichiara chiusa l'audizione. Introduce quindi i rappresentanti dell'Assobiotec. <br>
    0:39 Durata: 6 min 14 sec
  • Narciso Salvo, direttore centrale rapporti istituzionali di Federchimica

    Il dottor Salvo rileva che le biotecnologie possono in taluni casi costituire un fattore di sviluppo economico. Fa presente a tal proposito che va favorita la ricerca in materia di OGM, in quanto solo attraverso la stessa è possibile acquisire un quadro cognitivo oggettivo che consenta agli organi competenti la consapevole assunzione di decisioni finali. <p><strong>Audizione di rappresentanti dell'ASSOBIOTEC</strong>
    0:45 Durata: 4 min 23 sec
  • Leonardo Vingiani, direttore di Assobiotec/Federchimica

    Il dottor Vingiani sottolinea le potenzialità delle biotecnologie, nell'ottica della promozione dello sviluppo e del miglioramento della produzione agroalimentare. Fa presente che tale osservazione è condivisa anche dagli organismi operanti in sede comunitaria.<br>Evidenzia in senso critico che il Ministro delle politiche agricole e forestali ha attualmente bloccato le attività di sperimentazione in materia di OGM, diversamente da quanto avviene in altri paesi europei in cui tali attività di ricerca sono valorizzate e incentivate. Fa presente inoltre che gli eventuali rischi connessi all'uso di OGM vanno valutati caso per caso, senza pregiudizi e senza soluzioni generalizzate, che in un settore complesso come quello delle biotecnologie potrebbero risultare superficiali.<br>Evidenzia poi che l'esigenza di tutela della produzione agroalimentare tipica e l'utilizzo delle biotecnologie sono conciliabili, in quanto l'uso di OGM può fornire elementi utili, atti a consentire lo sviluppo di tale tipologia di produzione. Con l'opzione inerente alla tolleranza zero, prospettata in ambito nazionale, sono state accentuate le preoccupazioni sussistenti in ordine alle biotecnologie in maniera pretestuosa e in base ad atteggiamenti non del tutto improntati a razionalità.<br>Conclude evidenziando che la coesistenza tra utilizzo di OGM e OGM-free è possibile e conseguentemente deve essere garantita. <br>
    0:49 Durata: 11 min 35 sec
  • Giovanni Pietro Murineddu (DS-U)

    Il senatore Murineddu fa presente che alla luce dei mutamenti climatici in atto e dei rischi di desertificazione ad essi inerenti, la produzione agricola mediterranea potrebbe nel lungo periodo subire rilevanti cambiamenti.<br>Chiede agli auditi di chiarire se l'impiego delle biotecnologie possa essere finalizzato ad accrescere la resistenza dei prodotti naturali, senza tuttavia comportare un rischio di omologazione degli stessi. Per quanto riguarda i profili attinenti alla sicurezza alimentare, chiede agli auditi di fornire informazioni in ordine all'esperienza statunitense, in cui l'uso di OGM è piuttosto diffuso. <br>
    1:01 Durata: 5 min 9 sec
  • Giancarlo Piatti (DS-U)

    Il senatore Piatti sottolinea preliminarmente che attualmente il dibattito attinente agli OGM è caratterizzato da un atteggiamento maggiormente improntato a criticità e meno condizionato da profili di tipo ideologico.<br>Prospetta l'opportunità di garantire trasparenza del mercato e libertà di scelta del consumatore, evidenziando che l'assunzione di posizioni radicali non costituisce una garanzia per i consumatori stessi.<br>Fa inoltre presente che le biotecnologie "di seconda generazione" risultano maggiormente orientate nella direzione del soddisfacimento delle esigenze del consumatore. Alla luce di tale considerazione ritiene anacronistica ed erronea la tesi atta ad individuare un'incompatibilità assoluta tra uso delle biotecnologie ed esigenze di tutela delle produzioni tipiche.<br>Nel sottolineare l'importanza della ricerca scientifica in materia agricola, prospetta l'opportunità di introdurre una disciplina di riforma e di riordino del settore, atta a garantire un'adeguata autonomia degli enti di ricerca. <br>
    1:06 Durata: 7 min 55 sec
  • Leonardo Vingiani

    Il dottor Vingiani rileva che attraverso la "terapia genica" si riescono a risolvere concreti problemi legati a fattori climatici o di diversa natura, mantenendo tuttavia intatta la varietà vegetale originaria. Cita a titolo esemplificativo il caso di alcune varietà di pomodori, per i quali agenti virali infestanti hanno ostacolato gravemente la produzione. In tali casi - a giudizio dell'oratore - le biotecnologie possono essere orientate nell'ottica della tutela del prodotto tipico. <br>Precisa inoltre che, attesa l'onerosità delle biotecnologie, il ricorso alle stesse avviene esclusivamente nei casi in cui non è possibile ricorrere a idonee soluzioni alternative (quali ad esempio l'utilizzo di ibridazioni).<br>Per quel che concerne i rischi per la salute connessi all'utilizzo di OGM fa presente che l'esperienza statunitense dimostra inequivocabilmente che l'utilizzo di prodotti geneticamente modificati non comporta alcun pericolo di rilievo, sotto tale profilo.<br>Conclude evidenziando che in una società liberale e complessa è opportuno riconoscere una libertà di scelta a tutti gli operatori del settore agricolo, garantendo la coesistenza di produzioni OGM-free e produzioni di tipo geneticamente modificato. <p>Il Presidente, nel ringraziare gli auditi per l'apporto cognitivo fornito alla Commissione, dichiara chiusa l'odierna audizione.<br>Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.<br>La seduta termina alle 16h15. <br>
    1:14 Durata: 14 min 6 sec