25 MAR 2003

Questioni Regionali: Audizione Confartigianato nell'indagine concernente il ruolo delle autonomie territoriali per la promozione dello sviluppo, la coesione e la rimozione degli squilibri economici e sociali del Paese

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 54 min 9 sec
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Indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, concernente il ruolo delle autonomie territoriali per la promozione dello sviluppo, la coesione e la rimozione degli squilibri economici e sociali del Paese.

Audizione di rappresentanti della Confartigianato .

Registrazione audio di "Questioni Regionali: Audizione Confartigianato nell'indagine concernente il ruolo delle autonomie territoriali per la promozione dello sviluppo, la coesione e la rimozione degli squilibri economici e sociali del Paese", registrato martedì 25 marzo 2003 alle 00:00.

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  • Comunicazioni di Guido Bolaffi, Segretario generale della Confartigianato

    Il Presidente ringrazia i rappresentanti della Confartigianato per aver accolto l'invito della Commissione e dà la parola al dottor Bolaffi, Segretario generale.<br>L'oratore illustra brevemente il contributo offerto dalla Confartigianato in occasione dell'incontro odierno con la Commissione, articolato sui temi: federalismo, sussidiarietà e piccola impresa; nuovo rapporto pubblico-privato fondato sulla sussidiarietà; gli attori del rinnovamento con al centro l'impresa; verso una legislazione delle reti; linee di indirizzo per lo sviluppo locale, nonché schede tematiche di approfondimento concernenti il mercato del lavoro e la formazione professionale, la politica regionale dell'Unione europea ed i fondi strutturali, i sistemi produttivi locali, i servizi pubblici locali, le Camere di commercio, le politiche per gli incentivi, il federalismo fiscale e la proposta di un modello di compartecipazione al gettito IVA ripartito sulla base dei consumi registrati. <br>Si sofferma in particolare sul tema dell'impresa personale, vista come un settore qualificato dell'economia che riveste una funzione traente essenziale dei ceti medi produttivi ed ha un ruolo insostituibile nel riequilibrio e nella coesione sociale a livello territoriale, anche a seguito della crisi della grande industria e particolarmente nelle aree in cui vengono pregiudicate le aspirazioni al lavoro e all'emancipazione professionale. <br>L'impresa personale è pertanto al centro del sistema economico. Questo settore, perché possa corrispondere appieno alla sua naturale funzione, ha bisogno di essere aiutato e supportato nelle sue necessità di organizzazione dell'ambiente in cui opera. In altri termini, ha bisogno di una infrastruttura (fisica, normativa, economica, di collegamento, di supporto), che la ridotta dimensione della singola impresa non è in grado di assicurare e deve essere ricercata in vere e proprie «comunità artificiali» a livello locale, finalizzate a valorizzare i fattori reali dell'attività di impresa e la qualità del territorio. L'impegno della Confartigianato - prosegue il dottor Bolaffi - è pertanto quello di costruire comunità geografiche che possano supportare ed affiancare gli imprenditori, riducendo i costi e ottimizzando le risposte alla loro domanda di organizzazione del contesto.<br>È pertanto fondamentale il ruolo delle organizzazioni di rappresentanza e servizio delle imprese - le prime reti vicine agli imprenditori - quali strutture che accompagnano e facilitano l'avvio e la vita dell'impresa, la sua localizzazione, l'orientamento e l'accesso al mercato interno ed estero, la formazione degli imprenditori e dei dipendenti e che contribuiscono, mediante le cooperative di garanzia, a facilitarne l'accesso al credito. Fungono, insomma, da catalizzatore di un sistema estremamente differenziato e composto di imprese di dimensione anche molto piccole, ma che è numericamente preponderante in ogni territorio del nostro Paese e ne costituisce l'identità ed il tessuto connettivo economico e sociale.<br>In questo quadro, rilievo particolare assumono le Camere di commercio: enti ad autonomia funzionale in cui si realizza l'incontro tra privato e pubblico, nell'obiettivo primario dello stimolo e dell'accompagnamento allo sviluppo delle economie territoriali. Così anche altre autonomie funzionali, come le università, e come le grandi infrastrutture quali i porti, gli aeroporti e la rete viaria: tutte entità di notevole impatto sull'economia locale e sicuramente coinvolte nella predisposizione e nello sviluppo delle politiche territoriali.<br>Sottolinea l'importanza del ruolo degli enti istituzionali del governo locale: la Regione, ma - per restare al contesto più strettamente locale - la Provincia, il Comune, la Comunità montana, le forme associative tra Comuni. È infatti da evidenziare quanto sia stretto il collegamento tra l'evoluzione dell'assetto istituzionale del Paese e la sua crescita economica, anche come creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo imprenditoriale ed al benessere sociale. Del resto la riforma normativa ed il riassetto istituzionale da soli non fanno il cambiamento, ma devono essere correttamente considerati come strumenti per un'operazione di politica per l'impresa che si basa sul decentramento, sulla semplificazione e sull'innovazione e che non potrà prescindere dal coinvolgimento dei privati, in primo luogo dei privati in quanto soggetti economici, protagonisti nei sistemi produttivi locali. Infatti, interpretare il processo solo dall'interno della pubblica amministrazione e delle – ormai – superate logiche dialettiche tra grandi imprese e sindacati significa voler continuare ad applicare vecchi schemi per interpretare i nuovi bisogni di una società di cui finalmente si mostra il reale tessuto connettivo, costituito dalla piccola impresa e dal diffuso mondo della rappresentanza. Su questo si basa il valore della sussidiarietà, intesa non come distribuzione delle competenze tra i diversi livelli di governo, ma come principio di costruzione delle risposte ai bisogni dell'impresa e del sistema che integra e mette in rete i soggetti utili al soddisfacimento del bisogno.<br>Nonostante le riforme costituzionali, non si è tuttavia ancora pervenuti alla costituzione di un quadro in intervento soddisfacente, sia per la mancanza di certezze finanziarie, ma soprattutto per la mancanza di una chiara volontà da parte della generalità delle autonomie territoriali e funzionali di aprirsi con fiducia al contesto economico, associativo e sociale ed integrare gli attori, creando alleanze e reti territoriali. L'intervento della Confartigianato - prosegue il dottor Bolaffi - è volto a sollecitare le autonomie territoriali, ma anche le autonomie funzionali e, più in generale, tutti gli attori del sistema di governo in sede locale al fine di rendere effettivo un metodo evoluto di integrazione mediante la costruzione e la realizzazione delle politiche di sviluppo in modalità e secondo una progettazione condivisa con le imprese e la loro rappresentanza. Dalla logica concorrente dell'attribuzione delle competenze si deve passare alla logica della cooperazione virtuosa, ponendo lo strumento dell'interconnessione come obiettivo da raggiungere per sommare le efficienze ed avviare le condizioni per un migliore sviluppo economico e sociale.<br>I poteri locali rappresentano i soggetti di un nuovo sviluppo che si basa sulla coalizione, la quale genera la relazione e la concertazione finalizzata alla costruzione comune delle decisione ed in questa relazione occorre essere autorevoli, dare contenuti credibili e verificati, ma occorre anche saper fare coalizione, cioè costruire alleanze produttive di valore per la cosa pubblica, le cosiddette «comunità artificiali» di successo. In questo quadro, le priorità che la Confartigianato intende evidenziare sono: mercato del lavoro; formazione, con una operazione di integrazione di sistemi di istruzione e formazione professionale; partenariato nella gestione delle risorse comunitarie; Camere di commercio; politiche per gli incentivi, che evolvano dal sostegno all'impresa al sostegno del contesto territoriale che determina le condizioni di competitività per le imprese. Il dottor Bolaffi illustra, infine, le linee principali di intervento atte a favorire dette politiche di sostegno dei contesti territoriali. <br>Sulle comunicazioni rese dal rappresentante della Confartigianato intervengono alcuni Commissari. <br>Indice degli interventi<br>L'audizione comincia alle 14h45<br>Presidenza del Presidente <strong>Karl Zeller</strong>
    0:00 Durata: 10 min 34 sec
  • Alberto Zorzoli (FI)

    Il senatore Zorzoli, condivisa l'analisi della Confartigianato in ordine alla crescita del ruolo delle imprese artigiane, favorita dal processo di sussidiarietà di tipo orizzontale che è in corso, chiede di conoscere quale sia il modello di federalismo ritenuto più idoneo per favorire la prosecuzione di questo processo di crescita e per interpretare nel modo migliore le dinamiche economico-sociali presenti sul territorio. <br>Osservazioni e quesiti dei Commissari e repliche degli auditi
    0:10 Durata: 3 min 25 sec
  • Replica di Guido Bolaffi

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    0:13 Durata: 6 min 15 sec
  • Antonio Iovene (DS-U)

    Il senatore Iovene, espresso apprezzamento per il quadro offerto dai rappresentanti della Confartigianato, chiede di conoscere con maggiori dettagli le peculiarità in cui operano le imprese artigiane nel Centro Sud, tenuto conto della notoria diversificazione del processo di crescita di questo settore nelle diverse aree territoriali. <br>Chiede in particolare quali siano gli ostacoli incontrati dalle imprese artigiane che operano nel Mezzogiorno, come vengono valutati strumenti di intervento quali l'accredito d'imposta a favore di esse ed altri similari, nonché la sorte dell'istituto del prestito d'onore - sulla cui sopravvivenza non è chiara la linea tenuta dal Governo - avuto riguardo al fatto che nel recente passato si è puntato molto sulla nascita di nuove imprese artigiane. <br>
    0:20 Durata: 3 min 31 sec
  • Replica di Guido Bolaffi

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    0:23 Durata: 6 min 7 sec
  • Antonio Potenza (Misto-UDEUR)

    L'onorevole Potenza, riconosciuto un grande merito alla Confartigianato per gli incisivi interventi svolti in passato a favore delle piccole e medie imprese artigiane, operati sia dal centro sia dalle sedi periferiche della confederazione, rileva con rammarico come negli ultimi tempi tale presenza faccia rilevare un declino, con particolare riferimento al Mezzogiorno del Paese.<br>Si sofferma successivamente sui fenomeni distorsivi e penalizzanti nel tessuto economico meridionale determinati sia dalle difficoltà crescenti di erogazione del credito a condizioni peraltro onerose sia dalla carente assistenza prestata alle imprese artigianali del Sud. <br>
    0:29 Durata: 3 min 5 sec
  • Replica di Guido Bolaffi

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    0:32 Durata: 6 min 47 sec
  • Bruno Dettori (Mar-DL-U)

    Il senatore Dettori, sottolineata l'importanza delle imprese artigianali sul territorio nell'attuale fase di crisi dei grandi sistemi produttivi, si sofferma in particolare sull'importanza della funzione creditizia e della informatizzazione della presenza e delle attività delle piccole e medie imprese. <br>Chiede ai rappresentanti della Confartigianato se non ritengano utile predisporre ed utilizzare strumenti atti a fornire una mappa completa della presenza delle imprese artigiane sul territorio, anche al fine di monitorizzare la localizzazione, sottoposta a continui cambiamenti, dei poli di sviluppo in varie parti del Paese. Sottolinea infine anche il pericolo rappresentato dallo strumento creditizio che rappresenta, non di rado, anche per l'elevato costo del denaro, la causa della cessazione dell'attività di numerose imprese. <br>
    0:39 Durata: 3 min 53 sec
  • Replica di Andrea Zampetti, responsabile Ufficio regioni e autonomie

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    0:43 Durata: 3 min 22 sec
  • Replica di Guido Bolaffi

    Il Presidente ringrazia i rappresentanti della confedererazione per il contributo offerto alla Commissione e dichiara chiusa l'audizione.<br>La seduta termina alle 15h35. <br>
    0:46 Durata: 7 min 10 sec