23 SET 2003

Ambiente: Comunicazioni del ministro Matteoli sullo stato della politica ambientale nel semestre italiano di Presidenza dell'Ue

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 31 min
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Comunicazioni ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio sullo stato della politica ambientale nel semestre italiano di Presidenza dell'Unione Europea. .

Registrazione audio di "Ambiente: Comunicazioni del ministro Matteoli sullo stato della politica ambientale nel semestre italiano di Presidenza dell'Ue", registrato martedì 23 settembre 2003 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 31 minuti.
  • Relazione di Altero Matteoli, ministro dell'Ambiente e per la tutela del territorio

    Il ministro Matteoli, dopo aver ringraziato il presidente Novi e la Commissione per questa ulteriore occasione di confronto sui temi della politica ambientale nell'ambito del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, ricorda che il punto di partenza di tale politica è rappresentato dalle conclusioni del Vertice di Johannesburg, sebbene si debba constatare che in sede internazionale si sono manifestate posizioni che si ritenevano ormai superate. Nella VI Conferenza delle parti per la lotta contro la desertificazione, tenutasi all'Havana, la Presidenza italiana ha difeso le conclusioni del Vertice di Johannesburg in un clima contrassegnato da un antagonismo esasperato contro il partenariato e la cooperazione tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo. I rappresentanti di Cuba e di un gruppo di paesi del Sudamerica e dell'Africa hanno sostenuto che la cooperazione rappresenti soltanto una sorta di rimborso parziale per i danni provocati dai paesi più sviluppati. Si deve tuttavia ribadire che il percorso dell'integrazione tra crescita economica e protezione dell'ambiente può essere messo in discussione anche da chi può solo avvantaggiarsi dalla sua completa attuazione.<br>Il tema guida della Presidenza italiana è rappresentato dall'ambiente inteso come opportunità: gli Stati membri dell'Unione europea e la Commissione europea hanno il dovere di consolidare il percorso indicato dal Vertice di Johannesburg tramite una nuova stagione delle politiche ambientali, basate su azioni positive anziché sull'ideologia dei divieti. La Presidenza italiana intende quindi caratterizzare la politica europea nel senso di abbandonare la cultura negativa del comando e del controllo per seguire quella positiva dell'ambiente inteso come motore di sviluppo e opportunità. A questo fine occorre sviluppare un quadro di normative e di meccanismi di mercato, inclusa la fiscalità, che incoraggino lo sviluppo di buone pratiche e tecnologie pulite a favore delle imprese e dei consumatori che scelgono la sostenibilità ambientale come criterio di riferimento. In tal senso, la Presidenza italiana si è impegnata nell'ottica dell'integrazione della dimensione ambientale nell'economia della grande Europa, ad esempio, organizzando ed ospitando a Trieste ai primi di luglio, un workshop su questo tema, nella convinzione che l'allargamento è la più importante sfida verso lo sviluppo sostenibile del continente che sta diventando la più grande area economica mondiale.<br>Inoltre, un ulteriore tema promosso dalla Presidenza italiana è rappresentato dalla connessione delle problematiche ambientali con quelle energetiche; la riunione informale, tenutasi a Montecatini dal 18 al 20 luglio, ha visto la partecipazione dei Ministri dell'ambiente e dell'energia degli Stati membri, dei paesi che hanno chiesto l'adesione e della Commissaria per l'ambiente. In tale contesto si è discusso delle strategie e delle politiche necessarie per rispondere sia alla domanda di energia e di sicurezza energetica, sia agli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto. Se venisse confermata la tendenza attuale, entro il 2030 la domanda di energia aumenterà di oltre il 50 per cento e si avrà una crescita delle emissioni di anidride carbonica di oltre il 60 per cento rispetto ai livelli attuali con evidenti ricadute sugli equilibri climatici. Del resto, i problemi energetici, come dimostrato da quanto accaduto negli Stati Uniti nel mese di agosto, hanno una dimensione globale. Anche l'Italia d'altronde ha dovuto sperimentare questa situazione, in particolare nel mese di giugno, determinata non solo da una produzione inferiore rispetto alla necessità, ma anche alla sospensione delle forniture estere a causa di un vero e proprio contratto capestro. In ogni caso, si stanno intensificando gli sforzi per superare queste ricorrenti crisi; basti pensare, per esempio, che la Commissione per la valutazione d'impatto ambientale ha autorizzato la costruzione di nuove centrali.<br>A livello internazionale la piena utilizzazione dei meccanismi del Protocollo di Kyoto permetterà di raggiungere due obiettivi: la diffusione nelle economie emergenti delle migliori tecnologie europee; la riduzione dei costi per abbattere le emissioni da parte delle imprese europee. Rispetto a quest'ultimo obiettivo non appare condivisibile la proposta della Commissione europea in quanto sarebbe autolesionista impedire alle imprese europee di utilizzare in modo più ampio i meccanismi indicati nel predetto protocollo. Un altro aspetto qualificante è rappresentato dal rafforzamento dei programmi internazionali di cooperazione scientifica e tecnologica con gli Stati Uniti per lo sviluppo di tecnologie energetiche a basso impatto ambientale. In tale contesto, il 15 e 16 settembre si è tenuto a Sacramento un workshop su ricerca e nuove tecnologie per la protezione del clima. Tale incontro bilaterale ha consentito un interscambio di informazioni ed esperienze, in particolare sull'uso delle tecnologie ad idrogeno. È stata altresì firmata una dichiarazione congiunta sulle tecnologie pulite in cui si rinnova l'impegno di entrambi i paesi sulla disponibilità di nuove tecnologie pulite. A Sacramento, poi, si è avuto modo di sperimentare personalmente il funzionamento di autovetture alimentate a idrogeno che consentono le medesime prestazioni delle autovetture attualmente in commercio. <br>Nell'ambito della ratifica del Protocollo di Kyoto assume un'importanza centrale il partenariato attivo con la Russia, soprattutto nell'ottica di favorire un uso pulito dei combustibili fossili. Anche per dare seguito alle conclusioni della riunione di Montecatini la Presidenza italiana sta cercando di organizzare un incontro dei vertici dell'Unione europea con il governo russo, in occasione della Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Del resto, nel prossimo dicembre, si terrà a Milano la IX Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (COP9) con l'obiettivo di facilitare non solo l'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, ma anche di indicare la strada per andare oltre lo stesso protocollo al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni per stabilizzare entro la fine del secolo la concentrazione in atmosfera di anidride carbonica a livelli non pericolosi per il sistema climatico. Inoltre, si è svolto a Firenze l'11 ed il 12 settembre il workshop europeo sui cambiamenti climatici per discutere le opzioni per il futuro della strategia europea sui cambiamenti climatici, nonché per operare un confronto scientifico sui temi della Conferenza di Mosca e per esaminare le modalità di approccio alla COP 9. A tale proposito, inoltre, i Ministri ed i rappresentanti dei gruppi regionali delle Nazioni unite si riuniranno a Roma il 5 ed il 6 ottobre per discutere l'agenda e gli obiettivi della COP 9. In tale riunione - cui parteciperanno l'Unione europea, la Russia, il Giappone, gli Stati Uniti e molti altri paesi - si discuterà della decisione della Russia di ratificare o meno il Protocollo di Kyoto: infatti, nel caso di ratifica, la COP 9 potrà avviare le procedure per l'entrata in vigore del Protocollo. La riunione darà indicazioni anche in merito alle procedure ed alla consistenza dei finanziamenti destinati ai paesi in via di sviluppo per combattere i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni. Inoltre, saranno discusse le iniziative per andare oltre il Protocollo di Kyoto e coinvolgere negli impegni di riduzione delle emissioni sia gli Stati Uniti, che non aderiscono al Protocollo, sia i paesi in via di sviluppo, che al momento non hanno obblighi di riduzione. <br>Le conclusioni della riunione di Montecatini, del workshop di Firenze, della Conferenza di Mosca e della consultazione informale di Roma saranno alla base della posizione negoziale dell'Unione europea alla COP 9 in vista dell'approvazione da parte del Consiglio dell'ambiente per il 27 ottobre. In particolare, il Consiglio dovrà dare mandato alla Presidenza per consentire che l'Unione europea possa svolgere un'attività su più fronti, considerando le diverse posizioni ed i differenti impegni della Russia, degli Stati Uniti, delle economie emergenti e dei paesi in via di sviluppo. Il ponte della cooperazione tecnologica e la comune adesione alla Convenzione possono costituire la base per questo nuovo partenariato con gli Stati Uniti. Mentre con le economie emergenti occorre realizzare accordi e scambi tecnologici che consentano di condividere progressivamente, anche se in un orizzonte temporale oltre il 2012, standards e comuni obiettivi di efficienza energetica e di emissioni. Questa è la prospettiva preferibile per la COP 9: lasciare alle spalle la stagione delle estenuanti discussioni procedimentali, e anche quella di inutili dichiarazioni di intenti, e porre al centro le misure ed i progetti per avvicinare gli obiettivi di medio e lungo periodo per la riduzione delle emissioni globali.<br>Secondo le indicazioni del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo 2003, la strategia europea per lo sviluppo sostenibile deve essere rafforzata attraverso una più decisa e trasversale integrazione della dimensione ambientale nelle politiche di settore. Strumento principale di questa strategia sono gli indicatori di sostenibilità, che devono assumere sia la funzione di criteri di riferimento per la promozione di nuovi modelli di produzione e consumo, sia quella di misuratori della qualità della crescita economica. Il 25 e 26 settembre a Roma gli esperti europei esamineranno le proposte per individuare gli indicatori, da includere negli strumenti di governo europeo, al fine di rilevare l'integrazione degli obiettivi ambientali nelle politiche di settore, l'efficienza dell'uso delle risorse naturali ed energetiche a parità di prodotto, il rapporto tra innovazione tecnologica e crescita economica. Inoltre saranno discusse le diverse modalità attraverso le quali gli indicatori potranno essere utilizzati per incentivare l'efficienza e l'innovazione e disincentivare nello stesso tempo sia lo spreco delle risorse che gli effetti ambientali negativi di politiche e tecnologie che generano danni e costi che si prolungano nel tempo e sottraggono ricchezza alla comunità. Le conclusioni del workshop costituiranno la base per le conclusioni del Consiglio ambiente del 27 ottobre, in merito all'adozione di indicatori chiave per il riesame della strategia europea da parte del Consiglio europeo di primavera del marzo 2004. La comunicazione della Commissione europea, in vista della sua approvazione da parte del Consiglio ambiente del 27 ottobre, rappresenta un importante contributo alla strategia per lo sviluppo sostenibile, perché offre le prime indicazioni strutturate di una politica europea finalizzata a salvaguardare la competitività delle imprese attraverso lo sviluppo di processi e prodotti puliti. Questa politica, oltre che basata sugli accordi volontari con le imprese e su meccanismi di mercato incentivanti, indica la direzione giusta per il futuro. La Comunicazione europea su ambiente e salute rappresenta un contributo alla strategia per lo sviluppo sostenibile, perché individua gli obiettivi e gli strumenti per integrare la protezione della salute, e in particolare quella dei bambini, nelle politiche di settore. Inoltre la Comunicazione si inserisce nel processo preparatorio - che vede la partecipazione attiva dell'Italia - della IV Conferenza paneuropea su ambiente e salute, che si terrà a Budapest nel giugno 2004 e dunque consente di qualificare il contributo dell'Unione europea a questo importante appuntamento. Inoltre, nell'aprile 2002, a Lucca, si è svolta una Conferenza internazionale sul futuro della salute e dell'infanzia, con la partecipazione dei rappresentanti di oltre 50 paesi, mentre a Roma, i prossimi 16 e 17 ottobre, si terrà un workshop organizzato dalla Commissione europea per discutere la Comunicazione su ambiente e salute che si conta di approvare nel corso del Consiglio ambiente del 27 ottobre. L'Italia, come Presidenza dell'Unione europea, ospiterà poi due importanti riunioni internazionali che saranno dedicate alla cooperazione Europa-Asia, ed alla cooperazione euromediterranea per lo sviluppo sostenibile. Si svolgerà a Lecce, i prossimi 12 e 13 ottobre, la II Conferenza dei Ministri dell'ambiente dell'Unione europea e dei paesi asiatici, tra i quali Giappone, Cina, Indonesia e Filippine. La Conferenza sarà dedicata all'esame delle possibili strategie e iniziative comuni per realizzare i programmi previsti dal Piano di azione adottato a Johannesburg. Si attende che la Conferenza di Lecce porti un contributo concreto alla definizione delle strategie e delle politiche per lo sviluppo sostenibile a livello globale.<br>Infine, alcune tematiche particolari meritano un approfondimento a partire dalle sostanze chimiche: la proposta di regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti, sul quale non è ancora disponibile la prima lettura del Parlamento, riguarda la produzione, l'immissione in commercio, l'uso, l'emissione e lo smaltimento delle sostanze soggette a divieti o limitazioni in forza della Conferenza di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. La Presidenza intende raggiungere, se fosse disponibile la prima lettura del Parlamento, un accordo politico per il Consiglio del 22 dicembre. Il dossier riveste una particolare importanza perché la sua adozione permetterebbe alla Comunità europea di ratificare la Convenzione di Stoccolma sulle sostanze organiche persistenti, firmata a Stoccolma nel maggio del 2001. Per quanto concerne la tutela delle acque, la proposta di direttiva relativa alla qualità delle acque di balneazione, adottata nel 1970, è superata sia dal punto di vista delle conoscenze scientifiche che da quello della gestione e della trasparenza. In questa fase il Parlamento sta programmando la prima lettura per il mese di ottobre. È così possibile che la Presidenza possa raggiungere un accordo politico nel Consiglio di dicembre. Inoltre, con riferimento ai rifiuti, la Presidenza intende verificare la possibilità di raggiungere un accordo con il Parlamento europeo, in prima lettura, sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 96/2002/CE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. <br><strong>Indice degli interventi</strong><br>L'audizione comincia alle 14h15<br>Presidenza del presidente <strong>Emiddio Novi </strong>
    0:00 Durata: 33 min 54 sec
  • Gino Moncada (UDC)

    Il senatore Moncada Lo Giudice, nel ringraziare il ministro Matteoli per la disponibilità mostrata, esprime vivo apprezzamento per l'impegno profuso nel promuovere iniziative in favore dell'ambiente nonché a supporto dell'inversione di tendenza nella politica di tutela dell'ecosistema che non è più, oggi, basata sul criterio del comando e controllo. Degno di nota è anche l'entusiasmo manifestato per le applicazioni della tecnologia basata sull'idrogeno ai mezzi di trasporto, anche se permangono perplessità per quanto attiene la rete di distribuzione. <br>Riserve, invece, destano alcune misure, e segnatamente il decreto-legge n. 239, con i quale si tenta di affrontare i problemi energetici a scapito dell'ambiente. <br>Osservazioni e quesiti dei Commissari
    0:33 Durata: 4 min 23 sec
  • Cesare Rizzi (LNP)

    Il senatore Rizzi, nel ringraziare il Ministro per essere tornato prontamente in Commissione dopo la pausa estiva, chiede ulteriori chiarimenti in merito agli aspetti organizzativi della IX Conferenza delle Parti sui Cambiamenti Climatici (COP9) di Milano del prossimo dicembre. <br>
    0:38 Durata: 1 min 4 sec
  • Giuseppe Vallone (Mar-DL-U)

    Il senatore Vallone, nel far presente di aver partecipato lo scorso mese di aprile ad un Convegno internazionale sull'uso dell'idrogeno nel settore dei trasporti svoltosi in Islanda, chiede al Ministro come mai l'Italia non abbia deciso di partecipare al programma di sperimentazione che prevede l'utilizzo di autoveicoli ad idrogeno in nove capitali europee. <br>
    0:39 Durata: 3 min 23 sec
  • Augusto Rollandin (Aut)

    Il senatore Rollandin richiama l'attenzione del ministro Matteoli sulle questioni afferenti la produzione di energia idroelettrica, tenuto conto della presenza di bacini idrici di grande importanza in regioni montane, come la Val d'Aosta, e della necessità verificatasi nei mesi scorsi di trasferire parte delle acque dei laghi alpini ai bacini sottostanti. Più in generale, è auspicabile che il Ministero dell'ambiente presti la massima attenzione al tema della tutela e dello sviluppo della Montagna, traendo spunto anche dalle interessanti iniziative promosse in altri paesi come la Francia.<br>Quanto poi alla politica delle aree protette e dei parchi nazionali, invita il Ministro a fare il possibile affinché si assicuri un adeguato livello di risorse finanziarie, così da consentire la regolare prosecuzione dell'attività degli Enti in questione. Chiede infine quale sia la posizione del Ministro e del Governo in carica per quanto riguarda l'uso dei termovalorizzatori, nonché per ciò che concerne l'importazione di energia elettrica dalla Francia ed il tema della produzione elettrica da energia nucleare. <br>
    0:42 Durata: 5 min 22 sec
  • Bruno Dettori (Mar-DL-U)

    Il senatore Dettori, nel ringraziare il Ministro per l'impegno profuso, sottolinea innanzitutto come il previsto condono edilizio non sembri muoversi in linea con l'impostazione incentrata sull'ambiente come grande opportunità di sviluppo. Il semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea dovrebbe invece costituire l'occasione per guardare in modo diverso ai problemi interni, nonché per affrontare in modo attivo questioni di interesse generale come i temi incentrati su ambiente, salute ed energia. <br>
    0:48 Durata: 6 min 9 sec
  • Esterino Montino (DS-U)

    Il senatore Montino, nell'esprimere apprezzamento per le buone intenzioni oggetto delle comunicazioni del ministro Matteoli, sottolinea come purtroppo le misure concrete che il Governo ha adottato in questi mesi e che intende promuovere nelle prossime settimane si muovano in ben altra direzione. Già lo scorso mese di luglio il Senato si era trovato ad esaminare un decreto-legge che, per far fronte al fabbisogno energetico, elevava i limiti relativi alla temperatura delle acque di raffreddamento delle centrali elettriche; proprio in questi giorni le Commissioni industria ed ambiente del Senato esaminano un nuovo decreto, analogo al precedente, che colpisce gravemente le risorse ambientali del paese. Ancora una volta non si è voluto prendere esempio dall'esperienza maturata in altri paesi, come gli USA, ove si è fatto utilmente ricorso a una intelligente politica tariffaria. Nel contempo, il Governo in carica sembra aver invertito la tendenza per quanto attiene la politica di incentivazione delle fonti energetiche alternative. <br>Gravissima è poi la decisione del Governo in carica di dare il via ad un nuovo condono edilizio che avrà solo l'effetto di aggravare ulteriormente problemi già esistenti. Va sottolineato, al riguardo, che proprio il ministro Matteoli nei mesi scorsi aveva espressamente dichiarato la propria contrarietà a condoni, anche parziali. <br>
    0:54 Durata: 10 min 41 sec
  • Giuseppe Specchia (AN)

    Il senatore Specchia, nel ringraziare il ministro Matteoli, chiede chiarimenti in ordine al tema dei rifiuti radioattivi, in particolare per quanto attiene allo stato della cooperazione internazionale. <br>Quanto poi al ventilato condono edilizio, dopo aver ribadito la sua personale contrarietà di principio a misure di tale tenore, sottolinea pur tuttavia come gran parte degli atteggiamenti di chi si dichiara acriticamente e pregiudizialmente contrario a qualsiasi provvedimento in materia siano frutto di grande ipocrisia, finendo con l'arrecare ulteriori danni all'ambiente ed ai cittadini. Troppo spesso, infatti, si dimentica come nell'ultimo decennio siano state realizzate centinaia di migliaia di opere abusive - probabilmente molte più delle 380.000 costruzioni di cui parla la stampa in questi giorni - talvolta in zone sismiche o in zone di interesse paesaggistico, senza che vi sia la reale intenzione di provvedere alla demolizione delle stesse ma senza nel contempo affrontare il tema della realizzazione delle necessarie infrastrutture. Meglio allora, in tale situazione, aprire finalmente gli occhi e creare le condizioni perché siano effettivamente abbattute le costruzioni che vanno demolite, facendo però emergere e regolarizzare quelle che possono essere conservate. <br>
    1:04 Durata: 6 min 25 sec
  • Sergio Agoni (LP)

    Il senatore Agoni chiede al Ministro notizie in merito alle cosiddette piccole centrali elettriche fai da te. <br>
    1:11 Durata: 2 min 7 sec
  • Replica di Altero Matteoli

    Il ministro Matteoli risponde brevemente ai quesiti postigli dai senatori testé intervenuti, riservandosi di fornire ulteriori chiarimenti in occasione del prossimo esame delle tabelle di bilancio.<br>Con riferimento innanzitutto alle considerazioni del senatore Moncada Lo Giudice, l'impegno a coniugare sviluppo economico ed ambiente rappresenta una significativa novità: in tale quadro si inserisce la possibilità di promuovere l'uso della tecnologia basata sull'idrogeno nel settore dei mezzi di trasporto. <br>Assicura quindi il senatore Rizzi che gli farà pervenire quanto prima una nota scritta, con la quale sarà sua cura fornirgli ogni chiarimento utile in merito agli aspetti organizzativi della IX Conferenza delle Parti sui Cambiamenti Climatici (COP9) che si svolgerà a Milano tra il 1° ed il 12 dicembre p.v..<br>Quanto alle osservazioni del senatore Vallone, fa presente che se l'Italia non ha partecipato all'iniziativa ricordata dall'esponente della Margherita, ha però promosso molte altre misure volte a rendere possibile lo sviluppo della tecnologia basata sull'idrogeno. Ringrazia peraltro il senatore Vallone per aver richiamato la sua attenzione sull'iniziativa relativa alla sperimentazione nelle nove capitali europee.<br>Fa quindi presente al senatore Rollandin che il tema della Montagna è a lui molto caro, mentre per quanto riguarda le risorse finanziarie messe a disposizione dei parchi è innanzitutto necessario che tali enti diano maggior spazio all'autofinanziamento, fermo restando che dal canto suo farà tutto il possibile per ottenere un aumento dei fondi in sede di redazione dei documenti contabili. Riconferma inoltre il favore del Governo in carica nei confronti del ricorso ai termovalorizzatori, sottolineando al riguardo come sia essenziale, per la loro diffusione, un atteggiamento maggiormente collaborativo da parte di tutte le istanze istituzionali. <br>Quanto poi alle osservazioni del senatore Dettori, ribadisce che fino ad oggi il principio in base al quale l'ambiente può essere visto come un'importante opportunità non era stato realmente applicato, essendo prevalso negli anni scorsi un atteggiamento di generalizzata chiusura nei confronti di qualsiasi iniziativa volta a rendere effettivamente fruibili le risorse ambientali. <br>Al senatore Montino fa quindi presente innanzitutto che il decreto-legge n. 239, attualmente all'esame del Senato, reca disposizioni ben diverse dal provvedimento d'urgenza sul sistema elettrico esaminato lo scorso mese di luglio; difatti, il decreto-legge n. 239 prevede la possibilità di adottare deroghe, su iniziativa dei Ministri delle attività produttive e dell'ambiente, soltanto in caso di necessità. Né risponde al vero l'affermazione che il Governo in carica abbia abbandonato la politica di incentivazione delle fonti energetiche alternative, quando invece devono registrarsi diffusi atteggiamenti ostruzionistici, anche da parte di autorevoli esponenti del movimento ambientalista e persino di un ex Ministro dell'ambiente, nei confronti dei cosiddetti parchi eolici.<br>Con riferimento al preannunciato condono edilizio, poi, il senatore Montino, che ha ricoperto importanti incarichi di amministratore pubblico, ben dovrebbe ricordare come il Ministro dell'ambiente in carica abbia apertamente espresso, anche in questi giorni, il proprio personale punto di vista, manifestando la propria contrarietà e facendo il possibile affinché - qualora il Consiglio dei ministri, nella sua collegialità, ritenga comunque di varare il condono in questione - venga esclusa la presenza di misure che siano in contrasto con le esigenze di tutela dell'ambiente. D'altra parte, proprio su tale tematica, si registrano punti di vista assai diversi all'interno di tutte le forze politiche, ed è quindi in atto un dibattito politico assai aperto nel quale egli, onestamente, ha espresso chiaramente il proprio punto di vista. Assicura quindi il senatore Specchia che la questione dello smaltimento dei rifiuti radioattivi è all'attenzione del Governo, il quale sta lavorando per individuare le soluzioni maggiormente idonee per risolvere un problema che appare di estrema delicatezza. <br>Quanto infine alle cosiddette centrali fai da te, il Ministero da lui diretto sta lavorando ad un accordo con Confindustria ed alcuni importanti istituti di credito allo scopo di incentivare la realizzazione di strutture per la produzione di energia nell'ambito di università, ospedali, grandi centri commerciali, eccetera. Rimane, peraltro, da risolvere la questione del collegamento di tali strutture con la rete elettrica nazionale.<p>Il presidente Novi, nel ringraziare il ministro Matteoli per la disponibilità mostrata, dichiara conclusa la procedura informativa.<br>La seduta termina alle 15h50. <br>
    1:13 Durata: 17 min 47 sec