Roma, 20 novembre 2003 - Appuntamento serale con il segretario di Radicali Italiani Daniele Capezzone sulle frequenze di Radio Radicale.
La drammatica notizia che apre la trasmissione è l'attentato che si è verificato oggi ad Istanbul, «di fronte al quale - sostiene Capezzone - occorre una risposta complessiva, che è quella radicale, della promozione globale della libertà e della democrazia.
E' necessario sostenere il progetto dell'organizzazione mondiale della democrazia e la fine del finanziamento dei dittatori».
Parla quindi della candidatura di Emma Bonino a rappresentante dell'Onu in … Iraq e della dichiarazione, di fronte alla quale non servono commenti, di Bobo Craxi, che caldeggia la candidatura di Gianni De Michelis: «se è vero che Emma Bonino parla l'arabo, nella situazione irachena potrebbe però essere utile un uomo energico che parla l'inglese».
Il seguito della puntata è dedicato alla conversazione con Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani, dedicata alla questione del deposito di scorie nucleari che si vorrebbe realizzare a Scanzano.
Bolognetti offre dei chiarimenti circa l'iniziativa adottata insieme a Maurizio Turco, indubbiamente di taglio diverso rispetto alle altre, e che ha visto la realizzazione di un volantino dal titolo «Meglio attivi oggi che radioattivi domani» e la presentazione di un'interrogazione presso il Parlamento europeo.
Turco ha scoperto che la direttiva Euratom è stata recepita dal governo italiano, ma non ne sono stati recepiti i decreti attuativi.
La questione è solo una - afferma Bolognetti - la mancanza di conoscenza, l'impossibilità di conoscere per deliberare e di assistere ad un serio dibattito sul futuro, sul presente e sul passato energetico dell'Italia e sulla questione globale delle scorie.
Illustra poi le modalità in cui si è svolto il consiglio regionale straordinario, deplorando l'eccesso di retorica e di demagogia, inutile ai fini della risoluzione del problema.
Capezzone osserva che il nostro governo avrebbe potuto fare una trattativa con i paesi che utilizzano l'energia nucleare e producono quantità ingenti di scorie, rispetto all'esiguità delle nostre, per risolvere in modo più sensato il problema.
Maurizio Bolognetti osserva che i requisiti richiesti al sito che dovrà accogliere le scorie sono tutti mancanti al comune di Scanzano; ritiene inoltre che il decreto del governo, per le modalità in cui è stata presa la decisione, debba essere ritirato.
Infine valuta e critica le posizioni di alcuni rappresentanti politici lucani, appartenenti a vari schieramenti, sostenendo che occorre senso di responsabilità, compostezza e una certa lucidità.
Il sito dei radicali lucani, che consente di seguire più da vicino le iniziative di Bolognetti, è www.radicalilucani.3000.it.Seguono tre documenti: una conversazione di Lanfranco Palazzolo con Giovanni Pittella, dei democratici di sinistra sempre sulla vicenda di Scanzano; una conversazione di Daniele Capezzone con Dino Marafioti sulla maxiretata antidroga di ieri a Roma e sulla sospensione della trasmissione di Sabina Guzzanti RAIOT; la rassegna della stampa araba di Emma Bonino.
La drammatica notizia che apre la trasmissione è l'attentato che si è verificato oggi ad Istanbul, «di fronte al quale - sostiene Capezzone - occorre una risposta complessiva, che è quella radicale, della promozione globale della libertà e della democrazia.
E' necessario sostenere il progetto dell'organizzazione mondiale della democrazia e la fine del finanziamento dei dittatori».
Parla quindi della candidatura di Emma Bonino a rappresentante dell'Onu in … Iraq e della dichiarazione, di fronte alla quale non servono commenti, di Bobo Craxi, che caldeggia la candidatura di Gianni De Michelis: «se è vero che Emma Bonino parla l'arabo, nella situazione irachena potrebbe però essere utile un uomo energico che parla l'inglese».
Il seguito della puntata è dedicato alla conversazione con Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani, dedicata alla questione del deposito di scorie nucleari che si vorrebbe realizzare a Scanzano.
Bolognetti offre dei chiarimenti circa l'iniziativa adottata insieme a Maurizio Turco, indubbiamente di taglio diverso rispetto alle altre, e che ha visto la realizzazione di un volantino dal titolo «Meglio attivi oggi che radioattivi domani» e la presentazione di un'interrogazione presso il Parlamento europeo.
Turco ha scoperto che la direttiva Euratom è stata recepita dal governo italiano, ma non ne sono stati recepiti i decreti attuativi.
La questione è solo una - afferma Bolognetti - la mancanza di conoscenza, l'impossibilità di conoscere per deliberare e di assistere ad un serio dibattito sul futuro, sul presente e sul passato energetico dell'Italia e sulla questione globale delle scorie.
Illustra poi le modalità in cui si è svolto il consiglio regionale straordinario, deplorando l'eccesso di retorica e di demagogia, inutile ai fini della risoluzione del problema.
Capezzone osserva che il nostro governo avrebbe potuto fare una trattativa con i paesi che utilizzano l'energia nucleare e producono quantità ingenti di scorie, rispetto all'esiguità delle nostre, per risolvere in modo più sensato il problema.
Maurizio Bolognetti osserva che i requisiti richiesti al sito che dovrà accogliere le scorie sono tutti mancanti al comune di Scanzano; ritiene inoltre che il decreto del governo, per le modalità in cui è stata presa la decisione, debba essere ritirato.
Infine valuta e critica le posizioni di alcuni rappresentanti politici lucani, appartenenti a vari schieramenti, sostenendo che occorre senso di responsabilità, compostezza e una certa lucidità.
Il sito dei radicali lucani, che consente di seguire più da vicino le iniziative di Bolognetti, è www.radicalilucani.3000.it.Seguono tre documenti: una conversazione di Lanfranco Palazzolo con Giovanni Pittella, dei democratici di sinistra sempre sulla vicenda di Scanzano; una conversazione di Daniele Capezzone con Dino Marafioti sulla maxiretata antidroga di ieri a Roma e sulla sospensione della trasmissione di Sabina Guzzanti RAIOT; la rassegna della stampa araba di Emma Bonino.
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