30 NOV 2003

Stampa araba: Corrispondenza dal Cairo di Emma Bonino del 30 novembre 2003

[NON DEFINITO] | di Emma Bonino - 00:00 Durata: 32 min 41 sec
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Il Cairo, 30 novembre 2003 - Appuntamento con la rassegna della stampa araba curata da Emma Bonino.

Sui giornali egiziani quasi tutti i titoli riguardano tematiche interne: la lotta del governo contro la disoccupazione, l'impegno per migliorare le condizioni di vita degli egiziani e il sostegno ai più poveri.

Al-Jumhuriyya sottolinea l'annuncio del ministro degli esteri egiziano Ahmed Maher che l'Egitto non fa pressioni su nessuno, anzi cerca solo di aiutare le fazioni palestinesi e perciò le organizzazioni palestinesi parteciperanno al dialogo intra-palestinese che si aprirà al
Cairo.

Ah-Sharq al-Awsat riporta l'atmosfera di pessimismo che circonda la missione di William Burns in Medio Oriente, dovuta al fatto che Israele ha di nuovo annunciato la sua sfida alla risoluzione delle Nazione Unite, che hanno chiesto di fermare la costruzione del muro di sicurezza.

Ieri il Parlamento egiziano ha approvato il protocollo inviato da Mubarak per formare un parlamento africano i cui membri rappresenteranno tutte le nazioni africane.

Emma Bonino passa quindi ad esaminare alcuni editoriali sulla visita di Bush a Baghdad; la valutazione dei giornali arabi è comunque negativa: infatti al-Ahram dice che Bush, con la sua visita breve e segreta in Iraq, ha indirettamente confermato che la situazione è caotica, instabile ed in realtà sta collassando.

Saadeddin Ibrahim, che è stato oggetto di un duro attacco da parte dei media, ha tenuto ieri una lunga conferenza stampa all'Ibn Khaldoun Centre for Developmental Studies (ICDS) alla quale la Bonino ha partecipato.

Ha affermato che vi è stata una campagna di odio dovuta a rumori per cui il Congresso americano avrebbe deciso di dare al centro 2 milioni di dollari a compenso della sua precedente chiusura e distruzione, mentre Ibrahim era in carcere.

I giornali dicevano infatti che questi soldi erano sottratti ai 2 miliardi di dollari dell'aiuto americano al governo egiziano.

Un giornale egiziano però pubblica una lettera che indica che questi aiuti non sono dedotti dai fondi di cooperazione USA-Egitto, ma arriverebbero da un'altra linea di bilancio, che è l'aiuto americano allo sviluppo.La rassegna parla poi di un rapporto sul tema del rispetto dei diritti umani in Egitto e la tortura nelle carceri.

Un editoriale afferma che le critiche all'Egitto su questi temi arrivano solo dopo la decisione del Parlamento egiziano di costituire un Consiglio nazionale per i diritti umani.

Secondo al-Ahram Weekly 34 persone sarebbero morte per azioni concernenti la tortura negli ultimi 3 anni, però il giornale afferma che nel discorso del governo c'è stato un cambiamento, le riforme sono comunque ancora incomplete, per esempio il governo ha escluso il dialogo con l'organizzazione fuorilegge ma molto popolare dei fratelli musulmani.La leader radicale prosegue la corrispondenza citando un brano sull'Iran.

Questo paese - osserva l'articolo - non può neanche più parlare di esportare la rivoluzione islamica, perché oggi significherebbe esportare il terrorismo, e ciò lo porterebbe ad un isolamento internazionale.

Esamina poi i rapporti mutati tra Iran ed USA.

Gli iraniani hanno due tipi di gioia, prosegue il brano: una è la caduta del regime di Saddam Hussein, l'altra è il vedere le forze americane impantanate nella palude irachena.

Approfondisce poi vari aspetti dell'adozione del nucleare da parte di questo paese.

Asserisce poi che l'Iran sta aspettando il momento giusto per negoziare sul suo ruolo in Iraq e calcola seriamente la politica israeliana.

Questa politica realistica eviterà il suicidio al paese, anche se il suo governo ancora esprime la sua simpatia per attacchi suicidi, però in altri paesi.

L'ultimo approfondimento esaminato dalla Bonino si riferisce alla pubblicazione del secondo rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo umano nel mondo arabo.

L'indipendenza - sostiene l'editoriale - ha approfondito una situazione costante di stagnazione, piuttosto che provocare un dinamismo nella società; ha inoltre contribuito a stimolare ancora di più il senso di resa e di sottomissione.

Questo rapporto finalmente dice la verità - prosegue l'articolo - ed il suo valore deriva dal fatto che dà importanza alle cifre e fa sì che esse parlino da sole; il suo obiettivo non è solo nella critica, ma nello stabilire un ambiente che porti al cambiamento e allo sviluppo.

Nel rapporto ci sono anche le motivazioni del ritardo nel risveglio arabo ed informazioni sulla vendita e la diffusione di libri, e di libri religiosi, in Medio Oriente.

La rassegna termina con uno sguardo alla politica libanese ed alla pratica della democrazia in questo paese e nei paesi arabi.

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riduci

  • I titoli di apertura riguardanti la politica interna egiziana

    <br><strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 2 min 52 sec
  • La missione di Burns in Medio Oriente - La decisione del Parlamento

    0:02 Durata: 2 min 2 sec
  • La visita di Bush a Baghdad

    0:04 Durata: 1 min 16 sec
  • La vicenda di Saadeddin Ibrahim e degli aiuti USA

    0:06 Durata: 2 min 3 sec
  • La tortura nelle carceri egiziane ed il rispetto dei diritti umani - Il discorso di Mubarak

    0:08 Durata: 4 min 18 sec
  • Articolo sull'Iran

    <br><strong>Gli approfondimenti</strong>
    0:12 Durata: 6 min 19 sec
  • L'editoriale sullo sviluppo umano nel mondo arabo

    0:18 Durata: 8 min 28 sec
  • L'approfondimento sulla situazione politica, la libertà e la democrazia in Libano

    0:27 Durata: 5 min 23 sec