Notiziario del 6 aprile 2004

<br><strong>Indice</strong><p><strong>Da oltre 32 ore prosegue lo sciopero della sete di Marco Pannella</strong>, iniziato alla mezzanotte di domenica. Uno sciopero della sete iniziato sotto lo slogan «Ciampi, Sofri e Costituzione liberi», perché non sia lasciato solo il Presidente della Repubblica sulla questione del suo potere di grazia. Come sapete da mesi Pannella sostiene - insieme ai più importanti giuristi e costituzionalisti italiani - che il potere di grazia è nelle mani esclusive del capo dello stato. Il Presidente Ciampi, chiedendo al ministro Castelli di aprire l'istruttoria sulla vicenda Sofri, ha dimostrato di aver colto questo messaggio. A questo punto il rischio è che il ministro competente per materia, il ministro della giustizia, sia promosso dai fatti «ministro proponente». e che dunque la sua controfirma si trasformi da atto notarile, dovuto, a segnale di assunzione. Anche per evitare questo Marco Pannella ha iniziato il suo sciopero della sete. Lo ha chiarito ieri sera, ospite della trasmissione otto e mezzo di Giuliano Ferrara.

<br>Ieri pomeriggio è stato diramato un nuovo bollettino medico

<br><strong>Ieri era ospite del consueto filodiretto di Radio Radicale il capogruppo dei DS alla Camera Luciano Violante</strong>, sentiamo qual è la sua posizione sulla questione del potere di grazia

<br>Ieri abbiamo chiesto - sulla <strong>questione del potere di grazia e della controfirma</strong> - il parere del professor Enzo Balboni, che insegna diritto costituzionale all'Università cattolica di Milano

<br>Sentiamo ora il professor Enrico Grosso, docente di diritto costituzionale alla Università del Piemonte Orientale

<br>Ieri la <strong>trasmissione Porta a Porta</strong> aveva come ospite il ministro Castelli ed era dedicata - come recitava lo stesso annuncio sul sito web della trasmissione - alla questione della estradizione dalla Francia di Cesare Battisti, e al caso Sofri. A discuterne Castelli, Bianco, Cento. Claudio Petruccioli, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, ha pensato di telefonare a Vespa.