30 NOV 2004

Vigilanza Rai. Seguito dell'audizione del Direttore di RAISPORT, del Direttore diritti sportivi e del Direttore acquisti diritti sportivi della RAI

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 14 min
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Seguito dell'audizione del Direttore di RAISPORT, del Direttore diritti sportivi e del Direttore acquisti diritti sportivi della RAI.

Registrazione audio di "Vigilanza Rai. Seguito dell'audizione del Direttore di RAISPORT, del Direttore diritti sportivi e del Direttore acquisti diritti sportivi della RAI", registrato martedì 30 novembre 2004 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 2 ore e 14 minuti.
  • Antonio Falomi (Misto)

    Il senatore FALOMI si sofferma in primo luogo sulle considerazioni, da lui ritenute condivisibili, svolte dal dottor Maffei circa i motivi della crisi di storiche trasmissioni della RAI come 90° minuto.<br>Proprio quelle considerazioni, tuttavia, giustificano le sue perplessità sulla decisione dell'azienda di non concorrere all'acquisto dei diritti per la trasmissione a pagamento di partite di calcio sul digitale terrestre, decisione che non può essere motivata, come pure i vertici aziendali fatto in più occasioni, con ostacoli di ordine giuridico, dal momento che l'articolo 5 della Convenzione fra la RAI ed il Ministero delle Comunicazioni consente alla società concessionaria di svolgere attività commerciali purchè conformi all'oggetto sociale e purchè non interferiscano le attività di servizio pubblico.<br>Un'altra obiezione che è stata avanzata per giustificare questa scelta aziendale è stata quella dei costi dell'operazione. Non si comprende però perché il competitore privato abbia invece ritenuto conveniente l'operazione.<br>Del resto nella pur puntuale illustrazione dei costi dei diritti sportivi svolta dal dottor Marano è mancato qualsiasi dato sui ricavi attesi, elemento evidentemente indispensabile per poter valutare la convenienza delle singole operazioni.<br>Il senatore Falomi si sofferma quindi sui problemi rilevati dal dottor Marano in relazione alle modalità di partecipazioni all'UER. E' sicuramente giusto affermare che le regole dell'UER debbano essere riviste, e che l'onere per l'acquisto dei diritti sportivi non deve gravare solo su pochi paesi. Tuttavia bisogna considerare, e la stessa relazione del dottor Marano giustifica tale perplessità, se andare ad una trattativa diretta con i detentori dei diritti non finisca per essere più costoso che sopportare un onere maggiore degli altri all'interno del contratto dell'UER, senza considerare il rischio che l'Italia finisca per trovarsi tagliata fuori dalla contrattazione e, ad esempio per non acquistare le olimpiadi nel 2012. <br><strong>Indice degli interventi</strong><br>L'audizione comincia alle 14h15<br>Presidenza del presidente <strong>Claudio Petruccioli</strong><p>Osservazioni e quesiti dei Commissari<br>
    0:00 Durata: 10 min 25 sec
  • Esterino Montino (DS-U)

    Il senatore MONTINO ritiene che la relazione dei responsabili dello sport giustifichi, in particolare in materia di acquisti sportivi, una serie di perplessità, e c'è da chiedersi se ciò non sia anche conseguenza di un modello irrazionale come quello introdotto con la riorganizzazione, che determina sovrapposizioni e conflitti di competenza.<br>In particolare appaiono foriere di preoccupazione le affermazioni riguardanti i campionati mondiali di calcio di Germania, per i quali sarebbero state acquistate solo 25 partite, e sul presupposto a quanto sembra che l'Italia vada avanti nel campionato, nonché le olimpiadi del 2012.<br>L'unico settore per il quale si è assicurata i diritti per i principali avvenimenti per i prossimi anni, è lo sci, diritti per i quali sarebbero stati pagati 11 milioni di euro a fronte di ricavi attesi di 600 mila euro. Egli chiede quindi di conoscere l'opinione dei responsabili dello sport, ed in particolare se essi ritengano che questi problemi vadano ricondotti alla linea editoriale dell'azienda, ovvero alla difficoltà di far fronte al mercato parallelo della pay tv oppure a problemi gestionali del settore sport della RAI.<br>Infine il senatore Montino fa presente che non risulta che la RAI abbia dato attuazione alla risoluzione della Commissione concernente l'utilizzo del dottor Beha. <p>Il presidente PETRUCCIOLI fa presente al senatore Montino che l'oggetto delal risoluzione era il ripristino della trasmissione radiofonica la "Radio a colori". Pertanto i dirigenti della RAI oggi in audizioni non sono gli interlocutori ai quali la Commissione si deve rivolgere. <br>
    0:10 Durata: 11 min 20 sec
  • Davide Caparini (LNFP)

    Il deputato CAPARINI ritiene che dalle relazioni del dottor Marano e del dottor Maffei emerga con chiarezza la necessità di una riflessione sui compiti di servizio pubblico in materia sportiva, dal momento che una precisa definizione di ciò che è e di ciò che non è servizio pubblico è il presupposto per valutare la congruità degli oneri che la RAI affronta con l'acquisto dei diritti sportivi.<br>L'oratore si sofferma quindi sulla questione degli sport minori, la cui promozione rientra sicuramente nell'ambito delle finalità di servizio pubblico e sulle quale però la RAI non appare sempre all'altezza, specialmente se si confronta la programmazione della concessionaria del servizio pubblico con quella di Sky, che di una ben bilanciata politica degli sport minori ha fatto una delle strategie che le hanno consentito di raggiungere l'auspicato obiettivo di 3 milioni di abbonati.<br>Il deputato Caparini chiede quindi di conoscere quali progetti vi siano per la promozione dell'attività della sede di Raisport di Milano, che costituisce un tradizionale caposaldo del settore sportivo della RAI.<br>L'oratore esprime infine rammarico per il fatto che la RAI abbia rinunciato ai Gran Premi di motocliclismo, cosa che appare tanto più negativa in un momento così felice del motociclismo italiano. <br>
    0:21 Durata: 8 min 12 sec
  • Paolo Barelli (FI)

    Il senatore BARELLI esprime apprezzamento per le relazioni del dottor Marano e del dottor Maffei e coglie l'occasione per associarsi alle considerazioni del dottor Maffei circa la straordinaria performance offerta dalle strutture di Raisport in occasione delle olimpiadi cui la televisione italiana è riuscita a garantire una copertura totale ed eccellente dal punto di vista tecnico pur con risorse umane molto inferiori rispetto alle altre televisioni europee. <br>Egli condivide quindi le considerazioni del deputato Caparini circa la necessità di una maggiore valorizzazione degli sport minori ed in proposito chiede di conoscere quali siano a parere dei dirigenti del settore sportivo della RAI, le possiblità offerte a queste discipline dall'avvio del digitale terrestre. <br>
    0:29 Durata: 7 min 50 sec
  • Giorgio Lainati (FI)

    Il deputato LAINATI si associa alla positiva valutazione delle relazioni formulate dai colleghi Butti, Caparini e Barelli. Pur comprendendo come molte delle critiche espresse dall'opposizione siano in fondo coerenti con la linea di contrapposizione frontale da essi assunta nei confronti dell'attuale dirigenza della RAI, tuttavia ritiene che anche la minoranza dovrebbe convenire che i dati forniti nelle relazioni fanno giustizia delle recenti polemiche, manifestate non solo in campo politico ma anche in quello aziendale, su una crisi di progettualità e di risorse nello sport della RAI. In particolare egli ritiene che i dirigenti del settore sportivo non possano che essere apprezzati per una gestione prudente ed equilibrata delle risorse finanziarie messe loro a disposizione. Del resto è evidente che se l'idea di acquistare tutto poteva essere giustificata quando il pubblico identificava lo sport televisivo con la RAI, le cose cambiano nel momento in cui gli utenti sono ormai abituati a praticare numerose alternative. <br>
    0:37 Durata: 5 min 4 sec
  • Antonio Iervolino (UDC) - Presidente

    Dopo un breve intervento del senatore IERVOLINO che si associa con le considerazioni svolte nella seduta precedente dal deputato Giuseppe GIANNI, il presidente PETRUCCIOLI osserva che la giusta osservazione del deputato Caparini circa la necessità di una riflessione sul ruolo del servizio pubblico nel settore sportivo deve partire dalla consapevolezza che il rapporto negli ultimi anni tra sport e servizio pubblico si è profondamente modificato. <br>Per decenni, infatti, lo sport ha rappresentato una delle caratteristiche essenziali del servizio pubblico. Non solo infatti all'epoca del monopolio, ma anche per molto tempo dopo l'avvento delle televisioni private, lo sport è stato - insieme all'informazione, che nel settore privato fino alla fine degli anni Ottanta incontrava un limite invalicabile nel divieto di interconnessione - il settore che determinava la specificità del servizio pubblico, cui le televisioni private facevano concorrenza nell'ambito del cinema, della fiction e dello spettacolo.<br>Questa situazione consolidata - che ha cominciato ad entrare in crisi con l'avvento della Fininvest, il cui proprietario si giovava oltretutto della sua posizione di protagonista del calcio italiano - è progressivamente andata in crisi negli anni Novanta, crisi che è poi esplosa in particolare per quanto riguarda il calcio, con la diffusione del digitale satellitare, che ha modificato radicalmente la fruizione di questo sport, mettendo in crisi gli stessi stadi.<br>In questa situazione si profila il rischio, oltretutto, che alla sempre maggiore difficoltà di trasmettere l'evento sportivo si risponda con la scelta, sicuramente perdente, di spettacolarizzare lo sport, dando spazio al talk show. <br>In ogni caso egli ritiene, rispondendo alle sollecitazioni dei colleghi Caparini e Barelli, che la Commissione debba confrontarsi anche attraverso l'adozione di atti di indirizzo con questa nuova realtà di rapporto tra sport e servizio pubblico. <br>
    0:42 Durata: 17 min 17 sec
  • Replica di Fabrizio Maffei, direttore di RAISPORT - Presidente

    Il dottor MAFFEI intervenendo in sede di replica osserva in primo luogo con particolare riferimento all'intervento del senatore Falomi, che le sue considerazioni sulla crisi di ascolti di 90° minuto non miravano, in realtà ad attribuire a Sky una qualsiasi responsabilità in questa situazione. Ciò che egli ha detto, in realtà, è che il problema di 90° minuto è esterno alla televisione, è il problema cioè di un prodotto calcistico svilito da un lato dal passaggio ad un campionato a 20 squadre, e dall'altro dal sostanziale predominio di sole tre squadre, due delle quali si contendono ormai di fatto lo scudetto, riducendo così l'interesse del campionato già prima di Natale.<br>Il problema quindi non è in sè la presenza del satellitare, quanto il fatto che la RAI dovrebbe ottenere garanzie, nell'acquisto dei diritti sportivi, circa il fatto che non vi siano sovrapposizioni improprie con l'operatore satellitare stesso. <br>Il dottor Maffei si sofferma quindi sulla questione dell'acquisto del campionato del mondo di calcio.<br>Premesso che la decisione di acquisire un pacchetto di 25 partite è stata assunta dalla precedente dirigenza della RAI, egli la ritiene comunque condivisibile in pieno. Infatti tale soluzione consente, garantito comunque l'acquisto di tutte le partite dell'Italia, di limitare i costi selezionando le partite di maggiore interesse. <br>Il dottor Maffei replica quindi al deputato Caparini sulla questione degli sport minori rilevando che la strategia di Sky in questo campo risponde ad una filosofia che è ben diversa da quella della RAI.<br>La tradizione della RAI è quella del racconto totale dell'evento sportivo, il che rappresenta certamente un ostacolo ad adeguarsi ad una politica come quella di Sky, che seleziona gli acquisti nelle fasi finali dei campionati. <br>Ciò premesso la RAI è fortemente impegnata nella promozione degli sport cosiddetti minori, in particolare attraverso la programmazione del sabato. E' però necessario a suo parere un tavolo di confronto con i presidenti delle federazioni per consentire l'ottimizzazione dell'uso del palinsesto.<br>Per quanto riguarda la valorizzazione della redazione di Milano, egli fa presente come questa produca oltre alla rubrica sui motori, anche trasmissioni come Domenica sprint, Sabato sprint, e Domenica sportiva a dimostrazione della grande importanza strategica attribuita a questa sede.<br>Per quanto riguarda la questione dei Gran Premi di motociclismo il dottor Maffei dichiara di non poter che convenire con il deputato Caparini: egli stesso aveva a suo tempo riportato il motociclismo in RAI, dopo molti anni di assenza, e non può che augurarsi che si realizzino le condizioni per poter ricominciare a trasmettere questo sport. Il dottor Maffei si sofferma quindi sulla questione del digitale.<br>Come è noto già dal gennaio di quest'anno Raisat sport è trasmessa sul digitale terrestre; la sua ambizione è quella di poter realizzare in futuro, accanto ad un canale tematico di eventi sportivi, anche un canale sportivo a carattere generalista dedicato agli approfondimenti giornalistici, alla filmografia sullo sport, alle ricostruzioni storiche, alla promozione dello sport popolare e degli stili di vita sportivi e, infine, alla trasmissione di eventi sportivi rilevanti.<br>Per quanto riguarda infine i rischi paventati dal Presidente circa una spettacolarizzazione dello sport che sostituisca la riduzione degli eventi sportivi trasmessi, egli condivide tale preoccupazione ma ritiene che la RAI non sia in alcun modo avviata su questa strada. <br>
    1:00 Durata: 39 min 34 sec
  • Replica di Antonio Marano, direttore dei diritti sportivi della Rai

    Il dottor MARANO nell'associarsi alle considerazioni del dottor Maffei circa il fatto di acquistare 25 partite del Campionato mondiale di Germania, pur assunta da una precedente dirigenza, è da loro integralmente condivisa, osserva che comunque l'Italia non è certamente l'unico paese ad aver adottato questa strategia. La televisione tedesca paese organizzatore ha acquistato 48 partite, la Francia 24, la Spagna non ha ancora acquistato alcuna partita.<br>Il dottor Marano si sofferma altresì sui diritti sportivi relativi al ciclismo - facendo presente in particolare che quest'anno grazie ad una rinegoziazione delle quote UER la RAI è riuscita a realizzare consistenti risparmi per il Tour de France -ed allo sci, rispetto al quale contesta i dati forniti dal senatore Montino facendo presente che il costo totale è stato di 7 milioni di euro nel triennio.<br>Per quanto riguarda la questione della mancata partecipazione della RAI all'acquisto dei diritti per la trasmissione del calcio a pagamento sul digitale terrestre, egli ritiene che una simile iniziativa sarebbe stata assolutamente inopportuna dato il carattere di servizio pubblico della RAI che rendeva sconsigliabile investimenti che potessero apparire diretti a favorire singole squadre.<br>Nell'associarsi alle considerazioni del dottor Maffei circa le opportunità offerte dal digitale terrestre, egli fa presente che, fino a quando lo sport non potrà beneficiare di canali tematici, l'intera problematica dell'acquisizione dei diritti sportivi sarà sempre condizionata dalle trattative con i direttori di rete per l'acquisizione di spazi in palinsesto.<br>In proposito va osservato che, se è vero che l'articolo 3, lettera h) del contratto di servizio prevede tra le trasmissioni di servizio pubblico anche di eventi sportivi e di trasmissioni a carattere sportivo, è anche vero che il contratto stesso non predetermina quanta parte della quota obbligatoria del 65 per cento delle trasmissioni di servizio pubblico trasmessa dalla RAI debba andare alle singole fattispecie, cosicchè resta nella discrezionalità del direttore di rete stabilire quanto spazio dedicare allo sport. <br>Egli, all'epoca in cui era direttore di RAIDUE, aumentò le quote delle trasmissioni di carattere sportivo del 160 per cento, con ciò ritenendo di adempiere ad una precisa funzione della concessionaria, anche se questa scelta era penalizzante in termini di ascolto. <br>
    1:39 Durata: 26 min 38 sec
  • Replica di Michele Gianmarioli, direttore dell'acquisto diritti sportivi della Rai - Presidente

    Il dottor GIANMARIOLI interviene unicamente per precisare, quanto alle osservazioni del senatore Montino, che se la scelta di riorganizzazione operata con l'abolizione del vecchio dipartimento dello Sport dalla RAI è a suo parere fortemente criticabile dal punto di vista razionale delle risorse, ciò non significa però che vi sia una conflittualità; egli stesso, del resto, se gli fossero state rivolte le domande che sono state rivolte al dottor Maffei e al dottor Marano non avrebbe risposto diversamente.<p>Il presidente PETRUCCIOLI ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.<br>La seduta termina alle 16h20. <br>
    2:06 Durata: 7 min 40 sec