18 DIC 2005

Intervista settimanale a Daniele Capezzone, segretario di R.I.

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 41 min 13 sec
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Roma, 18 dicembre 2005 - Documento sonoro completo dell'intervista a Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, realizzata da Dino Marafioti.

Registrazione audio di "Intervista settimanale a Daniele Capezzone, segretario di R.I.", registrato domenica 18 dicembre 2005 alle 00:00.

L'evento è stato organizzato da Area radicale.

La registrazione audio ha una durata di 41 minuti.
  • La settimana trascorsa è stata molto impegnativa a causa dell'organizzazione della marcia di Natale, il cui effetto mediatico è passato abbastanza bene

    L'impressione di Capezzone è che Pannella abbia «abbattuto un colpo importante». Attorno alla sua iniziativa vi è stata una risposta straordinaria da parte di varie organizzazioni orbitanti nella sfera carceraria e non. Invece le reazioni dell'ambiente parlamentare, che a parole mostra un'adesione maggiore dei due terzi dei componenti, di fatto le risposte sono state abbastanza povere. Il segretario radicale spiega come si sia arrivati ad offrire una così misera figura nei confronti dell'elettorato e, soprattutto, nei confronti della popolazione carceraria. <br>Capezzone spiega quindi il senso di questa marcia, alla quale significativamente ha preso parte anche Don Antonio Mazzi, che è lo stare vicino, ed il levare il lembo di oscurantismo che tutti tendono a porre sul mondo carcerario, quasi a volerne ignorare l'esistenza. Insomma, si tengono nascoste tutte le arbitrarie ingiustizie perpetrate nei confronti di chi si trova in carcere, struttura in realtà deputata alla rieducazione ed all'inserimento nella società delle persone che vi si trovano. Il leader radicale fa poi l'elenco di alcuni soggetti, istituzionali e non, che hanno dato il loro appoggio all'iniziativa. <br><strong>Indice degli argomenti</strong>
    0:00 Durata: 4 min 3 sec
  • Anche altre realtà politiche locali si sono attivate, mentre i soggetti politici più grandi hanno stentato a dare il loro appoggio

    Capezzone osserva che si è fatto tutto in funzione di Previti, tutto in funzione di Fiorani e niente nei confronti dei «poveracci» ricapitolando il vergognoso iter che ha portato al varo dell'indultino. <br>
    0:04 Durata: 1 min 44 sec
  • Marafioti osserva come ci sia anche la reazione di quelli che dicono che sono d'accordo, ma non nascondono di essere pessimista sull'esito effettivo di questa marcia e di questa iniziativa

    Capezzone spiega le ragioni svariate a sostegno di queste osservazioni ed osserva che un po' c'è l'effetto delle profezie che si autoavverano. Colpisce però, tra tante parole, il grave silenzio del Vaticano, che, per altri argomenti politici, hanno dato luogo a pesati ingerenze, e pronunciamenti del tutto inammissibili. <br>
    0:05 Durata: 1 min 52 sec
  • Marafioti sposta l'attenzione sull'operato di Giachetti della Margherita che ha lanciato l'idea di una sottoscrizione dei parlamentari per indire una seduta straordinaria del Parlamento da svolgersi tra Natale e Capodanno

    E' una bella prova, condivisibile nel merito e nel merito. Però, per essere chiari, ci sono molti problemi politici che ha generato lo schieramento della Rosa nel pugno nell'ambito del centrosinistra, che manifestano una volontà di emarginazione di un nuovo soggetto politico e di rifiutarne l'interlocuzione. Capezzone chiarisce che qualunque interlocuzione debba cominciare dal riconoscimento di questo nuovo soggetto politico e da un atto di affidamento di identità e di dignità a questa nuova formazione. Nota come passino i mesi e si continui a trattare la Rosa nel pugno con ostinata indifferenza. <br>
    0:07 Durata: 3 min 51 sec
  • Marafioti affronta il problema bancario che è in corso, chiedendosi se ci si trovi di fronte ad una nuova tangentopoli.

    A Capezzone pare che vi sia anche qui una malattia. Milioni di persone sono state truffate sulla vicenda Cirio, sulla vicenda Parmalat eppure tutti hanno ignorato queste importanti questioni. Ora che ci si trova di fronte ad una partita che coinvolge l'establishment italiano si dà importante rilievo alla vicenda. Il leader radicale offre quindi uno sguardo complessivo al comportamento del mondo politico di fronte a questo tema. «Dinanzi a milioni di cittadini truffati, dinanzi a livelli di credibilità italiana mai così in basso - osserva Capezzone - tutto il tempo che passerà prima delle dimissioni di Fazio, sarà tutto tempo di disdoro e di disdegno per l'Italia». <br>
    0:11 Durata: 3 min 10 sec
  • Ci si chiede se tutto l'interesse di questa vicenda sia concentrato sugli sviluppi politici, anche rispetto alle prossime elezioni politiche

    Si tratta di una coalizione politica avente sostegni un po' a sinistra, un po' a destra ed un po' vaticani che ha cercato di aggredire i poteri forti italiani. Il leader radicale spiega nei dettagli le possibili conseguenza di questa situazione bancaria. «non hanno voluto subire la eteroriforme, pensino un po' alla autoriforma». Passa poi ai meccanismi distortivi che riguardano le coop, che Pannella ha spesso ricordato. Capezzone fa infine un approfondimento sui problemi finanziari ed economici italiani. «Da una parte vi sono i poteri forti che hanno sbaragliato gli outsider scaciati, e dall'altra vi sono delle cooperative formate da ombre e luci».. <br>
    0:14 Durata: 6 min
  • Si passa all'esame della vicenda della TAV mentre pare che ora la situazione sia in stand by

    Capezzone fa prima riferimento al dibattito interno ai radicali ed avvalora la tesi sostenuta da Emma Bonino. Trova infatti che il paese non possa stare fuori dal circuito delle grandi infrastrutture. Cita quindi la situazione spagnola, dove le infrastrutture sono state sostenute dalla sinistra. Giudica quindi male sia l'operato e le intenzioni di Berlusconi, che rimanda tutto al dopo elezioni, che le prese di posizioni e la mancanza di chiarezza della sinistra.
    0:20 Durata: 4 min 7 sec
  • Si apre quindi il tema delle amministrative nelle grandi città, sul quale c'è confusione sia nel centrodestra che nel centrosinistra.

    Capezzone fornisce a questa domanda una risposta a titolo personale: a questa tornata politica dovrebbe impegnarsi anche la Rosa nel pugno. Sostiene inoltre che in due - tre situazioni politiche dovrebbe partecipare con un profilo tutto particolare. Coglie così il destro per fotografare le situazioni di Milano e Napoli. Occorre di immaginare qualcosa di non scontato, ricordando, fra l'altro, tutto quello che ha fatto tempi addietro Pannella. Il segretario di R.I. punta poi il dito sulle cose che Berlusconi ha fatto (soprattutto a suo favore) e sulla sua gestione che sembra sprovveduta, ma non lo è affatto, di questa campagna elettorale. Berlusconi addirittura trucca i sondaggi e opera sul monitoraggio, favorendo le profezie che si autoavverano. In questo modo non sarà possibile un adeguato monitoraggio della campagna elettorale. Sembra una follia che la sinistra giudichi la vittoria già in pugno; sembra altresì sbagliatissimo il modo in cui si tratta la Rosa nel pugno. <br>
    0:24 Durata: 8 min 27 sec
  • Disquisendo sulla campagna elettorale in atto Marafioti osserva che ci sono molti interventi "a gamba tesa". Ricorda quindi gli interventi di Casini e Pera.

    L'impressione è quella che si scambiano piatti grandi con piccoli piatti di lenticchie, risponde Capezzone. Approfondisce quindi i sondaggi che si spera non affossino gradatamente la Rosa nel pugno. <br>
    0:33 Durata: 3 min 6 sec
  • Marafioti chiede infine quali saranno i passi successivi della Rosa nel pugno

    Capezzone individua quattro strade da percorrere: innanzitutto "amnistia amnistia amnistia" e sostegno alla marcia di Natale. A questo proposito bisogna che un pragmatismo nutrito di idealità prevalga su un tatticismo sterile; la seconda questione è quella delle firme; la terza è la battaglia perché anche questo simbolo della Rosa nel pugno sia conosciuto, ciò soprattutto perché, anche se i sondaggi sono ben promettenti, si rimane sempre sul filo di un rasoio; occorre infine che sia lo SDI che i Radicali si compattino lavorativamente e si figurino sempre più come Rosa nel pugno; tutto questo merita una seria e forte mobilitazione.
    0:36 Durata: 4 min 53 sec