22 GEN 2002

Francia: sì all'uso degli embrioni

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L'Assemblea nazionale francese approva a larga maggioranza il progetto di legge relativo alla bioetica ed in particolar modo all'utilizzo degli embrioni per la clonazione terapeutica.Parigi, 22 gennaio 2002 - Mentre in Italia i veti vaticani impediscono di concepire un progetto di legge in materia di clonazione terapeutica e utilizzo di embrioni sovranumerari, prospettando un turismo sanitario verso il paese d'oltralpe, e mettendo in pericolo la vita di molti malati che non possono permettersi questa trasferta, l'Assemblea Nazionale francese ha approvato oggi la possibilità di utilizzo degli embrioni per la ricerca scientifica.Iter parlamentareDepositato il 21 giugno 2001 all'ufficio dell'Assemblea Nazionale, il progetto di legge ha dato luogo alla costituzione di una Commissione speciale presieduta da Bernard Charles, RCV.

I lavori di questa Commissione sono stati preceduti da quelli della missione di informazione comune preparatoria alla revisione delle "leggi bioetiche" del luglio 1994, ugualmente presieduta da Bernard Charles.

La Conferenza dei presidenti dell'8 gennaio 2002 ha deciso che le dichiarazioni di voto e i voti di questo progetto di legge saranno per scrutinio pubblico.Principali obiettivo del progetto di legge.Gli obiettivi che questo progetto di legge si prefigge sono: la riforma delle leggi bioetiche del luglio 1994, conformemente a ciò che era stato previsto dall'allora legislatore, al fine di prendere in esame i progressi scientifici e medici raggiunti in seguito alle nuove richieste poste dalla società.Il rinforzo delle garanzie in materia d'informazione così come di ricerca e di raccolta di consensi di persone in un contesto di evoluzione rapida delle tecnologie.Proibire formalmente delle pratiche rese possibili dalle tecnologie (clonazione riproduttiva) e regolamentare quelle in cui è dimostrato l'intento terapeutico (dono degli organi da persone viventi e ricerche sull'embrione).Avanzare un'istanza di inquadramento e di controllo (Agenzia della procreazione, dell'embriologia e della genetica umana) che assumerà ugualmente le funzioni di vigilanza e perizia in questo dominio.Ricerca sull'embrioneL'articolo 19 del progetto di legge francese prevede l'utilizzo degli embrioni solamente per fini medici, o che, avendo questi fini, possano essere utilizzati per un metodo alternativo di conoscenza scientifica.Il Pdl prevede l'utilizzo degli embrioni sovranumerari nel caso di procreazione assistita, solo con il consenso della coppia e dopo l'autorizzazione del Ministero della Salute e della RicercaIl VotoAlle ore 17.20 è cominciata la seduta dell'Assemblea Nazionale sul progetto di legge relativo alla bioetica.

All'ordine del giorno le dichiarazioni di voto e la votazione.Jean-François Mattei, relatore per il Gruppo Democrazia Liberale, a sorpresa, ha dichiarato l'astensione a maggioranza del suo gruppo, nonostante il deputato stesso avesse contribuito molto a questo progetto di legge e abbia dichiarato in seduta parlamentare che "L'embrione, entrando a far parte del campo della medicina, deve essere conosciuto e quindi è necessario fare delle ricerche su di esso".

La decisione dei liberali è stata dettata dalla volontà di lasciare la discussione aperta.Gli unici ad aver votato contro sono stati i 21 parlamentare del gruppo Rassemblement de la Repubblique.

Jean-François Dubernard, portavoce del gruppo, ha spiegato il perchè di questa posizione, dichiarandosi preoccupato per le conseguenze che la ricerca sull'embrione potrebbe portare.Il progetto di legge è stato approvato a larga maggioranza.

Bernard Kouchner, minisro della salute francese, si è dichiarato molto soddisfatto della votazione e del dibattito parlamentare, affermando: "Il risultato raggiunto è stata una vittoria della Francia per la ricerca scientifica, la medicina e in particolare per tutti quei malati che finalmente possono cominciare a sperare".In ItaliaIntanto in Italia la battaglia di legalizzazione continua.

Figura principe di questa iniziativa è Luca Coscioni, presidente di Radicali Italiani e candidato alla Commissione di Bioetica.

Coscioni, malato di sclerosi laterale amiotrofica, ha lanciato un appello al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al quale hanno già aderito scienziati, intellettuali e cittadini italiani, tra cui il premio Nobel Rita Levi di Montalcini.I radicali sono impegnati in una dura campagna di raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare in materia di clonazione terapeutica, che accompagna un pacchetto di 25 pdl.

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