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Il segretario Prt Olivier Dupuis chiede alle istitituzioni europee due precisi impegni e vuole le dimissioni del commissario agli aiuti umanitari, Poul Nielson.
Bruxelles, 22 febbraio 2002 - Dalla mezzanotte di giovedì 21 febbraio il Segretario del Partito Radicale Transnazionale e Eurodeputato Olivier Dupuis ha iniziato una sciopero della fame in sostegno alla Cecenia.
David Carretta lo ha intervistato per i microfoni di Radio Radicale.
L'indifferenza dell'Europa La seconda guerra in Cecenia dura ormai da più di 30 mesi e sembra non finire.
L'indifferenza dell'Unione Europea , in particolare … del Parlamento e del commissario agli aiuti umanitari Poul Nielsen, nei confronti del genocidio che la grande potenza russa sta compiendo verso il piccolo popolo caucasico, ha portato l'Eurodeputato non violento Dupuis ad un gesto estremo, come quello del digiuno gandhiano.
"È uno sciopero rivolto a tutti i membri del Parlamento Europeo - afferma Olivier Dupuis - perché le posizioni che ha assunto in passato sono ora carta straccia, non è stata presa alcuna posizione su questa tragedia che continua a fare milioni di vittime".
Il parlamento Europeo aveva annunciato di voler affrontare la questione della Cecenia, questione definita politica, e avviare un negoziato col presidente russo Putin, che non ha mai avuto inizio.
I motivi del digiuno Il segretario del Prt avanza tre richieste: invitare il presidente Mashkadov al Parlamento Europeo, revocare il commissario Poul Nielsen in quanto responsabile degli aiuti umanitari e il riconoscimento da parte dell'Europa della Repubblica Cecena.
"Abbiamo chiesto che il commissario Poul Nielsen, commissario per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, si recasse in Cecenia - chiarisce l'Eurodeputato non violento - sono oltre 30 mesi che la seconda guerra Cecena è cominciata e il commissario non vi si è recato nemmeno una volta".
"Abbiamo richiesto - continua - che l'Unione concedesse 100.000 visti per quei profughi che marciscono nei campi, ma siamo stati bocciati".
Ultimo punto, ma non meno importante perchè "è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso - dice Dupuis - è la richiesta avanzata con diversi colleghi, di ascoltare i due negoziatori, russo e ceceno, ma anche questa richiesta è stata bocciata" "Credo sia un digiuno anche per la Russia - conclude Dupuis - e per i russi che con questa guerra vedono una cancrena che si sta diffondendo all'interno del loro sistema".
Bruxelles, 22 febbraio 2002 - Dalla mezzanotte di giovedì 21 febbraio il Segretario del Partito Radicale Transnazionale e Eurodeputato Olivier Dupuis ha iniziato una sciopero della fame in sostegno alla Cecenia.
David Carretta lo ha intervistato per i microfoni di Radio Radicale.
L'indifferenza dell'Europa La seconda guerra in Cecenia dura ormai da più di 30 mesi e sembra non finire.
L'indifferenza dell'Unione Europea , in particolare … del Parlamento e del commissario agli aiuti umanitari Poul Nielsen, nei confronti del genocidio che la grande potenza russa sta compiendo verso il piccolo popolo caucasico, ha portato l'Eurodeputato non violento Dupuis ad un gesto estremo, come quello del digiuno gandhiano.
"È uno sciopero rivolto a tutti i membri del Parlamento Europeo - afferma Olivier Dupuis - perché le posizioni che ha assunto in passato sono ora carta straccia, non è stata presa alcuna posizione su questa tragedia che continua a fare milioni di vittime".
Il parlamento Europeo aveva annunciato di voler affrontare la questione della Cecenia, questione definita politica, e avviare un negoziato col presidente russo Putin, che non ha mai avuto inizio.
I motivi del digiuno Il segretario del Prt avanza tre richieste: invitare il presidente Mashkadov al Parlamento Europeo, revocare il commissario Poul Nielsen in quanto responsabile degli aiuti umanitari e il riconoscimento da parte dell'Europa della Repubblica Cecena.
"Abbiamo chiesto che il commissario Poul Nielsen, commissario per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, si recasse in Cecenia - chiarisce l'Eurodeputato non violento - sono oltre 30 mesi che la seconda guerra Cecena è cominciata e il commissario non vi si è recato nemmeno una volta".
"Abbiamo richiesto - continua - che l'Unione concedesse 100.000 visti per quei profughi che marciscono nei campi, ma siamo stati bocciati".
Ultimo punto, ma non meno importante perchè "è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso - dice Dupuis - è la richiesta avanzata con diversi colleghi, di ascoltare i due negoziatori, russo e ceceno, ma anche questa richiesta è stata bocciata" "Credo sia un digiuno anche per la Russia - conclude Dupuis - e per i russi che con questa guerra vedono una cancrena che si sta diffondendo all'interno del loro sistema".
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