26 FEB 2002

Radicali: Capezzone al nono giorno di digiuno

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 sec
Organizzatori: 
Player
Daniele Capezzone al nono giorno di digiuno spiega i motivi che lo portano a continuare nella sua iniziativa.

Roma, 26 febbraio 2002 - Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, giunto al nono giorno di sciopero della fame, spiega ai microfoni di radio Radicale le motivazioni che lo spingono a continuare nella sua iniziativa non violenta.

"Le ragioni di questa iniziativa non diminuiscono" esordisce Capezzone in collegamento con Giovanna Reanda.

Piccoli segnali, ma non basta Nonostante vi siano stati dei piccoli segnali positivi, ad esempio in alcuni Tg e su Radio Anch'io, dove
stamattina Capezzone sarà ospite di un filo diretto, "gli spazi di confronto - dice il segretario - di dibattito e approfondimento continuano a rimanere chiusi" e nonostante le tematiche affrontate dai media in questa settimana, articolo 18 e giustizialismo, potessero essere l'occasione propizia per dare voce al punto di vista dei radicali.

E' una questione di legalità "Ringrazio Baldassarre - continua Capezzone - ma il problema non è il pluralismo, ma la legalità, queste trasmissioni sono assoggettate per legge ad obbligo di correttezza completezza e obiettività delle informazioni - conclude - qualcuno giudichi se questo è stato rispettato: l'audizione non è che un passaggio di una iniziativa che deve proseguire".

Capezzone in conclusione ringrazia Stefano Folli per l'articolo sul Corriere della Sera di oggi 26 febbraio 2002L'articolo di Stefano Folli: «Baldassarre, primo segnale ai radicali».

leggi tutto

riduci

  • 25.02.2002 : Capezzone all'ottavo giorno di digiuno 24.02.2002 : Capezzone al settimo giorno di digiuno 22.02.2002 : Conferenza stampa di Daniele Capezzone su digiuno e nomine Rai 20.02.2002 : Capezzone incontra Petruccioli 19.02.2002 : Conferenza stampa di Capezzone nella sala della Camera dei Deputati 17.02.2002 : Capezzone scrive alla Commissione Vigilanza Rai e annuncia lo sciopero della fame (A cura di Giovanna Reanda)