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La Commissione propone la creazione di una Banca euromediterranea, filiale della BEI Bruxelles, 27 febbraio 2002 - Romano Prodi e Pedro Solbes hanno presentato oggi una relazione nella quale propongono la creazione di una Banca euromediterranea (BEM) come filiale della BEI.
La relazione segue la richiesta formulata dal Consiglio europeo di Laeken dello scorso dicembre.
La proposta della Commissione La proposta della Commissione, oltre ad essere conforme ai principi di partecipazione e di partenariato con i paesi partner del Mediterraneo, principi cardine della politica euromediterranea, propone … un'impostazione che consentirà di conseguire rapidamente risultati in termini di aumento degli investimenti e di rafforzamento della crescita.
Oltre al sostegno agli investimenti in infrastrutture, la BEM dovrebbe svolgere un ruolo importante nel sostegno allo sviluppo del settore privato nella regione e migliorare fattivamente il partenariato con i paesi mediterranei.
L'iniziativa mira a estendere e a completare il sostegno già fornito ai paesi partner al fine di rispondere a questi bisogni.
Nella relazione la Commissione esamina un'ampia gamma di opzioni, che vanno dalla semplice estensione e dal rafforzamento delle strutture o dei mezzi finanziari esistenti, alla creazione di un'istituzione completamente nuova.
La situazione dei paesi del Mediterraneo "Nel corso dell'ultimo decennio i paesi partner del Mediterraneo - afferma Romano Prodi, presidente della Commissione - hanno fatto registrare una performance economica nel complesso deludente; la situazione è ulteriormente peggiorata dal settembre 2001 - continua - ciò costituisce una sfida non solo per i paesi partner ma anche per l'UE, e esige risposte urgenti: per dare nuovo impulso al suo sviluppo - conclude - la regione ha soprattutto bisogno di orientarsi verso un'economia trainata da un forte settore privato".
Ciò può avvenire solo a condizione che in questi paesi venga creato un adeguato quadro giuridico e istituzionale e venga favorito il diffondersi della cultura d'impresa.
È quindi di fondamentale importanza che essi "divengano partner a pieno titolo - afferma il presidente - e membri di ogni eventuale nuovo dispositivo istituzionale inteso a promuovere lo sviluppo della regione, è tramite il partenariato e la partecipazione che l'Europa potrà cooperare con i partner mediterranei per promuoverne la crescita e lo sviluppo".
La relazione segue la richiesta formulata dal Consiglio europeo di Laeken dello scorso dicembre.
La proposta della Commissione La proposta della Commissione, oltre ad essere conforme ai principi di partecipazione e di partenariato con i paesi partner del Mediterraneo, principi cardine della politica euromediterranea, propone … un'impostazione che consentirà di conseguire rapidamente risultati in termini di aumento degli investimenti e di rafforzamento della crescita.
Oltre al sostegno agli investimenti in infrastrutture, la BEM dovrebbe svolgere un ruolo importante nel sostegno allo sviluppo del settore privato nella regione e migliorare fattivamente il partenariato con i paesi mediterranei.
L'iniziativa mira a estendere e a completare il sostegno già fornito ai paesi partner al fine di rispondere a questi bisogni.
Nella relazione la Commissione esamina un'ampia gamma di opzioni, che vanno dalla semplice estensione e dal rafforzamento delle strutture o dei mezzi finanziari esistenti, alla creazione di un'istituzione completamente nuova.
La situazione dei paesi del Mediterraneo "Nel corso dell'ultimo decennio i paesi partner del Mediterraneo - afferma Romano Prodi, presidente della Commissione - hanno fatto registrare una performance economica nel complesso deludente; la situazione è ulteriormente peggiorata dal settembre 2001 - continua - ciò costituisce una sfida non solo per i paesi partner ma anche per l'UE, e esige risposte urgenti: per dare nuovo impulso al suo sviluppo - conclude - la regione ha soprattutto bisogno di orientarsi verso un'economia trainata da un forte settore privato".
Ciò può avvenire solo a condizione che in questi paesi venga creato un adeguato quadro giuridico e istituzionale e venga favorito il diffondersi della cultura d'impresa.
È quindi di fondamentale importanza che essi "divengano partner a pieno titolo - afferma il presidente - e membri di ogni eventuale nuovo dispositivo istituzionale inteso a promuovere lo sviluppo della regione, è tramite il partenariato e la partecipazione che l'Europa potrà cooperare con i partner mediterranei per promuoverne la crescita e lo sviluppo".
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